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La nascita del lavoro di Karpรผseeler ha avuto luogo dal ยซmagico incontro tra la ricerca e la manualitร ยป.

รˆ con queste semplici parole che lโ€™artista descrive le sue creazioni, ponendo su un piano l’idea progettuale che cresce e prende corpo, su un altro invece l’attitudine fabbricativa: la sintesi dei due elementi fa sรฌ che si realizzi un interscambio vivo tra l’artista e l’opera. La mostra di Karpรผseeler – ย Vivavoce: antologia minima di opere scelte 1978-2018 – visibile fino al 14 ottobre – a cura di Aldo Iori, รจ allestita presso gli spazi del Museo Archeologico allโ€™interno del complesso CAOS –Centro Arti Opificio Siri di Terni.

 

Pazzipuzzles di Karpuseeler

Chi รจ Karpรผseeler?

Karpรผseeler รจ un artista a tutto tondo; terminati gli studi superiori si diploma con il massimo dei voti al corso di pittura allโ€™Accademia di Belle Arti di Perugia, sotto la guida e insegnamento dei professori Corร  e Nuvolo; decide cosรฌ di dedicare la sua vita allโ€™attivitร  artistica. Dagli anni Ottanta la sua ricerca si rivolge alla grande tradizione astratta contemporanea elaborando un personale linguaggio. Vincitore di premi internazionali di scultura, le sue opere sono presenti in numerose collezioni. Negli spazi espositivi del Museo Archeologico, in relazione agli innumerevoli reperti conservati, sono visibili importanti opere esposte in occasione del quarantennale della sua attivitร  artistica; in questo magico ambiente, lโ€™arte contemporanea crea un ideale ponte con il passato, segnalando lโ€™attualitร  dei luoghi culturali in cui ritrovare le proprie radici, per ribadire lโ€™eterna contemporaneitร  di tutta lโ€™arte.

 

Coro, 1998

Il percorso espositivo

Lโ€™artista, interessato da sempre alle logiche cibernetiche – la sua tesi di laurea aveva come oggetto Arte e Cibernetica – mette in evidenza il confine disciplinare della scultura: nelle opere esposte, poichรฉ la forma tende allโ€™assoluto, la creazione instaura con lโ€™osservatore un inedito rapporto spazio-temporale.
La mostra si apre con unโ€™inedita opera: Vivavoce, la quale fornisce il titolo allโ€™intera esposizione e che, da subito, pone lโ€™osservatore appena entrato nel museo in uno spazio pluridimensionale dellโ€™opera: come se la stessa creazione gli chiedesse ascolto o come se gli proponesse un luogo ideale per la riflessione.
Lungo il percorso espositivo lโ€™osservatore puรฒ inoltre ammirare altre opere: Verso infinito (1995), Silenzio bianco (2006), Coro (2007) e Piccola Voce (2016), le quali posseggono invece una forte e assoluta presenza che, come in Brancusi o Spalletti, travalica lโ€™aspetto formale e lโ€™opera ritrova una propria dimensione intellettuale.

 

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