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La solitudine a volte si ricerca e, a volte, le persone ci si ritrovano. Cosรฌ รจ anche per l’amore. Essere soli non sempre coincide col rimanere soli e dalla solitudine si puรฒ rinascere anche con nuove idee, motivazioni, credenze, convinzioni, sentimenti e valori.

Da questi presupposti si dipana la vita di Margherita da Laviano, poi divenuta Santa Margherita da Cortona (1247-1297). Talvolta le persone vogliono rimanere sole per ricercare sรฉ stesse o desiderano un intimo spazio riflessivo. Invece รจ differente e molto doloroso trovarsi esclusi dagli altri nei rapporti di vicinanza, affetto e conforto. L’essere esclusi potrebbe significare ritrovarsi dapprima in un grande deserto inospitale ma poi, da lรฌ, ripartire. Questo รจ quello che avrร  vissuto e provato Margherita?

Santa Margherita da Cortona

La storia di Margherita

Brevemente ripercorriamo alcuni punti della sua esistenza, per aiutarci a individuare una risposta. Margherita nasce in Umbria – a Laviano, frazione poco distante da Castiglione del Lago – da una famiglia umile e rimane, fin da piccina, orfana di madre. Da giovanissima e bellissima, si innamora e, more uxorio, va a convivere con Arsenio, un ricco signore toscano della vicina Montepulciano. I due amanti ebbero un figlio e spesso dimoravano in una proprietร  di Arsenio presso Valiano.
Al tempo, erano in atto le faide tra guelfi e ghibellini e, per alcuni, l’amato Arsenio, durante una battuta di caccia, fu ucciso in un agguato ordito dalla fazione avversaria. Per altri l’assassinio fu tramato dai parenti preoccupati della possibilitร  di veder dirottata l’ereditร  del giovane signore verso Margherita e verso il figlio della colpa.
Margherita, non vedendo tornare a casa il suo adorato, preoccupata e sola, si racconta che seguรฌ il suo cagnolino fino alla vicina localitร  umbra di Giorgi, dove trovรฒ il corpo esanime del suo beneamato. Oggi una quercia, detta del Pentimento, e una piccola chiesa sono a testimonianza dell’accaduto e in ricordo di Margherita. In conseguenza del fatto imprevisto e delittuoso, rimase sola con suo figlio; fu infatti scacciata, svergognatamente e in modo deciso, dalla famiglia di Arsenio e anche dalla propria: lei era una ragazza madre, inaccettabile per quei tempi.

 

Quercia del Pentimento

La vita in convento

Nelle difficoltร  e nella solitudine del momento, si accostรฒ e trovรฒ conforto spirituale presso i frati francescani di Cortona divenendo, nel tempo, terziaria dell’Ordine, mentre il suo ragazzo era stato affidato ai frati minori aretini. Nella fede si dedicรฒ agli altri, dando sostegno con opere di caritร  e istituรฌ una Confraternita per l’assistenza ai poveri e ai malati. Nella vita pubblica era percepita come una donna concreta e di polso, riconosciuta come mediatrice di pace. Il suo corpo รจ oggi conservato a Cortona, nella Basilica dedicata e fu fatta Santa a circa 500 anni dalla sua morte.
L’amore รจ stato una fiamma, arsa sempre nel suo cuore, per Arsenio, per il figlio e in particolare per gli altri, a cui ha dedicato gran parte della sua esistenza. Anche quando gli altri la tradivano e la rinnegavano, lei non cessava di amarli. Solitudine e amore, sono state le pietre miliari che l’hanno accompagnata nella strada della vita. Non di meno, รจ di grande importanza la sua determinata e notevole capacitร  di reazione a fronte delle avversitร  successe.
A tal proposito ci viene da scrivere una frase del cantautore americano Jim Morrison, definito il poeta prestato alla musica: ยซNon รจ forte chi non cade, ma chi, cadendo, ha la forza di rialzarsiยป.