Palazzo della Corgna, un tempo nobile dimora del Marchese Ascanio della Corgna, apre le sue stanze affrescate allโarte contemporanea e ospita, fino al 1 settembre 2019, la mostra di Alessandro Scarabello, Uppercrust. A cura di Marcello Smarrelli.
Alessandro Scarabello, Uppercrust #5, 2011, acrilico e olio su tela, cm 187×154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma
La mostra รจ promossa dal Comune di Castiglione del Lago ed รจ organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarte, in collaborazione con Aurora Group e The Gallery Apart Roma. Alessandro Scarabello (Roma, 1979) vive e lavora a Bruxelles. Ha esposto in numerose istituzioni pubbliche e private italiane, tra cui il Padiglione dโArte Contemporanea di Milano, Palazzo Collicola di Spoleto e Palazzo delle Esposizioni di Roma; ha partecipato, inoltre, a diverse Biennali dโarte contemporanea. ยซOgni opera รจ per me una trasformazione, stati dโanimo che raccontano un percorso e diventano narrazioneยป ha annunciato Alessandro Scarabello.
Alessandro Scarabello, Uppercrust #8, 2011, acrilico e olio su tela cm187x154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma
Un catalogo di personaggi
Upper crust รจ unโespressione ampiamente utilizzata nella societร anglosassone e designa una nuova aristocrazia, che utilizza la propria posizione dominante in termini economici, finanziari e di comunicazione. Lโartista, partendo proprio da upper crust, ha creato un vero catalogo di tipi umani che potessero rappresentare questa รฉlite.
Raffigurazioni caricaturali, vizi ed espressioni tipiche dei contemporanei upper crust, sono effettuate volutamente per sottolineare il contrasto con la nobiltร del Palazzo che si affaccia sul lago Trasimeno, ma soprattutto con le gesta eroiche e coraggiose di Ascanio della Corgna, che non fu solo un valente condottiero ma anche un profondo conoscitore delle arti e un abile amministratore; fu infatti lโiniziatore di una riforma agraria fortemente innovativa. Lโartista gioca molto su questa contrapposizione e invita lo spettatore a un confronto molto serrato.
Alessandro Scarabello, Uppercrust_heads #101, 2011, acrilico e olio su tela, cm 187×154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma
Scarabello ha realizzato, proprio per celebrare il Marchese della Corgna, il capolavoro Opera Rubra, ideato per la Sala delle Gesta di Ascanio, dove gli antichi affreschi del Pomarancio dialogano con lโarte contemporanea. Quest’opera รจ un trittico, in cui il linguaggio pittorico รจ al limite tra arte figurativa e informale e simboleggia proprio lโardore, il coraggio e la passione che contraddistinguevano la figura del valente comandante.
Nelle successive sale del palazzo, lโartista espone per la prima volta la serie Uppercrust, composta da undici grandi ritratti a figura intera e a grandezza naturale, oltre al ciclo Heads, che comprende, di contro, piรน di cento dipinti di formato ridotto.
La mostra intende evocare, nellโanimo del visitatore, emozioni contrastanti e grandi suggestioni, grazie alla potenza del colore, allโespressivitร dei volti e alla grandezza dei ritratti; il tutto collocato in un nobile palazzo nel quale il tempo si รจ fermato.
Alessandro Scarabello, Uppercrust #2, 2011, acrilico e olio su tela cm 187×154, photo by Giorgio Benni, courtesy the Gallery Apart, Roma
Ambienti ampi ed eleganti, arredi dโepoca e un balcone verde affacciato sul Trasimeno: Palazzo Pantini Nicchiarelli รจ ciรฒ che si dice un vero e proprio angolo di paradiso incastonato nel centro storico di Castiglione del Lago.
Palazzo Pantini Nicchiarelli, foto di Paola Butera
Sorto sulle vestigia di un edificio medievale, Palazzo Pantini Nicchiarelli fu eretto, per volere di un membro della rinomata famiglia Pompilj, durante lโepoca napoleonica. Giovanni Pompilj era inoltre un tale estimatore del lavoro dellโamico Giuseppe Piermarini, architetto folignate progettista del Teatro alla Scala di Milano, che volle replicarne lo stile in questa sua villa adagiata sullo sperone occidentale del Lago Trasimeno.
E cosรฌ che proprio dal teatro meneghino prese spunto per la realizzazione non solo dellโingresso con la scala semicircolare e la cupola, ma anche per la facciata austera e per gli originali affreschi a trompe lโลil. Proprio gli affreschi sono al momento centro di unโattenta opera di restauro. Tra quelli del piano nobile – neoclassici, con soggetti mitologici e dellโantica Roma – ne รจ stato recentemente individuato uno nuovo, risalente ad almeno due secoli prima degli altri: ciรฒ dimostrerebbe come la villa sia stata eretta sulla base di un edificio ancora anteriore.
Foto di Paola Butera
La bellezza senza tempo di Palazzo Pantini Nicchiarelli ha perรฒ rischiato di essere intaccata: durante la Seconda Guerra Mondiale, quando fu sede degli Stati generali, subรฌ infatti delle modifiche interne che ne deturparono definitivamente alcune pareti, prima completamente affrescate. Resta perรฒ una residenza dโepoca di grande pregio, con i suoi saloni, gli arredi, i soffitti finemente affrescati, cosรฌ come lo spazioso giardino panoramico affacciato sulle mura federiciane dellโacropoli, attrezzato con una tensostruttura di ultima generazione. Secondo lo studio di alcuni disegni antichi, una parte di questo meraviglioso balcone verde era un tempo parte del vicino Palazzo della Corgna.
Una vista mozzafiato, foto di Paola Butera
Sembrano le coordinate giuste per un matrimonio da sogno: Palazzo Pantini Nicchiarelli รจ infatti la location ideale per ricevimenti ricercati ed esclusivi, capaci di offrire agli invitati unโatmosfera intima e una vista impareggiabile sul Lago Trasimeno. Non solo, il Palazzo mette a disposizione una selezione di fornitori capaci di soddisfare ogni esigenza: ristoratori, cuochi, staff di cucina e camerieri, ma anche fotografi, video-makers, parrucchieri e arredatori pronti a realizzare allestimenti esclusivi anche per meetings, eventi ed esposizioni.
Le sale, illuminate in maniera naturale grazie alle ampie vetrate, consentono infatti di mettere in mostra nuove linee aziendali o di esporre opere dโarte in una cornice pressochรฉ inimitabile.
ยซPensiamo a Marc Chagall come al pittore-poeta del ventesimo secoloยป. (Wernerย Haftmann)
Le meravigliose sale interamente affrescate di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago si colorano con le opere di uno dei massimi esponenti dellโarte del Novecento: Marc Chagall.
La mostra, Marc Chagall. Lโanima segreta del racconto, curata da Andrea Pontalti, promossa dal comune di Castiglione del Lago e organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarteย in collaborazione con Aurora Group e The Art Company, propone una significativa selezione di opere dellโartista, prendendo in esame la serie Le Favole, il ciclo Chagall Litographe e Re David suona la cetra. La mostra consacra a buon diritto Chagall quale artista letterario e mitologico. Il visitatore potrร ammirare le opere del grande maestro, sotto un soffitto interamente decorato; lโesposizione infatti si apre nella sala di Fetonte (Camera di Diomede), affrescata dal Circignani, il quale raffigura la tragica fine di Fetonte; un monito a Diomede della Corgna a rimanere nei limiti naturali, indicati dalle quattro parti del giorno e dalla successione delle stagioni.
Le fasi di Chagall
Nella prima serie, Chagall inizia a illustrare Le Favoledi La Fontaine su richiesta del mercante dโarte Voillard. In queste venti acqueforti lโaccento cade sulla componente mitologica e universale della favola con la consueta padronanza nel posizionamento dei personaggi: le figure sembrano stagliarsi sul foglio come per dominarlo. Questo lavoro illustra i grandi temi della vita: amore, morte e follia umana, temi antitetici ma sempre presenti nella vita di ogni uomo.
Les Amoureux au soleil rouge
Il secondo ciclo invece comprende un nucleo di quattro opere: Le Cirque, La Jongleuse, Le Clown musicien e Carte d’invitation, le quali ruotano attorno al tema del circo; questo soggetto attraverserร tutta lโarte del Novecento. Chagall rimase sempre affascinato dagli spettacoli circensi e vide il circo come uno dei fulcri piรน interessanti della vita artistica e sociale. Lโartista inoltre compare in due autoritratti: Le Peintre ร la palette e Auto-portrait.
Auto-portrait
Nel Re David suona la cetra, il riferimento รจ sicuramente biblico; questo tema sarร affrontato da Chagall ben due volte: nella prima il giovane David calma i mali di Re Saul con la musica, nella seconda il Re รจ intento a suonare nella solitudine di un paesaggio vitreo.
E infine, nella composizione Musicien et danseuse, vengono privilegiate la semplicitร e la vivacitร coloristica della musica; emerge infatti il tema del violinista, che sarร una figura chiave del linguaggio figurativo di Chagall tanto da divenire allegoria stessa della musica. ร chiaro il riferimento alla sua infanzia e in particolare allโuniverso folkloristico e rurale di Vitebsk.
Il percorso si completa con la sala ComeChagall, interamente dedicata alla creativitร di grandi e piccoli. I visitatori possono diventare creatori di favole o racconti fantastici, grazie a fogli, penne colorate e parole magnetiche con cui comporre sul muro la propria favola; infatti unโintera parete รจ a uso dei visitatori per lasciare i propri disegni oppure per scrivere una personalissima favola alla maniera di Chagall, ispirandosi alle opere presenti in mostra.
Sala ComeChagall
ยซLe favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perchรฉ i bambini lo sanno giร . Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfittiยป, scriveva Gilbert Keith Chesterton. Ancora una volta Chagall riesce a stupire con le sue suggestioni, portandoci alla scoperta del mondo con lโanimo di un bambino.
Il russo parigino
Chagall (1877-1985), trascorre lโinfanzia nella sua cittร natale Vitebsk, in un ambiente esclusivamente ebraico che influรฌ profondamente sulla sua produzione artistica. I suoi esordi hanno uno stile neoprimitivo, influenzato fortemente dalle icone russe e dallโarte popolare. Chagall arriva, per la prima volta a Parigi nel 1910 dove entra in contatto con le avanguardie artistico – letterarie, in particolare con il fauvismo, il cubismo e lโorfismo. Da questo momento in poi un tratto distintivo della sua poetica e della sua arte sarร lโelemento fantastico.
Pochi anni dopo, nel 1917, viene nominato commissario delle Belle Arti; nello stesso anno fonda lโAccademia di Vitebsk da cui perรฒ prende le distanze tre anni piรน tardi per alcuni contrasti con Maleviฤ. Decide cosรฌ di dedicare la sua arte alla realizzazione di decori, costumi e scenografie per il teatro ebraico. I dipinti di questo periodo si focalizzano prevalentemente su vedute della sua cittร natale e opere ispirate al suo matrimonio con Bella. A causa delle persecuzioni naziste, lโartista รจ costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti e solo nel 1947 farร ritorno in Francia.
Come molti artisti a lui contemporanei, tra cui Matisse, Braque e Picasso, Chagall esplora nuovi mezzi espressivi dedicandosi alla ceramica, al mosaico, alla scultura, allโarazzo e alla pittura su vetro. In questi anni realizza le vetrate della Cattedrale di Metz, le decorazioni per lโOpรฉra di Parigi e il Palazzo dellโONU a New York. Intorno al 1945 Chagall si avvicina alla litografia; insieme a Picasso frequenta il laboratorio dei fratelli Mourlot, dove vedranno la luce molti dei capolavori della litografia del Novecento.
ยซโฆ fra lโostro e lโoccidente / confine al lago รจ Castiglion, che sporge / come capo o penisola sullโonda, di un turrito palagio, e dei fronzuti / fecondi olivi di sua balza alteroยป (Assunta Pieralli, Il Lago Trasimeno)
Castiglione del Lago ยซsta su un promontorio calcareo che si incunea per mezzo chilometro, come una grande nave pronta a salpare, circondato da tre lati dallโacqua, sul Lago Trasimenoยป[1].
L’isola Polvese. Foto per gentile concessione di Enrico Mezzasoma
Storia
Vanta origini antichissime e risulta essere abitato giร nel Paleolitico superiore, come testimoniano alcuni reperti quali ad esempio la Venere del Trasimeno. Data al Neolitico la presenza, nella zona, di palafitte ยซquando il Trasimeno era molto piรน vasto e le acque non venivano contenute [โฆ] dalle colline e dai terrazzamentiยป e ยซCastiglione era unโisola, la quarta del Trasimenoยป[2]. Ma la storia vera e propria dellโinsediamento inizia con gli Etruschi che fanno di Castiglione del Lago una colonia denominandola Clusium Novum. Testimonianza del periodo etrusco sono i resti di un tempio dedicato alla dea Celati. Passa poi sotto Roma e ยซsi vuole che ai Romani venisse in pensiero il taglio dellโistmo per renderlo posizione inespugnabile, ma, abbandonata lโidea, il luogo rimase comโeraยป[3].
Non si hanno perรฒ attestazioni certe fino allโanno 776, quando sappiamo che Carlo Magno restituisce Clusium Novum a papa Adriano. Il possesso, comprensivo dellโintero lago e delle tre isole, viene confermato da Ludovico il Pio a Pasquale I nellโ817. Nel 995 Ottone III consegna Castiglione del Lago a Perugia.
Foto per gentile concessione di Enrico Mezzasoma
Conteso a lungo fra Perugia, Arezzo e Siena grazie allโimportante posizione strategica, nel 1100 passa definitivamente a Perugia che ne fa un caposaldo difensivo. Verso la metร del XIII secolo lโimperatore Federico II fa costruire imponenti mura a protezione dellโabitato trasformando il precedente castelletto in una vera e propria roccaforte denominandola Castello del Leonedal cui nome derivรฒ probabilmente lโattuale toponomastica.
Dal 1416 al 1424 lโabitato รจ sotto il dominio di Braccio Fortebracci e alla sua morte passa a Martino V. Nel 1488 vi si rifugiano i degli Oddi che ne hanno il possesso finchรฉ il conte di Pitigliano, generale dei fiorentini che stanziava a Camucia, non stabilisce che essi restituiscano Castiglione del Lago a Perugia, ma i Baglioni, pagando al conte 800 ducati dโoro, ne ottengono la signoria. Alla signoria dei Baglioni succede la dominazione papale finchรฉ nel 1554 Giulio III concede Castiglione del Lago a Francesco della Corgna e ad Ascanio, figlio dello stesso Francesco e di Giacoma del Monte, sorella del pontefice. Con i della Corgna, che tengono Castiglione del Lago fino al 1645, lโabitato diviene prima un marchesato e poi un ducato, e muta il suo assetto urbanistico trasformandosi in quello che รจ ancora oggi. Passato definitivamente sotto lo Stato della Chiesa vi rimane fino allโUnitร dโItalia.
Palazzo della Corgna o Palazzo Ducale
Attuale sede del Comune, che lo acquistรฒ nel 1870, originariamente sorse come casa-torre dei Baglioni, che fra queste mura ospitarono tra gli altri Niccolรฒ Machiavelli e Leonardo da Vinci. A partire dal 1563, anno in cui acquisรฌ il titolo di marchese, Ascanio della Corgna ne iniziรฒ la completa trasformazione per renderlo una piccola reggia. Il Palazzo fu edificato sul progetto del Vignola e dellโAlessi. Sviluppato su quattro livelli aveva in basso cantine e scuderie, nel seminterrato cucine e magazzini, sopra i quali stava il piano nobile mentre al secondo e ultimo piano le camere da letto. Gli affreschi di Niccolรฒ Circignani detto il Pomarancio e di Salvio Savini celebrano le grandezze dei della Corgna tramite trasposizioni mitiche e rappresentazioni delle loro gesta.
La fortezza medievale
Lโedificazione si deve a Federico II di Svevia che ne iniziรฒ la costruzione nel 1247 su progetto di Frate Elia Coppi da Cortona. Si presenta con una struttura pentagonale irregolare con quattro torri agli angoli (due delle quali coeve alla rocca, mentre le restanti vennero costruite nel XV e XVI secolo a sostituzione delle precedenti andate distrutte) e con un mastio triangolare di circa 39 metri di altezza. Un camminamento di ronda unisce il Palazzo della Corgna alla prima porta della fortezza. Costituisce uno dei piรน interessanti esempi di architettura medievale umbra e nel Cinquecento era considerato pressochรฉ inespugnabile.
L'isola Polvese
Frazione del comune di Castiglione del Lago, costituisce lโisola piรน grande del Trasimeno. Di proprietร della Provincia di Perugia dal 1973, oggi รจ destinataย a Parco scientifico-didattico nellโambito delย Parco regionale del Lago Trasimeno. Il nome dell’isola deriva probabilmente dal termineย polvento, zona sottovento. Il territorio รจ stato sicuramente frequentato da Etruschi e Romani. Il primo documento storico risale allโ817 quando lโisola รจ nominata da Ludovico il Pio che concede alย papa Pasquale I il Lago Trasimeno con le tre isole.
Veduta del lago Trasimeno. Foto per gentile concessione di Enrico Mezzasoma
Tra i monumenti presenti nellโisola si ricordano le chiese diย San Giulianoย e diย San Secondo, ilย Monastero Olivetanoย e ilย Castello. Di epoca piรน recente รจ ilย Giardino delle Piante Acquatiche-Piscina del Porcinaiย realizzato nel 1959 daย Pietro Porcinai. Per quanto riguarda lโambiente, le specie vegetali prevalenti sono lecci, roverelle, ornielle, viburno, alloro, pungitopo, ligustro, melograno e rosmarino mentre oltre alle numerose specie di insetti รจ possibile incontrare volpi, faine, lepri, nutrie e una grande varietร di uccelli quali svassi, folaghe, aironi e germani.
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
Lupattelli, Castiglione del Lago. Cenni storici e descrittivi, Perugia, Tip. G. Guerra, 1896.
s.v. Castiglione del Lago, in P. Caruso, Benvenuti in Umbria. 92 comuni, Collazzone (PG), Grilligraf, 1999, pp. 114-117.
Binacchiella, Castiglione del Lago e il suo territorio, Catiglione del Lago, [s.n.], 1977.
s.v. Castiglione del Lago in M. Tabarrini, LโUmbria si racconta. Dizionario, v. A-D, Foligno, [s.n.], 1982, pp. 321-326.
Festuccia, Castiglione del Lago. Guida al Palazzo Ducale ed alla Fortezza medievale, Castiglione del Lago, Edizioni Duca della Corgna, 2008.
Festuccia, Castiglione del Lago. Cuore del Trasimeno fra natura, arte e storia, Castiglione del Lago, Edizioni Duca della Corgna, 2017.
Oltre novanta opere del grande artista: tre celebri serie di incisioni e acqueforti e un corpo unico di ceramiche, a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago fino al 5 novembre 2017, nella mostra dal titolo: Pablo Picasso. La materia e il segno. Ceramica, grafica.
Uno dei ritratti di Honorรฉ de Balzac esposti presso la mostra a Castiglione del Lago
Organizzata da Sistema Museoย in collaborazione con Lagodarteย e promossa dal Comune diCastiglione del Lagoย nell’anno in cui in diversi luoghi della penisola si ricordano, con eventi e mostre, i cento anni dal viaggio in Italia diPicasso, quella di Castiglione del Lago รจ una bella occasione per conoscere meglio uno dei piรน grandi artisti del XX secolo e visitare il borgo fortificato, uno dei centri turistici piรน importanti del Trasimeno.
La mostra รจ allestita in tre sale del piano nobile di Palazzo della Corgna, il biglietto รจ unico e permette lโaccesso al circuito museale che comprende il Palazzo, le sue sale affrescate che dominano il Trasimeno, e la Rocca del Leone, entrambi simboli di Castiglione del Lago, uno dei borghi piรน belli dโItalia.
Dopo la scenografica Sala dellโInvestitura, che celebra con gli affreschi di Pomarancio (sec. XVI) le gesta del Marchese Ascanio della Corgna, si raggiunge la prima sala espositiva, la Sala di Fetonte, dove sono esposte nove litografie di Picasso del 1957: una serie di otto ritratti di Honorรฉ de Balzac, padre del Realismo letterario che verranno pubblicate in quegli anni come Balzac en bas de casse et Picassos sans majuscule piรน il frontespizio di unโedizione di Le Pรจre Goriot di Balzac.
Testa di toro da La Carmen, Picasso
Picasso avrร unโintensa produzione incisoria che gli permetterร di sperimentare nella sua lunga carriera di artista diverse tecniche e materie, e di trasformare chimicamente e meccanicamente il segno grafico.
La seconda sala espositiva, allestita nella Sala dellโEneide, propone dodici tavole in acquaforte e acquatinta del 1968, piรน un frontespizio, che Picasso realizza per illustrare la commedia teatrale Le Cucu Magnifique di Crommelynck, amico di vecchia data. Prendendo ispirazione dalle proprie conoscenze mitologiche, tra cui lโimmancabile Minotauro, Picasso riesce a raccontare le conseguenze tragiche del sentimento della gelosia, ma con spirito farsesco. Il tracciato espositivo ci porta nella Sala degli Dei
Testa di donna, Pablo Picasso
dove sono presenti trentotto tavole incise a bulino piรน due frontespizi del 1949, in cui Picasso evoca La Carmen, con una serie di visi di uomo e di donna stilizzati, costumi andalusi, teste di toro e corride, realizzate per illustrare la novella di Prosper Mรฉrimรฉรฉ del 1845 trasposta in musica da Bizet nel 1875. Sarร lโultima opera incisoria a bulino di Picasso a Parigi. Dal 1947 si trasferirร in Costa Azzurra dove prevarrร il suo interesse per la scultura, grazie alla presenza di molte manifatture ceramiche e forni. La ceramica gli permetterร di sperimentare la materia terra, modellandola e dipingendola trovando nuove soluzioni: la mostra presenta ventinove manufatti fittili del periodo 1948-1969, creazioni tradizionali e nuovi assemblaggi, reinvenzioni come i vasi strutturali, che perdono la loro funzione e diventano sculture, le brocche-gufo e i piatti con ritratto smaltati.
Orari di apertura: tutti i giorni ore 9.30-19. La biglietteria chiude mezzโora prima. ร possibile prenotare lโapertura straordinaria per visite riservate. Biglietti: Il biglietto comprende la visita a Palazzo della Corgna e alla Rocca del Leone. Intero 8 euro; ridotto 5 euro (gruppi di oltre 15 unitร , ragazzi fino a 25 anni); ridotto famiglia 18 euro (3 persone), 22 euro (4 persone); biglietto unico residenti Comune di Castiglione del Lago 4 euro; ridotto famiglia residente 10 euro (3 persone), 12 euro (4 persone); omaggio bambini fino a 6 anni. Informazioni: Palazzo della Corgna 075 951099 – cooplagodarte94@gmail.com Prenotazioni: Sistema Museo call center 0744 422848 (dal lunedรฌ al venerdรฌ 9-17, sabato 9-13, escluso i festivi) – callcenter@sistemamuseo.it