Interconnessione, accessibilitร , cultura, competenza e bellezza. Sono questi i cinque pilastri che sostengono il progetto Umbria Smart Land proposto dallโAssociazione dei Borghi piรน Belli dโItalia in Umbria, a firma del presidente Antonio Luna.
Il Decalogo per una rinascita del territorio regionale poggia su unโattenta analisi della situazione regionale, che fotografa un territorio segnato da una forte disoccupazione, da una scarsa qualitร del lavoro e da una modesta redditivitร , da una marcata disuguaglianza sociale, strutturalmente marginale e con grandi difficoltร di connessione al resto dellโItalia. Dalla parte analitica si passa a quella progettuale volta innanzitutto a spiegare i cinque capisaldi e come essi possano essere generatori di progettazione, di buon governo, di opportunitร di vita e professionali, di benessere sociale e di creare una comunitร coesa e consapevole. In una parola creare una smart land, ossia un percorso sistemico per valorizzare i territori, un modello di sviluppo territoriale basato su green economy e accelerazione digitale.
Lโobiettivo dellโAssociazione dei Borghi piรน belli dโItalia รจ proprio quello di presentare una carta-manifesto destinata a politici, amministratori, categorie professionali, associazioni e cittadini volta a delineare un percorso di ripresa del territorio che si appoggi allโantico con strumenti moderni, mirando a valorizzare le eccellenze. Dalla rete dei borghi potrร dunque svilupparsi un modello di smart land, che a partire dallโUmbria, potrร poi essere esportato in altre realtร regionali. Hanno parlato di tutto questo ieri a Palazzo della Provincia in unโapposita conferenza stampa – coordinata da Laura Zazzerini, direttore editoriale di AboutUmbria Magazine – Fiorello Primi, presidente del Club I Borghi piรน belli dโItalia, Antonio Luna, redattore del progetto e presidente dellโAssociazione I Borghi piรน belli dโItalia in Umbria e Gabriele Lena, presidente dei Int.Geo.Mod e coordinatore del gruppo di lavoro Pro.Borg.Um.