ยซPulchra sabina Preces Prisca chirurgis patriaยป (Preci, il bel castello sabino, antica patria dei chirurghi).
Cosรฌ esordisce nel Subsidium medicinae Durante Scacchi, capostipite e antesignano della secolare scuola chirurgica preciana.
Un passato controverso quello castoriano, che riecheggia tra le pievi e i santuari di una valle dal fascino arcano; terra di eremiti, percorsa dallโenergia primordiale dei Monti Sibillini che, nel culto dei dioscuri Castore e Polluce – patroni della medicina classica – cela echi di gloriose vestigia pagane. ร lecito chiedersi il perchรฉ, nel cuore della Valnerina, sorse una tradizione chirurgia senza eguali in Europa: basti pensare che nel 1700 Durante Scacchi liberรฒ dal tormento della cataratta sua maestร Elisabetta I, regina di Inghilterra.
La scuola preciana
Tuttavia attribuire alla genesi della scuola preciana allโevangelizzazione anacoretica operata dagli eremiti siriani in Valnerina equivarrebbe a collocare le origini della tecnica chirurgica in un contesto storico-antropologico troppo lontano nel tempo. Appare dunque logico ricollegare sviluppo e decadenza dalla scuola preciana allโascesa, e parallelamente, al declino, della vicina Abbazia di SantโEutizio, roccaforte anacoretica in cui a veleggiare furono i vessilli di Benedetto da Norcia, patrono dโEuropa.
Perchรฉ la tecnica chirurgica conobbe in Preci e nella Valle Castoriana un fertile terreno su cui svilupparsi? La risposta va individuata nel tessuto socio-antropologico del luogo e nella specializzazione dei preciani nella mattazione del maiale, da cui ne derivarono profonde competenze anatomiche, tradotte successivamente nellโasportazione di cisti e calcoli.

Museo della Scuola chirurgica di Preci
Eppure nel percorrere questo viaggio nella storia della chirurgia preciana occorre distinguere nettamente i due orientamenti in cui si articolava la celebre corporazione dei chirurghi: se da una parte campeggiava il pensiero empirico โ che trovava supporto in chirurghi provetti che tornavano allโamata Preci dai borghi di tutta Europa in cui dispensavano la secolare sapienza umbraย โ dallโaltra spiccano austeri profili di chirurghi di professione, figli dellโรฉlite cittadina e dellโerudizione accademica. Particolare menzione, nella disputa tra gli empirici e i professionisti della chirurgia, merita una citazione del Durante Scacchi, sostenitore del pragmatismo scientifico e dellโapplicazione tecnica: ยซLa dottrina cederร alla dotta manoยป.
La nascita del ciarlatano
Ed รจ proprio allโinterno di questo scenario socio-antropologico che la figura del chirurgo preciano entra inevitabilmente in collisione con uno dei personaggi piรน dibattuti ed enigmatici del suo tempo: il ciarlatano, da cerretano: abitante di Cerreto di Spoleto che la Treccani definisce letteralmente come colui il quale cavava sulla pubblica piazza i denti o vendeva rimedi che decantava miracolosi.
In seguito ai numerosi abusi empirici di chirurghi ambulanti, provenienti perlopiรน dal contado di Cerreto di Spoleto, fu richiesta a coloro che esercitavano la professione la Patente di Mezza Chirurgia, vale a dire una rudimentale abilitazione che autorizzava chi ne era in possesso a procedere chirurgicamente sui pazienti.

Museo della Scuola chirurgica di Preci
Il chirurgo di Cerreto di Spoleto
La figura di Durante Scacchi, divenuto celebre per lโutilizzo del rasoio cauterizzatore, che limitava le emorragie, trovรฒ in Baronio Vincenzo, illustre medico e chirurgo di Foligno nonchรฉ marito dellโaristocratica Delia Nobili da Cerreto di Spoleto, un degno successore. A Borgo Cerreto, crocevia di itinerari e viandanti, costui fece erigere un ambulatorio ospedaliero in cui esercitรฒ per decenni la nobile professione di chirurgo e, successivamente, commissionรฒ la realizzazione della Chiesa di Gesรน e Maria, divenuta mausoleo della famiglia Vincenzi. Nella cripta del santuario sono state recuperate importanti testimonianze degli interventi effettuati dal Vincenzi: trattasi di crani che esibiscono tracce di perforazioni chirurgiche, praticate verosimilmente come esperimenti, uno dei quali mostra visibili segni di rimarginazione, comprovando lโipotesi che il paziente sopravvisse a lungo grazie alla buona riuscita dellโintervento.