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Unโ€™incredibile quantitร  di opere acquisite da fondazioni e istituzioni bancarie, quasi โ€œUn museo paralleloโ€ come lo definisce Vittorio Sgarbi sul catalogo e nel video che accoglie i visitatori allโ€™entrata della mostra a Palazzo Baldeschi in corso Vannucci a Perugia, inaugurata lโ€™11 aprile e aperta fino al 15 settembre.

Un tesoro conservato in antichi Palazzi di rappresentanza a parziale vocazione museale e oggi fruibile al grande pubblico. 100 opere selezionate tra le circa 13 mila a disposizione, tra dipinti e sculture, โ€œda Giotto a Morandiโ€ entrate nelle collezioni bancarie talvolta con lโ€™obiettivo di compensare una carenza dello Stato nella integrazione delle collezioni pubbliche comunali, provinciali o regionali. Un patrimonio fondamentale che per la sua varietร  e stratificazione temporale, puรฒ essere considerato il volto storico e culturale delle diverse regioni italiane.

La mostra, che apre proprio quest’anno in occasione dei 25 anni dalla nascita delle Fondazioni di origine bancaria, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte con il contributo di Unicredit, vuole essere un incentivo per attrarre visitatori in Umbria dopo il terremoto e per questo parte degli incassi sarร  destinato al restauro dei beni storico-artistico danneggiati. Un motivo ulteriore per visitare questo โ€œmuseo dei museiโ€, che inizia nella Sala I con un prezioso tondo con San Francesco dโ€™Assisi di Giotto, realizzato nel 1315 ca., dopo gli affreschi della Cappella degli Scrovegni.

Un percorso che in modo cronologico ci fa conoscere sette secoli di storia dellโ€™arte attraverso opere di maestri piรน o meno noti appartenenti alle principali โ€œscuoleโ€, tra i molti nomi: Beato Angelico, Perugino, Pinturicchio, Matteo da Gualdo, Dosso Dossi, Ludovico Carracci, Giovanni Francesco Guerreri, Ferraรน Fanzoni, Giovanni Lanfranco, Guercino, Guido Cagnacci, Pietro Novelli, Giovanni Domenico Cerrini, Mattia Preti, Luca Giordano. Lโ€™Ottocento รจ rappresentato dalle opere del Piccio, Giovanni Fattori, Giuseppe De Nittis, Giuseppe Pelizza da Volpedo, un piccolo ma meraviglioso ritratto di donna di Giovanni Boldini, sinuosa e avvolta in un abito fatto di veloci pennellate e colori sfumati.

Tra le opere contemporanee sono felice di aver ritrovato uno dei volti dissolti nella materia di Medardo Rosso, accanto alla simbolista levigatezza del marmo di Adolfo Wildt. E ancora Vincenzo Gemito e un capolavoro della scuola romana: la piovra furiosa e bruciante di Scipione. Colpisce anche il confronto inevitabile tra le bottiglie sfaldate dalle pennellate veloci in una grande natura morta di Filippo de Pisis a fianco alla meditata pittura di Giorgio Morandi.

Il viaggio si conclude con due splendidi gessi di Quirino Ruggeri, e il monumentale โ€œMadre e figlioโ€ di Carlo Carrร  del 1934 una delle opere che segna il โ€œRitorno allโ€™ordineโ€ di questo maestro del futurismo, che siamo lieti essere vicino al nostro Gerardo Dottori.

La mostra che vale senzโ€™altro la pena essere vista (e non soltanto per lโ€™intento benefico e il biglietto ridotto!) talvolta non dร  respiro alle numerose opere, poste troppo vicine o in angoli nascosti, mentre invece meriterebbero per il loro valore di essere ben ammirate.

Il catalogo della mostra (italiano/inglese), curato da Vittorio Sgarbi e Pietro Di Natale, รจ edito da Fabrizio Fabbri Editore.

Gli orari di apertura sono: dal martedรฌ al venerdรฌ dalle 15 alle 19.30; sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.30. Lunedรฌ chiuso. il costo dei biglietti รจ intero 6 euro; ridotto 4 euro (gruppi con piรน di 10 persone; over 65; studenti con piรน di 18 anni). Ingresso gratuito per studenti fino a 18 anni. Per i visitatori รจ stata attivata una convenzione con il parcheggio Saba-Sipa di Piazza Partigiani che permette di avere una tariffa scontata per le prime due ore di sosta.

Per informazioni visitare il sito;

tel. 075. 5734760.

 

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