Piegaro

PROVINCIA:
Perugia
WEB:
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Piegaro







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alla scoperta del borgo
Adagiato tra le morbide colline umbre, Piegaro è un suggestivo borgo medievale immerso nei boschi di querce, castagni e lecci, in posizione panoramica tra il Lago Trasimeno e Città della Pieve. Il suo nome potrebbe derivare dalle pieghe del territorio collinare che lo circonda, segnato dal corso del fiume Nestore e dominato dal Monte Arale (853 m s.l.m.), rilievo più alto della zona.
Le origini di Piegaro affondano nella leggenda: si narra che fu fondato da Pico Graio, figlio del dio Saturno, trasformato da Circe in un picchio verde. Più concretamente, la fondazione risale al 290 a.C., in epoca romana. Nei secoli successivi, il borgo fu conteso tra importanti famiglie nobiliari come i Montemarte, i Filippeschi e i Conti Burgarelli, prima di diventare libero Comune nel 1295 e poi assoggettarsi a Perugia.
Il cuore storico del paese conserva le mura medievali, le torri e il suggestivo centro fortificato, dominato dalla chiesa di San Silvestro. Documentata dal 1275 ma verosimilmente più antica, fu riedificata nel XIX secolo. Al suo interno si ammirano opere del Cinquecento e del Seicento, tra cui una Vergine col Bambino con i Santi Sebastiano e Rocco, un miracoloso crocifisso ligneo e una tela raffigurante l’imperatore Costantino. Poco fuori le mura sorge la graziosa chiesa della Madonna della Crocetta, del XVI secolo.

Il vanto di Piegaro è la secolare tradizione della lavorazione del vetro, avviata nel tardo Duecento da una comunità di maestri vetrai veneziani stabilitisi qui dopo il trasferimento forzato delle fornaci a Murano (1292). Il legname dei boschi locali forniva il combustibile per le fornaci, alimentando un artigianato che nel 1310 si rese protagonista della realizzazione delle vetrate del transetto e dell’abside del Duomo di Orvieto. Dopo un periodo di declino, l’arte rifiorì nel Cinquecento per poi conoscere nuovo impulso nel Novecento quando, nel 1941, fu costruita una moderna vetreria, capace di produrre fino a 20.000 fiaschi al giorno. Oggi l’edificio ospita il Museo del Vetro, un’affascinante testimonianza di archeologia industriale, dove è possibile visitare i vecchi forni, la ciminiera e un’impressionante colata di vetro ancora visibile nel bacino di fusione.
Nei dintorni di Piegaro si trovano borghi fortificati e luoghi di grande interesse storico e naturalistico. A Pietrafitta, località nota per le miniere di lignite sfruttate fino agli anni ’90, è possibile visitare il Museo Paleontologico Luigi Boldrini, che ospita una straordinaria raccolta di fossili del Pleistocene: elefanti, cervi, rinoceronti e perfino una specie inedita, il megaloceros boldrini. Sempre a Pietrafitta sorge l’Abbazia dei Sette Frati (XI sec.), fortificata nel Medioevo e affrescata nel Cinquecento su commissione del cardinale Fulvio della Corgna.
Meritano una visita anche i borghi di Castiglion Fosco, con l’imponente torre cilindrica e la chiesa di Santa Croce; Cibottola, con l’elegante torre eptagonale e i resti del convento di San Bartolomeo, legato alla tradizione francescana; Gaiche, un tempo piccola repubblica autonoma, con il castello trecentesco e l’oratorio di San Bernardino; infine, Greppolischieto, borgo fortificato e oggi residenza privata, immerso nella quiete dei boschi, con la chiesa di San Lorenzo.
Con una superficie di circa 99 km² e una popolazione di 3.800 abitanti, Piegaro è oggi parte della Comunità montana dei Monti del Trasimeno.
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