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La luce colorerร  il buio”: รจ questo il motto della mostra, per riportare nelle regioni terremotate la luce della vita. Il progetto artistico, ideato da Rosaria Mencarelli, realizzato da Paola Mercurelli Salari con la direzione artistica di Gisella Gellini e Claudia Bottini, in collaborazione con Fabio Agrifoglio, presidente della Fondazione Mario Agrifoglio e degli studenti del corso Light Art e Design della Luce del Politecnico di Milano, รจ nato a pochi mesi dal sisma del 2016 per sostenere il recupero del patrimonio culturale danneggiato attraverso una raccolta fondi finalizzata al restauro.ย 
Lโ€™allestimento รจ stato affidato allโ€™exhibition designer Gaetano Corica, autore anche del progetto foto-video dellโ€™esperienza, video a cura di Cecilia Brianza.

Inaugurata durante il Natale 2017, la mostra รจ stata concepita fin da subito come un grido di speranza: Il buio non esiste, รจ soltanto lโ€™assenza della luce. Attraverso le opere di Black Light Art, il pubblico รจ stato stimolato a una differente percezione della luce, come veicolo di messaggi emotivi e culturali, con una forma di comunicazione immediata e partecipativa.ย ย 
Ideata come una mostra itinerante esposta a Milano e a Como, raggiunge ora la Rocca Albornoziana di Spoleto, entrando in dialogo con la Light Art del Palazzo Ducale di Gubbio e mettendo per la prima volta in sinergia due strutture del Polo museale dellโ€™Umbria. Visto il grande successo di pubblico, Lightquake 2017 a Spoleto รจ stata prorogata fino all’8 Aprile!ย 
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Light Art

Gli artisti che esplorano le valenze artistiche della luce nera a Spoleto sono: Mario Agrifoglio, Nino Alfieri, Alessio Ancillai, LeoNilde Carabba, Claudio Sek De Luca, Giulio De Mitri, Nicola Evangelisti, Maria Cristiana Fioretti, Federica Marangoni, Yari Miele, Ugo Piccioni, Sebastiano Romano. Importante la figura di Mario Agrifoglio, artista che ha fatto della Black Light il fulcro della sua sperimentazione artistica.ย 
Ma che cosa รจ Black Light Art? Le radiazioni ultraviolette non sono direttamente percepite dall’occhio, si evidenziano solo quando colpiscono superfici coperte da particolari pigmenti, provocando la fluorescenza di alcuni materiali e dando vita allโ€™effetto metamerico (ovvero la trasformazione di un colore sotto luce solare in qualunque altro colore sotto luce nera). Le opere sembrano cosรฌ emergere dal buio, per approdare a orizzonti visivi inusitati, caricandosi di una forte valenza spettacolare e, soprattutto, interattiva.ย 

La relazione tra la luce e lโ€™oscuritร 

La luce, o meglio, la relazione fra luce e oscuritร , fra buio e illuminazione, diventa elemento suggestivo e suggestionante per la ricerca artistica contemporanea. Lโ€™Ambiente spaziale a luce nera di Lucio Fontana, realizzato alla Galleria del Naviglio di Milano nel 1949, non รจ solo la prima esemplificazione di Black Light Art ma รจ anche il primo tentativo di superamento dello spazio attraverso lโ€™utilizzo della luce. Questo environnement di cartapesta, vernice fosforescente e luce di Wood, presenta grandi forme astratte, organiche, allungate e colorate, appese al soffitto violaceo. Le forme fluorescenti diventano lโ€™unico punto di riferimento della sala. Uno spazio artistico costruito artificialmente che si estende e mira a essere un mondo in sรฉ, un luogo sperimentale dove lo spettatore deve essere co-autore e consapevole fruitore. Per questo รจ importante citare Giuseppe Pinotโ€ฏGallizio e la sua pioneristica Caverna dellโ€™Antimateria: ambiente guscio, un antimondo atomico dove giocano al suo interno la luce di Wood, componenti elettroniche e musicali, esposta alla galleria Drouin di Parigi nel 1959. In Italia, nel frattempo, la Black Light Art si arricchisce delle esperienze dellโ€™arte programmata e cinetica dello Spazio elasticoโ€ฏdi Gianni Colombo, 1967. Allโ€™interno di questโ€™opera il movimento degli elastici, visto attraverso la luce di Wood, crea nel pubblico sorprendenti effetti di disorientamento. Colombo descrive Spazio elastico come uno stato semi onirico, ยซche subisce osmosi dimensionale continueโ€ฆ espandendosi in ogni direzioneยป. Negli stessi anni, Dan Flavin aveva sviluppato molte delle sue sculture con tubi fluorescenti creando, nel 196,8 una intera galleria di luce ultravioletta a Documenta 4, a Kassel.ย 
La dimensione immateriale di queste storiche installazioni รจ perfettamente ricreata nelle sale della Rocca grazie alla luce nera di Wood, che muta i colori e la percezione delle opere degli artisti. Ogni spettatore entrandovi sarร  solo con se stesso; al limite tra conscio e inconscio vivrร  una nuova esperienza sensoriale e visiva, poichรฉ come scrisse Padre Kircher nellโ€™Ars Magna Lucis et Umbrae del 1646, ยซNulla รจ visibile in questo mondo se non alla condizione di una luce mescolata di tenebreยป.ย ย 
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Info e prenotazioni:ย ย 

Sistema Museo | 340 5510813ย ย 

www.sistemamuseo.itย 

Facebook e Instagram | Lightquake 2017 Spoleto-Gubbioย 

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