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ยซTutti i dialetti sono metafore e tutte le metafore sono poesiaยป. (Gilbert Keith Chesterton)

Cittร  della Pieve รจ una cittร  di confine. Per questo il suo dialetto risente delle influenze delle terre vicine: dalla Toscana orientale al nord del Lazio, fino a contaminazioni ternane e perugine. Insomma, un mix di linguaggi che si fondono per dare vita alla parlata pievese. Con lโ€™ultima tappa (forse!) di Dialettiamoci andiamo alla scoperta della lingua di Cittร  della Pieve e a guidarci รจ Ario Acquarelli, pievese doc e curioso appassionato dellโ€™argomento.

Ario Acquarelli

ยซOramai il dialetto si sta perdendo, รจ legato prevalentemente a una cultura contadina e a una popolazione anziana o che non cโ€™รจ piรน. I giovani lo parlano poco, molti termini sono scomparsi e spesso loro nemmeno li conosconoยป spiega il signor Acquarelli.
Se girando per la cittadina umbra vi diranno: ยซChe te pijร sse โ€˜n colpoโ€ฆ quanto tempo che โ€˜n te vedoยป o ยซChe te pijร sse โ€˜na paralisi!ยป, tranquilli lโ€™insulto รจ a scopo amichevole, perchรฉ qui si salutano โ€“ come in altre zone dellโ€™Umbria โ€“ mandandosi non proprio degli auguri. Te pijasse sonno invece รจ una frase bonaria di rimprovero.
I rimproveri appunto e le male parole sono tradizionali nel vernacolo e quindi se sei un perditempo ti diranno: โ€˜nte sudร  oppure aspetta maggio che giugno vene o se’ lungo come la messa cantata.
I babbani per i pievesi sono gli abitanti della vicina Toscana, mentre un cacanizzolo รจ una persona piccola di statura e fastidiosa, invece quando รจ solo fastidiosa รจ gnรฒrgna. Se cerchi di barare ma non ci riesci sei uno che: sapรฉlla giusta ma โ€˜n sapรฉlla raccontร .
A Cittร  della Pieve sono curiosi come le cecche (gazza ladra) e gli impiccioni formano una chiucchiurlร ia (gruppo di persone che sparla) che spesso tra trippole e trappole (tra una cosa e unโ€™altra) te rimagnร no coโ€™ panni addosso (ti rimproverano), soprattutto se fe nisdรจa (fai un disastro), ma occhio a non aver il can guasto (sei arrabbiato), anche se cโ€™รจ un baldresco (gruppo di persone che fa confusione). Inoltre mi raccomando stร  โ€˜al balzello (stare a controllare, aspettare al varco).

 

Palazzo Bandini

 

Purtroppo, come ci spiega Ario Acquarelli, i frรจgni (ragazzi: frรจgno โ€“ ragazzo, frรจgna โ€“ ragazza. Il fregnรฒne invece รจ un burlone) non conoscono molti termini che si usavano anticamente: ยซNon diranno mai abbiricchiร  (attorcigliare. Come facevano le donne quando attorcigliavano i panni per strizzarli), addรฒpio (sonnolenza โ€“ doppo aveโ€™ magnato me pija sempre lโ€™addรฒpio) oppure mโ€™ha preso il pujร no (preso sonno) cosรฌ come mโ€™ha preso โ€˜na starna o mโ€™ha preso โ€˜na stoppa (mi sono ubriacato). Meno ancora lippe lappe (quando cโ€™รจ qualcosa che fa gola, che piace)ยป.
Se corri forte a Cittร  della Pieve fai le lute (le scintille del camino), quando balugina vuol dire che sta per arrivare un temporale, mentre acciuetร  si traduce con acchiappare; puoi essere arronchettato (piegato) o appindolone (appeso), ma attenti a non sguillร  (scivolare).
E poiโ€ฆ quando le cose vanno veramente male: Piovessero gli incudini co le falce fienaie a vento.

 


Le puntate precedenti

Perugino
Eugubino
Castellano
Folignate
Spoletino
Ternano
Orvietano

Un importante gesto di generositร  da parte del Rotary Club di Cittร  della Pieve, che ha donato un defibrillatore semiautomatico a favore della comunitร  pievese.

Il Rotary Club di Cittร  della Pieve, nelle persone del presidente Giuseppe Piscitelli, della moglie Fiorenza e del prefetto rotariano Gennaro Albolino, hanno consegnato nella sala consiliare comunale al sindaco Fausto Risini, allโ€™assessore Luca Marchegiani e a tutta la Giunta, un defibrillatore semiautomatico a servizio della cittadinanza e dei turisti.

 

Rotary Club Cittaฬ€ della Pieve

 

Il defibrillatore รจ di grande utilitร  nella vita quotidiana dei soccorritori, riuscendo a salvare le vite delle persone che potrebbero accusare un malore di natura cardiaca. Infatti, si tratta di un piccolo strumento a dimensioni ridotte, dotato di due piastre da applicare a una persona priva di conoscenza per un presunto arresto cardiaco e lโ€™apparecchio eroga la scarica elettrica necessaria per ripristinare la funzionalitร  del cuore. Il sindaco Fausto Risini, ha dichiarato: ยซPossiamo essere solo grati al Rotary Club di Cittร  della Pieve e al suo presidente Giuseppe Piscitelli, per un gesto di cosรฌ grande generositร  che potrร  salvare delle vite umane. Ringrazio a nome della nostra cittadina, tutti i rotariani pievesi, per la profonda sensibilitร  dimostrata e di aver messo a disposizione un prezioso defibrillatoreยป.
Il presidente del Rotary Club pievese, Giuseppe Piscitelli, ha detto: ยซSiamo consapevoli dellโ€™importanza di questo dispositivo, a servizio sia per i residenti sia per i tanti turisti che vengono a visitare il nostro bellissimo Borgo. Il nostro club ha pensato che il defibrillatore รจ un apparecchio fondamentale per salvare vite. Generalmente ci sono appena sette minuti per intervenire: รจ il brevissimo tempo che intercorre tra la vita e la morte. Per questo un defibrillatore puรฒ salvare una vita umana e noi, come rotariani, abbiamo creduto fortemente in questa iniziativa a favore della cittadinanza di Cittร  della Pieveยป.

Grande successo di pubblico giunto da tutta Italia, per la kermesse dedicata alla poesia in tutte le sue forme, che si รจ svolta presso la Rocca Medievale Perugina di Cittร  della Pieve. Oltre 100 autori, che nei tre giorni del festival culturale, hanno dato voce a parole, versi e immagini nei vari e innovativi linguaggi poetici.

A Cittร  della Pieve ha avuto luogo la prima edizione di Poesia Trasimeno, il festival poetico nazionale dedicato alla poesia in tutte le sue forme. La manifestazione, organizzata da Jean Luc Bertoni e Marco Pareti, si รจ svolta con il patrocinio del Comune di Cittร  della Pieve, del GAL Trasimeno-Orvietano, dellโ€™URAT (Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno) e di Europa Comunica Cultura. Lโ€™evento ha accolto la mostra di poesia visiva di Giorgio Moio, quella fotografica di Angelo Angelucci, quella artistica di Mara Pianosi e quella di Origami di Kim Hee Jin.

 

 

Il programma รจ stato denso e vario in tutte le forme tradizionali e innovative del linguaggio poetico, in linea con il concorso previsto in seno alla manifestazione che ha contato otto sezioni per le quali sono stati decretati i relativi vincitori: per la Poesia:ย Diletta Cappannini, Piera Andreani, Rita Bonetti e Graziella Mallamaci; per la Poesia Dialettale:ย Elvio Grilli, Igor Issorf e Vittoria Simone; per lโ€™Haiku:ย Francesca Pecorella, Piera Andreani e Sara Orsetti; per la Fotografia, Carlo Coronella, Angelo Angelucci e Roberta Costanzi; per la Poesia Visiva:ย Stefania Paci; per i Racconti:ย Anna Maria Massari, Sandra Frenguelli e Danilo Di Prinzio; per i Romanzi:ย Daniela Iodice, Cristiano Parafioriti e Michele Caiati; per la Video Poesia, Marika Campeti, Lolita Rinforzi e Olena Romanko. La Giuria รจ stata presieduta da Bruno Mohorovich e composta da Barbara Colapietro, Pietro Sorcinelli e Sergio Tardetti. Premi speciali per la Cultura a Bruno Mohorovich, per il Teatro a Floriana La Rocca, per il Sociale a Elisabetta Chiabolotti e per la Letteratura a Marcello Soro.

Reading poetici, presentazioni di libri e di collane editoriali, proiezioni e filmati, concorsi e club letterari, presentazioni animate per bambini, con molti autori a vivacizzare la manifestazione, tra cui ricordiamo Donato Antonio Loscalzo, Maria Grazia Amati, Anthony Caruana, Angelo Lippo, Daniele Mastrobaldo Baldoni, Floriana La Rocca e molti altri. Tra gli ospiti il noto regista Enrico Bellami, il poliedrico artista Alfiero Toppetti e il presidente del Rotary Club di Cittร  della Pieve, Giuseppe Piscitelli con la signora Fiorenza.

Partner dellโ€™evento: I Mestieri del Cinema Umbri, il Consorzio dello Zafferano di Cittร  della Pieve, le associazioni FulgineaMente, Accademia Pietro Vannucci di C.d.Pieve, Caffรจ Corretto e la Panchina dei Poeti di Isola Maggiore nel Trasimeno. Inoltre RTN Radio, AboutUmbria, Radici & Talenti, TEF e MEP Radio, sono stati i media partner.

 

 

Fausto Risini, sindaco del borgo pievese, ha detto: ยซSiamo orgogliosi di aver ospitato la prima edizione di Poesia Trasimeno, dove la poesia sensibilizza e onora gli animi. Siamo altresรฌ contenti che eventi culturali come questo, facciano conoscere a chi non cโ€™รจ mai stato, il nostro territorio e favoriscano un turismo sostenibile e attento alle nostre bellezze paesaggistiche e storiche e alle eccellenze enogastronomiche. Un arrivederci alla prossima edizioneยป. La direttrice del GAL Trasimeno-Orvietano, Francesca Caproni, invece ha dichiarato: ยซIl nostro GAL รจ sempre vicino a eventi come Poesia Trasimeno, il festival della poesia che ci mancava. รˆ una bellissima manifestazione culturale che contribuisce alla promozione del nostro comprensorio e ha fatto raggiungere i nostri luoghi da tantissimi turisti provenienti da varie localitร  italiane e di conseguenza ha portato interessi economici alle attivitร  locali. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla perfetta riuscita di Poesia Trasimeno e non vediamo lโ€™ora che giunga la seconda edizioneยป.

Cittร  della Pieve, 31 maggio โ€˜22 – La poesia e la fotografia, nei loro linguaggi dโ€™arte, saranno protagoniste presso la Rocca di Cittร  della Pieve, dove dal 3 al 5 giugno verranno declinate in varie e molteplici modalitร ..

Lโ€™inaugurazione della rassegna Poesia Trasimeno รจ prevista alle ore 11,00 di venerdรฌ 3 giugno, presso i locali della Rocca Medievale Pievese, dove saranno presenti le autoritร  istituzionali per i saluti e lโ€™ingresso sarร  libero e gratuito per gli appassionati e i curiosi del genere.

Il programma, messo a punto dagli organizzatori, Jean Luc Bertoni e Marco Pareti, รจ vasto e si rivolge a tutte le fasce di etร .

ยซLa rassegna culturale โ€“ spiegano – รจ un insieme di eventi con vari linguaggi dโ€™arte, sia espressivi sia visivi: una mostra fotografica, la poesia visiva, i reading poetici, la presentazioni di libri e di collane editoriali, la partecipazione di club letterari, un concorso letterario e fotografico con le premiazioni nelle sue varie sezioni: narrativa, racconti, video poesia, poesia, poesia dialettale, haiku e fotografia. Inoltre performance e interpretazioni poetiche, proiezioni di video/filmati, manifesti distribuiti per la cittร  contenenti immagini e versi degli artisti aderenti allโ€™evento, un catalogo illustrato, presentazioni animate per bambini, declamazioni di poeti partecipanti a concorsi di associazioni culturali partner, come FulgineaMente, Caffรจ Corretto, lโ€™Accademia Pietro Vannucci di Cittร  della Pieve e la Panchina dei Poeti, completano e arricchiscono il cartelloneยป

Sostengono la manifestazione, la Regione Umbria, il Comune di Cittร  della Pieve, il GAL Trasimeno-Orvietano, lโ€™URAT (Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno), Europa Comunica Cultura, lโ€™Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri e come media partner, TEF, Umbria+TV, TeleRoma, Radici& Talenti, RTN Radio, AboutUmbria e MEP Radio.

 

Storia del pievese che con la sua invenzione brevettรฒ il primo cambio automatico

Elio Trenta

Se oggi guidiamo comodamente con il cambio automatico lo dobbiamo in parte a Elio Trenta di Cittร  della Pieve. La sua storia – sconosciuta ai piรน – ci porta nella provincia italiana dei primi anni del Novecento. Lรฌ un giovanissimo Elio – nemmeno ventenne – senza laurea neฬ esperienza ma animato da una visionaria intelligenza e passione, nel 1932 inventรฒ e brevettรฒ, presso il Ministero delle Corporazioni del Regno dโ€™Italia con il nome di rapportatore di velocitร  per macchine in genere, il primo cambio automatico della storia.
Figlio del meccanico del paese โ€“ Peppe della luce, perchรฉ aveva aiutato il comune a sostituire i lampioni a gas con la moderna elettricitร  โ€“ Elio era affascinato sin da piccolissimo da motori, ingranaggi e meccanismi e cosรฌ, per genio e per passione, intuรฌ il futuro: la rivoluzione dellโ€™auto moderna e del viaggiare sicuri sta nella possibilitร  di guidare senza dover intervenire manualmente sulla leva del cambio.
Decisivo per il suo percorso fu lโ€™incontro con unโ€™altra eccellenza della storia di Cittร  della Pieve, quellโ€™ingegner Achille Piazzai che aveva progettato il mitico transatlantico Rex, immortalato anche da Federico Fellini nel suo film Amarcord.
Ma lโ€™industria automobilistica italiana non era ancora pronta per questa invenzione. Infatti quando Trenta la presentรฒ alla FIAT e non solo, la sua idea venne bocciata. Le case di produzione di auto, con lโ€™azienda di Torino in testa, erano al lavoro per spingere al limite le prestazioni dei nuovi motori, come lโ€™ottica del tempo richiedeva, e il cambio automatico penalizzava la potenza del motore, oltre a essere troppo costoso per lโ€™epoca. Quindi il progetto del giovane pievese venne scartato e dimenticato. Elio morรฌ poco tempo dopo, nel 1934, appena ventunenne, e non ebbe la possibilitร  di veder concretizzarsi il suo dispositivo, che oggi la maggior parte dei nuovi veicoli monta di serie. Ma non fu lโ€™unico.
La storia ci racconta, infatti, anche il progetto del canadese Alfred Horner Munro e soprattutto quello di Oscar H. Banker, al secolo Asatour Sarafian, che nel 1932 studiรฒ una soluzione per General Motors che fu applicato dalla Oldsmobile sul Model Year 1940 del gruppo di Detroit. Da quel momento il cambio automatico si impose sul mercato americano come un elemento indispensabile nellโ€™auto mentre in Europa si diffuse quasi mezzo secolo dopo.

 

Luigi Diberti

Il geniale umbro perรฒ fu sicuramente il piรน giovane inventore e il suo racconto a lungo dimenticato e sconosciuto รจ stato riportato alla luce dal celebre attore Luigi Diberti โ€“ torinese di nascita ma ormai da anni pievese di adozione โ€“ che nel settembre del 2021 lโ€™ha portato sul palco del Festival di Todi e che ora, grazie allo scrittore e autore teatrale Gianmario Pagano, รจ diventato un libro: E.T. Lโ€™incredibile storia di Elio Trenta.

I turisti stanno tornando. A Roma si vedono giร  file di persone al seguito di una bandierina. A Venezia ancora si riesce a circolare ma ben presto la cittร  sarร  totalmente occupata da nuove ondate di visitatori. Firenze si sta preparando.

Il Carapace di Arnaldo Pomodoro

 

Qui in Umbria i turisti iniziano ad arrivare e, se il virus non ci sorprenderร  ancora, con lโ€™estate si farร  nuovamente il pieno. รˆ un peccato che i percorsi delle visite siano, ancora oggi, focalizzati quasi esclusivamente sui tour classici: Giotto, San Francesco, Orvieto e il medioevo dei borghi. Lโ€™Umbria centrale, infatti, รจ ricca anche di moderne opere di architettura e di scultura, ma purtroppo non si incontrano turisti ad ammirarle. Lรฌ hanno lavorato archistar e artisti famosi; tra loro troviamo niente meno che lโ€™artista Arnaldo Pomodoro. Le sue sfere di bronzo, che rappresentano il mondo, sono famosissime e si vedono ovunque: da Roma a New York, passando per il cortile del Vaticano. Pomodoro ha disegnato e costruito il Carapace della cantina Lunelli, vicino a Bevagna. Si tratta di unโ€™opera dโ€™arte che prima si osserva da fuori e poi si gode da dentro; ha linee curve, morbide e crepe come un viso che ha vissuto. Poi si entra lโ€™opera dโ€™arte. Lasciando il tempo quasi eterno del Carapace ci si inoltra sotto la bellissima cupola di legno mossa e articolata; lรฌ sotto cโ€™รจ unโ€™atmosfera raccolta dove spicca il colore rosso delle sedie, pronte ad accogliere i visitatori per far loro gustare comodamente il vino della cantina Lunelli. Un vero piacere per gli occhi, per il gusto e per lo spirito.

La chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno

A Foligno Massimiliano Fuksas ha lavorato su un enorme spazio vuoto: la zona dove hanno vissuto i terremotati del โ€˜97 fino quando, dopo lunghi anni, hanno potuto avere una casa. Il comune di Foligno ha pensato allora di usare quello spazio rimasto vuoto per erigere una chiesa dedicata a San Paolo. La chiesa si presenta come un gigantesco parallelepipedo di cemento bianco, sospeso su un rettangolo vetrato. Le pareti laterali hanno delle grandi spaccature vitree che lasciano penetrare una luce soffusa. Davanti alla chiesa si estende una lunga platea di cemento, anchโ€™essa bianca e, tutto in torno, ci sono grandi spazi dedicati alle passeggiate e al parcheggio.

Mario Botta รจ sceso dalla Svizzera per costruire una scuola a Cittร  della Pieve. La costruzione riassume la storia umbra partendo dal mattone, passando per il Medioevo e approdando allo spazio aperto. La sua cifra stilistica รจ il mattone rosso che nel ‘600 era giร  stato introdotto da un altro architetto svizzero: Francesco Borromini. Il mattone si integra benissimo con lโ€™ambiente ed รจ risultato piรน che mai indicato poichรฉ lโ€™Umbria รจ stata produttrice di mattoni fin dal periodo etrusco. La costruzione รจ modulata come le antiche mura medievali, ma con pareti che lasciano entrare la luce e la cultura. La scuola da una parte si affaccia sulla valle mentre dallโ€™altra รจ preceduta una grande area aperta: spazio ideale per lo svago dei ragazzi e degli abitanti di Cittร  della Pieve.
Accanto a queste vi sono molte altre opere moderne e contemporanee. Lโ€™Umbria ha anche creato tanti giardini di sculture che arricchiscono il paesaggio e portano lโ€™arte in mezzo alla gente, anche a quella di passaggio. Di questo perรฒ parleremo ben presto.

 

Cittร  della Pieve, foto Pino Musi. Sito www.botta.ch

Cittร  della Pieve accoglie la mostra Un amore dal grigio al colore di Claudia Maggiurana. ยซA seguito di un percorso intenso e colorato, la mia esperienza della convivenza con un tumore al seno, viene riportata in questa mostra del tutto personale, dove narrerรฒ una storia dal nome tumore o come dico io tuo amoreยป.
La mostra che verrร  inaugurata il 15 aprile (ore 17.00) a Palazzo della Corgna – Cittร  della Pieve, sarร  visibile fino al 27 aprile; รจ a cura di Claudia Maggiurana e Marco Pareti e organizzata dallโ€™associazione Vivo a colori. Tra i partner cโ€™รจ pure AboutUmbria.

 

 


Info: 349.2613610
vivoacolori.it@gmail.com
Nel rispetto delle normative Covid : green pass e mascherina fp2

Cittร  della Pieve: successo e apprezzamenti per la presentazione del protocollo dโ€™intesa tra istituzioni civili e religiose per i 500 anni dalla morte di Perugino e Signorelli, anche direttamente dal conduttore Bruno Vespa.

Si รจ svolta a Cittร  della Pieve la conferenza stampa per la presentazione del protocollo dโ€™intesa tra il Gal Trasimeno-Orvietano, i Comuni di Cittร  della Pieve, Cortona, Orvieto e Todi e le relative Diocesi che sancisce la collaborazione di questi Enti per le celebrazioni, nel 2023, della ricorrenza dalla morte di Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino e di Luca Signorelli. Lโ€™appuntamento aperto dal Presidente del Gal Trasimeno- Orvietano Gionni Moscetti, che ha ringraziato i firmatari per aver individuato il Gal come Ente Capofila del Protocollo e salutato i presenti.

 

 

Lโ€™iniziativa, con il prestigioso coordinamento del noto conduttore televisivo Bruno Vespa ha visto la presenza della Presidente della Regione dell’Umbria Donatella Tesei, del Senatore Luca Briziarelli, della Prof. Laura Teza Universitร  degli Studi di Perugia, dei Sindaci delle quattro cittร  Firmatarie Fausto Risini, Luciano Meoni, Roberta Tardani e Antonino Ruggiano, di Riccardo Cotarella, Dominga Enrica e Marta Cotarella, Ruggero Parrotto della Fondazione, e del Presidente e del Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti e Francesca Caproni.

Apprezzamenti per lโ€™iniziativa sono arrivati direttamente da Bruno Vespa che ha sottolineato come un evento di questo tipo รจ riuscito a mettere insieme una serie di istituzioni civili, religiose e due Regioni, nei tempi giusti, con due anni di anticipo, per costruire un progetto serio e credibile che valorizzi il territorio in modo integrato tra Arte, Enogastronomia e tante altre autenticitร  che hanno queste bellissime Regioni del Centro Italia.

La conferenza รจ iniziata con una domanda del noto saggista, al Senatore Luca Briziarelli, colui che ha ideato questo progetto ed e messo insieme i soggetti pubblici e privati coinvolti. Alla domanda come le รจ venuta questa idea, il Senatore ha risposto che รจ stato innanzitutto ispirato dalla necessitร  di passare dal concetto di territorio marginale a quello di area di confine tra Umbria e Toscana,ย  lavorando in sinergia a sostegno dellโ€™offerta turistico-culturale, mettendo insieme il doppio evento di due personaggi che hanno lasciato un importante segno della loro opera artistica nei nostri territori, cosรฌ da rappresentare una opportunitร  sul piano economico per riscoprire quellโ€™Italia di mezzo, troppo spesso schiacciata dal dibattito Nord/Sud, che non si puรฒ certo perdere.

 

 

Anche la Presidente Donatella Tesei, ha plaudito allโ€™iniziativa e garantito il sostegno della Regione dellโ€™Umbria a questo Protocollo, che parte nei tempi giusti e che si coordinerร  anche con altri eventi ed iniziative che si realizzeranno nellโ€™intero territorio Umbro. Ha assunto inoltre lโ€™impegno a mantenere e far crescere i rapporti istituzionali con tutte le regioni del centri Italia.

Condivisione e sostegno da tutti i Sindaci coinvolti e disponibilitร  da parte dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, portate dalla Prof. Laura Tezi, a collaborare per la definizione del progetto che seguirร  al protocollo di Intesa.

Riccardo e Dominga Cotarella hanno portato il contributo della partnership privata, sottolineando come la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private attraverso lโ€™impegno comune puรฒ creare valore aggiunto ad ogni progetto. Dominga ha ricordato il programma dellโ€™evento Orvieto Cittร  del Gusto e dellโ€™Arte che si svolgerร  ad Orvieto dal 27 settembre al 3 ottobre prossimi e, rappresenterร  la prima occasione per presentare anche approfondimenti sul Protocollo dโ€™intesa e sui progetti che ne seguiranno. I rappresentanti del Gal hanno inoltre assicurato impegno non solo nel coordinare lโ€™accordo, ma anche per coinvolgere gli altri Gal in modo da farne un progetto di cooperazione interregionale che potrebbe supportare una importante azione di marketing territoriale.

La serata si รจ conclusa invitando gli intervenuti allโ€™evento di Orvieto, ma anche annunciando a una prossima data per presentare il progetto a Roma, e comunicarlo a livello nazionale.

UN PROTOCOLLO Dโ€™INTESA PER LE CELEBRAZIONI DEI 500 ANNI DALLA MORTE DEL PERUGINO E DEL SIGNORELLI, IL GAL TRASIMENO ORVIETANO CAPOFILA DEL PROGETTO. LUNEDI 6 SETTEMBRE A CITTAโ€™ DELLA PIEVE LA PRESENTAZIONE CON BRUNO VESPA

Un protocollo dโ€™intesa tra istituzioni civili e religiose per il coordinamento e lโ€™organizzazione degli eventi del 500esimo anniversario della morte di Luca Signorelli e Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino, che si celebrerร  nel 2023.

Lโ€™accordo, che sarร  sottoscritto tra i Comuni di Cittร  della Pieve, Cortona, Orvieto, Todi, le relative Diocesi e il Gal Trasimeno-Orvietano che assumerร  il ruolo di capofila, sarร  presentato lunedรฌ 6 settembre alle ore 18 presso Palazzo della Corgna di Cittร  della Pieve.

Lโ€™appuntamento sarร  moderato dal noto giornalista nonchรฉ conduttore televisivo e saggista Bruno Vespa e vedrร  la presenza della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del Magnifico Rettore dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, prof. Maurizio Oliviero, dei sindaci di Cittร  della Pieve, Fausto Risini, di Cortona, Luciano Meoni, di Orvieto, Roberta Tardani, di Todi, Antonino Ruggiano, del presidente del Gal Trasimeno-Orvietano, Gionni Moscetti, e del direttore Francesca Caponi. Con loro anche il presidente del Consorzio di tutela del vino di Orvieto, Vincenzo Cecci, e Ruggero Parrotto della Fondazione Famiglia Cotarella, tra i principali partner del progetto.

โ€œLโ€™iniziativa – spiega il presidente del Gal Trasimeno-Orvietano, Gionni Moscetti – mette insieme non solo le istituzioni civili e religiose, ma anche prestigiose partnership private nellโ€™obiettivo di far conoscere e valorizzare il territorio, celebrare lโ€™opera che due grandi artisti hanno lasciato in terra umbra e toscana e organizzare eventi che attraggano un pubblico che ama conciliare la bellezza dellโ€™arte a quella dei luoghi. Il Gal Trasimeno Orvietano ha sposato e preso le redini di questo progetto, che sarร  presentato prossimamente anche a Roma e diffuso a livello nazionale ed internazionale, proprio in un momento di riflessione sulle misure e sulle iniziative da mettere in campo per il sostegno allโ€™economia traumatizzata da questa terribile pandemia. Riteniamo che bellezza e cultura possano essere infatti un veicolo per il sostegno allโ€™economia e in particolare al comparto turistico. Siamo convinti che il Rinascimento italiano, di cui Pietro Perugino e Luca Signorelli sono stati protagonisti, possa aiutare a comunicare questo magnifico lembo di terra tra lโ€™Umbria e la Toscana, renderlo attrattivo e proiettarlo verso un futuro di crescita sostenibileโ€.

In questa direzione va anche lโ€™evento โ€œOrvieto Cittร  del Gusto e dellโ€™Arteโ€ che si terrร  nella settimana dal 27 settembre al 3 ottobre 2021, cui seguirร  โ€œTrasimeno Cittร  del gusto dellโ€™Arteโ€ nel primo semestre 2022. Appuntamenti che vedranno il coinvolgimento del Gal e delle aziende dei due territori. โ€œDue eventi fondamentali – conclude il presidente Moscetti – per comunicare le sinergie tra arte ed enogastronomia e la collaborazione tra istituzioni pubbliche e impreseโ€.

ยซLโ€™Umbria รจ un posto magico, pieno di bellezza e natura. รˆ una regione ricca di storia e suggestioneยป

Lโ€™Umbria puรฒ essere una bellissima terra dโ€™adozione. Lo sa bene Luca Argentero che vicino a Cittร  della Pieve ha una casa dove trascorre molto tempo e dove ha passato โ€“ in attesa della nascita della sua bambina โ€“ insieme alla compagna Cristina Marino, anche il lockdown. ยซConsidero lโ€™Umbria una patria dโ€™adozione, sono convinto che decidere di costruire una base qui sia stata una delle decisioni piรน felici della mia vitaยป ci ha confessato.
Lโ€™attore, che ritroviamo da stasera nei panni del medico Andrea Fanti nella fiction di Rai Uno DOC – Nelle tue mani, ha una relazione con lโ€™Umbria che รจ anche professionale. Qui infatti ha girato la serie Carabinieri che lo ha lanciato nel mondo della recitazione, e tre film: Lezioni di cioccolato 1 e 2 e Copperman, uscito proprio lo scorso anno. ยซOramai รจ un luogo che conosco piuttosto bene, spesso la giro anche come turista. รˆ un posto magico, pieno di bellezza e natura. Non manca anche il buon cibo, che รจ solo un corollario tipicamente italiano di una regione che emana una fortissima energia positiva, ricca di storia e suggestione. Se devessi descriverla in tre parole, per me l’Umbria sarebbe vera, forte e saporitaยป ci racconta lโ€™attore torinese.

 

Luca Argentero

Argentero nel camice di Doc

La fiction DOC – Nelle tue mani – in sette prime serate – racconta la storia del medico Andrea Fanti che, a causa di un trauma cerebrale, ha perso la memoria dei suoi ultimi dodici anni e, per la prima volta, si ritrova a essere non piรน il luminare di un tempo, ma un semplice paziente. Amputato di molti dei suoi ricordi, precipita in un mondo sconosciuto: famiglia, figli, amici, colleghi, tutti diventano improvvisamente estranei. Anche la sua carriera torna indietro: da primario a meno di uno specializzando. ยซIl mio orgoglio รจ sapere di aver fatto un prodotto di altissima qualitร . Ho cercato di capire cosa significhi passare dal ruolo di medico a quello di paziente. Questa serie insegna la velocitร  del mondo attorno a noiยป ha spiegato Argentero durante la conferenza stampa di presentazione della serie.

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