Domenica 14 aprile, presso la residenza storica Posta Donini 1579, si รจ svolto il concerto Sheherazade e altre fiabe organizzato dal Comitato Madonnuccia Insieme.
Il concerto รจ stato preceduto da una illustrazione storico artistica del Prof. Enrico Battistoni avente per oggetto la descrizione della Chiesa della Madonnuccia e i suoi affreschi. Protagonista della serata รจ stato il duo pianistico composto dallโitaliana Gabriella Rivelli e dallโucraina Maria Ponomaryova che ha eseguito brani musicali tratti da Sheherazade di Rimsky e Korsanov e da Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky.
Nel corso dellโesecuzione musicale si รจ esibita la scuola di musica Aquilon Vivereladanza, con la partecipazione di Yevheniia Korshunova, prima ballerina solista del teatro dellโOpera di Kiev. Durante la serata sono state esposte opere pittoriche di Fabiola Mengoni. Alla fine del concerto si sono svolte visite guidate alla Chiesa della Madonnuccia.
Il concerto, pensato per far conoscere questa realtร artistica, ha avuto anche lโobiettivo di sensibilizzare possibili sponsor per la valorizzazione e il restauro del pregevole ciclo pittorico custodito al suo interno.
Domenica 14 aprile alle ore 17:00 alla residenza storica Posta Donini 1579 si terrร il concerto Sheherazade e altre fiabe organizzato dal comitato Madonnuccia Insieme.
Il concerto che ha lโobiettivo di far conoscere al grande pubblico lโOratorio della Madonnuccia, al fine di sensibilizzare possibili sponsor per la valorizzazione e il restauro del pregevole ciclo pittorico custodito al suo interno, vedrร protagonista il duo pianistico composto dallโitaliana Gabriella Rivelli e dallโucraina Maria Ponomaryova. A impreziosire lโevento le opere pittoriche, ispirate alle musiche, di Fabiola Mengoni. Le coreografie saranno curate da Aquilon Vivereladanza, con la partecipazione di Yevheniia Korshunova, prima ballerina solista del teatro dellโOpera di Kiev.
Chiesa della Madonnuccia
La Chiesa della Madonnuccia (nota come Oratorio della Madonnuccia) si trova a San Martino in Campo lungo la strada che costeggia le mura dietro โla Posta dei Doniniโ e prosegue verso la provinciale in direzione S. Andrea dโAgliano.
La Chiesa รจ attualmente una piccola porzione dellโedificio esistente fin dalla metร del โ400, e custodisce un ciclo di affreschi attribuiti per lungo tempo ad Andrea Aloigi (o Andrea dโAssisi) detto lโIngegno, ritenuto dal Vasari il miglior allievo del Perugino. Attualmente alcuni studiosi, come il prof. Elvio Lunghi, attribuiscono gli affreschi direttamente a Pietro Vannucci, Il Perugino.
Gli affreschi
Per la conservazione e valorizzazione dellโOratorio, il Comitato Madonnuccia Insiemeย si impegna da diversi anni, promuovendo iniziative ed eventi ed ha giร conseguito un notevole risultato: con il finanziamento ottenuto partecipando a un bando della Fondazione Perugia e la compartecipazione di alcune imprese e associazioni del luogo, รจ stato infatti possibile realizzare alcuni lavori strutturali indispensabili per scongiurare il rischio di perdere definitivamente il ciclo di affreschi.
Il passo successivo sarebbe proprio il restauro degli affreschi che, nel corso degli anni, hanno subito un certo logoramento. Questo evento rappresenta un ulteriore contributo per far conoscere e apprezzare questo piccolo scrigno che ha destato lโattenzione e lโapprezzamento di diversi studiosi.
Lโingresso allโevento รจ libero. Per informazioni 339 8501337.
Domenica 28 incontro conviviale alle 19 nel chiostro dell’abbazia in Borgo XX Giugno, e porte aperte fino alle 22. Lunedรฌ 29 apertura straordinaria.
Si avvia a conclusione la mostra Il Perugino di San Pietro โ ospitata fino al 30 gennaio nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di Borgo XX Giugnoย โ che ha riportato e riunificato per la prima volta a Perugia tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica. Domenica 28 gennaio, in occasione della Luminara โ la grande processione che inaugura i festeggiamenti cittadini del santo patrono e si muove nel pomeriggio dalla cattedrale di San Lorenzo alla chiesa di San Costanzo โ alle 19 appuntamento nel chiostro dellโabbazia di San Pietro, dove la Fondazione per lโIstruzione Agraria offrirร un incontro conviviale in cui si degusteranno il torcolo di San Costanzo e i prodotti della Fondazione. Per l’occasione la mostra sarร visitabile fino alle 22. L’esposizione sarร aperta anche il giorno dopo, lunedรฌ, festa di San Costanzo, patrono che ha ricevuto una nuova identitร in seguito alle ricerche sui ritratti dei santi della grande tavola dโaltare che ornava la basilica benedettina.
San Costanzo, Ph. D’ARRIGO-BELLU
โGrazie al nostro lavoro di ricerca โ spiega Laura Teza, professoressa associata di Storia dellโArte moderna dellโUniversitร degli Studi di Perugia e curatrice della mostra โ siamo arrivati a una conclusione che ribalta la corrente consuetudine di riconoscere San Costanzo nel vescovo che, assorto, legge il libro aperto, e SantโErcolano in quello che guarda verso lโesternoโ. Il santo che legge, in un contesto perugino di fine Quattrocento, โevoca la posa di un altro famoso ritratto di vescovo proposto da Luca Signorelli in una prestigiosa pala cittadina. Si tratta del SantโErcolano assorto in lettura della pala Vagnucci che il pittore dispose nella omonima cappella per tramandare la fisionomia del vescovo Jacopo Vagnucci che, per circa quarantโanni, aveva governato la diocesi perugina. Tale rilievo eฬ stato confermato, indirettamente, da una nota dello storico Francesco Piagnani che, trattando della copia del dipinto in questione da parte di Sassoferrato, accennava rapidamente a unโincisione sul frontespizio del libro di Cesare Brancadoro Atti di S. Costanzo vescovo e martire di Perugia protettore della cattedrale di Orvieto, presente negli archivi della Biblioteca comunale Augusta di Perugiaโ. A un riscontro diretto tra lโincisione e la tavoletta corrispondente โla coincidenza eฬ totale e certificata dalla nota in calce โ prosegue Teza โ in cui si specifica che lโimmagine eฬ tratta dalla pala di Perugino presso i monaci cassinesi di Perugia, e quindi si puoฬ effettivamente optare per unโinversione iconografica tra i due santi protettoriโ.
L’esposizione รจ promossa dalla Fondazione per lโIstruzione Agraria e dall’Universitร degli Studi di Perugia, con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, il sostegno del GAL Media Valle del Tevere, la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e i Musei Vaticani, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโAmbasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuoriย le Mura.
ยซSono onorato e molto soddisfatto per questo risultato. ร una candidatura che corona il percorso di successo del documentario, un successo sia di critica che di pubblicoยป.
Il documentario Perugino. Rinascimento immortale, diretto da Giovanni Piscaglia e narrato dallโattore Marco Bocci, รจ entrato nella cinquina della categoriaDocumentari sullโArte dei Nastri dโArgento 2024. Il premio viene assegnato alle opere piรน meritevoli dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici: delle cinque selezionate, tre andranno alla super finale da cui uscirร il vincitore che riceverร il premio.
Marco Bocci e Giovanni Piscaglia
Il docufilm di Piscaglia (qui trovate la nostra intervista) racconta la vita e le opere del Perugino, partendo dal suo legame con lโUmbria e dai paesaggi luminosi che spesso lโartista ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti. Ma vuole soprattutto riscattare la figura di Pietro Vannucci, dandogli il giusto posto nella storia dellโarte e mettendone in luce le novitร , i meriti e il carattere.
ยซSono onorato e molto soddisfatto per questo risultato. ร una candidatura che corona il percorso di successo del documentario, un successo sia di critica che di pubblico, e consolida il mio rapporto con la Galleria Nazionale dellโUmbria – tra i piรน positivi della mia carriera – e soprattutto con lโex direttore Marco Pierini, che ha dato il via al progetto. Sono anche felice per lโUmbria, alla quale viene riconosciuto il valore di una realtร storico-artistica e paesaggistica di notevole importanzaยป ci spiega Giovanni Piscaglia.
Il dietro le quinte del ducufilm
Il regista non รจ nuovo ai Nastri dโArgento: ยซNel 2019 sono arrivato in finale con Van Gogh. Tra il grano e il cielo (nei primi tre che รจ secondo step di scrematura dopo lโannuncio della cinquina) e ho ricevuto una targa, anche se non ho vinto. Poi, nel 2020, Ermitage (il docu dโarte sul museo di San Pietroburgo), del quale ho scritto la sceneggiatura, si รจ portato a casa il Nastro dโArgento come Miglior documentario dโarte. Certo, vincere il premio per la regia di un prodotto tutto mio che ho iniziato da solo, sarebbe bellissimo. ร un percorso che ha coinvolto piano piano tante realtร , partendo da Arpa Umbria per proseguire con la produzione di Mario Paloschi per Ballandi, fino alla distribuzione con Nexo Digital.ย Senza dimenticare Marco Bocci, presente a tutte le presentazioni e con il quale ho stretto una bella amicizia. Mi raccomando… tifate, tifate tifateยป conclude il regista. Ora non ci resta che incrociare le dita e aspettare il verdetto nelle prossime settimane.
Riunificati per la prima volta nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di Borgo XX Giugno, a Perugia, tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.
ร stata prorogata fino al 30 gennaio 2024 la mostra โIl Perugino di San Pietroโ โ ospitataย nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale in Borgo XX Giugno, a Perugia โ che per la prima volta ha riportato in cittร e riunificato tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.
Promossa dalla Fondazione per lโIstruzione Agraria e dall’Universitร degli Studi di Perugia, la mostra รจ realizzata con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, con il sostegno del GAL Media Valle del Tevere e la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e dei Musei Vaticani, con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโAmbasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, e la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Centro di Studi Storici Benedettini.
Proiezione in anteprima del docufilm Luca Signorelli e Perugino: Rinascimento Universale โ immagini Divine, prodotto dal GAL Trasimeno Orvietano nellโambito delle iniziative promosse per il 500esimo anniversario dalla morte dei due artisti e realizzato dalla Flypix di Roma.
Lโevento si svolgerร a Orvieto giovedรฌ 14 dicembre alle ore 17 presso la Sala dei Quattrocento di Palazzo del Capitano del Popolo (piazza del Popolo, 1). Nel corso dellโincontro il giornalista e conduttore televisivo Osvaldo Bevilacqua sarร il protagonista delle โinterviste impossibiliโ a Pietro Vannucci detto il โPeruginoโ, impersonato da Giorgio Gobbi, lโindimenticabile Ricciotto de Il Marchese del Grillo, e Luca Signorelli, nelle cui vesti si รจ cimentato Pino Ammendola, volto noto del cinema e della televisione.
Interverranno, tra gli altri, anche il regista del docufilm Rosario Montesanti, il Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti e il Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano Francesca Caproni.
Lโistallazione รจ stata presentata al Convento di San Francesco del Monte, dove รจ possibile ammirarla fino alla fine delle festivitร natalizie.
Dieci Nativitร del Perugino in movimento, in un unico presepe 4.0 ad altissima qualitร . Lโinstallazione, visibile gratuitamente nel cuore del Convento di San Francesco del Monte (Perugia), dove รจ possibile ammirarla fino alla fine delle festivitร natalizie, รจ stata presentata da Padre Georges Massinelli, guardiano del Convento. Accanto a lui, Padre Simone Ceccobao e Francesco Federico Mancini, professore ordinario di Storia dellโarte moderna dellโUniversitร degli Studi di Perugia, che hanno accompagnato lโinaugurazione con unโanalisi storico-artistica sul tema Dall’ottavo centenario della rappresentazione del Presepe di Greccio al quinto centenario delle Nativitร di Perugino, elaborata per fare luce su due ricorrenze che, proprio in questo periodo dellโanno, trovano una loro coincidenza. Lโappuntamento, coordinato da Aldo Pascucci, vicepresidente di Archimede Arte, si รจ svolto nella storica biblioteca del convento ed ha visto la partecipazione di un folto pubblico. Per lโevento, รจ intervenuto anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che ha colto lโoccasione per condividere con i cittadini questo momento di riflessione a conclusione dellโanno dedicato alle celebrazioni dellโartista Pietro Vannucci. Un presepe multimediale, realizzato appunto con le opere del Divin Pittore che rappresentano scene con la Nativitร , lโAdorazione dei Magi e dei Pastori, non poteva essereย iniziativa piรน alta โ tra quelle orientate a rendere fruibile il patrimonio artistico -, per concludere un anno denso di attivitร culturali organizzate in varie zone dellโUmbria durante tutto il 2023. Sicuramente quella di Monteripido risulta essere una tra le iniziative piรน emozionali che, attraverso i colori vividi dei personaggi e degli sfondi realizzati dallโarista, riesce anche a celebrare lโimmenso patrimonio di cui si puรฒ vantare il Cuore Verde dโItalia, terra sulla quale รจ nato e morto cinquecento anni fa il grande maestro umbro.
Le opere del presepe multimediale. Non รจ un caso che il presepe versione 4.0 sia stato presentato proprio allโinterno delle sale del convento di San Francesco del Monte: qui Perugino, tra il 1501 ed il 1502, lavorรฒ lasciando alcuni affreschi, tra cui una lunetta conย lโAdorazione dei pastori,ย commissionata per una delle due cappelle ricavate nel chiostro prospiciente la chiesa ed oggi collocata allaย Galleria Nazionale dell’Umbria, dopo il suo distacco nel 1856. Tra quelli una volta presenti a Monteripido, lโAdorazione dei pastoriย รจ lโunico affresco pervenutoci realizzato dal Perugino, gli altri sono andati perduti. Lโopera, virtualmente riproposta nella sua sede originaria, grazie alla realizzazione multimediale di Archimede Arte si integra in maniera suggestiva con le altre immagini delle opere di Pietro Vannucci quali lโAdorazione dei pastoriย delย Nobile Collegio del Cambioย di Perugia, quellaย della Galleria Nazionale dellโUmbriaย (dalla pala centrale delย Polittico di SantโAgostino), eย del Victoria and Albert Museum di Londra.ย Sono virtualmente riproposte anche laย Nativitร ย dellโArt Institut of Chicago e della chiesa di San Francesco a Montefalco insieme allโAdorazione dei Magiย sita nel Santuario della Madonna delle lacrime di Trevi, alle due presenti nellaย Galleria Nazionale dellโUmbriaย (una dipinta in origine per la chiesa di Santa Maria dei Servi a Perugia, lโaltra raffigurata nella predella delย Polittico di SantโAgostino), e quellaย dellโOratorio dei Bianchi di Cittร della Pieve.
Alla scoperta dell’artista toscano e della Pala di Sant’Onofrio conservata nel Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia.
Luca dโEgidio di Ventura, noto come Luca Signorelli, nacque nel 1450 a Cortona, piccolo ma ricco centro al confine tra Toscana e Umbria. Gli artisti fiorentini influenzarono la sua formazione fin da giovane, specialmente Piero della Francesca, di cui fu allievo. Da Piero Signorelli apprese le nozioni prospettico-matematiche, ma ben presto elaborรฒ un proprio stile; Giovanni Santi, padre di Raffaello, descrisse lโanimo del pittore in unโepigrafe: ยซel cortonese Luca de ingegno et spirto pelegrinoยป, come sinonimo di eccentrico e ingegnoso.
Decisivo, per la sua maturazione artistica fu il contatto con Andrea del Verrocchio, titolare della bottega presso la quale si erano formati artisti come Leonardo, Botticelli, Ghirlandaio e Perugino. ร proprio in questo periodo che il Signorelli instaurรฒ con il Divin pittore uno stretto rapporto, tanto da condividere con lui il cantiere della Cappella Sistina.
Pala di Sant’Onofrio, olio su tavola di Luca Signorelli, 1484
Probabilmente fu proprio il Perugino a introdurlo a Perugia: qui il vescovo Jacopo Vagnucci, anche egli cortonese, gli commissionรฒ la Pala di SantโOnofrio, conservata nel Museo del Capitolo della Cattedraledi San Lorenzo. Lโiconografia รจ quella della sacra conversazione: la Vergine seduta su un alto trono legge le Sacre Scritture, mentre il Bambino reca in mano un giglio simbolo di verginitร e purezza, lo circondano due angeli, uno dei quali accorda un liuto, SantโOnofrio e San Ercolano, protettori di Perugia.
Lo stile di Signorelli รจ caratterizzato da una grande attenzione allโanatomia e al movimento; nella sua arte tutto รจ corporeo, dalla rappresentazione dei personaggi al paesaggio reale. Le sue figure sembrano essere inserite in una rappresentazione teatrale e coreografica, soprattutto nelle raffigurazioni piรน complesse.
Il pittore ricevette importanti commissioni a Perugia e Firenze, ma si dovette allontanare da questโultima dopo la morte di Lorenzo il Magnifico avvenuta nel 1492. Nel 1502, secondo il racconto di Giorgio Vasari, perse suo figlio a causa della peste che infuriava a Cortona; sconvolto dalla perdita, il pittore ritrasse il corpo esanime del figlio: ยซcon grandissima costanza dโanimo senza piangere o gettar lacrima, per vedere sempre che volesse, mediante lโopera delle sue mani quella che la natura gli aveva dato e toltoยป. Secondo alcuni storici il corpo del figlio รจ stato ripreso per la raffigurazione del Cristo morto di Cortona.
Al pittore vennero riconosciuti importanti investiture nella politica cortonese, grazie alle quali potรฉ instaurare rapporti con celebri e potenti famiglie come i Piccolomini e i Petrucci di Siena e i Vitelli di Cittร di Castello. Fatale gli fu una caduta da un ponteggio mentre stava lavorando che lo portรฒ alla morte nel 1523.
Due appuntamenti per conoscere meglio il dietro le quinte dell’esposizione insieme ai ricercatori che hanno lavorato alla sua realizzazione.
Due appuntamenti nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di San Pietro per conoscere meglio il dietro le quinte dell’esposizione Il Perugino di San Pietro, insieme ai ricercatori che hanno lavorato alla realizzazione della mostra โ visitabile fino al 7 gennaio 2024 โ che, per la prima volta, ha riportato a Perugia e riunificato tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.
Si parte venerdรฌ 24 novembre, alle 17, con Laura Teza, professoressa associata di Storia dellโArte moderna dell’Universitร degli Studi di Perugia e curatrice della mostra, che parlerร della โstoria di una grande tavola per una grande chiesa benedettinaโ, mentre Davide Tugliani, ricercatore del Dipartimento di Lettere, Lingue, Letterature e civiltร antiche e moderne dell’Ateneo perugino, insieme all’esperto restauratore Roberto Saccuman, analizzeranno la struttura e la ricostruzione della pala d’altare del Perugino. Giovedรฌ 7 dicembre, sempre alle 17, dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Universitร degli Studi di Perugia interverranno Valeria Menchetelli e Francesco Cotana, per parlare dell’ipotesi ricostruttiva della macchina d’altare, mentre Francesca Funis e Camilla Sorignani approfondiranno il progetto cinquecentesco per la chiesa.
Battesimo di Cristo. Museฬe des Beaux Arts
L’esposizione รจ promossa dalla Fondazione per lโIstruzione Agraria e dall’Universitร degli Studi di Perugia, con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, il sostegno del GAL Media Valle del Tevere, la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e i Musei Vaticani, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโAmbasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Centro di Studi Storici Benedettini.
Stamattina 8 novembre presso la Sala dei Notari a Perugia, รจ stato presentato il giornale online ambientato ai tempi del Divin Pittore e gestito da intraprendenti โgiornalistiโ in erba.
Il progetto, che gode del sostegno della Fondazione Perugia, รจ stato ideato dallโAssociazione Aboutumbria in partnership con la Direzione Didattica di Magione e prevede la realizzazione di un sito-web/rivista โ www.lagazzettadelperugino.it – alimentato dagli alunni e ambientato nel periodo di passaggio dal XV al XVI secolo. Un giornale culturale in cui gli argomenti sono quelli dellโepoca di riferimento trattati come se chi scrive vivesse in quel periodo storico. Il tutto inserito in un supporto come quello del giornale on line, in un tempo in cui le notizie si diffondevano ancora per via orale. Lโargomento principale a cui si ispirano notizie, articoli e interviste รจ il Perugino, la sua vita e le sue opere. Parallelamente vengono toccati argomenti correlati legati alla storia dei comuni in quel periodo, notizie legate al lago Trasimeno e allโambiente circostante, focus su mestieri tradizionali giร presenti nel tessuto socio-lavorativo dellโepoca.
La Sala dei Notari per lโoccasione รจ stata popolata da oltre 100 ragazzi rappresentanti dei vari plessi della Direzione Didattica di Magione, accompagnati da insegnanti e genitori. La mattinata si รจ aperta con la presentazione dellโAssociazione AboutUmbria da parte di Ugo Mancusi, direttore marketing di AboutUmbria, da anni impegnata in progetti di marketing culturale e territoriale e che questโanno รจ stata molto attiva nella celebrazione del cinquecentenario dalla morte di Perugino e Signorelli.
Subito dopo, i saluti del vicesindaco del Comune di Perugia Gianluca Tuteri che, ponendo lโaccento sulla bellezza della Sala dei Notari che ha ospitato lโevento, ha sottolineato come questa stessa Sala sia stata vista anche dal Perugino, vissuto nel periodo rinascimentale, epoca di grandi cambiamenti e innovazioni e di divulgazione della conoscenza, proprio come รจ nello spirito di questa nuova โrivistaโ in cui i ragazzi hanno modo di condividere quanto appreso con i compagni e con la comunitร .
Di seguito i saluti di Fabrizio Stazi, direttore generale della Fondazione Perugia che ha sottolineato come lโintento della Fondazione fosse quello di rendere la partecipazione culturale accessibile a tutti, di avvicinare i giovani a questo cinquecentenario ricco di importanti eventi e iniziative, che rischiano perรฒ di rimanere distanti dalle nuove generazioni. Con La Gazzetta del Perugino si รจ centrato appieno lโobiettivo di avvicinare i ragazzi alla conoscenza di questo grande personaggio, coniugando tradizione e innovazione e dando vita a un prodotto destinato a rimanere a disposizione di tutti.
Poi รจ stata la volta di Vanni Ruggeri, assessore alla cultura del Comune di Magione, che ha sottolineato la validitร di un progetto che dร modo ai ragazzi di approfondire un argomento culturale e il suo radicamento nella comunitร tramite la comunicazione, attraverso la guida degli insegnanti, un format come quello del giornale e la creazione di una rete fra le migliori competenze della comunitร educante.
La parola รจ poi passata alla scuola con i saluti di Silvio Improta, dirigente del circolo didattico di Magione che ha sottolineato quanto sia importante e produttivo – a fini didattici – che i ragazzi si sentano protagonisti, perchรฉ in questo modo diventano maggiormente partecipi. Lโintervento รจ stato seguito dalla lettura dei saluti inviati dalla professoressa Monica Paparelli, preside della scuola impossibilitata a partecipare, che dopo i ringraziamenti a chi ha reso possibile la realizzazione del progetto, ha inviato un suggestivo augurio ai ragazzi: ยซSiate capaci sempre di cambiare il vostro punto di vista; divertitevi nellโimparare e date vita a nuove situazioni e nuovi mondi; immaginate di potervi muovere nel tempo e nello spazio come stiamo facendo in questo meraviglioso progettoยป.
Dopo lโintroduzione delle insegnanti Isabella Ferri – che ha sottolineato come la scuola abbia il compito di trasmettere e insegnare la valorizzazione e salvaguardia del patrimonio culturale e di come La Gazzetta sia un mezzo che agevola questo tipo di approccio – e Donatella Cofani, che ha descritto il giornale on line come un progetto ambizioso che aiuta a costruire la propria identitร digitale, fondamentale per i bambini giร molto esposti da questo punto di vista, si รจ passati alla presentazione della rivista on line da parte di Eleonora Cesaretti, giornalista caporedattrice di AboutUmbria. Cesaretti, illustrando lโorganizzazione del giornale, ha spiegato come nelle settimane scorse AboutUmbria abbia tenuto delle sessioni formative presso i vari plessi dellโistituto scolastico, per fornire ai ragazzi delle conoscenze basiche utili a scrivere in maniera corretta i contenuti.
ร stata finalmente la volta dei ragazzi che si sono cimentati in divertenti sketch, interviste, rappresentazioni di arti e mestieri dellโepoca con tanto di costumi e ricostruzioni ambientali davvero coinvolgenti. In chiusura Ugo Mancusi ha salutato la platea con un augurio ยซL’idea della rivista on line รจ quello di far crescere la cultura e di far diventare questi ragazzi dei veri ambasciatori dell’Umbria, dei divulgatori della cultura e se un giorno qualcuno vincerร un premio Pulizer il merito sarร anche un po’ il nostroยป.