Un luogo dellโanima, questa รจ lโUmbria. Unโanima che si dispiega negli affanni del viaggio e della preghiera, nei silenzi scanditi da straordinarie storie di vita che orientano i passi di sceglie la Valnerina, terra dei santi e dellโesperienza anacoretica.
Luoghi dellโanima e nellโanima che custodiscono il segreto della contemplazione e della preghiera: rendere eterno ciรฒ che รจ effimero conservando il cammino e le orme di anime elette, invocate sulla strada della vita terrena per illuminare quelle ombre sinistre che inghiottono lโuomo e i suoi passi. Tracciata da chiunque percorra i sentieri dellโUmbria Sacra prima delle chiese, delle abbazie e delle cattedrali รจ la preghiera che unisce e divide, disattendendo confini geografici e distanze. Per questo ogni preghiera che nasce non contempla la fine. E per ogni giovane pellegrino che indugia sul sentiero che conduce allo Scoglio di Roccaporena, i bastoni degli anziani ancora inseguono quei passi non percorsi, quelle esperienze contemplative che segnano il cammino su questa terra. E in Umbria, le vie dello Spirito ricalcano i passi di esperienze ordinarie diventate straordinarie mescolandosi ai colori di un Appennino che a Roccaporena sembra aver perso la sua ferocia.

Lo Scoglio di Roccaporena, o Sacro Scoglio
Il Sacro Scoglio di Santa Rita
Lo Scoglio di Roccaporena, o Sacro Scoglio, sโinnalza a 120 metri sul paese ed รจ alto 827 metri sul livello del mare. Sulla cima della rupe, un tempo, secondo la tradizione, sorgeva una rocca detta Rocca del Barone, forse una torre di guardia tardo-romana distrutta durante le invasioni barbariche del sesto secolo. Sta di fatto che quando San Montano stabilรฌ il proprio eremo su quella cima, la funzione strategica della medesima era giร cessata. Nicola Simonetti, storico di Santa Rita, riguardo lo Scoglio Sacro, riporta una tradizione ancora viva ai suoi tempi (1627): ยซCome tradizione antica sino ai nostri giorni, che questo gran sacco di Rocca Porena si staccasse dalla parte del Monte suo comparte, ai tempi del nostro Signore Giesรน Cristo, allora che, come racconta lโEvangelo, petrae scissa sunt, perche appariscono e si vedono, hoggi giorno, li segni e concavitร dalla parte dalla quale si staccรฒ, tutti uniforni et indicanti che prima fosse attaccati al Monte. Lโistesso si osserva di due altri gran sassi pocho lontani da Rocca Porena in vicinanza del Ponte, per il quale si passa il fiume, che pure si vedono cosรฌ uniforni, e disposti neโ loro siti, che accennano essere stati un sol sasso e, parimenti staccato nel tempo della morte del nostro comune Redentoreยป.
Ai piedi dello Scoglio, arpa sonora che traduce nelle vibrazioni dellโEterno gli echi cinerei dello Spirito, lโanimo si eleva sul selvaggio scenario della roccia, oltreย i rovi che sbocciano tra i giardini della vita terrena. I monti, che sembrano sfiorare le frontiere ancestrale dellโinconoscibile, custodiscono nel ventre arido della terra questo silente altare di roccia, grido eterno di poesia a cui i popoli della terra consacrano la fatica dellโascesa. Lโantico sentiero, scolpito sul trono della nuda pietra, รจ sorretto dalle fronde silenti di alberi che si aggrappano al precipizio. Lโedera sโafferra ai tronchi e tesse, tra arcobaleni di rami, cornici che dipingono, tra gli squarci del verde, i silenzi laconici di Roccaporena.

Santa Rita
Nel canto del vento, lo Scoglio appare deserto, trionfante tra i colori della primavera, mentre dalle viscere del sacro bosco sgorga il canto del merlo e del passero che sembrano piovere sulle rupi sospese per ascendere alla volta del cielo come il canto di una sirena che rapisce lโanimo. Eretta sulla sommitร della rupe, dove il volo degli uccelli si confonde a quello degli angeli, lโedicola sacra che consegna allโereditร eterna del Cielo, il luogo in cui Rita incontrava il Signore e che oggi conserva, nella roccia, le impronte delle ginocchia e dei gomiti che lโAvvocata degli Impossibili tormentรฒ nel silenzio della preghiera, consacrando allโeternitร dello Spirito storie ordinarie divenute straordinarie.