Sabato 21 settembre, Lugnano in Teverina ha ospitato il convegno “Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa che attraversano l’Umbria: prospettive e accessibilità”, posizionandosi come comune trainante nella promozione di questi percorsi.
Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa mirano a promuovere l’identità europea condivisa attraverso la valorizzazione delle radici culturali comuni tra i diversi Paesi europei, a incoraggiare il turismo sostenibile favorendo lo sviluppo delle comunità locali e proteggendo il patrimonio culturale e naturale, a incentivare il dialogo interculturale stimolando la comprensione e la cooperazione tra le nazioni europee, e a promuovere la pace e i diritti umani integrando i valori fondamentali del Consiglio d’Europa all’interno dei percorsi.
In Umbria, il Comune di Lugnano in Teverina ha assunto un ruolo di primo piano nella promozione di questi itinerari. Grazie all’accordo di partenariato tra l’Associazione I Borghi più Belli d’Italia e l’itinerario Iter Vitis, di cui fa parte dal 2022, Lugnano si è fatto portavoce del valore internazionale del territorio amerino. In quest’ottica, ha organizzato il convegno.
L’obiettivo dell’iniziativa era il censimento degli itinerari che attraversano l’Umbria, anche in vista di importanti appuntamenti internazionali che influenzeranno i flussi turistici nazionali e internazionali, come il Giubileo e gli eventi legati a San Francesco. Inoltre, si è discusso della promozione e dello sviluppo del territorio amerino, che ha ampi margini di crescita, attraverso un turismo culturale sostenibile e accessibile, valorizzando programmi del Consiglio d’Europa come le Giornate Europee del Patrimonio e implementando la Convenzione di Faro e la Convenzione del Paesaggio.
L’incontro è stato coordinato da Roberta Alberotanza, Esperto Valutatore Itinerari Culturali CoE – ECHE Lab Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Lugnano in Teverina Alessandro Dimiziani, dell’Assessore Regionale al Turismo Paola Agabiti e del Presidente FAI Umbria Raffaele De Lutio, sono intervenuti Paolo Piacentini, esperto nazionale di Cammini, che ha affrontato il tema delle prospettive dei Cammini nella bassa Umbria; Marina D’Amato, presidente de La Via Europea della Fiaba, che ha parlato dell’opportunità di creare itinerari legati alle fiabe come elementi di connessione con il territorio, legame culturale identitario delle comunità; Elisabetta Giudrinetti, membro del Board di Iter Vitis, che ha illustrato le opportunità che gli Itinerari Culturali possono rappresentare per i borghi umbri.
Successivamente, Alessandro Dimiziani, ha evidenziato le potenzialità del comprensorio amerino come candidato per ospitare gli Itinerari Culturali, mentre Sonia Trenta, direttore del Museo Civico di Lugnano e responsabile del progetto Palazzo Ex Fabbrica, ha parlato dell’evoluzione della fabbrica di lampadine, oggi sede dell’azienda vitivinicola Santori. Restando nell’ambito della viticoltura, Yosèf Solazzo, imprenditore agricolo e ideatore del progetto ReThinkWine – Lugnano, ha trattato il tema della viticoltura ripensata in un’ottica sostenibile e innovativa, orientata al futuro. Dalla viticoltura alla transumanza, Francesco Spada, coordinatore del Comitato Scientifico TTRR – Vie di Transumanza, ha introdotto il tema degli itinerari storici legati alla transumanza lungo il corso dell’Alto Tevere.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Paola Agabiti, che ha apprezzato gli argomenti trattati durante la mattinata cogliendo importanti spunti per il futuro del turismo in Umbria e ha esposto il lavoro fatto dal suo assessorato in questi cinque anni per la promozione e il rilancio di questo settore strategico per la Regione.
Alessandro Dimiziani ha commentato così la mattinata di lavori a Lugnano:
«Sono molto soddisfatto di questo convegno che ha visto interventi di alto livello che saranno sicuramente di stimolo per la promozione del territorio amerino, che non vuole rinunciare a essere protagonista. Viste le caratteristiche di questo territorio, i suoi tanti attrattori, i siti francescani, il distretto del cibo dell’amerino e tanti altri aspetti peculiari, siamo spronati a essere attenti e protagonisti nel recitare un ruolo di primo piano. Vogliamo crescere perché il territorio lo merita, per la bellezza e la tradizione che i piccoli borghi che ne fanno parte sanno rappresentare. Questo è il lancio che abbiamo fatto anche all’assessore regionale, quindi iniziamo oggi a lavorare per raggiungere grandi obiettivi. Questa iniziativa degli itinerari culturali» prosegue Dimiziani «naturalmente non è fine a sé stessa: ci saranno altri incontri, altre possibilità di interazione con la stessa Regione e con altre iniziative che sono emerse anche durante il convegno e che siamo pronti a lanciare.»
Redazione
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