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Lo splendido successo di โ€œINPALIO – Mettiamoci in giocoโ€, lโ€™evento di Paliopen andato in scena sabato 9 settembre, ha animato il pubblico bastiolo anticipando di fatto lโ€™inizio del Palio. Martedรฌ 19 settembre prenderร  al via ufficialmente la 61a Edizione del Palio de San Michele con lโ€™apertura delle taverne enogastronomiche e la Cerimonia di Apertura con la Benedizione degli Stendardi e dei Mantelli del Presidente, del Coordinatore e dei 4 capitani dei Rioni.

La 61a edizione del Palio de San Michele prenderร  il via martedรฌ 19 settembre con lโ€™apertura delle taverne enogastronomiche rionali, dove sarร  possibile degustare i piatti tipici della cucina umbra, e, soprattutto, con la Cerimonia dโ€™inaugurazione della 61a edizione con la benedizione degli stendardi e dei mantelli. Verrร  inoltre presentato il Palio 2023 realizzato dallโ€™artista Valerio Barbetti e il Minipalio 2023 disegnato dalla studentessa ย Sofia Falgiani. Lโ€™intera cerimonia verrร  trasmessa in diretta streaming su www.terrenostre.info e su www.paliodesanmichele.it.

 

Dal 20 al 23 settembre il Palio de San Michele entrerร  nel vivo con le Sfilate: rappresentazioni uniche di spettacoli teatrali itineranti dove scenografie fisse e mobili, saranno il palcoscenico a cielo aperto di storie appassionanti e di grande fervore. Uomini, donne e bambini di ogni etร , saranno chiamati a danzare, recitare e impersonare i personaggi del proprio tema sfilata. La qualitร  dello spettacolo รจ cresciuta a dismisura negli anni. Molti attori bastioli hanno mosso i primi passi allโ€™interno del Palio e proprio grazie alla loro recitazione, alcuni di loro, notati dai giurati delle edizioni precedenti, hanno poi percorso professionalmente la strada teatrale e televisiva. La giuria tecnica 2023 รจ composta da personalitร  di riconosciuta fama nazionale nel mondo dello spettacolo: Gianfranco Anzini (regista, autore televisivo โ€“ Presidente di Giuria), Alessandra Mortelliti (attrice, scrittrice, regista), Anna Tangredi (attrice), Ivan Castiglione (attore), Laura Soprani (scenografa, scultrice, artista, arredatrice, design), Alberto Bassetti (scrittore teatrale, regista) e Lia Francesca Morandini (costumista).

Lโ€™ordine delle Sfilate della 61a edizione รจ il seguente: mercoledรฌ 20 settembre il rione San Rocco con โ€œA ME MรŒโ€, giovedรฌ 21 il rione Santโ€™Angelo con โ€œCATABASIโ€, venerdรฌ 22 il rione Moncioveta con โ€œLโ€™APPARENZA INโ€ฆ.GLASSAโ€ e sabato 23 settembre il rione Portella chiuderร  le sfilate con โ€œIL CONDOMINIOโ€.

Martedรฌ 26 settembre la seconda sfida tra i rioni con i Giochi in piazza.

Giovedรฌ 28 settembre lโ€™evento clou del Palio: la Lizza. Sedici atleti, 4 per rione, si contenderanno la vittoria in unโ€™emozionante e spettacolare staffetta 4×400 metri, corsa tra due ripartenze (bidoni, ndr) tra i sanpietrini di Piazza Mazzini. Al termine della gara, la giuria tecnica decreterร  la classifica delle sfilate e, in base ai punteggi ottenuti nelle tre prove (sfilate, giochi e lizza), verrร  assegnato il Palio della 61a edizione, realizzato dallโ€™artista umbro Valerio Barbetti.

 


INFO BIGLIETTI E ABBONAMENTI 2023

Ecco come acquistare e prenotare i biglietti per le quattro serate delย Palio de San Michele 2023:

La biglietteria sarร  installata pressoย Sofร  Eventi e Comunicazione, in via Garibaldi 3, Bastia U. a partire dalย 4 settembre.ย Saranno messi in vendita gli abbonamenti e i biglietti per le Sfilate. I biglietti per Giochi, Lizza e Minipalio saranno disponibili dalย 18 settembre.

ORARI DI APERTURAย LUN-VEN 15.30 โ€“ 19.30

SAB-DOM 15.30 โ€“ 19.30ย (16/17 โ€“ 23/24 sett)ย Nei giorni degli eventi sarร  aperta fino allโ€™inizio dello spettacolo.

VENDITE ON LINEย www.paliodesanmichele.itย eย www.ticketitalia.comย I biglietti per Giochi, Lizza e Minipalio non sono disponibili online.

Saranno gli show-cooking di antiche ricette medievali dello chef Giovanni da Montemalbe e la competizione a colpi di cortometraggi fra i Magnifici Rioni a dare piรน sapore alla sesta edizione di Perugia 1416.

E poi: la premiazione della Golosa disfida, il concorso gastronomico organizzato in collaborazione con lโ€™Universitร  dei sapori; la mostra fotografica Altera Effigies, con la terza edizione dei simpatici scatti dietro le quinte che immortalano i rionali in costume, insieme ad alcuni abiti della rievocazione esposti, con la novitร  che i proventi della vendita delle immagini saranno devoluti in beneficenza per la cura di una malattia rara; la mostra sarร  lโ€™occasione di un viaggio in anteprima nella nuova sede dellโ€™Associazione, visibile su appuntamento oppure online; non mancano il Medioevo per i bambini, con racconti medievali dellโ€™attore cantastorie Mirko Revoyera, e le note del concerto di musica medievale de I Trobadores. E la solenne consegna delle chiavi della cittร  a Braccio Fortebracci, nella splendida cornice della Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, fruibile a posti contingentati. Tutto in attesa di vedere la seconda parte della docu-fiction dedicata al condottiero da Montone.

 

 

รˆ un programma variegato quello messo in piedi dallโ€™Associazione Perugia 1416 per le giornate dal 4 al 6 giugno, rimodulato per il secondo anno nella formula #medievalWeb a causa del Covid-19, tra iniziative in presenza e altre fruibili online. รˆ stato presentato alla Sala dei Notari dalla presidente dellโ€™associazione, Teresa Severini, insieme allโ€™assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, della vice presidente del consiglio comunale Roberta Ricci (delegata a Perugia 1416) e dal coordinatore artistico dellโ€™edizione, Stefano Venarucci.

Realizzato con la partecipazione sempre attiva dei Rionali, cosรฌ del Consiglio direttivo, riunitosi con grande costanza nellโ€™ultimo anno โ€“ sempre da remoto – per riuscire, comunque, a fare da collante in un anno cosรฌ difficile, e portare avanti un lavoro certosino utile a valorizzare i Rioni.

Animati dal successo della docu-fiction Braccio 3.0, con grande lavoro di ricerca e di nuovo con la presenza del medievista Tommaso di Carpegna, i lavori di produzione di Braccio 3.0 vol.2 sono partiti, ma, impediti anchโ€™essi dalle misure restrittive, saranno terminati in estate.

โ€œLe iniziative, tra reale e virtuale โ€“ ha spiegato Teresa Severini – si basano essenzialmente su lavori che hanno tenuto viva, per quanto possibile, lโ€™unione tra i Rionali. Cosa non facile quando mancano le occasioni di socialitร , le riunioni, le taverne, il guardarsi negli occhi, le elezioni delle prime dame, andare a braccetto o discutere per le sfide. Perciรฒ, consideriamo che il #medievalWeb sia, ancora una volta, soluzione transitoria ma di soddisfazione, verso il ritorno alla normalitร  per una settima edizione. Del resto lo stesso drappo, disegnato dalla studentessa dellโ€™Accademia di Belle Arti di Perugia Agnese Pierotti โ€“ ha poi evidenziato la presidente – ha questo significato di speranza. Ci sarร  anche il momento della rievocazione storica, ma il Palio, cosรฌ come lo scorso anno, non sarร  disputato: i Rionali hanno deciso, di comune accordo, di non organizzare i giochi di sfida, neppure a porte chiuse, nรฉ rimandandoli a settembre, e nemmeno il corteo o la rappresentazione in tableau vivant della scorsa edizione sulle scale del Palazzo dei Priori, vista la coincidenza della data con il Corpus Domini. Una scelta che ha portato, di comune accordo, alla decisione di donarlo, come nel 2020: questโ€™anno, invece che alla Cittร  di Perugia, sarร  dato ad un altro destinatario, che sarร  svelato domenica 6 quando ci si ritroverร  allโ€™interno della Sala dei Notari. Sarร  quindi fatto in modo simbolico, ma con significato di vicinanza per le difficoltร  create dal perdurare della pandemiaโ€.

Lโ€™assessore alla Cultura, Leonardo Varasano, ha tenuto a sottolineare alcuni elementi caratteristici di Perugia 1416, come la partecipazione dei rioni, che si rinnova ogni anno e i contenuti, ricchi e rilevanti. โ€œMerito dei rioni รจ quello -ha detto Varasano- di aver tenuto insieme il progetto, in questo modo favorendo la coesione della cittร  stessa, con passione e impegno ammirevoli, nonostante le incertezze.โ€ Rispetto ai contenuti, quindi Varasano ha tenuto ad evidenziare come la docu-fiction di Perugia 1416 sia stata uno straordinario strumento di promozione e attrazione per la nostra cittร . Ha suggerito che anche in futuro, quando si potrร  tornare in presenza, alcune โ€œperleโ€ possano restare comunque online per raggiungere un pubblico piรน ampio, โ€œper fare – ha concluso – di Perugia 1416 un palcoscenico per la cittร , ancora piรน bella quando รจ animata dai rioniโ€. โ€œDietro Perugia 1416 – ha aggiunto Roberta Ricci, consigliera comunale delegata alla manifestazione – cโ€™รจ un lavoro di tutto lโ€™anno, che peraltro non si limita alla rievocazione stessa, come ha dimostrato lโ€™emergenza sanitaria ed economica che tuttora stiamo vivendo. Perugia 1416, infatti, in questo periodo ha lavorato molto per essere vicina e offrire supporto alle persone piรน fragili come gli anziani, con diverse attivitร , realizzate dai rionali con grande passione e impegno. Per questo -ha concluso – รจ importante sostenere la manifestazione, strumento di coesione e di socialitร .โ€

 

 

Unโ€™edizione alternativa, anche quella del 2021, che ha portato a vivere esperienze diverse. โ€œSi รจ lavorato molto anche a distanza con le nuove tecnologie, ma lo spirito รจ rimasto sempre lo stesso โ€“ ha commentato Venarucci -. Cโ€™รจ tanto coinvolgimento nella registrazione dei racconti, i rionali stanno affrontando unโ€™arte nuova che nello stesso tempo li fa divertire moltissimo. รˆ piรน complesso, cโ€™รจ tanto lavoro, anche di dettaglio, ma cโ€™รจ un ottimo riscontro. Questa svolta digitale รจ una grande occasione per farci conoscere, per ampliare il respiro, la manifestazione e i campi di studioโ€.
Il programma non si concluderร  con la tre giorni, quattro con la preview. Con un trailer รจ stata annunciata appunto anche lโ€™edizione numero due della docu-fiction Braccio 3.0, che uscirร  a settembre.

Lโ€™iniziativa si avvale del contributo del Comune di Perugia, della Fondazione Cassa di Risparmio, e del sostegno di Rocco Ragni, Tiziano Sordini, Becchetti Spa. A questi, auspicabilmente si aggiungeranno Ministero, Regione Umbria e Camera di Commercio di Perugia, e probabilmente ancora qualche privato, in vista della uscita della docu-fiction.

Il programma completo รจ consultabile su www.perugia1416.com e sui social di Perugia1416 (Facebook, Instagram e YouTube).

Unโ€™atmosfera unica che fa bene al cuore e allo spirito: questo si respira a Bastia Umbra, dal 19 al 29 settembre, con la cinquantasettesima edizione del Palio de San Michele. Quattro rioni e unโ€™intera cittadina pronti a gareggiare e a festeggiare il Santo Patrono. Chi vincerร  questโ€™anno? Che la sfida abbia inizio!

Foto Ente Palio by FAPFOTO

 

Specifichiamo bene: il Palio de San Michele non รจ una rievocazione storica, ma un evento aggregativo e di coesione sociale. Con questo spirito, volto a unificare la cittadina di Bastia Umbra, don Luigi Toppetti, con alcuni giovani dellโ€™epoca, lo creรฒ nel 1962. Questa tradizione resiste ancora oggi, rendendolo uno dei pali piรน longevi e particolari dellโ€™Umbria.
Dieci giorni di sfide tra i quattro rioni – Moncioveta, Portella, San Rocco e Santโ€™Angelo โ€“ e un anno di collaborazioni per organizzare eventi e attivitร  in tutto il territorio bastiolo, dalle scuole agli enti benefici.

 

Federica Moretti, foto by FAPFOTO

Cuore, cultura e comunitร  sono le tre C che identificano la manifestazione, almeno secondo Federica Moretti, neopresidente dellโ€™Ente Palio: ยซSono stata nominata presidente lo scorso anno e ho voluto introdurre delle piccole novitร : ho reinserito lo spettacolo di apertura – affidato, questโ€™anno, alla compagnia teatrale Accademia Creativa: andrร  in scena questa sera e sarร  ispirato a La Tempesta di Shakespeare – e ho puntato sul ritorno del Rion Mini Sport. รˆ fondamentale il coinvolgimento dei piรน piccoli, perchรฉ saranno il futuro di questa festa. Unโ€™altra novitร  dellโ€™edizione 2019 รจ la mostra Visioni artistiche per raccontare il Palio: abbiamo coinvolto 27 artisti umbri che hanno realizzato opere ispirate proprio alla nostra manifestazioneยป.

Unโ€™atmosfera unica

Nei giorni del Palio, lโ€™aria che si respira a Bastia รจ ottima: fa bene al cuore, ai polmoni e alla testa. Le taverne sono un luogo di ritrovo per gli amici dove bere e mangiare, ma soprattutto dove sostenere lโ€™attaccamento alla maglia. Il rione di appartenenza si sceglie quando si viene al mondo; il colore รจ dalla nascita, รจ una simbiosi viscerale che resta per sempre: si puรฒ anche cambiar quartiere, ma se nasci a Santโ€™Angelo non potrai mai tifare San Rocco, Portella o Moncioveta. Ovviamente, stesso discorso vale per gli altri.
ยซQuella del Palio รจ unโ€™aria che va respirata a pieni polmoni. Il Palio รจ Bastia. Il Palio รจ aggregazione. Tutti si dedicano a questo evento in maniera volontaria e vi lavorano lโ€™intero lโ€™anno. Il 20 agosto abbiamo aperto i cantieri per la realizzazione dei carri e per coreografare i balletti e la sfilata. Quest’ultima รจ sicuramente una nostra peculiaritร : ogni rione decide liberamente il tema da portare in scena. Devo dire che si sono raggiunti livelli altissimi di scenografia e recitazione: dei veri quadri viventi che passano per le vie di Bastiaยป prosegue la presidente.
Quest’anno il rione Sant’Angelo realizzerร  lo spettacolo dal titolo Somni Memor, il rione San Rocco presenterร  invece Soltanto Uno, Portella si cimenterร  su La grande fabbrica delle parole, mentre il rione Moncioveta porterร  in scena Thestral M15. Di piรน non si puรฒ svelare!

 

La sfilata, foto by FAPFOTO

Tutti coinvoltiโ€ฆ nessuno escluso

Tutto iniziรฒ, come detto, cinquantasette anni fa con la sola lizza: una staffetta disputata da quattro atleti per ciascun rione; si sono aggiunti poi i giochi – corsa con i sacchi, tiro alla fune, albero della Cuccagna e un gioco di moderna invenzione โ€“ e le sfilate, delle vere e proprie rappresentazioni teatrali che trovano il loro apice davanti alla chiesa del patrono San Michele Arcangelo.

 

Una delle gare dei giochi, foto by FAPFOTO

 

ยซLa nostra รจ una sana competizione che dura dieci giorni, ma durante il resto dellโ€™anno i quattro rioni, seguiti dallโ€™Ente Palio, lavorano insieme e si adoperano per portare avanti le attivitร  nel territorio e nelle scuole di Bastia. Tutti sono coinvolti e se entri nel meccanismo e nellโ€™atmosfera del Palio non ne esci piรน, รจ facile trovare unโ€™attivitร  che possa esaltare le tue doti e i tuoi interessi: sport, cucina, recitazione e allestimenti. Ce nโ€™รจ per tutti! Anche i nuovi bastioli vengono facilmente risucchiati dallโ€™entusiasmo e partecipano attivamente. รˆ unโ€™atmosfera contagiosa.ยป conclude Federica Moretti.
Direi che vale la pena fare un giro al Palio de San Michele a Bastia Umbra, assistere alle gare, sbalordirsi per le sfilate e gustare la cucina nelle taverne – unica entrata economica dellโ€™evento. Se poi proprio non potete, incollatevi davanti alla diretta streamingโ€ฆ insomma, non viverlo รจ impossibile!

 

I rioni, foto by FAPFOTO

 


Per saperne di piรน, ecco la storia del Palio de San Michele

Il programma

ยซChi ha provato a descrivere Bastia e i bastioli non รจ quasi mai riuscito a sfuggire ai luoghi comuni delle tipizzazioni e degli stereotipi [โ€ฆ] Perchรฉ poi cercare unโ€™identitร  collettiva, improbabili radici e coltivare un senso dโ€™appartenenza per chi in buona sostanza non sembra soffrire poi molto della mancanza? Forse che la loro identitร  collettiva non รจ piรน legata a quello che fanno, piuttosto che a quello che hanno fatto?ยป [Bottacchiari 1987, 69-70].

La sfilata, foto by Palio de San Michele

 

In questo saggio di qualche anno fa cโ€™รจ forse il senso, oltre che della cittร  di Bastia, della sua festa Il palio de San Michele, lโ€™evento annuale che ricrea ogni volta e cementifica unโ€™intera comunitร , un senso di appartenenza a qualcosa che si ricostituisce e rigenera partendo dal fare, dal costruire insieme per raggiungere un obiettivo comune e condiviso.
Lo aveva ben capito don Luigi Toppetti quando nel 1962, in occasione dellโ€™inaugurazione della nuova chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, Patrono della cittร , decise di istituire una festa che fosse in grado di aggregare una collettivitร  variegata, in forte crescita economica e, di conseguenza, demografica. Il Priore, cosรฌ i bastioli chiamavano il loro parroco, intuรฌ che quella cittadina in continua espansione, che stava accogliendo un numero consistente di persone provenienti dai paesi limitrofi, aveva bisogno di un collante, di un pretesto intorno cui ritrovarsi e scoprirsi comunitร .
Nacque coรฌ il Palio de San Michele, una realtร  straordinaria nel senso letterale del termine: quanto di piรน lontano dallโ€™ordinario possa essere una festa di paese.
Nel saggio di Fiorella Giacalone Il Palio di San Michele di Bastia (Umbria), Un nuovo modello festivo, viene specificato cosa il Palio non รจ: ยซNon รจ la festa religiosa nei termini del cattolicesimo popolare, non รจ una festa in costumi medioevali, non รจ una festa turistica, nรฉ arcaizzante [โ€ฆ], non รจ interessata alle dinamiche della patrimonializzazioneยป.

Ma quindi, che cosโ€™รจ questo Palio?

รˆ un insieme di agonismo e teatro, enogastronomia e musica, dove la piazza รจ la protagonista e la facciata della chiesa la scenografia naturale difronte a cui tutto transita e tutto si dipana. Tutti sono attori, ballerini, camerieri e protagonisti di un evento che compatta persone di diversa cultura, estrazione, provenienza. Anche i ragazzi stranieri, i bastioli acquisiti, in quei giorni gareggiano con orgoglio per il rione che sentono proprio come se lรฌ fossero davvero nati, come se quella fosse – e in realtร  di fatto lo รจ – casa loro.

La festa

Si tratta di una sfida fra i quattro rioni:

 

  • Portella: deve il suo nome alla piccola porta Nord di Bastia (la piรน piccola delle quattro, ampliata nei primi anni Venti). I suoi simboli sono la porta, il ponte sul fiume Tescio e la ferrovia. Il colore del rione รจ il blu.
  • Moncioveta: prese il suo nome dallโ€™omonima sorgente naturale posta nei pressi della porta Bettonese, la porta Sud di Bastia. Il rione Moncioveta รจ caratterizzato dal colore rosso e ha come stemma una fortificazione medievale e un rivo dโ€™acqua che simboleggia la sorgente.
  • San Rocco: il rione dal colore verde come il corpetto del Santo che al suo passaggio fece cessare lโ€™epidemia di peste. In suo onore nel โ€˜600 venne eretta la piccola chiesa a lui intitolata, fuori porta Romana, la porta Est di Bastia, demolita nel 1924. La facciata stilizzata della chiesa รจ il simbolo del rione.
  • Santโ€™Angelo: il suo colore รจ il giallo, il colore che simboleggia lโ€™Arcangelo Michele. Prese il suo nome dalla piccola chiesa di Santโ€™Angelo (oggi Auditorium), situata in piazza Umberto I dove si affaccia la porta Ovest di Bastia. I suoi simboli sono la porta e il fiume Chiascio.

 

Lโ€™iniziale natura religiosa del Palio, viene perpetrata sia nella solenne benedizione che apre ogni edizione della festa, momento particolarmente intenso dove il parroco benedice i mantelli e gli stendardi affidando le sorti della contesa al Santo Patrono, sia nella processione conclusiva che si svolge il 29 settembre, giorno che chiude la manifestazione, dove la statua di San Michele Arcangelo viene accompagnata per le vie della cittร  dal rione vincitore del Palio.

 

Sfilata Rione Sant’Angelo, foto Palio de San Michele

Le sfilate

Vere e proprie rappresentazioni teatrali, le sfilate si svolgono nella piazza della cittร . Il teatro รจ la piazza, il sagrato della chiesa il suggestivo sfondo, ogni volta addobbato in modo diverso, con luci colorate, chiaroscuri, proiezioni scenografiche che lo rendono parte integrante dello spettacolo. I carri che sfilano sono le macchine sceniche di rappresentazioni ogni volta diverse, dove attori e ballerini sono per lo piรน non professionisti, un vero e proprio teatro popolare di piazza. A valutare le sfilate sono chiamate personalitร  competenti e di prestigio, di caratura nazionale.

I Giochi in Piazza

Possono partecipare esclusivamente i residenti del rione, che abbiano compiuto i sedici anni di etร .
Le quattro gare in cui i rioni si cimentano sono: Corsa con i sacchi, Tiro alla fune, Albero della Cuccagna e un gioco di moderna invenzione.

La Lizza

Corsa a staffetta disputata nel circuito della piazza principale, รจ la gara conclusiva โ€“ e spesso decisiva โ€“ della competizione. ยซL’atmosfera, carica di ansia e di elettricitร , si comprime in un silenzio irreale al momento della partenza, per poi esplodere in un enorme boato sino al traguardoยป.

 

La Lizza e l’assegnazione del Palio

Le taverne

Ogni rione allestisce una taverna dove รจ possibile gustare piatti tipici della cucina umbra, preparati naturalmente dai rionali. La taverna diventa anche luogo di incontro dove si susseguono intrattenitori di vario genere.

 

Al di lร  della gara, che pure รจ un elemento fondamentale della festa, per dirla con lโ€™assessore alla cultura del comune di Bastia, Paola Lungarotti, nel Palio: ยซIl tutto รจ piรน della somma delle singole partiยป, da oltre mezzo secolo a settembre le diverse anime della cittร  diventano una cosa sola, diventano, dicevamo, comunitร .

 

Programma 2018


 

Fonti: Fiorella Giacalone Il Palio di San Michele di Bastia (Umbria), Un nuovo modello festivo.

http://www.paliodesanmichele.it

Il Rionale, settembre 2018

Si รจ chiusa domenica la terza edizione di Perugia 1416 che ha visto vincitore il magnifico rione di Porta Sole.

 

by Cristina Martino

 

รˆ stata unโ€™esperienza molto positiva caratterizzata da una notevole partecipazione di pubblico, oltre che da un vivo coinvolgimento della cittadinanza che ha animato in maniera impeccabile le varie fasi della manifestazione.

Questโ€™anno si รจ registrato sicuramente un grande salto in avanti, ยซbasta guardare ai cortei, tutti molto belli e significativiยป come dichiara lโ€™assessore Teresa Severini, presidente dellโ€™Associazione Perugia 1416.

Lโ€™assessore plaude al ruolo ricoperto con dedizione dai ยซtanti volontari, compresi quelli della protezione civile che hanno garantito la sicurezza ormai dโ€™obbligo in ogni manifestazioneยป.

 

Una cinquantina di appuntamenti in programma, cinque mostre, sei eventi per i piccoli, undici ristoranti con menu medievali e personale in costume. Uno sforzo notevole, che ha dato i suoi frutti se pensiamo al considerevole incremento di persone che hanno popolato le strade della cittร , ma anche allโ€™aumento dei visitatori virtuali, quelli che hanno seguito lo svolgersi dellโ€™evento attraverso il sito web e i social network.

 

by Cristina Martino

 

ยซIl vero segno tangibile dellโ€™importanza del progettoยป prosegue Teresa Severini ยซรจ stata la risposta alle taverne, alcune di queste, tipo quella di Porta Santโ€™Angelo, sono la sintesi del progetto di recupero di luoghi storici, di collaborazione virale nel lavoro di tanti volontari, anche per riportare i locali abbandonati a nuova vita, e di sinergia con i ristoranti della zona. Ma tutti a diverso titolo hanno trovato la forza di vivere insieme ogni momento. Passione, nervosismi, tensioni, entusiasmo, i sentimenti che si succedono in giorni cosรฌ concitati e che fanno sรฌ che giร  da domani riprenda il lavoro verso la quarta edizioneยป.

 

Perugia 1416 รจ una manifestazione in crescita che mira a essere una festa per tutti, in grado di aggregare cittadini e realtร  associative dentro e fuori le mura. I rioni diventano un punto di riferimento e di ritrovo anche per i giovani, luoghi che assumono con il passare del tempo un crescente valore non solo culturale, ma anche sociale.

 

by Tommaso Piscitelli

 

Insomma, al di lร  delle diverse opinioni in merito allโ€™evento, una festa in grado di accogliere e aggregare facendo di lavoro, collaborazione e coesione veri punti cardine, va sicuramente guardata con positivitร  e speranza per il futuro