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Lโ€™evento Giallo Trasimeno, in programma il 23, 24 e 25 luglio 2021 a Tuoro sul Trasimeno (PG) e sulla sua Isola Maggiore, รจ un festival dedicato al poliziesco e al crime in genere. Ci sarร  spazio per autori e editori e per momenti dedicati allโ€™intrattenimento, allโ€™arte e ai prodotti tipici del lago Trasimeno.

 

Nasce Giallo Trasimeno, il Festival Letterario Nazionale riservato al seguitissimo mondo dei libri gialli, da una collaborazione del Comune di Tuoro sul Trasimeno, del GAL Trasimeno-Orvietano, delle ProLoco di Tuoro s/T e di Isola Maggiore, della Bertoni Editore e di Marco Pareti. Lโ€™evento avrร  luogo dal 23 al 25 luglio 2021, dove sarร  accolto nella splendida cornice del lago Trasimeno e si terrร  nelle suggestive location di Isola Maggiore, di Campo del Sole a Punta Navaccia e nel centro storico di Tuoro s/T.

 

 

Tre giorni dedicati al giallo, nei suoi generi poliziesco, fantascienza, storico, spionaggio, noir o thriller e ce ne saranno per tutti i gusti e tutte le etร , per adulti e per ragazzi. Gli appassionati del genere e non solo, che interverranno allโ€™evento, potranno apprezzare la presenza di illustri ospiti che, con la loro partecipazione, impreziosiranno la kermesse lacustre. Alla manifestazione Giallo Trasimeno, hanno aderito un gran numero di autori provenienti da tutta Italia e molti Editori di primo piano.
Il programma รจ denso di appuntamenti molto interessanti che, oltre alle presentazioni autoriali ed editoriali, prevedono una serie di eventi dentro lโ€™evento che renderanno particolare e dinamica questa Prima Edizione di Giallo Trasimeno.
Appuntamenti dedicati ovviamente al mondo dei libri gialli e allโ€™intrattenimento connesso al tema poliziesco e alla qualitร  dei prodotti tipici del territorio. Gli ideatori di Giallo Trasimeno hanno previsto, in seno allโ€™evento, un concorso letterario a premi dedicato ai gialli e composto da tre sezioni: la prima di racconti gialli inediti ambientati sul lago Trasimeno, la seconda di romanzi gialli inediti e la terza di romanzi gialli editi.
Per rimanere aggiornati sullโ€™evento Giallo Trasimeno, conoscere il programma dettagliato della manifestazione e il regolamento del concorso letterario, รจ disponibile la Pagina Facebook di Giallo Trasimeno.

ยซSono appassionata di arte e in questo modo ho unito la mia passione con il mio lavoro di chimica, in piรน do un contribuendo alla salvaguardia di opere che fanno parte della nostra storia e culturaยป.

Essere una salvatrice di opere d’arte, fermare – o quantomeno rallentare –ย  il loro invecchiamento, unire passione e lavoro, amalgamare alla perfezione chimica e arte รจ il lavoro della dottoressa Letizia Monico (35 anni), ricercatrice perugina che lavora al CNR e fa parte di un team che collabora col Dipartimento di Chimica di Perugia per salvare quadri in fase di deterioramento. I Girasoli di Van Gogh e lโ€™Urlo di Munch sono passati sotto la sua lente e, con studi curati e approfonditi, si รจ scoperto che i colori โ€“ in particolare il giallo โ€“ perdono la loro bellezza: la causa รจ lโ€™umiditร . Recuperare queste opere non si puรฒ, perรฒ si puรฒ prevenire. Vincitrice di diversi riconoscimenti e premi, Letizia vanta anche pubblicazioni in riviste internazionali come Analytical Chemistry.

Letizia, la prima domanda รจ dโ€™obbligo per tutti: qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Sono nata a Umbertide e cresciuta a Perugia, dove ho anche studiato. Mi considero una perugina D.O.C.

Come รจ avvenuta la scoperta del degrado dellโ€™Urlo di Edvard Munch?

Faccio parte di unโ€™รฉquipe di chimici che fa indagini sui materiali e collaboriamo con conservatori e storici dellโ€™arte. Proprio i conservatori si erano accorti del degrado in atto, per la precisione avevano notato degli sbiancamenti del colore giallo presente sul quadro e lo sfaldamento della pittura stessa.

Come si puรฒ intervenire per evitare il peggio?

Occorre capire quali sono le cause e cercare di prevenirle. Con i nostri studi abbiamo sia studiato lโ€™opera sia ricreato in laboratorio dei pigmenti quanto piรน simili a quelli utilizzati da Munch. In questo modo si รจ arrivati a scoprire quale potesse essere la situazione ambientale migliore affinchรฉ questi pigmenti non subissero modificazioni. Le opere sono a stretto contatto con lโ€™ambiente, in primis luce e umiditร  e abbiamo visto come i due fattori โ€“ separatamente โ€“ possono incidere sullโ€™opera. La scoperta รจ che non รจ tanto la luce che incide, quanto lโ€™umiditร .

 

Letizia Monico mentre cura i Girasoli

Quindi cosa si puรฒ fare?

Si puรฒ rallentare il degrado di questa tipologia di pigmenti e tenere lโ€™opera in condizioni di umiditร  controllata.

Questo studio puรฒ essere utilizzato anche per salvare altri quadri?

Ogni quadro ha una storia a sรฉ ed รจ realizzato con altrettanti materiali. La prima cosa da fare รจ capire la storia dellโ€™opera, come รจ stata conservata e quali sono i materiali che la compongono. In teoria lo studio puรฒ essere rivendibile per le opere che hanno il giallo di cadmio, sul quale abbiamo fatto lo studio.

In passato si era anche occupata dei Girasoli di Van Goghโ€ฆ

Sรฌ, ma in quel caso si trattava di un altro tipo di giallo, giallo di cromo, che tende a scurirsi avendo una chimica del pigmento diversa rispetto al giallo di cadmio. Il fenomeno a livello visivo รจ diverso. In entrambi i casi perรฒ, ora si puรฒ intervenire per rallentare o interrompere il peggioramento.

Per questo ha vinto il Premio Levi 2015, riconoscimento nazionale della Sezione Giovani della Societร  Chimica Italianaโ€ฆ

Sรฌ, lโ€™ho vinto con la pubblicazione legata proprio al lavoro sui Girasoli: questo studio nasce con la mia tesi di dottorato. Ma non รจ stato il primo: giร  nel 2013 avevo vinto altri premi – il Premio miglior tesi di dottorato e Eric Samuel Scholarship Award in America – sempre legati allo studio del giallo di cromo.

In questo momento si sta occupando di qualche altra opera dโ€™arte?

Di recente abbiamo lavorato su opere di Rubens e continuiamo su Munch e su unโ€™altra versione dei Girasoli di Van Gogh che si trova a Londra.

Ha mai lavorato su qualche dipinto umbro?

Ancora il lavoro รจ nelle fasi iniziali, ma mi sto occupando anche degli affreschi del Cimabue di Assisi, quelli danneggiati durante il terremoto del 1997.

Comโ€™รจ arrivata da chimica a studiare le opere dโ€™arte?

A Perugia cโ€™รจ un gruppo di ricerca nel dipartimento di Chimica che lavora proprio sui beni culturali. Io ho iniziato con loro perchรฉ sono appassionata di arte. In questo modo sono riuscita a unire il lavoro con la passione. Sono molto fortunata!

Quanto รจ difficile essere ricercatori oggi?

รˆ un lavoro molto difficile e faticoso, ci vuole pazienza. Ma se uno รจ attivo, pubblica e collabora a livello internazionale โ€“ che รจ fondamentale โ€“ si pongono le basi per un futuro, per fare concorsi e per riuscire a entrare nel mondo del lavoro. Certo, le posizioni sono poche. Ripeto, non รจ facile.

Qual รจ il bello di questo lavoro?

La possibilitร  – come detto – di unire due delle mie piรน grandi passioni: la chimica e lโ€™arte; la grande opportunitร  di stare a stretto contatto con oggetti di straordinaria bellezza e la consapevolezza che, nel mio piccolo, sto contribuendo un poโ€™ alla salvaguardia di opere che fanno parte della nostra storia e cultura.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Natura, arte e tartufo.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione?

Casa.

รˆ ufficialmente in vendita il quarto numero della rivista da collezione AboutUmbria Collection, dedicata allโ€™Umbria in giallo.

rivista eccellenze umbre

AboutUmbria celebra cosรฌ gli aspetti meno conosciuti di una regione solitamente identificata col colore verde. Come illustrato dal professor Manuel Vaquero Piรฑeiro durante la presentazione di domenica 14 aprile allโ€™Auditorium Santโ€™Angelo di Bastia Umbria, รจ difficile identificare lโ€™Umbria con il giallo perchรฉ questo รจ un colore estremamente effimero. รˆ il colore dei campi di grano che a giugno indorano i crinali collinari, o il giallo della tradizionale Torta di Pasqua che arricchisce le tavole durante la festivitร  e che viaggia, avvolta in canovacci di lino, di famiglia in famiglia come dono benaugurale.

 

รˆ il giallo dei bagliori dorati che si sprigionano dai magnifici mosaici del Duomo di Orvieto, visibili in particolar modo quando il sole infuoca lโ€™orizzonte al tramonto, o ancora quella che ammicca dalle corone calcate sugli occhi degli arcigni grifi medievali, custoditi nelle stanze asettiche degli archivi e trattati letteralmente con guanti di velluto. รˆ il giallo delle calde sfumature di unโ€™antica varietร  di pera che si raccoglie tra la fine di ottobre e lโ€™inizio di novembre, ma anche il rassicurante giallo della pasta, che ricorda i fasti di un passato industriale non troppo remoto.
Infine, รจ il colore dell’oro con cui i Maestri del Quattrocento illuminavano le proprie opere, ma anche degli smalti derutesi o del fatuo canneto lacustre che canta nel vento.
Un colore transitorio e cangiante, simbolo al contempo di unโ€™apertura verso il futuro e di antichi lustri. Un colore che tinge la nostra regione di unโ€™altra incredibile sfumatura, di cui siamo pronti a raccontarvi le peculiaritร .

 

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