ยซLe mie bufale sono una forma dโarte, per questo non ho voluto mai guadagnarci un soldoยป.
Ermes Maiolica รจ lo pseudonimo di un trentacinquenne ternano che negli ultimi anni si รจ divertito a prendere in giro un poโ tutti nel web. Molto popolare nel mondo di internet per le sue bufale, che hanno avuto come protagonisti Matteo Renzi, Cรฉcile Kyenge, Flavio Briatore, Teo Mammuccari, Umberto Eco e persino i rettiliani e la Volkswagen, ha iniziato con lo scopo di fare satira ed educare i creduloni. ยซHo sempre avuto un obiettivo educativo. Prendere in giro per insegnareยป. E ora lo fa, anche nelle scuole. Sarei stata a parlare con lui per ore, a inventare sciocchezze, ma il lavoro chiamava e pure lo stomaco, visto che erano le 20. Quindiโฆ

Ermes Maiolica
Ermes, qual รจ il suo legame con lโUmbria?
Sono nato a Terni e ora per lavoro vivo a Narni. Sono voluto rimanere in Umbria perchรฉ ci sto bene e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Terni ha un paesaggio umano piacevole, รจ la cittร che rimane un poโ stretta. Perugia รจ decisamente piรน vivace, non ha nulla da invidiare alle grandi cittร in quando a divertimenti: forse sono lโunico ternano che ama Perugia (ride).
Comeโรจ nata lโidea di creare bufale nel web?
Non ero un amante del web, poi mi sono iscritto a Facebook per vendere le magliette che stampo e per farmi pubblicitร . Sono da sempre un bancarellaro. Da quel momento ho iniziato a frequentare siti di controinformazione dove commentavo in modo ironico le notizie palesemente inventate, che provenivano da siti farlocchi. Ho cominciato a fare scherzi e vedere come reagiva la gente, da qui lโidea di creare la mia prima fake news: scaricai la foto dellโallora ministro Cรฉcile Kyenge, che non era molto amata, e scrissi che voleva dare le case popolari ai neri, agli zingari e ai rettiliani. Migliaia di persone commentarono indignate e condivisero la foto e la notizia si diffuse a macchia dโolio.
Ma secondo lei comโรจ possibile una cosa del genere?
I motivi sono due: il primo รจ che non sapevano chi fossero i rettiliani, magari pensavano a una popolazione africana; il secondo motivo รจ che spesso il testo della bufala non viene letto. Hanno visto la foto della Kyenge e hanno commentato solo per sfogarsi su di lei. Stessa situazione รจ accaduta con la fake su Umberto Eco. Poco prima del referendum costituzionale resuscitai Eco e gli attribuii la frase: ยซChi vota No รจ un imbecilleยป, solo che lui era morto nel 2016. La gente ci cascรฒ e commentรฒ dicendo che doveva stare zitto o che non avrebbe comprato piรน i suoi libri. Se tocchi il nervo scoperto delle persone, รจ facile che abbocchino e non si rendono nemmeno contro che queste notizie provengono da siti palesemente finti, ma non si preoccupano di andare a verificare, aprendo il sito, per vedere se รจ reale o meno.
Perchรฉ secondo lei la gente รจ cosรฌ credulona?
Tutti credono alle bufale, perchรฉ รจ facile credere a quello che piรน ci fa comodo. Se un post o un articolo confermano la tua idea, metti โmi piaceโ e lo condividi. Ci cascano tutti, persino i giornali e le televisioni. Inventai una bufala sui tapiri consegnati da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia: beh, la redazione del Giornale di Monza abboccรฒ in pieno e scrisse un articolo.
Cosa pensa di chi invece le fake news le combatte? ร un suo nemico?
Io ho iniziato proprio per combatterle, prendendo in giro chi credeva a questo tipo di notizie. Il mio obiettivo รจ sempre stato a titolo educativo: prendere in giro tutti per educare. Ora รจ un anno e mezzo che non invento piรน burle e mi dedico come docente a insegnare un uso corretto del web. ร tutta una questione di insegnamento, basta educare. Occorre far capire alla gente che non tutto quello che cโรจ nella rete รจ vero. Se si legge una notizia รจ bene anche aprire lโarticolo e verificare chi la scrive. Non occorre censurare, come in molti pensano di risolvere il problema delle fake, serve invece alzare lโasticella e puntare su un corretto uso del web, combattendo lโignoranza. Controllare รจ lโopposto di educare.
La piรน grande bufala che racconterebbe sullโUmbria o su Terni: cosa inventerebbe?
Anni fa inventai la presenza di un coccodrillo che usciva dal fiume Nera, con tanto di video contraffatto โ per altro fatto male โ ma la gente abboccรฒ. Una notte attaccai anche dei finti cartelli del Comune di Terni che mettevano in allerta i cittadini sulla presenza e pericolositร dellโanimale. Ne parlarono i siti e giornali e in cittร iniziarono a fare i cocktail e gli aperitivi in onore del coccodrillo. Ma la bufala piรน bella sarebbe un gemellaggio tra le tifoserie di Perugia e Ternana. Se uno la costruisse bene, potrebbero anche cascarci. Magari ci penso!
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Torta di Pasqua, cinghiale, inquinamento di Terni.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione…
I tanti paesi medievali e le sagre che li valorizzano.
Possiamo confessarlo: questa intervista รจ una bufala?
No, รจ tutto vero!