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Scalpitano i cavalli dei tre terzieri: Mezule, Fraporta e Santa Maria sono pronti ad alzare i vessilli in vista della 56esima edizione della Corsa allโ€™Anello che prenderร  il via a Narni dal 24 aprile al 12 maggio riportando lโ€™immaginario collettivo alla vita quotidiana del 1371, anno degli Statuta Illustrissimae Civitatis Narniae in onore del patrono San Giovenale.

 

Corsa dell’Anello. Foto di Alessandro Marsili

 

Diciannove giorni durante i quali sarร  possibile assistere, sotto il fil rouge della terra, a una serie di eventi tra rievocazioni storiche, celebrazioni religiose e tradizionali, benedizioni dei cavalieri, battesimi dei terzieri, mercati, appuntamenti che vedranno protagonista lโ€™arte, conferenze, talk, mostre, reading, letteratura, spettacoli teatrali, musica ed enogastronomia dai profumi e i sapori trecenteschi, fino ad arrivare allโ€™ultimo fine settimana con il Grande Corteo Storico in notturna e lโ€™attesa gara equestre al Campo de li giochi.

Un lungo periodo che abbraccia due lunghi ponti โ€“ quello che va da mercoledรฌ 24 a domenica 28 aprile e il seguente da sabato 27 aprile a mercoledรฌ primo maggio โ€“ invitanti non solo per i cittadini umbri ma anche per i turisti che sempre piรน numerosi approfittano della Corsa allโ€™Anello per immergersi in suggestive atmosfere medievali e, al contempo, visitare il contesto accogliente e ricco di storia e cultura del cuore verde dโ€™Italia.

 

Corsa dell’Anello. Foto di Alessandro Marsili

Gli eventi dei ponti primaverili

Il banditore a cavallo aprirร  lโ€™evento e al tempo stesso sarร  il primo appuntamento del lungo ponte di primavera. Immancabili le Giornate Medievali curate nei minimi particolari dai tre terzieri che, anima e cuore, lavorano durante tutto lโ€™arco dellโ€™anno per questa restituzione pubblica di alto spessore. Salti spazio-temporali che non si limitano a un singolo giorno ma che vedono un proseguimento nelle ambientazioni permanenti durante tutto il periodo della Festa e consentono di riscoprire scorci e angoli nascosti nel cuore della cittร .

Ad aprire le danze sarร  la Giornata Medievale del terziere Mezule con โ€œLe etร  della vitaโ€ sabato 27 aprile alle 21 al parcheggio della chiesa di Santa Margherita.
Il destino di una donna vissuta a Narni oltre sei secoli fa. Un racconto che si dipana tra passato e presente, rievocando lโ€™amore, la gioia, il dolore e il disinganno. Il tempo fugge, creando legami inaspettati e indissolubili conflitti familiari.

Domenica 28 aprile alle 21.30 in piazza San Bernardo spazio alla Giornata Medievale del terziere Santa Maria con โ€œTre cose solamente m’enno in grado: la donna, la taverna e ‘l dadoโ€. Una sera qualunque, in una taverna narnese del Trecento, sullo sfondo di un’atmosfera ebbra di vino e infiammata dal ritmo incalzante di diverse figure: chi gioca, chi beve e chi donne riceve. Storie di malaffari, vizi e peccati, che lasciano spazio anche all’amore.

Infine, mercoledรฌ Primo maggio alle 15.30 a Largo San Francesco e dintorni sarร  la volta del terziere Fraporta con โ€œUna manciata di terraโ€.
Nel 1363 la morte del componente di una nobile famiglia narnese crea sentimenti contrastanti: dolore per la perdita, aviditร  e invidia verso gli eredi. Tra i pettegolezzi e le chiacchiere del popolo emergerร  la voce di una donna che farร  capire l’importanza di una manciataย di terra.

 

Corsa dell’Anello. Foto di Alessandro Marsili

 

Ma non solo, durante i due lunghi fine settimana numerosi gli eventi che animeranno Narni. Tra gli altri, si potrร  assistere allโ€™inaugurazione delle numerose mostre dโ€™arte, esibizioni dei gruppi musici della cittร , dei rinomati sbandieratori, nonchรฉ degli abili arcieri, spettacoli teatrali con la rivisitazione di testi classici, ma anche di piazza di ampio genere tra fuoco, giocoleria, danza storica e alcuni momenti suggestivi dedicati al santo patrono Giovenale. Il tutto accompagnato da giullari e figure dellโ€™epoca che allieteranno il passaggio lungo le vie illuminate dal chiarore delle fiaccole.

Ospite di spicco dal mondo del food contemporaneo

Dopo il successo del 2023 la Corsa allโ€™Anello vede il gradito ritorno diย Max Mariola, tra i personaggi piรน affabili e apprezzati nel mondo dei social network, con il suo originale cooking show Amatriciana dellโ€™anello che si terrร  nella centralissima piazza dei Priori giovedรฌ 25 aprile alle 17.30. E non solo, lo chef romano si diletterร  con un tour nelle osterie dei terzieri per salutare tutti i presenti.

 


Lโ€™app – Scaricabile sia da Apple store che da Play store Android l’app Corsa allโ€™Anello, utile per rimanere aggiornati in tempo reale sul programma (anche in caso di variazioni).ย 

Biglietti per la Corsa allโ€™Anello del 12 maggio in prevendita su circuito VivaTicket.

Sito ufficialeย www.corsallanello.it

Torna il consueto appuntamento con โ€œEphebia Contestโ€ con le serate di musica live e inedita sul territorio ternano.

Numerose sono state le iscrizioni che lโ€™Associazione Ephebia ha ricevuto, sia a livello territoriale che da fuori regione, per Ephebia contest 2024. I vincitori del contest si esibiranno sul palco di Ephebia Festival 2024 in apertura agli headliner proposti dalla direzione artistica dallโ€™associazione. La prima data รจ lโ€™11 aprile 2024 a partire dalle ore 21.30 allo Smac (Sala Misciano Art Club) di Narni, questo anche per ricordare il legame fondamentale tra lโ€™Associazione e il Comune di Narni che ospita, sin dal 2018, Ephebia Festival.

 

 

Durante la serata di giovedรฌ band/solisti, che proporranno solo brani originali, si alterneranno sul palco davanti a una giuria composta dalla direzione artistica di Ephebia, da sound designers e musicisti esperti che valuteranno i gruppi in base alle capacitร  tecniche di esecuzione, alla presenza scenica e a molto altro. Per questa prima data gli artisti che si esibiranno sul palco saranno Ugolatalp + Nicola Pitassio e la band Sรธlkatt, con la presenza in qualitร  di giudice esterno, di Marco Testa, compositore, sound designer e produttore ternano.

ยซIl ritorno alla musica dal vivo si fa, ogni anno, sentire di piรน. Lโ€™esigenza di tornare a raccontarsi musicalmente dal vivo sta diventando una consuetudine in alcuni ambienti considerati circuiti indipendenti come il nostro e questo vuole dire riappropriarsi di spazi, di momenti e di eventi dopo gli anni terribili della pandemiaยป spiega il direttivo dellโ€™Associazione sotto la guida di Akira Kikuchi, musicista e nuovo presidente.

 


Tutte le informazioni relative ai prossimi appuntamenti potrete trovarle sui canali social.

https://www.instagram.com/ephebiafestival/?hl=it

https://www.facebook.com/ephebia/?locale=it_IT

Narni รจ il grazioso borgo che ha dato i natali al condottiero Gattamelata, che allโ€™etร  di quarantโ€™anni e nel bel mezzo della sua professione nei campi di battaglia, desiderรฒ tanto prendere moglie e metter su famiglia.

Lโ€™Umbria รจ stata una regione ricca di condottieri, basti ricordare Braccio da Montone, Ascanio della Corgna, Baldo degli Ubaldi, Boldrino da Panicale, Bartolino da Terni, Bartolomeo dโ€™Alviano.

I condottieri erano delle vere e proprie guide carismatiche, capi illuminati e talvolta feroci. Spesso guidati da sete di potere o dallโ€™amor di patria erano tutti dotati di una prepotente forza suggestiva abbracciata a innegabili capacitร  tattiche, strategiche e logistiche. I loro valori erano, inoltre, lโ€™onestร , il coraggio, la forza e la fedeltร  presso il proprio signore. Se chiudo gli occhi e provo a immaginare l’azione di un condottiero, altro non vedo che un campo di battaglia su cui spicca un uomo solo al comando padrone delle vite ai suoi ordini.

Erasmo Stefano da Narni, detto il Gattamelata

Erasmo da Narni detto il Gattamelata

Senza dubbio, uno dei condottieri e capitani di ventura umbri piรน famosi e piรน abili, fu Erasmo Stefano da Narni, detto il Gattamelata. Nato a Narni nel 1370 gli fu attribuito il nomignolo Gattamelata per ยซla dolcezza dei suoi modi insieme a grande astuzia e furberiaยป, come ricorda il biografo narnese Giovanni Eroli, ยซe pel suo parlare accorto e mite dolce e soaveยป. Si formรฒ alla scuola di Braccio da Montone e durante la sua intensa carriera di uomo dโ€™armi partecipรฒ a numerose e importanti azioni che lo videro protagonista soprattutto in Lombardia e in Veneto. Rimasto infermo nel 1440, si ritirรฒ a Padova dove morรฌ il 16 gennaio 1443. Trentatrรฉ anni prima si era sposato con Giacoma da Leonessa.

Sentimenti contrastanti

Leggendo Erasmo Gattamelata da Narni โ€“ Suoi monumenti e sua famiglia del biografo Giovanni Eroli, possiamo immergerci nei sentimenti e nellโ€™atmosfera che spinsero il nostro condottiero a prendere moglie. Interessante la descrizione della sua fidanzata, i costumi per le nozze e tutto quanto ruotรฒ intorno al matrimonio.
Nel capitolo II del suddetto libro, Giovanni Eroli descrive la vita del guerriero: ยซ…sempre agitata, tempestosa, piena di fatica, di disagi, di amarezze e doloriยป. Queste caratteristiche, associate alle vittorie e al guadagno economico, rallegrano e lusingano il condottiero, ma contemporaneamente hanno un risvolto negativo che cosรฌ viene descritto: ยซ…il continuo nutrirsi di odio e di sangue avvelena facilmente la contentezza dellโ€™animo suoยป.
Cosรฌ inizia a germogliare, nelle mente e nel cuore del Gattamelata, il bisogno di amare e di essere amato, la necessitร  di avere un rapporto autentico e profondo. In lui si fa strada sempre piรน forte il bisogno di ricevere attenzione, cura e gentilezza, piรน in generale amore.
Ha desiderio di sperimentare lโ€™opposto della battaglia, del sangue, della morte, ha voglia di coinvolgersi nei sentimenti di pace, serenitร  e quiete. Scrive Eroli: ยซA niuno meglio che a lui conviensi una donna di cuor gentile, dilicato, sensibile, buonoยป.

 

Monumento equestre a Padova in bronzo raffigurante il condottiero

Il matrimonio

Questo bisogno si concretizzรฒ nel 1410, anno in cui il Gattamelata sposรฒ Giacoma da Leonessa. Suggestiva la descrizione di quella comunanza di sentimenti che possiamo intendere come empatia, come capacitร  di comprendere i processi psichici dell’altro: ยซAveva adescato una giovane avvenente ingegnosa, di gentile stirpe, fornita dโ€™ogni bel costume, nomata Giacoma di messer Antonio Bocarini Brunori da Leonessa. […] ella aveva quรฉ medesimi sentimenti di religione e di virtรน, che governavano lโ€™animo dellโ€™amante, perciรฒ piacque a costui quale compagna, la desiderรฒ, la chiese e la ottenne facilmente. Stante la bellezza reciproca, lโ€™indole e virtรน conforme, tutti presagiron felice questo nodo; e lo fu in realtร , perchรฉ un amore intimo animรฒ sempre e fiorรฌ loro vitaยป.
Il matrimonio fu celebrato in modo solenne, gli invitati, tutti di alto grado sociale, gareggiarono in magnificenze e lusso. Gli addobbi furono sfarzosi e i banchetti opulenti con tanto di paggi e menestrelli vari a far da cornice alla cerimonia. Giovanni Eroli descrive cosรฌ anche la partecipazione, discreta e di lato, del popolo: ยซAlle nozze dei Signori prendea volentieri parte anche il popolo, il quale dร  suoi festosi plausi ed auguri traeva qualche guadagno o in doni di confetture o denaro, e talvolta divertivasi in pubblici spettacoli, come sarebbero giostre, corse, tornei, balli, commedie e che so ioยป.
Giacoma era meravigliosa ed emozionata nel ricevere da parenti e amici complimenti, auguri, dolci parole, fiori, doni, canti e suoni. Tutti gli invitati ยซbrillavano per fulgide gioie, per aurei vezzi, per abiti di broccato di tocca dโ€™oro o di argento, o veramente di raso e velluto di colore vario garbatamente recamati a studio in oro argento e setaยป.

Un altro aspetto importante del matrimonio e in particolare per la sposa e per la casa dove entrava erano rappresentati dal corredo e dalla dote. Il Gattamelata ebbe ricco il primo ma misera la seconda quantificata in 500 ducati in oro. Questa era un poโ€™ la regola del tempo, dove conveniva mantenere una dote povera per non impoverire la famiglia. ยซDa due belli robusti virtuosi giovani, caldissimi dโ€™amoreยป, narra il biografo ยซnon potean nascere che figli belli vigorosi e buoni. In fatti al Gattamelata ne vennero da Giocoma sei, lโ€™uno piรน bello e virtuoso dellโ€™altro, cioรจ un maschio e cinque femmineยป. Verrebbe da dire che tutti vissero felici e contenti; e cosรฌ fu!
Due artisti del calibro dello scultore Donatello e del pittore Giorgione ci hanno lasciato due opere di immenso valore raffiguranti Il Gattamelata. In piazza del Santo a Padova รจ posto un monumento equestre in bronzo raffigurante il condottiero, mentre presso il museo degli Uffizi a Firenze รจ presente Ritratto di guerrierio con scuderio.

 

Veduta di Narni

Narni: brevi cenni storici

Intorno al 300 a.C., lโ€™antica Nequinum degli Umbri fu conquistata dai Romani che ne fecero, col tempo, un importante Municipio con il nome di Narnia. In latino nequeo significava non posso e per i Romani ciรฒ era di cattivo auspicio, e cosรฌ fu cambiato il nome anche per la presenza del fiume Nera, Nar (in latino), Nahar (in antico umbro).

Dopo un periodo turbolento dellโ€™Alto Medioevo, la cittร , nellโ€™XI secolo, visse un periodo di potenza e ricchezza fino a quando non fu sottomessa nel 1174 da Federico Barbarossa. Nei secoli successivi Narni รจ protagonista di turbolente vicende che videro protagonisti anche il Ducato di Spoleto, il cardinale Albornoz, il re di Sicilia Ladislao e Carlo V. Lโ€™instabilitร  durerร  fino al XVII secolo quando entrรฒ a far parte dello Stato Pontificio sotto il cui dominio, salvo la parentesi napoleonica, rimase fino al 2 ottobre del 1860, giorno dellโ€™annessione al Regno di Vittorio Emanuele II.

 

Narni sotterranea

Perchรฉ visitare Narni

Narni conserva un ricchissimo patrimonio accumulato in secoli e secoli di storia. La sua posizione, strategica nei secoli passati per la buona navigabilitร  del fiume Nera, la rende oggi un poโ€™ fuori mano, ma nonostante ciรฒ รจ un borgo umbro tutto da scoprire. Dellโ€™epoca romana rimangono il grandioso ponte di Augusto, il ponte Cardona e lโ€™acquedotto della Formina.
Del periodo medievale abbiamo la cattedrale di San Giovenale, le chiese di San Domenico e di Santa Maria Impensole. Interessanti anche le chiese di Santโ€™Agostino e di San Francesco. Una delle piazze piรน belle dellโ€™Umbria la troviamo proprio a Narni ed รจ la piazza dei Priori: situata nella parte piรน alta della cittร , รจ incantevole con il suo palazzo dei Priori, la torre civica con la loggia del banditore e il Palazzo del Podestร . Oltre che in superficie la cittร  riserva sorprese emozionanti anche nel sottosuolo con il percorso della Narni sotterranea, un insieme di ipogei, scoperti soltanto recentemente, come acquedotti, cisterne, cunicoli e anche una sala delle torture risalente al periodo dellโ€™Inquisizione. Da non dimenticare, per le buone forchette, che Narni si trova nel cuore della zona del tartufo nero.

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il piรน importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 cittร  saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalitร  di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi piรน importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Unโ€™esclusiva opportunitร  di scoprire unโ€™Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi cittร  ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. รˆ questa la missione del FAI: curare il patrimonio raccontandolo, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante lโ€™anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perchรฉ appartiene a tutti.

 

Tuoro sul Trasimeno (PG), Castello di Montegualandro

 

Le parole del Presidente del Fondo per lโ€™Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: โ€œRaccontare il patrimonio culturale per educare la collettivitร  a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessitร  nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza a una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicitร  e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne รจ ora aggiunto un altro: quello della fisicitร  e del ruolo che essa ha per un vero apprendimentoโ€.

 

Perugia, Palazzo Graziani

Ecco alcune delle aperture piรน interessanti in Umbria:

PERUGIA

Salone Brugnoli di Palazzo Graziani

Attuale sede della Fondazione Perugia, Palazzo Graziani sorge in corso Vannucci, la via principale del centro storico di Perugia. Costruito in etร  medievale, fu sottoposto a interventi nel corso dei secoli che ne hanno modificato e ampliato la struttura. Il palazzo รจ citato ne Il conte di Montecristo di A. Dumas, dove si descrive il soggiorno di Edmond Dantรจs allโ€™Hotel Posta che in quel periodo qui aveva la sua sede. Nel 1895 Annibale Brugnoli vi realizzรฒ quattro grandi quadri a olio sulle pareti e quattro grandi dipinti murali sulla volta di quello che successivamente venne chiamato Salone del Brugnoli, ancora oggi la sala di maggior pregio dell’intero complesso. Abitualmente non accessibile al pubblico, la Fondazione Perugia ne ha gentilmente concesso l’apertura in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2024.

 

TUORO SUL TRASIMENO (PG)

Castello di Montegualandro

A circa 450 metri slm, il forte sorge all’estremo confine del territorio perugino dominante sulla strada che collegava Perugia ad Arezzo e Firenze e su tutta la piana aretina. L’origine della sua struttura, come testimonierebbe la famosa Stele del luogo (tuttora conservata al Museo Archeologico dell’Umbria a Perugia), viene fatta risalire agli Etruschi. Il primo vero signore del Castello fu perรฒ Andrea di Giacomo Montemelino, Potestร  di Perugia, la cui omonima famiglia ne mantenne il dominio fino al 1678. In seguito, Papa Innocenzo XI mise in vendita la Contea di Monte Gualandro assieme al titolo che finรฌ nelle mani di Ruggiero Ranieri e dei suoi eredi che lo possedettero sino a pochi anni fa. Pur avendo subรฌto diverse rivisitazioni nel tempo, il castello conserva ancora la classica struttura circolare con mura alte e possenti di circa 8 metri, merlature, feritoie, un fossato che costituisce ancora la principale difesa da incursioni esterne, una splendida chiesa a una sola navata in arenaria e cotto, torrioni di avvistamento con strutture militari litiche e muri a scarpa, una prigione. Le modifiche apportate alla struttura – l’apertura di ampie finestre e la sostituzione del ponte levatoio con un grande portone in ferro โ€“ ne hanno sancito la trasformazione da fortezza militare nella lussuosa residenza nobiliare che รจ oggi. Tutto il complesso รจ oggi di proprietร  privata, perciรฒ di norma non visitabile all’interno, e grazie alle Giornate FAI si potrร  eccezionalmente godere della splendida vista sul lago e sulla pianura toscana nonchรฉ di alcuni degli edifici interni che lo compongono.

 

Narni (TR), Villa Valli

 

NARNI (TR)
Concerto della Fanfara dellโ€™Accademia Navale nella Chiesa di San Domenico โ€“ sabato POMERIGGIO
Lโ€™auditorium comunale Mauro Bortolotti รจ stato ricavato all’interno della ex chiesa domenicana di Santa Maria Maggiore, nel centro storico di Narni. La fase piรน antica della chiesa risale al VI-VII secolo ed รจ testimoniata dai resti di un mosaico bizantino ritrovato, mentre l’antica abside romanica in fondo alla navata centrale risale al 1200. La struttura attuale รจ frutto di un ampliamento iniziato intorno al 1300 che ne ha modificato notevolmente le dimensioni. Relegata per secoli a svariate destinazioni dโ€™uso, solo alla fine degli anni Sessanta importanti interventi strutturali ne riconsentirono l’utilizzo, prima come sede del museo della cittร , poi come biblioteca comunale e infine dagli anni 2014-2015 come sede dellโ€™auditorium. Nel corso del tempo gran parte degli arredi e delle decorazioni sono andati perduti; rimangono importanti testimonianze in loco e nel museo della cittร  come l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e alcuni affreschi, come una Madonna in trono col bambino, una crocifissione e la cosiddetta Capella della Genesi. In occasione delle Giornate FAI, l’auditorium ospiterร  il concerto della Fanfara dell’Accademia Navale che si svolgerร  alle ore 15.30 disabato 23 marzo, al termine del quale sarร  possibile visitare lโ€™ex Chiesa di San Domenico. L’Accademia Navale, dalla sua inaugurazione nel 1881 ha istituito una piccola fanfara di ottoni, allo scopo di garantire l’addestramento alla marcia degli Allievi e rendere gli onori militari nelle visite ufficiali. Nel corso del secondo conflitto mondiale venne sciolta per poi ricostituirsi nel 1965 per iniziativa del Contrammiraglio Luigi Vivaldi. Attualmente la Fanfara รจ costituita da personale proveniente dai vari Conservatori e Licei Musicali italiani, consta di 20 elementi, ed รจ diretta dal 1ยฐ Luogotenente Franco Impalaโ€™.

Villa Valliย ย ย ย ย ย ย ย ย 
Edificata nel 1889 dalla famiglia Valli come residenza estiva, la villa รจ circondata da una magnifica lecceta. Si compone di una struttura principale di ispirazione neo cinquecentesca arricchita da un edificio di servizio con annessa cappella e da un elegante giardino con cedri del libano e palme. Durante il Novecento la numerosa famiglia Valli โ€“ che conta imprenditori, militari ed esploratori – รจ protagonista della storia del territorio di Narni e della storia contemporanea internazionale. Occupata dai tedeschi nel 1943, fu salvata in extremis dall’ordine di minarla e farla esplodere. รˆ comunemente detta โ€œIl Montiello”, poichรฉ sorge su uno sprone pianeggiante a mezza costa sul declivio settentrionale del Montiello. Il complesso si compone di un edificio padronale e di uno di servizio nonchรฉ di una torre colombaia nascosta in parte dalla vegetazione. Imponente edificio in stile eclettico, la villa padronale รจ ispirata alle architetture neo cinquecentesche. Le facciate presentano un ricco apparato decorativo in finto travertino su fondo rosato, mentre all’interno si possono ammirare alcune sale decorate con dipinti e stucchi colorati e un’imponente scala. Il giardino ha un gusto formale caratterizzato dal disegno della vasca centrale e del parterre erboso arricchito da cedri del Libano, palme, tassi e lecci. Il parco, invece, presenta un carattere decisamente piรน naturalistico e sfuma senza soluzione di continuitร  verso i boschi circonstanti. In occasione delle Giornate FAI sarร  possibile visitare questo luogo solitamente chiuso al pubblico.

 

ASSISI (PG)
Monastero di San Pietroย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย 

Situata ai margini del centro storico di Assisi, si erge trionfante l’Abbazia San Pietro: luogo meno conosciuto rispetto alle Basiliche di San Francesco e Santa Chiara, gode di una piazza che si affaccia sulla valle umbra in direzione di Perugia e ospita l’opera di Beverly Pepper Ascensione realizzata nel 2008 appositamente per la chiesa benedettina. Fondata tra la fine del X e l’inizio dell’XI sec. sopra un’antica necropoli romana, nel corso del XVII secolo le fabbriche monastiche furono interamente rinnovate, eliminando la quasi totalitร  delle costruzioni piรน antiche e plasmando l’aspetto che conosciamo. Il monastero, soppresso prima dai Francesi nel 1799 e poi nel 1810, fu trasformato in ospedale civico per alcuni anni. La chiesa รจ stata restaurata nel 1954; nel 2000 l’abbazia รจ stata iscritta nella lista dei Patrimoni Unesco dell’Umanitร . L’interno รจ diviso in tre navate: quella centrale รจ molto alta, con travature lignee e senza finestre proprie, ed รจ illuminata dal rosone centrale. Le pareti sono state mese a nudo durante il restauro del 1954, che ha comportato anche l’abbattimento degli altari barocchi. A sinistra dell’abside sono presenti alcuni affreschi frammentari della metร  del secolo XIII. Sulla testata del transetto sinistro nella cappella del Santissimo Sacramento si puรฒ ammirare un’Annunciazione, a destra una Madonna in Trono e sulla parete destra San Vittorino. L’apertura nelle Giornate FAI prevede la scoperta di alcuni ambienti interni ed esterni come la Cappella del Rosario, chiostro del XVII secolo con colonnato tuscanico, e la Cripta, che si estende al di sotto del monastero per tutta la sua ampiezza.

 

Assisi (PG), Monastero di San Pietro

 

ORVIETO (TR)
Oratorio di San Giovanni decollato detto della Misericordia
L’oratorio di San Giovanni decollato รจ parte integrante del complesso della Misericordia, costituito dalla chiesa di San Giovanni Battista e dalla chiesa di S. Agnese, mentre lโ€™intero isolato era parte dell’antico palazzo della famiglia Caetani poi trasformato in monastero delle monache terziarie di S. Agnese. La riconversione in Oratorio avvenne nel 1495 con il Vescovo Della Rovere e nel 1556 venne istituita la Confraternita della Misericordia, di origine fiorentina. Suo fine principale era quello di offrire conforto ai carcerati e ai condannati a morte, trasportare gli infermi, raccogliere le elemosine, seppellire gli indigenti e conferire la dote alle fanciulle povere. L’esterno del complesso consta di un semplice portale in basaltina del XVI secolo con al centro la testa del Battista su un piatto e l’iscrizione Confraternitae Misericordiae. Esempio di architettura barocca, presenta un’aula rettangolare con volta a vela su pennacchi e lunette per le aperture, con affreschi del 1666 che raccontano le storie di San Giovanni, opera dell’artista aretino Salvi Castellucci, allievo di Piero da Cortona. Perimetralmente erano disposti i seggi in legno con uno schienale ligneo riccamente decorato datati 1554. Le sedute sono complete di inginocchiatoi, le decorazioni sono a grottesche di finissima fattura sormontate da una trabeazione con scritte che fanno riferimento alla condotta richiesta ai confratelli. L’altare รจ composto da una mensa con al centro una pala raffigurante la Pietร  con San Francesco e Maria Maddalena. Chiuso al pubblico per un lungo periodo, ora, grazie all’interessamento dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi Todi Orvieto e dell’attuale parroco della Parrocchia di S. Andrea, sono possibili visite in occasioni speciali.

 

SPOLETO (PG)
Basilica di San Gregorio Maggiore e leggenda del Ponte Sanguinario
La Basilica venne eretta tra la fine dell’XI e il XII sec. sul luogo di una primitiva chiesa con annessa area cimiteriale, di cui rimane traccia in alcuni elementi come i capitelli della cripta. Lโ€™edificio originario sarebbe sorto in onore dell’omonimo martire spoletino ad opera della pia vedova Abbondanza, che ne avrebbe raccolto il corpo. Sebbene sia stato piรน volte rimaneggiato nel corso del XVI e XVIII sec., presenta un aspetto assai simile a quello di altre chiese cittadine. La facciata รจ preceduta da un portico cinquecentesco ed รจ ornata da un bel portale del 1597. Sono di pieno Trecento, invece, i tre archi rincassati della parte superiore. Nel lato sinistro del portico si apre la Cappella degli Innocenti, decorata con scene che ricordano la storia della chiesa e di Santa Abbondanza, e il Martirio dei Santi gettati dal ponte Sanguinario. Sul fondo di una delle scene รจ rappresentata una bella immagine della cittร  di Spoleto con tutti i suoi monumenti principali. Ciรฒ che resta del Ponte Sanguinario, di probabile epoca longobarda โ€“ รจ citato da Paolo Diacono che ne ricorda lโ€™utilizzo da parte di Liutprando -, risulta completamente interrato e si raggiunge attraverso una scala. La tradizione attribuisce diversi significati all’appellativo โ€œsanguinarioโ€, che potrebbe riferirsi al sangue dei martiri cristiani, le cui esecuzioni avvenivano in quel luogo, come era accaduto per il patrono di Spoleto, San Ponziano.

 

NOCERA UMBRA (PG)
Lโ€™antico borgo di Bagnara di Nocera Umbra e la sua sorgente
Il piccolo borgo di Bagnara รจ immerso in un ambiente naturale ai piedi del monte Pennino, nei pressi delle sorgenti del fiume Topino che sgorga dal monte Pennino e trasporta la sua acqua fino a Perugia e che Dante cantรฒ nel noto passo del Paradiso (XI) glorificando la vita di S. Francesco. Alle pendici di queste sorgenti sostรฒ infatti San Francesco che, giร  malato, venne trasportato da Bagnara ad Assisi da una delegazione di cavalieri passando per Satriano; il viaggio viene oggi ricordato come โ€œcavalcata di Satrianoโ€ e si celebra ogni anno ai primi di settembre. Nel territorio di Bagnara troviamo l’importante Chiesa di S. Egidio risalente al XIII secolo, inserita nell’elenco degli edifici monumentali. La chiesa รจ citata per la prima volta in un documento del 1333, e conserva al suo interno un fonte battesimale del 1574 donato dall’Universitร  degli uomini di Bagnara, alcuni resti di affreschi votivi del XV e XVI secolo, tre altari appartenenti alle confraternite allora esistenti e un bellissimo organo del 1800. La sua origine trecentesca รจ dimostrata dallo stile ogivale francescano, con tetto nudo sostenuto da quattro archi a sesto acuto. Si visiterร  inoltre la sede della Comunanza agraria, con al suo interno un’aula didattica per lo studio di antichi documenti, una mostra permanente di mappe storiche e vecchie fotografie della comunitร  e dei suoi abitanti, nonchรฉ antichi registri parrocchiali e dell’Universitร  degli uomini di Bagnara.

Lโ€™aggiornamento dellโ€™archivio multimediale e la presentazione, in anteprima, del progetto legato alla realizzazione del nuovo museo dei Plenaristi presso lโ€™ex villa Morandi al Belvedere superiore della Cascata delle Marmore.

Saranno questi i momenti salienti dellโ€™evento del 30 settembre quando, a cura dellโ€™Asp Beata Lucia, si svolgerร  a Narni, presso il complesso monumentale di piazza Galeotto Marzio, la Giornata dei Plenaristi – Paesaggi e Viaggi dโ€™Arte. Unโ€™occasione unica non solo per fare il punto sullo stato dellโ€™arte del progetto iniziato nove anni fa grazie alla passione e alla costanza di Franco Passalacqua, ma anche per guardare con gli occhi degli artisti del passato il territorio di Narni e non solo.

 

 

Lโ€™Archivio e il Nuovo Museo La Villa Sulla Cascata, trekking e pittura

La giornata inizierร  alle 10: partenza dal Beata Lucia per un Trekking sui luoghi del Grand Tour del territorio di Narni a cura di 165m_Servizi Turistici (prenotazione al numero 345 6983825); contestualmente, a partire dalle 10,30, la Terrazza dei Plenaristi ospiterร  unโ€™attivitร  di pittura en plein air in conclusione delle attivitร  estive promosse da Asp Beata Lucia, Comune di Narni e coop Edit.

A partire dalle 15 si svolgerร  la conferenza che vedrร  la presentazione dellโ€™aggiornamento dellโ€™archivio-database dei dipinti, disegni e acquerelli realizzati dai pittori del plein air nella valle ternana fra โ€˜700 e โ€˜800. Lโ€™archivio, consultabile sul sito www.plenaristi.it, classifica ben 410 opere di 105 autori noti e 12 autori anonimi, dipinti che si trovano in collezioni private e in 90 musei del mondo dal Giappone agli Stati Uniti. Dopo i saluti istituzionali, interverranno il dott. Franco Passalacqua, ideatore e curatore del progetto I Plenaristi nella valle del Nera e la dott.ssa Marcella Culatti dellโ€™Universitร  di Bologna e della Fondazione Zeri.

Seguirร  la presentazione in anteprima del nuovo Museo dei Plenaristi, in corso di realizzazione alla Villa sulla Cascata, un luogo unico che si trova a ridosso della caduta della Cascata delle Marmore e circondata da un parco che offre visuali inedite sul primo salto e sulla Valnerina.

La villa, di proprietร  della famiglia Noceta Dillon, รจ in corso di ristrutturazione ed ospiterร  una magnifica collezione di dipinti realizzati da artisti provenienti da tutta Europa tra โ€˜700 e โ€˜800. Periodo che ha visto la nascita in Italia della pittura dal vero. Per lโ€™occasione verranno mostrate in anteprima, nella sala espositiva del Beata Lucia, sei opere della collezione che saranno commentate dalla storica dellโ€™arte Marcella Culatti.

Il progetto I Plenaristi nella valle del Nera

Era il 2014 quando, presso il Caos di Terni, si รจ svolta la presentazione del progetto I Plenaristi nella valle del Nera a cura del dottor Franco Passalacqua. Di fatto tutti gli obiettivi proposti nellโ€™ambito del progetto sono stati realizzati e tuttora fruibili: il sito web www.plenaristi.it; i documentari โ€œLa valle incantataโ€ e โ€œCorot nella valle incantataโ€; lโ€™Archivio/database digitale Il Museo Diffuso dei Plenaristi; Il Percorso Corot Papigno; la Terrazza dei Plenaristi e la sala immersiva multimediale al Beata Lucia di Narni; lโ€™Allestimento multimediale alla biglietteria della Cascata delle Marmore e i numerosi corsi di pittura dal vero per bambini e adulti.

La realizzazione di questo progetto รจ stata possibile grazie allโ€™impegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (CARIT) e alla partecipazione dei Comuni di Terni e Narni e allโ€™opera di volontariato.

Filo conduttore di questo 2023 โ€œStorie dallโ€™acqua e dalla terraโ€. Narni torna indietro nel tempo con quattro giornate tra eventi ludico-culturali, mercato di arti e mestieri, seminari, ambientazioni animate, spettacoli e momenti musicali. Per lโ€™occasione saranno riaperte le taverne e i forni dei tre Terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria.

Al via dal 31 agosto al 3 settembre a Narni lโ€™edizione 2023 del Festival delle Arti del Medioevo che arriverร  ad animare il centro storico sotto il filo conduttore Storie dall’acqua e dalla terra con un programma ricco tra conferenze, mercato di arti e mestieri, spettacoli, musica, workshop di sartoria storica, teatro medievale, danza medievale e cornamusa (iscrizioni a partire dal fine settimana sul sito della Corsa allโ€™Anello), scene trecentesche per rivivere spaccati di vita animati dell’epoca. Queste solo alcune delle proposte in calendario. Prevista anche la riapertura delle tipiche osterie dei Terzieri per deliziare i palati, banchetti medievali e degustazioni a tema.

I workshop, che prenderanno il via durante la quattro giorni, sono frutto del percorso intrapreso dallโ€™Universitร  del Medioevo Ricostruito nel 2022 e saranno diretti da Sara Piccolo Paci (lab di sartoria medievale), Andrea Mengaroni (lab di teatro medievale), Matteo Nardella (lab di cornamusa) e Maria Cristina Esposito (lab di danza medievale).

IL PROGRAMMA

Giovedรฌ 31 agosto

alle 17.30 in piazza dei Priori Chiamata alla Festa, spettacolo itinerante nei Terzieri fra teatro dellโ€™arte e teatro di strada, di e con Stefano de Majo. Un mirabolante menestrello, accompagnato dallโ€™Ensemble Histriones Carbij, condurrร  il pubblico lungo le vie della cittร  narrando amori, poesie e gesta cavalleresche senza tempo

alle 18 nella sala ex Refettorio di palazzo dei Priori โ€œTra uomini e acque: la wetland archaeology tra i laghi reatini e la conca ternana. Fattori ambientali e ragioni storiche sulle dinamiche del popolamento protostorico velino e nerinoโ€, conferenza con Carlo Virili, archeologo del dipartimento di Scienze dellโ€™antichitร  di Sapienza Universitร  di Roma, che dialogherร  con Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici

alle 21.30 alla Loggia di piazza dei Priori Fabio Ronci presenta Sanktus Gambrinus e il dono della birra, degustazione guidata di birra a cura del produttore Federico Varazi e Giovanni Ridolfi. Progetto Grani Antichi, Molino Spilaceto dal 1927

 

Venerdรฌ 1 settembre

Eventi in occasione della Giornata mondiale per la cura del Creato (che segna lโ€™inizio del Tempo del Creato e si conclude il 4 ottobre con la festa liturgica di San Francesco)

alle 17 alla Loggia dei Priori Io, Francesco e Giotto, spettacolo per bambine e bambini di Andrea Mengaroni , con Giullare Silvestro

alle 17.15 e alle 18.15 visite guidate alla chiesa di San Francesco a cura dellโ€™associazione Paideia

alle 17.30 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Nel seno della mia candida Neraโ€ฆ il ruolo identitario del fiume nella cultura letteraria. Maria Lusi dellโ€™Universitร  di Bologna – Campus di Ravenna dialoga con Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici

alle 18 allโ€™auditorium Bortolotti del complesso di San Domenico Inaugurazione di Misteri del cosmo, mostra di opere sullโ€™universo di Tonino Scacciafratte, โ€œEclissiโ€, installazione dโ€™arte di Stefano Sevegnani e โ€œGrande immensa vitaโ€, installazione dโ€™arte di Carmine Leta. Evento nellโ€™ambito della terza edizione del Festival dellโ€™ecologia integrale e dellโ€™astronomia

alle 18.30 alla chiesa di San Francesco Laudato siโ€™, mi Signore per sora nostra madre terraโ€ฆ, conferenza con la dottoressa Delfina Ducci, ricercatrice e autrice di saggi di carattere storico, letterario, artistico e con Padre Pietro Messa della Pontificia Universitร  Antonianum, che dialogheranno con Don Sergio Rossini, parroco di Narni

alle 19.30 alla chiesa di San Francesco monologo di Delfina Ducci Io Francesco Giullare di Dio con Andrea Mengaroni. A seguire, proiezione del video sul Cantico delle Creature di Giorgio Sebastiani, a cura di associazione Paideia

alle 20 allโ€™Orto di poca considerazione di palazzo dei Priori degustazione di vini dellโ€™azienda Castello Patrizi di Montoro

alle 21.30 in piazza Galeotto Marzio Cantica Nova, concerto dellโ€™Ensemble Musicanti Potestatis: Benedetta Bocchini (mezzosoprano), Federica Bocchini (mezzosoprano), Danilo Tamburo (tenore, oud, symphonia, trombone), Lorenzo Lolli (baritono, salterio, percussioni), Mario Lolli (liuto, oud), Ilaria Lolli (mezzosoprano), Matteo Nardella (cennamella, flauto doppio, flauto con il tamburino), Giacomo Silvestri (cennamella, gaita)

 

Sabato 2 settembre

A partire dalle 10 al parcheggio del Suffragio, al Chiostro di Santโ€™Agostino, in via Cairoli, via San Giuseppe, Orto di Poca Considerazione, Loggia dei Priori e piazza dei Priori Viaggio nel Tempoโ€ฆ passeggiando nel Medioevo, ricostruzione di un accampamento e di un ambiente medievale a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere Santa Maria. Allestimento di banchi, artigiani, artisti, workshop, guerriglie, danze, giochi medievali, viandanti di ogni tipo tra i quali giullari, attori, menestrelli, poeti, giocolieri e pittori.

dalle 10.30 alle 13 allโ€™Ala diruta del chiostro di Santโ€™Agostino … Quae vulgo dicitur Barbara, laboratorio di cornamusa aperto al pubblico a cura di Matteo Nardella

dalle 10 alle 18 a palazzo dei Priori Dalla terra al cielo – cuffie, cappucci, veli e cappelli: copricapo tardo trecenteschi da uomo e da donna, laboratorio di sartoria storica a cura di Sara Piccolo Paci. Programma: dalle 10 alle 13 alla sala Ex-Refettorio introduzione allโ€™argomento; dalle 13 alle 14 pausa; dalle 14 alle 18 nella sede dellโ€™Associazione Corsa allโ€™Anello workshop sartoriale

dalle 10.30 alle 23 alla Loggia dei Priori e in piazza dei Priori La Fucina delle Arti e dei Mestieri, seminari di Arti Meccaniche, didattica sulle arti medievali e antichi mestieri e mercato medievale

dalle 11 alle 20 allโ€™Orto di poca considerazione di palazzo dei Priori Ad Ludum Descendo, giochi per bambine e bambini dallโ€™Etร  di Mezzo ad oggi, a cura di IoGiocoOvunque Ludobus

dalle 11 alle 23 in piazza dei Priori Cโ€™erano una volta due giostrine di legnoโ€ฆ a cura di Mastri nel tempo

alle 11.30 lungo le vie e le piazze dei Terzieri spettacolo itinerante Sonambulos con Claudia & Pablo (tre le repliche durante la giornata)

dalle 16 alle 19 al chiostro di Santโ€™Agostino e alla Loggia dei Priori (biglietteria) Ambienti medievali animati nei tre Terzieri: Mezule Ospedale e Lanaiolo, Fraporta Ceraiolo e Falegname, Santa Maria Armaiolo e Speziale. Ingresso libero fino ai 12 anni, contributo minimo euro 6 per le successive fasce d’etร . Il contributo raccolto verrร  interamente devoluto alla manutenzione e conservazione degli ambienti dei terzieri

alle 16.30 al chiostro di Santโ€™Agostino spettacolo itinerante di danza a cura della Compagnia Medievale di Todi

alle 17.00 lungo le vie e le piazze della cittร  spettacolo musicale itinerante dellโ€™ensemble Histriones Carbij

alle 17.30 al chiostro di Santโ€™Agostino Lโ€™arte della guerra, spettacolo della Compagnia de la Fiera del Terziere di Santa Maria: dai racconti del mestiere delle armi con duelli messi in atto con spade, scudi, coltelli, picche, lance, vestizione dei cavalieri, spade infuocate e vessilli fino a raccontare miti e leggende medievali animando le piazze con particolari e mai viste coreografie che evocano le antiche moresche con bandieroni e lance

alle 18.30 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Ippocrasso: storia di una bevanda speziata, conferenza a cura della dottoressa Sandra Ianni, storica della gastronomia e saggista, e del dottor Marco Sarandrea, erborista, fitopreparatore e socio fondatore e docente dellโ€™Accademia delle Arti Erboristiche: origini e curiositร  sulla bevanda, preparazione e degustazione dellโ€™Hypoclas con pasticceria medievale secca

alle 21.30 in piazza Galeotto Marzio Alchimia, spettacolo a cura della Compagnia Materiaviva Performance, ispirato al mistero delle ricerche alchemiche medioevali

 

 

Domenica 3 settembre

A partire dalle 10 al parcheggio del Suffragio, al Chiostro di Santโ€™Agostino, in via Cairoli, via San Giuseppe, Orto di Poca Considerazione, Loggia dei Priori e piazza dei Priori Viaggio nel Tempoโ€ฆ passeggiando nel Medioevo, ricostruzione di un accampamento e di un ambiente medievale a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere Santa Maria. Allestimento di banchi, artigiani, artisti, workshop, guerriglie, danze, giochi medievali, viandanti di ogni tipo tra i quali giullari, attori, menestrelli, poeti, giocolieri e pittori

dalle 10.30 alle 23 alla Loggia dei Priori La Fucina delle Arti e dei Mestieri, seminari di Arti Meccaniche, didattica sulle arti medievali e antichi mestieri e mercato medievale

dalle 11 alle 13 in centro storico Ambienti medievali animati nei tre Terzieri: Mezule Ospedale e Lanaiolo, Fraporta Ceraiolo e Falegname, Santa Maria Armaiolo e Speziale. Ingresso libero fino ai 12 anni, contributo minimo euro 6 per le successive fasce d’etร . Il contributo raccolto verrร  interamente devoluto alla manutenzione e conservazione degli ambienti dei terzieri

dalle 11 alle 20 allโ€™Orto di poca considerazione di palazzo dei Priori Ad Ludum Descendo, giochi per bambine e bambini dallโ€™Etร  di Mezzo ad oggi, a cura di IoGiocoOvunque Ludobus

alle 11.15 lungo le vie e le piazze della cittร  spettacolo musicale itinerante dellโ€™ensemble Histriones Carbij

alle 11.15 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Proprietร , circolazione e sfruttamento della terra nella Narni tardomedievale, conferenza a cura di Paolo Pellegrini, vicepresidente Centro Studi Storici di Narni, introduce Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici

alle 11.30 lungo le vie e le piazze dei Terzieri spettacolo itinerante Sonambulos con Claudia & Pablo (tre le repliche durante la giornata)

dalle 11.30 alle 16.30 in piazza San Francesco e al chiostro di Santโ€™Agostino (Ala diruta) Con festevole & onesto danzare, laboratorio di danza antica a cura di Maria Cristina Esposito. Programma: dalle 11.30 alle 13.30 Danze antiche in piazza San Francesco; dalle 13.30 alle 14.30 pausa; dalle 14.30 alle 16.30 – Danze antiche in costume al chiostro di Santโ€™Agostino (Ala diruta)

dalle 16 alle 19 Sora nostra Matre Terra, laboratorio aperto di teatro medievale a cura di Andrea Mengaroni. Programma: dalle 16 alle 17 nellโ€™atrio di palazzo Comunale e dalle 17.15 alle 19 allโ€™Ala diruta del chiostro di Santโ€™Agostino

alle 16 spettacolo itinerante di danza a cura della Compagnia Medievale di Todi

alle 17 in piazza Galeotto Marzio Musicorum spectaculum, spettacolo dei musici dei Terzieri della Corsa allโ€™Anello di Narni e di alcuni dei piรน importanti gruppi musici delle rievocazioni storiche dellโ€™Umbria

alle 21.30 al chiostro Santโ€™Agostino Spettacolo di lame infuocate e danze medievali combattimenti scenici a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere di Santa Maria e danze della Compagnia Medievale di Todi

alle 23 in contemporanea tra piazza dei Priori, chiostro di Santโ€™Agostino e le piazze dei tre Terzieri Rito di chiusura. Volo delle lanterne alle quali saranno affidati i ricordi, la meraviglia e le suggestioni di questa edizione, nonchรฉ lโ€™auspicio di realizzarne una altrettanto emozionante nel 2024

 

I WORKSHOP

Laboratorio di Sartoria Storica a cura di Sara Piccolo Paci (max 60 partecipanti) – Il Trecento รจ il grande secolo del cappuccio: declinato in mille varianti รจ indossato perรฒ con sfumature e significati molto diversi, di cui non sempre siamo oggi consapevoli. Il Trecento vede anche moltissimi altri modi di ornare la testa, sia per gli uomini come per le donne, che includono cappelli, berrette e velami di vario genere. Il copricapo, nelle sue diverse accezioni di cappello e acconciatura, costituisce uno dei piรน caratteristici e distintivi elementi dellโ€™abbigliamento umano, in ogni epoca e luogo. Forse per questo risulta difficile tracciarne con precisione varianti, limiti e significati. Inoltre, esso risponde a regole tanto globali e generali quanto specifiche e particolari. Tra 13esimo e 16esimo secolo, il copricapo diventa unโ€™espressione molto specifica dello status sociale di ciascuno. Nel workshop si cercherร  di capire chi indossasse cosa e si proverร  a realizzare uno o piรน copricapi, facendo attenzione alle forme, ai materiali, ai significati di ciascuno.

Laboratorio di teatro medievale a cura di Andrea Mengaroni (massimo 20 partecipanti) – Il lab sarร  diviso in due parti. Una parte teorica, durante cui si affronterร  la figura dellโ€™attore, soffermandosi sul verso, la metrica, il corpo come โ€œfoglio biancoโ€, la voce (lโ€™importanza della maschera e la respirazione diaframmatica), la fantasia (il โ€œgioco del far Fintaโ€) per arrivare all’atto della recitazione. Una parte pratica legata al testo โ€œde Aqua loquendoโ€, che porterร  poi alla realizzazione di uno spettacolo finale.

Laboratorio di cornamusa a cura di Matteo Nardella (massimo 8 partecipanti) – Il corso di cornamusa sarร  basato sullo studio della tecnica dello strumento, in base alle necessitร  e al livello degli studenti. Le danze monodiche del repertorio medievale europeo, dai saltarelli ai balli di Domenico da Piacenza, i conductus ed i brani processionali di musica spagnola, verranno affrontati durante le lezioni, che saranno articolate tra momenti di pratica individuale per perfezionare il controllo dello strumento e di musica di insieme, cercando di sperimentare in gruppo tra eterofonia e forme di polifonia โ€œrusticaโ€.

Laboratorio di danza medievale a cura di Maria Cristina Esposito (massimo 60 partecipanti) – Coreografie originali e in stile con riferimento al tema dellโ€™acqua bene comune, come definito nelle Metamorfosi di Ovidio โ€œUsus communis aquarum estโ€ (Metam. VI, 349), in attinenza al tema generale del progetto teatrale 2022/2023. Pratica delle tecniche e degli stili di danza di epoca tardo medievale, con particolare riguardo alle danze di repertorio italiano e francese, ricostruite sulla base delle fonti dellโ€™epoca e riproposte in funzione teatrale in collaborazione con i laboratori di teatro, costumi e musica.

 

TAVERNE E FORNI

Mezule: Osteria del pozzo (piazza Pozzo della Comunitร ) sia allโ€™esterno che allโ€™interno con i piatti tipici della tradizione arnese. Apertura dal 31 agosto al 3 settembre a partire dalle 18, sabato e domenica anche a pranzo. Info e prenotazioni: Simone 329 068 0889 – Giulio 348 335 3190.
Forno (vicolo Aspromonte) aperto dal 31 agosto al 3 settembre dal pomeriggio in poi con la vendita della tradizionale focaccia e del pane. Nei vicoli delle Stranezze sarร  possibile mangiare la focaccia farcita. Info e prenotazioni: Vittoria 328 714 8859

Fraporta: Il Banchetto di Medeluccia (chiostro di San Francesco) sabato 2 settembre a partire dalle 20.30 fedele riproposizione di un banchetto medievale con pietanze dai ricettari originali e animazione a tema. Prenotazione obbligatoria entro il 29 agosto al numero: 348.3418989. Costo banchetto euro 40, disponibilitร  massima 40 posti. Per informazioni: info@fraporta.it

Santa Maria: Taberna degli anelli (piazza XIII Giugno) immersa nel cuore del terziere offre piatti dal gusto ricercato, specialitร  locali e ottimi vini. Ampio spazio allโ€™aperto, orari di apertura: venerdรฌ primo settembre a cena, sabato 2 settembre pranzo e cena, domenica 3 pranzo. Info e prenotazioni: 334.9487756
Forno e arrosticini (via Mazzini) con tradizionale pizza bianca e variamente farcita, arrosticini e bevande. Apertura dal 31 agosto al 3 settembre a partire dalle 18, sabato e domenica anche a pranzo.

 


Sito ufficiale www.corsallanello.it

Il 9 e 10 settembre al Parco Bruno Donatelli (Parco dei Pini) di Narni Scalo, ci sarร  il consueto appuntamento con Ephebia Festival, festival organizzato dallโ€™Associazione Ephebia, giunto alla sua venticinquesima edizione, la quarta a Narni.

Lโ€™associazione punta anche questโ€™anno sulla totale fruibilitร  dellโ€™evento e sullโ€™importanza della musica come strumento di condivisione e come valore collettivo. Non a caso Ephebia rimane ad ingresso gratuito. La direzione artistica sotto lโ€™attenta guida di Thomas el Honsali porta, anche per questo 2022, nomi di caratura nazionale.

Programma musicale:

Venerdรฌ 9 settembre – ore 21.00

  • ELOISE Dโ€™EGIDIO
  • NOVA GORICA
  • VINYASA AND THE MOTHERFUNKERS
  • ASSALTI FRONTALI
  • DJ SET

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Sabato 10 settembre – ore 21.00

  • TOURISTI (band vincitrice di Ephebia Contest 2021/2022)
  • DINOSAURO
  • LE LARVE
  • STATUTO
  • DJ SET a seguire

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ยซTantissime le attivitร  proposte questโ€™anno per Ephebia festival ma, al primo posto rimane sempre la musica, perchรฉ non vi รจ mezzo migliore per combattere qualsiasi forma di discriminazione. La musica unisce e crea condivisione ed รจ proprio questo il valore che intendiamo perseguire: una ricchezza collettiva in una location di grande fascino, una manifestazione per tutti e di tutti, uno spazio aperto di arte, di creativitร  e di collaborazione, perchรฉ รจ solo grazie alla collaborazione e al supporto reciproco che si costruiscono legamiยป spiega la presidente Eleonora Castellani.
Da non perdere anche Incursioni Musicali a cura di Lunatika, format tutto al femminile che vanta una schiera di talentuose cantautrici e, Lezioni aperte di strumento e musica dโ€™insieme a cura del Panpot. Inoltre, come negli ultimi anni, la cittadella della Musica e dellโ€™integrazione in collaborazione con i progetti Sai ordinari, Sai MSNA e Sai Dm del Comune di Narni, tratterร  il macrotema della lotta al pregiudizio sotto ogni sua forma. Un format che si รจ definito negli anni e che si รจ dimostrato vincente: una cittadella che focalizza lโ€™attenzione sulla reale necessitร  di fare rete tra associazioni e tra singoli per abbattere le barriere e le distanze sociali. Per questo saranno moltissime le attivitร  proposte:

  • Ephebia Bimbi, format ormai strutturato a cura di Arciragazzi Narni ed Ens onlus con attivitร  dedicate a bambini utenti e non utenti, venerdi e sabato a partire dalle 18.
  • Vasta area associazioni con attivitร  artistiche e musicali, laboratori aperti a tutti, ping pong, fumetto, passeggiate (programma dettagliato online)
  • unโ€™area food aperta dalle 19.
  • unโ€™area dedicata allโ€™artigianato locale.

 

 

ยซIl ringraziamento piรน grande va a tutti i volontari della nostra associazione che dedicano tempo e passione a questa romantica missione, che sacrificano weekend per lavorare a un progetto, che si impegnano per perseguire questo piccolo grande sogno chiamato Ephebia, perchรฉ รจ questo che รจ Ephebia per noi: un amore da condividere con tutti quelli che parteciperanno al festival. Siamo tutti volontari, ci mettiamo il cuore, non saremo perfetti ma sappiamo di certo che ce la metteremo sempre tutta. Come ogni anno rimane fondamentale la partecipazione del Comune di Narni al quale va il nostro ringraziamento per la costante attenzione dimostrata rispetto alla necessitร  di cultura e di momenti di aggregazione, perciรฒ grazie al sindaco Lorenzo Lucarelli, agli assessori e a tutti i funzionari che ci aiutano in questa impresa anno dopo annoยป conclude la presidente.

 


Per maggiori informazioni

LIA – Laboratorio Internazionale delle Arti riprende nel 2022 con un intenso programma di incontri, mostre e laboratori. La pratica del fare legati al mondo dellโ€™arte e dellโ€™alto artigianato prendono forma attraverso percorsi formativi nel bellissimo territorio di Narni.

 

 

Dal 26 maggio fino allโ€™11 settembre:

  • Corso di acciottolato – a cura di Tiziana Mondini
  • Corso di tornitura artistica – a cura di Giacomo Malaspina
  • Corso di mosaico contemporaneo – a cura di Tiziana Mondini
  • Corso di decorazione del costume storico – a cura di Roberto Michelini e Cristina Tucci
  • Corso di linoleografia con interventi narrativi – a cura di Valeria Gasparrini e Antonio Andronico
  • Corso di acquaforte con interventi narrativi – a cura di Valeria Gasparrini e Antonio Andronico
  • Corso di scultura in ferro – a cura di Antonio Buonfiglio
  • Corso di coccio pesto – a cura di Danilo Dianti
  • Corso di foggiatura tornio ceramica – a cura di Luca Leandri
  • Mostra fotografica: E di sostanza sferzanteย Laura Priami e Simone Vannelli – a cura di Isabella Cruciani e Franco Profili

Per info e prenotazioni referente Tiziana Mondini 3471225550 anche whatsapp.

Il 10 e 11 settembre torna a Narni lโ€™evento dedicato allโ€™integrazione, con concerti gratuiti e un Memorial a Gino Strada.

Ephebia Festival ha piรน di 25 anni di storia: รจ nato nella zona di Santโ€™Efebo a Terni โ€“ da qui il nome – come piccolo festival di quartiere, per poi crescere nel corso degli anni. Lโ€™evento, che si terrร  il 10 e 11 settembre, dal 2018 ha lasciato Terni per spostarsi a Narni Scalo, al Parco dei Pini, un luogo accessibile a tutti. Perchรฉ รจ proprio questo lo spirito del festival: musica, integrazione e accoglienza per tutti.
ยซNon ci siamo stancati della qualitร , non si puรฒ sempre dare unโ€™accezione frivola alla cultura. La cultura e la musica devono aprire la mente, devono essere elementi di coesione e per questo fruibili a tutti, non possono rappresentare un valore elitario, per questo la scelta dei concerti gratuitiยป spiega lo staff dellโ€™evento. Uno staff composto dai volontari dellโ€™Associazione Ephebia che, grazie a una campagna di crowdfunding, ha potuto organizzare tutto questo. ยซSolo grazie allโ€™associazionismo si possono fare manifestazioni di questo genere.ย  In tanti ci chiedono: โ€œPerchรฉ lo fate? Non ci guadagnate nullaโ€. รˆ vero, spesso anzi ci rimettiamo soldi di tasca nostra, ma per noi รจ una questione etica: non puoi sperare che qualcuno faccia qualcosa se non sei tu il primo a realizzarlaยป chiariscono i volontari.

 

Un concerto delle edizioni passate

Non solo musica…

Nei due giorni non ci saranno solo concerti gratuiti, ma anche valorizzazione del territorio locale e non mancherร , nemmeno questโ€™anno, la Cittadella della Musica e dellโ€™Integrazione organizzata dai Progetti Sai (Progetto Sai minori di Terni e Narni e Progetto Sai ordinari Terni e Narni); verranno coinvolte le associazioni locali culturali che operano sul territorio nel settore dellโ€™integrazione e dellโ€™accoglienza – primi fra tutti Arci Terni, San Martino e Laboratorio Idea. Stand di artigiani locali, unโ€™area dedicata al food and beverage a cura di Ephebia, scuole di musica, liuterie e una programmazione esclusivamente dedicata ai ragazzi e ai bambini completerร  la ricca e variegata offerta.
Ma vediamo nello specifico chi troverete sul palco. Il 10 settembre (apertura alle ore 18.00) sarร  una serata tutta local con Poetry slam (gara di poesia) a cura del collettivo Catena e di Matteo Paloni, poi Rio Sacro e Vinyasa and the Motherfunkers. Lโ€™11 (apertura ore 18.00) sarร  la volta dei concerti dal respiro piรน nazionale con Pocarobaย (vincitori Ephebia 2019), Lorenzo Kruger e Il Muro del Canto.
ยซAffronteremo anche un argomento molto attuale come Ddl Zan, perchรฉ la musica deve essere emancipante, di integrazione e aprire le menti, altrimenti รจ inutile. Per venerdรฌ abbiamo organizzato anche un Memorial a Gino Strada. Il Festival oramai รจ diventato un appuntamento fisso per le associazioni locali, che partecipano sempre con grande entusiasmo sapendo che lโ€™ambiente positivo e propositivo รจ un luogo ideale per scambiarsi idee e stringere relazioni che portano a realizzare progetti in rete, strumento essenziale per la crescita umana e culturale di un territorioยป conclude lo staff.


Lโ€™evento รจ gratuito e non serve prenotazione. Obbligatorio il green pass.

Qui tutte le informazioni.

Studio Lumiรจre e Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri portano le produzioni nella regione e forniscono maestranze specializzate: ยซUn passo molto importanteยป.

 

Lโ€™Umbria torna a essere lo scenario perfetto per un altro film. ย A Montoro โ€“ frazione di Narni โ€“ e presso il Relais Tenuta Gentili (Amelia) per tre settimane le forze malefiche sono state protagoniste con le riprese di Medium, un thriller-horror ambientato tra Roma e lโ€™Umbria. La pellicola, diretta da Massimo Paolucci e prodotta da Daniele Gramiccia per Emy Productions di Giovanni Franchini, sโ€™ispira โ€“ non prendendosi troppo sul serio – ai vecchi film anni Settanta e racconta la storia di una gang di romanacci, capitanata da Tony Sperandeo, che si ritrova in una villa dove si manifestano forze malefiche.
Quello che accadrร  sarร  opera dellโ€™uomo o di qualcosa di sovrannaturale? Questo ce lo racconta un ricco cast, che vede la presenza di Barbara Bacci, Hal Yamanouchi, Bruno Bilotta, Francesco Maria Dominedรฒ, Emilio Franchini, Martina Marotta, Pierfrancesco Ceccanei, Daphne Barbieri e Martina Angelucci.
Lo Studio Lumiรจre, societร  di produzione video cinematografica di Perugia, ha reso possibile ciรฒ, creando il contatto tra la produzione romana e lโ€™Umbria. ยซAbbiamo curato diversi aspetti per questa produzione: dagli alloggi alle regole per il virus, fino al backstage e, grazie alla sinergia con lโ€™Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri, รจ stato possibile inserire diverse maestranze umbre allโ€™interno del film: nel settore del trucco e parrucco, in quello tecnico con Marco Benedetti, nella direzione della fotografia con Matteo De Angelis e nel backstage con Federico Locchiยป spiega la presidente Matilde Pennacchi.

 

Lโ€™importanza del cinema in Umbria

ยซUn bel gruppo di soci dellโ€™Associazione Mestieri del Cinema โ€“ che ne conta oltre 100 – ha fatto parte di questo progetto e per noi รจ molto importante. Dopo aver partecipato a festival di primโ€™ordine, tra cui Venezia e Roma, il nostro passo successivo era quello di cercare occasioni concrete di lavoro e contatti con produzioni nazionali. Questo film ne รจ stato un esempio. Stiamo inoltre lavorando per una sinergia tra tutte le imprese dei singoli soci, cosรฌ da fornire un servizio completo alle produzioni che scelgono lโ€™Umbria come location per i loro film. Siamo orgogliosi di dire che la produzione di Medium รจ stata molto soddisfatta e si sono creati con loro i presupposti per altre collaborazioniยป prosegue Federico Menichelli, presidente Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri.

 

 

Le riprese, durate tre settimane, sono state realizzate la maggior parte in notturna, creando anche qualche apprensione tra la comunitร : ยซUna sera, mentre si girata nel piccolo cimitero di Montoro, รจ arrivata la telefonata dellโ€™assessore di Narni, Lorenzo Lucarelli, che aveva ricevuto diverse chiamate allarmate, perchรฉ gli abitanti vedevano delle luci allโ€™interno del cimitero e non sapevano cosa fosseยป racconta Menichelli.
ยซIn Umbria, a oggi, ci sono tanti professionisti del mondo cinema costretti ad andare a lavorare in altre regioni, ma con la creazione a regime dellโ€™Umbria Film Commission si potrebbero unire le forze tra enti e associazioni, cosรฌ da creare progetti importanti allโ€™interno dellโ€™Umbriaยป conclude il presidente Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri.

 

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