Entra nel vivo la festa patronale dellโAssunta dove la tradizione, il folklore e la gastronomia si fondono in un cartello di iniziative di assoluto livello grazie allโimpegno di tanti festaioli che con tanta passione cercano di far vivere nel miglior modo possibile la festa piรน attesa dellโanno.
Una tradizione che si tramanda da secoli come documentato dallโantico Statuto Comunale del 1508 dove giร venivano stabiliti gli obblighi che avevano gli amministratori del tempo per la festa dellโAssunta.
La presentazione con Alessandro Dimiziani, Eleonora Pace, Marco Bracoloni e Giovanni Quattrone.
Il Signore della Festa veniva eletto dal Consiglio degli Anteposti e aveva una importanza paragonabile a quella del Podestร . Aveva incarico dal Comune di spendere dei soldi della Comunitร e aveva il diritto di formare una societร o comitato dove si poteva iscrivere โun solo uomo per ogni focolareโฆโ quindi una persona a famiglia. Sia il Signore della festa, che i partecipanti al comitato erano obbligati a questo ruolo sotto pena in denaro. I soldi stanziati dalla Comunitร servivano come riportato nello statuto, ยซโฆper le cose da mangiare, per la cera, per i suonatori e per tutte le cose opportune al decoro della festaโฆยป. Il Camerario e gli Anteposti del Comune erano altresรฌ obbligati ad offrire un cero allโaltare della Collegiata in onore della Beata Vergine nella vigilia della Festa, mentre il Podestร lo doveva offrire il giorno della Festa. Dopo oltre 500 anni la storia si ripete e questโanno il Signore della Festa รจ Stefano Germani che si avvale di un valido Comitato di giovani con il quale ha preparato un programma in grande stile.
Gli eventi
Questโanno il 14 agosto prima della solenne processione saranno gli amministratori comunali che rievocheranno questa tradizione statutaria con il sindaco Gianluca Filiberti, che offrirร il cero allโaltare della Collegiata insieme agli altri amministratori e il gonfalone comunale. Nellโultimo weekend di luglio partiranno varie iniziative che introducono alla festa patronale con lโapertura delle rievocazioni storiche del Palio dellโAssunta con la Cerimonia di Investitura delle Contrade e con un Festival interregionale della porchetta con produttori provenienti dallโUmbria, Lazio, Marche e Abruzzo. Per quanto riguarda il programma degli spettacoli la data regina รจ senza il giorno della festa patronale, il 15 agosto, dove nel campo sportivo comunale si esibirร il gruppo Le Vibrazioni, una delle band piรน amate del panorama della musica pop italiana.
Anche lโenogastronomia di qualitร sarร protagonista di questo agosto lugnanese, con tante iniziative che promuoveranno i prodotti tipici locali in particolare lโiniziativa Lugnano Borgart Cibus, che promuove i prodotti della filiera corta, finanziata dal Gal Ternano, e il brand territoriale Amerino Tipico che comprende una fascia piรน ampia di produttori locali che si sta trasformando in uno dei due distretti del cibo della provincia di Terni. La Taverna de lo Priore nel centro storico, aprirร i battenti nel primo weekend del mese di agosto (dal 4 al 6 agosto), in occasione della manifestazione Medievale del Palio dellโAssunta, dove si potranno assaporare menu tipici medievali.
Mentre, dal 9 al 16 agosto, la Sagra della Pappardella delizierร i palati dei numerosi turisti che verranno a Lugnano in Teverina, con altrettante serate di intrattenimenti musicali e culturali per tutti.
Chiuderร la festa Patronale 2023 la tradizionale Cena del Ghetto, detta anche La Cena in Discesa, che รจ stata istituita nel 2016 da alcuni volontari del borgo Lugnanese, al fine di organizzare una raccolta fondi per la cittร di Amatrice (dopo il terremoto), in collaborazione con lโAmministrazione Comunale, che poi รจ stata trasformata in un evento di valorizzazione delle antiche tradizioni, unite agli incantevoli scorci del borgo. Ogni anno nel mese di agosto, la pittoresca cena di strada in discesa, viene organizzata nel Comune di Lugnano in Teverina, in Via Duca degli Abruzzi, per tradizione luogo storico dove albergavano un tempo botteghe di arti, mestieri e commerci, per offrire ai partecipanti, gustosi piatti della tradizione Umbra, (dallโantipasto al dessert), accompagnati da eccellenti vini locali. Una goliardica serata dโestate da annoverare tra gli appuntamenti di spicco, dove lโallegria, la musica e il folklore, sono i sinonimi di un sicuro coinvolgimento, per una giusta causa.
Infatti, come ogni anno, il ricavato verrร devoluto in beneficenza nei confronti di altre organizzazioni no profit. Come nella scorsa edizione, anche questโanno il Comitato Cena del Ghetto devolverร i profitti in favore della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. Durante questo periodo sarร possibile anche effettuare visite guidate nel Centro storico e nella Chiesa Collegiata di S. Maria Assunta, nel Museo Civico con la sezione Archeologica con i reperti romani della Villa di Poggio Gramignano, e la sezione storica con il Museo della Grande Guerra. Si potrร visitare anche la Chiesa e Convento di San Francesco e la Collezione Mondiale degli Ulivi Olea Mundi.
Da novembre 2022 il museo รจ passato sotto la Direzione Regionale musei dellโUmbria e il mese scorso ha riaperto al pubblico.
Un viaggio nel Pleistocene Inferiore (circa 1,5 milioni di anni fa) รจ quello che aspetta il visitatore del Museo Paleontologico Luigi Boldrini di Pietrafitta, riaperto al pubblico e passato sotto la gestione della Direzione Regionale musei dellโUmbria.
Un luogo, senza dubbio, tra i piรน significativi, non solo del territorio ma dโEuropa, sia per lโabbondanza dei fossili rinvenuti, sia per il loro valore scientifico, riconosciuto a livello internazionale. La collezione โ rinvenuta nel bacino di Tavernelle-Pietrafitta inizialmente dallo stesso Luigi Boldrini, assistente di miniera e dipendente Enel, e poi dei ricercatori dellโUniversitร di Perugia – offre migliaia di resti fossilidipiante (36 specie identificate mediante frutti e semi, 11 specie mediante pollini), molluschi dโacqua dolce (5 specie), insetti (almeno 6 ordini) e soprattutto vertebrati (ben 40 specie tra pesci dulciacquicoli, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi). Sono proprio questi ultimi a rendere unica la fauna di Pietrafitta.
Mammut. Foto di Philms
Gli ospiti del museo
Il mammut รจ sicuramente la maggiore attrazione, ma spettacolari sono anche gli scheletri del rinoceronte Stephanorhinus etruscus e i resti di cavallo. Ricca e variegata la collezione di artiodattili, con almeno due specie di cervi (tra cui la forma gigante Praemegaceros obscurus) e con una delle testimonianze piรน antiche dโEuropa per il gruppo dei bisonti, rappresentati dalla specie arcaica Eobison degiulii; degna di nota la presenza di un primate, la bertuccia Macaca sylvanus, e del castoro Castor fiber, entrambi presenti con i resti tra i piรน ricchi dโEuropa.
Non mancano i carnivori, che compaiono con un ghepardo gigante (Acinonyx pardinensis), un orso di medio-piccola taglia (Ursus etruscus) e un mustelide semiacquatico (Pannonictis nesti). Gli uccelli – generalmente rari nei fossili – sono invece abbondanti con circa 200 ritrovamenti scheletrici identificati: la maggior parte รจ riferibile a specie acquatiche o semiacquatiche simili a quelle oggi presenti nellโarea mediterranea.
ยซI vertebrati a sangue freddo sono stati oggetto recentemente di studi approfonditi. Tra i ritrovamenti di maggior interesse, ancora sotto la lente della squadra guidata dal professor Marco Cherin con il professor Roberto Rettori, entrambi del dipartimento di Fisica e Geologiaย dellโUniversitร degli Studi di Perugia, cโรจ una ranagigante del genere Latonia, che si credeva estinta milioni di anni prima. Sono anche in programma approfondimenti e studi che porteranno diverse novitร e nuovi allestimentiยป spiega Tiziana Caponi, direttrice del Museo paleontologico.
Rinoceronte Stephanorhinus. Foto by Philms
Un nuovo corso
ยซDa novembre 2022 il museo รจ passato sotto la Direzione Regionale musei dellโUmbria e il mese scorso ha riaperto al pubblico. Siamo ancora in una fase di assestamento e di rodaggio con il nuovo personale e la nuova organizzazione. Sperimentiamo e impariamo a conoscere la struttura, ma soprattutto aspettiamo di vedere qual รจ la risposta dei visitatori. Per ora รจ possibile visitarci tre volte a settimana (martedรฌ, giovedรฌ e domenica), ma lโobiettivo รจ quello di ampliare: il museo finora non aveva unโapertura continuativa, anche questa รจ una novitร da gestireยป prosegue la direttrice.
Il nuovo percorso della struttura apre anche a importanti collaborazioni con le realtร del territorio, tra cui Enel, che ha realizzato un impianto fotovoltaico da 32 kW sulla copertura dellโedificio per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, la sostenibilitร e ridurre i consumi energetici del museo, con benefici economici e ambientali. Insomma, la Preistoria che guarda al futuro!
ยซLa collaborazione con Enel si sviluppa anche con la possibilitร di ammirare nella vicina centrale elettrica le macchine scavatrici โ di loro proprietร โ che hanno permesso il recupero di questi fossiliยป conclude la dottoressa Tiziana Caponi.
Un tuffo nel passato, in un luogo che era fondamentale recuperare non solo per lโUmbria, ma per tutto il patrimonio paleontologico europeo.
Bastia Umbra รจ un comune di circa 20.000 abitanti in provincia di Perugia, situato nella piana tra il capoluogo e Assisi, lungo le sponde del fiume Chiascio.
Insediamento di epoca romana, Bastia Umbra era originariamente denominato Insula Romana – isola romana – essendo circondato come unโisola dalle acque di un lago. In seguito al prosciugamento di qust’ultimo, la cittร cominciรฒ a essere fortificata con la creazione di grosse mura e bastioni, da cui deriva il nome attuale. Del suo passato di importante borgo medievale vi รจ la testimonianza di Porta SantโAngelo. Risalente al XIII secolo e rivolta verso ovest รจ, tra le porte dellโantico borgo, quella meglio conservata. Nella parte superiore alla volta sono visibili due fenditure laterali, nelle quali venivano inseriti i meccanismi di manovra del ponte levatoio. Attorno alla cittร era infatti presente un fossato, alimentato dal fiume Chiascio, che venne interrato nei primi decenni del Novecento.
Chiesa di San Michele Arcangelo
Entrando nel borgo attraverso Porta SantโAngelo ci si ritrova di fronte alla Chiesa di SantโAngelo. Chiesa piรน antica della cittร , venne riedificata nel XV secolo nella zona precedentemente occupata da un altro edificio di culto dedicato a San Michele Arcangelo. La facciata a capanna รจ stata realizzata con la pietra rosa e bianca del Monte Subasio. Attualmente la chiesa รจ sconsacrata ed รจ stata riconvertita in un auditorium.
Procedendo a sinistra verso Piazza Umberto I si arriva alla Rocca Baglionesca, testimonianza del passato medievale di Bastia, a lungo contesa tra Assisi e Perugia, le quali si sono alternate il dominio sulla cittร fino allโannessione allo Stato Pontificio nel 1580. La Rocca venne edificata nel 1431 dalla famiglia perugina dei Baglioni che ne fece la sua dimora durante gli anni di governo della cittร . Sotto lo Stato Pontificio venne poi, nel XVII secolo, trasformata in un convento benedettino femminile.
Nei pressi della Rocca, in Piazza Giuseppe Mazzini, sono presenti due importanti chiese della cittร , la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo e la Chiesa Collegiata di Santa Croce. La Chiesa di San Michele Arcangelo รจ stata edificata tra il 1955 e il 1962, su progetto dellโarchitetto perugino Antonio Bindelli. La facciata a capanna รจ realizzata con lastre di pietra a corsi regolari ed รจ composta nella parte superiore da un rosone con dieci nicchie sottostanti e, nella parte inferiore, da un portico a sette arcate leggermente rialzato dalla piazza. Mentre lโinterno, a pianta basilicale a tre navate, presenta il presbiterio rialzato rispetto alle navate e unโabside decorata con vetrate colorate raffiguranti le Storie di San Michele Arcangelo. Adiacente alla Chiesa di San Michele Arcangelo vi รจ la Chiesa Collegiata di Santa Croce. Venne edificata nel 1295 dallโordine francescano e realizzata con la pietra bianca e rosa del Monte Subasio. Lโinterno presenta una pianta a croce latina e dipinti murali a tempera a opera dellโartista perugino Domenico Bruschi.
Fuori dalle mura cittadine รจ situata lโAbbazia di San Paolo della Abbadesse. La notorietร della chiesa รจ correlata alla storia di Santa Chiara. Si narra che la Santa, dopo essere fuggita dalla famiglia per seguire gli insegnamenti di San Francesco, sia stata portata dal Santo proprio in questa chiesa. Costruita nellโXI secolo รจ stata per alcuni secoli adibita a convento benedettino, fino a quando venne quasi totalmente distrutto dai perugini nel 1389. Lโunico elemento rimasto intatto รจ la chiesa, attorno alla quale nel 1862 venne costruito il cimitero comunale, che funge oggi da cappella del cimitero.
Rocca baglionesca, foto di Enrico Mezzasoma
A unire le due parti della cittร , vi รจ il ponte sul fiume Chiascio. Voluto da Papa Paolo III Farnese, รจ stato realizzato sulla confluenza del torrente Tescio nel fiume Chiascio tra il 1546 e il 1548 su progetto dellโarchitetto perugino Galeazzo Alessi. I sostegni delle tre arcate sono stati decorati da due oculi che contengono le insegne raffiguranti Papa Paolo III e Papa Gregorio XIII, che lo ha rinforzato tra il 1579 e il 1581. Da non perdere la piccola Chiesa di San Rocco. Situata allโangolo tra via Roma e via Veneto, venne edificata nel XVI secolo come ex voto dagli abitanti del paese, grati al Santo per aver preservato la cittร di Bastia dalla pestilenza. Ogni anno, il 16 agosto, si svolge la festa dedicata al Santo e si porta in processione una statua lignea raffigurante San Rocco, realizzata dal Mastro di Magione.
Curiositร : la campagna attorno Bastia รจ fin dallโOttocento luogo di ritrovo e di scambio per commercianti di tutto il centro Italia. Lโattivitร fieristica si รจ andata consolidandosi nel corso del XX secolo, fino allโedificazione di un centro fieristico e alla creazione dellโente Umbriafiere S.p.A.
Giovedรฌ 6 luglio abbiamo assistito alla conferenza “I borghi e il sistema del turismo, ulteriori opportunitร del PNRR” organizzata da CIM, la Confederazione degli Italiani nel Mondo.
Lโincontro, svoltosi presso il suggestivo agriturismoTramonto su Assisi a Collestrada (PG), aveva lโobiettivo di presentare il Consiglio Umbro della CIM, Confederazione degli Italiani nel Mondo. Si tratta di unโAssociazione dei cittadini italiani residenti allโestero, completamente indipendente da organizzazioni politiche, partitiche e sindacali, che ha lโobiettivo di assistere gli emigrati italiani, di difendere i loro diritti politici, civili e sociali e di supportarli nella loro integrazione presso i Paesi ospiti. Fra le altre cose, scopo della CIM รจ quello di instaurare, sviluppare e favorire i rapporti tra gli emigrati e i paesi di origine dato che spesso, come nel caso dellโUmbria, gli emigrati sono partiti dai piccoli borghi; per questo durante lโincontro si รจ parlato delle nuove opportunitร offerte dal PNRR che offre la possibilitร per i centri con meno di 5.000 abitanti di partecipare a nuovi bandi che potranno assegnare fondi fino a 1,5 milioni. Lโincontro, coordinato da Paolo Luccioni, presidente della CIM Umbria, ha visto la partecipazione di personaggi del mondo istituzionale, associativo e imprenditoriale.
Dopo lโintroduzione del vice-presidente Marco Parente e i saluti del presidente di ANCI Umbria, Michele Toniaccini (in collegamento), del vice-presidente dei Borghi piรน Belli dโItalia in Umbria Alessandro Dimiziani, della parlamentare europea Francesca Peppucci (in collegamento) e del presidente di UNPLI Umbria Francesco Fiorelli, si sono susseguiti interventi che hanno apportato il proprio contributo allโordine del giorno. A partire dallโon. Angelo Sollazzo, presidente nazionale della CIM che ha restituito alla platea un quadro interessante dei nostri connazionali nel mondo oggi, lontanissimo dallโimmagine stereotipata impressa da anni nel nostro immaginario degli italiani con la valigia di cartone, poveri e poco alfabetizzati che partirono alla ricerca di fortuna. Oggi gli italiani sono protagonisti nei Paesi e nelle societร dove si sono perfettamente integrati, ricoprono posti chiave dellโeconomia e della cultura, sono quelli che costruiscono strade e metropoli, protagonisti nella moda e nella cucina, comunitร importanti a cui le classi dirigenti locali guardano con rispetto e attenzione. Hanno voglia di riscoprire i luoghi da cui sono partiti i propri avi non solo da protagonisti di un turismo di ritorno di qualitร , ma anche apportando il proprio personale contributo alla valorizzazione delle terre dโorigine a cui rimangono profondamente legati.
Fiorello Primi, presidente dei Borghi piรน Belli dโItalia, ha sottolineato come il turismo da solo non sia sufficiente, di come in primo luogo i fondi vadano utilizzati per creare lavoro e servizi contro lo spopolamento crescente dei nostri piccoli centri. E a proposito di fondi e di PNRR, chiarificatori sono stati gli interventi di Riccardo Fontanelli della Grimaldi Alliance, che รจ entrato nel dettaglio delle opportunitร offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore dei borghi, e di Luca Federici Direttore regionale per il Coordinamento PNRR, risorse umane, patrimonio, riqualificazione urbana.
Margherita Scoccia, Assessore allโurbanistica del Comune di Perugia, ha espresso interesse per lโargomento trattato in quanto Perugia, quinto Comune italiano in termini di estensione territoriale, si configura come un insieme di piccoli borghi, ognuno con esigenze e caratteristiche proprie. Presente anche Sviluppumbria con Mauro Marini, responsabile attivitร operative e turismo dellโEnte, che pur puntualizzando come Sviluppumbria non gestisca direttamente i fondi del PNRR, ha sottolineato come i progetti di cui si occupa siano a supporto e strettamente collegati allo stesso.
La madrina Eleonora Pieroni
Dopo la testimonianza dellโattrice e presentatrice Eleonora Pieroni che, in quanto Ambasciatrice in Umbria dei Borghi piรน Belli dโItalia, ha raccontato la sua esperienza come italiana nel mondo e il suo personale impegno nella promozione della sua terra dโorigine, lโUmbria, e dellโItalia tutta, e lโintervento di Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria – che ha sottolineato il ruolo fondamentale nel turismo e nellโaccoglienza di tutto il settore agroalimentare – hanno concluso la carrellata gli imprenditori Fabio Cancelloni e Lorenza Vitali Cremona sottolineando lo stretto connubio fra imprenditoria e valorizzazione del territorio. La serata si รจ conclusa con una degustazione di prodotti enogastronomici del nostro territorio accompagnata dalle note delle proposte musicali a cura del duo Le Mani.
Da questo piacevole pomeriggio abbiamo senzโaltro colto la grande opportunitร che rappresentano gli 80 milioni di connazionali allโestero per il nostro turismo, target da guardare con grande attenzione e al quale dedicare progetti mirati, e dellโimportantissimo aiuto (fino a due anni fa impensabile) che possiamo trarre dai fondi del PNRR. Coniugare al meglio questi due aspetti e trarne ricchezza per il territorio รจ la sfida che ci vede tutti coinvolti da qui fino al 2026.
ยซLuca Signorelli ebbe un rapporto speciale con lโAlto Tevere, a cui ha lasciato alcune delle sue opere piรน belle e conosciute. Sebbene visse e morรฌ a Cortona, Cittร di Castello e la Valle del Tevere divennero una seconda casa per lโartistaยป. Cosรฌ scrive Tom Henry, professore di Storia dellโArte allโUniversitร di Kent, considerato uno dei maggiori esperti al mondo delle opere del maestro cortonese.
La Pinacoteca di Cittร di Castello (della quale abbiamo parlato in un precedente articolo) รจ solo il punto di partenza per scoprire le opere di Luca Signorelli, distribuite tra i diversi borghi dellโAlta Valle del Tevere. Il pittore – tifernate ad honorem – ha lasciato molte tracce del suo passaggio e, nel 2023 in occasione dei 500 anni dalla sua morte, un percorso celebrativo riunisce le undici opere visibili con un unico biglietto (fino a dicembre 2023) grazie allโunione di otto comuni, una diocesi e oltre 20 musei.
La prima tappa alla scoperta della Valle del Signorelli รจ al Museo diocesano di Cittร di Castello dove, nel suggestivo salone gotico, รจ esposta una pregevole tavola di scuola signorelliana datata 1492, che rappresenta la Madonna in trono con Bambino, San Girolamo e il beato Colombini da Siena. Anche nellโex chiesa di San Giovanni Decollato โ sempre a Cittร di Castello – sono presenti due dipinti attribuiti alla sua scuola. Se ci spostiamo nella frazione di Morra, invece, nel piccolo oratorio di San Crescentino Signorelli realizzรฒ, intorno al 1507, un ciclo di affreschi ispirati al tema della Passione di Cristo; didascalica e commovente trova il suo apice nella rappresentazione delle scene della Flagellazione e della Crocifissione.
Pala della Deposizione a Umbertide (Perugia)
Il viaggio prosegue a Citerna dove, lungo la parete destra della chiesa museo di San Francesco,ย รจ conservato, in una nicchia, lโaffresco raffigurante la Vergine con Bambino tra i Santi Michele Arcangelo e Francescorealizzato con largo apporto della bottega: gli angeli si pensa siano dipinti dalla mano dellโartista toscano, poco prima della sua morte. Mentre per la chiesa di Santa Croce di Umbertide, oggi sede del Museo di Santa Croce, Signorelli eseguรฌ nel 1516 la Pala con la Deposizione sullโaltare maggiore, eccezionalmente ancora corredata di predella e cornice originali.
Le tracce della sua bottega si trovano anche al Castello Bufalini di San Giustino, dove รจ conservata una tavola raffigurante la Madonna con Bambino incoronata da due angeli mentre poggia su una nuvola con ai lati i Santi Cristoforo e Sebastiano; e nel Museo Civico di Montone dove influenza signorelliane si manifesta nellโAnnunciazione tra i Santi Fedele e Lazzaroe nellโImmacolata tra Profeti e Sibille, riconducibili a due artisti provenienti dalla sua scuola.
Sullo sfondo della pittoresca cittadina umbra di Spello, un progetto artistico speculativo sta dando vita a un’esperienza unica che fonde passato e presente.
Umbria Ecologia Artificiale, un’iniziativa che ricrea l’atmosfera dei borghi umbri in chiave contemporanea, ci invita a riflettere su come i grandi maestri del passato avrebbero immaginato i magnifici borghi umbri. In questa affascinante combinazione, lo stile di Vincentvan Gogh si trasforma in un’intrigante melodia visiva durante l’Infiorata, lโevento annuale che celebra il Corpus Domini.
Spello secondo Van Gogh
L’infiorata di Spello, un’opera d’arte effimera che trasforma la cittร , diventa cosรฌ il perfetto scenario per l’espressione artistica che Van Gogh avrebbe adottato. Immaginatevi alzare lo sguardo e perdervi in un caleidoscopio di stelle, proprio come gli antichi spettatori di Hispellum facevano nei loro momenti di contemplazione. Le immagini generate artificialmente catturano l’essenza della notte stellata che tanto ha affascinato Van Gogh. Le maestose mura romane che circondano la cittร , fedeli custodi della sua storia millenaria, diventano sfondo per l’espressione artistica di Umbria Ecologia Artificiale. La fusione di questi due elementi crea un contrasto suggestivo, che mescola l’imponenza del passato con la vitalitร del presente. Ma รจ durante la Notte dei Fiori, quando Spello si illumina di luci soffuse e i girasoli brillano sotto la luna, che Umbria Ecologia Artificiale rivela tutto il suo splendore. Vediamo trasformare la cittadina in un vero e proprio regno di colori in gradienti, dove architettura e natura si incontrano in una danza senza tempo e catturano l’essenza di questa notte magica.
Nella sua creazione, l’intelligenza artificiale ha sapientemente abbracciato i caratteri unici della morfologia di Spello. Si respira un’atmosfera onirica senza stravolgimenti. Le prospettive a tre punti, tanto care a Van Gogh, le strade tortuose di Spello che si estendono verso l’orizzonte, i tetti delle case che sembrano inclinarsi leggermente, conferiscono un senso di vitalitร alle strade silenziose. Queste prospettive insolite, che sfidano la tradizionale rappresentazione visiva, ci avvolgono in un mondo che spesso ci sfugge, una realtร che Van Gogh stesso avrebbe ammirato. Sembra aver catturato una realtร senza filtri, una visione autentica che ne svela l’essenza profonda. Gli edifici storici, le strade acciottolate e le piazze si fondono con il paesaggio in un modo che sembra trascendere i confini fisici, come se le pareti degli edifici respirassero e i tetti danzassero al ritmo di una melodia segreta.
Le via di Spello nello stile di Van Gogh
Queste immagini generano una connessione emozionale con l’osservatore, che si ritrova a contemplare una realtร che va oltre il semplice sguardo superficiale. Sfumature e proporzioni, la delicatezza dei dettagli come quella vecchia automobile rossa parcheggiata di fronte ad un portone blu (forse un teatro?) e l’intensitร dei colori ci risucchia in un mondo che sembra tangibile eppure etereo. ร proprio questa capacitร dell’intelligenza artificiale di rivelare una realtร nascosta, ma intrinsecamente presente, che rende lโesperienza cosรฌ affascinante. Ci permette di guardare oltre il visibile e di abbracciare un’interpretazione unica e personale del mondo che ci circonda.ย
Questo connubio tra intelligenza artificiale e arte, tra Spello e la visione di Van Gogh, ci invita a riflettere sulla bellezza che puรฒ emergere quando l’innovazione tecnologica si unisce alla sensibilitร artistica. Questa esperienza artificiale รจ un invito a visitare Spello e a immergersi nella bellezza che i paesaggi umbri hanno da offrire. ร un richiamo per gli abitanti della regione e per i turisti da tutto il mondo che desiderano vivere un’esperienza unica.
Dal 23 al 26 giugno torna la seconda edizione di Trasimeno tra gusto, arte e lavoro, un evento voluto e organizzato dalย Gal Trasimeno-Orvietano, in collaborazione con i Comuni del Trasimeno, con il Consorzio Urat e il Consorzio Orvieto Way of Life, Coldiretti Umbria Terranostra, Associazione Eventi di Castiglione del Lago, Fondazione Cotarella e Lagodarte.
La manifestazione coinvolge tutta la comunitร del Trasimeno, le associazioni, i consorzi, le imprese, gli operatori commerciali, il mondo dellโalta formazione, che svolgeranno un ruolo da protagonisti e permetteranno di offrire ai cittadini – ma anche ai tanti turisti presenti โ unโoccasione per apprezzare un patrimonio che รจ fatto di storia e cultura, ma anche di ambiente, paesaggio ed eccellenze enogastronomiche. Un programma ricco di iniziative, il cui filo conduttore sono i tre temi del gusto, dellโarte e del lavoro, affinchรจ possano contribuire a uno sviluppo economico futuro, ma soprattutto a un futuro capace di intercettareย nuove sfide e nuove opportunitร .
La contaminazione, la sinergia e la connessione fra Arte, Gusto e Lavoro si concretizza grazie alla collaborazione con i principali attori dellโenogastronomia e del turismo del territorio primo dei quali Coldiretti, ma anche i Consorzi dei Vini e degli altri prodotti tipici, il mondo del Turismo e della cultura.
La presentazione dell’evento
Il convegno
Si inizia venerdรฌ mattina (ore 11) con un convegno dal titolo: Aree rurali e piccoli borghi in Umbria promuovere e incentivare il turismo come opportunitร di sviluppo economico a Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago, nel quale – dopo i saluti istituzionali del Presidente del Gal Gionni Moscetti e del Presidente dellโUnione Comuni del Trasimeno e Sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico – i rappresentanti di Coldiretti, del Gal, dell’Associazione regionale dei Borghi piรน belli dโItalia, dei due consorzi turistici del Trasimeno e dellโOrvietano, la Direttrice dellโaccademia Intrecci Marta Cotarella, la Dirigente del settore Turismo della Regione dellโUmbria Antonella Tiranti e lโamministratore di Sviluppumbria Michela Sciurpa, porteranno il loro contributo a un tema che รจ molto importante per lโarea del Trasimeno, dove turismo e settore agricolo sono i settori principali dellโeconomia. Il Gal presenterร i risultati della recente analisi swot, il focus dati sul turismo e le strategie future, presentati tre mesi fa sul primo bando per la nuova programmazione che dimostrano un trend estremamente positivo in tutta lโarea che ha giร superato i dati pre-pandemia.
Gli eventi
Sabato 24 e domenica 25 lโintera giornata sarร dedicata alle eccellenze del territorio con il mercato campagna amica e lo Street fooddel contadino, a Castiglione del Lago, Rocca del Leone, per finire, dalle 19,30 in poi, con il Pic Nic sotto le Stelle, con i prodotti degli espositori e dei produttori e i vini del Trasimeno. Sabato pomeriggio sarร organizzato, a partire dalle 16, un corso sullโolivo e sullโolio a cura della cooperativa Oleificio Pozzuolese e dellโAssaggiatore professionista di Olio Mario Cirulli, con la partecipazione di Romeo Pippi, consigliere del Gal e Presidente del Distretto del Cibo Trasimeno – Corcianese, nel quale saranno coinvolti oli e relative aziende di diverso tipo sia del Trasimeno sia dellโOrvietano. Domenica alle 21,30 invece ci sarร la 12ma puntata, la seconda in esterna, della trasmissione Oggi cucino io condotta da Marco Pareti e Anna Lisa Baldi in collaborazione con Unione Regionale Cuochi Umbri, Federazione Italiana Cuochi, Coldiretti e TEF.
Il Tema dellโArte sarร invece assegnato questโanno al 500mo anniversario dalla morte di Perugino e Signorelli. Infatti, sia venerdรฌ pomeriggio sia domenica saranno organizzati due itinerari di visita a cura di Lagodarte, il primo venerdรฌ pomeriggio, che coinvolgerร i Comuni di Paciano, Panicale, Castiglione del Lago e la frazione di Fontignano, Sulle strade di Pietro con visita guidata ai luoghi del Perugino e dei suoi allievi e, alla scoperta anche di luoghi di solito non aperti al pubblico. Il secondo domenica Paesaggio di luce e poesia nella pittura che coinvolgerร i Comuni di Castiglione del Lago e Cortona e la visita delle due mostre appena aperte, la prima a Palazzo della Corgna dal titolo RINASCIMENTI tra Perugino e Signorelli, lโinvenzione del Paesaggio Visioni Panoramiche tra reale e virtuale e la seconda a Cortona la grande mostra dedicata al pittore toscano: Signorelli 500 โ Maestro Luca da Cortona, pittore di Luce e Poesia.
Mostra Rinascimenti. Foto Riccardo Capecchi
Lโevento si chiude a Cittร della Pieve con la cena a quattro mani alla Locanda della Picca, con Chef Arcangelo Tinari Villa Maiella una stella Michelin e lo Chef Fabio Bonomo della Locanda della Picca. Lโappuntamento si lega a un pari evento, Orvieto cittร del gusto, dellโArte, del Lavoro e dellโinnovazione che si svolgerร a Orvieto tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre.
ยซUn evento di promozione del territorio, delle nostre eccellenze enogastronomiche e non solo – dichiara il Presidente del Gal trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti โ che vuole qualificare lโofferta turistica, formare i giovani e dare centralitร e dignitร alle professioni legate al turismo, e allโaccoglienza. Dโaltra parte โ continua โ abbiamo molto da offrire in tema di arte, paesaggio, enogastronomia occorre saperlo comunicare attraverso una offerta integrataยป. ยซร uno degli eventi piรน importanti che il Gal sostiene nel proprio territorio โ aggiunge il Direttore del Gal Francesca Caproni โ e che coinvolge lโintera area a inizio e fine estate, anche nellโintento di prolungare la stagione turistica in periodi che sono un poโ piรน deboli di altri. Vogliamo improntare un marketing territoriale, – continua – ma anche formare i giovani che possono trovare occupazione e lavoro nellโeconomia della Bellezza che caratterizza ogni tema che viene affrontato nellโevento avvero gusto, arte e lavoroยป.
Per informazioni sullโevento www.galto.info e informazioni e prenotazioni urat@lagotrasimeno.net 075/951307 – 334 2127910 dalle 9 alle 13,30 e dalle 14 alle 18.
Sono appena iniziati gli eventi firmati U-FLOW. Umbria โ Fiumi Lago On Water, il progetto di turismo esperienziale outdoor ideato per vivere il territorio attraverso una rete di itinerari cicloturistici.
Ben tre eventi non competitivi โ due a giugno e uno a cavallo tra settembre e ottobre โ inaugureranno U-FLOW, il progetto volto a valorizzare il territorio regionale attraverso un turismo sportivo ed esperienziale. I tre tracciati lungo i quali si svolgeranno i tre raduni cicloturistici diventeranno poi dei percorsi permanenti per vivere il territorio in maniera innovativa.
Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi ai nastri di partenza. Foto di Philms Produzioni Video
Al centro di questa operazione ci sono ben 16 Comuni, che sono stati coinvolti in questa valorizzazione del patrimonio storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico della Regione: Perugia, Castiglione del Lago, Cittร della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Tuoro, Lisciano Niccone, Bastia, Corciano, Piegaro, Umbertide, Pietralunga e Monte Santa Maria Tiberina.
I tre itinerari ad anello individuati non solo abbracciano tutti i Comuni interessati, ma li accomunano sotto un tema scelto, che รจ quello delle acque interne: i percorsi si sviluppano infatti attorno al lago Trasimeno, toccano lโacquedotto di Montepacciano e la Fontana Maggiore, cosรฌ come il Tevere e la rete dei suoi affluenti. Lโacqua, fonte di vita, diventa dunque la cifra di unโofferta turistica di straordinario valore.
Prove di percorso. Foto di Philms Produzioni Video
Il primo appuntamento ha visto come protagonista il percorso Blue Wave di 151 km, con partenza da Tuoro sul Trasimeno, che si รจ svolto dal 9 allโ11 giugno con lโausilio di Trasimeno Bike Experience. La seconda tappa di 160 km, svoltasi dal 16 al 18 giugno con lโausilio di Shape Bike Experience, si รจ appena conclusa e si รจ svolta lungo il Green Wave, con partenza e arrivo a Piazza IV Novembre, nel centro storico del capoluogo regionale. Il gran finale ci aspetta con i 92 km del Yellow Wave, in programma dal 29 settembre al 1 ottobre. Il percorso, che toccherร la Valle umbra, prenderร avvio da Bastia Umbra.
I tre percorsi sono adatti a bici da strada ed e-bike; si tratta di eventi non competitivi e gratuiti previa iscrizione attraverso il sito web. Ogni partecipante potrร affrontare ogni itinerario come preferisce, scegliendo dove e quando mangiare e dormire. Lungo i percorsi verranno segnalate tutte le attivitร protagoniste, con i propri prodotti di eccellenza, cosรฌ come gli spunti storici e artistici. Lโiscrizione sarร seguita dalla consegna di un kit di partecipazione che comprende la traccia GPX del percorso, un numero da contattare in caso di emergenza, una welcome box e una road map dove potranno essere apposti i timbri previsti per attestare il passaggio nei Comuni coinvolti. Alla fine di ogni percorso sarร presente un villaggio sportivo dove i partecipanti potranno rifocillarsi assaggiando le eccellenze enogastronomiche locali.
La presentazione, foto di Paolo Lazzaroli
Il progetto รจ stato presentato giovedรฌ 1 giugno presso la sala Gotica della biblioteca degli Arconi a Perugia, alla presenza di Andrea Romizi, Sindaco di Perugia, Gabriele Giottoli, Assessore al Turismo del Comune di Perugia; Francesco Mangano assessore al turismo di Corciano, Gianluca Moscioni sindaco di Lisciano Niccone, Thomas Fabilli vice sindaco di Tuoro sul Trasimeno, Filiberto Franchi assessore allo sport di Bastia Umbra. Presenti anche Luca e Chiara Brustenghi dellโAsd Il Perugino Running club e Rolando Fioriti di Confcommercio.
Il presente lavoro intende indagare il primato dellโistituzione dei Monti di Pietร , questo รจ da anni conteso tra Perugia e Ascoli. La risposta a tale quesito risale solamente nei documenti dโarchivio, unici veri custodi della veritร tanto bramata dalle due cittร .
Il caso di Perugia
Assai arduo risulta stabilire la data certa di fondazione del Monte di Pietร di Perugia. La maggior parte degli storici per vari decenni ha sostenuto fosse il 1474, altri il 1460, ma la data corretta, derivante da unโoculata lettura dei documenti, รจ lโaprile del 1462. La fondazione del Monte, da fra Mariano da Firenze, รจ stata attribuita a fra Barnaba Manassei da Terni. Il frate perรฒ non compรฌ lโopera da solo, ma fu aiutato da un altro Minore osservante, fra Fortunato Coppoli da Perugia. Una delle prime indagini sulla fondazione del Monte fu condotta dal Pellini, uno storico locale di Perugia, che nel Seicento andรฒ a studiare la documentazione dellโArchivio comunale per dirimere la questione sulla fondazione del Monte. Pellini nella sua Historia di Perugia narra perfettamente le fasi e i protagonisti che cooperarono per la fondazione dellโIstituzione. La fondazione del Monte perรฒ รจ attribuita dal Pellini a fra Michele Carcano da Milano, ma ciรฒ stride fortemente con ciรฒ che era stato detto da fra Mariano da Firenze. Probabilmente la soluzione allโintricato mistero risiede in una cooperazione tra i due osservanti. Lโipotesi piรน probabile รจ che Fra Barnaba, essendo in quel periodo vicario dei frati Minori dellโOsservanza dellโUmbria, abbia appoggiato la proposta di fra Michele Carcano da Milano. Questโultimo durante la quaresima del 1462 piรน volte predicรฒ in cittร contro lโattivitร usuraia esercitata dagli ebrei. Il 3 aprile del medesimo anno, parlรฒ presso la piazza e raccogliendo tutte le motivazioni affrontate nelle precedenti predicazioni, disse ai presenti che dovevano lacerare i patti stabiliti con gli ebrei e fondare una nuova istituzione di prestito. Il giorno dopo, le autoritร sensibili al volere del popolo, annullarono le concessioni fatte agli ebrei, in vigore dal 1457. Lโannullamento avvenne con un solo voto contrario su 49 e con precisi richiami e citazioni di leggi canoniche che i rappresentanti avevano udito dal frate. La cancellazione dei patti fu immediatamente seguita dallโistituzione del Monte di Pietร . Il suggerimento della fondazione del Monte venne proprio da Carcano. Perรฒ a differenza dellโistituzione dei Monti successivi, a Perugia le autoritร fondano il Monte autonomamente, senza lโinterferenza dei frati nello stabilire gli statuti. Qui le autoritร si limitarono a seguire il consiglio di Carcano.
Si evince chiaramente come le cause fondati del Monte sono le medesime di quelli di Jesi e Osimo, studiati in precedenti saggi e pubblicati nella rivista Miscellanea Francescana. Due sono le costanti che riscontriamo nella fondazione dei Monti: il debellamento della sfrenata attivitร usuraia da parte degli ebrei e lโintervento dei Minori Osservanti per la fondazione dellโistituzione.
Monti di Pietร nella storia
Un approfondimento su Ascoli
Stando a ciรฒ che dice lo storico ascolano Francesco Antonio Marcucci, il primo Monte di Pietร fu istituito in Ascoli per opera di Beato Marcoda Montegallo. Lo storico spiega lโavvenimento con le seguenti parole: ยซIl primo Monte di Pietร lo volle il Beato qui in Ascoli, sua patria, nel 1458, in cui si portรฒ a predicare, avendo proibito la cittร in tal anno al nostro Ghetto giudaico il prestare piรน i pegniโฆยป. Lo storico ascolano afferma di aver tratto tali considerazioni da fonti ben precise: dallo storico del XV secolo Pieragnolo Dino, la cui opera si รจ perduta nel XIX secolo, e Nicolรฒ Marucci, un antenato di Francesco, autore di un trattatello perรฒ mutilo nella sezione dโinteresse ai fini della presente ricerca. Marcucci perรฒ non venne preso sul serio poichรฉ era solito inventare notizie storiche per accrescere la notorietร e la gloria dei suoi antenati. Egli era Vescovo di Montalto Marche e Vicegerente di Roma, un tipico prelato di alto rango settecentesco, colto ed erudito, ma non storico di professione. Heribert Holzapfel, il piรน grande storico dellโistituzione Monte di Pietร , trattando di quello di Ascoli, neanche menziona Marcucci e si limita a dire che ci sono troppe lacune nel materiale documentario dโarchivio per affermare che quello ascolano sia stato il primo. Uno degli storici piรน critici nei confronti di Marcucci fu il compaesano Giacinto Cantalamessa Carboni. Egli in Notizie storiche per servire alla biografia di frate Marco da Montegallo, medico, teologo ed oratore del sec. XV non accolse le teorie di Marcucci, anzi le respinse, poichรฉ il prelato non poteva affermare notizie veritiere, essendo andati distrutti i libri consiliari con lโincendio del 1535, fatto appiccare al palazzo degli Anziani dal commissario Quieti per far uscire alcuni rivoltosi che si erano barricati allโinterno. Neanche lo storico Giuseppe Caselli, massimo esperto di san Giacomo della Marca, risparmia aspre critiche al metodo di Marcucci.ย La risposta perรฒ a tutti questi interrogativi risiede negli Atti consiliari 1456-1461 conservati presso lโArchivio di Stato di Ascoli Piceno. In queste due carte sono riportati giorno, anno e nome del fondatore. Il Monte fu fondato tra il 4 e il 15 gennaio 1458 da Beato Domenico da Leonessa e portato avanti da Beato Marco da Montegallo. Cosรฌ รจ riportato nel documento: ยซSuper persuasionibus factis in pulpito pluries per R. P. fratrem Dominicum de Leonissa Ordinis Minorum Regularis dicte qui dicit quod ad honorem et laudem Dei fiat Mons Pietatis in Asculumยป. Dunque, Marcucci aveva ragione, ma aveva commesso lโimperdonabile errore di omettere il fondatore del Monte, cioรจ colui che aveva iniziato lโopera, Beato Domenico da Leonessa. Ciรฒ che ha ingannato Marcucci รจ il fatto che nel medesimo anno entrambi predicano in Ascoli, ma con due scopi differenti: Domenico da Leonessa affinchรฉ venisse fondata unโistituzione di credito, Marco da Montegallo contro lโusura praticata dagli ebrei. A dimostrazione di ciรฒ, giungendo alle carte 52v โ 53r degli Atti consigliari di quellโanno si legge lโattuazione dellโabolizione del banco delle usure (ad opera dei giudei). Dunque, ecco la chiara dimostrazione del primato del Monte di Pietร di Ascoli su quello di Perugia, ancora una volta il francescanesimo risulta essere molto piรน radicato nelle Marche, che nellโUmbria, regione dโorigine del movimento.
Lโottava edizione di Perugia1416 รจ in programma dallโ8 allโ11 giugno 2023. Molte le novitร ma anche tanta tradizione.
Rioni in festa, mercato librario, corteo storico, antichi mestieri, mostre, giochi, taverne e spettacoli: Perugia si prepara a rivivere il periodo storico tra Medioevo e Rinascimento che celebra l’ingresso in cittร di Braccio Fortebracci dopo la vittoria della battaglia di Sant’Egidio del 12 luglio 1416. Per quattro giorni, dallโ8 allโ11 giugno prossimi, il centro storico perugino vivrร momenti di grande suggestione come la Pax Perusina, ovvero lโingresso in notturna di Braccio Fortebracci nella sua Perugia (sabato) e il grande Corteo Storico (domenica) che, con le sfide dei giochi, vedrร competere i cinque Rioni per aggiudicarsi il Palio 2023. Ritorna con tante novitร la rievocazione storica Perugia1416, giunta alla sua ottava edizione, organizzata dallโAssociazione Perugia1416 Aps, con il patrocinio e il sostegno della Giunta regionale della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, di Fondazione Perugia e della Camera di Commercio dell’Umbria.
Le novitร
La prima novitร รจ rappresentata dallโimmagine grafica e dal lettering, firmati Daniele Pampanelli di Archiโs Comunicazione, a significare freschezza, dinamismo ed innovazione. Nei manifesti che stanno tappezzando la cittร , nelle vetrine, nei programmi: colori e geometrie richiamano simboli iconici della Cittร e a Braccio che guarda lontano, spirito antico, carattere contemporaneo. Superate le difficoltร dovute alla pandemia, molte le novitร anche nel programma.
Venerdรฌ 9 alle ore 21 torna la festa campestre al giardino del Complesso Monumentale di San Matteo degli Armeni. Teatro, danze, canti, tamburi e Bandi di sfida per dare avvio alla competizione con la prima gara,ย il Tiro con lโarco storico. Il catering รจ organizzato da Universitร dei Sapori e offerto da Promocamera, con collaborazione di Cancelloni e Lungarotti.
Torna di domenica il grande Corteo Storico, nuovamente a punteggio: i 5 cortei rionali saranno giudicati dalla Giuria per attinenza storica, interpretazione e scenografia relativamente ad un tema univoco Donna, matrimonio, famiglia: triade su cui si fonda la storia umana e si misura l’emancipazione femminile.
Grande fermento anche allโinterno della Rocca Paolina che, oltre a ospitare la tradizionale Perugia Folgoraย (la video installazione immersiva situata stabilmente all’interno della Rocca Paolina, nella sala del Caminetto), conterrร per la prima volta anche โPagine di Medioevo – Mercato librarioโ (al CERP) al quale parteciperanno case editrici locali e nazionali con i loro titoli di ispirazione storica e artistica e nel cui contesto si svolgeranno presentazioni di libri; e che fungerร anche da punto di ascolto, da parte degli editori, per aspiranti scrittori. Varie e diffuse le mostre: โLโoro il ferro il sangue. Simbologia e colore della Cavalleria europea da Orlando a Braccio Fortebracciโ, a cura di Franco Cardini; โPiccolo Medioevoโ, a cura di UMP (Unione Modellisti Perugia); โAltera Effigies, Perugia1416, scatti rubatiโ, โDal quartiere alla cittร : materiali e giochi per conoscere i cinque Magnifici Rioni di Perugiaโ, a cura della Scuola dโInfanzia G. Santucci. Inaugurazione venerdรฌ 9 alle 16,30.
In via Bonazzi sarร allestita da sabato 10 la Contrada dei Mestieri – Distretto Artigiano Medievale, ricca di banchi di rievocatori con dimostrazioni dal vivo di un artigianato di antica storia. E poi un omaggio al Perugino con la conferenza di giovedรฌ 8 (sala della Vaccara, ore 17,00) di Franco Ivan Nucciarelli: 1424-1523: lโarte a Perugia nei 99 anni dalla morte di Braccio alla morte del Perugino e del Signorelli.
Oltre a visite guidate alla mostra in Galleria Nazionale e a Civitas Perusina. Data la concomitanza con gli ultimi giorni della mostra sul Perugino in Galleria, saranno suggeriti percorsi alternativi durante lo svolgimento di Corteo e Corsa. In sala dei Notari, in alcune ore del pomeriggio, sarร proiettato in loop il trial della docufiction โBraccio 3.0โ.
Il Medioevo per bambini รจ ricco di punti dedicati, con letture, disegni e giochi, dimostrazioni di living history e artisti di strada. E poi ancora, tutti i giorni esibizioni, concerti, presentazioni, spettacoli e passeggiate urbane.ย Saranno presenti, infine, giornalisti free lance nazionali e blogger invitati dallโAssociazione Perugia1416 Aps ed altri in collaborazione con Around Perugia, che organizzerร una passeggiata urbana e giro ciclistico delle porte il sabato mattina.
LA RIEVOCAZIONE STORICA
Un momento della rievocazione storica di grande suggestione รจ rappresentato dallโingresso in notturna in Perugia di Braccio Fortebracci vincitore (interpretato sempre con sentita partecipazione da Alexio Bachiorri), seguito dai suoi armati della โCompagnia del Grifoncelloโ e Militia Bartholomei. Braccio entra in pace e viene accolto dai Consoli dei cinque Rioni ai piedi della scalinata di Palazzo dei Priori. Piazza IV Novembre, illuminata dalle fiaccole e nel suono dei tamburi, restituisce la solennitร del momento.
IL PALIO
Sfide tra i cinque Magnifici Rioniย (Porta Eburnea, Porta San Pietro, Porta SantโAngelo, Porta Santa Susanna, Porta Sole)ย che si contenderanno il Palio 2023 tra allegorie in Corteo, Corsa del Drappo, Arco Storico e Mossa alla Torre. Il Rione vincitore sarร solennemente proclamato dallo stesso Braccio. Il titolo รจ stato vinto nelle precedenti edizioni per tre volte da Porta Santa Susanna (2016, 2017, 2019) e una volta da Porta Sole (2018) e da Porta SantโAngelo (2022); simbolicamente, non essendo stato conteso causa pandemia, nel 2020 รจ stato donato alla cittร di Perugia, e nel 2021 agli operatori economici del Centro Storico.ย Il Palio 2023 โ per la prima volta dipinto su tela โ รจ unโopera di Alessandro Sciscione, โIl sogno รจ dell’anima, il pensiero รจ dello spiritoโ, che ha vinto il concorso “Un palio d’artista per il Rione vincitore nell’edizione 2023โ, indetto tra Associazione Perugia1416 e Accademia di Belle Arti โPietro Vannucciโ di Perugia, riservato agli studenti iscritti.
IL CORTEO
Questโanno il Corteo avrร un tema portante dal titolo โDonna, matrimonio, famiglia: triade su cui si fonda la storia umana e si misura l’emancipazione femminileโ. Come sempre, inoltre, oltre ai 5 Rioni saranno presenti le delegazioni ospiti di Montone (Donazione della Santa Spina), Torgiano (Compagnia dei Tavernieri e Vignaioli della Comunitร di Torgiano), Gualdo Tadino (Giochi delle Porte), Corciano (Proloco Corciano Festival), Camerino (Corsa alla Spada), Senigallia (Il Solenne Ingresso), Visso (Torneo delle Guaite), Todi (La Disfida di S. Fortunato – Arcus Tuder).
GLI EVENTI COLLATERALI
Nei giorni della manifestazione Perugia sarร animata da musiche e artisti di strada, taverne, spettacoli, rionali in abito storico, botteghe degli antichi mestieri, il clima di una cittร medievale in festa. Sabato 10 alle 10,30 sarร inaugurata la Contrada dei Mestieri – Distretto Artigiano Medievale (situato in via Bonazzi): dimostrazioni dal vivo, dalla battitura della moneta del tempo, il Grosso perugino, alla lavorazione della carta, della pergamena e del pellame, fabbricazione di armi e della cotta di maglia degli armati; e ancora sarto, liutaio ed altri, mentre alla Rocca Paolina sarร un banco di โminiatori in miniaturaโ, uno di modellisti (UMP)ย e uno di esposizione e vendita delle pigotte con costumi medievali, curato dal Comitato Provinciale di Perugia per Unicef.
IL GROSSO PERUGINO
Si tratta di una monetaย in argento (dal peso di circa 1,68 grammi)ย di maggior valore in quel periodo nel quale, a Perugia, non veniva ancora coniata moneta d’oro. Il grosso, coniato sin dal 1321, presenta un’elegante lettera โPโ a largo piede con un nodo al centro dell’asta ed un occhiello allargato che termina con una sorta di piccolo giglio. Battuto in ben 4 emissioni, questa affascinante moneta presenta all’inizio e fine legenda due foglie palmate, forse due pampini di vite.
LE TAVERNE, GELATO, ARVOLTOLI E FOCACCE
Come sempre la cittร sarร animata con lโallegria e i piatti tipici del tempo che sarร possibile degustare nelle taverne dei Rioni che saranno cosรฌ dislocate: Porta Eburnea, Giardini Carducci dal 7 allโ11 giugno, dalle 19,30 alle 23,00 (tel 349 4972121); Porta San Pietro, Tempo Bono, via del Cortone 45, dallโ8 allโ11 giugno dalle 19,30 alle 23,00 (tel 335 1200921); Porta Santa Susanna, via dei Priori 96, dal 7 al 10 giugno 11,00-15,00 e 18,00-22;30, domenica 18,00-22,30 (tel 075 5723029); Porta SantโAngelo, via dei Pellari 16, nei giorni 8 e 11 giugno dalle 19,30 alle 23,00 (tel 328 4610029). Da Mastro Cianuri, in piazza Matteotti, anche questโanno si potranno degustare gelati creati ad hoc per la manifestazione con 5 gusti, ognuno che rappresenta uno dei Magnifici Rioni. Alla Pizzeria Marchigiana di via dei Priori si potranno gustare le Pizze dei Rioni, mentre in via Bonazzi gli arvoltoli. La tradizionale vetrina della Pasticceria Sandri, come omaggio a Perugia1416, richiamerร le cinque Porte.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
L’accordo stretto giร nel 2018 con l’Associazione ESN (Erasmus Student Network) Perugia permette una partecipazione attiva degli studenti Erasmus presenti a Perugia, coinvolgendoli anche nella preparazione del Palio perย far loro conoscere costumi e tradizioni della cittร . Un modo per far sentire i ragazzi veri cittadini di Perugia: diverranno poi, essi stessi, divulgatori della manifestazione (ricordiamo che nel 2018 ESN Perugia vinse il premio nazionale Cultura ESN proprio per la partecipazione a Perugia1416). Oltre agli Erasmus, lโAssociazione ha promosso la partecipazione anche di studenti della Universitร degli Stranieri.
EVENTI FUTURI
Quello presentato รจ il programma di giugno, ma la presidente Severini ha confermato il proseguimento degli impegni durante lโanno, che andranno da un convegno internazionale, al Concorso dei Corti e, prima di Natale, al concorso Gastronomico.
SOSTENITORI
Eโ questa lโottava edizione di una manifestazione che continua a crescere anche nei contenuti oltre che nella partecipazione. Organizzata dallโAssociazione di Promozione Sociale Perugia1416, con il patrocinio e il sostegno della Giunta regionale della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, di Fondazione Perugia e della Camera di Commercio dell’Umbria. Ma anche di tanti sostenitori che confermano il loro apprezzamento per questa festa popolare: Emisfero Ipermercati, Emi Supermercati, Toy Motor che, oltre ad un sostegno economico, fornirร , per presidiare il corteo storico che si svolgerร domenica 11, tre vetture Toyota posizionate nei luoghi strategici e inoltre regalerร ai visitatori dellโevento la possibilitร di prenotare un test drive gratuito presso i propri punti vendita. Ed ancora: Umbra Control, Cancellotti, Lungarotti, Tiziano Sordini Consulente Finanziario, Galli 1952 Eyewear, Rocco Ragni cashmere,ย Becchetti Idrosanitari – arredo bagno, Minimetrรฒ SpA. Si ringrazia inoltre:ย Universitร dei Sapori,ย Cancelloni Food Service, Arredamenti G7, Mastro Cianuri, Pizzeria Marchigiana, Sandri 1860.
PERUGIA 1416 โ ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
L’Associazione โPerugia1416 passaggio tra Medioevo e Rinascimentoโ, piรน brevemente โPerugia1416โ, รจ un’associazione senza fini di lucro creata nel marzo 2016 da ventidue soci fondatori: tra questi il Comune di Perugia, capofila, l’Universitร degli Studi di Perugia, l’Universitร per gli Stranieri di Perugia, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio per la Musica, l’Universitร dei Sapori, altre associazioni culturali e territoriali e alcuni privati. Nel 2018 ne รจ stata riconosciuta dalla Regione Umbria la personalitร giuridica e nel gennaio 2021 si รจ iscritta al registro regionale delle associazioni di promozione sociale (APS); รจ attualmente in fase di trasmigrazione al RUNTS. L’Associazione persegue, sin dal suo inizio, la promozione sociale e storico-culturale della comunitร perugina verso il territorio di appartenenza. Fin dallโinizio, ha sempre ย guardato anche alla internazionalizzazione e alla loro promozione dei luoghi e degli eventi in ambito nazionale ed europeo. Nella rivitalizzazione dei cinque Rioni cittadini, si propone il perseguimento di ogni iniziativa utile alla qualificazione culturale ed artistica della comunitร della cittร di Perugia mediante l’ideazione, l’organizzazione e la gestione di rievocazioni commemorative di fatti, avvenimenti e periodi propri del patrimonio storico cittadino e la loro diffusione sul territorio nazionale e internazionale. In particolare, promuove e organizza con il Comune di Perugia, quale promotore, lโevento denominato โPerugia 1416โ.