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Con un‘estate così torrida la siccità è in agguato. Da tutte le parti si sono levate voci che invitavano a non sprecare l’acqua, che è il bene fondamentale per la vita.

Il totem di Fabrizio Plessi

L’artista Fabrizio Plessi ha capito il problema, ma non ha voluto rinunciare all’acqua, anzi a tanta acqua, a una cascata d’acqua. Fabrizio Plessi vive sull’acqua perché la sua città è Venezia. A Venezia incontri l’acqua ogni momento, ma a Venezia l’acqua è orizzontale e stranamente non ci sono fontane, mentre Plessi ama le fontane. Certo questa è una parola che ai romani evoca le fontane monumentali del barocco: fontana di Trevi, quella dei Quattro Fiumi o quella piccina delle tartarughe. I romani sono abituati a veder scorrere l’acqua a vederla scendere dall’alto, con mille schizzi e con l’arcobaleno che l’attraversa. L’acqua di Plessi è diversa perché l’artista ha creato l’acqua elettronica verticale.

Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, da molti anni accarezza il sogno di far diventare Todi la capitale dell’arte contemporanea e ogni anno viene invitato un artista famoso in occasione del Festival delle Arti (organizzato dalla Fondazione Beverly Pepper) che si svolge in contemporanea al Todi Festival proprio perché chi viene ad assistere al Festival, può godere anche di altre forme d’arte.

Fabrizio Plessi è presente in tre luoghi diversi: sulla piazza del Popolo con il totem Todi Today, nelle cisterne romane con Secret water e nella Sala delle Pietre con la mostra Progetti del Mondo.

Il totem elettronico è installato nella piazza del Popolo, dove cinquant’anni fa Beverly Pepper aveva installato le sue Todi Columns, quelle che adesso si trovano sulla collina che sovrasta la città. Plessi ha voluto installare la sua opera elettronica nello stesso posto. L’artista ha ripreso l’idea che Pepper e Pomodoro avevano iniziato, perché vedevano nelle loro opera la continuità verticale dei campanili.

 

 

Il totem ha due lati neri e due elettronici dove scorre l’acqua. L’acqua sale adagio, come una marea, sale per 12 metri, poi, come la marea comincia a ritirarsi fino a sparire e prosciugarsi; quindi il ciclo ricomincia ininterrottamente sulla piazza e nei sotterranei. Plessi ha riportato l’acqua anche nelle cisterne romane che attraversano il sottosuolo della piazza, con tre installazioni corrispondenti a quella di sopra. Quest’acqua, come quella reale, non sta mai ferma e ha un suo rumore che di notte si sente meglio, mentre il totem si illumina. Plessi è stato un antesignano dell’elettronica usata come arte e come collegamento tra i materiali. Noi vediamo tutti i giorni questi collegamenti senza percepirli come arte. Abbiamo il televisore attaccato al muro, il computer posato sulla scrivania e il telefonino in mano. Materiali diversi che hanno un unico collegamento: l’elettronica che solo nelle mani di Plessi diventa forma d’arte.

Secret Water rappresenta l’acqua che sogni, che vedi scorrere ma questa è acqua che non bagna, che non schizza, che non puoi toccare, non ci sono arcobaleni che l’attraversano, è solo acqua da vedere per immaginare un mondo ideale. L’installazione resterà sulla Piazza del Popolo di Todi fino al 25 settembre.

Condotto da Ezio Greggio, l’evento accoglie ospiti ed esperti che quotidianamente affrontano i temi della nascita pretermine

Appuntamento domenica 11 settembre 2022 con la seconda edizione della Festa delle Mamme e dei Nati Prematuri, la giornata di approfondimento e confronto sulle tematiche della maternità organizzata dal prof. Gian Carlo di Renzo, dalla Parrocchia della Madonna delle Grazie e Santa Tecla di Palazzo di Assisi, dalla Proloco Tordibetto e dalla Confraternita di San Bernardino.

La giornata, che anche quest’anno viene celebrata in occasione della Festa della Madonna, avrà inizio alle ore 9.00 con il raduno delle famiglie, proseguirà con la Santa Messa al Parco della Mamma di Tordibetto (Assisi) e terminerà con la Cerimonia “Mamme e cicogne frettolose” nella Sala della Conciliazione del Comune di Assisi. La cerimonia sarà condotta da Ezio Greggio, presidente dell’Associazione Ezio Greggio, e presieduta dall’ing. Stefania Proietti, Sindaco di Assisi, e dal prof. Gian Carlo di Renzo, professore di Ostetricia e Ginecologia e Medicina Materno-Fetale dell’Università di Perugia e Detroit (USA).

 

 

Interverranno anche Luigi Orfeo, presidente Società Italiana di Neonatologia – SIN, Fra’ Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, nonché i rappresentanti delle associazioni delle famiglie dei bambini prematuri.

Ad arricchire la giornata ci sarà la lettura del prof. Andrea Dotta sull’Esperienza dei bimbi ultrapiccoli del Bambino Gesù, nonché la presenza dell’ospite d’onore, Andrea Tomassini, musicista ed emblema di coraggio e determinazione. Andrea farà ascoltare al pubblico il suo ultimo componimento e interloquirà con Ezio Greggio sulle difficoltà dei bambini disabili di inserirsi nel mondo moderno.

L’evento è supportato dal Comune di Assisi, dall’Associazione Ezio Greggio (Montecarlo), dalla Fondazione Bambino Gesù (Roma) e dalle associazioni Cuore di Maglia, Cicogna Frettolosa, La Carica dei Prematuri, Piccino Picciò, Nati Prima, Vivere Onlus, Cucciolo (Pulcino, Nati per Vivere, Il Bruco, Prematuramente, AISTMAR, Remì, Lilliput), Millegiorni spa, dal Resort Borgo Brufa e dall’agriturismo Il Cantico di San Francesco.

Fino agli anni Sessanta del secolo scorso, le donne provenienti dal reatino, ternano e ascolano, salivano fino a Castelluccio di Norcia per raccogliere a mano la celebre lenticchia nella fase della carpitura. Da qui il nome dato a queste lavoratrici: le Carpirine.

Per la prima volta ho sentito parlare delle Carpirine dall’attuale vicesindaco di Monteleone di Spoleto, Federica Agabiti, mentre mi narrava della strada che corre nei pressi dell’antico borgo, che partiva dalla conca ternana fino a giungere a Castelluccio. Questo sentiero, fino al secolo scorso, era percorso a piedi dalle Carpirine. Per queste donne, andare a raccogliere la lenticchia, aveva molti significati: riportare un importante contributo economico a casa, uscire dalla consueta quotidianità e per le più giovani, conoscere dei bei giovanotti.

 

lenticchia

Le Carpirine erano suddivise in vari in gruppi ed erano accompagnate nell’ultimo tratto da un musico, che con il suo strumento preannunciava l’arrivo e sosteneva il loro canto fatto soprattutto da stornelli. Lavoravano sempre in piccole compagini e quando avevano terminato di raccogliere la lenticchia su un campo, le tipiche note dell’organetto erano il segnale di avviso che avevano finito il lavoro e potevano iniziarne un altro. A questo punto le donne aspettavano il successivo committente che le avesse ingaggiate per prime. Le lavoratrici raccoglievano la lenticchia in mucchietti che lasciavano sul campo a essiccare. Fare questo lavoro era una gran fatica: cogliere la lenticchia dall’alba al tramonto, piante basse, tutto il giorno sotto il sole.
Ci sono anche dei racconti di chi ha vissuto queste esperienze che ricorda come le giovani Carpirine, durante la fase della battitura, ballavano sopra la lenticchia essiccata, accompagnate dalle note del solito organetto. Era un momento di grande festa!
Il sentiero delle Carpirine, che transita anche nei pressi di Monteleone di Spoleto, andrebbe ripercorso e rivalutato e potrebbe essere d’interesse turistico, magari affiancato da qualche reperto storico (fotografie, lettere di corrispondenza, attrezzi). Un recupero che vada ad alimentare una sede storica di rimembranza e che testimoni, soprattutto ai più giovani, quello che hanno vissuto queste fantastiche donne nel segno dell’emancipazione femminile e della tradizione contadina dei luoghi.

In occasione dell’ottava edizione di Gustatrevi Mtb, la principale manifestazione sportiva della zona trevana che conta oramai centinaia di iscritti e appassionati, Valle Umbra Trekking, con il patrocinio del Comitato Regionale Umbro della FIE – Federazione Italiana Escursionismo, organizza una semplice ma suggestiva escursione per scoprire parte della Fascia Olivata, Patrimonio Agricolo di Rilevanza Mondiale iscritto nel registro della FAO.

L’escursione si terrà domenica 11 settembre con partenza alle ore 9.30 da piazza Garibaldi (Trevi, PG). Il percorso si sviluppa ad anello per 8 km circa ed è a partecipazione gratuita. Per i non tesserati FIE, è richiesto solo un contributo di 5 € per la polizza assicurativa da versare in loco prima della partenza.

La giornata fornirà l’occasione di scoprire i vari gioielli architettonici e storici ricompresi all’interno della Fascia Olivata, come l’acquedotto medievale, il Santuario della Madonna delle Lacrime, la Chiesa di Sant’Arcangelo, i resti della Chiesa di Santa Caterina e la trecentesca Fonte dei Cavalli, nonché di godere di un paesaggio pregevole e pressoché unico. Inoltre, grazie all’Azienda Agricola Venturini, i partecipanti potranno scoprire e conoscere le varie cultivar di olivo presenti lungo la Fascia che andranno ad attraversare. Al termine dell’escursione è possibile prendere parte al Pasta Party di Gustatrevi MTB, al costo aggiuntivo di 6 €.

 


Per iscriversi è necessario inviare un messaggio (SMS o WhatsApp) al 339.8978116 indicando Cognome, Nome e la dicitura “Tesserato FIE” nel caso si sia in regola con l’iscrizione annuale, oppure indicando anche data di nascita e codice fiscale per l’attivazione della polizza giornaliera

Il 9 e 10 settembre al Parco Bruno Donatelli (Parco dei Pini) di Narni Scalo, ci sarà il consueto appuntamento con Ephebia Festival, festival organizzato dall’Associazione Ephebia, giunto alla sua venticinquesima edizione, la quarta a Narni.

L’associazione punta anche quest’anno sulla totale fruibilità dell’evento e sull’importanza della musica come strumento di condivisione e come valore collettivo. Non a caso Ephebia rimane ad ingresso gratuito. La direzione artistica sotto l’attenta guida di Thomas el Honsali porta, anche per questo 2022, nomi di caratura nazionale.

Programma musicale:

Venerdì 9 settembre – ore 21.00

  • ELOISE D’EGIDIO
  • NOVA GORICA
  • VINYASA AND THE MOTHERFUNKERS
  • ASSALTI FRONTALI
  • DJ SET

 

Sabato 10 settembre – ore 21.00

  • TOURISTI (band vincitrice di Ephebia Contest 2021/2022)
  • DINOSAURO
  • LE LARVE
  • STATUTO
  • DJ SET a seguire

 

 

«Tantissime le attività proposte quest’anno per Ephebia festival ma, al primo posto rimane sempre la musica, perché non vi è mezzo migliore per combattere qualsiasi forma di discriminazione. La musica unisce e crea condivisione ed è proprio questo il valore che intendiamo perseguire: una ricchezza collettiva in una location di grande fascino, una manifestazione per tutti e di tutti, uno spazio aperto di arte, di creatività e di collaborazione, perché è solo grazie alla collaborazione e al supporto reciproco che si costruiscono legami» spiega la presidente Eleonora Castellani.
Da non perdere anche Incursioni Musicali a cura di Lunatika, format tutto al femminile che vanta una schiera di talentuose cantautrici e, Lezioni aperte di strumento e musica d’insieme a cura del Panpot. Inoltre, come negli ultimi anni, la cittadella della Musica e dell’integrazione in collaborazione con i progetti Sai ordinari, Sai MSNA e Sai Dm del Comune di Narni, tratterà il macrotema della lotta al pregiudizio sotto ogni sua forma. Un format che si è definito negli anni e che si è dimostrato vincente: una cittadella che focalizza l’attenzione sulla reale necessità di fare rete tra associazioni e tra singoli per abbattere le barriere e le distanze sociali. Per questo saranno moltissime le attività proposte:

  • Ephebia Bimbi, format ormai strutturato a cura di Arciragazzi Narni ed Ens onlus con attività dedicate a bambini utenti e non utenti, venerdi e sabato a partire dalle 18.
  • Vasta area associazioni con attività artistiche e musicali, laboratori aperti a tutti, ping pong, fumetto, passeggiate (programma dettagliato online)
  • un’area food aperta dalle 19.
  • un’area dedicata all’artigianato locale.

 

 

«Il ringraziamento più grande va a tutti i volontari della nostra associazione che dedicano tempo e passione a questa romantica missione, che sacrificano weekend per lavorare a un progetto, che si impegnano per perseguire questo piccolo grande sogno chiamato Ephebia, perché è questo che è Ephebia per noi: un amore da condividere con tutti quelli che parteciperanno al festival. Siamo tutti volontari, ci mettiamo il cuore, non saremo perfetti ma sappiamo di certo che ce la metteremo sempre tutta. Come ogni anno rimane fondamentale la partecipazione del Comune di Narni al quale va il nostro ringraziamento per la costante attenzione dimostrata rispetto alla necessità di cultura e di momenti di aggregazione, perciò grazie al sindaco Lorenzo Lucarelli, agli assessori e a tutti i funzionari che ci aiutano in questa impresa anno dopo anno» conclude la presidente.

 


Per maggiori informazioni

Fino al 3 settembre si terrà a Perugia, presso la suggestiva cornice dell’Abbazia di San Pietro (Borgo XX Giugno, 74), l’International Festival of Art Therapies for Psychosis Healing Spaces. 

Il Festival, a ingresso gratuito, è organizzato dal Dipartimento di Filosofia Scienze Sociali Umane e della Formazione dell’Università di Perugia e dall’ISPS (International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis).

 

 

Il Festival raccoglie mostre, installazioni, performance artistiche, e sarà possibile sperimentare in vari workshop, condotti da terapeuti provenienti da vari continenti del mondo, innovative forme di arte terapia per la salute psichica. Il festival Healing Spaces ha anche l’intento di ricordare che cinquant’anni fa un gruppo di operatori sanitari, pazienti e artisti iniziò un movimento trasformativo che portò alla chiusura degli ospedali psichiatrici. In particolare l’Umbria fu all’avanguardia di questo movimento. Infatti, la nostra regione fu la prima nel mondo a offrire ai pazienti liberati dal manicomio una rete completa di servizi operanti in tutta l’Umbria. Questo evento ha segnato una pietra miliare nella storia dell’umanità. Al festival si accompagna la 22ma International Conference dell’International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis.

 


Per saperne di più

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