ยซO pa’, si tu me vedessi lโcore, lโcampanile sona co ‘na tale durezza che le guance mโenno scomparse da la faccia, resta solo ‘na ruga de doloreโฆ o pa’ si tu me vedessi lโcoreยป
Regista, attore e scrittore. Filippo Timi รจ tutto questo e molto di piรน. Un vero perugino col donca, a cui piace portare il dialetto umbro nei suoi spettacoli teatrali. Dal 25 al 27 giugno sarร al cinema per un evento speciale: la trasposizione cinematografica del suo ironico e dissacrante spettacolo Favola, visibile per soli tre giorni. Il film, distribuito da Nexo Digital e diretto Sebastiano Mauri, ci porta nella provincia americana degli anni Cinquanta con le vite perfette, le donne sorridenti e i colori pastello. Qui Mrs Fairytale (Filippo Timi) e Mrs Emerald (Lucia Mascino) sโincontrano ogni giorno per condividere le loro esistenze tranquille e borghesi, ma la facciata di perfezione si sgretola, rotta da segreti terribili e possibilitร inaspettate. Nessuna Favola รจ mai perfetta come sembraโฆ
Per lei cosโรจ una favola? Quale sarebbe la sua favola perfetta (se esiste)?
La favola perfetta รจ quella che finisce con ยซe vissero tutti felici e contentiยป, ma la mia favola ideale รจ quella di un mondo piรน tollerante, un mondo che non giudica nessuno come diverso, ma lo accetta come unico.
Il film รจ ambientato nella provincia americana: pensa che anche in una cittร di provincia come Perugia avrebbe potuto raccontare questa storia?
Ogni provincia si assomiglia, ma per questo film quella americana esprimeva meglio il bisogno del personaggio di evadere nei suoi sogni, nellโAmerica vista nei film sul grande schermo. LโAmerica, con le sue contraddizioni ed esasperazioni, esprimeva perfettamente il luogo fisico e mentale per raccontare questa favola.
Siamo negli anni Cinquanta e il film affronta il tema dellโidentitร di genere e del rapporto con il proprio corpo e la societร : รจ cambiato realmente qualcosa rispetto a quegli anni?
Sรฌ, molte cose sono cambiate, le donne non sono piรน costrette a mettersi un bustino, indossare gonne a campana ed essere confinate ai fornelli in attesa del ritorno del capofamiglia, ma la reale uguaglianza fra uomini e donne รจ ancora, tristemente, una meta lontana. Ginger Rogers faceva gli stessi passi di Fred Astaire, sui tacchi alti e allโindietro, ma era pagata la metร . Ancora oggi, per esempio, la differenza salariale di genere รจ unโamara realtร .
Cosa ha portato di suo nel personaggio? ร stato difficile vestire i panni di una donna?
Per un uomo vestire i panni di una donna รจ estremamente difficile: a parte la difficoltร fisica, cโรจ uno sguardo del mondo esterno che ti giudica incessantemente. Sopportarlo, e a volte schivarlo, diventa un doppio lavoro.
Ora parliamo un poโ di Umbria: qual รจ il suo legame con questa regione?
Sono le mie origini, ho scritto poesie in perugino prima che testi in italiano. Sia nei miei romanzi che nei miei spettacoli non ho mai resistito alla tentazione di introdurre una vena umbra in questo o quel personaggio. Trovo che il dialetto esprima piรน direttamente certe sfumature di emozioni che lโitaliano, invece, a volte, raffredda.
Ho letto che porterร in scena un cavaliere del Seicento e reciterร in dialetto perugino, col donca: ci puรฒ anticipare qualcosa? Cโรจ giร una frase in perugino che potrebbe descrivere il personaggio?
ยซO pa’, si tu me vedessi lโcore, lโcampanile sona co ‘na tale durezza che le guance mโenno scomparse da la faccia, resta solo ‘na ruga de doloreโฆ o pa’ si tu me vedessi lโcoreยป
ร la storia di un cavaliere che combatte contro il drago delle proprie paure. Accanto a lui, un angelo custode in crisi esistenziale (Marina Rocco), un menestrello triste in maniera ilare (Andrea Soffiantini), un giovane scudiero alla scoperta dellโeros (Michele Capuano) e una saggia prostituta dai saldi principi (Elena Lietti).
Oltre al cinema e teatro, ha anche in cantiere progetti letterari?
I progetti letterari sono molti e segreti, ma ora mi sto concentrando sulla scrittura del nuovo spettacolo.
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Ruvidamente accogliente, spudoratamente verace, insomma, meravigliosamente grifagna.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione?
A la torta al testo e la ciaramicola che fa la mi mamma, nโsacco, nโsacco bona.
Il trailer di Favola: