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ยซRinunciare al dialetto significa ripudiare secoli di cultura locale, di tradizioni orali, di sapienza gnomica trasmessa dagli antenati. Significa perdere un inestimabile patrimonio di metafore, similitudini, modi di dire, frutto della fantasia popolare che quando crea le sue immagini, pittoresche e folgoranti, le crea in dialettoยป. Cesare Marchi

ยซLo spoletino รจ un dialetto simpatico, divertente e immediato, con un vero e proprio marchio di fabbrica che lo contraddistingue: la cantilena nel parlare. รˆ una nostra prerogativa, che diventa quasi inesistente quando parliamo correttamente italianoยป spiega Riccardo Bocali che, con Mauro Piccioni, forma il duo Pere Cotogne, (se ve lo state chiedendo, il nome non ha nessun significato particolare!) una collaborazione nata per caso una decina di anni fa con lo scopo di doppiare in dialetto spoletino film e video, ma soprattutto divertirsi e far divertire.

Mauro Piccioni e Riccardo Bocali

ยซUn giorno ci siamo detti: Vogliamo provare a fare un doppiaggio in dialetto? Abbiamo caricato il primo video su Youtube e in poche ore รจ stato visualizzato da tantissime persone, richiamando anche lโ€™attenzione della stampa locale. Cosรฌ tutto รจ partito!ยป.

In questa quinta puntata di Di(a)lettiamoci โ€“ forse lo avrete giร  capito – siamo arrivati a Spoleto, dove il dialetto cambia dal centro alla periferia e dove, in un comune di 30.00 abitanti,. possono esserci 5 o 6 varianti della stessa parola.

ยซIn periferia si utilizzano termini che nel centro storico vengono pronunciati meno e viceversa. Laddello (laggiรน), jemo laddello (andiamo laggiรน), quaddecco (qui), ad esempio sono parole piรน da periferia. Anche la costruzione della frase puรฒ essere diversa da zona a zona, nascono pure delle diatribe per le traduzioni piรน corrette. รˆ un dialetto molto complesso, basti pensare che a Trevi, Montefalco, Campello sul Clitunno, Castel Rinaldi, che sono cittadine molto vicine, ha piccole sfaccettature e diversitร . A tal proposito mi viene in mente miole (tenaglie) che in periferia non si dice frequentementeยป prosegue Riccardo.

Tra un colpo e unโ€™esclamazione!

Diciamo la veritร , lo spoletino insieme al folignate sono i dialetti che rappresentano lโ€™Umbria fuori regione. Gli umbri per il resto dโ€™Italia parlano come loro, con questโ€™accento e con questa cadenza.
Come ogni dialetto ha delle caratteristiche ben precise che lo contraddistinguono: la I finale usata come rafforzativo alla fine delle parole (jemo รฌ, forza รฌ); lโ€™articolo lu e le U nelle finali (il gatto รจ il gattu) e la I che diventa R se impura (mordo per molto), senza dimenticare le parole che vengono troncate, prerogativa di un po’ tutta la regione. ยซUnโ€™espressione tipicamente spoletina รจ: Uah! Lo diciamo sempre quando cโ€™incontriamo, mentre il ciao รจ sostituito da: Ohโ€ฆ commmmโ€™รจ?! rigorosamente con innumerevoli emme. Oppure quando ci salutiamo lo facciamo in modo molto fantasioso e originale, รจ una nostra caratteristica: Che te pija un corbu, come stai?, Che te pij nโ€™corbu bisestile cosรฌ dura quattrโ€™anni!, Che te pija un corbo a tracolla cuscรฌ non te lo perdi!, oppure quando qualcuno fa una sciocchezza si dice: Quando inauguri lu cervellu dimmelo che te regalo ‘na coccia!. Tra le parole piรน usate non possiamo non citare pollai (sbrigati), jemo (andiamo), issu, essa (lui, lei) quisto, quista (questo, questa)ยป specificano le Pere Cotogne.

 

Spoleto, foto by Enrico Mezzasoma

Un tesoro da non perdere

Questo dialetto ha sicuramente delle influenze marchigiane e diverse caratteristica simili al folignate e al ternano: ยซAbbiamo fatto spettacoli nella zona di Roma e veniamo tranquillamente capiti, mentre da Spello in su faticano a comprenderci. Con i nostri spettacoli e doppiaggi cerchiamo anche di coinvolgere i giovani, che purtroppo, non vogliono piรน parlare il dialetto perchรฉ ritenuto volgare e motivo di vergogna, per questo tendono a parlarlo in modo molto soft. Diciamo, che siamo un poโ€™ tutti cresciuti con questa convinzione, invece รจ importate mantenerlo e conoscerlo, dopotutto sono le nostre radici, la nostra storia. Ovviamente nei luoghi consoniยป conclude (ridendo) Riccardo Bocali.

 


Le puntate precedenti

Perugino
Eugubino
Castellano
Folignate