Domenica 22 giugno l’Anteprima in occasione della Festa Europea della Musica.
Torna per la sua 26ª edizione Festival Villa Solomei: da venerdì 27 giugno a martedì 1 luglio, cinque giorni di concerti, conferenze ed eventi nei luoghi più suggestivi del borgo umbro. Paese ospite l’Africa – tra musica, danza e cultura – per un viaggio sonoro oltre l’orizzonte.
Domenica 22 giugno, in occasione della Festa Europea della Musica, l’Anteprima del Festival; si comincia la mattina con la conferenza musicologica a cura di Silvia Paparelli dal titolo “Ascoltare l’Africa: musiche, strumenti e repertori dalla culla dell’umanità”, per continuare con due concerti nel pomeriggio: alle 17 “Il resto del mondo è un mistero”, opera in musica in un prologo, 8 scene e finale, libretto di Alfonso Ottobre, musica di Piero Caraba per una produzione della Scuola di Musica Mousiké Solomeo con la direzione di Fabio Ciofini, in collaborazione con il Conservatorio Morlacchi di Perugia e con la regia di Graziano Sirci; e alle 19 nella Chiesa di San Bartolomeo “L’organo ritrovato” con l’organista polacco Przemyslaw Kapitula.

«Un Festival che coniuga la tradizione della musica colta con i canti, la danza e gli strumenti di un continente che non smette mai di affascinare: l’Africa – spiega il Direttore artistico Fabio Ciofini –. Per la Festa della Musica avremo la rappresentazione “Il resto del mondo è un mistero”, una produzione della Fondazione Cucinelli e della Scuola di Musica Mousikè in collaborazione con il Conservatorio Morlacchi di Perugia. – aggiunge Ciofini – Artisti dalla Polonia, dalla Slovenia e dai Paesi africani del Kenya, Ghana, Tanzania, Sud Africa, Burkina Faso e Nigeria si uniranno a quelli Italiani per dar vita, come ogni anno, a un percorso sonoro che si sviluppa negli angoli più suggestivi del paese di Solomeo. Grandi nomi come Made Kuti, Mamadou Diabaté, Kasiva Mutua e il danzatore keniano Fernando Anung’a, l’attore internazionale Maurizio Lombardi, la Filarmonica di Solomeo che incontra la cultura africana in un connubio di suoni etnici o l’esecuzione della II Sinfonia “Lobgesang” di Mendelssohn con una lettura filologica, attraverso l’uso di strumenti d’epoca, e una partecipazione di circa 150 artisti, 100 coristi e 50 orchestrali.»
Tra i protagonisti della 26ª edizione del Festival ci sarà l’attore e regista Maurizio Lombardi con il suo spettacolo “L’uomo rondine” accompagnato dalle musiche del chitarrista e compositore Giuseppe Scarpato. Un racconto avvincente, una storia antica, sospesa tra il volo delle rondini e l’amicizia di due bambini dentro la soffitta di un palazzo fiorentino: “1944 agosto caldissimo, ritirata delle forze tedesche. Ponti distrutti, Firenze violentata, impestata di cecchini. Per le strade di San Frediano il silenzio porta a braccetto la morte, due ragazzi Ettore e Domenico si stanno per incontrare: Partigiano il primo, Cecchino il secondo…” (28 giugno, Anfiteatro).

Atteso ospite Made Kuti, musicista nigeriano tra i più eclettici dell’attuale scena mondiale, discendente diretto di una delle famiglie più rappresentative della realtà musicale, sociale e politica nigeriana e africana degli anni Settanta. L’artista sarà al Festival per il concerto “Whisper Sounds” insieme alla Filarmonica di Solomeo per un progetto innovativo, con la direzione di Francesco Verzieri, che intreccia le note della musica delle orchestre di fiati occidentali con i ritmi del genere afrobeat (1 luglio, Anfiteatro).
Il rinomato danzatore e coreografo keniota Fernando Anuang’a con lo spettacolo tra danza e musica “In between the Trance” con le canzoni della tradizione masai. I Masai hanno una ricca tradizione musicale vocale, che viene esaltata nella performance e le voci vengono utilizzate per aggiungere profondità ed emozione all’esibizione (27 giugno, Teatro Cucinelli).

Le Afrika Mamas, sei artiste straordinarie, porteranno racconti popolari africani con l’obiettivo di promuovere la cultura del continente attraverso il canto a cappella. Il loro spettacolo, ironico e profondo, punta a decostruire stereotipi culturali, educando e divertendo il pubblico. Il gruppo si esibirà anche insieme a Mamadou Diabaté, virtuoso del balafon e compositore pluripremiato originario del Burkina Faso, famoso per la sua tecnica unica e per la straordinaria abilità che dà l’impressione che tre balafonisti stiano suonando contemporaneamente (30 giugno, Monumento Tributo alla dignità dell’uomo). Ci sarà la percussionista e cantante keniota Kasiva Mutua che porterà a Solomeo i suoi ritmi elettrizzanti con due affascinanti performance soliste: mescolando ritmi tradizionali africani con influenze contemporanee. La sua dinamica promette un viaggio musicale coinvolgente, dove ogni battito risuona con cuore e anima (27 giugno All’ombra del campanile e ore 19.30 Giardino degli ulivi).
L’evento “Zawose Reunion” vedrà in scena l’artista Msafiri Zawose, tra i più importanti della Tanzania, discendente della rinomata dinastia musicale Zawose che rappresenta un ponte tra le tradizioni ancestrali e le nuove generazioni (27 giugno, Anfiteatro).

Per l’immancabile “Concerto sotto le stelle”, domenica 29 giugno all’Anfiteatro, l’Orchestra dell’Accademia Hermans, diretta da Fabio Ciofini, eseguirà la “Lobgesang” di Felix Mendelssohn (Sinfonia n. 2, op. 52), con un approccio filologico, attraverso l’utilizzo di strumenti d’epoca. Protagonisti i Cori di Solomeo, Tolentino e Città di Castello con i solisti Lucia Casagrande Raffi e Francesca Bruni, soprani e il tenore Žiga Čopi.
E ancora, tanti i musicisti che animeranno con il loro talento il bellissimo borgo; i pianisti Maria Gabriella Mariani e Calogero Di Liberto, il traversiere Fabio Ceccarelli, i chitarristi Fabiano Merlante e Leonardo De Angelis, gli organisti Luciano Zecca, Gabriele Catalucci e Christian Tarabbia, il flautista Massimo Mercelli, l’arpista Nicoletta Sanzin e il violinista Marco Serino.
I luoghi del Festival
Ogni giorno, da venerdì 27 giugno a martedì 1 luglio, si inizia con i concerti al Teatro Cucinelli alle 17. Si prosegue alle 18 all’ombra del campanile dove si svolge il primo dei momenti musicali che segnano il passaggio da un concerto all’altro durante il Festival e inondano di musica le vie del paese; alle 18.30 la Chiesa di San Bartolomeo ospita i concerti eseguiti sullo splendido organo costruito dall’organaro perugino Adamo Rossi nel 1791; alle 19.30 il Giardino degli ulivi, un tempo orto della casa parrocchiale, ora un delizioso giardino posto a sinistra della chiesa accanto all’ingresso della canonica, ospita il secondo intermezzo musicale da gustare insieme all’aperitivo che viene offerto a tutto il pubblico; alle 20 in Piazza del Castello si tiene il penultimo degli eventi della giornata, fatto di musica, danze o reading. Alle 21.15 nell’Anfiteatro, all’interno del Foro delle Arti, proprio di fronte al Teatro Cucinelli, va in scena il Concerto sotto le stelle, appuntamento conclusivo di ogni singola giornata. Nelle giornate del 30 giugno e del 1° luglio un concerto serale presso l’architettura-monumento Tributo alla dignità dell’uomo e in Anfiteatro, alle 21.15.
L’ingresso a tutti gli spettacoli è libero fino a esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione.

Redazione

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