Storia del pievese che con la sua invenzione brevettรฒ il primo cambio automatico
Se oggi guidiamo comodamente con il cambio automatico lo dobbiamo in parte a Elio Trenta di Cittร della Pieve. La sua storia – sconosciuta ai piรน – ci porta nella provincia italiana dei primi anni del Novecento. Lรฌ un giovanissimo Elio – nemmeno ventenne – senza laurea neฬ esperienza ma animato da una visionaria intelligenza e passione, nel 1932 inventรฒ e brevettรฒ, presso il Ministero delle Corporazioni del Regno dโItalia con il nome di rapportatore di velocitร per macchine in genere, il primo cambio automatico della storia.
Figlio del meccanico del paese โ Peppe della luce, perchรฉ aveva aiutato il comune a sostituire i lampioni a gas con la moderna elettricitร โ Elio era affascinato sin da piccolissimo da motori, ingranaggi e meccanismi e cosรฌ, per genio e per passione, intuรฌ il futuro: la rivoluzione dellโauto moderna e del viaggiare sicuri sta nella possibilitร di guidare senza dover intervenire manualmente sulla leva del cambio.
Decisivo per il suo percorso fu lโincontro con unโaltra eccellenza della storia di Cittร della Pieve, quellโingegner Achille Piazzai che aveva progettato il mitico transatlantico Rex, immortalato anche da Federico Fellini nel suo film Amarcord.
Ma lโindustria automobilistica italiana non era ancora pronta per questa invenzione. Infatti quando Trenta la presentรฒ alla FIAT e non solo, la sua idea venne bocciata. Le case di produzione di auto, con lโazienda di Torino in testa, erano al lavoro per spingere al limite le prestazioni dei nuovi motori, come lโottica del tempo richiedeva, e il cambio automatico penalizzava la potenza del motore, oltre a essere troppo costoso per lโepoca. Quindi il progetto del giovane pievese venne scartato e dimenticato. Elio morรฌ poco tempo dopo, nel 1934, appena ventunenne, e non ebbe la possibilitร di veder concretizzarsi il suo dispositivo, che oggi la maggior parte dei nuovi veicoli monta di serie. Ma non fu lโunico.
La storia ci racconta, infatti, anche il progetto del canadese Alfred Horner Munro e soprattutto quello di Oscar H. Banker, al secolo Asatour Sarafian, che nel 1932 studiรฒ una soluzione per General Motors che fu applicato dalla Oldsmobile sul Model Year 1940 del gruppo di Detroit. Da quel momento il cambio automatico si impose sul mercato americano come un elemento indispensabile nellโauto mentre in Europa si diffuse quasi mezzo secolo dopo.
Il geniale umbro perรฒ fu sicuramente il piรน giovane inventore e il suo racconto a lungo dimenticato e sconosciuto รจ stato riportato alla luce dal celebre attore Luigi Diberti โ torinese di nascita ma ormai da anni pievese di adozione โ che nel settembre del 2021 lโha portato sul palco del Festival di Todi e che ora, grazie allo scrittore e autore teatrale Gianmario Pagano, รจ diventato un libro: E.T. Lโincredibile storia di Elio Trenta.