Per la prima volta all’Umbriafiere di Bastia Umbra un grande festival dei fumetti e dei giochi. Il 20 e il 21 gennaio, giovani e meno giovani potranno immergersi nel mondo del fantastico, dell’immaginario, della creativitร e dell’originalitร espresse con le forme e i linguaggi del fumetto e dei giochi.
Il programma di UmbriaCON รจ stato progettato per offrire una vasta gamma di attivitร , intrattenimento e opportunitร di interazione: Panel, oltre 54 ore di discussioni, conferenze e corsi tenuti da esperti di settore, artisti e creatori. I temi spazieranno dai fumetti ai giochi da tavolo, ai videogiochi e molto altro ancora. Performance Artisti: Quattro palchi ospiteranno spettacoli dal vivo, concerti, performance cosplay e molto altro ancora. Area Fumetti: Gli editori di fumetti presenteranno le loro ultime opere, e gli appassionati potranno incontrare gli artisti e ottenere autografi. Giochi di Carte: Un’area dedicata ai giochi di carte collezionabili e ai tornei. Area VideoGames e Simulatori: Esperienze di gioco immersive e simulazioni che coinvolgeranno gli appassionati di videogiochi. Area Mattoncini: Per gli amanti dei mattoncini, un’area dedicata a costruzioni creative e mostre di LEGO. Concerti: Spettacoli musicali e concerti dal vivo, inclusi eventi speciali come il concerto di Cristina D’Avena. E tanteย Star del Cosplay rinomati come Himorta condivideranno le loro abilitร e parteciperanno a sessioni di autografi e fotografie con i fan, ma non mancheranno le classiche star come Maccio Capatonda e Andrea Paris.
Il Comune di Bastia Umbra sarร presente con tre iniziative di rilievo. La gratuitร per gli studenti (piรน accompagnatore) per le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado, le classi quinte della scuola primaria, due classi dell’Istituto Polo Bonghi concordati con le dirigenti tra le quali la classe che partecipa al progetto B-open.
La personalizzazione di una panchina dei Giardini Lucio Castellini Camacho sul palco Arts su cui gli artisti lasceranno un personale contributo artistico a ricordo della loro presenza al Festival. Ci sarร uno spazio espositivo riservato alle attivitร del Comune di Bastia Umbra, adiacente alla biglietteria dellโevento, per la promozione eย la divulgazione delle iniziative che il territorio bastiolo offre in termini di cultura, inclusione, eventi.ย Sabato 20 gennaio alle ore 10.00 sarร presentato anche il bellissimo murales realizzato dagli street artisti Matteo Fronduti e David Lanzi per celebrare la presenza di Kevin Eastman alla prima edizione di Umbriacon. ยซร dalla ripresa post covid delle attivitร del Centro Fiere che il nostro Comune โ afferma il Sindaco Paola Lungarotti – ย grazie alla dedizione e all’impegno degli uffici, in particolare del Settore Cultura e Promozione del Territorio, รจ presente e partecipe agli eventi fieristici che hanno risonanza nel territorio per le attivitร e le iniziative che propongono. Non ci sentiamo solo come fruitori indiretti, partecipiamo come partner proattivi perchรฉ consapevoli del grande potenziale che il Centro fieristico riverbera nel nostro territorio. E un grazie ai nostri artisti locali che attraverso la street art rendono sempre piรน Bastia terra di graffiti facendola conoscere in tutta Italia e nel mondoยป.
ยซIl mio ultimo libro รจ un racconto minimale in bianco e nero dove disegno i paesaggi mistici dellโUmbria, dal santuario di Santa Maria Giacobbe al Bosco Sacro di Montelucoยป.
Francesco Gaggia si divide tra insegnamento e disegno con lo pseudonimo di Kuiry, con cui firma le tavole. Con un tratto ricercato e minimale, che alterna colore e bianco e nero, ci porta con le sue storie tra i paesaggi dellโUmbria o nelle cittร noir ispirate allโAmerica degli anni Cinquanta e Settanta. Il suo ultimo libro รจ Pale โ lโanima della terra che ci porta in un bosco sacro, in un eremo incastonato in una parete di roccia dove un uomo, solo e febbricitante, vive una drammatica esperienza metafisica, tra oscure presenze fluttuanti e il retaggio di antichi culti pagani. A breve arriverร anche un nuovo episodio del detective Dog Kane dal titolo La maestra sbagliata, in cui avrร a che fare con dei clienti davvero particolari.
Francesco Gaggia
Come prima domanda: chi รจ Francesco Gaggia?
Principalmente sono un professore e un architetto. Ho studiato architettura a Firenze e poi sono diventato un insegnante. Il fumetto fa parte della mia vita da sempre, ho imparato a leggere anche prima di andare a scuola, con Topolino, e ho sempre amato moltissimo disegnare. Ma il vero punto di svolta cโรจ stato negli anni Novanta, quando con Claudio Ferracci – presidente della Biblioteca delle Nuvole di Perugia โ abbiamo realizzato FLIT Comics, una rivista di fumetti e critica. Da qui si รจ concretizzata la mia passione, anche con mostre ed eventi. Poi dal 2013 ho iniziato lโautoproduzione, diventando editore di me stesso e pubblicando le mie opere.
Kuiry invece chi รจ? Il tuo alter ego?
Oramai ho fatto pace con questa cosa: Kuiry รจ un soprannome che ho fin da ragazzo e lo uso come nome dโarte per firmare le tavole, mentre Francesco Gaggia รจ lโeditore. Il doppio nome in questo caso รจ utile.
Da dove nasce lโispirazione? Cโรจ un momento particolare della giornata in cui disegni?
La parte operativa si svolge chiaramente a tavolino anche se, usando molto il digitale – disegno prevalentemente con un tablet โ potrei lavorare ovunque, ma preferisco farlo nel mio studio o a casa. Invece, lโidea per una storiaโฆ ogni momento รจ buono. Ad esempio, quando vado in bici, quando passeggio e in tutti quei momenti in cui libero la mente dai pensieri quotidiani. Spesso lโidea risolutiva arriva quando meno me lo aspetto.
Parliamo del tuo ultimo libro Pale โ lโanima della terra, un racconto grafico dedicato a una divinitร pagana e ambientato in uno dei luoghi piรน suggestivi dellโUmbria: lโeremo di Santa Maria Giacobbe presso Pale (Foligno).
ร un racconto di 64 pagine con dialoghi minimali in cui prevale lโimmagine; รจ un fumetto particolare perchรฉ il parlato รจ espresso con delle didascalie e non con dei veri e propri fumetti che escono dalla bocca. Il protagonista รจ un eremita che parla con sรฉ stesso, quindi ho cercato di non essere verboso. Il mio obiettivo era trasmette al lettore le sensazioni e le suggestioni di un uomo che vive solo.
Questo si manifesta anche con la scelta del bianco e nero?
Esatto. In questo modo rappresento un pensiero ascetico, piรน asciugato. Lโascetismo in qualche modo รจ o bianco o nero. Non ha sfumature.
In Pale dominano anche i paesaggi dellโUmbriaโฆ
Il luogo principale รจ appunto lโeremo di Pale (da qui il titolo), che si trova sopra Foligno, il cui toponimo deriva da una dea pagana molto antica. Una divinitร pastorale il cui culto nella zona รจ continuato fino alla prima metร del Novecento. ร dedicato a Santa Maria Giacobbe e ha allโinterno affreschi che richiamano la maternitร . Un altro luogo di snodo del fumetto il Bosco Sacro di Monteluco, un posto particolarissimo in cui cโรจ una dimensione sensoriale unica: quando si entra รจ come entrare in una cattedrale, un luogo diverso da quello esterno, in cui viene automatico parlare sottovoce.
Recentemente รจ uscito anche Salomรจ NOIR, un fumetto liberamente tratto dallโopera teatrale di Oscar Wildeโฆ
ร una trasposizione della Salomรจ di Wilde, ambientata perรฒ negli anni Settanta, in America, reinterpretata in chiave noir. Questo, rispetto a Pale, รจ un fumetto molto parlato e dove il testo รจ fondamentale.
Il genere noir lo esprimi anche con il personaggio di Dog Kane?
Sรฌ, รจ una mia grande passione questo genere. Per Dog Kane ho creato una cittร immaginaria tipo la Gotham di Batman, ispirata a diverse cittร americane.
Quanto ti assomiglia questo personaggio?
Fisicamente quando รจ nato era una mia caricatura, poi lui รจ rimasto trentenne e io sono invecchiato (ride). I suoi pensieri sono simili ai miei e quando scrivo penso a cosa farei io in quel momento. ร un qualcosa che viene in automatico, ogni autore credo trasferisce parte di sรฉ nei personaggi che crea.
Hai in cantiere nuovi progetti?
Sto lavorando a unโaltra avventura di Dog Kane. Inizierร a indagare anche nel suo passato: in questa storia ci saranno dei flashback in cui ritornerร nella sua infanzia. Lui รจ operativo, come detective, negli anni Cinquanta, ma vorrei farlo muovere nel corso del Novecento, cosรฌ da poter rappresentare diversi periodi storici. Finora lโho raccontato trentenne negli anni Cinquanta, ora mi piacerebbe spostarlo negli anni Settanta, quando ha 50 anni, o negli anni Trenta, quando ancora รจ un bambino. La maestra sbagliata รจ un primo esperimento: avrร come clienti due bambini che andranno da lui perchรฉ secondo loro insegnante non รจ piรน lei e quindi, con dei flashback, tornerร quandโera lui stesso ragazzino.
Se dovessi rappresentare lโUmbria con un fumetto, come la disegneresti?
LโUmbria รจ unica perchรฉ, in uno spazio limitato e piccolo cโรจ una varietร incredibile di paesaggi: da quelli aspri, quasi alpini, della Valnerina, alle dolci colline, fino al lago Trasimeno, con i cipressi che sembra giร di stare in Toscana. Nel giro di pochi chilometri ci sono tanti scenari e quindi, in un eventuale fumetto, cambierei stile a ogni capitolo, usando il colore, il bianco e nero, linee rotonde o spigolose.
I fumetti che peso hanno nel raccontare la realtร ?
Secondo me sono uno strumento eccezionale per rappresentare la realtร , Zerocalcare ne รจ un ottimo esempio. Lui racconta la sua esperienza personale e ha realizzato anche dei reportage di guerra, รจ molto bravo a utilizzare questo strumento per raccontare la realtร delle cose. Non dimentichiamo anche Maus, il fumetto di Art Spiegelman sullโOlocausto che ha vinto il Premio Pulitzer. Io, come sensibilitร , fatico a fare una cosa di questo genere, probabilmente perchรฉ sono piรน portato a traferire nei miei lavori la parte emozionale e fantasiosa, sicuramente anche a causa della mia formazione.
ยซSe lโUmbria fosse un fumetto? Sarebbe divertente e pieno di coloriยป.
Antonio Vincenti, meglio conosciuto come Sualzo, si definisce un sassofonista mancato e un disegnatore autodidatta. Con la sua matita illustra e racconta storie: ยซPer me รจ fondamentale raccontare delle belle storie. Scelgo sempre argomenti che mi stanno a cuoreยป. Vincitore di diversi premi, i suoi lavori sono stati pubblicati non sono in Italia, ma anche in USA, Russia, Francia, Spagna, Polonia, Inghilterra, Corea del Sud e altri paesi: il 30 novembre sarร in Russia a rappresentare lโItalia alla Fiera Internazionale del libro di Mosca. Ma Sualzo resta legato a doppio filo con il suo territorio, con lโUmbria e soprattutto con il lago Trasimeno, che vede ogni giorno dalla finestra di casa. ยซLโUmbria รจ spesso rappresentata nei miei fumetti e il lago spunta sullo sfondo dei miei disegniยป.
La prima domanda รจ dโobbligo: qual รจ il suo legame con lโUmbria?
Sono nato a Perugia, ma da vent’anni vivo a San Feliciano: sono un trapiantato orgoglioso. Mi sento molto legato alla fisicitร di questo posto, รจ un luogo che sento molto mio; qui ho conosciuto mia moglie, qui sono nati i miei figli.
Ci spieghi a grandi linee come nasce un suo fumetto. Come le viene lโidea, lโispirazioneโฆ
Io lavoro con due tipi di storie. Mi occorrono sei-sette anni per realizzare un libro con una storia completamente mia: il lavoro parte da unโidea che si affaccia nella mia mente tramite il mio vissuto; oppure lavoro su storie scritte da Silvia Vecchini, e a quel punto il processo creativo รจ piรน rapido. Silvia scrive la storia che ha in mente e poi inizia un processo di cambiamento, di elaborazione e raffinazione del racconto. Questโultima รจ la parte piรน importante e piรน creativa, dopodichรฉ parte il vero mestiere, dove si mettono in pratica le tecniche acquisite negli anni.
Nascono prima i testi o i disegni?
Prima nascono i testi, anche se a volte un testo puรฒ essere generato da unโimmagine: crei un personaggio non sapendo che poi sarร lui stesso far nascere una suggestione e una storia. Comunque, in genere, prima di tutto cโรจ la scrittura. La scrittura รจ – per me – la parte piรน importante.
Da cosa sono ispirati i suoi personaggi?
Nelle storie che scrivo, riverso sempre una parte di me. I personaggi non sono al 100% autobiografici, perรฒ mi somigliano molto, sono una sorta di auto-fiction. ร molto importante nei miei libri parlare di cose che ho vissuto realmente e soprattutto di argomenti che mi stanno a cuore; se non fosse cosรฌ, sarebbe impossibile riuscire a scrivere 100-200 pagine. Stesso discorso vale per i libri per bambini: la scelta degli argomenti รจ sempre orientata nel comunicare un qualcosa di importate; la motivazione deve essere forte.
Fa piรน fumetti o graphic novel?
In questo momento – vista la richiesta di mercato – lavoro piรน a graphic novel, anche per ragazzi.
Quale tra i due preferisce?
Per mia estrazione sono sempre stato affascinato dallโidea di una narrazione non seriale, piรน vicina al romanzo. Una narrazione che non deve necessariamente far nascere un personaggio, ma una storia senza presupposti e conseguenze. A me non interessa raccontare un personaggio, ma solo delle storie.
Questโanno con La zona rossa ha vinto il premio Attilio Micheluzzi come miglior libro a fumetti per ragazzi: ci puรฒ parlare di questo lavoro?
La zona rossa รจ un fumetto che racconta ai ragazzi il terremoto. Prima di realizzarlo abbiamo temporeggiato molto: la casa editrice Il Castoro ci aveva commissionato un libro su questo argomento prima della scossa del 30 ottobre, ma, come dicevo prima, a Silvia e a me serve sempre una motivazione reale e, purtroppo, il 30 ottobre รจ arrivata. In piรน, gli sfollati di Norcia erano ospiti in alcune strutture di San Feliciano e per diverso tempo hanno vissuto con noi in paese, si sono mescolati a noi, a quel punto – anche se solo da spettatori – siamo entrati nella storia e lโabbiamo raccontata piรน da vicino. Inoltre, una parte del ricavato del libro ha finanziato una scuola di teatro nelle zone terremotate: รจ importante ricostruire, ma non soltanto le cose. Il prossimo anno La zona rossa uscirร negli Stati Unici e in Corea: una storia locale puรฒ avere anche un respiro internazionale.
Cโรจ un fil rouge tra tutti i suoi lavori?
Quello che ritorna sempre nel mio lavoro รจ lโesigenza di voler comunicare un concetto e un pensiero di base. Anche nel fumetto per bambini Gaetano e Zolletta – che racconta la storia di due asini padre e figlio – cโรจ una comunicazione importate: il ruolo della paternitร . Io e Silvia abbiamo voluto affrontare questo aspetto, che nei libri per i piรน piccoli รจ poco rappresentato o cโรจ solo in maniera marginale. Voglio specificare: non devono essere libri pedagogici, ma libri che raccontano una storia solida e bella. ร una nostra esigenza.
Perรฒ non scrive libri solo per i bambini.
Le storie che scrivo con Silvia sono per bambini e ragazzi, quelle che scrivo da solo sono per un pubblico adulto.
Se lโUmbria fosse un fumetto, come la disegnerebbe? Quali sono le parti che metterebbe in evidenza?
Sicuramente sarebbe un fumetto umoristico: gli umbri hanno un umorismo di pancia, non sono musoni come sembrano. Sanno essere divertenti. Comunque, sarebbe un fumetto a colori: lโUmbria รจ piena di colori. Pure nei miei lavori i paesaggi della regione sono molto presenti: il lago spesso affiora e fa capolino nelle mie storie – dopotutto lo vedo ogni giorno dalla mia finestra.
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Crocevia, camminata, mistica.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโฆ