fbpx
Home / Posts Tagged "Tesori della Valnerina"

Un luogo dellโ€™anima, questa รจ lโ€™Umbria. Unโ€™anima che si dispiega negli affanni del viaggio e della preghiera, nei silenzi scanditi da straordinarie storie di vita che orientano i passi di sceglie la Valnerina, terra dei santi e dellโ€™esperienza anacoretica.

Luoghi dellโ€™anima e nellโ€™anima che custodiscono il segreto della contemplazione e della preghiera: rendere eterno ciรฒ che รจ effimero conservando il cammino e le orme di anime elette, invocate sulla strada della vita terrena per illuminare quelle ombre sinistre che inghiottono lโ€™uomo e i suoi passi. Tracciata da chiunque percorra i sentieri dellโ€™Umbria Sacra prima delle chiese, delle abbazie e delle cattedrali รจ la preghiera che unisce e divide, disattendendo confini geografici e distanze. Per questo ogni preghiera che nasce non contempla la fine. E per ogni giovane pellegrino che indugia sul sentiero che conduce allo Scoglio di Roccaporena, i bastoni degli anziani ancora inseguono quei passi non percorsi, quelle esperienze contemplative che segnano il cammino su questa terra. E in Umbria, le vie dello Spirito ricalcano i passi di esperienze ordinarie diventate straordinarie mescolandosi ai colori di un Appennino che a Roccaporena sembra aver perso la sua ferocia.

 

Lo Scoglio di Roccaporena, o Sacro Scoglio

Il Sacro Scoglio di Santa Rita

Lo Scoglio di Roccaporena, o Sacro Scoglio, sโ€™innalza a 120 metri sul paese ed รจ alto 827 metri sul livello del mare. Sulla cima della rupe, un tempo, secondo la tradizione, sorgeva una rocca detta Rocca del Barone, forse una torre di guardia tardo-romana distrutta durante le invasioni barbariche del sesto secolo. Sta di fatto che quando San Montano stabilรฌ il proprio eremo su quella cima, la funzione strategica della medesima era giร  cessata. Nicola Simonetti, storico di Santa Rita, riguardo lo Scoglio Sacro, riporta una tradizione ancora viva ai suoi tempi (1627): ยซCome tradizione antica sino ai nostri giorni, che questo gran sacco di Rocca Porena si staccasse dalla parte del Monte suo comparte, ai tempi del nostro Signore Giesรน Cristo, allora che, come racconta lโ€™Evangelo, petrae scissa sunt, perche appariscono e si vedono, hoggi giorno, li segni e concavitร  dalla parte dalla quale si staccรฒ, tutti uniforni et indicanti che prima fosse attaccati al Monte. Lโ€™istesso si osserva di due altri gran sassi pocho lontani da Rocca Porena in vicinanza del Ponte, per il quale si passa il fiume, che pure si vedono cosรฌ uniforni, e disposti neโ€™ loro siti, che accennano essere stati un sol sasso e, parimenti staccato nel tempo della morte del nostro comune Redentoreยป.

Ai piedi dello Scoglio, arpa sonora che traduce nelle vibrazioni dellโ€™Eterno gli echi cinerei dello Spirito, lโ€™animo si eleva sul selvaggio scenario della roccia, oltreย i rovi che sbocciano tra i giardini della vita terrena. I monti, che sembrano sfiorare le frontiere ancestrale dellโ€™inconoscibile, custodiscono nel ventre arido della terra questo silente altare di roccia, grido eterno di poesia a cui i popoli della terra consacrano la fatica dellโ€™ascesa. Lโ€™antico sentiero, scolpito sul trono della nuda pietra, รจ sorretto dalle fronde silenti di alberi che si aggrappano al precipizio. Lโ€™edera sโ€™afferra ai tronchi e tesse, tra arcobaleni di rami, cornici che dipingono, tra gli squarci del verde, i silenzi laconici di Roccaporena.

 

Santa Rita

 

Nel canto del vento, lo Scoglio appare deserto, trionfante tra i colori della primavera, mentre dalle viscere del sacro bosco sgorga il canto del merlo e del passero che sembrano piovere sulle rupi sospese per ascendere alla volta del cielo come il canto di una sirena che rapisce lโ€™animo. Eretta sulla sommitร  della rupe, dove il volo degli uccelli si confonde a quello degli angeli, lโ€™edicola sacra che consegna allโ€™ereditร  eterna del Cielo, il luogo in cui Rita incontrava il Signore e che oggi conserva, nella roccia, le impronte delle ginocchia e dei gomiti che lโ€™Avvocata degli Impossibili tormentรฒ nel silenzio della preghiera, consacrando allโ€™eternitร  dello Spirito storie ordinarie divenute straordinarie.

Come giร  avvenuto altre volte nella Storia, anche in questo caso da un piccolo lembo di terra ferito nel cuore del โ€œCuore d’Italiaโ€ possono germogliare semi di futuro per il Paese e l’Europa.

Montanari testoni

 

Quattro documentari, quattro storie che raccontano la rinascita della Valnerina. A un anno dal sisma che ha colpito l’Italia centrale, quattro documentari, scritti, prodotti e realizzati con il progetto Restart. Comunitร  resistenti da MenteGlocale – laboratorio permanente di comunicazione sociale, con sede a Perugia – raccontano le storie di una terra, la Valnerina umbra, che ha reagito ai danni materiali e morali del terremoto.
Norcia, Campi, Cascia, Ruscio: il sisma ha colpito le popolazioni toccandole negli affetti, nelle abitudini e nelle piccole e grandi sicurezze della vita di tutti i giorni. Questi โ€œmontanariโ€ sono stati feriti ma non sconfitti, e in alcuni casi hanno saputo reagire alle difficoltร  rimboccandosi le maniche. Scritto da Filippo Costantini, Giorgio Vicario e Daniele Suraci, che ne ha anche curato regia e montaggio, il progetto Restart. Comunitร  resistenti รจ stato realizzato con il contributo del Corecom Umbria, attraverso il bando Tv di Comunitร  2017.

I quattro documentari

I quattro docu-film cercano di raccontare le storie di questi territori, le storie poco conosciute o che in pochi raccontano. Persone e luoghi sono i protagonisti, che vanno oltre il terremoto e che cercano di rimboccarsi le maniche per ricominciare e andare avanti.

 

  • Montanari testoni

Nata nel novembre 2016 a Norcia, dentro una tenda da campo, l’associazione Montanari Testoni รจ stata promossa da un gruppo di giovani del territorio per affrontare insieme le avversitร  legate al terremoto. Per parlare e confrontarsi sulla situazione personale e collettiva e per proporre attivitร  di partecipazione, condivisione, collaborazione e promozione culturale dedicate agli abitanti di Norcia. Da centro di raccolta di beni alimentari e vestiti, a vero e proprio centro sociale, il container ha ospitato in questi mesi – e continua a farlo – riunioni di condominio, laboratori per bambini, cineforum e molto altro, fino alle prove della celebre Corale di Norcia, rimasta senza una sede, ed รจ diventato ormai un punto di riferimento fondamentale per tutta la comunitร  nursina.

 

suore-cascia

Le suore di Cascia

 

  • Rita

A Cascia, dopo la scossa del 30 ottobre 2016, diversi edifici sono risultati inagibili, ma tranne pochi casi non ci sono stati crolli. Per questioni di sicurezza, per la prima volta nella storia di Cascia la Basilica di Santa Rita รจ stata chiusa e le suore Agostiniane di clausura hanno dovuto abbandonare il Monastero, facendovi rientro dopo alcune settimane. รˆ in questo contesto che si racconta la vita all’interno del Monastero di clausura delle Suore di Cascia e il rapporto dei casciani con Santa Rita: in una Cascia colpita dal sisma l’icona della Santa รจ una presenza concreta di speranza per il futuro.

 

 

  • Maddalena

Ruscio รจ una piccola frazione del Comune di Monteleone di Spoleto composta di case a due piani, palazzi storici, tre chiese, due piazze, un ponte e tante fontane. Il borgo si sviluppa lungo una sola via tagliata da un ponte che divide Ruscio di sopra da Ruscio di sotto. La frazione, dove vi risiedono stabilmente settanta persone, non ha subito molti danni. I segni materiali dei recenti terremoti ci sono, ma non sono fortissimi: i danni forse piรน evidenti sono nelle persone e sono legati alla paura dello spopolamento, al timore che almeno per qualche anno non sarร  piรน come prima. Ogni anno d’estate i rusciari sparsi nel mondo ritornano nella piccola frazione umbra per passare le loro vacanze, ripopolando case che per buona parte dell’anno sono custodite con cura dai pochi abitanti stabili del paese. Il 24 agosto viene celebrata la tradizionale Cena dei Rusciari, momento irrinunciabile per salutarsi prima di tornare ai propri luoghi di residenza. Nel 2016, a causa del terremoto, la cena รจ stata annullata.

 

  • Doctormonster

Back to Campi รจ il sogno di Roberto Doctormonster Sbriccoli, muratore-dj di Campi, frazione del Comune di Norcia fortemente colpita dalle scosse del 2016. La parte alta della frazione รจ zona rossa, tutte le case sono inagibili, e diverse sono quelle crollate. Tra la parte alta e quella bassa del paese sorge la sede della Pro Loco, una struttura inaugurata appena 4 giorni prima del terremoto del 24 agosto 2016 e costruita dagli abitanti di Campi guidati da Docmonster. Una struttura antisismica in classe 4 che รจ stata da subito utilizzata come centro d’accoglienza per l’emergenza. Nelle settimane successive alla scossa agostana ha ospitato fino a novanta persone, rivelandosi fondamentale per offrire riparo e assistenza ai campesi. Animatore e coordinatore dello spazio รจ stato Docmonster, che รจ anche il presidente della Pro Loco. Sono stati giorni difficili, carichi di sconforto e nervosismo, ma quel luogo รจ stato fondamentale. Oggi molti degli abitanti di Campi vivono nei container e nelle casette di legno appena consegnate.
Docmonster ha un sogno che si chiama Back to campi, un progetto da 4 milioni di euro che ha l’obiettivo di costruire su di un terreno appena acquistato dalla Pro Loco un centro polifunzionale per il turismo e lo sport. รˆ un progetto che ha l’obiettivo di fornire una struttura completa e dotata di tutti i servizi a chi d’estate verrร  in vacanza (prima del sisma erano in molti a scegliere questo luogo per le vacanze estive) in queste zone ed ha l’ambizione di essere un centro polifunzionale per i ritiri pre campionato delle squadre dei diversi sport. Docmonster si รจ messo in testa di realizzare questo progetto.

 

Norcia

 


Per vedere i video al completo:ย http://www.menteglocale.com/

 

Per saperne di piรน su Norcia Per saperne di piรน su Cascia