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Il Centro diurno di riabilitazione psicosociale di Bastia Umbra, che fa parte dell’Asl Umbria 1, conta 39 utenti e 17 educatori della Cooperativa A.S.A.D.

La riabilitazione sociale si manifesta anche con l’attività artigianale. L’impegno, la solidarietà, l’aiuto reciproco e la capacità di lavorare in gruppo sono motori e stimoli per superare le barriere e le difficoltà di ciascuno.

I laboratori

È questo lo spirito del Centro diurno di riabilitazione psicosociale di Bastia Umbra i cui utenti – partecipando a laboratori artigianali che vanno dal legno alla bigiotteria, dalla tessitura alla pelletteria fino al restauro e alla legatoria – lavorano per un cliente finale vero e proprio. Insomma, non un’attività fine sé stessa, ma qualcosa di concreto di cui andare fieri, con realizzazioni vendute e apprezzate da molti. I laboratori – fiore all’occhiello del centro – sono dei progetti terapeutici, degli spazi emotivi in cui possono essere sperimentati sentimenti ed emozioni, ma anche un luogo transizionale per facilitare il rapporto tra l’utente e il mondo.
In questa dimensione la persona può sperimentarsi nelle proprie capacità e limiti, acquisire competenze, autostima e sicurezza. Negli anni passati il centro ha promosso anche dei progetti di integrazione attraverso le abilità artigianali con i vari plessi scolastici del territorio.
«Il centro diurno nasce negli anni ’70 proprio coi laboratori artigianali come progetto a sostegno del reinserimento sociale di ex degenti dell’ospedale psichiatrico. L’obiettivo principale è combattere l’esclusione sociale e diffondere la cultura della solidarietà e tolleranza, perché riabilitare vuol dire creare delle relazioni tra gli utenti che lo frequentano e il contesto in cui vivono, aumentandone anche le competenze relazionali e le abilità sociali. Cerchiamo di rispondere a bisogni di tipo materiale, psicologico, relazionale e morale attraverso interventi professionali personalizzati che tendono a integrare la persona nella comunità locale, migliorare la sua autonomia, valorizzare il protagonismo, promuovere la qualità della vita e il benessere» spiega Marco Scarchini, coordinatore del centro.

Laboratori di legatoria

Il Centro diurno di riabilitazione psicosociale è una struttura semiresidenziale della rete del DSM, afferente al Centro di Salute Mentale dell’assisano, la cui gestione è affidata alla Società di Cooperativa A.S.A.D., nata a Perugia nel 1977 per offrire servizi sociali sanitari ed educativi.
L’equipe del CSM è formata da psichiatri, psicologi, assistenti sociali, infermieri, mentre in quella di A.S.A.D. sono presenti educatori nel settore salute mentale. La struttura, che fa parte dell’Asl Umbria 1, è diretta dal dottor Marco Grignani (medico responsabile del Centro di Salute Mentale di Bastia Umbra) e ospita attualmente 39 utenti e 17 educatori.
Le attività si completano con quelle di carattere motorio e sportivo come le bocce, la piscina, il padel e il calcio integrato con il Bastia Calcio 4° categoria FIGC, le diverse escursioni settimanali organizzate nel nostro territorio e la coltivazione dell’orto presso il convento di Gesù Bambino a Santa Maria degli Angeli.

 


Società di Cooperativa A.S.A.D.

Si è tenuto lo scorso sabato 15 ottobre 2022 Montagne Super-Abili, l’evento finale di Hi-Ability, progetto finanziato dal programma Erasmus+ mirato a sviluppare competenze sociali e professionali di adulti con disabilità intellettiva attraverso la pratica sportiva.

Pale di Foligno (PG) – con la sua Aula Verde Altolina e i suggestivi percorsi delle Cascate del Menotre e dell’Eremo di Santa Maria Giacobbe – ha accolto numerosi appassionati, curiosi e interessati al tema, nonché gli educatori e i ragazzi di diverse organizzazioni attive nell’ambito dell’inclusione di persone con disabilità intellettiva. Queste ultime, provenienti da Città di Castello (Cooperativa La Rondine), Foligno (Associazione Liberi di Essere e La Locomotiva), Perugia (Asd Viva) e Nepi (Cooperativa sociale Gea) si sono cimentati in escursioni e in laboratori volti alla fabbricazione della carta con il supporto degli organizzatori, i membri dell’ASD Trekkify, e dell’associazione Valle Umbra Trekking, che ha fatto gli onori di casa. In apertura della giornata sono intervenuti l’assessore alle politiche sociali e ambientali di Foligno Agostino Cetorelli, i rappresentanti delle organizzazioni e cooperative presenti che hanno condiviso i loro progetti e la loro esperienza, il presidente di Valle Umbra Trekking Carlo Valentini – che durante la mattinata ha inaugurato anche la panchina rossa contro la violenza sulle donne che colora l’ingresso dell’Aula Verde Altolina – e la presidentessa dell’ASD Trekkify Eleonora Cesaretti, che ha ripercorso i due anni di progetto e presentato i quattro risultati prodotti, ponendo l’accento sul ruolo comprimario delle persone con DI nella loro elaborazione.

 

Visita all’Eremo Santa Maria Giacobbe, foto di Elena Volterrani

 

In primis, è stato elaborato un Toolkit per gli educatori, un vero e proprio manuale diviso in otto moduli che presenta esercizi e tutorial affinché gli educatori abbiano gli strumenti e le competenze per mettere le persone con DI nelle condizioni di approcciarsi all’ambiente naturale e agli sport all’aria aperta con autonomia e sicurezza. Poi un’App (Hi-Ability, disponibile su App Store e presto anche su Google Play) creata con un linguaggio Easy to Read, coadiuvato da pittogrammi e immagini, che racchiude dodici percorsi accessibili (quattro per ogni Paese partner, e cioè Italia, Croazia, Belgio e Grecia) individuati dai partecipanti al progetto con l’aiuto degli educatori; una Guida Verde, strumento a disposizione del turismo naturalistico accessibile, che riporta i suddetti dodici percorsi pilota, disponibile in inglese nella sua versione integrale e nelle quattro lingue dei partner nella sua versione semplificata, sempre concepita con un linguaggio Easy to Read. Infine, un documento con raccomandazioni per le politiche, che consenta di esportare il modello Hi-Ability al di fuori del progetto e di riprodurlo in maniera sistematica.

 

Laboratorio della carta, foto di Elena Volterrani

 

La giornata è proseguita con i tre gruppi di partecipanti che si sono dati il cambio nell’ammirare, sia la mattina sia il pomeriggio, le bellezze storico-naturalistiche del paese di Pale, del Sentiero dei Vecchi che lo costeggia, delle Cascate del fiume Menotre e dell’Eremo di Santa Maria Giacobbe, apprezzando la zona anche per sua tradizione cartiera, attraverso la partecipazione al laboratorio di fabbricazione della carta, e culinaria, attraverso la condivisione di un momento conviviale.