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Viaggio nella profondità del Pozzo etrusco

di Diego Brillini

Capolavoro di ingegneria idraulica e monumento-simbolo della civiltà etrusca, tanto studiata quanto misteriosa: questo è il Pozzo etrusco, meraviglia architettonica a perenne testimonianza del popolo che fondò Perugia, nonché oggi sito museale noto in tutto il mondo.

Pozzo etrusco in piazza Danti, foto di Fondazione Ranieri

L’ingresso della struttura è dato dal n. 18 della centralissima Piazza Danti, situata a pochi passi dalla ben più nota Piazza IV Novembre, salotto buono della città nota per la magnifica Fontana Maggiore, sulla quale si affacciano Palazzo dei Priori e la cattedrale di San Lorenzo. All’arrivo il visitatore è accolto in un ambiente di raro fascino, ricavato nei sotterranei di palazzo Sorbello, residenza storica cittadina, nonché sede della Fondazione Ranieri di Sorbello, ente culturale dedicato alla memoria di Uguccione V Ranieri di Sorbello, intellettuale cosmopolita, eroe di guerra, giornalista e studioso di storia locale. Fu proprio per volontà di Uguccione che, intorno al 1960, vennero condotti i primi rilievi archeologici su quello che per lui era un bene di famiglia da conoscere e preservare, studi che confermarono una realizzazione di mano etrusca, nozione della quale si era persa memoria malgrado l’uso continuativo da parte della popolazione locale nel corso dei secoli.
Nella sala d’accoglienza, un video introduttivo costituisce il vero biglietto d’accesso alle meraviglie dell’ingegneria idraulica etrusca: il Pozzo etrusco è un colosso millenario, risalente alla seconda metà del III secolo a. C., che pesca nel terreno per ben 37 metri a partire dall’attuale livello stradale. Ancora oggi il pozzo è attivo (anche se non più utilizzato come fonte di acqua potabile), alimentato dalle stesse tre sorgenti sotterranee da più di duemila anni.

 

Passerella interna del pozzo

Il pozzo appartiene una classe di opere di ingegneria diffuse ovunque, con la medesima finalità, anche se non sempre con le stesse forme che, nel caso specifico di questa struttura, assumono dimensioni ragguardevoli: dai vari rilievi speleologici svolti nel corso degli anni è stato appurato avere una dimensione, complessiva di 424 metri cubi arrivando a contenere (a massimo regime) fino a 424.000 litri di acqua.
L’opera è costituita da una canna cilindrica che si allarga a formare una grande cisterna per la raccolta dell’acqua, avente un diametro di 5,60 metri e un’altezza di 12. La parte superiore di questo ambiente è sicuramente uno dei punti forti della visita al Pozzo: la cisterna è infatti rivestita da grandi blocchi di travertino proveniente dalle cave di Ellera (8 km da Perugia), materiale utilizzato anche nella costruzione delle monumentali mura etrusche di Perugia.

 

pozzo etrusco_perugia

Travature, foto di Fondazione Ranieri

 

Anche la copertura superiore del pozzo, retta da grandi lastre collocate trasversalmente e sorrette da travature in pietra posizionate ad incastro senza uso di malta a formare due capriate del peso di 80 quintali l’una, è realizzata in travertino. Questa omogeneità di materiali e tecniche costruttive riscontrata tra il pozzo e le mura etrusche di Perugia, ha consentito di ipotizzare che questo sia stato realizzato fin dal principio come opera pubblica.
La presenza di scanalature rilevate sulla superficie dei blocchi di travertino della copertura superiore ha lasciato supporre che per la raccolta dell’acqua dovette essere inizialmente utilizzato un sistema piuttosto semplice come l’impiego di secchi legati a una fune. Un sistema a carrucola centrale sarebbe stato adottato solo in seguito, con la realizzazione della vera che ancora oggi indica il pozzo a livello stradale. Nel 1768, a chiusura dell’imboccatura della vera venne realizzata una graticciata di ferro, sulla quale vennero apposti due stemmi gentilizi, anch’essi in ferro, relativi a due delle famiglie nobili proprietarie di Palazzo Sorbello: i conti Eugeni e i marchesi Bourbon di Sorbello.

 

Sala Carlo III – Casa Museo di Palazzo Sorbello

 

La Fondazione Ranieri di Sorbello, che gestisce il Pozzo etrusco dal luglio 2016, ha nel tempo portato avanti una serie di operazioni volte a migliorare l’esperienza del visitatore mediante progetti mirati di restauro e miglioria, volti a potenziare tanto la narrazione quanto la fruizione della struttura; a questo si affianca una fruttuosa collaborazione con altre strutture museali cittadine dedicate all’archeologia etrusca, come il Museo del Capitolo di Perugia, punto di partenza del percorso alla scoperta della Perugia Sotterranea: viaggio all’interno delle stratificazioni architettoniche dell’acropoli dell’antica Perusna (nome etrusco di Perugia).
La storia a Perugia affonda le sue radici in profondità, proprio come il Pozzo etrusco: un monumento che, con la sua peculiarità costruttiva, ci parla di un’epoca lontana permettendo ancora oggi di coglierne l’atmosfera.

 


Per informazioni su giorni e orari d’apertura consultare il sito: www.pozzoetrusco.it
È stata aggiornata la voce Wikipedia relativa al Pozzo etrusco, consultabile all’indirizzo: https://it.wikipedia.org/wiki/Pozzo_etrusco

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