Una matita in fuga 15 anni fa verso lโAmerica – dove tuttโora ha partnership e compagnia incorporata – che ha deciso di tornare in Umbria e aprire anche in terra natale una compagnia, fondando la Procacci Entertainments Srl: ยซCredo che la vera America sia quiยป.
Daniele Procacci รจ venuto a farci visita in redazione. Con lui abbiamo fatto una bella chiacchiera sul suo lavoro di concept designer e production designer – che svolge tra gli Stati Uniti, il Canada, lโInghilterra e lโItalia โ sul cinema e sullโUmbria. Ci ha mostrato i suoi lavori e in diretta โ tra una discussione e una battuta โ ha realizzato per noi un possibile โnuovoโ Batman. Dopo anni di esperienza in progetti e collaborazioni con compagnie come Walt Disney Corporation, Marvel e Warner Brothers, per citarne alcune, Daniele รจ tornato in Italia e ha fondato la Procacci Entertainments Srls che offre servizi di sviluppo, production design, video editing e filming on location per numerosi progetti locali e nazionali. ยซCredo e sono convinto che la vera America sia quiยป.

Foto per gentile concessione di VegVideo
Daniele qual รจ il suo legame con lโUmbria?
Diamoci del tu pleaseโฆ in America non esiste del โleiโ se non per meriti assoluti. LโUmbria รจ la mia terra. Sono nato Foligno e cresciuto in Umbria tra le vie dei piccoli borghi, perchรฉ la mia famiglia รจ originaria di Todiano di Preci e Borgo Cerreto di Spoleto in Valnerina. Questi luoghi hanno contribuito alla mia formazione artistica, perchรฉ in qualsiasi posto tu vada, lโUmbria offre sempre paesaggi artistici.
Negli anni Novanta hai collaborato con l’allora Walt Disney Studios e Marvel UK di Londra: ci racconti queste esperienze.
Ho iniziato 26 anni fa a lavorare come freelance (Indipendente a contratto) per la Walt Disney company: allโepoca facevo lโin-betweener, in pratica realizzavo i sette disegni in un secondo di minore importanza ma necessari allโanimazione. Vi spiego meglio: in un secondo di animazione ci sono 12 disegni, il disegnatore supervisor โ il grande nome – produce i disegni fondamentali, io e altri tantissimi ragazzi allora che lโanimazione era tutta disegnata a mano, ci occupavamo invece delle intercalazioni del disegno, talmente impercettibili che lโocchio non riesce nemmeno a cogliere. Per la Marvel UK invece ho fatto, e faccio ancora, il Concept e Production Artist, mestiere che svolgo anche con la compagnia italiana nostra, la Procacci Entertainments Srls.
Tra i due lavori quale preferisci?
Sicuramente il Concept artist e da 15 anni mi occupo primariamente proprio di questo. Io e la mia societร facciamo parte delle centinaia di quelle figure invisibili che realizzano lโarchitettura di un film fino ai formati digitali che lโindustria del cinema di oggi predilige, anche se mi piace ancora lavorare in maniera classica. Ovviamente il digitale รจ piรน veloce, lo puoi modificare e puoi tornare indietro se sbagli, ma lโacquarello e le tecniche miste hanno ancora il suo fascino e fanno parte delle fondamenta del progetto, qualunque esso sia. Gli artisti di grande livello lavorano ancora disegnando a mano.
Il digitale oggi ha superato la “vecchia scuola”?
Oramai sono unโunica scuola. Non cโรจ piรน la vecchia e la nuova, cโรจ integrazione tra le due, perรฒ se non sei in grado di realizzare un acquarello con tre colori, non sarai mai in grado di far nulla nemmeno con 100 pennelli digitali.

Foto per gentile concessione di VegVideo
Dipingi anche utilizzando solo il vinoโฆ
La tecnica Con il Vino nasce nel 1997 nella tenuta di Francis Ford Coppola in California quando per erroreย intinsi il pennello nel bicchiere del suo Cabernet Franc, invece che nellโacqua. La tecnica ottimizza lโuso del solo vino come colore: ho usato, per realizzare i quadri, dallโAmarone al Brunello, dal Sagrantino al Cabernet Sauvignon, fino al Merlot e al Chianti. Con i miei quadri ho avuto lโonore di omaggiare Nicholas Cage, Al Pacino, Clint Eastwood, Penelope Cruz, Arnold Schwarzenegger, Elton John, Andrea e Veronica Bocelli e Rutger Hauer.
Parlaci della Procacci Entertainments Srls: di cosa di occupa?
Siamo uno studio di Concept Art e Production Design per lโindustria del Cinema e del Teatro. Tre anni fa, quando ci fu il terremoto in Umbria e nelle Marche, sono tornato a casa per dare contributo e portare opportunitร nella nostra terra martoriata dal sisma e ho deciso di aprire una compagnia che portasse il mio cognome cosรฌ da essere conosciuto meglio anche in Italia. Non sono un cervello in fuga, semmai sono una mano scappata allโestero, ma il fatto di tornare lโho visto come unโopportunitร . Sono convinto che lโAmerica sia qui. Come me la pensano tanti produttori americani, che sempre piรน spesso vengono in Italia per produrre i loro film, ad esempio Wonder Woman รจ stata girata in Puglia e The Avengers in Trentino Alto Adige. Tutto perรฒ dipende da quello che si propone a chi viene a investire economicamente nel nostro Paese.
LโUmbria potrebbe offrire questi servizi e attirare grandi produzioni?
ร una domanda da 100 milioni di euroโฆ che in Umbria purtroppo non ci sono (scherza). Questa regione ha tanti diamanti, ma che sono nascosti e che nessuno ha mai pubblicizzato e fatto conoscere. Per far questo servirebbe qualcuno esperto del settore cinema, oltre a un sito in inglese e a una gestione dei rapporti commerciali con lโestero fatta soprattutto da professionisti del settore. Alla fine degli anni Novanta eravamo un polo dโattrazione importante grazie anche al Centro multimediale di Terni, ma la gestione fatta dai non addetti ai lavori non ha saputo mantenere e sfruttare al meglio ciรฒ che avevamo a disposizione. Ora si sta parlando di creare una Fondazione di Cinema a Perugia, ma lโindustria cinematografica non ha nulla a che fare con la politica comunale, regionale o nazionale. In Umbria vengono a girare solo fiction o film medievali perchรฉ vanno a colpo sicuro, perchรฉ qualcuno dello staff sa che cโรจ un tale posto o un tale castello. Le mega produzioni si orientano in altre regioni o a Cinecittร , perchรฉ qui non cโรจ una struttura organizzativa che gli garantisce un andamento sicuro dei lavori: le produzioni made in Usa arrivano fino alla porta dellโUmbria e poi perรฒ girano e vanno in Puglia o a Roma, dove trovano il meglio che al momento attuale lโItalia puรฒ offrire per lโindustria del cinema.
Ma questo da cosa dipende?
Dal fatto che non cโรจ una Film Commission gestita da esperti del settore e tecnici, dal fatto che non cโรจ nessuno incaricato che sappia come si vende ad una produzione internazionale il prodotto Umbria. Quelle che ci sono state, o hanno fatto degli accordi con i singoli comuni โ per esempio Paul Verhoeven con il Comune di Bevagna –ย o sono venute per volere di privati insieme ad amministrazioni piรน lungimiranti di altre, come รจ accaduto per Il Nome della Rosa.

Foto per gentile concessione di VegVideo
Cosa servirebbe?
Come ho giร detto, occorre una struttura adatta a vendere il prodotto Umbria nellโindustria del cinema e soprattutto delle figure competenti ed eccellenti a cui una produzione puรฒ rivolgersi quando decide di venire a girare qui. Ribadisco, servono persone di merito che conoscono il settore, altrimenti le produzioni non verranno mai; la nuova Fondazione di cinema mi auguro sia affidata e gestita da professionisti del settore, basta controllare le biografie artistiche e la presenza di crediti e credenziali nellโindustria prima di affidare un incarico. Chi รจ venuto a Perugia per qualche evento a tema, come ad esempio il Love Film Festival, รจ rimasto incantato dalla sua bellezza, definendola un set perfetto per tante pellicole; il problema รจ che non ci sono le condizioni per girare in cittร : i produttori con le finanze necessarie a produrre arrivano fino alla porta, poi non venendo riconosciuti e non trovando un referente esperto, si girano e vanno da unโaltra parte, in unโaltra regione troppo spesso.
Se dovessi disegnare lโUmbria, come la disegneresti?
La disegnerei come una donna bellissima con abiti multicolori e sgargianti di fogge di epoche che vanno dal preistorico fino allโipertecnologico, passando per Medioevo e Rinascimentoโฆ ma bendata, che non riesce troppo spesso a vedere di preciso dove sta andando.
Hai iniziato con i fumetti, per passare poi ai cartoon: quale dei due preferisci realizzare?
Io sono nato con il fumetto, sono cresciuto da ragazzino nella realtร perugina dello Star Shop, poi mi sono trasferito in America perchรฉ era lรฌ che mi venivano date le migliori opportunitร di fare vedere merito e talento. Lo dico a tutti quelli che vogliono provare a fare questo lavoro: provateci, andate negli Stati Uniti, in Inghilterra, oggi anche a orienteโฆ provate in una grande cittร italiana, per esempio a Milano o a Roma, bussate a tutte le porte, credete nei vostri sogni. In Umbria i giovani regna un senso di disillusione contagioso, i giovani non credono piรน nei loro sogni: io ho buone speranze, ci credo e cerco di convincere gli altri a tornare a sognare. In Italia manca la meritocrazia o spesso รจ subordinata a tanti altri fattori.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Qualcosa di magnifico ed estremamente importante รจ in lavorazione ed ogni giorno cโรจ una novitร piรน di livello, ma ancora รจ presto per parlarneโฆ. Niente spoiler, come nella filosofia attuale dellโindustria del Cinema. Vi terrรฒ informati!
Come descriveresti lโUmbria in tre parole?
Speranza, sacro e profano.
La prima cosa che ti viene in mente pensando a questa regioneโฆ
Ci si potrebbe girare qualsiasi Progetto di film hollywoodiano senza bisogno di andare da altre parti.
Anche “Sapore di Mare”?
Sรฌ, se giri in certi posti del lago Trasimeno puoi anche ricreare il mare della riviera, perchรฉ no!