La guida รจ un valido strumento per richiamare un maggior pubblico di visitatori, cittadini, turisti, studenti e famiglie, anche da oltre i confini umbri.
I luoghi di Perugino tra Perugia e il Trasimeno (Electa, Milano 2023) vuol essere una guida sul territorio della diocesi di Perugia e Cittร della Pieve con itinerari che portano alla scoperta dei luoghi e dei paesaggi in cui Perugino ha operato e tratto ispirazione, e alla conoscenza delle opere conservate nelle diverse localitร . Sedici luoghi tra chiese, oratori, antiche istituzioni e collezioni museali di sette localitร : Perugia e Cittร della Pieve, in primis, ma anche Deruta, Cerqueto, Panicale, Corciano e Fontignano.
ยซQuesta guida nasce dalla volontร della diocesi di valorizzare il considerevole patrimonio di opere del Perugino in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della sua morte. La pubblicazione รจ stata realizzata in collaborazione con le altre istituzioni che custodiscono i dipinti del Divin Pittore cosรฌ da fornire un panorama non limitato alla sola proprietร ecclesiastica. Si รจ scelto di non estendere lโoggetto della pubblicazione a tutta lโUmbria, ma di restare allโinterno dei confini della diocesi, che corrispondono sostanzialmente allโarea geografica di Perugia e del lago Trasimeno. Questa pubblicazione รจ rivolta a coloro che vogliono percorrere itinerari di visita di questโarea, ma vuol essere anche un agile repertorio di immagini e studi delle opere che Pietro Vannucci lasciรฒ nel proprio territorio di origine. Il libro รจ organizzato in tre sezioni: testi di apertura strumenti (biografia, mappa), schede dei luoghi e delle opere. Questโultima sezione ne contribuisce il corpo principale. Per ogni luogo รจ descritta e spiegata nel dettaglio ciascuna delle opere presenti, con l’eccezione dei dipinti nella collezione della Galleria Nazionale dell’Umbria che per vastitร avrebbe espanso successivamente il contenutoยป spiega Francesco Vignaroli, curatore della guida.
Il libro fa parte del progetto Perugino nel segno del tempo, che comprende tutte le iniziative programmate dallโArcidiocesi di Perugia-Cittร della Pieve con la collaborazione di Genesi srl per celebrare il Meglio Maestro dโItalia.
ยซLe celebrazioni del cinquecentenario della morte del Perugino – osserva Mons. Ivan Maffeis Arcivescovo di Perugia-Cittร della Pieve, nella prefazione alla guida – rappresentano unโoccasione per riscoprire e valorizzare, attraverso il nostro patrimonio culturale, la via di una bellezza che traguarda i capolavori e non smette di interrogare le ragioni piรน profonde del nostro essere e del nostro andareยป.
Mercoledรฌ 7 giugno, dalle ore 9.00 alle ore 12.30, presso la Sala dei Notari di Perugia si terrร il primo convegno del Distretto 108 L del Lions Club International, dal titolo Educazione civica: dalla cultura dei diritti a quella dei doveri.
Il convegno รจ organizzato e introdotto da Basso Parente, coordinatore del Comitato Distrettuale di Perugia nel Service nazionale. Seguiranno i saluti di Giuseppe Famร , presidente del Lions Club di Perugia Host, di Fabrizio Sciarretta, governatore del Distretto Lions 108 L e del sindaco di Perugia Andrea Romizi.
Interverranno poi il prefetto di Perugia Armando Gradone, Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica di Perugia, Domenico Ignozza, presidente del Comitato olimpico nazionale Umbria, Franco Falcinelli past-president dellโEuropean Boxing Confederation e di Vincenzo Mangiacapre, campione olimpico di boxe e autore del libro Senza Guardia, che declineranno il tema del convegno nellโambito sociale, legislativo e sportivo. Educazione Civica: dalla cultura dei diritti a quella dei doveri รจ il Service Nazionale dellโannata lionistica 2022-2023 ed รจ stato ispirato dalla progressiva perdita dโimportanza dellโeducazione civica come materia di studio. Esclusa per circa 30 anni dai programmi scolastici, lโassenza di questa materia ha determinato un vuoto che, assieme alla diminuzione del ruolo della famiglia, ha provocato lo sviluppo di una societร sempre meno attenta ai doveri e sempre piรน desiderosa di diritti. Lo scopo che si prefigge il Lions Club รจ quello di mantenere viva e, se possibile, aumentare la consapevolezza su questa importante tematica, attraverso conferenze, dibattiti, confronti con altri organismi, enti locali e associazioni. Data lโimportanza dellโiniziativa, si invitano a partecipare le scuole di qualsiasi ordine e grado, soprattutto gli Istituti superiori.
Presentata nel Salone dโOnore di Palazzo Donini la prima edizione del TIAFF (Trasimeno International Art Film Festival) Festival dei Tramonti, kermesse organizzata da APSTrasimeno Cultura Futuro Sostenibilitร , in collaborazione con il MISFF, Montecatini International Short Film Festival.
Un contenitore di spettacoli, street art, campus, attivitร outdoor, laboratori per adulti e bambini, cinema, mostre e focus enogastronomici, tutto ambientato nel comprensorio del Lago Trasimeno (nei territori comunali di Magione e Passignano) e rigorosamente al calare del sole.
Alla presentazione in Regione la Presidente Donatella Tesei; lโAssessore regionale alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale dell’Umbria, Roberto Morroni; lโAssessore alla programmazione europea, bilancio e risorse umane e patrimoniali, turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio, Paola Agabiti; il Presidente dellโAPS, Fabio Cancelloni; il Direttore Artistico, Marcello Zeppi; lโAmministratore Unico di Sviluppumbria S.p.A., Michela Sciurpa; i Sindaci di Magione e Passignano, Giacomo Chiodini e Sandro Pasquali, e la giornalista Rosaria Castaldo nel ruolo di moderatrice dellโincontro.
Lโevento, patrocinato dalla Regione dellโUmbria, dai Comuni di Magione e Passignano e dal CIANS, Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche, si terrร dal 7 al 16 luglio 2023 tra Monte del Lago, Montecolognola, San Feliciano e Passignano e sarร un vero e proprio omaggio al Lago Trasimeno, con lo scopo di valorizzarne il territorio, per una 10 giorni di programma denso di attivitร , suddivise in tre principali aree di interesse – Gusta, Ammira, Vivi – con protagonisti artisti di strada, attori, musicisti, ballerini, sportivi e chef.
Il programma del Festival dei Tramonti รจ stato illustrato nel dettaglio da Cristina Panico, event manager di Cancelloni Food Service S.p.A., con tante iniziative per ciascuna delle aree tematiche. A cominciare dalle due cene esclusive con vista sul lago e con intrattenimenti artistici, e dagli assaggi in versione street food per degustare prodotti tipici passeggiando in riva al lago al tramonto. Ma anche iniziative dedicate ai bambini, tra alimentazione mirata, momenti ludici e narrazione oltre al convegno, mostra, ricerca e degustazione di erbe spontanee.
Attivitร per il cosiddetto turismo dinamico, con crociere sul lago Trasimeno (con soste nelle isole), pilates, trekking a piedi e a cavallo, avventure in mountain bike, canoa, sup e kayak. Spazio allโarte con campus, concerti, performance di danza, cinematografia, mostre di fotografia e percorsi entusiasmanti, con i luoghi del Festival dei Tramonti che saranno animati da artisti di strada, maghi, mentalisti, giocolieri, serate di osservazione astronomica, esperienze di numerologia. Il tutto per far vivere il tramonto come un romantico messaggio positivo e di rinascita.
La conferenza รจ stata lโoccasione per lanciare anche il nuovo sito internet della manifestazione (www.festivaltramonti.it), piattaforma web realizzata dallโAgenzia Media Marketer, dalla quale poter consultare e scaricare il programma degli eventi oltre che prenotare le tante attivitร in cartellone.
Il presente lavoro intende indagare il primato dellโistituzione dei Monti di Pietร , questo รจ da anni conteso tra Perugia e Ascoli. La risposta a tale quesito risale solamente nei documenti dโarchivio, unici veri custodi della veritร tanto bramata dalle due cittร .
Il caso di Perugia
Assai arduo risulta stabilire la data certa di fondazione del Monte di Pietร di Perugia. La maggior parte degli storici per vari decenni ha sostenuto fosse il 1474, altri il 1460, ma la data corretta, derivante da unโoculata lettura dei documenti, รจ lโaprile del 1462. La fondazione del Monte, da fra Mariano da Firenze, รจ stata attribuita a fra Barnaba Manassei da Terni. Il frate perรฒ non compรฌ lโopera da solo, ma fu aiutato da un altro Minore osservante, fra Fortunato Coppoli da Perugia. Una delle prime indagini sulla fondazione del Monte fu condotta dal Pellini, uno storico locale di Perugia, che nel Seicento andรฒ a studiare la documentazione dellโArchivio comunale per dirimere la questione sulla fondazione del Monte. Pellini nella sua Historia di Perugia narra perfettamente le fasi e i protagonisti che cooperarono per la fondazione dellโIstituzione. La fondazione del Monte perรฒ รจ attribuita dal Pellini a fra Michele Carcano da Milano, ma ciรฒ stride fortemente con ciรฒ che era stato detto da fra Mariano da Firenze. Probabilmente la soluzione allโintricato mistero risiede in una cooperazione tra i due osservanti. Lโipotesi piรน probabile รจ che Fra Barnaba, essendo in quel periodo vicario dei frati Minori dellโOsservanza dellโUmbria, abbia appoggiato la proposta di fra Michele Carcano da Milano. Questโultimo durante la quaresima del 1462 piรน volte predicรฒ in cittร contro lโattivitร usuraia esercitata dagli ebrei. Il 3 aprile del medesimo anno, parlรฒ presso la piazza e raccogliendo tutte le motivazioni affrontate nelle precedenti predicazioni, disse ai presenti che dovevano lacerare i patti stabiliti con gli ebrei e fondare una nuova istituzione di prestito. Il giorno dopo, le autoritร sensibili al volere del popolo, annullarono le concessioni fatte agli ebrei, in vigore dal 1457. Lโannullamento avvenne con un solo voto contrario su 49 e con precisi richiami e citazioni di leggi canoniche che i rappresentanti avevano udito dal frate. La cancellazione dei patti fu immediatamente seguita dallโistituzione del Monte di Pietร . Il suggerimento della fondazione del Monte venne proprio da Carcano. Perรฒ a differenza dellโistituzione dei Monti successivi, a Perugia le autoritร fondano il Monte autonomamente, senza lโinterferenza dei frati nello stabilire gli statuti. Qui le autoritร si limitarono a seguire il consiglio di Carcano.
Si evince chiaramente come le cause fondati del Monte sono le medesime di quelli di Jesi e Osimo, studiati in precedenti saggi e pubblicati nella rivista Miscellanea Francescana. Due sono le costanti che riscontriamo nella fondazione dei Monti: il debellamento della sfrenata attivitร usuraia da parte degli ebrei e lโintervento dei Minori Osservanti per la fondazione dellโistituzione.
Monti di Pietร nella storia
Un approfondimento su Ascoli
Stando a ciรฒ che dice lo storico ascolano Francesco Antonio Marcucci, il primo Monte di Pietร fu istituito in Ascoli per opera di Beato Marcoda Montegallo. Lo storico spiega lโavvenimento con le seguenti parole: ยซIl primo Monte di Pietร lo volle il Beato qui in Ascoli, sua patria, nel 1458, in cui si portรฒ a predicare, avendo proibito la cittร in tal anno al nostro Ghetto giudaico il prestare piรน i pegniโฆยป. Lo storico ascolano afferma di aver tratto tali considerazioni da fonti ben precise: dallo storico del XV secolo Pieragnolo Dino, la cui opera si รจ perduta nel XIX secolo, e Nicolรฒ Marucci, un antenato di Francesco, autore di un trattatello perรฒ mutilo nella sezione dโinteresse ai fini della presente ricerca. Marcucci perรฒ non venne preso sul serio poichรฉ era solito inventare notizie storiche per accrescere la notorietร e la gloria dei suoi antenati. Egli era Vescovo di Montalto Marche e Vicegerente di Roma, un tipico prelato di alto rango settecentesco, colto ed erudito, ma non storico di professione. Heribert Holzapfel, il piรน grande storico dellโistituzione Monte di Pietร , trattando di quello di Ascoli, neanche menziona Marcucci e si limita a dire che ci sono troppe lacune nel materiale documentario dโarchivio per affermare che quello ascolano sia stato il primo. Uno degli storici piรน critici nei confronti di Marcucci fu il compaesano Giacinto Cantalamessa Carboni. Egli in Notizie storiche per servire alla biografia di frate Marco da Montegallo, medico, teologo ed oratore del sec. XV non accolse le teorie di Marcucci, anzi le respinse, poichรฉ il prelato non poteva affermare notizie veritiere, essendo andati distrutti i libri consiliari con lโincendio del 1535, fatto appiccare al palazzo degli Anziani dal commissario Quieti per far uscire alcuni rivoltosi che si erano barricati allโinterno. Neanche lo storico Giuseppe Caselli, massimo esperto di san Giacomo della Marca, risparmia aspre critiche al metodo di Marcucci.ย La risposta perรฒ a tutti questi interrogativi risiede negli Atti consiliari 1456-1461 conservati presso lโArchivio di Stato di Ascoli Piceno. In queste due carte sono riportati giorno, anno e nome del fondatore. Il Monte fu fondato tra il 4 e il 15 gennaio 1458 da Beato Domenico da Leonessa e portato avanti da Beato Marco da Montegallo. Cosรฌ รจ riportato nel documento: ยซSuper persuasionibus factis in pulpito pluries per R. P. fratrem Dominicum de Leonissa Ordinis Minorum Regularis dicte qui dicit quod ad honorem et laudem Dei fiat Mons Pietatis in Asculumยป. Dunque, Marcucci aveva ragione, ma aveva commesso lโimperdonabile errore di omettere il fondatore del Monte, cioรจ colui che aveva iniziato lโopera, Beato Domenico da Leonessa. Ciรฒ che ha ingannato Marcucci รจ il fatto che nel medesimo anno entrambi predicano in Ascoli, ma con due scopi differenti: Domenico da Leonessa affinchรฉ venisse fondata unโistituzione di credito, Marco da Montegallo contro lโusura praticata dagli ebrei. A dimostrazione di ciรฒ, giungendo alle carte 52v โ 53r degli Atti consigliari di quellโanno si legge lโattuazione dellโabolizione del banco delle usure (ad opera dei giudei). Dunque, ecco la chiara dimostrazione del primato del Monte di Pietร di Ascoli su quello di Perugia, ancora una volta il francescanesimo risulta essere molto piรน radicato nelle Marche, che nellโUmbria, regione dโorigine del movimento.
Lโottava edizione di Perugia1416 รจ in programma dallโ8 allโ11 giugno 2023. Molte le novitร ma anche tanta tradizione.
Rioni in festa, mercato librario, corteo storico, antichi mestieri, mostre, giochi, taverne e spettacoli: Perugia si prepara a rivivere il periodo storico tra Medioevo e Rinascimento che celebra l’ingresso in cittร di Braccio Fortebracci dopo la vittoria della battaglia di Sant’Egidio del 12 luglio 1416. Per quattro giorni, dallโ8 allโ11 giugno prossimi, il centro storico perugino vivrร momenti di grande suggestione come la Pax Perusina, ovvero lโingresso in notturna di Braccio Fortebracci nella sua Perugia (sabato) e il grande Corteo Storico (domenica) che, con le sfide dei giochi, vedrร competere i cinque Rioni per aggiudicarsi il Palio 2023. Ritorna con tante novitร la rievocazione storica Perugia1416, giunta alla sua ottava edizione, organizzata dallโAssociazione Perugia1416 Aps, con il patrocinio e il sostegno della Giunta regionale della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, di Fondazione Perugia e della Camera di Commercio dell’Umbria.
Le novitร
La prima novitร รจ rappresentata dallโimmagine grafica e dal lettering, firmati Daniele Pampanelli di Archiโs Comunicazione, a significare freschezza, dinamismo ed innovazione. Nei manifesti che stanno tappezzando la cittร , nelle vetrine, nei programmi: colori e geometrie richiamano simboli iconici della Cittร e a Braccio che guarda lontano, spirito antico, carattere contemporaneo. Superate le difficoltร dovute alla pandemia, molte le novitร anche nel programma.
Venerdรฌ 9 alle ore 21 torna la festa campestre al giardino del Complesso Monumentale di San Matteo degli Armeni. Teatro, danze, canti, tamburi e Bandi di sfida per dare avvio alla competizione con la prima gara,ย il Tiro con lโarco storico. Il catering รจ organizzato da Universitร dei Sapori e offerto da Promocamera, con collaborazione di Cancelloni e Lungarotti.
Torna di domenica il grande Corteo Storico, nuovamente a punteggio: i 5 cortei rionali saranno giudicati dalla Giuria per attinenza storica, interpretazione e scenografia relativamente ad un tema univoco Donna, matrimonio, famiglia: triade su cui si fonda la storia umana e si misura l’emancipazione femminile.
Grande fermento anche allโinterno della Rocca Paolina che, oltre a ospitare la tradizionale Perugia Folgoraย (la video installazione immersiva situata stabilmente all’interno della Rocca Paolina, nella sala del Caminetto), conterrร per la prima volta anche โPagine di Medioevo – Mercato librarioโ (al CERP) al quale parteciperanno case editrici locali e nazionali con i loro titoli di ispirazione storica e artistica e nel cui contesto si svolgeranno presentazioni di libri; e che fungerร anche da punto di ascolto, da parte degli editori, per aspiranti scrittori. Varie e diffuse le mostre: โLโoro il ferro il sangue. Simbologia e colore della Cavalleria europea da Orlando a Braccio Fortebracciโ, a cura di Franco Cardini; โPiccolo Medioevoโ, a cura di UMP (Unione Modellisti Perugia); โAltera Effigies, Perugia1416, scatti rubatiโ, โDal quartiere alla cittร : materiali e giochi per conoscere i cinque Magnifici Rioni di Perugiaโ, a cura della Scuola dโInfanzia G. Santucci. Inaugurazione venerdรฌ 9 alle 16,30.
In via Bonazzi sarร allestita da sabato 10 la Contrada dei Mestieri – Distretto Artigiano Medievale, ricca di banchi di rievocatori con dimostrazioni dal vivo di un artigianato di antica storia. E poi un omaggio al Perugino con la conferenza di giovedรฌ 8 (sala della Vaccara, ore 17,00) di Franco Ivan Nucciarelli: 1424-1523: lโarte a Perugia nei 99 anni dalla morte di Braccio alla morte del Perugino e del Signorelli.
Oltre a visite guidate alla mostra in Galleria Nazionale e a Civitas Perusina. Data la concomitanza con gli ultimi giorni della mostra sul Perugino in Galleria, saranno suggeriti percorsi alternativi durante lo svolgimento di Corteo e Corsa. In sala dei Notari, in alcune ore del pomeriggio, sarร proiettato in loop il trial della docufiction โBraccio 3.0โ.
Il Medioevo per bambini รจ ricco di punti dedicati, con letture, disegni e giochi, dimostrazioni di living history e artisti di strada. E poi ancora, tutti i giorni esibizioni, concerti, presentazioni, spettacoli e passeggiate urbane.ย Saranno presenti, infine, giornalisti free lance nazionali e blogger invitati dallโAssociazione Perugia1416 Aps ed altri in collaborazione con Around Perugia, che organizzerร una passeggiata urbana e giro ciclistico delle porte il sabato mattina.
LA RIEVOCAZIONE STORICA
Un momento della rievocazione storica di grande suggestione รจ rappresentato dallโingresso in notturna in Perugia di Braccio Fortebracci vincitore (interpretato sempre con sentita partecipazione da Alexio Bachiorri), seguito dai suoi armati della โCompagnia del Grifoncelloโ e Militia Bartholomei. Braccio entra in pace e viene accolto dai Consoli dei cinque Rioni ai piedi della scalinata di Palazzo dei Priori. Piazza IV Novembre, illuminata dalle fiaccole e nel suono dei tamburi, restituisce la solennitร del momento.
IL PALIO
Sfide tra i cinque Magnifici Rioniย (Porta Eburnea, Porta San Pietro, Porta SantโAngelo, Porta Santa Susanna, Porta Sole)ย che si contenderanno il Palio 2023 tra allegorie in Corteo, Corsa del Drappo, Arco Storico e Mossa alla Torre. Il Rione vincitore sarร solennemente proclamato dallo stesso Braccio. Il titolo รจ stato vinto nelle precedenti edizioni per tre volte da Porta Santa Susanna (2016, 2017, 2019) e una volta da Porta Sole (2018) e da Porta SantโAngelo (2022); simbolicamente, non essendo stato conteso causa pandemia, nel 2020 รจ stato donato alla cittร di Perugia, e nel 2021 agli operatori economici del Centro Storico.ย Il Palio 2023 โ per la prima volta dipinto su tela โ รจ unโopera di Alessandro Sciscione, โIl sogno รจ dell’anima, il pensiero รจ dello spiritoโ, che ha vinto il concorso “Un palio d’artista per il Rione vincitore nell’edizione 2023โ, indetto tra Associazione Perugia1416 e Accademia di Belle Arti โPietro Vannucciโ di Perugia, riservato agli studenti iscritti.
IL CORTEO
Questโanno il Corteo avrร un tema portante dal titolo โDonna, matrimonio, famiglia: triade su cui si fonda la storia umana e si misura l’emancipazione femminileโ. Come sempre, inoltre, oltre ai 5 Rioni saranno presenti le delegazioni ospiti di Montone (Donazione della Santa Spina), Torgiano (Compagnia dei Tavernieri e Vignaioli della Comunitร di Torgiano), Gualdo Tadino (Giochi delle Porte), Corciano (Proloco Corciano Festival), Camerino (Corsa alla Spada), Senigallia (Il Solenne Ingresso), Visso (Torneo delle Guaite), Todi (La Disfida di S. Fortunato – Arcus Tuder).
GLI EVENTI COLLATERALI
Nei giorni della manifestazione Perugia sarร animata da musiche e artisti di strada, taverne, spettacoli, rionali in abito storico, botteghe degli antichi mestieri, il clima di una cittร medievale in festa. Sabato 10 alle 10,30 sarร inaugurata la Contrada dei Mestieri – Distretto Artigiano Medievale (situato in via Bonazzi): dimostrazioni dal vivo, dalla battitura della moneta del tempo, il Grosso perugino, alla lavorazione della carta, della pergamena e del pellame, fabbricazione di armi e della cotta di maglia degli armati; e ancora sarto, liutaio ed altri, mentre alla Rocca Paolina sarร un banco di โminiatori in miniaturaโ, uno di modellisti (UMP)ย e uno di esposizione e vendita delle pigotte con costumi medievali, curato dal Comitato Provinciale di Perugia per Unicef.
IL GROSSO PERUGINO
Si tratta di una monetaย in argento (dal peso di circa 1,68 grammi)ย di maggior valore in quel periodo nel quale, a Perugia, non veniva ancora coniata moneta d’oro. Il grosso, coniato sin dal 1321, presenta un’elegante lettera โPโ a largo piede con un nodo al centro dell’asta ed un occhiello allargato che termina con una sorta di piccolo giglio. Battuto in ben 4 emissioni, questa affascinante moneta presenta all’inizio e fine legenda due foglie palmate, forse due pampini di vite.
LE TAVERNE, GELATO, ARVOLTOLI E FOCACCE
Come sempre la cittร sarร animata con lโallegria e i piatti tipici del tempo che sarร possibile degustare nelle taverne dei Rioni che saranno cosรฌ dislocate: Porta Eburnea, Giardini Carducci dal 7 allโ11 giugno, dalle 19,30 alle 23,00 (tel 349 4972121); Porta San Pietro, Tempo Bono, via del Cortone 45, dallโ8 allโ11 giugno dalle 19,30 alle 23,00 (tel 335 1200921); Porta Santa Susanna, via dei Priori 96, dal 7 al 10 giugno 11,00-15,00 e 18,00-22;30, domenica 18,00-22,30 (tel 075 5723029); Porta SantโAngelo, via dei Pellari 16, nei giorni 8 e 11 giugno dalle 19,30 alle 23,00 (tel 328 4610029). Da Mastro Cianuri, in piazza Matteotti, anche questโanno si potranno degustare gelati creati ad hoc per la manifestazione con 5 gusti, ognuno che rappresenta uno dei Magnifici Rioni. Alla Pizzeria Marchigiana di via dei Priori si potranno gustare le Pizze dei Rioni, mentre in via Bonazzi gli arvoltoli. La tradizionale vetrina della Pasticceria Sandri, come omaggio a Perugia1416, richiamerร le cinque Porte.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
L’accordo stretto giร nel 2018 con l’Associazione ESN (Erasmus Student Network) Perugia permette una partecipazione attiva degli studenti Erasmus presenti a Perugia, coinvolgendoli anche nella preparazione del Palio perย far loro conoscere costumi e tradizioni della cittร . Un modo per far sentire i ragazzi veri cittadini di Perugia: diverranno poi, essi stessi, divulgatori della manifestazione (ricordiamo che nel 2018 ESN Perugia vinse il premio nazionale Cultura ESN proprio per la partecipazione a Perugia1416). Oltre agli Erasmus, lโAssociazione ha promosso la partecipazione anche di studenti della Universitร degli Stranieri.
EVENTI FUTURI
Quello presentato รจ il programma di giugno, ma la presidente Severini ha confermato il proseguimento degli impegni durante lโanno, che andranno da un convegno internazionale, al Concorso dei Corti e, prima di Natale, al concorso Gastronomico.
SOSTENITORI
Eโ questa lโottava edizione di una manifestazione che continua a crescere anche nei contenuti oltre che nella partecipazione. Organizzata dallโAssociazione di Promozione Sociale Perugia1416, con il patrocinio e il sostegno della Giunta regionale della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, di Fondazione Perugia e della Camera di Commercio dell’Umbria. Ma anche di tanti sostenitori che confermano il loro apprezzamento per questa festa popolare: Emisfero Ipermercati, Emi Supermercati, Toy Motor che, oltre ad un sostegno economico, fornirร , per presidiare il corteo storico che si svolgerร domenica 11, tre vetture Toyota posizionate nei luoghi strategici e inoltre regalerร ai visitatori dellโevento la possibilitร di prenotare un test drive gratuito presso i propri punti vendita. Ed ancora: Umbra Control, Cancellotti, Lungarotti, Tiziano Sordini Consulente Finanziario, Galli 1952 Eyewear, Rocco Ragni cashmere,ย Becchetti Idrosanitari – arredo bagno, Minimetrรฒ SpA. Si ringrazia inoltre:ย Universitร dei Sapori,ย Cancelloni Food Service, Arredamenti G7, Mastro Cianuri, Pizzeria Marchigiana, Sandri 1860.
PERUGIA 1416 โ ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
L’Associazione โPerugia1416 passaggio tra Medioevo e Rinascimentoโ, piรน brevemente โPerugia1416โ, รจ un’associazione senza fini di lucro creata nel marzo 2016 da ventidue soci fondatori: tra questi il Comune di Perugia, capofila, l’Universitร degli Studi di Perugia, l’Universitร per gli Stranieri di Perugia, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio per la Musica, l’Universitร dei Sapori, altre associazioni culturali e territoriali e alcuni privati. Nel 2018 ne รจ stata riconosciuta dalla Regione Umbria la personalitร giuridica e nel gennaio 2021 si รจ iscritta al registro regionale delle associazioni di promozione sociale (APS); รจ attualmente in fase di trasmigrazione al RUNTS. L’Associazione persegue, sin dal suo inizio, la promozione sociale e storico-culturale della comunitร perugina verso il territorio di appartenenza. Fin dallโinizio, ha sempre ย guardato anche alla internazionalizzazione e alla loro promozione dei luoghi e degli eventi in ambito nazionale ed europeo. Nella rivitalizzazione dei cinque Rioni cittadini, si propone il perseguimento di ogni iniziativa utile alla qualificazione culturale ed artistica della comunitร della cittร di Perugia mediante l’ideazione, l’organizzazione e la gestione di rievocazioni commemorative di fatti, avvenimenti e periodi propri del patrimonio storico cittadino e la loro diffusione sul territorio nazionale e internazionale. In particolare, promuove e organizza con il Comune di Perugia, quale promotore, lโevento denominato โPerugia 1416โ.
Alla scoperta delle due opere del Divin Pittore esposte a Panicale e Cerqueto.
Il Martirio di San Sebastiano, Perugino. Panicale
Nella cittร di Panicale, borgo non distante da Cittร della Pieve, nella chiesa dedicata a San Sebastiano รจ custodito lโaffresco realizzato dal Vannucci nel 1505 raffigurante il martirio del Santo, soldato vissuto al tempo dell’imperatore Diocleziano. Sebastiano si convertรฌ al Cristianesimo e fu condotto al martirio, ma sopravvisse alle frecce che gli furono scagliate dai suoi commilitoni; i soldati, vedendolo morente e perforato dai dardi, lo credettero morto e lo abbandonarono sul luogo. Santa Irene, che voleva recuperarne il corpo per dargli sepoltura, si accorse che il soldato era ancora vivo, per cui lo trasportรฒ nella sua dimora sul Palatino e lo curรฒ dalle molte ferite con pia dedizione. Venne poi condannato a morte mediante flagellazione.
Il Santo, sopra un alto plinto, si trova sotto di un grandioso porticato che si affaccia su un luminoso paesaggio. ร al centro della scena in posizione dominante legato ad una colonna, il suo corpo รจ candido e perfetto e non sembra sentire dolore. Gli arcieri ai suoi piedi danno movimento a tutta la scena; gli uomini con pose bizzarre sembrano danzare; caratteristica dell’arte cinquecentesca sarร proprio la danza degli arcieri.
Perugino nella chiesa di Cerqueto
Lo stesso soggetto รจ stato raffigurato dal Perugino nella chiesa di Cerqueto, borgo medievale nel comune di Marsciano. Un piccolo e grazioso borgo sulla sommitร di una collina lungo lโantica via che raggiunge Perugia. Lโaffresco รจ di notevole importanza perchรฉ รจ la prima opera del maestro datata 1478 e firmata; per gli studiosi nella produzione artistica del Perugino esiste un prima e un dopo lโaffresco di Cerqueto.
Il Santo legato alla colonna si presenta con unโaria languida, assorta piรน che sofferente, con evidenti trapassi chiaroscurali e con un ritmo lento e pacato. Il Perugino รจ ormai pronto, dopo i lavori in provincia, per il piรน importante palcoscenico dellโarte: da lรฌ a poco infatti Sisto IV lo chiamerร a Roma.
Come ogni anno FoodโnโLove festival รจ un evento a ingresso gratuito che porterร a Terni 15 Chef da tutta Italia con le loro cucine su ruota. Cucine regionali ma anche specialitร internazionali!
Il Foodโnโlove Festival di Terni che si terrร a Largo Frankl dal 1 al 4 giugno 2023 arriva alla quintaย edizione. Patrizio Grimaldi il curatore (nonchรฉ inventore) del Festival ci dice: ยซSiamo arrivati alla quinta edizione di questo Festival che ha sempre avuto un enorme successo. La qualitร che portiamo ogni anno aumenta sempre di piรน e questโanno abbiamo deciso di puntare tutto sul gusto e lo spettacolo naturalmente sempre a ingresso gratuito e si… non chiamateci street food, siamo veri cuochi!ยป.
Saranno presenti specialitaฬ trentine con Luciano Gioseffi e la sua specialitร , il Tortรจl di patate condito con formaggio fuso di malga. Dal Centro Italia, Abruzzo on the Road che ha fatto del suo nome un marchio di qualitaฬ con arrosticini e olive allโascolana fatte artigianalmente. Food Shack una esplosione di gusto con i suoi burger amercian style tutti lavorati a mano e cotti al momento! Noatri un Food Truck emergente con la sua rivisitazione del panino gourmet! Davide Taglieria un grande esperto di insaccati (e inventore della mortadella verde!) che porterร la Puglia con bomebette di Martinafranca e cacio cavallo appeso! Ma ancora le Ribs cotte al barbecue nella miglior tradizione del Texas, le pizze fritte dello chef Massimo Benvenuto e tutto il sapore della Sicilia tra cannoli e arancine di Pietro e Simone direttamente dallโisola piรน mangereccia dโItalia. Il Bomber Truck Toscanaccio che porta il la sua carne di cinghiale, ancora La Marianna con le sue prestigiose Piadine Romagnole conditissime e impastate artigianalmenteโฆ insomma tutti i palati anche i piรน sopraffini saranno soddisfatti! Tante le emozioni anche in musica con una rassegna di artisti e musicisti buskers coordinata dall’Associazione Ephebia Festival.
Non solo cibo, ma anche musica
Inoltre, in stretta collaborazione con artisti del territorio, lo staff di Foodโnโlove, darร vita a una rassegna artistica di musicisti e dj umbri che racchiuderanno, nelle loro esibizioni, piรน generi musicali adatti a ogni tipo di pubblico e che accompagneranno le 4 serate in un percorso musicale a 360 gradi. Nei giorni di sabato e domenica a partire dalle ore 17,30 รจ prevista anche unโarea dedicata allโanimazione per bambini a cura de I fiori della Meraviglia.
La direzione artistica dellโiniziativa รจ curata da Eleonora Castellani e Thomas El Honasli, storici membri dellโAssociazione Ephebia e dellโAssociazione Attenti al kane, che spiegano: ยซUn evento come lo steet food di Largo Frankl rappresenta per Terni unโoccasione di aggregazione e divertimento fondamentale per la crescita del territorio. Il nostro scopo, in questa occasione, รจ quello di creare momenti musicali che siano in linea con la vocazione dellโevento stesso, volti alla spensieratezza e alla voglia di fare gruppo attraverso il canale comunicativo che meglio ci rappresenta e cioรจ la musica. Lโalternarsi di band, cantautori e cantautrici e dj set ci permette di creare una proposta varia e adatta a una buona fetta di pubblico, il tutto, naturalmente, a ingresso gratuitoยป.
Programma:
Giovedรฌ 1 giugno si esibirร la Clyto Band, formazione tutta locale che propone un repertorio italiano vario e divertente, dallo swing degli anni 40 alla musica pop.
Venerdรฌ 2 giungo la serata inizierร con un live set di ROSEWOOD dalle ore 20.00 e terminerร poi con un mega dj set a cura di DJ Blonde, vera icona made in Terni.
Sabato 3 giungo on stage troveremo gli โSlalomโ, trio pop e soul che attraversa le decadi musicali dagli anni 70 ad oggi, a seguire dj set a cura di Unison Apollo che ci accompagnerร in un caldo sabato notte.
Domenica 4 giungo lo stage vedrร come prima ospite Marta La Noce, cantautrice della scuderia Lunatika, a seguire i โFriz in wonerlandโ, vero Family trio acustico pop e rock. La serata terminerร con il dj set di Dj Pagey a suon di surf, rockabilly, beat & soul music.
Il prossimo 30 maggio lo storico Palazzo Cesi nel comune di Acquasparta farร da scenario a un evento culturale organizzato dall’Associazione I Borghi piรน Belli d’Italia.
Un’iniziativa in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria che prevede la presentazione di due importanti progetti. Il primo, quello realizzato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria che presenterร gli Statuti Comunali Digitalizzati Umbri, รจ uno dei piรน importanti progetti di tutela e valorizzazione che ha elaborato e sta realizzando la Soprintendenza. Il secondo รจ la presentazione del progetto per la realizzazione del Centro di Documentazione dei Borghi piรน Belli d’Italia a Palazzo Cesi.
Una idea lanciata dalla Giunta guidata dal sindaco Giovanni Montani e recentemente approvata dal consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale I Borghi piรน Belli d’Italia. Interverranno illustri ospiti tra cui la dott.ssa Giovanna Giubbini Soprintendente Archivistico e Bibliografico dell’Umbria e del Lazio e segretario del Ministero della Cultura per l’Umbria, il presidente Nazionale dell’Associazione I Borghi piรน Belli d’Italia Fiorello Primi, la prof.ssa Maria Grazia Nico dell’Universitร per gli Studi di Perugia e Alessandro Bianchi della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria. Saranno inoltre presenti i sindaci dei comuni di Acquasparta, Arrone, San Gemini, Stroncone e Massa Martana che sono i 5 Borghi Umbri sui quali verrร focalizzata la presentazione degli Statuti Comunali Digitalizzati.
Le sue 26 sale contengono opere dal XIV al XX secolo: Ghirlandaio, Della Robbia, Pomarancio, Guttuso, De Chirico e molti altri.
Preziose opere dโarte, affreschi e il fantasma di una donna che, nelle notti di luna piena, si aggira per le sue stanze. Tutto questo lo troviamo nel cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca Comunale di Cittร di Castello, secondo maggior contenitore dโarte della regione dopo la Galleria Nazionale dellโUmbria di Perugia.
Pinacoteca di Cittร di Castello
La sobria struttura, realizzata tra il 1521 e il 1543 per celebrare le nozze del condottiero Alessandro Vitelli con Angela Paola deโ Rossi, รจ arricchita sulla facciata che dร sul giardino da eleganti monocromi di Cristoforo Gherardi, su probabile disegno di Giorgio Vasari. Le sue 26 sale contengono opere dal XIV al XX secolo: la piรน antica รจ la pala della Madonna in trono col Bambino del Maestro di Cittร di Castello, fedele seguace di Duccio di Boninsegna, che risale alla prima metร del โ300.
Martirio di San Sebastiano
Ma sono i primi lavori di Luca Signorelli e RaffaelloSanzio che catturano maggiormente lโattenzione dei visitatori.
Del cittadino onorario Signorelli (nel 2023 si celebrano i 500 anni dalla morte) spicca il Martirio di San Sebastiano, realizzato dallโartista nel 1498 per la Chiesa di San Domenico, dove colpisce la fisicitร di arcieri e balestrieri e il corpo martoriato di Sebastiano; altro pezzo pregiato รจ lo Stendardo di San Giovanni Battista, di scuola Signorelli, commissionato dallโomonima confraternita per la loro chiesa a Cittร di Castello; e un frammentodellโaffresco del 1474 proveniente dalla Torre Civica della cittร tifernate, raffigurante il volto di San Paolo a testimonianza della sua vicinanza a Piero della Francesca.
ยซIl Martirio di San Sebastiano si trova nella Sala della Contemplazione accanto allo Stendardo processionale della Santissima Trinitร , lโunica opera mobile di Raffaello rimasta in Umbria. I due quadri dialogano tra loro in un vis-ร -vis inedito. Ma la Pinacoteca conserva anche lavori di Domenico Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Lorenzo Ghiberti, Antonio Vivarini, Raffaellino del Colle, Santi di Tito, il Pomarancio, Mario Mafai, Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Carlo Carrร e molti altri. ร possibile ammirare anche una ricca collezione di bronzi di Bruno Bartoccini, donata al Comune di Cittร di Castello direttamente dallโartista, mentre nella gipsoteca sono custoditi i gessi realizzati come bozzetti dallo scultore tifernate Elmo Palazzi: da menzionare Allegoria dellโUmbria, una scultura che rappresenta la regione, la cui opera originale si trova nellโAltare della Patria a Romaยป illustrano gli operatori della Cooperativa Sociale Poliedro, che gestisce la Pinacoteca.
Stendardo processionale della Santissima Trinitร , Raffaello
Lโarte si manifesta e prende vita nella Pinacoteca anche negli affreschi delle diverse stanze del palazzo: vasi, mascheroni, motivi vegetali, putti, cornucopie, uccelli affiancano stemmi e simboli della famiglia tifernate dei Vitelli. Lo scalone che dร accesso al piano nobile รจ anchโesso affrescato con una complessa decorazione a carattere celebrativo e simbolico: Sibille e Profeti, Apollo e le Muse, Sapienti e Imperatori dellโantichitร che sono attribuiti a Cola dellโAmatrice e a Cristoforo Gherardi.
Il mobilio esposto nelle diverse sale non appartiene allโarredamento originale del palazzo, ma fa parte della donazione che Elia Volpi, responsabile dellโultimo restauro dellโedificio e proprietario, fece al Comune di Cittร di Castello nel 1912. Tavoli cinquecenteschi di fattura tipicamente umbra o di provenienza conventuale, una serie di sedie e seggioloni sei-settecenteschi ne sono un esempio. I pezzi di maggior pregio e interesse sono gli arredi provenienti da chiese e monasteri castellani.
Interno della Pinacoteca
La leggenda di Laura
Ogni antico palazzo ha una leggenda e un fantasma che torna ad aggirarsi nelle sue sale durante le notti di luna piena. A Palazzo Vitelli alla Cannoniera si racconta la storia di Laura (Sora Laura), dei suoi amanti e dei suoi fazzoletti. Siamo nel โ500, il condottiero AlessandroVitelli viveva in questa dimora a Cittร di Castello con la moglie Angela Paola deโ Rossi, figlia di Bianca Riario e nipote di Caterina Sforza. Il loro non era stato certo un matrimonio dโamore, ma piรน un accordo politico; per questo Angela, poco interessata al marito, lascia presto la dimora. La leggenda vuole che Laura โ minuta, con lunghi capelli corvini e molto bella – incontri Alessandro fuori da palazzo: i loro sguardi si incrociano e lei, sfrontata, lo guarda dritto negli occhi, nonostante allโepoca una donna del popolo non poteva comportarsi in quel modo con un uomo del lignaggio di Vitelli.
Lui rimane colpito dalla sua sfrontatezza e arroganza, per questo la manda a cercare dai suoi uomini. Laura cosรฌ entra a palazzo. Ma nei lunghi periodi in cui Alessandro รจ via lei resta sola, prigioniera di quelle stanze e cosรฌ per passare il tempo inizia a ricamare fazzoletti.
Un giorno annoiata si affaccia allโunica finestra che dร fuori dalla proprietร e, al passaggio di un giovane, fa cadere il fazzoletto. Il ragazzo prontamente lo raccoglie ed entra in casa per restituirglielo, ma si trattiene piรน del dovuto, cosรฌ lei gli consiglia di non uscire dalla porta principale, perchรฉ le serve avrebbero raccontato tutto ad Alessandro. Esorta quindi il giovane a uscire da una porticina nascosta dagli affreschi. Laura tralascia perรฒ un particolare: la porta conduce in un pozzo, per questo si esce rapidamente e senza essere visti (mai piรน).
Secondo la leggenda, questo fazzoletto bianco, immacolato e puro – ma che cosรฌ puro non era – le sfugge piรน volte di mano e quella porta si apre molto spesso. ร per questo motivo che, nelle notti di luna piena, lei, presa dal rimorso, torna allโinterno del palazzo a cercare le anime dei tanti giovani che per colpa sua non hanno fatto piรน ritorno a casa.
ยซIl palazzo รจ molto affascinante e particolare, venire di notte quando รจ buio e non ci sono rumori incute un poโ di timore. Si puรฒ avere la sensazione di non essere soli, di avvertire una presenza. Sarร vero? ร solo suggestione? Tutto questo mistero lo rende cosรฌ affascinanteยป raccontano i gestori della Pinacoteca.
Pinacoteca al chiaro di luna –ย speciale Luca Signorelli (venerdรฌ 26 maggio ore 21)
Tornano le tanto attese aperture serali di Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Quest’anno, in occasione di “La Valle di Signorelli”, le visite guidate saranno focalizzate particolarmente sulla vita e le opere dell’artista cortonese conservate nel museo.
ร necessario prenotare: 0758554202 / 0758520656; cultura@ilpoliedro.org
Raccontare il Perugino รจ la mostra a Palazzo Sorbello a Perugia, a due passi dalle 70 opere esposte nella Galleria nazionale dellโUmbria, visitabile fino al 31 dicembre 2023.
Cominciare da qui prima di entrare tra le opere garantisce emozioni, svela segreti, rimette ordine nella Storia e scolpisce ricordi. Le opere dโarte hanno un contesto complesso di cui sono anche espressione e, nel caso di Perugino questo riconosciuto, รจ indispensabile sapere anche il silenzio di cui hanno sofferto per il mancato sguardo, frutto di una pessima informazione delle fonti. Eccone alcuni cenni.
Madonna degli Alberelli, Casa Museo Palazzo Sorbello, Perugia
Questa remise en forme รจ stata possibile grazie a una divulgatrice ante litteram del Novecento: Maria Maddalena de Vecchi Ranieri (Marilena, madre di Ruggero Ranieri) che ha curato, raccolto e tramandato la ricca biblioteca dei marchesi Ranieri Bourbon di Sorbello. Biblioteca che ospita un ricco fondo di opere dedicate al Viaggio e quindi ai viaggiatori del Settecento e dellโOttocento che hanno visitato lโItalia e lโUmbria. ยซSono passati anniยป afferma Diego Brillini ยซdalla pubblicazione della prima edizione di Viaggiatori stranieri in Umbria, risultato di quella che forse fu la principale tra le fatiche intellettuali di Marilena de Vecchi Ranieriยป.
Si parte cosรฌ alla scoperta e riscoperta di Pietro Vannucci detto il Perugino. Tutti gli autori che hanno collaborato alla mostra e alla stesura del catalogo scrivono come gli insigni viaggiatori siano stati influenzati, a torto, dalle Vite di GiorgioVasari, aretino, pittore poco richiesto, di sicuro il primo critico dโarte che racconta degli artisti del suo tempo sulla base di valutazioni soggettive e spesso campanilistiche. Cosรฌ danneggiรฒ anche Pintoricchio, apostrofandolo come ยซdecoratore a metraggioยป. E danneggiรฒ Perugino e Perugia in quanto i grandi viaggiatori nei rispettivi diari fecero riferimento prevalente proprio al Vasari. Lo scrive Isabella Nardi citando Lalande, astronomo e intellettuale che nel suo Voyageย dโun franรงois enย Italie fait dans les annรฉes 1765 et 1766 cita la povertร infantile del pittore a cui avrebbe fatto da contraltare lโaviditร di guadagno e lโinvidia per Michelangelo. Continua la Nardi: ยซUna attribuzione sbagliata, da Perugino a Raffaello, รจ appunto argomento di conversazione tra Adriano Meis e la pettegola signorina Caporale nel Fu Mattia Pascal, pubblicato a puntate nel 1904 sulla Nuova Antologiaยป.
Perugino รจ stato un pittore molto richiesto, riceveva commesse a non finire in tante cittร dโItalia, fino a Napoli. Per questo meraviglia la poca accuratezza sullโattribuzione delle sue opere o forse anche la poca curiositร , un controsenso per un viaggiatore spesso alla ricerca di percorsi non battuti. Alberto Sorbini nel suo saggio Perugino e i viaggiatori del Grand Tour: ยซPer la stragrande maggioranza degli intellettuali che venivano a visitare il Bel Paese, ciรฒ che era degno di ammirazione partiva dal divino Raffaello e poco o nulla degli artisti che lโhanno precedutoโฆ La damnatio memoriae del pittore di Cittร della Pieve precede i viaggiatori che vengono in Italia. Si prenda ad esempio il Viaggio pittorescoโฆ del 1671 opera del francese Giacomo Barriโฆ riguardo alla cittร di Perugia si citano lโopera di Barocci nel Duomo, del ยซgran Raffaelloยป nella chiesa di San Severoโฆ e infine un ยซquadro nobilissimoยป di Guido Reni nella Chiesa nuova di San Filippo Neri; non vi รจ traccia delle opere del Peruginoยป.
Perugino muore nel 1523. Per farla breve bisognerร aspettare il 1907 con lโEsposizione dโantica arte umbra nella pinacoteca della cittร . ยซFu offerta unโoccasione in piรนยป cosรฌ Diego Brillini ยซper poter ammirare i capolavori della scuola umbra e del Perugino, molti dei quali concessi in prestito per lโoccasione da collezionisti privati, tra i quali figurano i fratelli Ruggero Ranieri Bourbon di Sorbello e Emanuele Ranieri, questโultimo al tempo proprietario della celebre Annunziazione Ranieri, opera giovanile del Perugino attualmente in deposito presso la Galleria Nazionaleยป. La differenza tra le opere di Perugino, Pintoricchio e Raffaello รจ forse evidente a chi ha avuto una frequentazione piรน ravvicinata. Una per tutte la postura delle figure: nel Perugino una maggiore compostezza rispetto allโaccenno di movimento di Pintoricchio che in Raffaello diventa quasi danzante, come fosse un anticipo del Cinema.
Sta di fatto che: ยซNessun quadro venne attribuito a Peruginoยป cosรฌ Francis Russel ยซnellโinventario di Van Der Doort dellโeccezionale collezione di re Carlo Iโฆยป Unโaltra data topica per la ricostruzione storica รจ il 22 aprile del 1945. ยซUno degli ultimi importanti momenti della presenza alleataยป scrive Ruggero Ranieri ยซfu lโorganizzazione della mostra Quattro secoli di pittura in Umbria. Mostra celebrativa del V centenario della nascita di Pietro Perugino, aperta il 22 aprile del 1945 alla Galleria Nazionale dellโUmbria, frutto della collaborazione fra i Monuments Men e il Soprintendente per le Gallerie e i Monumenti, Achille Bertini Colossoโฆ Fu un evento di grande risonanza con la presenza dellโallora Ministro della Pubblica Istruzione Vincenzo Arangio-Ruizโฆ un catalogo stampato sia in versione italiana che inglese, 51 opere di cui ben 40 erano della Galleria nazionale stessaโฆยป.
Tante storie nelle storie: ยซLโiconografia della Madonna degli Alberelli Ranieri di Sorbelloยป cosรฌ Claudia Pazzini ยซcon le figure dagli sguardi rivolti in direzioni opposte e la particolare posa sinuosa dellโinfanteโฆ ripete un fortunato schema compositivo che il Perugino propose per la prima volta nella Pala dei Decemviriโฆ la fortunata invenzione fu copiata dalla maggioranza dei seguaci umbri e toscani del Vannucciยป. Dal danno alla beffa. ยซโฆquesto rinato interesse per la conservazione delle pitture del Cambioยป scrive Cristina Galassi ยซil 1797 si rivelรฒ un anno terribile per le opere di Perugino: รจ noto che il pittore Jaques-Pierre Tinet fu inviato a Perugia allo scopo di ampliare la esigua lista di dipinti in precedenza predisposta da Jean-Antoine Gros e col fine di selezionare nuove opere, non comprese tra le cento indicate nel trattato di Tolentino, destinate al museo del Louvre. Perugino, nei famigerati elenchi delle requisizioni compilati in quellโanno, finirร malauguratamente, con lโoccupare un posto di assoluto privilegioยป.
Mostra Raccontare il Perugino dal 4 aprile al 31 dicembre 2023
Palazzo Sorbello, piazza Piccinino a Perugia.
Catalogo Raccontare il Perugino, impressioni e resoconti di viaggiatori stranieri in Umbria alla scoperta di Pietro Vannucci (Campisano editore)
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Mostra Il meglio maestro dโItalia. Perugino nel suo tempo
In esposizione 70 opere dal 4 marzo allโ11giugno 2023.
Galleria nazionale dellโUmbria. Corso Vannucci, Perugia
Il catalogo di Dario Cimorelli Editore
Il Perugino a Porta S. Angelo, mostra di cartoline e documenti fino al 27 maggio
Biblioteca di San Matteo degli Armeni
Orario: Dal lunedรฌ al venerdรฌ 9.30-13.00 e 15.00-19.30