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Lโ€™Umbria รจ una regione lontana dal mare: a sinistra ci vogliono 138 km per arrivare allโ€™Adriatico e a destra 335 km per raggiungere il Tirreno. Eppure in questa regione, che ha conosciuto il mare solo qualche milione dโ€™anni fa, la collana di corallo รจ stata un oggetto a cui non si poteva rinunciare.

Era il regalo della suocera alla nuora e, nel caso la suocera non avesse avuto disponibilitร , ci pensava la mamma della sposa. La collana non poteva assolutamente mancare: ogni figlia che andava sposa doveva essere protetta da fatture e malefici.
La collana aveva perle rigorosamente digradanti ed era quella centrale a conferirle il vero valore. La perla centrale doveva essere grande, addirittura esagerata per meglio esibire la ricchezza della famiglia. Una tradizione tramandata fino agli anni Cinquanta-Sessanta del secolo scorso, quando in ogni circostanza importante si doveva sfoggiare la collana di corallo. Ormai il suo valore scaramantico รจ stato dimenticato: la collana col suo colore sanguigno non protegge piรน dalle influenze maligne, รจ semplicemente bella da portare e piรน si รจ distanti dal mare piรน la si apprezza.
Chi oggi tratta ancora coralli in Umbria afferma che la collana rossa รจ tornata di moda e che se ne vendono tante. La lavorazione perรฒ non si fa qui e gli artigiani capaci di ricavare perle e altri manufatti dalle colonne coralline sono sempre piรน rari.

 

Un monile antico

In Umbria, anche quando i collegamenti erano difficili e rischiosi, come nel Medioevo, i coralli si trovavano sempre. Li avevano gli speziali, che li macinavano per farne medicine per i ricchi, li dipingevano i pittori, caricandoli di tutti i simboli religiosi e magici allora conosciuti ed erano portati dalle donne che potevano permetterseli.
I pittori del Quattrocento e del Cinquecento hanno amato molto il corallo, tanto che Piero della Francesca, Pinturicchio, Bronzino e diversi pittori umbri hanno spesso raffigurato Gesรน Bambino con una collanina da cui ne pende un rametto. Il colore rosso ricorda il sangue, la forma articolata dei rami del corallo ricorda la circolazione sangue e il tutto preannuncia il futuro martirio. Il Bambino con collanina piรน famoso รจ certamente quello in braccio alla Madonna di Senigallia di Piero della Francesca.
Ormai il corallo viene da mari lontani perchรฉ il Mediterraneo lo ha quasi tutto esaurito. Sembra incredibile, ma solo 50 – 60 anni fa a Torre del Greco (Napoli) si lavorava solo il corallo di prima qualitร  mentre il resto veniva usato per costruire le case o come materiale di riempimento sotto lโ€™asfalto. Oggi, girando per Torre del Greco, si possono ancora vedere muri fatti con pietre e corallo. Adesso che il mondo si รจ ristretto, il commercio del corallo si รจ allargato anche se il materiale da gioielleria รจ sempre piรน difficile da reperire.
Ci รจ stato spiegato che il corallo rosa e quello pelle dโ€™angelo vengono dal Pacifico, quello rosso scuro (detto moro) proviene dal Giappone, mentre la qualitร  migliore รจ ancora quella del Mediterraneo e in particolare quella di Alghero dove perรฒ, per trovare una bella barriera, si deve scendere fino a 120 metri di profonditร .