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Una dimora storica tutta da scoprire e che, per la sua fama e per i suoi bellissimi giardini, venne visitata dall’Imperatore d’Austria Francesco I di passaggio a Perugia nel 1819. Un luogo che risorge e vuole tornare protagonista nella scena culturale umbra.

I giardini. Foto di Jacopo Meniconi

 

La Villa del Colle del Cardinale sta vivendo una seconda vita. Edificata nel 1575 come residenza estiva per volere del porporato Fulvio della Corgna su progetto dell’architetto Galeazzo Alessi, nel corso dei secoli ha attraversato varie vicissitudini: nell’Ottocento divenne un fervente luogo d’incontro culturale, nel Novecento vi soggiornarono Giuseppe Ungaretti, Vincenzo Cardarelli e Ardengo Soffici, per poi passare nel 1996 nelle mani del Ministero della Cultura.
Un intervento di restauro, sia del complesso monumentale sia di quello naturalistico, condotto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio dell’Umbria e recepito attualmente dal Polo Museale dell’Umbria, ha portato la Villa (ubicata alle porte di Perugia) a una rinascita che le permetterà di tornare – e già ha iniziato a farlo – un luogo di cultura, d’incontri e di svago. È proprio questo, quello che vuole fortemente e per cui si batte la sua direttrice, Ilaria Batassa.

 

Ilaria Batassa, direttrice della Villa

Dottoressa Batassa, prima di parlare della Villa parliamo di lei: nonostante la giovane età ha un curriculum di tutto rispetto. Dal 2020 è responsabile dell’Ufficio promozione e comunicazione della Galleria Nazionale dell’Umbria e direttrice della Villa del Colle del Cardinale. Come si conciliano due incarichi così importanti su realtà così diverse?

Come dico spesso, ho un pizzico d’incoscienza (ride). Parlando seriamente, i due incarichi si conciliano perché hanno un comune denominatore che è la passione per quello che faccio. Sono comunque due ruoli diversi: alla Galleria Nazionale dell’Umbria mi occupo della comunicazione con l’aiuto di Jacopo Meniconi, mentre alla Villa dirigo la struttura; c’è però un approccio simile, cioè quello di comunicare che l’arte è sempre attuale. Ho alle spalle poi una grande squadra che mi aiuta e mi supporta.

La Villa del Cardinale è tornata al suo antico splendore. Da quanto tempo era chiusa?

La Villa dal 1996 è di proprietà del Ministero della Cultura ed è stata riaperta al pubblico in maniera stagionale nel 2018. Io sono diventata direttrice nel dicembre 2020 e ad aprile di quest’anno è diventata visitabile nei weekend e lo sarà per tutto l’anno. Inoltre, grazie a delle collaborazioni come ad esempio quella con il Post – Museo della Scienza di Perugia e con l’associazione Equilibrio apriremo degli spazi per la didattica anche nel corso della settimana.

Quali sono stati gli interventi effettuati per rimetterla a nuovo?

In primis è stato reso fruibile tutto il parco e ogni fine settimana apriamo un pezzetto di percorso completamente sistemato. A settembre partiranno i lavori di consolidamento strutturale del cosiddetto bagno del cardinale e i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio e nel giardino storico. Sono stati portati a termine invece i lavori di sanificazione e stabilizzazione degli infissi e la messa in sicurezza la cisterna presente nel giardino. In più, nel sito di Art Bonus, ci sono tanti progetti ai quali i mecenati possono partecipare per contribuire al restauro e al mantenimento di piccoli e grandi pezzi della villa.

Il suo obiettivo è quello di far diventare la Villa un punto di riferimento culturale per il territorio: in che modo?

Un modo è quello di creare, ad esempio, una rete tra le comunità locali che possano così aprire la Villa ad attività didattiche o iniziative di vario genere. Fondamentale è anche far conoscere questi spazi che ancora non tutti apprezzano: deve diventare un attrattore non solo locale, ma a livello nazionale.

Serve un grande lavoro…

Siamo chiamati a fare questo.

 

Interno della Villa del Cardinale. Foto di Filippo Fagioli

Cosa può offrire in più questo luogo rispetto ad altri?

La Villa ha vissuto un momento di crisi ed è stata spogliata di tutto, anche del suo mobilio e questa sua fluidità la rende unica e perfetta per accogliere l’arte di ogni genere; anche perché è proprio la sua genesi quella di essere un luogo di delizie, d’incontro e di diletto. Arte, sport, musica, danza, folklore… tutto può essere accolto nei suoi spazi e nelle sue stanze. Non solo arte alta, ma soprattutto arte quale espressione dell’uomo. Vogliamo essere pop e rivolgerci a tutti. In più c’è il parco che è vero biglietto da visita, il suo cavallo di battaglia.

Parlando di biglietto da visita, proprio in questi giorni avete presentato il nuovo logo, realizzato da Corebook, che è un primo passo importante verso il restyling…

È stato sicuramente il primo step e ora passeremo alla nuova pannellistica. Per il resto non ci saranno grandi cambiamenti.

 

Logo realizzato da Corebook – L’Arte di comunicare. Foto di Filippo Fagioli

L’evento più imminente, che potrà essere un’ottima vetrina, è L’Umbria che spacca (2-4 luglio): com’è nata l’idea di accogliere questa manifestazione?

Nasce dal fatto che nei sogni dell’organizzazione dell’evento c’era la Villa. In più è un progetto al quale credo fortemente, può dare visibilità non solo alla Villa, ma a tutto il territorio circostante. La struttura ha una forte vocazione allo svago (come dicevo) e quindi questo evento è perfetto, la musica dopotutto è arte! Inoltre lo spettacolo dal vivo in questo periodo ha subito grandi stop e quindi noi mettiamo a disposizione gli spazi perché avvenga una ripartenza, perché le maestranze tornino a lavorare e i cantanti a esibirsi. È giusto per tornare a tutti a lavorare.

Ci sono altri eventi in cantiere?

Ce ne sono diversi, il più imminente è un progetto didattico ed educativo rivolto alle scuole e agli adulti realizzato insieme al territorio per creare una rete di eccellenze locali. Qui Corebook avrà un ruolo importante, ma non voglio ancora dire molto! Poi nei prossimi giorni inizieranno i campi estivi per i più piccoli, ci saranno eventi serali in collaborazione con entità locali, momenti di svago e d’incontro con i produttori ed escursioni nelle zone circostanti, per far conoscere anche quello che c’è al difuori del cancello. Un altro progetto, fatto in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e con le scuole di specializzazione in Beni storico-artistici e in Beni antropologici, prevede la mappatura della popolazione presente sul territorio e la realizzazione d’istallazioni artistiche che verranno inaugurate nel giardino a settembre.

 

Ingresso. Foto di Jacopo Meniconi

 


Per maggiori informazioni.

Grande musica, tutta in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente in una delle location più belle della città di Perugia e dell’Umbria. E tanta voglia, come sempre, di stupire.

Sono queste le direttrici principali dell’ottava edizione de L’Umbria che spacca che nel 2021 torna, dopo la pausa per emergenza sanitaria dello scorso anno, in versione giardino segreto.

 

 

Il giardino segreto è quello immerso nel magnifico scenario della Villa del Colle del Cardinale a Colle Umberto di Perugia, dove dal 2 al 4 luglio si svolgerà la rassegna, all’interno di una residenza principesca del sec. XVI, realizzata dal Cardinale Fulvio della Corgna, con un parco adiacente molto suggestivo. Spazi gentilmente concessi dal Polo Museale dell’Umbria e dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, partner storici del festival.

Quest’anno, infatti, l’Umbria che spacca cambia pelle e si adatta alla situazione particolare dettata dalla situazione emergenziale causata dal covid. Concerti quindi seduti, distanziati e in sicurezza in un contesto mozzafiato con una natura che non mancherà di emozionare al pari della musica.

L’Umbria che Spacca – ormai uno dei Festival musicali più importanti della regione per partecipazione, pubblico, qualità della proposta artistica e culturale, grado di inclusività e innovazione – ha da sempre come scopo principale quello di valorizzare e promuovere la molteplicità delle proposte musicali, artistiche, culturali e imprenditoriali presenti ed operanti nel territorio umbro, cercando anche di promuovere le immense bellezze del territorio.

L’evento è realizzato dall’associazione Staff Roghers (direzione artistica a cura di Aimone Romizi, presidente dell’associazione nonché frontman dei Fast animals and slow kids, band perugina tra le più rappresentative della scena musicale italiana) con il contributo di Regione Umbria e Comune di Perugia, con il patrocinio di Galleria nazionale dell’Umbria, Direzione regionale musei dell’Umbria, Università degli studi di Perugia e Adisu agenzia per il diritto allo studio Umbria e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Gli ospiti

Per quanto concerne gli artisti coinvolti, quest’anno si spazierà dal cantautorato italiano d’eccellenza con Niccolò Fabi al pop contemporaneo dei Coma Cose (reduci dall’ottimo consenso di pubblico e critica al Festival di Sanremo 2021), fino al rap da classifica di Frah Quintale (top indie italian artist 2021 su Spotify). Sono questi i tre headliner delle rispettive serate che in serbo hanno però altri open act da non perdere: ci sarà infatti molta altra musica di qualità anche grazie a Emma Nolde, Vipra, VazzaNikki (la band di Valerio Lundini) e agli umbri Melancholia (grandi protagonisti nell’ultima edizione di X Factor), Elephant Brain e Teleterna.

 

 

Programma concerti Villa del Colle del Cardinale

Il Festival si svolgerà nelle giornate di venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 luglio 2021. L’apertura dei cancelli è prevista per le ore 17 e la giornata all’interno della Villa si svolgerà secondo questo programma (dalle ore 18 alle ore 24):

 

  • Venerdì 2 luglio

Elephant Brain (opener) + Emma Nolde (opener) + Niccoló Fabi (headliner)

  • Sabato 3 luglio

Teleterna (opener) + Vipra (opener) + Frah Quintale (headliner)

  • Domenica 4 Luglio

VazzaNikki e Valerio Lundini (opener) + Melancholia (opener) + Coma Cose (headliner)

 

Niccolò Fabi / Venerdì 2 luglio (ancora pochi biglietti, si va verso il sold out)

Per questa estate riprende il viaggio musicale di Niccolò Fabi. Lo storico cantautore romano ha annunciato le date del tour che a partire dal 24 giugno lo porteranno a suonare in alcuni tra i luoghi più iconici e suggestivi della Penisola, tra recuperi di concerti annullati a causa della pandemia e nuove date. Quella di Niccolò Fabi sarà una tournée lunga tre mesi, in compagnia dei colleghi di sempre Roberto Angelini, Pier Cortese, Alberto Bianco, Daniele “mf coffee” Rossi e Filippo Cornaglia. Fabi si prepara quindi a salire sul palco per presentare al pubblico, oltre ai suoi classici, i brani dell’ultimo album ‘Tradizione e Tradimento’ uscito nell’ottobre del 2019 e che non è mai stato suonato dal vivo a causa dell’arrivo della pandemia che ha bloccato i concerti.

Biglietti disponibili qui: https://ticketitalia.com/niccolo-fabi?search=fabi

 

Frah Quintale / Sabato 3 luglio

Disco di platino con l’album d’esordio Regardez Moi, Frah Quintale è la rivelazione della scena Street Pop italiana, l’artista che con la sua musica e il suo immaginario ha contribuito a delineare un nuovo genere. Originale sia nella sua estetica che nella musica, ha raggiunto e superato 235 milioni di ascolti su Spotify. Con il tour del 2021 (tour estivo e tour autunnale), Frah Quintale presenterà per la prima volta dal vivo ‘Banzai’ (Lato blu e Lato arancio).

L’apertura delle prenotazioni online per il concerto gratuito di Frah Quintale sarà il 23 giugno (dalle ore 13) sul sito www.umbriachespacca.it.

 

Coma Cose / Domenica 4 luglio (sold out)

Coma Cose sono Fausto Lama e California. Un duo nato nel 2016, una coppia prima nella vita e poi nella musica, che mischia vissuto e gusto sonoro urbano a una poetica cantautorale. Nel 2021 hanno partecipato alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo incantando il pubblico con il brano ‘Fiamme negli occhi’, che diventa singolo d’oro in sole tre settimane e successivamente platino. Il singolo è contenuto nel loro ultimo album “Nostralgia” pubblicato lo scorso 16 aprile.

Biglietti disponibili qui: https://ticketitalia.com/coma-cose?search=coma+co

 


Sito: www.umbriachespacca.it