ยซMi ricordรฒ la mia povera Anita che era anchโessa si calma in mezzo al fuocoยป. Con queste parole attribuite a Giuseppe Garibaldi, con una frase a lei dedicata dal poeta Giosuรจ Carducci[1] e unโiscrizione del professor Isidoro Del Lungo[2] il monumento al centro di Bastia Umbria cosรฌ la commemora[3].

Colomba Antonietti
Pochissime sono le notizie riguardanti la vita di Colomba Antonietti e forse non esistono immagini del suo vero aspetto, se si eccettua forse quella pubblicata da Giustiniano degli Azzi Vitelleschi a corredo della voce a lei dedicata nel Dizionario del Risorgimento Nazionale, di cui perรฒ si ignora la provenienza e che pecca in verosimiglianza nellโassoluta mancanza della matassa di riccioli neri che le contornavano il viso[4]. Del suo aspetto esistono almeno due descrizioni di prima mano: quella del nipote – nonchรฉ suo primo biografo, Claudio Sforza โ e quella della sorella Gertrude. Doveva essere se non bella certamente molto affascinante. Di lei la sorella dice: ยซEra snella, alta di persona, aveva il profilo greco, la fronte alta e spaziosa, gli occhi e i capelli, ricci, nerissimiยป. Parole che corrispondono alla descrizione che ne fa il nipote: ยซAveva il naso aquilino, bocca piuttosto larga con denti bianchi e regolari, occhi e capelli nerissimi e questi ultimi tanto ricciuti, che, ribelli a qualunque acconciatura, le rimanevano in grazioso disordine in testaยป[5].
La vita per l'Italia
Colomba Antonietti era nata a Bastia Umbra da Michele e Diana Trabalza, ancora bambina si trasferรฌ a Foligno dove il padre aveva ottenuto la privativa per il forno situato sotto al Palazzo comunale. Insieme alle numerose sorelle e ai fratelli Feliciano e Luigi nella casa contigua al forno ricevette lโeducazione ยซcivile e religiosa propria dei tempi e della sua condizioneยป[6] e un giorno proprio a Foligno dove era di stanza la guarnigione pontificia conobbe lโuomo al quale legare il suo destino: il conte Luigi Porzi di Imola che lรฌ come ufficiale prestava servizio[7]. ยซI due giovani si dissero con gli occhi il nascente affetto, che si cangiรฒ ben presto in passione ardente e dominante. Colomba non aveva amato mai, lโamore dunque pel Porzi germogliรฒ nel suo vergine cuore qual pianta rigogliosa in fertile terreno e, come questa ne assorbe ogni succo vitale, cosรฌ quello si impossessรฒ dโogni facoltร della fanciulla e divenne lo scopo supremo della sua vitaยป[8].
Data la differenza di ceto sociale fu fin dallโinizio una storia contrastata e difficile che vide opporsi allโunione entrambe le famiglie: Luigi Porzi venne trasferito a Senigallia e Colomba rinchiusa in casa dal padre. Ma questo non servรฌ a far spegnere il loro amore, che si espresse in un fitto colloquio epistolare finchรฉ, di nascosto, si sposarono allโuna di notte del 13 dicembre del 1846 nella Chiesa della Misericordia di Foligno con lโassenza di tutti i parenti a eccezione del fratello di lei, Feliciano. Una carrozza aspettava gli sposi fuori dalla chiesa per condurli immediatamente a Bologna, dove risiedeva la madre del Porzi. Ma il matrimonio era stato celebrato senza la prescritta autorizzazione governativa dello Stato Pontificio per cui lo sposo viene richiamato a Roma e condannato a tre mesi di arresti da scontarsi a Castel SantโAngelo e ad avere lo stipendio dimezzato[9].

Monumento dedicato a Colomba Antonietti
Per speciale concessione del comandante della prigione, il conte Cenci Bolognetti, Colomba riuscรฌ a far visita allโamato ogni giorno. Vivere a Roma consente inoltre a Colomba, durante quei tre mesi, di conoscere una cittร dove fervevano grandi speranze e con grande probabilitร il cugino di Colomba, Luigi Masi, introdusse lei e il marito negli ambienti patriottici. Non sappiamo con certezza dove militรฒ, uscito dal carcere, Luigi Porzi, se nelle reparti regolari o nella divisione di volontari, ma sappiamo โ e lo dice lui stesso in una lettera โ che Colomba fu sempre al suo fianco: ยซmi seguรฌ tutta la campagna del ’48, vestita da ufficiale con un mio uniforme cortandosi i capelli, e companiando suo marito; sempre mi diceva che desiderava vedere libera la cara e bella Italiaยป[10]. E mentre Colomba era intenta nel chiudere una breccia aperta dalle armate francesi di Oudinot sui bastioni di Porta San Pancrazio, fu colpita al fianco destro e spirรฒ tra le braccia del marito gridando Viva Italia. Era il 13 giugno 1949.

Girolamo Induno, morte di Colomba Antonietti
[1] La frase del Carducci recita โNon ricordate Colomba Antonietti sposa ventenne travolta morta dalle palle francesi, a piรจ delle mura di S. Pancrazio, mentre porgeva lโarme carica al marito?โ.โ
[2] โColomba Antonietti contessa Porzi eroina della crociata italiana per lโindipendenza e la libertร della patria il 13 giugno 1849 sulle mura di Roma combattendo accanto al marito esalava la pia forte anima nel grido Viva lโItalia che la sua Bastia vuole qui sotto lโeffigie di lei in memoria degna perpetuatoโ.โ
[3] Il monumento attuale rielaborato ed arricchito dai quattro pannelli bronzei che ne raccontano la vita realizzati dallo scultore Artemio Giovagnoni venne inaugurato nel 1964 nei giardinetti antistanti il Municipio. Del precedente monumento conserva perรฒ il mezzobusto che lo scultore Vincenzo Rosignoli esemplificรฒ nei primissimi anni del Novecento sui ricordi dei congiunti ancora in vita e sulla nipote Michelina che a detta di tutti era la piรน somigliante alla defunta zia.โ
[4] Per lโiconografia relativa a Colomba Antonietti si rinvia a F. Guarino, Iconografia di Colomba Antonietti: 1826-1849, in ยซSubasioยป, a. XIX, n. 3 (1 set. 2011), pp. 13-19.โ
[5] Le due descrizioni sono riportate da C. Minciotti Tsoukas, Colomba Antonietti. Unโesperienza di vita tra mito e realtร , Bastia Umbra, Comune di Bastia Umbra, 1990, p. 9.โ
[6] C. Bordoni, Una martire del 1849. Colomba Antonietti. Unicamente per la veritร , Foligno, [s.n.], 1910, p. 6.โ
[7] In realtร Luigi Porzi era nato ad Ancona nel 1822, ma da unโantica e nobile famiglia di Imola.โ
[8] C. Sforza, Ricordi della vita di Colomba Antonietti, Bologna, Nicola Zanichelli, 1899, p. 3 testo riportato integralmente da C. Minciotti Tsoukas, cit., p. 10.โ
[9] Lo stipendio gli verrร poi reintegrato grazie allโintercessione di uno zio.โ
[10] Lettera di Luigi Porzi a Claudio Sforza del 15 ottobre 1866. Il linguaggio in un italiano non perfetto si deve al suo lungo soggiorno in Brasile dove egli morรฌ nel 1900 senza alcuna donna al suo fianco: lโamore per Colomba non poteva essere sostituito.โ