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Danilo Petrucci, in sella alla Ducati, porta lโ€™Umbria in pista. Il motociclista, classe 1990, arriva dalla Terni operaia e dโ€™acciaio, e proprio nella sua cittร  vorrebbe aprire una pista per far conoscere e amare questo sport.

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Danilo Petrucci, foto via

 

Petrux, che dal 2012 corre il MotoGP, la massima categoria motociclistica, questโ€™anno ha ottenuto il suo miglior risultato: un ottavo posto nella classifica finale, salendo sul podio per ben quattro volte. Una crescita importante per il motociclista ternano, che scrive un diario e si rilassa tra i boschi dellโ€™Umbria.

Qual รจ il legame con la sua regione?

Ho molti affetti in Umbria e non solo a Terni, anche a Perugia. Sono molto legato alla mia regione.

Ho letto in unโ€™intervista che ha un diario in cui appunta quello che le passa per la testa: cosa le piacerebbe scrivere, che ancora non ha scritto?

Ci sono ancora tante pagine che mi piacerebbe scrivere. Quello che appunto nel mio diario non lo sa nessuno, spesso mi รจ anche capitato di buttare via i diari scritti senza nemmeno rileggerli. Confesso che ci sono due o tre cose, non solo a livello sportivo, che mi piacerebbe scrivere, ma non lo dico per scaramanzia.

Lei รจ abituato alla velocitร , cosa servirebbe allโ€™Umbria per iniziare a correre come fanno altre regioni?

Servirebbe un poโ€™ piรน di apertura mentale e di tolleranza anche verso il mondo delle moto. Io sto cercando di fare qualcosa per la mia cittร : vorrei aprire una pista, ma cโ€™รจ molta difficoltร  e poca benevolenza. Pensano che facciamo troppo rumore e per questo ci ostacolano. รˆ sempre molto difficile.

Come ha fatto ad arrivare a correre il MotoGP, partendo da una regione che storicamente non รจ cosรฌ legata ai motori?

Ci sono state molte persone, sia a Terni che a Perugia, che mi hanno aiutato economicamente a iniziare questa carriera, non posso che ringraziarle. Poi, se vuoi realizzare il tuo sogno, devi fare molti chilometri: da piccolo per fare cross andavo nelle Marche e nel Lazio. In Umbria cโ€™รจ Magione, che รจ stato un mio tracciato per tanti anni. Servirebbe perรฒ un occhio diverso per il mondo dei motori e soprattutto che gli venisse riconosciuta piรน importanza, anche in Umbria.

Lo stereotipo degli umbri chiusi lo ha mai avvertito, glielo hanno fatto mai notare?

Nel mio lavoro non รจ utile essere chiusi, perchรฉ spesso devi parlare per forza. Gli umbri sono un poโ€™ strani: nonostante siamo molto piccoli, litighiamo tra noi. Terni e Perugia non si possono vedere. Non so, se siamo poi cosรฌ chiusi, di sicuro cโ€™รจ che non abbiamo le risorse di altre regioni: non c’รจ nรฉ il mare nรฉ la montagna vera. Abbiamo tanti posti belli, ma poco conosciuti.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Affascinante, segreta, piccola.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Le montagne dove mi piace andare a fare enduro. Qui ci sono posti tra i migliori in Italia per farlo. Prendo la moto e mi rilasso in giro per i boschi.

 

 

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