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Lโ€™attrice di Foligno promuove la regione negli Usa, dove vive dal 2012. Da poco ha recitato nellโ€™ultimo film di Pupi Avati e con nostalgia racconta la sua amicizia con Ivana Trump.

Eleonora Pieroni

La potremmo definire la nostra italiana in America, anche se รจ ben lontana dal personaggio di Alberto Sordi nel film del 1967. Eleonora Pieroni infatti รจ unโ€™attrice, modella e presentatrice nata a Foligno, da cui รจ scappata a 20 anni per rincorre il sogno americano โ€“ e ce lโ€™ha fatta โ€“ e ora si trova dopo 10 anni a essere il volto dellโ€™Umbria e dellโ€™Italia negli USA, la Madrina internazionale della Quintana di Foligno e la Madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la nostra regione.ย ยซAlla fine tutto torna, sapevo che prima o poi avrei amato e promosso lโ€™Umbria. A 20 anni mi stava stretta, dovevo e volevo fare un mio percorsoยป ci dice durante una lunga chiacchierata via zoom dalla sua casa di New York. Nonostante le bizze dalla connessione – Perugia-New York non sono proprio vicine – abbiamo parlato di tante cose. Non solo di Umbria, ma anche di progetti passati e futuri e della grande amicizia che aveva con Ivana Trump. Ne parla con un filo di commozione: ยซEra la mia mamma americana. Rimarrร  sempre nel mio cuore. Sogno di essere come Ivana un giorno, di riuscire a fare anche solo la metร  delle cose che ha fatto leiยป.ย 

 

Eleonora qual รจ il suo rapporto con lโ€™Umbria, visto che dal 2012 vive negli Stati Uniti?

Ho lasciato lโ€™Umbria e Foligno 10 anni fa perchรฉ in quel momento odiavo questi luoghi, non mi vergogno a dirlo. Lโ€™Umbria non mi permetteva di raggiungere i miei obiettivi, di arrivare dove volevo, in primis nel mondo della moda e dello spettacolo. Dicevo sempre: ยซLโ€™Umbria รจ bellissima e si vive bene, ma รจ una regione per vecchiยป. Il mio sogno si poteva realizzare solo tra Roma e Milano, avevo paura di restare intrappolata qui. A 20 anni non apprezzavo la mia regione; ha iniziato a mancarmi quando sono andata a fare la modella a Miami: lรฌ era tutto meraviglioso perรฒ sentivo la nostalgia delle mie origini. Devo dire che lโ€™amore per lโ€™Umbria รจ venuto crescendo.

Quindi รจ un amore nato con il tempoโ€ฆ

Sรฌ. Oggi se chiudo gli occhi e mi immagino un posto dove stare serena e tranquilla sicuramente รจ un prato, dove guardare il cielo, nella campagna umbra. Per ritrovare in qualche modo questo, ogni giorno vado a fare una passeggiata a Central Park: ho proprio il bisogno di stare in mezzo al verde, agli alberi e alla natura. A casa mia a New York cโ€™รจ Umbria dappertutto, ci sono dei paesaggi verdi, ho sempre una piantina di basilico o di aloe a portata in mano, e nella credenza tengo le lenticchie di Castelluccio, che considero lโ€™elisir di lunga vita. E proprio in America รจ partito il desiderio di raccontare le mie origini, di raccontare la Quintana, di raccontare Foligno e lโ€™Umbria.ย 

Come si parte da Foligno alla volta degli Stati Uniti?

Si parte con tantissima paura, con tanto coraggio, adrenalina, un pizzico di pazzia e con una dose incredibile di ambizione. Ho avuto la visione di vedere me stessa proiettata nel mondo che volevo e questo mi ha spinto a partire. Inoltre, fondamentale รจ saper prendere il treno che passa in quel momento.

Il suo treno quandโ€™รจ passato?

รˆ passato una mattina mentre ero a scuola a Spoleto come maestra di sostegno: mi ero appena laureata e avevo accettato un incarico a tempo determinato, soprattutto per la gioia dei miei genitori. Era un periodo un poโ€™ particolare della mia vita e dopo tanti anni in giro per lโ€™Europa come modella, il lavoro a scuola era il coronamento dei miei anni di studio e poi, volevo vivere il mestiere dellโ€™insegnante, che devo dire, รจ uno dei piรน belli al mondo. Era novembre e a metร  mattina mi รจ arrivata una telefonata: ยซPronto Eleonora ricordi quel meeting? Ti hanno scelta come modella per un progetto a Miami! Devi partire tra 20 giorni! Pronto Ele ci sei? Sei ancora lรฌ?ยป. Sono rimasta in silenzio per 3 minuti poi ho balbettato: ยซWow grazie, ma ci devo pensareยป. Ero frastornata e mi confidai coi miei colleghi, in primis col maestro Francesco. รˆ stato lui a dirmi che dovevo prendere al volo quel treno e che se non lโ€˜avessi preso lui stesso mi avrebbe cacciato a calci nel sedere dalla porta. E cosรฌ fu! Devo dire perรฒ che sono stati diversi i fattori che si sono allineati come sostiene la legge dellโ€™attrazione dellโ€™universo che รจ la mia filosofia di vita. Tutto รจ iniziato a 15 anni quando ho iniziato a sfilare per grandi marchi nazionali e internazionali tra cui: Ferragamo, Scervino, Roberto Cavalli, Cruciani, Brunello Cucinelli e Fendi che era prodotta dallโ€™azienda Roscini a Spello. In contemporanea mi sono laureata allโ€™Universitร  in Scienze della Formazione con specialistica in psicologia – la mia famiglia, molto tradizionalista, ci teneva che mi laureassi – e ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo tra Roma e Milano. Non mi fermavo mai. Ho sempre perseguito con passione e grande determinazione i miei obiettivi: volevo sfilare e raggiungere la moda a livelli internazionali. Volevo che la mia esistenza avesse un significato al di lร  dei confini nazionali, o nella moda o nello spettacolo, ma questo volevo! Alla proposta di Miami ho saltato dalla gioia perchรฉ era il mio sogno, perรฒ allo stesso tempo avevo anche tanta paura: era la mia grande occasione quindi ho preso e sono partita, sono rimasta in Florida anche dopo che il progetto era terminato e da lรฌ tante altre nuove conoscenze e opportunitร  sono arrivate, tra cui lโ€™uomo della mia vita, Domenico.

Modella, attrice, presentatrice e anche cantante: qual รจ il lavoro che preferisce?

Quello che mi dร  piรน soddisfazione รจ sicuramente il cinema, ma anche la conduzione. Sono due parti del mio lavoro che mi piacciono tantissimo. La modella fa parte di un periodo importante della mia vita che mi ha dato tante soddisfazioniโ€ฆ tutto รจ iniziato lรฌ. Per quanto riguarda la musica, non mi definisco una cantante: ho inciso la canzone Volare perchรฉ rientra un poโ€™ nellโ€™immaginario dellโ€™italiano in America, รจ stato un gioco, incentivata da un produttore italiano.

Ci raccontiโ€ฆ

Nel 2016 a Miami e a New York iniziavo a essere riconosciuta agli eventi e ai party del jet set americano, era il momento in cui iniziavo a condurre i primi Festival, ero identificata come la bella italiana in America. Ricordo che a una festa di italo-americani iniziai a ballare il mambo emulando Sofia Loren e cosรฌ da lรฌ si รจ creato il clichรฉ di Elleonora Lora the Italian beauty (gli americani non pronunciano bene il mio nome). Lโ€™idea di Volare รจ stata lanciata da un amico produttore musicale italiano e da mio marito Domenico Vacca, che รจ il mio mentore e una grande fucina di idee, poi รจ stata post prodotta da Ben DJ e distribuita da unโ€™etichetta di Las Vegas.ย ย 

 

Eleonora Pieroni durante la Quintana di Foligno

รˆ Ambasciatrice dโ€™arte Made in Italy e della cultura italiana negli Stati Uniti per aver portato una delegazione della Quintana a sfilare a New York in occasione del Columbus Day del 2017โ€ฆ

รˆ un titolo che mi รจ stato conferito dal sindaco di New York, Eric Leroy Adams ed รจ collegato a questโ€™evento del 2017 e anche allโ€™evento di promozione della regione Puglia, che รจ la mia seconda terra, avvenuto nel 2018. Non lo devo dire io, perรฒ credo che non ci siano altri personaggi che si sono cosรฌ impegnati a promuovere lโ€™Umbria allโ€™estero; ho fatto e faccio una promozione volontaria voluta e ideata da me. Il mio obiettivo รจ quello di raccontare agli americani la mia terra, Foligno e la Quintana.ย 

Ora รจ anche madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la regione Umbria, lei che dai borghi in qualche modo รจ scappata. รˆ una bella coincidenzaโ€ฆ

รˆ verissimo. La vita รจ un circolo e secondo la legge dellโ€™universo se tu visualizzi delle cose alla fine le attiri. Io avevo visualizzato il mio ritorno in Umbria, me lo aveva predetto anche un veggente, perchรฉ, diciamoci la veritร , ci si sta bene, ma volevo tornare dopo aver fatto un mio percorso. รˆ il suggerimento che do a tutti i giovani. Comunque sono felicissima di questa nomina perchรฉ richiama un poโ€™ la mia natura e stiamo lavorando a dei progetti molto interessanti dedicati anche al turismo di ritorno, ossia invitando gli italiani che vivono fuori Italia (piรน di 80 milioni) a riscoprire i borghi e le loro cittร  natali ormai dimenticate. In pratica promuovere un turismo sostenibile e delle proprie radici.

Da occhio umbro ma che vive allโ€™estero: cโ€™รจ qualcosa che manca alla regione e ai suoi borghi per fare quel passo in piรน e diventare famosa come la Toscana?

In realtร  cโ€™รจ quasi tutto, vanno migliorate solo alcune cose, come ad esempio le infrastrutture, i collegamenti ferroviari e alcuni servizi. Inoltre, andrebbero piรน approfonditi il marketing e la comunicazione per il turismo. Qualcosa si sta muovendo – Paola Agabiti e la presidente Donatella Tesei stanno facendo un ottimo lavoro – รจ stato creato anche un nuovo logo, ma occorre una visione piรน internazionale per puntare sul turismo di lusso che cerca sempre posti esclusivi e di nicchia. Non solo per i clienti italiani, ma anche provenienti dallโ€™estero, per questo giร  anni fa avevo puntato sullโ€™Umbria poichรฉ รจ come una piccola Svizzera con paesaggi bellissimi e una qualitร  della vita altissima, lโ€™evento della Quintana a NY รจ stato in fondo un evento precursore del turismo delle radici. A proposito del turismo delle radici e del ritorno, ti anticipo che il 2024 sarร  lโ€™anno del turismo del ritorno.

Parliamo ora del suo ultimo film โ€œDanteโ€ di Pupi Avati dove interpreta una suora: le scene del suo personaggio sono state girate proprio a Foligno. รˆ stato emozionante?

Assolutamente sรฌ. รˆ stata una grande gioia. Pensa al caso: sono scappata da Foligno e poi a distanza di anni la vita mi ha portato a girare un film proprio lรฌ, a Palazzo Trinci. Sono la suora che accompagna Dante a incontrare Papa Bonifacio VIII. รˆ stato un piccolo ruolo che perรฒ mi ha dato grande gioia, perchรฉ รจ una partecipazione in un film importante che rimarrร  nella storia, diretto da un maestro del cinema come Pupi Avati e che racconta la Divina Commedia e Dante Alighieri, due capisaldi della letteratura italiana. รˆ stata una grande esperienza, abbiamo girato molto in Umbria, il 90% delle scene sono ambientate tra Foligno, Bevagna, Perugia, Spoleto e tanti borghi dellโ€™Umbria. Inoltre, รจ stato bello aver rincontrato il costume designer Andrea Sorrentino e Sergio Castellitto, che avevo premiato durante il Festival Italy on screen Today che ho condotto a New York qualche anno fa.

Ce lโ€™ha un aneddoto su Pupi Avati da raccontare?ย ย 

La prima volta che lโ€™ho incontrato sono rimasta sbalordita perchรฉ nel suo ufficio ha appesa la bandiera americana e sulla scrivania tiene la fotografia della sua casa americana. Era destino. Poi durante un meeting mi disse: ยซAndiamo a girare in Umbria e mi dicono che tu sei la madrina dellโ€™Umbria e che la rappresenti anche in Americaยป. Insomma, รจ stato molto carino ed รจ stato per me una fonte di saggezza da cui imparare.

Come si descriverebbe in tre parole?

Sensibile, generosa e solare: amo la vita in tutte le sue sfumature!

Ha dei progetti in cantiere?

Ne ho diversi, sia nel cinema sia per quanto riguarda il mio ruolo di Ambasciatrice dei Borghi italiani. Come dicevo prima ci sono in campo progetti culturali che puntano sul turismo di ritorno e sulla promozione dei Borghi piรน belli dโ€™Italia e li sto seguendo per quanto riguarda i due mondi: Italia e America. A gennaio 2023 a New York riceverรฒ una nomina molto importante dalla CIM-Confederazione italiani nel mondo.

 

La Quintana a New York

Ha ancora il sogno nel cassetto di aprire una masseria?

Sรฌ, ce lโ€™ho ancora. Vedo che si รจ informata bene su di me! (ride). Per ora ho comprato una masseria in Puglia e ho iniziato a fare dei lavori di ristrutturazione, a Trani invece stiamo realizzando un hotel di lusso. Sto mettendo in atto il turismo di ritorno anche nella mia vita! Vorrei anche un agriturismo in Umbria dove fare il vino, lโ€™olio, il miele e i prodotti naturali che a me piacciono tanto.

Non posso non chiederle di Ivana Trump: comโ€™รจ nata la vostra amicizia?ย 

La incontrai per la prima volta a Saint Tropez. Poi la vera conoscenza avvenne durante una cena a Miami alla quale andai con mio marito Domenico Vacca. Domenico รจ stato il suo stilista personale per anni, ed erano legati da una grande amicizia; pensa che tutte le foto che si trovano di Ivana sul web sono quelle in cui indossa i tailleur coloratissimi di Domenico. Teneva molto a farmi conoscere Ivana perchรฉ voleva in qualche modo la sua approvazione. Da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci.

Cosa ha rappresentato per lei?

Per me Ivana รจ stata veramente tanto importante. Era una fonte dโ€™ispirazione e di grande motivazione. La guardavo e pensavo: ยซVoglio essere come leiยป. รˆ stata la mia mamma americana nei momenti di solitudine e quando ancora non conoscevo nessuno a New York, lei cโ€™era sempre. Non era solo una donna bellissima, ma anche una donna rigorosa, intelligente, una businesswoman, una campionessa di sci; ha scritto tre libri, aveva una sua linea di moda e degli alberghi col marito Donald Trump. Una vera icona degli anni 80.

Cosa facevate insieme?

Pranzavamo insieme almeno una volta alla settimana da Cipriani, il ristorante vicino a Central Park. Ci incontravamo a casa sua, facevamo una passeggiata e andavamo a pranzo insieme e poi la riaccompagnavo. Questa era la nostra routine. Stavamo ore e ore a parlare, io spesso prendevo appunti, ho un diario dove conservo tutti i suoi consigli e le sue frasi. Quando penso a lei mi si scatena un turbinio di emozioni, giusto qualche giorno fa mentre sistemavo la casa ho ritrovato delle foto e, sotto le note alla radio di Franck Sinatra, sono scoppiata in un pianto ininterrotto, mi fa tanto male pensare che non ci sia piรน, ha creato in me una rottura incredibile, mi aveva promesso tante cose, avrebbe dovuto essere presente a tanti nostri momenti belli. Ivana rimarrร  sempre nel mio cuore, e se lascerรฒ un segno nella storia di New York sarร  anche grazie a lei.

Amore, amicizia, riscatto e blues: tutto questo racconta il film “La Ballata del Trasimeno”

La Ballata del Trasimeno, il film realizzato da VisualCam APS con la compartecipazione di Novifilm e di Philms, il sostegno della Regione Umbria, del GAL Trasimeno Orvietano, dellโ€™Unione dei Comuni del Trasimeno e dei Comuni di Magione e Castiglione del Lago, nonchรฉ di Umbria in Vespa, Frantoio Berti e Farma Centro,ย verrร  presentato domani alle ore 10.30, presso la Sala Partecipazioni di Palazzo Cesaroni, a Perugia.

Il mediometraggio nasce dallโ€™esperienza e dallโ€™intuizione di due membri del direttivo di VisualCam APS, Mauro Magrini e Arianna Fiandrini che non solo hanno collaborato come studio videofotografico al Trasimeno Blues, ma sono due persone profondamente radicate nel territorio: perchรฉ non raccontare lโ€™Umbria, con le sue tradizioni e contaminazioni attraverso una storia dai tratti blues?

Alla conferenza interverranno il regista Mauro Magrini, Arianna Fiandrini, autrice, sceneggiatrice e attrice, Mirko Revoyera, attore coprotagonista e addetto ai dialoghi, lโ€™attore protagonista Massimiliano Varrese e Gianluca Di Maggio, direttore artistico e ideatore di Trasimeno Blues. Sarร  presente tutto il cast e lo staff tecnico; modera Marco Pareti. Verranno anche suonati, in acustico, alcuni brani della colonna sonora del mediometraggio. Seguirร  un buffet offerto dalla produzione e dal Frantoio Berti.

 

Massimiliano Varrese e Arianna Fiandrini

Il soggetto

Protagonista de La Ballata del Trasimeno รจ un poliziotto, interpretato da Massimiliano Varrese, che in una missione come infiltrato, viene scoperto dalla malavita. Viene cosรฌ messo in atto il programma di protezione, organizzato dal vicequestore (Antonio Ballarano), il quale gli cambia il nome in Roberto Giansoni (richiamo a Robert Johnson bluesman dei primi del Novecento) e lo nasconde in Umbria da un contatto fidato. Il contatto รจ Renzo (Mirko Revoyera), un pescatore del lago Trasimeno, che lo accoglie sotto la sua ala protettiva e lo istruisce alla pesca. Roberto inizialmente รจ scontroso, anche perchรฉ proviene da un ambiente cittadino e ha frequentato i bassifondi, ma poi grazie al suo nuovo mentore, alla magnificenza della natura e dellโ€™ambiente rurale si apre e si rasserena.ย Jart (Fabrizio Martin), un chitarrista bluesman, gli fa conoscere il Trasimeno Blues e lรฌ Roberto incontra Giulia (Arianna Fiandrini), fotografa del festival. Queste due nuove amicizie lo aprono a una socialitร  semplice e naturale, portandolo a riscoprire sรฉ stesso. Per lui sarร  un vero e proprio cambiamento, che lo porterร  a riscoprire la semplicitร  delle tradizioni, la forza di Madre Natura e il suono spirituale del blues. Roberto ritornerร  al suo vecchio lavoro?

 

 

VisualCam APS

Visualcam APS รจ unโ€™Associazione culturale di Promozione Sociale con sede a Corciano che opera nel settore cineaudiovisivo e nelle arti in generale. Il direttivo รจ composto da professionisti specializzati sia in produzioni di format tv – dallโ€™idea alla realizzazione – sia di documentari, cortometraggi e produzioni musicali.

ยซLโ€™Umbria mi ha catturato. Qui con il panorama sulle colline, in mezzo ai miei ulivi, con questa luce e questi colori, mi sento a casa piรน che in qualsiasi altro postoยป. Questo ha detto il regista Renzo Martinelli mentre, seduti dietro a una vetrata, ci godevamo il panorama delle colline umbre sotto una pioggia battente.

Renzo Martinelli

Lui, milanese, uomo di pianura che ha girato il mondo e filmato in tanti Paesi รจ stato catturato dai panorami corti e ondulati e dai mille colori dellโ€™Umbria. Dice che questo รจ il posto ideale per concentrarsi, scrivere una sceneggiatura e per vivere. Renzo Martinelli adesso sta scrivendo un nuovo film dal titolo Lโ€™uomo che scalava le dighe focalizzato sullo scandalo silenzioso che lo Stato ha attuato dopo il disastro del Vajont. Il film che sta preparando รจ il seguito di Vajont che uscรฌ nel 2001 e portรฒ sullo schermo lโ€™insieme di noncuranze di comodo che causarono quel disastro: una valanga dโ€™acqua spazzรฒ via quattro paesi, ricoprendoli di fango e lasciando dietro di sรฉ 2018 morti. Come se questa tragedia non bastasse, lo Stato ha lasciato che si truffassero i sopravvissuti. I fondi per la ricostruzione furono ampiamente manipolati e dirottati, lasciando i sopravvissuti qualche spicciolo ridicolo. I soldi furono impiegati altrove, sempre nel Nord-Est. Un’oscenitร  di cui non si รจ mai parlato. Martinelli invece ha avuto la voglia di portare in luce lo squallore che si cela dietro il dramma. Tutti i suoi film affrontano temi scottanti, temi che volutamente sono stati nascosti sotto una coperta di retorica e che lui ha sollevato. Film come Porzus, Ustica, Piazza delle cinque lune, Vajont e molti altri lasciano lโ€™amaro in bocca e molte domande senza risposta.

Martinelli, regista per vocazione

Andava ancora a scuola quando ha visto il film di Truffaut, Effetto notte. Una rivelazione! Il film racconta quello che accade mentre si gira un film, con tutti i problemi che insorgono durante la lavorazione. Attori che non vogliono recitare o che fanno i capricci, problemi con i tecnici e le maestranze e gli effetti che si mettono in scena. Dirigere un film vuol dire avere polso fermo ed essere a capo di una comunitร  di circa 300 persone. Fu lรฌ, seduto in una sala buia, che decise che quella sarebbe stata la sua strada.

 

Una scena del film “Vajont”

Mentre ha smesso di piovere e il panorama si รจ schiarito, sorseggiando una tazza di tรจ va avanti con il racconto del suo percorso per arrivare a essere regista. Il primo passo รจ stato quello di guardare i film con occhio critico e commentarli davanti al pubblico nei Cine Forum del circuito CCC di Milano. Poi ci fu lโ€™Universitร  e la specializzazione in cinematografia. Insomma, il ragazzo mise delle basi solide prima di iniziare. Le prime regie le fece girando documentari dโ€™arte che piacquero alla Rai, tanto da convocarlo per affidargli la regia delle sigle introduttive degli spettacoli televisivi. Suoi sono stati i filmati dello Zecchino dโ€™oro o di Piccoli Fans.
Lasciate le sigle televisive รจ la volta dei video musicali. Tutti gli artisti famosi sono passati davanti alla sua macchina da presa. Solo per citarne alcuni: Dalla, Cuccarini, Tozzi, Pino Daniele, Battiato molti altri. Poi ancora un cambio e passa dai video musicali alla pubblicitร ; con la Film Master si รจ occupato principalmente di pubblicitร  di whisky. Catturare lโ€™attenzione dello spettatore in 30 secondi erano le regole ferree della pubblicitร  di quegli anni ed รจ quello che Martinelli ha fatto per 10 anni. Stare perรฒ cosรฌ a lungo in mezzo ai superalcolici per un astemio รจ troppo, era arrivato il momento di fare il grande salto e di passare al cinema e riportare sullo schermo quello che lui desiderava comunicare al pubblico. Finito il tรจ e finita la pioggia era arrivato il momento di salutarci, restava unโ€™ultima curiositร .
Volevo sapere cosa amasse particolarmente dellโ€™Umbria e lui ha detto: ยซIl profumo del primo getto verde dellโ€™olio che esce dal frantoio e poi gustarlo sulla bruschettaยป. Ci siamo trovati dโ€™accordo.

Tre giorni di cinema e cultura a Castiglione del Lago, con ospiti ed eventi

Margherita Buy, foto by Pascal Le Segretain

Margherita Buy, Giuseppe Piccioni, Enrico Vanzina, Neri Parenti, Aurora Ruffino, Giulio Scarpati, Nora Venturini, Osvaldo Bevilacqua e Neri Marcorรจ. Prestigiosi nomi del mondo del cinema e della cultura sono ospiti e protagonisti della quinta edizione di Castiglione Cinema – Rdc Incontra, il festival cinematografico organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo, in occasione del novantesimo anniversario della Rivista del Cinematografo. Il festival, che parte oggi a Castiglione del Lago e si prolunga fino a domenica 12 giugno, propone eventi in piazza e proiezioni introdotte e commentate da registi e attori.
ยซรˆ per noi ormai una tradizione consolidata questo festival, celebrato anche negli anni duri della pandemia. รˆ unโ€™occasione dโ€™incontro tra i protagonisti del cinema: chi il cinema lo scrive, lo dirige, lo interpreta, lo racconta, lo guarda. Questa edizione sarร  inoltre occasione di confronto, per capire come comporre la dimensione culturale con quella economica, le politiche del settore con la libertร  artistica affinchรฉ lavorando insieme si possa generare crescita culturale, in un tempo in cui lโ€™imbarbarimento collettivo appare come piรน di una minaccia. Ecco cosa vuole essere Castiglione Cinema โ€“ RdC Incontra: unโ€™immersione nellโ€™arte per essere sempre piรน autenticamente umaniยป sottolinea mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. ยซSiamo alla quinta edizione โ€“ prosegue Romeo Pippi, consigliere del GAL Trasimeno Orvietano โ€“ un evento, il cui format prevede la partecipazione attiva di scuole e cittadini, che ha contribuito a far conoscere la nostra cittadina e il Trasimeno a registi, attori e giornalisti ma soprattutto ha fatto scoprire le potenzialitร  del mezzo cinematografico a studenti e cittadini. Il successo di questa manifestazione ci ha spinto, come GAL Trasimeno-Orvietano, a sceglierla e promuoverla, dando vita a una collaborazione con FEdS ed enti locali, come evento di area ampliandone la durata e con il coinvolgimento anche del territorio Orvietano oltre a quello del Trasimeno. Nel ringraziare il presidente Milani, uno per tutti, siamo fiduciosi nella riuscita di questa edizione ampliata e rinnovata del festivalยป.

 

Il seminario

Con la quinta edizione torna inoltre il seminario rivolto ai professionisti del settore, realizzato nell’ambito del progetto: Il 75esimo anniversario della Fondazione Ente dello Spettacolo grazie al contributo della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura. Politiche culturali e scenari economici per il futuro del cinema italiano รจ il titolo del seminario che verterร  sul tema delle politiche culturali destinate a cinema e audiovisivo, anche alla luce del PNRR e della necessitร  di ripensare lโ€™intera filiera dopo gli sconvolgimenti provocati da due anni di pandemia. Interverranno: Massimo Scaglioni (Professore ordinario di Storia ed Economia dei media presso UC e direttore del CeRTA), Marco Cucco (Professore associato in Culture della produzione cinematografica presso lโ€™Universitร  di Bologna e direttore del Master in Management del Cinema e dellโ€™Audiovisivo), Robert Bernocchi (Data and Business Analyst Cineguru). Mentre, durante la seconda parte del seminario si parlerร  dei vasi comunicanti del sistema, dalla critica ai nuovi mediatori culturali, con Gianni Canova, Rettore dellโ€™Universitร  IULM di Milano, Cecilia Valmarana, Vicedirettrice Cultura ed Educational RAI, Alberto Crespi, Responsabile Area Progetti editoriali CSC.

ยซSono molto orgogliosa di essere la direttrice artistica di questa nuova edizione, un festival che negli anni รจ cresciuto sempre di piรน creando un legame forte con il territorio, con le persone che lo frequentano e le realtร  che lo sostengono. Per questo motivo mi sono dedicata all’organizzazione di questo festival con tutta la mia professionalitร , la mia voglia di fare e il mio entusiasmo, ma anche con grande senso di responsabilitร , per portare avanti quellโ€™idea di cinema che guida tutte le iniziative dellโ€™Ente dello Spettacolo che ha al centro il concetto di comunitร , di partecipazione e di condivisione dei saperi e che si traduce in un programma, di cui siamo veramente molto soddisfatti, che interseca cinema, teatro, letteratura, e che ancora una volta sceglie di dare ampio spazio agli incontri con i grandi protagonisti del cinema italiano, visti e raccontati nella loro dimensione professionale e umanaยป conclude Caterina Taricano, direttore artistico del festival.

 


Il programma completo:

VENERDI 10 GIUGNO

  • 18.00 piazza Mazzini: Che commedia la vita! โ€“ RdC incontra Neri Parenti (conduce Steve Della Casa)
  • 19.30 piazza Mazzini: Dentro questo tempo sospeso – RdC incontra Enrico Vanzina (conduce Valerio Sammarco)
  • 21.00 piazza Uffici omunali: proiezione Tre sorelle di Enrico Vanzina

 

SABATO 11 GIUGNO

  • 11.00 Poggio Santa Maria (Castiglione del Lago) Seminario Residenziale Politiche culturali e scenari economici per il futuro del cinema italiano (evento chiuso)
  • 17.00 piazza Mazzini il Cinema probabilmente – RdC incontra Neri Marcorรจ (conduce Steve Della Casa)
  • 18.30 piazza Mazzini: Strappare lungo i borghi โ€“ RdC incontra Osvaldo Bevilacqua (conduce Lorenzo Ciofani)
  • 19.30 piazza Mazzini: Arriviamo noi! โ€“ RdC incontra Aurora Ruffino (conduce Gianluca Arnone)
  • 21.00 piazza degli Uffici Comunali: proiezione Fuori dal mondo di Giuseppe Piccioni

 

DOMENICA 12 GIUGNO

  • 11.00 piazza Mazzini: Artisti in famiglia โ€“ RdC incontra Giulio Scarpati e Nora Venturini (conduce Federico Pontiggia)
  • 12.00 piazza Mazzini: Ritratti Confidenziali – RdC incontra Margherita Buy e Giuseppe Piccioni (conducono Gian Luca Pisacane, Caterina Taricano)

 


 

ยซQuando mi hanno detto del riconoscimento pensavo che si fossero sbagliati. Non cโ€™ho creduto finchรฉ non รจ arrivata la mail ufficialeยป.

Jacopo Costantini, Nastri d’Argento 2021

Jacopo Costantini รจ un giovane attore perugino che sta muovendo โ€“ con successo โ€“ i primi passi nel mondo del cinema. Da poco ha ricevuto unโ€™importate riconoscimento: รจ stato segnalato dai giornalisti cinematografici, tra i protagonisti di domani in occasione dei Nastri dโ€™Argento 2021. In questa lista di giovani del futuro (sei in tutto) figura Jacopo, protagonista, assieme a Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale) e Matteo Gatta, del film Est – Dittatura last minute di Antonio Pisu, presentato come film dโ€™apertura della sezione non competitiva delle Giornate degli Autori della 77a Mostra Internazionale dโ€™Arte Cinematografica di Venezia. Un road-movie ambientato alla vigilia della caduta del muro di Berlino, tratto da una storia vera. ยซDomani sera il film sarร  proiettato al Frontone Cinema allโ€™Aperto a Perugia e io sarรฒ presente per parlarneยป ci spiega Costantini.
La nostra chiacchierata รจ stata molto piacevole: abbiamo parlato di cinema, di mestieri difficili da portare avanti e di Umbria. Alla fine non ho resisto e gli ho fatto notare che ha un accento piรน bolognese che perugino: ยซForse perchรฉ questi giorni sono stato con Lodo, ma basta qualche ora con i miei amici di Perugia e torna il mio accentoยป.

Jacopo, a noi puoi dirlo: hai sempre voluto fare lโ€™attore?

Sรฌ, fin da quando ero bambino. Mi piaceva intrattenere e far ridere. Dopo una piccola recita mio fratello venne da me e mi disse: ยซSe ti piace tanto, perchรฉ non provi a farlo come mestiere?ยป Lui oggi sostiene di non averlo mai detto. Forse lโ€™ho sognato! Comunque la mia famiglia mi ha sempre incoraggiato. Finito il liceo sono partito per Bologna per frequentare la Scuola di teatro Alessandra Galante Garrone e in seguito sono andato a Roma allโ€™Accademia Internazionale dโ€™Arte Drammatica del Teatro Quirino. Poi รจ arrivata la prima tournรฉe teatrale con Lello Arena, che considero il mio maestro, dal quale ho appreso tanto tra cui la passione per questo mestiere. Perchรฉ รจ un mestiere dove si deve studiare e applicarsi.

La passione non bastaโ€ฆ

No, ci vuole tanta dedizione e pazienza. รˆ un mestiere che ti forma e ti abitua al rifiuto: di 10 provini, se ne azzecchi uno รจ giร  tanto. Il mio obiettivo รจ campare con questo lavoro, quindi non mi arrendo.

Meglio cinema o teatro?

Il teatro ha una condizione piรน abbordabile rispetto alla televisione o al cinema, dove inserirsi รจ molto difficile se non sei figlio di qualcuno, se non hai alle spalle forti agenzie o se non hai fatto determinate scuole.

 

Una scena del film Est – Dittatura last minute

Sei protagonista, assieme a Lodo Guenzi e Matteo Gatta, del film Est – Dittatura last minute con la regia di Antonio Pisu. Si tratta del tuo terzo filmโ€ฆ

Sรฌ. Avevo giร  girato due film indipendenti: nel 2018 la commedia Te lo dico pianissimo e nel 2019 Prossimo Tuo, entrambi diretti del regista Pasquale Marrazzo.

Quanto รจ vicino a te il personaggio di Bibi che interpreti in Est-Dittatura last minute?

Per realizzarlo ho estremizzato delle parti del mio carattere, che spesso freno. Ho aperto i rubinetti della bontร , dellโ€™ingenuitร  e tutto รจ uscito naturalmente. Nel set non era un recitareโ€ฆ era uno stare. Noi tre siamo diventati veramente tre amici.

Il film ti รจ valso il riconoscimento Protagonisti di domani: qual รจ stata la prima cosa che hai pensato quando lโ€™hai saputo?ย 

Oddio! Prima ho pensato che si fossero sbagliati, sono stato 10 ore nel dubbio. Poi รจ arrivata la mail ufficiale e quindi tutto รจ diventato vero. In piรน lโ€™ho ricevuto insieme a Lodo (Guenzi) e Matteo (Gatta), quindi รจ stato ancora piรน piacevole e speciale.

 

Jacopo Costantini e Matteo Gatta ai Nastri d’Argento 2021

Sognando: da chi vorresti essere diretto?

Poter fare un provino per Paolo Sorrentino o Matteo Garrone sarebbe bellissimo.

Un attore a cui ti ispiriโ€ฆ

Il dio per me, รจ Gian Maria Volontรฉ.

Dal 2019 vivi a New York: comโ€™รจ stato il passaggio da Perugia alla Grande Mela?

A Perugia sto benissimo, ho la mia famiglia e gli amici che mi sostengono sempre. Il passaggio รจ stato naturale, รจ dove volevo andareโ€ฆ รจ quello che volevo fare. C’ho passato tutta la pandemia. Ora, il mio obiettivo รจ concentrarmi piรน sullโ€™Italia e sfruttare al meglio questo momento di visibilitร .

Sento che hai perso lโ€™accento perugino e hai preso quello bologneseโ€ฆ

Forse perchรฉ questi giorni sono stato molto con Lodo, ma basta che frequento qualche ora i miei amici di Perugia e torna tutto come prima (ride!).

Un poโ€™ d’informazioni su di te: chi รจ Jacopo?

Sono uno che crede che il miglior divertimento sia divertire gli altri.

Cosa leggi, che musica ascolti?

Di musica non ne ascolto moltissima, ma leggo tanto. Sono un appassionato di Marcel Proust, in questo periodo sto leggendo Alla ricerca del tempo perduto.

E per quanto riguarda i film?

Cerco di guardare tanto, soprattutto prodotti che non si trovano facilmente, un cinema piรน ricercato e di nicchia. Che poi รจ il cinema che vorrei fare io!

Quindi una mega produzione hollywoodiana la rifiuteresti?

No, assolutamente no (ride!). Non rifiuterei nulla, basta che non intacchi la mia dignitร .

Hai mai pensato di passare dallโ€™altra parte della macchina da presa?

Lungi da me farlo. Mi piace piรน scrivere, ho infatti dei progetti di scrittura in ballo.

Le ultime due domande di rito: qual รจ il tuo rapporto con lโ€™Umbria?

Quando sono allโ€™estero mi piace tanto dire che sono umbro e di Perugia e mi inorgoglisce molto quando scopro che le conoscono e che gli piacciono.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Ruvida, selvaggia, accogliente.

Torna a Montone dal 7 allโ€™11 luglio la manifestazione dedicata al cinema, con ospiti internazionali e film da Oscar. Presenti Terry Gillam e Thomas Vinterberg.

Venticinque anni di cinema, dโ€™incontri e di eventi. Lโ€™Umbria Film Festival questโ€™anno soffia su un quarto di secolo e lo fa proponendo ยซUnโ€™edizione spettacolare e scintillante, grazie alla presenza di nomi illustri per festeggiare al meglio questo importante traguardoยป parola di Vanessa Strizzi, direttrice artistica dellโ€™evento.

 

Terry Gillam, presidente onorario del festival

 

Oltre alla presenza del regista e sceneggiatore Terry Gillam (La leggenda del re pescatore, Paura e delirio a Las Vegas, I fratelli Grimm e lโ€™incantevole strega, Parnassus โ€“ Lโ€™uomo che voleva ingannare il diavolo) nonchรฉ presidente onorario del Festival, che festeggerร  i suoi 80 anni, un altro nome illustre sarร  nel borgo umbro: stiamo parlando del fresco Premio Oscar Thomas Vinterberg, che riceverร  le chiavi della cittร  di Montone (10 luglio). Il regista danese – fondatore del movimento cinematografico Dogma 95 โ€“ รจ autore di Festen, con cui vinse il Premio della Giuria al Festival di Cannes, ed รจ il vincitore dellโ€™Oscar 2021 come Miglior Film Straniero con Un altro giro che ha dedicato alla figlia morta pochi mesi prima della cerimonia hollywoodiana.
La pellicola racconta la storia di quattro insegnanti disillusi che mettono in pratica le teorie di uno psichiatra che sostiene che lโ€™uomo sia nato con un deficit di alcol nel sangue. Decidono cosรฌ di mantenere sempre alto il loro tasso alcolico.

Thomas Vinterberg

Tanto cinemaโ€ฆ ma non solo

Nel borgo medievale di Montone, dal 7 allโ€™11 luglio, sarร  protagonista il cinema, ma non solo: oltre alle 5 proiezioni dei film in concorso โ€“ una per sera nella suggestiva piazza Fortebraccio –ย  ci saranno cortometraggi, performance musicali, laboratori e anche un progetto unico, (In The) Limelight, una mostra diffusa di arte contemporanea che coinvolgerร  tre giovani artisti emergenti.
ยซFaremo una proiezione speciale, il 7 luglio, del film Le avventure del barone di Munchausen di Terry Gilliam โ€“ il nostro presidente – che questโ€™anno sarร  presente. E con lui festeggeremo anche i suoi 80 anni. Inoltre, voglio sottolineare anche una rassegna dedicata al regista dโ€™animazione Jฤnis Cimermanis e la novitร  di questa edizione: Amarcorti, una sezione competitiva dedicata ai cortometraggi italiani realizzati da giovani cineasti. Dร  loro la possibilitร  di vedere il frutto del loro lavoro giudicato da professionisti del settore e proiettato sul grande schermo, dove il pubblico del festival potrร  vederlo e apprezzarloยป prosegue la direttrice artistica. Il Miglior Corto avrร  una distribuzione internazionale sulla piattaforma CinemaItaliaUK e la collaborazione per la realizzazione di una nuova opera a cura di Produzione Straordinaria S.r.l.; รจ prevista anche una Menzione dโ€™Onore, che permetterร  al premiato il libero accesso allโ€™archivio di Augustus Color, eccellenza da oltre 40 anni nel campo della produzione, post-produzione e restauro di vecchie pellicole.
Lโ€™Umbria Film Festival รจ un festival particolare: ha un respiro e un valore internazionale ma allo stesso tempo una dimensione umana. ยซI partecipanti hanno la possibilitร  โ€“ nella cornice fantastica di Montone – di avvicinarsi a ospiti famosi e internazionali e di parlarci direttamente come se fossero degli amici. Inoltre, รจ un evento che ti prende nel profondo e che regala film molto belliยป spiega Vanessa Strizzi.

 

Un altro giro di Thomas Vinterberg

I film in proiezione

Oltre ai giร  citati Un altro giro e Le avventure del barone di Munchausen (questโ€™ultimo non รจ in competizione) verrร  trasmesso il film Quo vadis, Aida? di Jasmila ลฝbaniฤ‡, che il 9 luglio sarร  in anteprima al Festival: si tratta della prima pellicola a trattare direttamente del massacro di Srebrenica. รˆ stata presentata in concorso alla 77ยช Mostra internazionale dโ€™arte cinematografica di Venezia, oltre a essere candidata allโ€™Oscar 2021 come Miglior Film Straniero in rappresentanza della Bosnia ed Erzegovina. Da non perdere nemmeno Karnawal di Juan Pablo Fรจlix (8 luglio): prima direzione per questo regista che esordisce con un noir atipico dove colpi di pistola e numeri di ballo si mescolano e danno vita a un ritratto di una societร  ricca di tradizioni e violenza. Infine, lโ€™11 luglio รจ il giorno di Better Days di Derek Tsang, che ha rappresentato Hong Kong ai premi Oscar 2021 come Miglior Film Internazionale (poi vinto da Un altro giro): racconta la storia di Chen Nia che a pochi giorni dai temibili esami di ammissione all’universitร  รจ testimone del suicidio di una ragazza da tempo bullizzata a scuola. Un gesto di gentilezza le costa il passaggio di consegne come oggetto della derisione e dello sfogo dei bulli.

 

 


รˆ obbligatoria la prenotazione online per assistere alle proiezioni; verrร  misurata la temperatura e mantenuto il distanziamento sociale idoneo.

Qui il programma completo.

Tre giorni di festival con incontri in piazza, dialoghi, spettacoli e punti di vista diversi raccontati attraverso lo sguardo del cinema.

Gianluca Arnone, foto by Karen Di Paola

ยซรˆ stato il festival della responsabilitร . Una vitamina per curare il nostro animo dai postumi di questa pandemiaยป. Con queste parole Gianluca Arnone, direttore artistico del Castiglione Cinema 2021 – Rdc Incontra e coordinatore dellโ€™Ente dello Spettacolo – che da quattro anni promuove la manifestazione cinematografica, nata in occasione del novantesimo anniversario della Rivista del Cinematografo – etichetta lโ€™edizione appena conclusa che ha visto avvicendarsi grandi protagonisti del mondo del cinema, della tv e della musica.

La kermesse – patrocinata dal Comune di Perugia, dal Comune di Castiglione del Lago e dal GAL Trasimeno Orvietano e realizzata grazie allโ€™Associazione I Borghi Piรน Belli dโ€™Italia e Belfor โ€“ ha fatto tornare la gente in piazza per assistere a spettacoli, concerti e incontri.

 

Pupi Avati, foto di Karen Di Paola

 

ยซEravamo pronti a ogni evenienza e giร  vaccinati grazie allโ€™edizione dello scorso anno, quando siamo stati i primi a mettere in piedi un evento. Siamo molto soddisfatti di questa edizione: gli incontri hanno avuto un riscontro di pubblico notevole, ovviamente nel massimo rispetto alle normative Covid. Su tutti quello al teatro Morlacchi di Perugia dedicato al regista Pupi Avati e alla visione del suo ultimo film Lei mi parla ancora: erano presenti 200 spettatori molto partecipi, un pubblico che voleva essere lรฌ e questo si percepiva e ha creato entusiasmo. Stesso successo per le serate in piazza a Castiglione del Lago e quelle alla Rocca del Leone con Francesco Bruni e Federico Zampaglione. Questโ€™ultimo ha portato il suo film Morrison e un dialogo tra musica e parole con una sorpresa speciale: unโ€™esibizione con la figlia Linda, vera rivelazione canora della kermesse. Momenti di leggerezza, ma non certo banali, ci sono stati con Ricky Tognazzi e Simona Izzo e con lโ€™attrice Chiara Francini con suo ultimo libro, Il cielo stellato fa le fusaยป prosegue il direttore artistico. Castiglione Cinema – vista la sua collocazione nel borgo umbro – รจ un evento raccolto, una festa intima proprio come fosse un incontro tra amici.
ยซPer noi era importante lanciare un segnale di ripartenza del mondo della cultura con dei compagni di viaggio – non voglio chiamarli ospiti – che sono venuti a trovarci e che hanno condiviso questo nostro progetto e soprattutto hanno ritrovato, dopo due anni, un pubblico. Tutto questo รจ servito per riassaporare il gusto di stare insieme, di condividere, di uscire e di godere di eventi dal vivo. Devo dire che siamo molto soddisfatti!ยป conclude Arnone.

 

Ricky Tognazzi e Simona Izzo, foto di Karen Di Paola

 


Si girerร  in varie localitร  dell’Umbria, con base operativa a Perugia, il film della DueA Film e di Rai Cinema per la regia di Pupi Avati sulla vita di Dante.

Le riprese si svolgeranno dal 28 giugno al 31 luglio a Perugia, Assisi, Foligno, Bevagna, Spoleto e in Valnerina. Si ricercano generici secondo le seguenti caratteristiche:

Uomini: taglia dalla 48 alla 52, altezza 1,70 – 1,80, adulti e anziani, no capelli cortissimi o rasati

Donne: taglia dalla 42 alla 46, altezza 1,60 – 1,70, adulte e anziane, con capelli lunghi e colorazioni naturali

Bambini: maschi 9/10 anni e femmine 7/9 anni.

Per necessitร  legate alla sceneggiatura si cercano persone con volti naturali, senza tatuaggi, nรฉ piercing, nรฉ capelli con tagli e colori moderni, senza sopracciglia depilate e tatuate, nรฉ unghie con smalto o ricostruite.

รˆ previsto un compenso per coloro che verranno scelti. Il casting si svolgerร  venerdรฌ 18 giugno dalle ore 9,00 alle ore 20,00.

Nel rispetto delle normative anticovid19 e per evitare assembramenti, sarร  necessario prenotare il proprio provino inviando una mail con nome, cognome, etร  e numero di telefono alla Soc. Studio Lumiรจre e allโ€™Ass. Mestieri del Cinema Umbri all’indirizzo: studiolumiere@libero.it.

Riceverete un messaggio di risposta via mail con indicazione del giorno, dell’orario e del luogo dove presentarsi.

ยซHo iniziato la mia carriera con Pippo Baudo, sono portato per le dirette, ho scioltezza e naturalezza particolari, per questo mi sento a mio agio sia in televisione sia in teatroยป.

รˆ stata unโ€™intervista-chiacchierata molto lunga quella con lโ€™attore Guido Roncalli di Montorio, nato a Roma ma perugino di sangue e di adozione, forse perchรฉ cโ€™erano tante cosa da raccontare. La sua carriera infatti รจ corposa e ricca: televisione, cinema e teatro. Un attore completo che vanta ruoli nei maggiori film e fiction degli ultimi anni: da Gli equilibristi a Cetto cโ€™รจ,ย senzadubbiamente, da Permette? Alberto Sordi a I ragazzi dello Zecchino dโ€™oro, senza dimenticare DOC, I Medici, Rocco Schiavone, Lโ€™alligatore, In arte Nino e ovviamente The New Pope, solo per citarne alcuni. Una carriera lunghissima iniziata con Pippo Baudo nel 1992 e consolidatasi sempre di piรน nel corso del tempo, fino ad arrivare alla corte cardinalizia del Premio Oscar Paolo Sorrentino.

 

Guido Roncalli di Montorio

Guido la prima domanda รจ di rito: qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?
รˆ un legame familiare molto forte. Mia nonna Antonietta Conestabile della Staffa era perugina, un quarto del mio sangue รจ umbro. A fine anni โ€˜70 da Roma, dove sono nato, ci siamo traferiti a Perugia, dove mio padre Francesco insegnava Etruscologia allโ€™Universitร . Ho studiato al liceo classico Mariotti di Perugia e ho frequentato il primo biennio di Scienze Politiche, che poi ho proseguito a Milano. Oggi vivo a Roma, ma i miei affetti sono ancora a Perugia. I miei genitori e le mie sorelle vivono lรฌ.

Comโ€™รจ iniziata la sua carriera?
Nella mia famiglia si รจ sempre respirata arte. Tutti abbiamo studiato uno strumento musicale: a 10 anni ho iniziato a suonare la chitarra e questo mi ha portato โ€“ non essendo affatto una persona timida โ€“ a esibirmi giร  in tenera etร . Poi, durante lโ€™universitร  a Milano, avevo degli amici che frequentavano il Piccolo Teatro Studio e da lรฌ mi sono appassionato alla carriera artistica, mettendo da parte quella diplomatica per la quale avevo studiato. La mia prima esperienza รจ stata in televisione: ho partecipato nel 1992 a Domenica In condotta da Pippo Baudo, vincendo un quiz di cultura generale.

Quindi รจ stato scoperto da Baudoโ€ฆ
In un certo senso. รˆ stata la mia prima apparizione nazionalpopolare. Sono persino finito in una domanda del Trivial Pursuit: ยซCome si chiama il super campione di Domenica In?ยป

Paolo Sorrentino, Gianni Boncompagni, Luca Manfrediโ€ฆ solo per citare alcuni dei registi con cui ha lavorato: comโ€™รจ stato essere diretti da loro?
Con Gianni Boncompagni ho lavorato nel 1997 nel varietร  Macao: lui รจ stato un genio, un grandissimo innovatore nel campo televisivo e radiofonico. Essere diretto da Paolo Sorrentino invece รจ come partecipare al Campionato del Mondo: mi sono ritrovato a lavorare negli studi di Cinecittร  di Federico Fellini con Jude Law e John Malkovich. Fino a quel momento avevo recitato in serie A, con Sorrentino invece รจ stato come partecipare alla finale del Mondiale! Con Luca Manfredi, oltre al film su Alberto Sordi โ€“ di cui sono orgogliosissimo – avevo giร  girato In arte Nino (in onda sabato 20 marzo su Rai1) il film sulla vita di Nino Manfredi – di cui il 22 marzo ricorre il centenario della nascita, celebrato da Luca con il libro Un friccico ner core e un documentario in onda su Rai2 proprio il 22 – e le cui riprese vennero fatte tra Narni e Terni. La famiglia Manfredi รจ da sempre legata allโ€™Umbria: la moglie di Nino, mamma di Luca, รจ Erminia Ferrari, del mitico Bar Ferrari di Perugia.

 

Guido Roncalli con Edoardo Pesce in “Permette? Alberto Sordi”

Ci racconti qualche curiositร  legata alla sua esperienza in The New Pope di Sorrentino…
Sorrentino รจ un genio creativo, anche lui รจ un innovatore. Il suo cinema รจ subito riconoscibile ed รจ meticolosissimo e sempre attento al particolare. Per me รจ stato un onore essere scelto in questo cast ed essere diretto da lui.

Dove si manifesta la sua precisione?
Le faccio un esempio. Io in The New Pope interpreto il cardinale Roncalli โ€“ รจ stato lo stesso regista a chiedermi di lasciare il mio cognome, cosรฌ da citare il vero cardinale Roncalli, poi diventato Giovanni XXIII โ€“ e indosso un abito completo, composto da diversi strati comโ€™รจ realmente un abito cardinalizio. Non si stratta di un costume di scena, ma di un vero abito di sartoria ecclesiastica. Al contrario, in altre produzioni puรฒ capitare che si indossi solo una parte di un costume, quella che poi verrร  inquadrata. Con Sorrentino ciรฒ non accade. Ho fatto piรน di una prova costume; questo รจ possibile grazie al budget di cui puรฒ disporre un Premio Oscar ma anche a una grandissima cura del dettaglio. Inoltre, durante le riprese, lo trovi arrampicato a scegliere lโ€™inquadratura perfetta o ti appare allโ€™improvviso per riprenderti in primo piano.

Come ha accennato, ha dei legami con papa Giovanni XXIIIโ€ฆ
Le origini della famiglia sono comuni e proveniamo dalla stessa zona bergamasca. รˆ un legame che risale a prima del โ€˜600, quando il mio ramo acquisรฌ il titolo di conte di Montorio. Ma tra papa Giovanni e mio nonno โ€“ che erano piรน o meno coetanei โ€“ รจ stato un legame piรน di amicizia che di parentela. Hanno fatto la carriera diplomatica insieme e sono rimasti in rapporti tra loro fino alla morte, mantenendo anche un continuo carteggio. Questa loro relazione, la porto in scena nello spettacolo teatrale Roncalli legge Roncalli in cui โ€“ accompagnato dal violoncello suonato da mio fratello Diego – racconto storie private, leggo lettere inedite e faccio vedere immagini dellโ€™archivio della mia famiglia legate a papa Giovanni. รˆ un recital che riporteremo in scena appena sarร  possibile.

 

Guido Roncalli con il fratello Diego nello spettacolo “Roncalli legge Roncalli”

Teatro, televisione, cinema: qual รจ il suo mondo?
Non si puรฒ fare una vera scelta. Ognuno ha le sue caratteristiche. Il teatro non perdona e il pubblico vede tutto. In televisione, nel varietร , devi essere capace di non pensare che dietro alla luce rossa della telecamera ci sono milioni di persone. Il cinema ha ancora altre caratteristiche: sei circondato da tante persone e la scena la puoi rifare, anche se io faccio sempre finta di essere in diretta per evitare di fare troppi ciak. Devo dire perรฒ che io sono portato per le dirette, ho scioltezza e naturalezza particolari, e per questo mi sento particolarmente a mio agio in televisione e in teatro.

Ha lavorato con tanti attori, tra cui Valerio Mastrandrea e Antonio Albanese: ce li racconti brevementeโ€ฆ
Valerio lo conosco da tanti anni, รจ molto naturale ed รจ raro che debba rifare molti ciak. Con Albanese ho girato Cetto cโ€™รจ, senzadubbiamente e mi sono molto divertito, perchรฉ la commedia รจ nelle mie corde. Antonio รจ simpaticissimo e ci conosciamo da molto tempo, ma al contrario di come puรฒ apparire, รจ molto riservato, gentile e mai sopra le righe. Certamente anche lui รจ geniale e originale.

Cโ€™รจ un personaggio che vorrebbe interpretare che ancora non ha fatto?
Mi piacerebbe cantare e suonare la chitarra anche in scena. Per esempio Georges Brassens, grande chansonnier e ispiratore di De Andrรฉ, sarebbe un personaggio che interpreterei volentieri, dato che conosco il francese.

In questi giorni รจ su un set: a cosa sta lavorando? Ci puรฒ anticipare qualcosa?
Ancora non posso anticipare nulla. Posso solo dire che si tratta di un film per la televisione che vedremo nella prossima stagione di RaiUno.

Quando รจ difficile lavorare in questo periodo di Covid?
Certamente non รจ facile, come non lo รจ per nessuno. Facciamo il tampone ogni settimana e restiamo nella bolla. E togliamo la mascherina solo al momento del ciak, come รจ giusto che sia.

A breve dove la vedremo?
Ho tre progetti in arrivo nei prossimi mesi. Buongiorno mamma, su Canale 5 con Raoul Bova, dove interpreto un magistrato amico del protagonista; La fuggitiva, con Vittoria Puccini, dove sono un direttore sanitario, รจ in arrivo su RaiUno; e Yara, film per Netflix sul caso di Yara Gambirasio, diretto da Marco Tullio Giordana, con Alessio Boni e Isabella Ragonese. Non voglio anticipare altroโ€ฆ

Se lโ€™Umbria fosse un film quale sarebbe?
Un film su San Francesco dโ€™Assisi.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?
Medioevo, meravigliosa, famiglia.

La prima cosa che le viene in mente pensando alla regione?
Campagna e riposo.

Studio Lumiรจre e Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri portano le produzioni nella regione e forniscono maestranze specializzate: ยซUn passo molto importanteยป.

 

Lโ€™Umbria torna a essere lo scenario perfetto per un altro film. ย A Montoro โ€“ frazione di Narni โ€“ e presso il Relais Tenuta Gentili (Amelia) per tre settimane le forze malefiche sono state protagoniste con le riprese di Medium, un thriller-horror ambientato tra Roma e lโ€™Umbria. La pellicola, diretta da Massimo Paolucci e prodotta da Daniele Gramiccia per Emy Productions di Giovanni Franchini, sโ€™ispira โ€“ non prendendosi troppo sul serio – ai vecchi film anni Settanta e racconta la storia di una gang di romanacci, capitanata da Tony Sperandeo, che si ritrova in una villa dove si manifestano forze malefiche.
Quello che accadrร  sarร  opera dellโ€™uomo o di qualcosa di sovrannaturale? Questo ce lo racconta un ricco cast, che vede la presenza di Barbara Bacci, Hal Yamanouchi, Bruno Bilotta, Francesco Maria Dominedรฒ, Emilio Franchini, Martina Marotta, Pierfrancesco Ceccanei, Daphne Barbieri e Martina Angelucci.
Lo Studio Lumiรจre, societร  di produzione video cinematografica di Perugia, ha reso possibile ciรฒ, creando il contatto tra la produzione romana e lโ€™Umbria. ยซAbbiamo curato diversi aspetti per questa produzione: dagli alloggi alle regole per il virus, fino al backstage e, grazie alla sinergia con lโ€™Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri, รจ stato possibile inserire diverse maestranze umbre allโ€™interno del film: nel settore del trucco e parrucco, in quello tecnico con Marco Benedetti, nella direzione della fotografia con Matteo De Angelis e nel backstage con Federico Locchiยป spiega la presidente Matilde Pennacchi.

 

Lโ€™importanza del cinema in Umbria

ยซUn bel gruppo di soci dellโ€™Associazione Mestieri del Cinema โ€“ che ne conta oltre 100 – ha fatto parte di questo progetto e per noi รจ molto importante. Dopo aver partecipato a festival di primโ€™ordine, tra cui Venezia e Roma, il nostro passo successivo era quello di cercare occasioni concrete di lavoro e contatti con produzioni nazionali. Questo film ne รจ stato un esempio. Stiamo inoltre lavorando per una sinergia tra tutte le imprese dei singoli soci, cosรฌ da fornire un servizio completo alle produzioni che scelgono lโ€™Umbria come location per i loro film. Siamo orgogliosi di dire che la produzione di Medium รจ stata molto soddisfatta e si sono creati con loro i presupposti per altre collaborazioniยป prosegue Federico Menichelli, presidente Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri.

 

 

Le riprese, durate tre settimane, sono state realizzate la maggior parte in notturna, creando anche qualche apprensione tra la comunitร : ยซUna sera, mentre si girata nel piccolo cimitero di Montoro, รจ arrivata la telefonata dellโ€™assessore di Narni, Lorenzo Lucarelli, che aveva ricevuto diverse chiamate allarmate, perchรฉ gli abitanti vedevano delle luci allโ€™interno del cimitero e non sapevano cosa fosseยป racconta Menichelli.
ยซIn Umbria, a oggi, ci sono tanti professionisti del mondo cinema costretti ad andare a lavorare in altre regioni, ma con la creazione a regime dellโ€™Umbria Film Commission si potrebbero unire le forze tra enti e associazioni, cosรฌ da creare progetti importanti allโ€™interno dellโ€™Umbriaยป conclude il presidente Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri.

 

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