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Dopo circa quattro anni dallโ€™ultimo progetto espositivo Area Privata dal 23 dicembre al 08 gennaio 2023 torna a mostrare con le opere di Manuel Capaccioli, un artista che rientra nel ristretto numero dei giovani talenti della creativitร  italiana. Area Privata nata come spazio espositivo indipendente per iniziativa di Pietro Nicoletti vanta una storia durata piรน di un decennio nel panorama culturale della cittร  di Perugia, dove ha proposto negli anni importanti realtร  artistiche ed appuntamenti spot valorizzando la cultura a iniziativa privata del capoluogo umbro. Il progetto รจ curato da Massimo Magurano che tra un nuovo e folto calendario di appuntamenti culturali in occasione di questa prima ripartenza ha scelto questo giovane artista aretino ricevuto e premiato dalle cittร  di Milano, Venezia, Torino e Padova. Con poche selezionate opere il 23 dicembre alle ore 18:30 si mostrerร  al pubblico perugino in occasione della mostra Ad Occhi Chiusi. รˆ un percorso di opere realizzate tra il 2020 e il 2022 un biennio che ha mostrato a una generazione popolarmente definita millennial quello che i libri e testi didattici hanno spiegato da sempre ma solo in teoria, una condizione di costrizione. Nelle opere esposte per scelta curatoriale il protagonista รจ in un atteggiamento come fosse un fermo immagine di una scena complessa dove al pubblico viene lasciata ampia libertร  di stabilire e scriverne il finale, il messaggio suggerito diventa quindi una condizione che si evolve dinamicamente. Le mani, il volto e il movimento del corpo sono i protagonisti consapevoli nello sguardo di chi partecipa alla sua visione, vedere e non solo guardare รจ il suggerimento che si vuole dare al pubblico. Un linguaggio pittorico visivo esposto in una bidimensionalitร  che nella sua creazione รจ solo apparentemente cruda e senza possibilitร  di scelta ma che lascia spazio ad una interpretazione individuale che forse oppure spesso, appartiene al quotidiano di tutti. Area Privataย ora รจ studio dโ€™arte di Giulia Ciacci nel 2023 sarร  pienamente attiva.

Al Ristorante Dรจco di Ponte San Giovanni a Perugia – un luogo dove lโ€™arte รจ di casa poichรฉ ha sempre ospitato eventi artistici e vanta una interessante collezione dโ€™arte contemporanea – fino a gennaio 2024 Teresa Chiaraluce espone i suoi dipinti negli ambienti interni e Daniele Covarino ha portato le sue sculture in terracotta nel giardino che circonda i locali. Lโ€™esposizione รจ curata da Antonella Pesola, storica e critica dellโ€™arte.

Lโ€™artista Chiaraluce vive e lavora a Corciano (PG). Dopo aver conseguito la maturitร  artistica all’Istituto d’Arte Bernardino di Betto, nella sezione Disegnatori di Architettura e Arredamento, ha frequentato il corso di nudo del Maestro Franco Venanti, all’Accademia di Belle Arti, e il corso di Arte della Stampa all’Istituto d’Arte. Dal 2007 ha esposto i suoi lavori in innumerevoli mostre collettive in Umbria e allโ€™estero.

 

Opere di Teresa Chiaraluce

 

La pittura di Teresa Chiaraluce si ispira alla quotidianitร  e alla natura, in una visione fantastica e trasfiguratrice. Le opere dellโ€™artista parlano un linguaggio comune, ma in accostamenti di scene dellโ€™assurdo: non cโ€™รจ fuga dalla realtร  ma rappresentazioni di una concretezza piรน profonda indagata dalla categoria del contrasto. Daniele Covarino, artista nato a Roma, vive e lavora a Perugia. Diplomatosi allโ€™Istituto d’Arte di Deruta nel 1996, sezione ceramica, successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Perugia, sezione scultura, dove si diploma nel 2004. Lo scultore ha iniziato un percorso di ricerca legato allo studio delle forme primarie in relazione all’utilizzo dell‘argilla, specializzandosi nella scultura in ceramica. Le sue prime esposizioni si svolgono fra Perugia e Deruta, e in seguito, su invito e selezione, partecipa a numerose collettive. Le sculture dellโ€™artista sono lavorate con lโ€™argilla e ambientate in un luogo che le riconduce al loro elemento naturale, come la terra. Dalle caratteristiche forme organiche e biomorfe, esse evocano processi formativi biologici come fossili primitivi, forgiati dalle mani dellโ€™artista con lโ€™antica sapienza del ceramista.

 

Opere di Daniele Covarino

Intervista ad Antonella Pesola, curatrice della mostra

Una mostra รจ a tutti gli effetti un progetto e un sistema di rappresentazione in cui lo spazio espositivo diventa il luogo in cui convergono e dialogano tra loro opere dโ€™arte e lavori, che vengono ricollocati e riconfigurati. Ci puรฒ raccontare come รจ nata lโ€™idea della mostra di Teresa Chiaraluce e Daniele Covarino?

Apparentemente non esiste un filo conduttore che unisce le esperienze dei due artisti. Il mio intento era di proporre un linguaggio espressivo diversificato, dopo la mostra inaugurale della stagione svoltasi in estate dedicata a Danilo Fiorucci, che ha esposto bellissime opere astratte sia in pittura che in scultura. Lโ€™immediatezza dei dipinti di Teresa Chiaraluce mi รจ sembrata adatta per offrire un altro punto di vista. Lโ€™idea inoltre era sempre quella di affiancare opere di scultura accanto alla pittura e ho pensato alle opere di Covarino, che si possono apprezzare al meglio nellโ€™immediato spazio esterno del ristorante.

Quali sono state le principali difficoltร , se ci sono state, nella realizzazione ed esposizione della mostra?

Trovare un giusto equilibrio nellโ€™esposizione dei dipinti: gli ambienti interni offrono spazi vissuti con molti elementi di arredo che possono renderne difficile lโ€™apprezzamento, tenendo conto che ci sono due inamovibiliย e impegnative opere di Domenico Bruschi di fine XIX secolo.

Comโ€™รจ articolata la mostra essendo esposta presso il Ristorante Dรฉco?

Teresa Chiaraluce espone dipinti della sua ultima produzione che sono raggruppati in temi, riguardanti la natura, gli animali e la musica. La natura รจ lโ€™elemento preponderante di opere come Giardino interiore, che invade stanze e case abbandonate, in un gioco di rimandi di geometrie visionarie alla Escher, un procedimento adottato anche per opere che trattano di animali e musica, o meglio strumenti musicali. In un divertito contrasto, gli strumenti musicali sono raffigurati in un paradosso, diventando abitazioni o stanze dove rifugiarsi, spesso dalle dimensioni giganti fanno da sfondo a paesaggi immaginari. Lโ€™animale piรน raffigurato รจ il gatto, presenza costante nei suoi dipinti, dalla vivida coscienza di essere parte di rappresentazioni. Ecco la caratteristica piรน spiccata della pittrice, la teatralitร , per raccontare infatti rappresenta in un chiaro intento scenografico. Covarino invece allestisce sculture in simbiosi con la natura, perfette nellโ€™ambiente naturale dove sono messe, quasi ad indicare la strada al visitatone nellโ€™avvicinarsi allโ€™ingresso. La semplicitร  delle forme evoca archetipi di immagini biomorfe, sono animali o rifugi, o bozzoli o larve o vasi veri propri, che armoniosamente si collocano naturalmente, associazioni offerte anche dalla tecnica del colombino adottata dallโ€™artista e lโ€™illuminazione notturna non fa che esaltarne le forme.

Una mostra si presenta agli occhi del visitatore come una visione dโ€™insieme, in cui collaborano piรน artisti, in questo caso Teresa Chiaraluce e Daniele Covarino. Il percorso fisico che lo spettatore compie รจ un percorso narrativo che il curatore pensa. Come si lavora a questo?

Sin dallโ€™esterno con le sculture di Covarino, lo spettatore scopre man mano un percorso che lo introduce gradualmente verso gli ambienti interni, quasi possa essere un bosco o giardino animato da strane, ma familiari presenze che nella loro semplicitร  ci riportano a immagini primordiali dellโ€™inconscio comune, infatti riuniscono esperienze della specie umana e della vita animale che la precedette, costituendo elementi simbolici delle favole, delle leggende e dei sogni. Gli spazi interni dellโ€™ingresso, le due sale principali e la parete di fondo della scalinata ospitano i dipinti di Chiaraluce che allestisce vere e proprie rappresentazioni che esprimono stati dโ€™animo, impressioni, o riflessioni in vere e proprie scene teatrali, sempre improntate ad una pittura di veritร . Accomuna questi artisti cosรฌ diversi, il desiderio di alludere alla soglia, allโ€™attraversamento, infatti cโ€™รจ sempre un pertugio, una ferita, uno spiraglio, una porta, una finestra che non fa che simboleggiare che cโ€™รจ un oltre che puรฒ essere in ognuno superamento della realtร .

Prenderร  il via oggi alle 17.30, e durerร  fino a domenica 27 presso la Sala Cannoniera della Rocca Paolina (Perugia) lโ€™evento “Donna al femminile”, la manifestazione che propone una serie di appuntamenti riguardanti lโ€™arte, la cultura, la pittura, presentazioni di libri, fotografie, poesie, moda, cucina e tanto altro, dove la donna รจ assoluta protagonista.

Il programma รจ nutrito e imperniato sulla centralitร  della figura femminile nella quotidianitร  e vuole renderle omaggio come assoluta interprete di primo piano della vita e come musa ispiratrice in molti ambiti. Presenti allโ€™inaugurazione, che avverrร  alle 17,30 di venerdรฌ 18 novembre presso la Sala Cannoniera della Rocca Paolina, lโ€™Assessore per la Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, il consigliere regionale, Eugenio Rondini e il direttore del GAL Trasimeno Orvietano, Francesca Caproni.

Ci saranno le due mostre fotografiche, Donne nel Sociale e Un amore, dal Grigio al Colore, altresรฌ saranno esposte le sculture di Fernando Fabbroni, le opere pittoriche del maestro Fabrizio Fabbroni e delle artiste Marisa Mari Mantovani e Chiara Musio e un incontro con Marine Arena e i suoi gioielli/spezia.

 

Inoltre, si potranno ammirare alcuni modelli di abiti della sezione Design della Moda del Liceo Artistico di Perugia Bernardino di Betto, quelli del corteo storico di Spina, curati da Asia Treggiari, ed alcuni abiti storici del Magnifico Rione di Porta Eburnea di Perugia. Un incontro denominato Narrativa e Poesia organizzato da Bertoni Editore, la presentazione del progetto e del catalogo di Vivo a Colori, del libro Voci e ricette del lago Trasimeno. Sapori e arte tra gusto e amore di Marco Pareti, Caterina Betti e Diana Capodicasa, edito da Morlacchi e del volume Asellaco di Michele Chierico, Era Nuova lโ€™editore.

โ€œLa manifestazione Donna al femminile – hanno dichiarato gli organizzatori โ€“ รจ piena di significati e di valori che attraverso lโ€™arte e la cultura mettono in risalto il mondo femminile nelle sue varie declinazioni. Lโ€™evento eฬ€ nato sotto lโ€™egida della gioia, del rispetto e della voglia di apprezzare le cose belle della vita, con la forza di riuscire a farcela nelle continue sfide che ogni giorno siamo chiamati ad affrontare e che, ovviamente, supereremo con il sorrisoโ€. La manifestazione รจ stata organizzata da Marco Pareti, Claudia Maggiurana e Paola Musio, con il Patrocinio del Comune di Perugia, del GAL Trasimeno-Orvietano e in collaborazione con Bertoni Editore, Vivo a Colori, Galleria A+A, Cucinare Catering Eventi, RTN Radio, AboutUmbria Magazine, lโ€™Istituto Omnicomprensivo Bernardino di Betto di Perugia, del Corteo Storico di Spina e del Magnifico Rione di Porta Eburnea e il Progetto Donna nel Sociale.

Nei meravigliosi locali della Domus Pauperum (in corso Garibaldi, Perugia), con lโ€™approssimarsi dei mondiali di calcio, la mostra introduce alla figura di Carmelo Silva, il mitico disegnatore che dalle colonne del Calcio Illustrato sโ€™inventava la pratica della moviola ancor prima che esistessero i dispositivi televisivi. Con la sua matita ricostruiva i passaggi piรน importanti e memorabili delle partite italiane e non solo.
Il materiale esposto proviene dalle collezioni assolutamente originali di Adriano Piazzoli. Il periodo raccontato va dagli anni โ€˜30 agli anni โ€˜80.
La cura della mostra รจ di Martina Barro e Cristiana Palma, con la collaborazione di Gabriele De Veris. La progettazione grafica รจ di Marta Petrelli.

La mostra comincia oggi e sarร  visibile fino a venerdรฌ 9 dicembre. Gli orari sono la mattina dalle 10.30 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 17.30 alle 20.00.

Quattro giorni allโ€™insegna dellโ€™arte, con oltreย 15.000ย opere in mostra suย 28.000ย mq di superficie, la partecipazione diย oltre 300 espositoriย e unaย media di 26.000 visitatoriย per anno, in uno dei distretti fieristici piรน produttivi dโ€™Europa dalla forte risonanza nazionale e internazionale.

 

 

ArtePadovaย non รจ solo un importante palcoscenico per artisti affermati o che si stanno affermando, ma anche per talenti emergenti che saranno presenti nella sezioneย Contemporary Art Talent Show, riservata a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere dโ€™arte dal costo inferiore ai 5000 euro, arricchita i due premi dedicati alle migliori opere dโ€™arte accessibile: ilย Premio C.A.T.ย  e ilย Premio Banca Mediolanum, che confermano ancora una volta il primato diย ArtePadova nella promozione del domani dellโ€™arte. Glia artisti umbri presenti sono: Giuliana Baldoni, Silvana Bompadre, Massimo Capezzali, Donatella Chiocchi, Filomena Reale, Luciano Vetturini. Voluti con forte interesse alla mostra mercato Internazionale Arte Padova scelti dal critico e storico dell’arte professoressa Mattea Micello.

 


Per maggiori informazioni

Il grande tenore Gianluca Terranova e lโ€™amore per lโ€™Umbria: le Operacorto presentate a Orvieto e Panicale arrivano su Sky.

Un altro personaggio molto famoso perchรฉ porta il canto lirico e lโ€™opera in ogni parte del mondo con grande professionalitร  e bravura ha scelto lโ€™Umbria per passare qualche giorno di riposo tra un successo e lโ€™altro, che colleziona in molti e importanti palcoscenici internazionali. Molto conosciuto e apprezzato allโ€™estero, in Italia la sua fortuna รจ dovuta anche al fatto di aver interpretato Caruso nella fortunata fiction di Rai 1. Stiamo parlando del Tenore Gianluca Terranova che questa estate in collaborazione con il Gal Orvietano e Trasimeno, ha portato nelle piazze umbre il suo spettacolo Lezioni di Canto Show con grande successo, รจ in questi giorni in onda su Sky con il suo Italia Opera Talent. ยซHo voluto presentare in anteprima al pubblico di Orvieto e Panicale la formula nuovissima di divulgazione dellโ€™opera lirica: la Operacortoยป. Raccontare unโ€™opera intera in venti minuti, significa arrivare a un pubblico smart – cosรฌ lo definisce Terranova – che non ha modo o tempo per poter apprezzare questo meraviglioso genere di intrattenimento che รจ osannato in tutto il mondo. ยซMi piacerebbe portare queste operacorto anche a teatro, per coinvolgere piรน gente possibileยป.

 

 

Il programma Italia Opera Talent in onda su Sky Explorer Channel 176, รจ una prima serie di un programma che coinvolge i territori italiani, lโ€™arte e la cultura, la gastronomia, trascinati dallโ€™opera lirica; 12 giovani talenti si sfidano a suon di do di petto per far vincere un operacorto che verrร  prodotta come short movie e presentata nei festival dei Corti internazionali. Dal lunedรฌ al sabato, alle 7-15-23, gli allenamenti poi la puntata della Gara la domenica alle 13 e alle 21, con una giuria prestigiosa e tanti ospiti di livello mondiale, da Raina Kabaivanska celebre soprano bulgaro a Lyndon Terracini il direttore artistico di Opera Australia a Giuseppe Cuccia Consulente artistico per le opere occidentali a Pechino e Tomer Zvulun direttore artistico di The Atlanta Opera. Il programma ideato e condotto da Gianluca Terranova si puรฒ seguire, anche se non si ha lโ€™abbonamento Sky, su www.explorertv.it negli stessi orari in streaming. ยซโ€ฆla mia amata Umbria ha visto lโ€™anteprima di questo format che farร  il giro del mondo, sarร  tradotta in piu lingue e prodotta in vari paesi, ma il mio sogno รจ quello di girare le operacorto nei borghi meravigliosi di questa regione splendidaยป.

Proroga per un altro mese la mostra che Gubbio dedica ai 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, nellโ€™ambito delle celebrazioni indette dal Comitato Nazionale. Oltre 260 opere raccontano uno dei piรน importanti mecenati del Rinascimento, nato proprio a Gubbio nel 1422.
La ricca esposizione รจ visitabile con biglietto unico in tre sedi: Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano.

Sarร  martedรฌ 1 novembre a siglare il termine della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbio. Lรฌ รจ tucto el core nostro et tucta lโ€™anima nostraโ€. Grande successo per la mostra diffusa nelle prestigiose sedi di Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano che nei tre mesi e mezzo di apertura ha raggiunto 21.071 visitatori. Notevole lโ€™apprezzamento da parte del pubblico e della critica che ne ha siglato la proroga.
Nellโ€™anno delle celebrazioni per i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, Gubbio celebra questo grande condottiero e capitano di ventura, ritenuto uno dei principali mecenati del Rinascimento. Il percorso della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ esplora aspetti particolari della vita, dellโ€™operato e piรน in generale delle passioni culturali e letterarie di Federico da Montefeltro. Lโ€™allestimento offre al visitatore un viaggio nel mondo del Duca per scoprire la sua figura nella versione piรน completa e autentica possibile. Lโ€™elegante esposizione รจ curata da Francesco Paolo Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli, Fulvio Cervini e sarร  visitabile tutti i giorni con il seguente orario: dal lunedรฌ al venerdรฌ dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 18.30.
โ€œUna proroga che arriva grazie a un successo grandissimo di pubblico e di critica – sottolinea il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati โ€“ e che permetterร  ora a moltissimi altri turisti e cittadini eugubini di godere delle bellezze ospitate da Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano. Siamo davvero orgogliosi dei risultati e dei riscontri ottenuti dalla mostra, un evento al quale abbiamo creduto fortemente e al quale abbiamo dedicato le nostre migliori energie: ora scoprire il legame tra Federico e Gubbio sarร  possibile ancora per alcune settimane, unโ€™occasione che invitiamo tutti, inclusi i cittadini di Gubbio desiderosi di approfondire la propria storia e le proprie origini, a continuare a cogliereโ€.
Le parole della direttrice di Palazzo Ducale, Paola Mercurelli Salari: โ€œAncora una volta la sinergia tra le realtร  culturali del territorio si รจ rivelata una scelta vincente, capace di garantire a Gubbio negli ultimi cinque anni tre eventi di portata internazionale. La mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ ha richiesto un lungo lavoro di ricerca, di studio e di preparazione per la scelta e la movimentazione delle oltre 260 opere esposte. Uno sforzo enorme ampiamente ripagato da questa proroga, sollecitata dagli stessi visitatori, dalle scuole e dalle universitร  del centro Italia, desiderose di farne la meta di approfondimenti didattici e culturaliโ€.
La mostra ha ottenuto grande consenso e attenzione da parte dei mezzi di informazione. Lโ€™affluenza alla mostra รจ stata registrata sempre in buona crescita, con provenienza sia dal territorio che da fuori regione come tappa di turismo culturale. Grazie al biglietto unico si รจ proposto, infatti, un circuito che ha unito le tre sedi della cittร . Oltre 260 opere, tra dipinti, libri, monete, armi, armature, strumenti musicali e astronomici, permettono di scoprire e approfondire questo illustre personaggio della storia italiana, che tanto lustro diede alla cittร  di Gubbio, dove scelse di edificare il suo secondo Palazzo Ducale.
Molto richiesti sono stati anche i laboratori didattici per i piรน piccoli e le visite guidate, organizzati durante lโ€™estate e in occasione del Festival del Medioevo, e altrettanto partecipate le conversazioni tematiche con degustazioni โ€œUn aperitivo con Federicoโ€. In occasione della proroga, Gubbio Cultura e Multiservizi e l’Associazione Culturale La Medusa, rispettivamente gestori di Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano, hanno pianificato un mese di visite guidate dedicate alle scuole e attivitร  didattiche specifiche delle singole sezioni, per stimolare la curiositร  di bambini e ragazzi. Per le scuole che vorranno aderire basterร  prenotare alle due segreterie di Palazzo dei Consoli (075 9237703/4) e del Museo Diocesano (075 922904).
A corredo della mostra รจ stato pubblicato un ricco catalogo, edito da Silvana editoriale, di oltre 500 pagine con uno straordinario apparato iconografico di 550 immagini. Lโ€™accento รจ posto sul rapporto tra Federico e Gubbio spingendo lโ€™interesse sino ai tempi di Guidubaldo, anchโ€™egli, al pari di suo padre, nato nella cittร  umbra (il 24 gennaio 1472) da Battista Sforza, seconda, amatissima moglie di Federico, e scomparso prematuramente lโ€™11 aprile 1508.
Un lavoro importante, di grandissimo spessore culturale – sono le parole dellโ€™assessore alla Cultura Giovanna Uccellaniche illustra i contenuti di una mostra della quale siamo particolarmente orgogliosi, sia per il suo indiscutibile valore scientifico e storico, sia per il riscontro che ha ottenuto in termini di pubblico e di visitatori. Ora questa proroga ci permette di proporne i contenuti anche per il weekend di Ognissanti, un periodo di alta affluenza turistica in cittร , che siamo certi farร  sรฌ che nelle tre sedi dellโ€™esposizione si registrerร  un ulteriore boom di ingressiโ€.
Il risultato positivo della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ premia la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e private. Il progetto รจ stato promosso dal Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro insieme con la Direzione Regionale Musei Umbria, il Comune di Gubbio, Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo. Lโ€™organizzazione รจ affidata a Maggioli Cultura.
Nel percorso espositivo i visitatori hanno lโ€™occasione di ammirare una ricca e variegata raccolta di opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere nonchรฉ da collezionisti privati. In particolare dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserva lโ€™intera biblioteca di Federico e dei suoi successori, giungono eccezionalmente quindici splendidi manoscritti (tra essi solo due facsimili), distribuiti fra le tre sedi.
A Palazzo Ducale sono raccontate le vicende costruttive del palazzo, la vita di corte e le arti a Gubbio nel periodo feltresco. Palazzo dei Consoli presenta una prima sezione dedicata al fare, guardare e pensare la guerra allโ€™epoca di Federico da Montefeltro e unโ€™altra alla cultura umanistica del duca. Al Museo Diocesano lโ€™esposizione รจ dedicata alle scienze matematiche, astronomiche e astrologiche, particolarmente care alla corte e al duca.

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L’inaugurazione si terrร  venerdรฌ 23 settembre alle ore 18.00 e la rassegna sarร  visibile fino al 12 ottobre 2022.

Lโ€™associazione arti visive Trebisonda, con il patrocinio del comune di Perugia, per lโ€™anno in corso organizza una rassegna di cinque mostre sotto il titolo generale di Drawing as concept. Il tema analizzato fa riferimento alle modalitร  di intuizione, elaborazione e stesura iniziale dellโ€™idea delineando i percorsi attraverso i quali lโ€™intuizione si manifesta. Le mostre saranno accompagnate di volta in volta da un testo a carattere generale sulla tematica, per questo numero il catalogo sarร  corredato dai contributi di Maila Buglioni e Aldo Iori.

Artisti: Paolo Assenza,ย  Peter Bartlett, Franca Bernardi, Arianna Bonamore, Anja Capocci, Lea Contestabile, Elfrida Gubbini, Clara Luiselli, Serenella Lupparelli, Giulia Manfredi,ย  Saverio Mercati, Laura Palmieri, Diego Randazzo, Nicola Rotiroti, Dafne Tafuri, ScAle architects.

 


Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda, via Bramante 26, 06122, Perugia.

ยซIl mio modo di manifestare lโ€™Arte รจ per me una profonda riflessione sullโ€™umanitร  dellโ€™artista; dico spesso che รจ lโ€™opera che fa lโ€™artistaยป

Bruno Ceccobelli

 

Bruno Ceccobelli, allievo di Toti Scialoja, รจ un artista spirituale che ha sviluppato un linguaggio formale del tutto autonomo e scevro dalle influenze dettate dalla moda. Dalla seconda metร  degli anni โ€™70 fa parte degli artisti che si insediarono nellโ€™ex pastificio Cerere a Roma, nel quartiere san Lorenzo, gruppo poi divenuto noto come Nuova scuola Romana o Officina san Lorenzo. Lโ€™artista tiene la sua personale nel 1976 presso la Galleria Spazio Alternativo di Roma; successivamente espone a Parigi e New York. Nel 1984 e nel 1986 รจ invitato alla Biennale di Venezia ed espone in diverse mostre in Europa, Canada e Stati Uniti.

Cโ€™รจ stato un momento in cui ha capito che lโ€™arte avrebbe fatto parte della sua vita e che lei sarebbe diventato un artista?

Beh, era il 1959 e frequentavo la prima elementare, vinsi un premio di pittura promosso dallโ€™I.N.A.- Istituto Nazionale Assicurativo, un libretto di risparmio a mio nome; vivevo in campagna e i miei erano contadini: fu uno sconvolgimento per tutto il circondario. Dipinsi un pastorello che conduceva le pecore, prendendo spunto dalla raffigurazione pubblicitaria della scatola dei colori Giotto che avevano per icona emblematica Cimabue, il quale guardava con entusiasmo il piccolo Giotto, che diverrร  poi suo allievo, mentre disegnava una pecora su una roccia. Mi ero cosรฌ impressionato da quel romanzato episodio artistico che credetti nel sogno totalmenteโ€ฆ e come Giotto anchโ€™io stavo con le pecore, in fondo mi mancava solo un futuro maestro: giร , d’altronde non si racconta anche nella Bibbia che ยซquello che credi ti sarร  datoยป?

Lei รจ stato un allievo di Toti Scialoja: questa relazione quanto ha influito sulla sua arte? Se vuole, ci puรฒ raccontare un aneddoto che ricorda con piacere?

Quattordici anni dopo aver vinto quel mio primo premio, allโ€™Accademia di Belle Arti di Roma, Sezione Scenografia, arrivรฒ il mio primo maestro, Toti Scialoja, un uomo coltissimo, pittore, poeta, giร  famoso per aver avuto allievi importanti come Pino Pascali, Jannis Kounellis, Giosetta Fioroni e Carlo Battaglia. Toti era un istrione, un perfetto narratore, un rigoroso insegnante e infine un bonario amico. Ricordo con piacere lโ€™ultima sua lezione, che fece anni dopo la sua uscita dallโ€™Accademia; per il suo ottantesimo compleanno organizzammo una festa di reincontro: lui e i suoi allievi piรน affezionati, pranzammo a San Lorenzo, al ristorante Pommidoro, per poi scegliere il mio studio allโ€™ex Pastificio Cerere per un ulteriore saluto. Toti, emozionato, non si trattenne e si caricรฒ per darci una sua definitiva prolusione sulla gnoseologia dellโ€™arte; finito il discorso con applausi e commozione, io rimasi scosso perchรฉ, ancora una volta, non solo lo ritrovai empatico, ma quello che il prof. aveva appena detto era esattamente il mio pensiero sullโ€™arte. Dunque, non ero io allievo che avevo un pensiero artistico originale, ma si ergeva in me lo spirito del maestro e ne fui felice.

 

”Motore Universale”, 2011, tecnica mista su legno

Lโ€™arte รจ quindi il saper rappresentare la visione olistica-filosofica e ontologica dellโ€™umana esistenza; infatti nelle sue opere รจ molto forte e preponderante lโ€™aspetto spirituale, il modo di ricercare lโ€™essenza attraverso lโ€™arte. Ci puรฒ raccontare?

A diciassette anni, a Roma, incontrai il mondo della Teosofia grazie a Emma Cusani della L.U.T. – Logge Unite Teosofiche, cosรฌ approfondii il pensiero filosofico di Madame Helen Blavatsky che tanto aveva influenzato pittori del Novecento come Hilmaaf Klint, Kazimir Malevic, Vasilij Kandinskij, Paul Klee e Piet Mondrian. Poi, nel 1985 fui uno dei pochi artisti italiani viventi a partecipare al Los Angeles County Museum of Art, quell’esposizione storica itinerante dallโ€™America allโ€™Europa dal titolo The Spiritual artabstract painting 1890-1985. Il mio modo di manifestare lโ€™Arte รจ per me una profonda riflessione sullโ€™umanitร  dellโ€™artista; dico spesso che รจ lโ€™opera che fa lโ€™artista. Senza dubbio i miei dipingere e scolpire sono iconico-simbolici e i miei temi sono le profonditร  del cosmo e dellโ€™anima.

Vorrei concludere chiedendole di lasciarci con una parola su cui riflettere; una parola che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโ€™Umbria.

Sono nato a Todi, nel cuore dellโ€™Umbria che รจ il cuore dโ€™Italia. Mi sento fortunato, vorrei abbinare allโ€™Umbria i miei quadri fatti con la parola cuore.

Iniziativa artistica attuata nellโ€™ambito del Progetto โ€œLinguaggio Donnaโ€
Passignano,ย  โ€“ Cโ€™รจ tempo fino a domani, domenica 24 luglio per visitare presso la Rocca Medievale di Passignano sul Trasimeno, la mostra fotografica corredata da versi denominata Donna nel Sociale.

Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte il Sindaco, il direttore del GAL Trasimeno-Orvietano Francesca Caproni, Luca Biagini, presidente del Rione Centro Storico di Passignano, le direttrici artistiche Roberta Costanzi e Graziella Mallamaci, Marco Pareti, ideatore del progetto.
Lโ€™iniziativa Linguaggio Donna, nella continuitร  dei temi che da tre anni la contraddistingue, vuole mettere in evidenza la bellezza, la sensibilitร , la gentilezza e lo spessore delle raffinate rispondenze lette al femminile in continuazione di intenti con le precedenti mostre Donna vede Donna e Donna vede Uomo.
In questa edizione – ha detto Roberta Costanzi – si vogliono sottolineare quelle attivitร  dove le donne o per lavoro o per volontariato, si impegnano in un servizio per il sociale, e vengono spinte e guidate dalla possibilitร  di offrire agli altri la propria umanitร  e solidarietร . Lโ€™attenzione delle fotografe รจ rivolta alla parte piรน dolce e confortante di ogni azione femminile, ai sorrisi che allievano, sminuiscono e danno un senso di assolutezza, anche in situazioni complicate, cosรฌ come le poetesse che in poche parole riescono a descrivere momenti unici, densi e comunque preziosi.
Graziella Mallamaci ha dichiarato: Il progetto DONNA NEL SOCIALE, vuole rinnovare il messaggio portante dellโ€™iniziativa Linguaggio Donna, in particolare il rispetto e lโ€™educazione, insieme alla letizia e alla bellezza delle donne che si occupano delle problematiche e delle esigenze riguardanti il mondo del sociale e della solidarietร . Ovviamente gli elaborati artistici, rifuggono da ogni forma di violenza e disprezzo, volendo essi stessi essere un esempio fattivo e proattivo di gioia e affetto, destinato a tutti e in particolare alle nuove generazioni. Affinchรฉ i giovani ne facciano uno stile di vita manierato, rispettoso e denso di gentilezza, con il riguardo e la cura verso le donne, altresรฌ verso i bambini e gli anziani e comunque verso tutti.
Il progetto รจ ambientato in Umbria, nel comprensorio del Lago Trasimeno, – come afferma Francesca Caproni – che con la sua bellezza paesaggistica e naturalistica, accoglie nella sua suggestiva e avvenente cornice, la grazia di alcune operatrici scelte dalle fotografe, che sono diventate modelle per lโ€™occasione, prestandosi durante la propria opera a farsi fotografare per trasmettere un messaggio costruttivo e a imperituro ricordo di ciรฒ che vuol dire sociale e solidarietร . Il GAL Trasimeno-Orvietano sostiene ben volentieri questo progetto culturale che promuove il territorio e invita le persone a conoscere i luoghi lacustri descritti nei pannelli fotografici.
In questo progetto DONNA NEL SOCIALE, partecipano sei fotografe, Agnese Baldelli, Emiliana Tamburi, Lorella Scalamonti, Sabrina Covarelli, Sofia Raggi e Susanna Mannarelli e sei poetesse, Anna Maria Bolletta, Eleonora Nucciarelli, Helena Malachova, Luisa Fabbri, Maria Rita Pugliesi e Olena Romanko. Al progetto hanno dato il loro contributo anche tre bravissime fotografe, provenienti dalla Sardegna, dalla Sicilia e dal Friuli Venezia Giulia: Roberta Marras, Mariella Finocchiaro, Sonja Marinsek, ciascuna di loro con una foto, per dare voce allโ€™iniziativa da un altro punto di vista. La prossima tappa sarร  a Monteleone di Spoleto dal 14 al 21 agosto, dove la mostra verrร  esposta allโ€™interno del palazzo Comunale.


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