In un contesto assurdo, quasi metafisico, dove paura significa ignoranza, ossia non conoscenza del prossimo futuro, proviamo a elaborare qualche riflessione sul significato dietrologico di questo momento.

Assisi, foto by Enrico Mezzasoma
Il tempo sembra essersi fermato, in bilico tra passato e futuro, in unโimmagine di un orologio spezzato che riporta la gerarchia delle lancette totalmente capovolta. E se รจ vero che ogni evento straordinario รจ unโopportunitร , almeno per il fatto che indica nella sua straordinarietร un cambiamento rispetto a tutto ciรฒ che รจ ordinario, ossia scontato, previsto e prevedibile, la certezza che tutto o almeno una parte non sarร piรน come prima diventa quasi un motto, lโidea di una via di uscita, lโopportunitร di utilizzare un evento come speranza di rivalsa ai tanti insuccessi che nel corso del passato abbiamo subito, nella speranza di un cambiamento. E in un contesto cosรฌ assurdo la parola turismo in Umbria potrebbe assumere un significa diverso.
Sicuramente anche il turismo avrร regole ferree nella cosiddetta fase 2, attraverso sistemi di distanziamento sociale e dispositivi di protezione come guanti e mascherine, ma verosimilmente verrร privilegiata la ricerca di luoghi solitari e riflessivi dove poter dar sfogo alla nostra necessitร di collocare il corpo e lโanima allโinterno di una palestra di piccole ma serene meditazioni.
LโUmbria si scoprirebbe cosรฌ a essere una vera oasi di quel benessere la cui necessitร stiamo riscoprendo in questi giorni. Non quindi spiagge affollate o centri benessere specializzati nella cura esasperata del corpo – e quindi nella ricerca spasmodica dellโapparire – ma piccole e pure sorgenti dโacqua dove appagare la nostra sete di tranquillitร e di ricchezza di spirito, nella ricerca slow di voler essere.
LโUmbria scoprirebbe che quelle sue peculiaritร che fino a ieri appartenevano a un dio-turismo minore, potrebbero diventare come dโincanto il pane azzimo di un nuovo stile di vita. Se ci pensate siamo giร pronti: pochi interventi nelle nostre strutture ricettive e un nuovo e vincente messaggio di comunicazione. Giร , la comunicazione sarร fondamentale e non dovrร commettere gli errori del passato, dove disperatamente si รจ cercato di imitare gli altri.

Piana di Castelluccio di Norcia, foto by Enrico Mezzasoma
E allora mi abbandono a un sogno dove vedo lโUmbria come modello di turismo sostenibile, dove la terra del Perugino e di Dottori, che ha ispirato Raffaello, diventa meta di gente che ha capito il grande insegnamento epocale che stiamo vivendo. Dove la massima aspirazione di riposo e di tranquillitร sarร ammirare un tramonto sulle distese della Valnerina sorseggiando dellโottimo vino di Montefalco con la persona amata, oppure ritrovarsi a lanciare una canna da pesca nelle acque del Trasimeno ed essere tra quei pochi fortunati che riescono a intravedere la propria anima rispecchiarsi nel lago. In un tempo cosรฌ, dove la paura della crisi economica sta sorpassando quella sanitaria… sognare non ha prezzo.