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Parte il progetto L’Umbria in punta di piedi, un’iniziativa di aziende private pensata per contribuire al rilancio turistico della regione dopo le pesanti ripercussioni subite dal settore a causa del Covid19.

Diffuso oggi 17 agosto 2020 il primo dei quattro video realizzati dalla Philms Produzioni Video in collaborazione con Umbria Crossing, Corebook e AboutUmbria, nell’ambito della campagna L’Umbria in punta di piedi. Si tratta di un’iniziativa voluta e portata avanti da aziende umbre che si occupano di comunicazione, marketing territoriale e sport per portare il loro contributo al rilancio del turismo della regione dopo la pesante battuta d’arresto causata dalla pandemia da Covid19.

Il progetto punta sull’esaltazione della bellezza del territorio, dando voce agli imprenditori chiamati a lanciare il loro personale messaggio di promozione e accoglienza. I video, che fanno leva sul coinvolgimento emozionale dello spettatore, hanno un denominatore comune: le eleganti movenze della ballerina Aurora Verzini che, danzando letteralmente sui bellissimi luoghi che caratterizzano il territorio umbro, riesce a esaltarli e a impreziosirli di grazia e poesia.

La campagna parte dal Trasimeno con i suoi scorci, i suoi pontili e, naturalmente, i suoi famosi e inimitabili tramonti, accompagnati dai messaggi di positività e accoglienza da parte di rappresentanti dell’imprenditoria locale.

Prossimamente l’iniziativa continuerà con altri video che coinvolgeranno altri territori umbri: stesso format, altrettante emozioni.

Così i promotori descrivono questo progetto: “In un periodo di crisi globale e di grave emergenza sanitaria da cui purtroppo non siamo ancora usciti, abbiamo pensato di unire le nostre forze per provare a portare un contributo a quella che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia della nostra regione: il turismo. Con questi video vogliamo diffondere un messaggio di bellezza e di speranza mostrando al contempo un territorio sicuro, ideale per chi voglia rimanere lontano da un turismo di massa e cerchi piuttosto benessere, armonia e bellezza. Insomma, un turismo in punta di piedi”.

Si invitano altresì tutti gli umbri, e non solo, “a diffondere il più possibile questo messaggio. Aiutateci a farlo girare perché la bellezza della nostra regione arrivi al cuore di tutti”.

Immagine di copertina di Luca Luchetti.

Terzo posto, nella categoria Associazioni, per Argo – associazione culturale nata alla fine del 2007 – nel concorso “Turismo slow: raccontare per promuovere l’Umbria. Economia e cultura, il futuro è digitale” per il progetto “TV di comunità 2019”, indetto da CO.RE.COM Umbria.

Il bando richiedeva contenuti audiovisivi che si focalizzassero sulle bellezze che ospita il territorio umbro. Al tempo stesso però i video dovevano veicolare il concetto di turismo slow, una forma di turismo che mira a un’esperienza turistica totalizzante, che presupponga più profonde interazioni con il territorio visitato e i suoi abitanti, senza limitarsi a visite passive e circoscritte alle sole principali attrazioni di quel determinato luogo. Sono stati sedici i video e sei i podcast narrativi per promuovere il turismo lento in Umbria tra i giovani, presentati dalle emittenti televisive, radiofoniche e associazioni.

Due i video vincitori presentati da Argo, Un fantasma a Perugia e 2135: edizione straordinaria. Due cortometraggi dal sapore agrodolce, che mettono in luce l’uno la velocità con la quale si vive oggi, incuranti del bello che si ha intorno, e l’altro un pianeta distrutto e popolato solo da uomini-animali, in un lontano 2135.

Un fantasma a Perugia

 

Un fantasma buono si aggira per le vie di Perugia. Spazza i vicoli quasi danzando, pulisce le giacche di chi sorseggia con gusto un caffè al bar, raccoglie le sporcizie dei turisti troppo fast e troppo poco attenti a godere della bellezza che hanno intorno. Il video è stato realizzato con la collaborazione del noto regista cinematografico Daniele Ciprì.

2135: edizione straordinaria

 

Marsciano, Pianeta Terra, 2135. Gli esseri umani sono per metà animali a causa di mutazioni genetiche provocate dalle nefandezze dell’uomo e ricordano con ironia e amarezza i tempi che furono. Il video è stato realizzato dal regista Stefano Domenichetti Carlini.