ยซCon la mia battaglia ho fatto cambiare la legge per lโesame di Stato d’avvocato. Chi soffre di DSA partiva svantaggiato e venivano violati i principi di uguaglianza della Costituzioneยป.
Antonio Caterino, avvocato trentaseienne di Perugia che ora vive e lavora a Milano, รจ un piccolo grande eroe. Si รจ battuto per anni per rendere lโesame di Stato per iscriversi allโalbo degli avvocati accessibile anche alle persone con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), introducendo la possibilitร di richiedere tempo aggiuntivo e strumenti compensativi. Antonio ce lโha fatta, sia per lui sia per tutti. ยซSono molto orgoglioso. Iniziative di questo tipo contribuiscono a sovvertire il significato negativo connesso ai disturbi specifici di apprendimento, infondono coraggio e questo consente di vivere meglio, perchรฉ capisci che non cโรจ nulla di cui vergognarsiยป. Nella nostra lunga chiacchierata โ da vero avvocato โ ci ha raccontato e spiegato tutta la sua storia, iniziata nel 2012.
Ora vivi a Milano, ma qual รจ il tuo legame con lโUmbria?ย
Ho un forte legame con questa regione. Sono nato, ho studiato e mi sono formato a Perugia. Per un periodo della mia vita โ quando facevo lโuniversitร โ sono stato un giornalista sportivo e ho fatto politica. Mi informo sempre su quello che accade e sto cercando anche di creare un ponte tra lโUniversitร di Perugia e Milano per accogliere e aiutare chi volesse trasferirsi qui – in particolar modo i laureati in Giurisprudenza.
Partiamo dalla tua scoperta di essere dislessico. Quando รจ avvenuta?ย
Il disturbo specifico di apprendimento mi รจ stato diagnosticato molto tardi – avevo piรน o meno 25 anni – per la precisione due giorni prima di discutere la mia tesi di laurea in Giurisprudenza. La prima ad accorgersene รจ stata la sorella medico di una collega di universitร con la quale studiavo. Poi cโรจ stata la diagnosi ufficiale. Ho fatto tutto il mio percorso scolastico sapendo di essere diverso rispetto agli altri, ma non conoscendo i motivi del perchรฉ ero piรน lento nellโapprendimento, il mio studio richiedeva tempi piรน lunghi. Questo mi ha consentito perรฒ di sviluppare una capacitร che tutti i dislessici hanno, ovvero quella di trovare sempre dei modi, anche non convenzionali, per raggiungere lโobiettivo.
Quali metodi di studio hai adottato?
Ho chiesto ai migliori studenti del mio corso di laurea se potevano diventare i miei docenti personali, ripetendomi gli esami a voce: questo in primis ti insegna a lavorare con le persone e in particolar modo a sospendere il giudizio sugli altri. I dislessici hanno la capacitร di non lasciarsi andare a sentenze affrettate, diventando dei grandi osservatori. La realtร รจ complessa, e dato che noi siamo sempre giudicati negativamente a causa di un pregiudizio, scegliamo di non giudicare e di osservare. Questo ci mette in una condizione di vantaggio perchรฉ diventiamo degli analisti lucidi anche nelle situazioni di difficoltร .
Come viene vissuta oggi la dislessia nel mondo del lavoro?
La dislessia รจ ancora vissuta in modo negativo, a cominciare dai genitori dei bambini che ne soffrono. ร un tema che, nella maggior parte dei casi, viene riservato alla sfera privata; รจ molto difficile che uno studente ne parli con un coetaneo. Il mercato del lavoro sta facendo passi da gigante per recuperare, visto che spesso era una condizione che veniva nascosta nei colloqui. Nel 2011/2012, quando io ho iniziato a lavorare, le aziende โ e gli studi legali – non sapevano davvero da dove cominciare. Ti faccio un esempio: le grandi multinazionali – che sono la prima tappa di molti neo laureati – non avevano nei propri moduli di preselezione la possibilitร di indicare se il candidato fosse dislessico o meno.
Tu non lo hai nascosto, lโhai scritto nel curriculumโฆย
Eh sรฌ. Io lโho indicato. Lโho fatto perchรฉ avevo subito discriminazioni nel mondo del lavoro, quindi ho deciso che, se nessuno prima di me non lo aveva mai fatto presente, io potevo essere il primo. In molti vedevano questa scelta come una scelta coraggiosa, invece per me รจ stata una cosa naturale – dopotutto senza la DSA non sarei la persona che sono diventato. Oggi lavoro in unโimportante studio di Milano, il LCA studio legale, lโunico che mi ha concesso unโopportunitร e per il quale sono entusiasta di lavorare.
Quando รจ iniziata la tua โrivoluzioneโ, che ha portato poi dei cambiamenti notevoli per le persone con DSA?
Tutto รจ partito in occasione della mia pratica legale, che ho svolto a Perugia. Sono andato a vedere se ci fossero leggi in Italia che disciplinavano i disturbi specifici dโapprendimento e ho scoperto che cโera la legge 170 del 2010, perรฒ si concentrava sul percorso scolastico e universitario, individuando quattro tipologie di disturbi: la dislessia, la disgrafia, discalculia e la disortografia. In presenza di questi disturbi certificati da una diagnosi, lo studente poteva richiedere lโapplicazione di alcune misure specifiche, cosรฌ da avere le condizioni ottimali per lo svolgimento delle prove. La legge perรฒ aveva dei vuoti normativi.
Tu sei intervenuto per colmarliโฆย
Sรฌ. Non erano regolamentati nemmeno i concorsi pubblici e tutti gli esami di abilitazione. Ho iniziato cosรฌ โ era il 2012 – a lavorare con il Consiglio Nazionale Forense e in particolar modo con lโavvocato Alarico Mariani Marini di Perugia, per capire come la legge 170 potesse applicarsi anche allโesame di Stato dโavvocato. Ho fatto cosรฌ la richiesta per avere misure compensative durante lโesame: sono stato il primo in Italia, probabilmente, perchรฉ al Consiglio Nazionale Forense non risultavano altre richieste di questo tipo. Senza queste misure sarei partito in svantaggio rispetto agli altri esaminandi e veniva cosรฌ violato il principio di eguaglianza espresso dalla Costituzione. Questa mia iniziativa ha posto un precedente a livello nazionale, un precedente che perรฒ non era regolamentato.
Quali sono state le misure compensative richieste?
In realtร erano aiuti che giร venivano concessi durante lโesame scritto: per esempio, se un candidato ha un braccio rotto, la Commissione gli assegna un dipendente della Corte dโAppello che scriva il compito su dettatura. Questa รจ stata una delle misure di cui io ho chiesto lโapplicazione grazie alla quale ho neutralizzato uno degli effetti della dislessia, ovvero la lentezza nello scrivere a mano. In piรน ho superato la disgrafia, cioรจ la grafia non perfetta dal punto di vista estetico – lโordine del compito รจ un criterio di valutazione. Infine, una concessione fatta ai candidati ipovedenti รจ quella di avere a fianco qualcuno che lo supporti nella lettura: questa รจ unโaltra misura molto utile per un dislessico. Quindi, con la possibilitร di avere un lettore della traccia che poi ti aiuta nella stesura del compito, lโesame da avvocato diventa semplice. Io sono riuscito a superarlo al primo colpo! Questo รจ accaduto a tutti i candidati dislessici negli anni successivi, perchรฉ il Consiglio Nazionale Forense aveva reso noto sul proprio sito queste possibilitร dโaiuto. Serviva perรฒ una regolamentazione scritta, che si potesse applicare anche ai concorsi pubblici dove non era prevista nessuna concessione.
Qual รจ stato il passo successivo?
Nel 2017 sono arrivato a Milano e ho iniziato a lavorare con il Consiglio dellโOrdine degli Avvocati, i quali, conoscendo la mia storia, hanno voluto completare quello che avevo iniziato: รจ stato cosรฌ sottoscritto nel 2019, dallโOrdine degli Avvocati di Milano e dalla Corte dโAppello di Milano, un protocollo che disciplina le misure che possono essere applicate per un candidato con DSA, garantendo cosรฌ pari chances di successo in sede di esame. La pandemia poi ha cambiato la modalitร dellโesame, che รจ diventato solo orale, ma abbiamo fatto in modo che il protocollo sia applicabile anche al nuovo esame โ la persona con DSA ha il 30% in piรน di tempo rispetto agli altri candidati nella prima prova orale, un assistente alla lettura e lโuso di computer non connesso a Internet. Per la seconda prova, la possibilitร di sostenerla lโultimo giorno del calendario. Cโรจ stato poi un terzo passaggio con lโintervento dalla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ex professoressa di diritto e molto sensibile ai diritti costituzionali: con lei il protocollo รจ diventato a ottobre Decreto Legge (il 139 del 2021) ed รจ stato esteso a tutte le Corti di Appello italiane.
Quando potrร essere allargato anche ad altri esami di abilitazione?
Stiamo lavorando per rendere il protocollo applicabile a tutti gli esami. Stiamo discutendo con lโOrdine dei giornalisti, con quello degli psicologi, dei commercialisti e degli architetti, ma naturalmente รจ un processo lento perchรฉ ci vuole coraggio e innovazione, nonostante il 4% degli italiani soffra di DSA.
E per i concorsi pubblici?
Da agosto 2021 cโรจ anche nei concorsi pubblici la possibilitร di fare la richiesta (legge 113/2021). Si tratta di una svolta storica, lungamente attesa. Per la prima volta una legge dello Stato prevede lโapplicazione delle misure compensative e dispensative ai concorsi pubblici, ma non si applica agli esami di abilitazione di una professione e al settore privato.
Quanto sei orgoglioso di tutto questo?ย
Moltissimo. Iniziative di questo tipo contribuiscono a sovvertire il significato negativo tradizionalmente connesso ai disturbi specifici di apprendimento, infondono coraggio e questo consente di vivere meglio, perchรฉ capisci che non cโรจ nulla di cui vergognarsi.
Hai mai pensato di mollare?ย
No, mai.
Per questo hai ricevuto anche un premioโฆ
Ho ricevuto, dallโOrdine degli Avvocati di Milano, il Sigillo di San Girolamo nel 2020. ร un premio che viene consegnato solitamente ad avvocati anziani che hanno avuto meriti nel corso della loro vita professionale o che si sono distinti nella loro attivitร . Con mia sorpresa il Consiglio ha voluto assegnarlo anche a me, un giovane avvocato.