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Domenica 14 aprile, presso la residenza storica Posta Donini 1579, si รจ svolto il concerto Sheherazade e altre fiabe organizzato dal Comitato Madonnuccia Insieme.

Il concerto รจ stato preceduto da una illustrazione storico artistica del Prof. Enrico Battistoni avente per oggetto la descrizione della Chiesa della Madonnuccia e i suoi affreschi. Protagonista della serata รจ stato il duo pianistico composto dallโ€™italiana Gabriella Rivelli e dallโ€™ucraina Maria Ponomaryova che ha eseguito brani musicali tratti da Sheherazade di Rimsky e Korsanov e da Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky.

 

 

Nel corso dellโ€™esecuzione musicale si รจ esibita la scuola di musica Aquilon Vivereladanza, con la partecipazione di Yevheniia Korshunova, prima ballerina solista del teatro dellโ€™Opera di Kiev. Durante la serata sono state esposte opere pittoriche di Fabiola Mengoni. Alla fine del concerto si sono svolte visite guidate alla Chiesa della Madonnuccia.

Il concerto, pensato per far conoscere questa realtร  artistica, ha avuto anche lโ€™obiettivo di sensibilizzare possibili sponsor per la valorizzazione e il restauro del pregevole ciclo pittorico custodito al suo interno.

Domenica 14 aprile alle ore 17:00 alla residenza storica Posta Donini 1579 si terrร  il concerto Sheherazade e altre fiabe organizzato dal comitato Madonnuccia Insieme.

Il concerto che ha lโ€™obiettivo di far conoscere al grande pubblico lโ€™Oratorio della Madonnuccia, al fine di sensibilizzare possibili sponsor per la valorizzazione e il restauro del pregevole ciclo pittorico custodito al suo interno, vedrร  protagonista il duo pianistico composto dallโ€™italiana Gabriella Rivelli e dallโ€™ucraina Maria Ponomaryova. A impreziosire lโ€™evento le opere pittoriche, ispirate alle musiche, di Fabiola Mengoni. Le coreografie saranno curate da Aquilon Vivereladanza, con la partecipazione di Yevheniia Korshunova, prima ballerina solista del teatro dellโ€™Opera di Kiev.

 

Chiesa della Madonnuccia

 

La Chiesa della Madonnuccia (nota come Oratorio della Madonnuccia) si trova a San Martino in Campo lungo la strada che costeggia le mura dietro โ€œla Posta dei Doniniโ€ e prosegue verso la provinciale in direzione S. Andrea dโ€™Agliano.

La Chiesa รจ attualmente una piccola porzione dellโ€™edificio esistente fin dalla metร  del โ€˜400, e custodisce un ciclo di affreschi attribuiti per lungo tempo ad Andrea Aloigi (o Andrea dโ€™Assisi) detto lโ€™Ingegno, ritenuto dal Vasari il miglior allievo del Perugino. Attualmente alcuni studiosi, come il prof. Elvio Lunghi, attribuiscono gli affreschi direttamente a Pietro Vannucci, Il Perugino.

 

Gli affreschi

 

Per la conservazione e valorizzazione dellโ€™Oratorio, il Comitato Madonnuccia Insiemeย si impegna da diversi anni, promuovendo iniziative ed eventi ed ha giร  conseguito un notevole risultato: con il finanziamento ottenuto partecipando a un bando della Fondazione Perugia e la compartecipazione di alcune imprese e associazioni del luogo, รจ stato infatti possibile realizzare alcuni lavori strutturali indispensabili per scongiurare il rischio di perdere definitivamente il ciclo di affreschi.

Il passo successivo sarebbe proprio il restauro degli affreschi che, nel corso degli anni, hanno subito un certo logoramento. Questo evento rappresenta un ulteriore contributo per far conoscere e apprezzare questo piccolo scrigno che ha destato lโ€™attenzione e lโ€™apprezzamento di diversi studiosi.

 


Lโ€™ingresso allโ€™evento รจ libero. Per informazioni 339 8501337.

Domenica 28 incontro conviviale alle 19 nel chiostro dell’abbazia in Borgo XX Giugno, e porte aperte fino alle 22. Lunedรฌ 29 apertura straordinaria.

Si avvia a conclusione la mostra Il Perugino di San Pietro โ€“ ospitata fino al 30 gennaio nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di Borgo XX Giugnoย  โ€“ che ha riportato e riunificato per la prima volta a Perugia tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica. Domenica 28 gennaio, in occasione della Luminara โ€“ la grande processione che inaugura i festeggiamenti cittadini del santo patrono e si muove nel pomeriggio dalla cattedrale di San Lorenzo alla chiesa di San Costanzo โ€“ alle 19 appuntamento nel chiostro dellโ€™abbazia di San Pietro, dove la Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria offrirร  un incontro conviviale in cui si degusteranno il torcolo di San Costanzo e i prodotti della Fondazione. Per l’occasione la mostra sarร  visitabile fino alle 22. L’esposizione sarร  aperta anche il giorno dopo, lunedรฌ, festa di San Costanzo, patrono che ha ricevuto una nuova identitร  in seguito alle ricerche sui ritratti dei santi della grande tavola dโ€™altare che ornava la basilica benedettina.

 

San Costanzo, Ph. D’ARRIGO-BELLU

 

โ€œGrazie al nostro lavoro di ricerca โ€“ spiega Laura Teza, professoressa associata di Storia dellโ€™Arte moderna dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia e curatrice della mostra โ€“ siamo arrivati a una conclusione che ribalta la corrente consuetudine di riconoscere San Costanzo nel vescovo che, assorto, legge il libro aperto, e Santโ€™Ercolano in quello che guarda verso lโ€™esternoโ€. Il santo che legge, in un contesto perugino di fine Quattrocento, โ€œevoca la posa di un altro famoso ritratto di vescovo proposto da Luca Signorelli in una prestigiosa pala cittadina. Si tratta del Santโ€™Ercolano assorto in lettura della pala Vagnucci che il pittore dispose nella omonima cappella per tramandare la fisionomia del vescovo Jacopo Vagnucci che, per circa quarantโ€™anni, aveva governato la diocesi perugina. Tale rilievo eฬ€ stato confermato, indirettamente, da una nota dello storico Francesco Piagnani che, trattando della copia del dipinto in questione da parte di Sassoferrato, accennava rapidamente a unโ€™incisione sul frontespizio del libro di Cesare Brancadoro Atti di S. Costanzo vescovo e martire di Perugia protettore della cattedrale di Orvieto, presente negli archivi della Biblioteca comunale Augusta di Perugiaโ€. A un riscontro diretto tra lโ€™incisione e la tavoletta corrispondente โ€œla coincidenza eฬ€ totale e certificata dalla nota in calce โ€“ prosegue Teza โ€“ in cui si specifica che lโ€™immagine eฬ€ tratta dalla pala di Perugino presso i monaci cassinesi di Perugia, e quindi si puoฬ€ effettivamente optare per unโ€™inversione iconografica tra i due santi protettoriโ€.

L’esposizione รจ promossa dalla Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria e dall’Universitร  degli Studi di Perugia, con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, il sostegno del GAL Media Valle del Tevere, la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e i Musei Vaticani, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโ€™Ambasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร  della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuoriย le Mura.

ยซSono onorato e molto soddisfatto per questo risultato. รˆ una candidatura che corona il percorso di successo del documentario, un successo sia di critica che di pubblicoยป.

Il documentario Perugino. Rinascimento immortale, diretto da Giovanni Piscaglia e narrato dallโ€™attore Marco Bocci, รจ entrato nella cinquina della categoria Documentari sullโ€™Arte dei Nastri dโ€™Argento 2024. Il premio viene assegnato alle opere piรน meritevoli dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici: delle cinque selezionate, tre andranno alla super finale da cui uscirร  il vincitore che riceverร  il premio.

 

Marco Bocci e Giovanni Piscaglia

 

Il docufilm di Piscaglia (qui trovate la nostra intervista) racconta la vita e le opere del Perugino, partendo dal suo legame con lโ€™Umbria e dai paesaggi luminosi che spesso lโ€™artista ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti. Ma vuole soprattutto riscattare la figura di Pietro Vannucci, dandogli il giusto posto nella storia dellโ€™arte e mettendone in luce le novitร , i meriti e il carattere.

ยซSono onorato e molto soddisfatto per questo risultato. รˆ una candidatura che corona il percorso di successo del documentario, un successo sia di critica che di pubblico, e consolida il mio rapporto con la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria – tra i piรน positivi della mia carriera – e soprattutto con lโ€™ex direttore Marco Pierini, che ha dato il via al progetto. Sono anche felice per lโ€™Umbria, alla quale viene riconosciuto il valore di una realtร  storico-artistica e paesaggistica di notevole importanzaยป ci spiega Giovanni Piscaglia.

 

Il dietro le quinte del ducufilm

 

Il regista non รจ nuovo ai Nastri dโ€™Argento: ยซNel 2019 sono arrivato in finale con Van Gogh. Tra il grano e il cielo (nei primi tre che รจ secondo step di scrematura dopo lโ€™annuncio della cinquina) e ho ricevuto una targa, anche se non ho vinto. Poi, nel 2020, Ermitage (il docu dโ€™arte sul museo di San Pietroburgo), del quale ho scritto la sceneggiatura, si รจ portato a casa il Nastro dโ€™Argento come Miglior documentario dโ€™arte. Certo, vincere il premio per la regia di un prodotto tutto mio che ho iniziato da solo, sarebbe bellissimo. รˆ un percorso che ha coinvolto piano piano tante realtร , partendo da Arpa Umbria per proseguire con la produzione di Mario Paloschi per Ballandi, fino alla distribuzione con Nexo Digital.ย Senza dimenticare Marco Bocci, presente a tutte le presentazioni e con il quale ho stretto una bella amicizia. Mi raccomando… tifate, tifate tifateยป conclude il regista. Ora non ci resta che incrociare le dita e aspettare il verdetto nelle prossime settimane.

Riunificati per la prima volta nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di Borgo XX Giugno, a Perugia, tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.

รˆ stata prorogata fino al 30 gennaio 2024 la mostra โ€œIl Perugino di San Pietroโ€ โ€“ ospitataย  nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale in Borgo XX Giugno, a Perugia โ€“ che per la prima volta ha riportato in cittร  e riunificato tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.

Promossa dalla Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria e dall’Universitร  degli Studi di Perugia, la mostra รจ realizzata con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, con il sostegno del GAL Media Valle del Tevere e la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e dei Musei Vaticani, con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโ€™Ambasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, e la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร  della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Centro di Studi Storici Benedettini.

Proiezione in anteprima del docufilm Luca Signorelli e Perugino: Rinascimento Universale โ€“ immagini Divine, prodotto dal GAL Trasimeno Orvietano nellโ€™ambito delle iniziative promosse per il 500esimo anniversario dalla morte dei due artisti e realizzato dalla Flypix di Roma.

Lโ€™evento si svolgerร  a Orvieto giovedรฌ 14 dicembre alle ore 17 presso la Sala dei Quattrocento di Palazzo del Capitano del Popolo (piazza del Popolo, 1). Nel corso dellโ€™incontro il giornalista e conduttore televisivo Osvaldo Bevilacqua sarร  il protagonista delle โ€œinterviste impossibiliโ€ a Pietro Vannucci detto il โ€œPeruginoโ€, impersonato da Giorgio Gobbi, lโ€™indimenticabile Ricciotto de Il Marchese del Grillo, e Luca Signorelli, nelle cui vesti si รจ cimentato Pino Ammendola, volto noto del cinema e della televisione.

Interverranno, tra gli altri, anche il regista del docufilm Rosario Montesanti, il Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti e il Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano Francesca Caproni.

Lโ€™istallazione รจ stata presentata al Convento di San Francesco del Monte, dove รจ possibile ammirarla fino alla fine delle festivitร  natalizie.

Dieci Nativitร  del Perugino in movimento, in un unico presepe 4.0 ad altissima qualitร . Lโ€™installazione, visibile gratuitamente nel cuore del Convento di San Francesco del Monte (Perugia), dove รจ possibile ammirarla fino alla fine delle festivitร  natalizie, รจ stata presentata da Padre Georges Massinelli, guardiano del Convento. Accanto a lui, Padre Simone Ceccobao e Francesco Federico Mancini, professore ordinario di Storia dellโ€™arte moderna dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, che hanno accompagnato lโ€™inaugurazione con unโ€™analisi storico-artistica sul tema Dall’ottavo centenario della rappresentazione del Presepe di Greccio al quinto centenario delle Nativitร  di Perugino, elaborata per fare luce su due ricorrenze che, proprio in questo periodo dellโ€™anno, trovano una loro coincidenza. Lโ€™appuntamento, coordinato da Aldo Pascucci, vicepresidente di Archimede Arte, si รจ svolto nella storica biblioteca del convento ed ha visto la partecipazione di un folto pubblico. Per lโ€™evento, รจ intervenuto anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che ha colto lโ€™occasione per condividere con i cittadini questo momento di riflessione a conclusione dellโ€™anno dedicato alle celebrazioni dellโ€™artista Pietro Vannucci. Un presepe multimediale, realizzato appunto con le opere del Divin Pittore che rappresentano scene con la Nativitร , lโ€™Adorazione dei Magi e dei Pastori, non poteva essereย iniziativa piรน alta โ€“ tra quelle orientate a rendere fruibile il patrimonio artistico -, per concludere un anno denso di attivitร  culturali organizzate in varie zone dellโ€™Umbria durante tutto il 2023. Sicuramente quella di Monteripido risulta essere una tra le iniziative piรน emozionali che, attraverso i colori vividi dei personaggi e degli sfondi realizzati dallโ€™arista, riesce anche a celebrare lโ€™immenso patrimonio di cui si puรฒ vantare il Cuore Verde dโ€™Italia, terra sulla quale รจ nato e morto cinquecento anni fa il grande maestro umbro.

 

 

Le opere del presepe multimediale. Non รจ un caso che il presepe versione 4.0 sia stato presentato proprio allโ€™interno delle sale del convento di San Francesco del Monte: qui Perugino, tra il 1501 ed il 1502, lavorรฒ lasciando alcuni affreschi, tra cui una lunetta conย lโ€™Adorazione dei pastori,ย commissionata per una delle due cappelle ricavate nel chiostro prospiciente la chiesa ed oggi collocata allaย Galleria Nazionale dell’Umbria, dopo il suo distacco nel 1856. Tra quelli una volta presenti a Monteripido, lโ€™Adorazione dei pastoriย รจ lโ€™unico affresco pervenutoci realizzato dal Perugino, gli altri sono andati perduti. Lโ€™opera, virtualmente riproposta nella sua sede originaria, grazie alla realizzazione multimediale di Archimede Arte si integra in maniera suggestiva con le altre immagini delle opere di Pietro Vannucci quali lโ€™Adorazione dei pastoriย delย Nobile Collegio del Cambioย di Perugia, quellaย della Galleria Nazionale dellโ€™Umbriaย (dalla pala centrale delย Polittico di Santโ€™Agostino), eย del Victoria and Albert Museum di Londra.ย Sono virtualmente riproposte anche laย Nativitร ย dellโ€™Art Institut of Chicago e della chiesa di San Francesco a Montefalco insieme allโ€™Adorazione dei Magiย sita nel Santuario della Madonna delle lacrime di Trevi, alle due presenti nellaย Galleria Nazionale dellโ€™Umbriaย (una dipinta in origine per la chiesa di Santa Maria dei Servi a Perugia, lโ€™altra raffigurata nella predella delย Polittico di Santโ€™Agostino), e quellaย dellโ€™Oratorio dei Bianchi di Cittร  della Pieve.

Alla scoperta dell’artista toscano e della Pala di Sant’Onofrio conservata nel Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia.

Luca dโ€™Egidio di Ventura, noto come Luca Signorelli, nacque nel 1450 a Cortona, piccolo ma ricco centro al confine tra Toscana e Umbria. Gli artisti fiorentini influenzarono la sua formazione fin da giovane, specialmente Piero della Francesca, di cui fu allievo. Da Piero Signorelli apprese le nozioni prospettico-matematiche, ma ben presto elaborรฒ un proprio stile; Giovanni Santi, padre di Raffaello, descrisse lโ€™animo del pittore in unโ€™epigrafe: ยซel cortonese Luca de ingegno et spirto pelegrinoยป, come sinonimo di eccentrico e ingegnoso.

Decisivo, per la sua maturazione artistica fu il contatto con Andrea del Verrocchio, titolare della bottega presso la quale si erano formati artisti come Leonardo, Botticelli, Ghirlandaio e Perugino. รˆ proprio in questo periodo che il Signorelli instaurรฒ con il Divin pittore uno stretto rapporto, tanto da condividere con lui il cantiere della Cappella Sistina.

 

Pala di Sant’Onofrio, olio su tavola di Luca Signorelli, 1484

 

Probabilmente fu proprio il Perugino a introdurlo a Perugia: qui il vescovo Jacopo Vagnucci, anche egli cortonese, gli commissionรฒ la Pala di Santโ€™Onofrio, conservata nel Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo. Lโ€™iconografia รจ quella della sacra conversazione: la Vergine seduta su un alto trono legge le Sacre Scritture, mentre il Bambino reca in mano un giglio simbolo di verginitร  e purezza, lo circondano due angeli, uno dei quali accorda un liuto, Santโ€™Onofrio e San Ercolano, protettori di Perugia.

Lo stile di Signorelli รจ caratterizzato da una grande attenzione allโ€™anatomia e al movimento; nella sua arte tutto รจ corporeo, dalla rappresentazione dei personaggi al paesaggio reale. Le sue figure sembrano essere inserite in una rappresentazione teatrale e coreografica, soprattutto nelle raffigurazioni piรน complesse.

Il pittore ricevette importanti commissioni a Perugia e Firenze, ma si dovette allontanare da questโ€™ultima dopo la morte di Lorenzo il Magnifico avvenuta nel 1492. Nel 1502, secondo il racconto di Giorgio Vasari, perse suo figlio a causa della peste che infuriava a Cortona; sconvolto dalla perdita, il pittore ritrasse il corpo esanime del figlio: ยซcon grandissima costanza dโ€™animo senza piangere o gettar lacrima, per vedere sempre che volesse, mediante lโ€™opera delle sue mani quella che la natura gli aveva dato e toltoยป. Secondo alcuni storici il corpo del figlio รจ stato ripreso per la raffigurazione del Cristo morto di Cortona.

Al pittore vennero riconosciuti importanti investiture nella politica cortonese, grazie alle quali potรฉ instaurare rapporti con celebri e potenti famiglie come i Piccolomini e i Petrucci di Siena e i Vitelli di Cittร  di Castello. Fatale gli fu una caduta da un ponteggio mentre stava lavorando che lo portรฒ alla morte nel 1523.

 

 

 

Due appuntamenti per conoscere meglio il dietro le quinte dell’esposizione insieme ai ricercatori che hanno lavorato alla sua realizzazione.

Due appuntamenti nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di San Pietro per conoscere meglio il dietro le quinte dell’esposizione Il Perugino di San Pietro, insieme ai ricercatori che hanno lavorato alla realizzazione della mostra โ€“ visitabile fino al 7 gennaio 2024 โ€“ che, per la prima volta, ha riportato a Perugia e riunificato tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.

 

Si parte venerdรฌ 24 novembre, alle 17, con Laura Teza, professoressa associata di Storia dellโ€™Arte moderna dell’Universitร  degli Studi di Perugia e curatrice della mostra, che parlerร  della โ€œstoria di una grande tavola per una grande chiesa benedettinaโ€, mentre Davide Tugliani, ricercatore del Dipartimento di Lettere, Lingue, Letterature e civiltร  antiche e moderne dell’Ateneo perugino, insieme all’esperto restauratore Roberto Saccuman, analizzeranno la struttura e la ricostruzione della pala d’altare del Perugino. Giovedรฌ 7 dicembre, sempre alle 17, dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Universitร  degli Studi di Perugia interverranno Valeria Menchetelli e Francesco Cotana, per parlare dell’ipotesi ricostruttiva della macchina d’altare, mentre Francesca Funis e Camilla Sorignani approfondiranno il progetto cinquecentesco per la chiesa.

 

Battesimo di Cristo. Museฬe des Beaux Arts

 

L’esposizione รจ promossa dalla Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria e dall’Universitร  degli Studi di Perugia, con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, il sostegno del GAL Media Valle del Tevere, la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e i Musei Vaticani, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโ€™Ambasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร  della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Centro di Studi Storici Benedettini.

Stamattina 8 novembre presso la Sala dei Notari a Perugia, รจ stato presentato il giornale online ambientato ai tempi del Divin Pittore e gestito da intraprendenti โ€œgiornalistiโ€ in erba.

Il progetto, che gode del sostegno della Fondazione Perugia, รจ stato ideato dallโ€™Associazione Aboutumbria in partnership con la Direzione Didattica di Magione e prevede la realizzazione di un sito-web/rivista โ€“ www.lagazzettadelperugino.it – alimentato dagli alunni e ambientato nel periodo di passaggio dal XV al XVI secolo. Un giornale culturale in cui gli argomenti sono quelli dellโ€™epoca di riferimento trattati come se chi scrive vivesse in quel periodo storico. Il tutto inserito in un supporto come quello del giornale on line, in un tempo in cui le notizie si diffondevano ancora per via orale. Lโ€™argomento principale a cui si ispirano notizie, articoli e interviste รจ il Perugino, la sua vita e le sue opere. Parallelamente vengono toccati argomenti correlati legati alla storia dei comuni in quel periodo, notizie legate al lago Trasimeno e allโ€™ambiente circostante, focus su mestieri tradizionali giร  presenti nel tessuto socio-lavorativo dellโ€™epoca.

 

 

La Sala dei Notari per lโ€™occasione รจ stata popolata da oltre 100 ragazzi rappresentanti dei vari plessi della Direzione Didattica di Magione, accompagnati da insegnanti e genitori. La mattinata si รจ aperta con la presentazione dellโ€™Associazione AboutUmbria da parte di Ugo Mancusi, direttore marketing di AboutUmbria, da anni impegnata in progetti di marketing culturale e territoriale e che questโ€™anno รจ stata molto attiva nella celebrazione del cinquecentenario dalla morte di Perugino e Signorelli.

Subito dopo, i saluti del vicesindaco del Comune di Perugia Gianluca Tuteri che, ponendo lโ€™accento sulla bellezza della Sala dei Notari che ha ospitato lโ€™evento, ha sottolineato come questa stessa Sala sia stata vista anche dal Perugino, vissuto nel periodo rinascimentale, epoca di grandi cambiamenti e innovazioni e di divulgazione della conoscenza, proprio come รจ nello spirito di questa nuova โ€œrivistaโ€ in cui i ragazzi hanno modo di condividere quanto appreso con i compagni e con la comunitร .

Di seguito i saluti di Fabrizio Stazi, direttore generale della Fondazione Perugia che ha sottolineato come lโ€™intento della Fondazione fosse quello di rendere la partecipazione culturale accessibile a tutti, di avvicinare i giovani a questo cinquecentenario ricco di importanti eventi e iniziative, che rischiano perรฒ di rimanere distanti dalle nuove generazioni. Con La Gazzetta del Perugino si รจ centrato appieno lโ€™obiettivo di avvicinare i ragazzi alla conoscenza di questo grande personaggio, coniugando tradizione e innovazione e dando vita a un prodotto destinato a rimanere a disposizione di tutti.

 

 

Poi รจ stata la volta di Vanni Ruggeri, assessore alla cultura del Comune di Magione, che ha sottolineato la validitร  di un progetto che dร  modo ai ragazzi di approfondire un argomento culturale e il suo radicamento nella comunitร  tramite la comunicazione, attraverso la guida degli insegnanti, un format come quello del giornale e la creazione di una rete fra le migliori competenze della comunitร  educante.

La parola รจ poi passata alla scuola con i saluti di Silvio Improta, dirigente del circolo didattico di Magione che ha sottolineato quanto sia importante e produttivo – a fini didattici – che i ragazzi si sentano protagonisti, perchรฉ in questo modo diventano maggiormente partecipi. Lโ€™intervento รจ stato seguito dalla lettura dei saluti inviati dalla professoressa Monica Paparelli, preside della scuola impossibilitata a partecipare, che dopo i ringraziamenti a chi ha reso possibile la realizzazione del progetto, ha inviato un suggestivo augurio ai ragazzi: ยซSiate capaci sempre di cambiare il vostro punto di vista; divertitevi nellโ€™imparare e date vita a nuove situazioni e nuovi mondi; immaginate di potervi muovere nel tempo e nello spazio come stiamo facendo in questo meraviglioso progettoยป.

 

 

Dopo lโ€™introduzione delle insegnanti Isabella Ferri – che ha sottolineato come la scuola abbia il compito di trasmettere e insegnare la valorizzazione e salvaguardia del patrimonio culturale e di come La Gazzetta sia un mezzo che agevola questo tipo di approccio – e Donatella Cofani, che ha descritto il giornale on line come un progetto ambizioso che aiuta a costruire la propria identitร  digitale, fondamentale per i bambini giร  molto esposti da questo punto di vista, si รจ passati alla presentazione della rivista on line da parte di Eleonora Cesaretti, giornalista caporedattrice di AboutUmbria. Cesaretti, illustrando lโ€™organizzazione del giornale, ha spiegato come nelle settimane scorse AboutUmbria abbia tenuto delle sessioni formative presso i vari plessi dellโ€™istituto scolastico, per fornire ai ragazzi delle conoscenze basiche utili a scrivere in maniera corretta i contenuti.

 

 

รˆ stata finalmente la volta dei ragazzi che si sono cimentati in divertenti sketch, interviste, rappresentazioni di arti e mestieri dellโ€™epoca con tanto di costumi e ricostruzioni ambientali davvero coinvolgenti. In chiusura Ugo Mancusi ha salutato la platea con un augurio ยซL’idea della rivista on line รจ quello di far crescere la cultura e di far diventare questi ragazzi dei veri ambasciatori dell’Umbria, dei divulgatori della cultura e se un giorno qualcuno vincerร  un premio Pulizer il merito sarร  anche un po’ il nostroยป.

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