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Palazzo della Corgna, un tempo nobile dimora del Marchese Ascanio della Corgna, apre le sue stanze affrescate allโ€™arte contemporanea e ospita, fino al 1 settembre 2019, la mostra di Alessandro Scarabello, Uppercrust. A cura di Marcello Smarrelli.

Alessandro Scarabello, Uppercrust #5, 2011, acrilico e olio su tela, cm 187×154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma

 

La mostra รจ promossa dal Comune di Castiglione del Lago ed รจ organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarte, in collaborazione con Aurora Group e The Gallery Apart Roma.
Alessandro Scarabello (Roma, 1979) vive e lavora a Bruxelles. Ha esposto in numerose istituzioni pubbliche e private italiane, tra cui il Padiglione dโ€™Arte Contemporanea di Milano, Palazzo Collicola di Spoleto e Palazzo delle Esposizioni di Roma; ha partecipato, inoltre, a diverse Biennali dโ€™arte contemporanea. ยซOgni opera รจ per me una trasformazione, stati dโ€™animo che raccontano un percorso e diventano narrazioneยป ha annunciato Alessandro Scarabello.

 

Alessandro Scarabello, Uppercrust #8, 2011, acrilico e olio su tela cm187x154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma

Un catalogo di personaggi

Upper crust รจ unโ€™espressione ampiamente utilizzata nella societร  anglosassone e designa una nuova aristocrazia, che utilizza la propria posizione dominante in termini economici, finanziari e di comunicazione. Lโ€™artista, partendo proprio da upper crust, ha creato un vero catalogo di tipi umani che potessero rappresentare questa รฉlite.
Raffigurazioni caricaturali, vizi ed espressioni tipiche dei contemporanei upper crust, sono effettuate volutamente per sottolineare il contrasto con la nobiltร  del Palazzo che si affaccia sul lago Trasimeno, ma soprattutto con le gesta eroiche e coraggiose di Ascanio della Corgna, che non fu solo un valente condottiero ma anche un profondo conoscitore delle arti e un abile amministratore; fu infatti lโ€™iniziatore di una riforma agraria fortemente innovativa. Lโ€™artista gioca molto su questa contrapposizione e invita lo spettatore a un confronto molto serrato.

 

Alessandro Scarabello, Uppercrust_heads #101, 2011, acrilico e olio su tela, cm 187×154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma

 

Scarabello ha realizzato, proprio per celebrare il Marchese della Corgna, il capolavoro Opera Rubra, ideato per la Sala delle Gesta di Ascanio, dove gli antichi affreschi del Pomarancio dialogano con lโ€™arte contemporanea. Quest’opera รจ un trittico, in cui il linguaggio pittorico รจ al limite tra arte figurativa e informale e simboleggia proprio lโ€™ardore, il coraggio e la passione che contraddistinguevano la figura del valente comandante.
Nelle successive sale del palazzo, lโ€™artista espone per la prima volta la serie Uppercrust, composta da undici grandi ritratti a figura intera e a grandezza naturale, oltre al ciclo Heads, che comprende, di contro, piรน di cento dipinti di formato ridotto.
La mostra intende evocare, nellโ€™animo del visitatore, emozioni contrastanti e grandi suggestioni, grazie alla potenza del colore, allโ€™espressivitร  dei volti e alla grandezza dei ritratti; il tutto collocato in un nobile palazzo nel quale il tempo si รจ fermato.

 

Alessandro Scarabello, Uppercrust #2, 2011, acrilico e olio su tela cm 187×154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma

 


Per informazioni: Palazzo della Corgna

Ambienti ampi ed eleganti, arredi dโ€™epoca e un balcone verde affacciato sul Trasimeno: Palazzo Pantini Nicchiarelli รจ ciรฒ che si dice un vero e proprio angolo di paradiso incastonato nel centro storico di Castiglione del Lago.

Palazzo Pantini Nicchiarelli, foto di Paola Butera

 

Sorto sulle vestigia di un edificio medievale, Palazzo Pantini Nicchiarelli fu eretto, per volere di un membro della rinomata famiglia Pompilj, durante lโ€™epoca napoleonica. Giovanni Pompilj era inoltre un tale estimatore del lavoro dellโ€™amico Giuseppe Piermarini, architetto folignate progettista del Teatro alla Scala di Milano, che volle replicarne lo stile in questa sua villa adagiata sullo sperone occidentale del Lago Trasimeno.
E cosรฌ che proprio dal teatro meneghino prese spunto per la realizzazione non solo dellโ€™ingresso con la scala semicircolare e la cupola, ma anche per la facciata austera e per gli originali affreschi a trompe lโ€™ล“il. Proprio gli affreschi sono al momento centro di unโ€™attenta opera di restauro. Tra quelli del piano nobile – neoclassici, con soggetti mitologici e dellโ€™antica Roma – ne รจ stato recentemente individuato uno nuovo, risalente ad almeno due secoli prima degli altri: ciรฒ dimostrerebbe come la villa sia stata eretta sulla base di un edificio ancora anteriore.

 

Foto di Paola Butera

 

La bellezza senza tempo di Palazzo Pantini Nicchiarelli ha perรฒ rischiato di essere intaccata: durante la Seconda Guerra Mondiale, quando fu sede degli Stati generali, subรฌ infatti delle modifiche interne che ne deturparono definitivamente alcune pareti, prima completamente affrescate. Resta perรฒ una residenza dโ€™epoca di grande pregio, con i suoi saloni, gli arredi, i soffitti finemente affrescati, cosรฌ come lo spazioso giardino panoramico affacciato sulle mura federiciane dellโ€™acropoli, attrezzato con una tensostruttura di ultima generazione. Secondo lo studio di alcuni disegni antichi, una parte di questo meraviglioso balcone verde era un tempo parte del vicino Palazzo della Corgna.

 

Una vista mozzafiato, foto di Paola Butera

Sembrano le coordinate giuste per un matrimonio da sogno: Palazzo Pantini Nicchiarelli รจ infatti la location ideale per ricevimenti ricercati ed esclusivi, capaci di offrire agli invitati unโ€™atmosfera intima e una vista impareggiabile sul Lago Trasimeno. Non solo, il Palazzo mette a disposizione una selezione di fornitori capaci di soddisfare ogni esigenza: ristoratori, cuochi, staff di cucina e camerieri, ma anche fotografi, video-makers, parrucchieri e arredatori pronti a realizzare allestimenti esclusivi anche per meetings, eventi ed esposizioni.
Le sale, illuminate in maniera naturale grazie alle ampie vetrate, consentono infatti di mettere in mostra nuove linee aziendali o di esporre opere dโ€™arte in una cornice pressochรฉ inimitabile.

 

 


Palazzo Pantini Nicchiarelli

ยซPensiamo a Marc Chagall come al pittore-poeta del ventesimo secoloยป. (Wernerย Haftmann)

Le meravigliose sale interamente affrescate di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago si colorano con le opere di uno dei massimi esponenti dellโ€™arte del Novecento: Marc Chagall.

La mostra, Marc Chagall. Lโ€™anima segreta del racconto, curata da Andrea Pontalti, promossa dal comune di Castiglione del Lago e organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarteย in collaborazione con Aurora Group e The Art Company, propone una significativa selezione di opere dellโ€™artista, prendendo in esame la serie Le Favole, il ciclo Chagall Litographe e Re David suona la cetra. La mostra consacra a buon diritto Chagall quale artista letterario e mitologico. Il visitatore potrร  ammirare le opere del grande maestro, sotto un soffitto interamente decorato; lโ€™esposizione infatti si apre nella sala di Fetonte (Camera di Diomede), affrescata dal Circignani, il quale raffigura la tragica fine di Fetonte; un monito a Diomede della Corgna a rimanere nei limiti naturali, indicati dalle quattro parti del giorno e dalla successione delle stagioni.

 

Le fasi di Chagall

Nella prima serie, Chagall inizia a illustrare Le Favole di La Fontaine su richiesta del mercante dโ€™arte Voillard. In queste venti acqueforti lโ€™accento cade sulla componente mitologica e universale della favola con la consueta padronanza nel posizionamento dei personaggi: le figure sembrano stagliarsi sul foglio come per dominarlo. Questo lavoro illustra i grandi temi della vita: amore, morte e follia umana, temi antitetici ma sempre presenti nella vita di ogni uomo.

 

Les Amoureux au soleil rouge

 

Il secondo ciclo invece comprende un nucleo di quattro opere: Le Cirque, La Jongleuse, Le Clown musicien e Carte d’invitation, le quali ruotano attorno al tema del circo; questo soggetto attraverserร  tutta lโ€™arte del Novecento. Chagall rimase sempre affascinato dagli spettacoli circensi e vide il circo come uno dei fulcri piรน interessanti della vita artistica e sociale. Lโ€™artista inoltre compare in due autoritratti: Le Peintre ร  la palette e Auto-portrait.

 

Auto-portrait

 

Nel Re David suona la cetra, il riferimento รจ sicuramente biblico; questo tema sarร  affrontato da Chagall ben due volte: nella prima il giovane David calma i mali di Re Saul con la musica, nella seconda il Re รจ intento a suonare nella solitudine di un paesaggio vitreo.

E infine, nella composizione Musicien et danseuse, vengono privilegiate la semplicitร  e la vivacitร  coloristica della musica; emerge infatti il tema del violinista, che sarร  una figura chiave del linguaggio figurativo di Chagall tanto da divenire allegoria stessa della musica. รˆ chiaro il riferimento alla sua infanzia e in particolare allโ€™universo folkloristico e rurale di Vitebsk.
Il percorso si completa con la sala ComeChagall, interamente dedicata alla creativitร  di grandi e piccoli. I visitatori possono diventare creatori di favole o racconti fantastici, grazie a fogli, penne colorate e parole magnetiche con cui comporre sul muro la propria favola; infatti unโ€™intera parete รจ a uso dei visitatori per lasciare i propri disegni oppure per scrivere una personalissima favola alla maniera di Chagall, ispirandosi alle opere presenti in mostra.

 

Sala ComeChagall

ยซLe favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perchรฉ i bambini lo sanno giร . Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfittiยป, scriveva Gilbert Keith Chesterton. Ancora una volta Chagall riesce a stupire con le sue suggestioni, portandoci alla scoperta del mondo con lโ€™animo di un bambino.

Il russo parigino

Chagall (1877-1985), trascorre lโ€™infanzia nella sua cittร  natale Vitebsk, in un ambiente esclusivamente ebraico che influรฌ profondamente sulla sua produzione artistica. I suoi esordi hanno uno stile neoprimitivo, influenzato fortemente dalle icone russe e dallโ€™arte popolare. Chagall arriva, per la prima volta a Parigi nel 1910 dove entra in contatto con le avanguardie artistico – letterarie, in particolare con il fauvismo, il cubismo e lโ€™orfismo. Da questo momento in poi un tratto distintivo della sua poetica e della sua arte sarร  lโ€™elemento fantastico.
Pochi anni dopo, nel 1917, viene nominato commissario delle Belle Arti; nello stesso anno fonda lโ€™Accademia di Vitebsk da cui perรฒ prende le distanze tre anni piรน tardi per alcuni contrasti con Maleviฤ. Decide cosรฌ di dedicare la sua arte alla realizzazione di decori, costumi e scenografie per il teatro ebraico. I dipinti di questo periodo si focalizzano prevalentemente su vedute della sua cittร  natale e opere ispirate al suo matrimonio con Bella. A causa delle persecuzioni naziste, lโ€™artista รจ costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti e solo nel 1947 farร  ritorno in Francia.
Come molti artisti a lui contemporanei, tra cui Matisse, Braque e Picasso, Chagall esplora nuovi mezzi espressivi dedicandosi alla ceramica, al mosaico, alla scultura, allโ€™arazzo e alla pittura su vetro. In questi anni realizza le vetrate della Cattedrale di Metz, le decorazioni per lโ€™Opรฉra di Parigi e il Palazzo dellโ€™ONU a New York. Intorno al 1945 Chagall si avvicina alla litografia; insieme a Picasso frequenta il laboratorio dei fratelli Mourlot, dove vedranno la luce molti dei capolavori della litografia del Novecento.

 

 


Per maggiori informazioni.

ยซโ€ฆ fra lโ€™ostro e lโ€™occidente / confine al lago รจ Castiglion, che sporge / come capo o penisola sullโ€™onda, di un turrito palagio, e dei fronzuti / fecondi olivi di sua balza alteroยป (Assunta Pieralli, Il Lago Trasimeno)

Castiglione del Lago ยซsta su un promontorio calcareo che si incunea per mezzo chilometro, come una grande nave pronta a salpare, circondato da tre lati dallโ€™acqua, sul Lago Trasimenoยป[1].

 

lago trasimeno

L’isola Polvese. Foto per gentile concessione di Enrico Mezzasoma

Storia

Vanta origini antichissime e risulta essere abitato giร  nel Paleolitico superiore, come testimoniano alcuni reperti quali ad esempio la Venere del Trasimeno. Data al Neolitico la presenza, nella zona, di palafitte ยซquando il Trasimeno era molto piรน vasto e le acque non venivano contenute [โ€ฆ] dalle colline e dai terrazzamentiยป e ยซCastiglione era unโ€™isola, la quarta del Trasimenoยป[2]. Ma la storia vera e propria dellโ€™insediamento inizia con gli Etruschi che fanno di Castiglione del Lago una colonia denominandola Clusium Novum. Testimonianza del periodo etrusco sono i resti di un tempio dedicato alla dea Celati. Passa poi sotto Roma e ยซsi vuole che ai Romani venisse in pensiero il taglio dellโ€™istmo per renderlo posizione inespugnabile, ma, abbandonata lโ€™idea, il luogo rimase comโ€™eraยป[3].
Non si hanno perรฒ attestazioni certe fino allโ€™anno 776, quando sappiamo che Carlo Magno restituisce Clusium Novum a papa Adriano. Il possesso, comprensivo dellโ€™intero lago e delle tre isole, viene confermato da Ludovico il Pio a Pasquale I nellโ€™817. Nel 995 Ottone III consegna Castiglione del Lago a Perugia.

 

museo castiglione del lago

Foto per gentile concessione di Enrico Mezzasoma

 

Conteso a lungo fra Perugia, Arezzo e Siena grazie allโ€™importante posizione strategica, nel 1100 passa definitivamente a Perugia che ne fa un caposaldo difensivo. Verso la metร  del XIII secolo lโ€™imperatore Federico II fa costruire imponenti mura a protezione dellโ€™abitato trasformando il precedente castelletto in una vera e propria roccaforte denominandola Castello del Leone dal cui nome derivรฒ probabilmente lโ€™attuale toponomastica.
Dal 1416 al 1424 lโ€™abitato รจ sotto il dominio di Braccio Fortebracci e alla sua morte passa a Martino V. Nel 1488 vi si rifugiano i degli Oddi che ne hanno il possesso finchรฉ il conte di Pitigliano, generale dei fiorentini che stanziava a Camucia, non stabilisce che essi restituiscano Castiglione del Lago a Perugia, ma i Baglioni, pagando al conte 800 ducati dโ€™oro, ne ottengono la signoria. Alla signoria dei Baglioni succede la dominazione papale finchรฉ nel 1554 Giulio III concede Castiglione del Lago a Francesco della Corgna e ad Ascanio, figlio dello stesso Francesco e di Giacoma del Monte, sorella del pontefice. Con i della Corgna, che tengono Castiglione del Lago fino al 1645, lโ€™abitato diviene prima un marchesato e poi un ducato, e muta il suo assetto urbanistico trasformandosi in quello che รจ ancora oggi. Passato definitivamente sotto lo Stato della Chiesa vi rimane fino allโ€™Unitร  dโ€™Italia.

Palazzo della Corgna o Palazzo Ducale

Attuale sede del Comune, che lo acquistรฒ nel 1870, originariamente sorse come casa-torre dei Baglioni, che fra queste mura ospitarono tra gli altri Niccolรฒ Machiavelli e Leonardo da Vinci. A partire dal 1563, anno in cui acquisรฌ il titolo di marchese, Ascanio della Corgna ne iniziรฒ la completa trasformazione per renderlo una piccola reggia. Il Palazzo fu edificato sul progetto del Vignola e dellโ€™Alessi. Sviluppato su quattro livelli aveva in basso cantine e scuderie, nel seminterrato cucine e magazzini, sopra i quali stava il piano nobile mentre al secondo e ultimo piano le camere da letto. Gli affreschi di Niccolรฒ Circignani detto il Pomarancio e di Salvio Savini celebrano le grandezze dei della Corgna tramite trasposizioni mitiche e rappresentazioni delle loro gesta.

 

La fortezza medievale

Lโ€™edificazione si deve a Federico II di Svevia che ne iniziรฒ la costruzione nel 1247 su progetto di Frate Elia Coppi da Cortona. Si presenta con una struttura pentagonale irregolare con quattro torri agli angoli (due delle quali coeve alla rocca, mentre le restanti vennero costruite nel XV e XVI secolo a sostituzione delle precedenti andate distrutte) e con un mastio triangolare di circa 39 metri di altezza. Un camminamento di ronda unisce il Palazzo della Corgna alla prima porta della fortezza. Costituisce uno dei piรน interessanti esempi di architettura medievale umbra e nel Cinquecento era considerato pressochรฉ inespugnabile.

L'isola Polvese

Frazione del comune di Castiglione del Lago, costituisce lโ€™isola piรน grande del Trasimeno. Di proprietร  della Provincia di Perugia dal 1973, oggi รจ destinataย a Parco scientifico-didattico nellโ€™ambito delย Parco regionale del Lago Trasimeno. Il nome dell’isola deriva probabilmente dal termineย polvento, zona sottovento. Il territorio รจ stato sicuramente frequentato da Etruschi e Romani. Il primo documento storico risale allโ€™817 quando lโ€™isola รจ nominata da Ludovico il Pio che concede alย papa Pasquale I il Lago Trasimeno con le tre isole.

 

cosa vedere al lago trasimeno

Veduta del lago Trasimeno. Foto per gentile concessione di Enrico Mezzasoma

Tra i monumenti presenti nellโ€™isola si ricordano le chiese diย San Giulianoย e diย San Secondo, ilย Monastero Olivetanoย e ilย Castello. Di epoca piรน recente รจ ilย Giardino delle Piante Acquatiche-Piscina del Porcinaiย realizzato nel 1959 daย Pietro Porcinai. Per quanto riguarda lโ€™ambiente, le specie vegetali prevalenti sono lecci, roverelle, ornielle, viburno, alloro, pungitopo, ligustro, melograno e rosmarino mentre oltre alle numerose specie di insetti รจ possibile incontrare volpi, faine, lepri, nutrie e una grande varietร  di uccelli quali svassi, folaghe, aironi e germani.

 


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

  1. Lupattelli, Castiglione del Lago. Cenni storici e descrittivi, Perugia, Tip. G. Guerra, 1896.

s.v. Castiglione del Lago, in P. Caruso, Benvenuti in Umbria. 92 comuni, Collazzone (PG), Grilligraf, 1999, pp. 114-117.

  1. Binacchiella, Castiglione del Lago e il suo territorio, Catiglione del Lago, [s.n.], 1977.

s.v. Castiglione del Lago in M. Tabarrini, Lโ€™Umbria si racconta. Dizionario, v. A-D, Foligno, [s.n.], 1982, pp. 321-326.

  1. Festuccia, Castiglione del Lago. Guida al Palazzo Ducale ed alla Fortezza medievale, Castiglione del Lago, Edizioni Duca della Corgna, 2008.
  2. Festuccia, Castiglione del Lago. Cuore del Trasimeno fra natura, arte e storia, Castiglione del Lago, Edizioni Duca della Corgna, 2017.

https://it.wikipedia.org/wiki/Castiglione_del_Lago

http://digilander.libero.it/Righel40/VEP/PAL/Grav/gaIT.htm

http://polvese.it/

https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_Polvese


[1] s.v. Castiglione del Lago in M. Tabarrini, Lโ€™Umbria si racconta. Dizionario, v. A-D, Foligno, [s.n.], 1982, p. 321.โ‡‘

[2] Ibidem.โ‡‘

[3] A. Lupattelli, Castiglione del Lago. Cenni storici e descrittivi, Perugia, Tip. G. Guerra, 1896, p. 4.โ‡‘

Castiglione del Lago appartiene al Club de
I Borghi Piรน Belli d’Italia

 


Oltre novanta opere del grande artista: tre celebri serie di incisioni e acqueforti e un corpo unico di ceramiche, a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago fino al 5 novembre 2017, nella mostra dal titolo: Pablo Picasso. La materia e il segno. Ceramica, grafica.

mostra picasso a castiglione del lago

Uno dei ritratti di Honorรฉ de Balzac esposti presso la mostra a Castiglione del Lago

Organizzata da Sistema Museoย in collaborazione con Lagodarteย e promossa dal Comune di Castiglione del Lagoย nell’anno in cui in diversi luoghi della penisola si ricordano, con eventi e mostre, i cento anni dal viaggio in Italia di Picasso, quella di Castiglione del Lago รจ una bella occasione per conoscere meglio uno dei piรน grandi artisti del XX secolo e visitare il borgo fortificato, uno dei centri turistici piรน importanti del Trasimeno.
La mostra รจ allestita in tre sale del piano nobile di Palazzo della Corgna, il biglietto รจ unico e permette lโ€™accesso al circuito museale che comprende il Palazzo, le sue sale affrescate che dominano il Trasimeno, e la Rocca del Leone, entrambi simboli di Castiglione del Lago, uno dei borghi piรน belli dโ€™Italia.
Dopo la scenografica Sala dellโ€™Investitura, che celebra con gli affreschi di Pomarancio (sec. XVI) le gesta del Marchese Ascanio della Corgna, si raggiunge la prima sala espositiva, la Sala di Fetonte, dove sono esposte nove litografie di Picasso del 1957: una serie di otto ritratti di Honorรฉ de Balzac, padre del Realismo letterario che verranno pubblicate in quegli anni come Balzac en bas de casse et Picassos sans majuscule piรน il frontespizio di unโ€™edizione di Le Pรจre Goriot di Balzac.

mostra picasso castiglione del lago

Testa di toro da La Carmen, Picasso

Picasso avrร  unโ€™intensa produzione incisoria che gli permetterร  di sperimentare nella sua lunga carriera di artista diverse tecniche e materie, e di trasformare chimicamente e meccanicamente il segno grafico.
La seconda sala espositiva, allestita nella Sala dellโ€™Eneide, propone dodici tavole in acquaforte e acquatinta del 1968, piรน un frontespizio, che Picasso realizza per illustrare la commedia teatrale Le Cucu Magnifique di Crommelynck, amico di vecchia data. Prendendo ispirazione dalle proprie conoscenze mitologiche, tra cui lโ€™immancabile Minotauro, Picasso riesce a raccontare le conseguenze tragiche del sentimento della gelosia, ma con spirito farsesco. Il tracciato espositivo ci porta nella Sala degli Dei

mostra picasso a castiglione del lago

Testa di donna, Pablo Picasso

dove sono presenti trentotto tavole incise a bulino piรน due frontespizi del 1949, in cui Picasso evoca La Carmen, con una serie di visi di uomo e di donna stilizzati, costumi andalusi, teste di toro e corride, realizzate per illustrare la novella di Prosper Mรฉrimรฉรฉ del 1845 trasposta in musica da Bizet nel 1875. Sarร  lโ€™ultima opera incisoria a bulino di Picasso a Parigi. Dal 1947 si trasferirร  in Costa Azzurra dove prevarrร  il suo interesse per la scultura, grazie alla presenza di molte manifatture ceramiche e forni. La ceramica gli permetterร  di sperimentare la materia terra, modellandola e dipingendola trovando nuove soluzioni: la mostra presenta ventinove manufatti fittili del periodo 1948-1969, creazioni tradizionali e nuovi assemblaggi, reinvenzioni come i vasi strutturali, che perdono la loro funzione e diventano sculture, le brocche-gufo e i piatti con ritratto smaltati.


Orari di apertura: tutti i giorni ore 9.30-19. La biglietteria chiude mezzโ€™ora prima. รˆ possibile prenotare lโ€™apertura straordinaria per visite riservate.
Biglietti: Il biglietto comprende la visita a Palazzo della Corgna e alla Rocca del Leone. Intero 8 euro; ridotto 5 euro (gruppi di oltre 15 unitร , ragazzi fino a 25 anni); ridotto famiglia 18 euro (3 persone), 22 euro (4 persone); biglietto unico residenti Comune di Castiglione del Lago 4 euro; ridotto famiglia residente 10 euro (3 persone), 12 euro (4 persone); omaggio bambini fino a 6 anni.
Informazioni: Palazzo della Corgna 075 951099 – cooplagodarte94@gmail.com
Prenotazioni: Sistema Museo call center 0744 422848 (dal lunedรฌ al venerdรฌ 9-17, sabato 9-13, escluso i festivi) – callcenter@sistemamuseo.it


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