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Non piรบ di frodi la codarda rabbia

Pasce Roma nefanda in suo bordello;

Sangue sitisce, e con enfiate labbia

Aโ€™ cattolici lupi apre il cancello;

 

E gli sfrena su i popoli, e la sabbia

Intinge di lascivia e di macello:

E perchรฉ il mondo piรบ temenza nโ€™abbia,

Capitano dร  Cristo al reo drappello;

 

Cristo di libertade insegnatore;

Cristo che a Pietro feโ€™ ripor la spada,

Che uccidere non vuol, perdona e muore.

 

Fulmina, Dio, la micidial masnada;

E lโ€™adultera antica e il peccatore

Ne lโ€™inferno onde uscรญ per sempre cada.

Per le stragi di Perugia – Giosuรจ Carducci

 

Stampa del tempo raffigurante il massacro

 

Il 20 giugno รจ una data scolpita nella memoria storica di Perugia. รˆ una data che tutti i perugini conoscono, perchรฉ ha segnato le basi – in due periodi storici differenti, ma accomunati dalla voglia di libertร  – della nascita della Perugia moderna e ha fatto emergere la resistenza e la tenacia dei suoi abitanti.
Un monumento in ricordo ai caduti di quel 20 giugno 1859 si erge maestoso in Borgo XX giugno e tutti gli anni – in questo giorno – vengono celebrati coloro che si sacrificarono per ostacolare le truppe di Papa Pio IX entrate in cittร . Questโ€™anno ricorrono i 160 anni di quella maledetta giornata, passata alla storia come le stragi di Perugia.
Un evento talmente drammatico del quale si parlรฒ anche in America, grazie alla presenza dei coniugi americani Perkins, casuali testimoni stranieri di quello che avvenne in cittร . Lo stesso ยซNew York Timesยป scrisse: ยซLe truppe infuriate parevano aver ripudiato ogni legge e irrompevano a volontร  in tutte le case, commettendo omicidi scioccanti e altre barbaritร  sugli ospiti indifesi, uomini donne e bambiniยป.

Il Risorgimento perugino

Come detto, per la festa del 20 giugno Perugia ricorda la rivolta allo Stato Pontificio del 1859 e la dura repressione a opera delle truppe del governo papalino. Papa Pio IX inviรฒ in cittร  duemila soldati svizzeri per attaccare i patrioti perugini che si erano ribellati al suo dominio e per occupare Perugia; al loro arrivo le truppe trovarono un migliaio di cittadini dispersi su un ampio fronte, male organizzati e poco armati โ€“ dalla Toscana erano giunte poche centinaia di fucili e per giunta non tutti in buono stato โ€“ ma animati dalla volontร  e dallโ€™ardore di difendere la cittร . Questo perรฒ non bastรฒ e, nonostante lโ€™impegno, la resistenza fu spezzata dopo un breve ma accanito combattimento, che ebbe come epicentro Porta San Pietro โ€“ luogo dove oggi รจ eretto il monumento celebrativo – e che costรฒ 10 perdite ai pontifici e 27 ai perugini.
Ma non finรฌ cosรฌ: infatti, le truppe papaline saccheggiarono la cittร  e massacrarono lungo il cammino molti civili inermi e innocenti. Questo evento storico, costato sangue e umiliazione, venne poi riscattato il 14 settembre del 1860 con la liberazione di Perugia a opera del generale dellโ€™esercito piemontese Ettore de Sonnaz e con la successiva annessione al Regno dโ€™Italia. Nel 1898 il capoluogo umbro divenne la nona tra le 27 cittร  decorate con la medaglia dโ€™oro come benemerite del Risorgimento nazionale.

 

Lastra dedicata ai patrioti perugini uccisi

La liberazione della cittร 

Coincidenza, pianificazioneโ€ฆ la storia che ritorna. Il 20 giugno รจ ancora una data fondamentale per Perugia, anche nel 1944. La cittร , infatti, proprio questo giorno venne liberata dai nazi-fascisti – dopo giorni di guerriglia – da parte dellโ€™Ottava Armata Britannica e in particolare dalle truppe della sesta Divisione Corazzata. Si trattรฒ di unโ€™operazione militare abbastanza complessa che durรฒ dal 18 al 20, portando la perdita di 200 uomini tra le linee alleate, tra i quali diversi ufficiali e sottu๏ฌƒciali, a dimostrazione di come questi parteciparono in prima persona alle azioni di attacco.
Una lapideย ricorda i patrioti fucilati dai nazi-fascisti presso il Poligono di Tiro, anch’esso situato in Borgo XX giugno.