Le donne hanno trovato sempre, nonostante le tribolazioni, le sofferenze e le lacrime, la forza di reagire alle devastazioni della guerra, in un passato che per analogia si ripropone nellโodierno.
Un gruppo di undici bambini ucraini con cinque mamme sono stati accolti dalle comunitร civili e religiose di Collestrada, Lidarno e SantโEgidio in provincia di Perugia, e messi al riparo dalle devastazioni belliche in atto. La stessa comunitร ha raccolto sette tonnellate di derrate alimentari destinate in Ucraina. Tanti giovani ragazzi, soldati acerbi in armi, sono partiti per il fronte bellico. Molti, hanno affermato, che nemmeno lo sapevano se non al momento che ci si sono ritrovati. Improvvisamente la morte, la violenza e la disperazione, sono state le nuove compagne, forzatamente abbinate alla quotidianitร dei giovani militari da chi, senza indugio e remore e senza condivisione e accettazione, ha deciso lo stato di belligeranza. Storie di uominiโฆ
Ogni anno, lโotto marzo, si celebra la Giornata Internazionale della Donna, per ricordare le conquiste sociali e politiche del mondo femminile e soprattutto quanto ci sarebbe ancora molto altro da fare. Lโotto marzo serve anche per far riflettere e per confrontarsi su come contrastare le discriminazioni e le violenze di genere e in genere. Storie di donneโฆ
Forse non tutti sanno che la data dellโotto marzo รจ stata scelta a Mosca durante la conferenza internazionale delle Donne comuniste che si ispirarono a tale scelta, ricordando che cosa fecero, poco tempo prima, le Donne di San Pietroburgo. Era il 23 febbraio 1917, in piena prima guerra mondiale dove lโallora Impero russo zarista, era totalmente coinvolto nelle sanguinose battaglie. Lo Zar aveva chiamato a raccolta e inviato sui campi di battaglia tutti gli uomini in grado di combattere e le donne, mandavano avanti, come sempre รจ successo, sia il focolare domestico sia il lavoro che avevano lasciato gli uomini per andare in guerra. La fame, gli stenti, la fatica e le continue notizie di lutti familiari, esasperarono soprattutto la popolazione femminile, che reagรฌ. Era il 23 febbraio 1917, che per lโallora vigente calendario giuliano corrispondeva allโ8 marzo 1917 di quello gregoriano; in quel giorno, le Donne di San Pietroburgo scesero in piazza a protestare e a chiedere ai governanti la fine delle ostilitร belliche, dando inizio alla rivoluzione russa di febbraio. Storie di donne in altri tempiโฆ
Da questo episodio nasce la data per la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna. Per far cessare la partecipazione del popolo russo alla Grande Guerra ci sono volute le donne con il loro cipiglio, determinazione, forza di volontร e amore verso i propri mariti, fidanzati e figli, che comunque riuscirono a far tornare a casa. Eccome se ci riuscirono! Poi da quellโavvenimento seguirono anche altri fatti storici e politici ma questi sono altri trascorsiโฆ Nel 1917, il ritorno a casa dei soldati russi dai vari fronti, per merito delle loro donne, fece ricongiungere amori, famiglie e persone. Infatti le mamme, le mogli, le fidanzate, le nonne, le sorelle, le cugine, le zie, le amanti, vinsero la loro personale battaglia. Storie di donne e di uomini e di altri tempiโฆ
Nella notte tra il 23 e 24 febbraio 2022, le mamme, mogli e fidanzate di entrambe le Nazioni contrapposte, hanno iniziato a preoccuparsi, a soffrire e poi a piangere e a disperarsi. Lโattesa e il dolore delle donne, sole sotto le bombe, le corse nei rifugi sotterranei con i propri cuccioli in braccio, gli uomini lontano da loro, a combattere. Cosรฌ come ci sono le donne che aspettano mariti, fidanzati e figli che sono stati mandati impietosamente a guerreggiare lontano da casa. Sono immagini del tempo bellico passato, quelle di oltre cento anni fa, che si ripropongono anche nei giorni nostri. Storie di donne e di uomini, di altri tempi e purtroppo anche di questi. Vedere i morti, vedere le bare, vedere le crudeltร e la violenza significa che gli uomini non hanno ancora imparato a vivere senza ammazzareโฆ come ha scritto e cantato un noto cantautoreโฆ come puรฒ un uomo uccidere un suo fratelloโฆ
Una tragedia vissuta nel quotidiano, come quella della Grande Guerra, che si ripropone nellโattualitร , in tutta la sua crudezza e violenza. Storie di donne e di uominiโฆ
Una terribile realtร lontana che si ripresenta in questโepoca, dove le donne la vivono angosciate e affrante mentre sono circondate da spari e granate in un contesto drammatico che viene reso piรน cupo e tragico dal sospiro della morte e della disperazione. Come ci sono madri, mogli e figlie che con animo tormentato, aspettano notizie dei propri uomini e il loro agognato ritorno. Nellโimmane tragedia che si sta sviluppando, ogni giorno sempre piรน profonda e deleteria, le donne come madri, mogli e figlie, rifuggono dalla guerra e nei loro gesti, nei loro occhi e sguardi, nei loro silenzi, tra le lacrime, dicono sbigottite e speranzose: Non vogliamo la Guerra!
Storie contemporanee di donne e di uominiโฆ
Voi o Donne che donate la vita, fate in modo di riportare a casa i vostri uominiโฆ tutti! Nessuno escluso. Fate cessare lo scempio della contesa, che viene sostenuta da recriminazioni puntellate da ideali sorretti da una inaudita violenza.
Gli occhi di quei undici bambini ucraini, svelano la contentezza di essere arrivati nel perugino e quando il dono di un semplice cioccolatino li ha fatti piangere per la gioia e fatti sorridere anche se per un solo istante, insieme alle loro mamme e a chi gli ha donato con un semplice gesto, il proprio animoโฆ significa che gli atti di solidarietร e altruismo, sormontano e valicano, ogni egoistica parvenza politica e di potere, dove il valore umano e del bene si misura in fatti concreti e non nellโesporre intenzioni che si limitano a rimanere tali. Un bravissimo a chi ha saputo donare! Siamo certi che, in questo periodo di belligeranza, dove gli uomini sono contro altri uomini per decisione di pochi, le donne che hanno fatto la storia degli uomini, continueranno a farla.