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Le sue 26 sale contengono opere dal XIV al XX secolo: Ghirlandaio, Della Robbia, Pomarancio, Guttuso, De Chirico e molti altri.

Preziose opere dโ€™arte, affreschi e il fantasma di una donna che, nelle notti di luna piena, si aggira per le sue stanze. Tutto questo lo troviamo nel cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca Comunale di Cittร  di Castello, secondo maggior contenitore dโ€™arte della regione dopo la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria di Perugia.

Pinacoteca di Cittร  di Castello

 

La sobria struttura, realizzata tra il 1521 e il 1543 per celebrare le nozze del condottiero Alessandro Vitelli con Angela Paola deโ€™ Rossi, รจ arricchita sulla facciata che dร  sul giardino da eleganti monocromi di Cristoforo Gherardi, su probabile disegno di Giorgio Vasari. Le sue 26 sale contengono opere dal XIV al XX secolo: la piรน antica รจ la pala della Madonna in trono col Bambino del Maestro di Cittร  di Castello, fedele seguace di Duccio di Boninsegna, che risale alla prima metร  del โ€˜300.

Martirio di San Sebastiano

Ma sono i primi lavori di Luca Signorelli e Raffaello Sanzio che catturano maggiormente lโ€™attenzione dei visitatori.
Del cittadino onorario Signorelli (nel 2023 si celebrano i 500 anni dalla morte) spicca il Martirio di San Sebastiano, realizzato dallโ€™artista nel 1498 per la Chiesa di San Domenico, dove colpisce la fisicitร  di arcieri e balestrieri e il corpo martoriato di Sebastiano; altro pezzo pregiato รจ lo Stendardo di San Giovanni Battista, di scuola Signorelli, commissionato dallโ€™omonima confraternita per la loro chiesa a Cittร  di Castello; e un frammento dellโ€™affresco del 1474 proveniente dalla Torre Civica della cittร  tifernate, raffigurante il volto di San Paolo a testimonianza della sua vicinanza a Piero della Francesca.
ยซIl Martirio di San Sebastiano si trova nella Sala della Contemplazione accanto allo Stendardo processionale della Santissima Trinitร , lโ€™unica opera mobile di Raffaello rimasta in Umbria. I due quadri dialogano tra loro in un vis-ร -vis inedito. Ma la Pinacoteca conserva anche lavori di Domenico Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Lorenzo Ghiberti, Antonio Vivarini, Raffaellino del Colle, Santi di Tito, il Pomarancio, Mario Mafai, Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Carlo Carrร  e molti altri. รˆ possibile ammirare anche una ricca collezione di bronzi di Bruno Bartoccini, donata al Comune di Cittร  di Castello direttamente dallโ€™artista, mentre nella gipsoteca sono custoditi i gessi realizzati come bozzetti dallo scultore tifernate Elmo Palazzi: da menzionare Allegoria dellโ€™Umbria, una scultura che rappresenta la regione, la cui opera originale si trova nellโ€™Altare della Patria a Romaยป illustrano gli operatori della Cooperativa Sociale Poliedro, che gestisce la Pinacoteca.

 

 

Stendardo processionale della Santissima Trinitร , Raffaello

 

Lโ€™arte si manifesta e prende vita nella Pinacoteca anche negli affreschi delle diverse stanze del palazzo: vasi, mascheroni, motivi vegetali, putti, cornucopie, uccelli affiancano stemmi e simboli della famiglia tifernate dei Vitelli. Lo scalone che dร  accesso al piano nobile รจ anchโ€™esso affrescato con una complessa decorazione a carattere celebrativo e simbolico: Sibille e Profeti, Apollo e le Muse, Sapienti e Imperatori dellโ€™antichitร  che sono attribuiti a Cola dellโ€™Amatrice e a Cristoforo Gherardi.
Il mobilio esposto nelle diverse sale non appartiene allโ€™arredamento originale del palazzo, ma fa parte della donazione che Elia Volpi, responsabile dellโ€™ultimo restauro dellโ€™edificio e proprietario, fece al Comune di Cittร  di Castello nel 1912. Tavoli cinquecenteschi di fattura tipicamente umbra o di provenienza conventuale, una serie di sedie e seggioloni sei-settecenteschi ne sono un esempio. I pezzi di maggior pregio e interesse sono gli arredi provenienti da chiese e monasteri castellani.

 

Interno della Pinacoteca

La leggenda di Laura

Ogni antico palazzo ha una leggenda e un fantasma che torna ad aggirarsi nelle sue sale durante le notti di luna piena. A Palazzo Vitelli alla Cannoniera si racconta la storia di Laura (Sora Laura), dei suoi amanti e dei suoi fazzoletti. Siamo nel โ€˜500, il condottiero Alessandro Vitelli viveva in questa dimora a Cittร  di Castello con la moglie Angela Paola deโ€™ Rossi, figlia di Bianca Riario e nipote di Caterina Sforza. Il loro non era stato certo un matrimonio dโ€™amore, ma piรน un accordo politico; per questo Angela, poco interessata al marito, lascia presto la dimora. La leggenda vuole che Laura โ€“ minuta, con lunghi capelli corvini e molto bella – incontri Alessandro fuori da palazzo: i loro sguardi si incrociano e lei, sfrontata, lo guarda dritto negli occhi, nonostante allโ€™epoca una donna del popolo non poteva comportarsi in quel modo con un uomo del lignaggio di Vitelli.
Lui rimane colpito dalla sua sfrontatezza e arroganza, per questo la manda a cercare dai suoi uomini. Laura cosรฌ entra a palazzo. Ma nei lunghi periodi in cui Alessandro รจ via lei resta sola, prigioniera di quelle stanze e cosรฌ per passare il tempo inizia a ricamare fazzoletti.
Un giorno annoiata si affaccia allโ€™unica finestra che dร  fuori dalla proprietร  e, al passaggio di un giovane, fa cadere il fazzoletto. Il ragazzo prontamente lo raccoglie ed entra in casa per restituirglielo, ma si trattiene piรน del dovuto, cosรฌ lei gli consiglia di non uscire dalla porta principale, perchรฉ le serve avrebbero raccontato tutto ad Alessandro. Esorta quindi il giovane a uscire da una porticina nascosta dagli affreschi. Laura tralascia perรฒ un particolare: la porta conduce in un pozzo, per questo si esce rapidamente e senza essere visti (mai piรน).
Secondo la leggenda, questo fazzoletto bianco, immacolato e puro – ma che cosรฌ puro non era – le sfugge piรน volte di mano e quella porta si apre molto spesso. รˆ per questo motivo che, nelle notti di luna piena, lei, presa dal rimorso, torna allโ€™interno del palazzo a cercare le anime dei tanti giovani che per colpa sua non hanno fatto piรน ritorno a casa.
ยซIl palazzo รจ molto affascinante e particolare, venire di notte quando รจ buio e non ci sono rumori incute un poโ€™ di timore. Si puรฒ avere la sensazione di non essere soli, di avvertire una presenza. Sarร  vero? รˆ solo suggestione? Tutto questo mistero lo rende cosรฌ affascinanteยป raccontano i gestori della Pinacoteca.

 

 


Pinacoteca al chiaro di luna –ย  speciale Luca Signorelli (venerdรฌ 26 maggio ore 21)

Tornano le tanto attese aperture serali di Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Quest’anno, in occasione di “La Valle di Signorelli”, le visite guidate saranno focalizzate particolarmente sulla vita e le opere dell’artista cortonese conservate nel museo.
รˆ necessario prenotare: 0758554202 / 0758520656; cultura@ilpoliedro.org