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Con unโ€˜estate cosรฌ torrida la siccitร  รจ in agguato. Da tutte le parti si sono levate voci che invitavano a non sprecare lโ€™acqua, che รจ il bene fondamentale per la vita.

Il totem di Fabrizio Plessi

Lโ€™artista Fabrizio Plessi ha capito il problema, ma non ha voluto rinunciare allโ€™acqua, anzi a tanta acqua, a una cascata dโ€™acqua. Fabrizio Plessi vive sullโ€™acqua perchรฉ la sua cittร  รจ Venezia. A Venezia incontri lโ€™acqua ogni momento, ma a Venezia lโ€™acqua รจ orizzontale e stranamente non ci sono fontane, mentre Plessi ama le fontane. Certo questa รจ una parola che ai romani evoca le fontane monumentali del barocco: fontana di Trevi, quella dei Quattro Fiumi o quella piccina delle tartarughe. I romani sono abituati a veder scorrere lโ€™acqua a vederla scendere dallโ€™alto, con mille schizzi e con lโ€™arcobaleno che lโ€™attraversa. Lโ€™acqua di Plessi รจ diversa perchรฉ lโ€™artista ha creato lโ€™acqua elettronica verticale.

Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, da molti anni accarezza il sogno di far diventare Todi la capitale dellโ€™arte contemporanea e ogni anno viene invitato un artista famoso in occasione del Festival delle Arti (organizzato dalla Fondazione Beverly Pepper) che si svolge in contemporanea al Todi Festival proprio perchรฉ chi viene ad assistere al Festival, puรฒ godere anche di altre forme dโ€™arte.

Fabrizio Plessi รจ presente in tre luoghi diversi: sulla piazza del Popolo con il totem Todi Today, nelle cisterne romane con Secret water e nella Sala delle Pietre con la mostra Progetti del Mondo.

Il totem elettronico รจ installato nella piazza del Popolo, dove cinquantโ€™anni fa Beverly Pepper aveva installato le sue Todi Columns, quelle che adesso si trovano sulla collina che sovrasta la cittร . Plessi ha voluto installare la sua opera elettronica nello stesso posto. Lโ€™artista ha ripreso lโ€™idea che Pepper e Pomodoro avevano iniziato, perchรฉ vedevano nelle loro opera la continuitร  verticale dei campanili.

 

 

Il totem ha due lati neri e due elettronici dove scorre lโ€™acqua. Lโ€™acqua sale adagio, come una marea, sale per 12 metri, poi, come la marea comincia a ritirarsi fino a sparire e prosciugarsi; quindi il ciclo ricomincia ininterrottamente sulla piazza e nei sotterranei. Plessi ha riportato lโ€™acqua anche nelle cisterne romane che attraversano il sottosuolo della piazza, con tre installazioni corrispondenti a quella di sopra. Questโ€™acqua, come quella reale, non sta mai ferma e ha un suo rumore che di notte si sente meglio, mentre il totem si illumina. Plessi รจ stato un antesignano dellโ€™elettronica usata come arte e come collegamento tra i materiali. Noi vediamo tutti i giorni questi collegamenti senza percepirli come arte. Abbiamo il televisore attaccato al muro, il computer posato sulla scrivania e il telefonino in mano. Materiali diversi che hanno un unico collegamento: lโ€™elettronica che solo nelle mani di Plessi diventa forma dโ€™arte.

Secret Water rappresenta lโ€™acqua che sogni, che vedi scorrere ma questa รจ acqua che non bagna, che non schizza, che non puoi toccare, non ci sono arcobaleni che lโ€™attraversano, รจ solo acqua da vedere per immaginare un mondo ideale. Lโ€™installazione resterร  sulla Piazza del Popolo di Todi fino al 25 settembre.

Tutto pronto per il secondo appuntamento del ciclo di eventi del Circuito dei Borghi dellโ€™Orvietano, il progetto volto alla scoperta degli angoli piรน suggestivi del comprensorio di Orvieto attraverso lโ€™orienteering.

Il progetto รจ guidato dallโ€™Associazione Sportiva Dilettantistica Scolastica โ€œE. Majoranaโ€, affiliata alla FIE – Federazione Italiana Escursionismo, con la partecipazione di FISO – Federazione Italiana Sport Orientamento, Slow Food Orvieto, UISP Sport per tutti, Touring Club Italiano, PAAO โ€“ Parco Archeologico Ambientale dellโ€™Orvietano e Trame di Comunitร .

 

Lโ€™evento

La giornata del 28 agosto 2022, organizzata con la partecipazione del Comune di San Venanzo, si svolgerร  presso il Parco dei Sette Frati del Monte Peglia, ed รจ un evento dedicato agli adulti come ai piรน piccoli. Si inizia infatti alle ore 9.00 con il Nordic Walking; segue, alle ore 10.00, la passeggiata alla scoperta della disciplina dellโ€™orienteering, mentre alle 10.30 si potrร  andare alla ricerca delle lanterne in un divertente gioco per adulti e bambini. Non solo: dopo la pausa pranzo un gruppo di musicisti allieterร  i partecipanti con della buona musica e, per rendere la giornata ancora piรน interessante, si aggiungeranno anche gli eventi del Peglia Fest, con lo spettacolo dei Tamburini di Assisi, una mostra mercato e concerti.

Il progetto

Il Circuito cittadino dei Borghi dellโ€™orvietano nasce dallโ€™analisi della tendenza, piรน o meno recente, alla riscoperta di una dimensione di maggiore sostenibilitร  nei ritmi quotidiani e nei rapporti sociali, con un equilibrio piรน marcato tra tempo lavorativo e tempo libero e piรน legata ai luoghi in cui il vivere si esprime. I sostanziali cambiamenti di prospettiva che lโ€™esperienza della pandemia ha velocizzato e, spesso, reso indispensabili, hanno dato impulso alla riscoperta dei piccoli borghi come modello sociale e culturale da far conoscere e valorizzare. Lo scopo del progetto รจ proprio quello di creare modelli di fruizione che possano spingere verso livelli superiori di coinvolgimento e comprensione, sia degli aspetti fisici (elementi architettonici e spazi di socialitร ) sia di quelli culturali (modelli di artigianato, enogastronomia), spesso non apprezzati appieno nella canonica visita turistica.
La strategia รจ quella di utilizzare lo sport dellโ€™orienteering, ormai affermato nella maggior parte delle scuole e quindi ben conosciuto dagli studenti e dalle loro famiglie. Si scopriranno cosรฌ gli angoli piรน suggestivi e significativi di ogni borgo in cui si svolgerร  la manifestazione: sotto forma di gara, per chi vorrร , ma anche sotto forma di passeggiata per le famiglie. I concorrenti seguiranno autonomamente percorsi per raggiungere i punti indicati su una carta topografica specifica, sperimentando, quindi, anche la capacitร  di saper leggere e orientare una carta e sapersi muovere in uno spazio relativamente nuovo.

 


Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 26 agosto a info@circuitodeiborghi.com

Lโ€™evento โ€œLโ€™Umbria: il giardino di Romaโ€, organizzato dallโ€™architetto Simona Bonini e da Saberogi Property, si terrร  nella Capitale dal 26 al 31 luglio.

L’architetto Simona Bonini

Un salotto informativo dove si incontreranno professionisti del settore immobiliare che affronteranno tematiche come lโ€™assistenza allโ€™acquisto da parte di stranieri, il tipo di strutture ricettive presenti in Umbria e i loro legami giuridici e contrattuali, ma anche lโ€™arte e gli immobili storici, la fattibilitร  e le ristrutturazioni mirate al riuso, partendo da una visione inusuale in un particolare momento storico. Questo e molto altro รจ Lโ€™Umbria: il giardino di Roma, lโ€™evento organizzato dallโ€™architetto Simona Bonini insieme a Saberogi Property, con la collaborazione di AboutUmbria e Corebook Multimedia & Editoria, che si terrร  nella Capitale dal 26 al 31 luglio.

Numerosi gli interventi da non perdere durante la sei giorni, come quello di Debora Mendolicchio, art advisor, consulente dโ€™arte e investimenti che parlerร  de Lโ€™immobiliare e i patrimoni dโ€™arte: punti di contatto sinergie e presenterร  una pillola inerente la criptovaluta immobiliare; o quello dellโ€™avvocato Giovanni Imbergamo che lavora da anni con gli stranieri e presta assistenza agli americani che acquistano in Italia. Lโ€™avvocato Gianluca Ciurnelli invece racconterร  le tipologie di strutture ricettive e spiegherร  lโ€™ospitalitร  dellโ€™Umbria, mentre lโ€™avvocato Matteo Falchetti illustrerร  Ospitality e Food. Infine, Massimo Sacco, coach e consulente per la ristorazione, si occuperร  della giornata dedicata allโ€™enogastronomia umbra.

 

Palazzotto a Tuoro

 

ยซSaranno degli incontri โ€“ o meglio โ€“ dei salotti in movimento per informare sulle potenzialitร  dellโ€™Umbria, che spesso non sono conosciute e che restano fuori dai circuiti piรน battuti. Ci vogliamo rivolgere agli investitori, a chi vuole acquistare una seconda casa o a chi vuol fare delle operazioni immobiliari assistite e ben definite. Lโ€™Umbria โ€“ come recita il titolo dellโ€™evento โ€“ รจ il giardino di Roma, infatti, oltre a essere verde e vicina alla Capitale, รจ un luogo che spesso viene scelto dai romani per lโ€™evasione e per acquistare la seconda casa. Inoltre, dopo il Covid la mentalitร  รจ completamente cambiata. Ora si va alla ricerca di una slow life e lโ€™Umbria per questo รจ un luogo perfetto: ha mantenuto nel tempo quel vivere interiore e quellโ€™intimismo che oggi sono molto ricercati. Offe anche un patrimonio immobiliare che va dalla casa nel verde e dal casale allโ€™appartamento nel borgo. Ha delle strutture antiche da fare rivivere e da reinterpretare con delle ristrutturazioni mirateยป spiega lโ€™architetto Bonini.

 

La limonaia

 

Lโ€™Umbria non vuol essere considerata la sorella povera della Toscana e attira nel suo territorio acquirenti sia italiani che stranieri, che investono non solo nellโ€™immobiliare residenziale, ma anche in quello ricettivo. ยซI prezzi della Toscana sono pazzeschi e ora si trova veramente poco a livello immobiliare, lโ€™Umbria ha molto piรน da offrire in questo momento. Quando ristrutturi e vendi un immobile non vendi solo quello, ma anche il territorio e tutto ciรฒ che lo circonda, in questo la visione dellโ€™architetto รจ fondamentale. Io da architetto ho la mia visione iniziale e ho subito lโ€™idea di cosa puรฒ diventare quellโ€™immobile, di come posso trasformarlo in funzione di e usarlo in base alle esigenze diโ€ฆยป conclude Simona Bonini.

Foligno, cittร  dantesca grazie anche a un progetto innovativo e a percorsi urbani accessibili a tutti.

ยซVien dietro a me e lascia dir le gentiยป. Questa citazione dantesca (Purgatorio, canto V) รจ il leitmotive del progetto Divina Foligno, un invito rivolto direttamente al turista a immergersi in una esperienza suggestiva, alla scoperta di una cittร  ricca di tesori artistici e culturali, spesso poco conosciuti.

Foligno ha presentato, lunedรฌ 20 giugno, presso la corte di Palazzo Trinci questo innovativo progetto che punta su una sua caratteristica storicamente importante, quella di essere una delle cittร  dantesche, caratteristica suggellata nel 2021 dal conferimento della medaglia da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Gabriele Lena, Stefano Zuccarini, Michela Giuliani e Roberto Silvestri

 

Foligno รจ stata infatti sede, nel 1472, della stampa della prima edizione della Divina Commedia e, per celebrare questo importante evento, ha deciso di realizzare un progetto di promozione turistica e culturale collegando i suoi percorsi, in base alle caratteristiche salienti o a semplici suggestioni, alle tre Cantiche del poema dantesco attraverso unโ€™applicazione digitale, a una nuova segnaletica urbana e a itinerari tematici urbani ed extraurbani in grado di fornire una visione completa ed esaustiva della grande offerta turistica del territorio.

Il progetto Divina Foligno รจ stato realizzato dalla rete di imprese Landmark โ€“ Int.Geo.Mod, Corebook Multimedia & Editoria, Studio Naturalistico Hyla, Ing. Marco Zaroli –ย  e sviluppato in sinergia con il Comune di Foligno nellโ€™ambito del programmaย  Agenda urbana di Foligno Smart community – Comunitร , Sostenibilitร  โ€“ Foligno 2020, intervento OT.6 INT_01 Realizzazione della rete di attrattori culturali attraverso la realizzazione di itinerari culturali e tematici.

Circa dieci chilometri dei tre percorsi tematici e accessibili โ€“ Inferno, Purgatorio e Paradiso โ€“ partono dalle porte della cittร  e attraversano il centro, snodandosi tra oltre ottanta punti di interesse identificati da targhe esplicative. A queste si aggiungono circa: centoventi pannelli con la segnaletica di accompagnamento, cinque leggii installati nelle piazze principali con spiegazioni anche in braille e cinque pannelli di grandi dimensioni posti nei punti di accesso alla cittร , che introducono il visitatore allโ€™esperienza di visita e sui quali si trova il QR code per scaricare lโ€™app e collegarsi al sito dedicato.

 

Inoltre, per chi volesse scoprire caratteristici e affascinanti itinerari esterni alla cittร , sono disponibili 13 itinerari extraurbani, pensati per essere percorsi a piedi o in bicicletta, che toccano i piรน suggestivi luoghi del territorio folignate, tra paesaggi unici, borghi antichi, parchi naturali e archeologici ed emergenze naturalistico-ambientali.

Lโ€™assessore al turismo Michela Giuliani, dopo aver ricordato la grande sinergia che ha reso possibile il raggiungimento di questo importante obiettivo e che ha visto partecipi varie aree dellโ€™amministrazione comunale, coordinate dallโ€™architetto Roberto Silvestri, ha sottolineato lโ€™importanza del progetto che consente al turista una fruizione innovativa attraverso una segnaletica moderna e coordinata, unโ€™applicazione tecnologicamente avanzata e una minuziosa attivitร  di censimento dei siti di interesse che sono finalmente messi in rete e agevolmente fruibili.

Un progetto inclusivo che non dimentica le esigenze delle persone con disabilitร  motoria e sensoriale che, come poi approfondito da Gabriele Lena, rappresentante della rete LandMark, possono fruire dei leggii accessibili sopra menzionati, e di un sistema di notifiche automatiche da parte dellโ€™applicazione che dopo lโ€™avvio iniziale, si attiva autonomamente ogni volta ci si trovi nei pressi di un sito dโ€™interesse.

Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha espresso: ยซGrande soddisfazione per il risultato raggiuntoยป. Ha sottolineato come finalmente anche Foligno possa disporre di una segnaletica turistica adeguata al luogo e ai numerosi attrattori che caratterizzano la cittร , una segnaletica che mancava ma che รจ di fondamentale importanza e che, integrata alla nuova APP, rappresenta ยซun passo ulteriore attraverso le nuove tecnologie per valorizzare ancora di piรน la cittร  di Folignoยป.

Questo progetto รจ un motivo in piรน, non solo per i turisti ma anche per gli umbri, per visitare Foligno e scoprire la cittร , come non lโ€™avete mai vista.

Beverly Pepper, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Bruno Liberatore e Michele Cascella sono cinque artisti contemporanei che, con numerose sculture, hanno arricchito i giardini umbri.

Loro sono solo la punta dellโ€™iceberg di una lista infinita di artisti che hanno amato lโ€™Umbria e hanno voluto lasciare qui le loro imponenti tracce. Adesso che non ci sono piรน uomini come gli eroi a cavallo o come i senatori romani da immortalare (lโ€™unica eroina a cavallo รจ Anita Garibaldi a Roma, ma รจ relegata in un angolo) le sculture hanno preso un indirizzo diverso e, sulla ribalta artistica, hanno avuto finalmente visibilitร  anche artiste scultrici come lโ€™americana Beverly Pepper.

 

Beverly Pepper

 

Da almeno quattro decenni gli spazi aperti del mondo sono stati arredati con sculture verticali di dimensioni ciclopiche. Qualunque sia il materiale usato dagli artisti, pietra, metallo o legno, generalmente predominano verticalitร  e grandezza. Anche qui in Umbria, dove niente ha la vertigine della verticalitร , si trovano numerose installazioni di questo tipo. La piรน originale e, destinata a durare nel tempo, รจ sicuramente quella di Michelangelo Pistoletto ad Assisi. Si entra nel bosco di San Francesco, si scende la collina fino a fondo valle dove si รจ accolti da un giardino pieno di olivi. In Umbria non ci si emoziona certo per gli olivi, alberi consueti, ma se si sale sulla postazione messa lรฌ, ci si trova a galleggiare al di sopra delle chiome. Da questo punto di vista รจ tutto diverso. Gli olivi hanno una disposizione precisa e inattesa: quella del simbolo dellโ€™infinito cosรฌ ricco di significati. Ecco che anche gli alberi diventano arte!
Un parco piccolo e molto diverso si trova a Castelbuono: qui il Comune ha aperto il parco delle sculture. Queste perรฒ non sono ciclopiche e sono firmate da artisti locali. Sono armoniosamente sparse su un terreno in salita, in mezzo ai vitigni della cantina Lunelli. Ogni anno, inoltre, il parco viene arricchito con una nuova opera.

 

Bruno Liberatore

 

Altre installazioni sono a Brufa, vicino a Torgiano, dove la valle si apre e piccole colline la marcano. Sulla sommitร  di una collinetta molto panoramica, Bruno Liberatore ha innalzato una nuova Stonehenge. Si tratta di colonne piramidali realizzate in Corten, un materiale molto usato dagli artisti che sembra ferro arrugginito mentre รจ acciaio protetto dalle intemperie. Qui ci troviamo dunque di fronte a sei piramidi di diversa struttura, ma di altezza simile, che dalla sommitร  della collina dominano la valle di Torgiano e che, grazie al Corten, al tramonto sembrano prendere vita. Queste sculture sono fatte per essere toccate, per passarvi attraverso e guardare il panorama da diverse angolazioni. Poi cโ€™รจ Todi, una cittร  ormai dedita allโ€™arte o meglio aperta a tutte le arti. La prima opera si incontra uscendo dalla funicolare che sale dal parcheggio. Ad accoglierci sono le frecce di Arnaldo Pomodoro: frecce in alluminio che puntano verso il cielo. Il complesso piรน spettacolare tuttavia รจ sulla collina di Todi, non per niente dedicata a Beverly Pepper.

 

Arnaldo Pomodoro

 

La Pepper รจ unโ€™artista americana che approdรฒ a Todi negli anni ’50 e, stregata dal luogo, lo scelse per viverci. Non tornรฒ quindi piรน ad abitare in America e Todi divenne la sua residenza permanente. Anni dopo, a sua volta, fu Todi ad adottare lโ€™artista. Cosรฌ la Pepper si sentรฌ in dovere di ringraziare il Comune con un regalo molto speciale: donรฒ alla cittร  numerose sue opere; queste ora si trovano disseminate ovunque sulla collina. Sono sparse sulla salita che dalla chiesa della Consolazione sale fino al parco in cima al colle e sulla sommitร  sono state rizzate le sue colonne che affiancano le antiche mura.
Non posso concludere senza ricordare Tuoro sul Trasimeno dove cโ€™รจ lโ€™installazione piรน antica, che risale agli anni ’80. Vari artisti, guidati da Cascella, hanno voluto commemorare la famosa battaglia tra Romani e Cartaginesi, che ebbe luogo proprio lรฌ nel 217 a.C. ย Una delle poche sconfitte di un esercito imbattibile. E questo รจ solo lโ€™inizio.

Lโ€™Abbazia di Sassovivo, una delle piรน antiche testimonianze della presenza benedettina in Umbria, con il suo chiostro duecentesco realizzato con 128 colonnine di marmo bianco, in parte lisce e in parte a spirale[1], accolgono la personale di Giuliano Giuman, Silentium, inaugurata il 7 maggio.

Giuliano Giuman

Una grande mostra, che si sviluppa nei bellissimi ambienti e negli spazi dell’Abbazia: un viaggio intorno al concetto del sacro, un percorso di amplificazione della percezione esterna e interna. Il maestro umbro Giuliano Giuman torna a esporre e lo fa con un percorso di 23 opere tra pittura, fotografia e installazioni site specific; la personale รจ stata presentata presso l’Accademia di Belle Arti: alla conferenza stampa sono intervenuti, oltre all’artista Roberta Taddei,ย presidente Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo, Antonella Pesola,ย critica d’arte e presentatrice della mostra ed Emidio De Albentiis, direttore Accademia Belle Arti di Perugia. La mostra, promossa in collaborazione con i Piccoli Fratelli di Jesus Caritas discepoli di Charles de Foucauld, che abitano e custodiscono l’Abbazia, e con l’Associazione Amici dell’Abbazia di Sassovivo, sarร  visitabile, a ingresso libero, fino al 7 ottobre 2022.

Giuman[2] mette in evidenza il tema del silenzio per favorire l’osservazione e la percezione. Una dimensione, quella di Silentium, che in questo particolare momento storico post-pandemico, di crisi e guerra anche in Europa, non rappresenta un vuoto o un’assenza ma, al contrario, รจ il modo in cui si organizza la presenza: essere nel presente, adesso. Proprio ora che il rapporto con il mondo รจ stato totalmente messo in discussione, catapultandoci in un presente che non ci saremmo mai aspettati, l’arte diventa una chiave di lettura indispensabile per indagare il nostro spirito. L’artista infatti, per tutto il tempo del primo lockdown, ha avuto la fortuna di trascorrere, ogni giorno ore in solitudine, proprio allโ€™interno di un chiostro cinquecentesco adiacente alla sua casa-studio, ad approfondire, meditare e cercare risposte e ispirazioni.

 

ULTIMA CENA 2015, pittura su vetro a gran fuoco

 

Antonella Pesolaย ha spiegato come ยซIl progetto, nato specificatamente per questo luogo, segue un importante percorso artistico che potremmo dire fondato sulla regola benedettina del silenzio, qui reso vivo, tangibile, vibrante dall’opera dell’artista. Giuman rievoca quell’arte che va verso un pensiero spirituale e lo fa usando il vetro come materia predominanteยป, inoltre prosegue sostenendo che ยซGiuliano Giuman, interpreta nella contemporaneitร  anche il sentimento religioso attraverso una estremizzazione delle valenze simboliche della luce e del colore. Fondendo questi due elementi, studiando le linee direttrici simultanee di sensibilitร  atmosferiche, cromatiche e sensoriali, l’artista ha costruito un percorso peculiare che lo ha portato a indagare i fenomeni della realtร  attraverso una lettura puntuale, dove la geometria costruisce e simultaneamente si annulla nel colore, creando ambienti psichici e reali. Giuman si muove tra scultura e pittura, dove tradizione e innovazione convivonoยป.
La mostra Silentium raccoglie sia la documentazione di progetti e realizzazioni di opere di arte sacra del suo percorso artistico, sia opere ispirate proprio dal luogo sacro in cuiย รจ ospitata:ย apoteosi del silenzio, dove ognuno di noi puรฒ trovare il proprio concetto di bellezzaย e sacralitร .

 


[1] L. Zazzerini, Umbria eremitica. Ubi silentium sit Deus, Edizioni Luoghi Interiori, Cittร  di Castello, 2019, p. 80.

[2] Per approfondimento si veda From Burri to Giuman. Gli artisti incendiari, in AboutUmbria Collection Red, pp. 32-40.

ย Anche per lโ€™anno 2022 il Gal Trasimeno-Orvietano ha proposto un ricco programma di eventi come ormai di consueto che sostengono il marketing, e la promozione di un territorio che ha da vendere, tradizione, cultura, natura e un patrimonio storico artistico che il passato ci ha regalato e che รจ la base del futuro sviluppo.

Si sono appena conclusi i primi due eventi delle iniziative di primavera, in contemporanea DE.CO a Monteleone di Orvieto e la Festa del Tulipano a Castiglione del Lago che hanno registrato una piรน che ottima partecipazione di pubblico, con grande attrazione anche sotto lโ€™aspetto turistico, in attesa della festa dei pugnaloni ad Allerona che riprende dopo due anni di stop a causa del covid e della 1000 miglia di Passignano il 16 giugno prossimo.

 

Festa del Tulipano 2022. Foto Giorgia Nofrini

 

ยซAbbiamo, anche questโ€™anno, reso omaggio a un ricco calendario di eventi con lโ€™impegno che va nella direzione di selezionare e di qualificare lโ€™intervento sostenendo iniziative di livello e possibilmente diffuse in tutto il territorio, facendo lo sforzo di programmare anche in condivisione con il territorio, ma soprattutto con quella autonomia di iniziativa, che ha portato anche alla proposta del 2022 ad una rigida selezione dei contenuti e degli eventi. Siamo convinti che dobbiamo con impegno continuare in questa direzione, il Gal non puรฒ essere, sia per scelta politica che per le rigide regole tecniche che dobbiamo giustamente adottare ai fini della trasparenza, un portafoglio aperto ad ogni richiesta che ci venga sollecitata dallโ€™esterno, ma siamo noi, in completa autonomia, che abbiamo il dovere di ascoltare, ma anche quello di fare una rigida selezione delle proposte. Anche questโ€™anno, a distanza di poco piรน di un anno dalla formazione di questo direttivo, abbiamo cercato di coordinare al meglio ciรฒ che oggi รจ il programma degli eventi 2022 che possiamo considerare la prima proposta di questo nuovo Consiglio di amministrazione. Abbiamo lavorato mesi e mesi, con accanto il conforto tecnico del nostro direttore, e oggi con soddisfazione dico che, anche per lโ€™anno 2022, si sta proponendo un salto di qualitร  negli eventi, considerando che il programma contiene iniziative che da tanti anni il Gal finanzia e che probabilmente se venisse meno questo sostegno non si potrebbero piรน realizzare. Preso atto quindi che esiste una storicizzazione degli eventi proposti, ogni anno si cerca di migliorare la propostaยป spiega Gionni Moscetti, Presiedente del Gal Trasimeno-Orvietano.

 

 

Il programma di questโ€™anno infatti vede due iniziative ampliarsi a tutto il territorio del Gal e in particolare Castiglione Cinema che oltre la 5 edizione a Castiglione del Lago nel giugno, vedrร  una prima edizione nellโ€™autunno inoltrato ad Orvieto e Orvieto con Gusto e con lโ€™Arte che vedrร  una prima edizione verso la fine di giugno con la proposta Trasimeno Terra del gusto dellโ€™arte e del Lavoro. Tra le novitร  cโ€™รจ poi un evento di grande spessore culturale, presentato a settembre scorso, che sono le iniziative relative ai 500 anni dalla morte di Perugino e Signorelli sul quale cโ€™รจ il progetto territoriale ma anche quello interregionale con altri due Gal dellโ€™Italia centrale. Lโ€™altra novitร  riguarda il coinvolgimento dei giovani nellโ€™attenzione al fenomeno dei cambiamenti climatici in abbinamento con il futuro dellโ€™innovazione tecnologica (Game Over Future C(o)ulture 2022) proposto a Cittร  della Pieve con il coinvolgimento dellโ€™amministrazione locale. ยซLโ€™anno 2021 รจ stato lโ€™anno dove sono nate alcune nuove iniziative, anche in relazione al fatto che la pandemia ha richiesto, a volte, un cambiamento anche negli eventi, ed รจ nato cosรฌ Giallo Trasimeno, Cartoline dal Trasimeno e altri eventi che hanno, da subito riscontrato un successo, a volte inaspettato, quindi abbiamo deciso di riproporli. Ormai storicamente in forma crescente sono diventati eventi importanti e diffusi in tutto il territorio la kermesse del merletto e del ricamo, per le quali il 2022 speriamo riprendano anche le altre iniziative oltre Fili in Trama che ha resistito anche al covid, cosรฌ come il Green Music Fest che ha coinvolto quasi tutti i nostri comuni con concerti di grande livello e che questโ€™anno abbiamo saputo con piacere sarร  sostenuto anche da un altro Gal umbro, ma anche lโ€™isola del libro, le iniziative legate al cinema e tanto altro. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo ambizioso programma e mi auguro che il 2022 sia lโ€™anno della ripartenza per ritornare a quella normalitร  di cui lโ€™economia ma anche le persone hanno tanto bisogno, sicuri che il nostro impegno sarร  utile anche a questoยป conclude il presidente Moscetti.

Leggendo il supplemento del Sud Deutsche Zeitung ho trovato un lungo articolo che parla di una comunitร  bavarese che si stabilรฌ in Umbria tanto tempo fa. La cosa mi ha incuriosito molto.

Accadde nei mitici anni Sessanta. Quelli della fantasia al potere, quelli di facciamo lโ€™amore non la guerra, quelli della rivoluzione giovanile, quelli dei figli dei fiori, quelli di John Lennon che immaginava un mondo senza frontiere. In quegli anni molti giovani pensavano di cambiare il mondo scegliendo di vivere in un modo alternativo. Fu cosรฌ che nacque lโ€™idea di fondare delle comunitร , idea che spinse migliaia di giovani a sparpagliarsi per il mondo come una pioggia di farfalle. Erano piccoli gruppi, volevano vivere in piena libertร , lontano dalle cittร , immersi nella natura, desiderosi di condividere tutto e lavorare insieme in luoghi dove nessuno era proprietario di niente e nessuno comandava.
Per loro non cโ€™erano barriere, quella pioggia di farfalle volรฒ ovunque: dagli Stati Uniti alle Hawaii, dallโ€™Europa allโ€™India. Quelli che avevano scelto la campagna pensavano di fare lavori agricoli di giorno e discorsi filosofico-sociologici la sera. Perรฒ poi gli anni passano, le utopie si ridimensionano, le mode cambiano e cambiano anche le esigenze. La maggior parte di quelle comunitร  si sciolse nellโ€™arco di pochi anni, ma alcune sono ancora attive a distanza di 50 anni e una รจ proprio qui in Umbria.

 

La comunitร  negli anni Ottanta

La comunitร 

Si tratta di una piccola enclave immersa nei boschi di Montegabbione (Terni). Era il 1975 quando 18 giovani tedeschi trovarono in Umbria il luogo ideale per fondare la loro comunitร . Prese cosรฌ vita la Comunitร  Intenzionale di Utopiaggia.
Per una cifra equivalente a 250.000 euro acquistarono cento ettari di terreno con tre case fatiscenti. Tra i suoi fondatori, uno di quei giovani che lasciarono lโ€™Universitร  per restaurare le case, per gestire gli animali e il terreno, cโ€™รจ il dr. Karl- Ludwig Schibel che ancora oggi vive lรฌ. Dopo sette anni, quando le case erano finalmente tornate abitabili e la terra aveva cominciato a dare i frutti, scesero dalla Germania 20 adulti e 10 bambini. Il lavoro nella tenuta continuรฒ e rapidamente riuscirono a diventare quasi autonomi. Negli anni Ottanta raggiunsero il ragguardevole numero di 40 persone, tutte entusiaste di vivere a Utopiaggia. I legami con la Germania non furono mai interrotti e chi aveva incarichi universitari li mantenne, senza mai abbandonare Utopiaggia.
Il tempo perรฒ รจ meno sognatore: cโ€™รจ chi, alla fine, scopre di avere altri interessi, i bambini crescono e le generazioni piรน giovani desiderano unโ€™altra vita. Cโ€™รจ infatti chi รจ andato a studiare e lavorare in Germania, chi รจ restato in Italia e chi รจ andato piรน lontano. Oggi a Utopiaggia vivono solo i suoi fondatori, sette persone, piรน la giovane รจ Gina, di soli 21 anni che, per il momento, non intende lasciare la tenuta e preferisce studiare in smartworking.

 

 

Il piccolo gruppo originario lavora quindi ancora a Utopiaggia. Tra loro, la signora Ebeling ha aperto una scuola per ragazzi tedeschi difficili, un fisioterapista ha scelto di fare il taglialegna e la signora Sabine si occupa delle pecore e del formaggio.
In tutti questi anni hanno sempre fatto tutto da soli, ma adesso, lโ€™etร  ha imposto loro di trovare un aiuto, anche italiano, come il pastore che dร  una mano a Sabine a governare le pecore. Ora la tenuta รจ una tenuta agricola a tutti gli effetti, con olivi, frutteto, un nuovo caseificio, animali e un orto per ognuna delle tre case. E cโ€™รจ pure un laboratorio di ceramica. Avrei voluto visitare la comunitร  di Utopiaggia e scambiare due chiacchierare con queste persone che hanno tenacemente perseguito un sogno, ma lโ€™intervista mi รจ stata negata perchรฉ loro non amano ricevere. Comunque, se qualcuno fosse incuriosito e si trova in zona, รจ noto che ogni venerdรฌ la comunitร  si riunisce nella ex cappella e ogni tanto organizza degli eventi dove vengono accolti anche i vicini italiani.

 


Per saperne di piรน

I turisti stanno tornando. A Roma si vedono giร  file di persone al seguito di una bandierina. A Venezia ancora si riesce a circolare ma ben presto la cittร  sarร  totalmente occupata da nuove ondate di visitatori. Firenze si sta preparando.

Il Carapace di Arnaldo Pomodoro

 

Qui in Umbria i turisti iniziano ad arrivare e, se il virus non ci sorprenderร  ancora, con lโ€™estate si farร  nuovamente il pieno. รˆ un peccato che i percorsi delle visite siano, ancora oggi, focalizzati quasi esclusivamente sui tour classici: Giotto, San Francesco, Orvieto e il medioevo dei borghi. Lโ€™Umbria centrale, infatti, รจ ricca anche di moderne opere di architettura e di scultura, ma purtroppo non si incontrano turisti ad ammirarle. Lรฌ hanno lavorato archistar e artisti famosi; tra loro troviamo niente meno che lโ€™artista Arnaldo Pomodoro. Le sue sfere di bronzo, che rappresentano il mondo, sono famosissime e si vedono ovunque: da Roma a New York, passando per il cortile del Vaticano. Pomodoro ha disegnato e costruito il Carapace della cantina Lunelli, vicino a Bevagna. Si tratta di unโ€™opera dโ€™arte che prima si osserva da fuori e poi si gode da dentro; ha linee curve, morbide e crepe come un viso che ha vissuto. Poi si entra lโ€™opera dโ€™arte. Lasciando il tempo quasi eterno del Carapace ci si inoltra sotto la bellissima cupola di legno mossa e articolata; lรฌ sotto cโ€™รจ unโ€™atmosfera raccolta dove spicca il colore rosso delle sedie, pronte ad accogliere i visitatori per far loro gustare comodamente il vino della cantina Lunelli. Un vero piacere per gli occhi, per il gusto e per lo spirito.

La chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno

A Foligno Massimiliano Fuksas ha lavorato su un enorme spazio vuoto: la zona dove hanno vissuto i terremotati del โ€˜97 fino quando, dopo lunghi anni, hanno potuto avere una casa. Il comune di Foligno ha pensato allora di usare quello spazio rimasto vuoto per erigere una chiesa dedicata a San Paolo. La chiesa si presenta come un gigantesco parallelepipedo di cemento bianco, sospeso su un rettangolo vetrato. Le pareti laterali hanno delle grandi spaccature vitree che lasciano penetrare una luce soffusa. Davanti alla chiesa si estende una lunga platea di cemento, anchโ€™essa bianca e, tutto in torno, ci sono grandi spazi dedicati alle passeggiate e al parcheggio.

Mario Botta รจ sceso dalla Svizzera per costruire una scuola a Cittร  della Pieve. La costruzione riassume la storia umbra partendo dal mattone, passando per il Medioevo e approdando allo spazio aperto. La sua cifra stilistica รจ il mattone rosso che nel ‘600 era giร  stato introdotto da un altro architetto svizzero: Francesco Borromini. Il mattone si integra benissimo con lโ€™ambiente ed รจ risultato piรน che mai indicato poichรฉ lโ€™Umbria รจ stata produttrice di mattoni fin dal periodo etrusco. La costruzione รจ modulata come le antiche mura medievali, ma con pareti che lasciano entrare la luce e la cultura. La scuola da una parte si affaccia sulla valle mentre dallโ€™altra รจ preceduta una grande area aperta: spazio ideale per lo svago dei ragazzi e degli abitanti di Cittร  della Pieve.
Accanto a queste vi sono molte altre opere moderne e contemporanee. Lโ€™Umbria ha anche creato tanti giardini di sculture che arricchiscono il paesaggio e portano lโ€™arte in mezzo alla gente, anche a quella di passaggio. Di questo perรฒ parleremo ben presto.

 

Cittร  della Pieve, foto Pino Musi. Sito www.botta.ch

La manifestazione, in programma dal 21 al 24 aprile, conta 158 conferenze, 151 relatori di fama nazionale e internazionale. Tra gli ospiti il premio Nobel Giorgio Parisi, il filosofo Massimo Cacciari, il geologo Mario Tozzi e lโ€™analista geopolitico Dario Fabbri.

Festa di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenza riprende il cammino, proprio come recita il tema scelto per accompagnare lโ€™XI edizione. Oggi pomeriggio alle 16, presso Sala Rossa di Palazzo Trinci a Foligno, si taglia il nastro alla presenza del Ministro dellโ€™Universitร  e della Ricerca, Maria Cristina Messa che interverrร , insieme al referente della Festa e fisico Roberto Battiston, allโ€™interno di una conferenza dal titolo: Stato e prospettive della ricerca italiana. Lโ€™evento – che si tiene a Foligno dal 21 al 24 aprile – ha come tema e filo conduttore: Riprendiamo il cammino. La scienza, il nuovo sviluppo, il pensiero libero.

 

 

ยซNon era facile arrivare alla XI edizione della Festa e il fatto di esserci riusciti รจ segno dellโ€™interesse che i cittadini hanno per le questioni trattate. Il titolo scelto porta con sรฉ temi collegati allโ€™uscita dalla pandemia e al processo mondiale in atto verso nuovi sistemi di sviluppo. รˆ lโ€™edizione piรน grande da quando abbiamo iniziato e rappresenta la volontร  di ricominciare tutti insieme: cโ€™รจ infatti un numero molto elevato di relatori, 151, di fama nazionale e internazionale, con 158 conferenze. รˆ una vera festa di cui sono protagonisti i giovani, gli scienziati, i giornalisti di settore, per scoprire insieme il significato della scienza e le conseguenze che questa ha sullโ€™uomo. Parleremo di temi di attualitร  come il nuovo sviluppo alla libertร  del pensiero razionale, passando per i cambiamenti climatici, lโ€™intelligenza artificiale e il mondo del Metaverso, e fino ad arrivare al futuro della salute e al superamento delle disparitร  di genereยป spiega Pierluigi Mingarelli, direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, che promuove e organizza la manifestazione in collaborazione con il Comune di Foligno, la Regione Umbria e Oicos riflessioni.
Come da tradizione cโ€™รจ anche uno spazio dedicato a Dante, la cui virtute e conoscenza declamata nella Divina Commedia si ritrova anche nel sottotitolo che accompagna Festa di Scienza e Filosofia. Un appuntamento reso ancora piรน importante dal fatto che nel 2022 si celebrano i 550 anni dalla stampa della editio princeps, avvenuta proprio a Foligno lโ€™11 aprile del 1472. Tra le nuove location cโ€™รจ il Museo Diocesano Capitolare, che ospita – tra gli altri – lโ€™incontro La questione ecologica tra ambiente fisico e universo digitale, con il filosofo Silvano Tagliagambe insieme al decano della Facoltร  di Filosofia della Pontificia Universitร  Lateranense, Philip Larrey, e al presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Vincenzo Paglia. Questโ€™anno, inoltre, la Festa esce dal centro storico per raggiungere anche la periferia: a Santโ€™Eraclio si terranno due conferenze a cura della biologa Claudia Bordese e del giornalista scientifico Piero Bianucci.

 

L’interno della cellula

Gli ospiti presenti

Quattro giorni densi di incontri e dibattiti, a cominciare dallโ€™attesissimo appuntamento con il premio Nobel Giorgio Parisi (in videocollegamento il 24 aprile). Tra i grandi nomi anche quelli del geologo Mario Tozzi, del direttore di ricerca dellโ€™Irccs Ospedale San Raffaele Anna Flavia Dโ€™Amelio Einaudi, del direttore scientifico dellโ€™ospedale San Raffaele Gianvito Martino, dellโ€™analista geopolitico Dario Fabbri, dellโ€™oceanografa Katrin Schroeder, del direttore dellโ€™Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs Giuseppe Remuzzi, dellโ€™ex direttore della Clinica di malattie infettive dellโ€™Ospedale Sacco di Milano Massimo Galli, della presidente di Emergency Rossella Miccio, dellโ€™astrofisica ucraina Elena Bannikova, del presidente nazionale della Fondazione Associazione Medici Diabetologi Paolo Di Bartolo, dello psichiatra e sociologo Paolo Crepet, del matematico Piergiorgio Odifreddi, dellโ€™amministratore delegato di Avio Spa Giulio Ranzo, del caporedattore di Leonardo, il tg della Scienza e dellโ€™Ambiente di Rai3 Silvia Rosa Brusin, della giornalista scientifica Enrica Battifoglia, del presidente dellโ€™Infn Antonio Zoccoli, del filosofo Umberto Galimberti, del filosofo Massimo Cacciari, della senatrice a vita Elena Cattaneo, della dirigente di ricerca emerita dellโ€™Infn Lucia Votano, del presidente e fondatore dellโ€™Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Silvio Garattini e del sociologo Domenico De Masi. Non mancheranno, poi, i quattro referenti scientifici della Festa: il fisico e genetista Edoardo Boncinelli, il filosofo Silvano Tagliagambe, il fisico sperimentale Roberto Battiston e il linguista Massimo Arcangeli.

 

L’interno della cellula

La maxi-installazione di Cellulaessenziale

Nella corte esterna di palazzo Trinci รจ visitabile fino al 1ยฐ maggio lโ€™installazione dal titolo Entriamo nella nostra cellula, grande novitร  di questa edizione. Curato dal Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, il progetto ha visto la collaborazione dellโ€™Itt Da Vinci, del Liceo classico Frezzi-Beata Angela, dellโ€™Its Umbria Academy e della Direzione didattica del 3ยฐ Circolo di Foligno.
Si tratta di una cupola trasparente che rappresenta la membrana cellulare, contenente il nucleo, il reticolo endoplasmatico, i mitocondri e i ribosomi. Una volta allโ€™interno รจ possibile seguire le fasi principali che caratterizzano il metabolismo cellulare. Mentre allโ€™esterno, sotto le arcate del palazzo folignate, sono posizionati dei computer per degli approfondimenti sulla biologia e delle postazioni che consentono, grazie a dei visori, di sperimentare innovative tecnologie immersive. ยซLa cellula รจ lโ€™unitร  di base degli esseri viventi, il centro motore della vita. Tutti ne parlano ma nessuno cโ€™รจ mai entrato dentro, in questo modo si puรฒ fare un vero e proprio virtual tour sotto la guida di attenti tutor, che accompagnano adulti e bambini in un vero e proprio viaggio tra i vari organi cellulariยป conclude il professor Mingarelli.

 


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