fbpx
Home / Posts Tagged "porto di Seripola"

Lโ€™Umbria ha un porto, ma trovarlo รจ difficile. Indubbiamente, cercare un porto dove non cโ€™รจ il mare non รจ facile, perchรฉ lโ€™Umbria non si affaccia sul mare, ma non si รจ fatta mancare un porto!

Sono andata alla sua ricerca e lโ€™ho trovato: รจ lโ€™antico porto fluviale sul Tevere, davanti a Orte, vicino allโ€™importante ponte di Augusto sparito da millenni. Per raggiungere il Porto di Seripola, fino a un certo punto ci si puรฒ affidare al navigatore, poi bisogna chiedere. Il paese piรน vicino รจ Penna in Teverina: da qui si imbocca la strada che conduce al Relais La Chiocciola, dove si parcheggia.

 

 

Finito lโ€™asfalto, la strada prosegue sterrata per altri 400 metri passando attraverso il bosco. รˆ una strada larga e comoda che porta a uno slargo da dove si vedono le tettoie dello scavo. Giร  avvicinandosi al cancello si capisce che si tratta di un luogo importante. Il porto ha funzionato per circa 1000 anni, prima con i Falisci, poi con i Romani e poi con tutti quelli venuti dopo.
Erano gli anni in cui il Tevere scorreva gonfio dโ€™acqua e barche e chiatte andavano su e giรน cariche di merci. Pietre e legna, grano e olive prendevano la direzione di Roma. Poi le barche risalivano navigando controcorrente. Forse erano trainate da uomini e pure da cavalli che camminavano sulla sponda come si faceva in Francia o in Russia. Una fatica terribile che spezzava la schiena a uomini e animali. Seripola era dunque importante: merci e viaggiatori che attraversavano lโ€™Italia da nord a sud, seguendo la via Flaminia e la via Amerina, si fermavano per forza a Seripola prima di attraversare il Tevere. Chi andava a piedi o a cavallo passava sul ponte di Augusto, di cui resta qualche traccia. Se invece si trasportavano merci, Seripola era il porto sicuro per valicare il fiume e scendere a Roma seguendo la corrente.

Non si trattava solo di un paio di moli isolati, ma di un piccolo paese con strade molto trafficate. Infatti il decumano, cioรจ la strada che andava da ovest a est, era la via Amerina, mentre il cardo, da nord a sud, era la consolare via Flaminia, che dallโ€™Adriatico si dirigeva a Roma.
Era un paese, quindi cโ€™erano case e tante taberne, addirittura le terme, segno della sua importanza. Nei dintorni si trovano resti di fattorie e di ville eleganti. Gli archeologi hanno diviso il sito in 4 settori: quello delle abitazioni, quello dei servizi e delle botteghe, quello del porto con gli horrea (magazzini di stoccaggio) e quello delle terme. I Romani sapevano che durante i viaggi, allora molto faticosi, era importante riposare e rilassarsi per ritemprarsi e tornare in forma. Le terme infatti erano abbastanza grandi e sono stati ritrovati gli spogliatoi e una cisterna dโ€™acqua che riforniva le piscine.
Si riconoscono gli ambienti tipici come il tepidarium (ambiente di mezzo con lโ€™aria tiepida) e anche il calidarium (quasi una sauna) le cui pareti incorporano i famosi mattoni cavi dove passava il vapore che serviva a scaldare il pavimento, le acque e lโ€™aria. Insomma Seripola era una piccola enclave dove non mancava niente.

Mi รจ stato detto che ci sono addirittura dei mosaici interessanti. Sarebbe stato bello vederli, peccato perรฒ che non si possano varcare i cancelli. Tutto chiuso e tutto in abbandono. Un pianto. Anche le note informative allโ€™esterno dello scavo sono arrugginite e rotte.

Il porto di Seripola รจ rimasto sepolto e totalmente dimenticato fino alla costruzione dellโ€™autostrada del Sole A1 nel 1962. Durante lo scavo per posizionare i piloni del ponte sul Tevere, sono emerse delle rovine inattese e insospettate. Lโ€™autostrada adesso passa sopra al porto e quando si scende laggiรน si sente e si vede lโ€™autostrada sulla testa. Sono ormai anni che questo luogo, unico nel suo piccolo, รจ stato abbandonato a sรฉ stesso. Non ha la dimensione di Ostia antica, non ci sono solo Horrea come a Roma in zona Testaccio, ma รจ un gioiellino lasciato allโ€™incuria e allโ€™azione del tempo e della natura.

 

 

Se non si interverrร , a breve si vedranno solo le tettoie che coprono gli scavi. A causa della fitta vegetazione non si riesce a scorgere neppure il Tevere che perรฒ รจ lรฌ vicino. In questโ€™ultimo anno cosรฌ particolare che ci ha bloccati, tutte le regioni si sono attivate per valorizzare le bellezze del Paese fin qui trascurate. Ripristinare anche la visita al Porto di Seripola potrebbe essere un modo per attrarre turisti e incrementare lโ€™economia di zona. Speriamo, cosรฌ potrรฒ e potrete vedere i mosaici.