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Lโ€™azienda magionese, leader nel Centro Italia nel settore della distribuzione diretta al mondo Ho.Re.Ca, della ristorazione e dellโ€™ospitalitร , festeggia un compleanno importante, reso possibile da anni di impegno, dedizione, capacitร  di evolvere e trasformarsi in base alle sempre nuove esigenze del mercato.

Logo 60 anni

Questa lunga storia aziendale, che รจ anche e soprattutto una storia di famiglia, inizia nel 1962 a Magione, quando Domenico Cancelloni, insieme a sua moglie Imperia, decide di aprire una macelleria che, grazie alla lungimiranza del giovane imprenditore, presto diventa un centro allโ€™ingrosso di prodotti alimentari, giร  punto di riferimento per molti ristoranti della zona.

Da lรฌ lโ€™ascesa รจ costante: nel 1995 alla guida subentrano i figli Fabio e Simona (oggi rispettivamente presidente e vicepresidente) e nel 2006, con il superamento di 24 milioni di fatturato, nasce la holding Fa.Si., che detiene Cancelloni Food Service e Innovazione, specializzata nel noleggio in movimento e nellโ€™attivitร  editoriale, con la rivista Orizzonte.

Nel 2007 la Cancelloni Food Service diventa una societร  per azioni e riesce ad espandere ulteriormente il suo mercato tanto che nel 2019 il suo fatturato sfiora i 60 milioni di euro, con oltre 200 collaboratori, una rete vendita di 60 professionisti, unโ€™offerta che include 10.000 referenze food e non food e 5.000 clienti attivi su Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo ed Emilia Romagna.

 

 

Fabio e Simona Cancelloni basano il proprio operato sullโ€™innovazione ma anche sulla centralitร  delle persone, il rispetto dellโ€™ambiente e la valorizzazione del territorio. Lโ€™azienda che guidano รจ da sempre impegnata a offrire un servizio completo e personalizzato, intercettando al meglio le esigenze dei professionisti della ristorazione e cercando di anticipare le richieste del mercato del food service.

Cancelloni Food Service con i suoi 60 anni resta una solida realtร , un punto di riferimento nel tessuto imprenditoriale dellโ€™Italia centrale, pronta a ripartire appieno, allโ€™insegna di quei valori che sono da sempre le linee guida dellโ€™azienda: gratitudine, fiducia e innovazione.

 


www.rivistaorizzonte.com

ยซLโ€™Umbria รจ uno scrigno che contiene un gran tesoro, ma bisogna farlo conoscere anche fuori questo tesoro altrimenti rimane chiuso nello scrigno per sempreยป.

Io e Alessandro Zaccaro ci siamo conosciuti durante un pranzo, decisamente informale, allโ€™interno di un garage. Tra una mangiata e lโ€™altra abbiamo deciso di fare questโ€™intervista: Alessandro รจ un giovane creativo – un ยซcontent-creatorยป come ama definirsi – ha un blog di successo, ha partecipato a un programma tivรน su LA7, ma ha deciso di restare a vivere in Umbria, dโ€™investire nel suo futuro qui e di puntare sulla sua regione. Viaggi e cibo sono la sua grande passione e li racconta in Fancy Factory, tra foto, ricette e consigli: โ€œHa tutti piace viaggiare e mangiar bene!โ€. La sua storia mi ha incuriosito, per questo ho voluto fare quattro chiacchiere con luiโ€ฆ magari รจ la volta buona che mi appassiono alla cucina!

 

Alessandro_Zaccaro_foodblogger

Alessandro Zaccaro

Alessandro, qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Amo lโ€™Umbria, credo che sia una tra le regioni dโ€™Italia in cui si viva meglio! Reduce da diverse esperienze in giro per il mondo – sono stato diversi mesi a Londra per studio, alcuni mesi in America per lavoro e alcuni anni a Roma sempre per lavoro – ho deciso di tornare per vivere e lavorare nella mia regione. Non ho mai concepito uno stile di vita nelle grandi cittร  dove per fare il tragitto casa-lavoro si impiega fino a due ore per colpa del traffico. Ho quindi preferito tornare ai ritmi di vita lenti ma sani! Le mie origini sono perรฒ meridionali, entrambi i miei genitori infatti sono nati e cresciuti in Calabria. Hanno poi deciso di costruirsi una vita in Umbria, provando a dare un futuro migliore a me e ai miei fratelli.

Quando รจ nato il blog Fancy Factory?

Ho da sempre avuto un forte legame con il cibo, con lo stare insieme a tavola e la condivisione. Nel 2012, spinto dagli amici, un poโ€™ per gioco, ho decido di aprire il mio blog il cui punto focale era proprio il cibo. Ho quindi iniziato a riempire questo contenitore-digitale di ricette della mia famiglia, ricette rielaborate e con un taglio quasi esclusivamente dolce.

Da dove deriva il nome?

Il nome Fancy Factory vuole raccontare quello che sarebbe poi diventato il mio lavoro e cioรจ una fabbrica della fantasia, dellโ€™immaginazione, si perchรฉ oltre a essere blogger ho acquisito con il tempo diverse competenze creative, tecniche fotografiche e di post-produzione. Oggi amo definirmi un content-creator, cioรจ un creatore di contenuti che vanno dal copy, allo studio di scatti fotografici basati sulle esigenze dei miei clienti in linea con il mio stile e con il imo mood.

Come ha iniziato a fare questo lavoro?

Questa mia passione si รจ trasformata in lavoro dopo diversi anni di sacrifici, dedizione, studio e sperimentazioni. Non si apre un blog per fare soldi, lo si apre perchรฉ si ha qualcosa da raccontare, perchรฉ si ha la voglia di condividere le proprie passioni, nel mio caso legate proprio al cibo e al viaggiare! Le prime collaborazioni con aziende e agenzie di comunicazione sono arrivate nel 2016, da lรฌ a poco ho deciso di intraprendere questo percorso, dedicandomi quasi a tempo pieno esclusivamente a questo lavoro.

Fare questo lavoro oggi sembra facile ma non lo รจ: i suoi genitori come lโ€™hanno presa?

I miei genitori mi hanno sempre supportato nel mio percorso formativo aiutandomi anche economicamente a seguire dei corsi di formazione fotografica specifici del settore food (foodphotography) e glie ne sarรฒ sempre grato: dopotutto sono lโ€™unico figlio a non aver intrapreso la strada universitaria e che si รจ voluto subito formare per fare quello che da sempre gli riusciva meglio, il creativo nel senso piรน ampio del termine.

Si definisce un semplice amante del cibo e dei viaggi: quanto sono importanti per lei queste due cose?

Ho costruito praticamente su queste due tematiche il mio lavoro. Quando le tue passioni si trasformano nel tuo lavoro devi stare perรฒ molto attento a non perdere lโ€™entusiasmo iniziale e soprattutto a non perdere il tuo stile, che ti contraddistinguerร  poi in maniera inequivocabile tra tanti altri tuoi competitor. Ho deciso di puntare su questi due settori perchรฉ, oltre a essere di interesse comune (a chi non piace viaggiare o mangiar bene?) sono strettamente collegate. Qual รจ infatti la prima cosa che facciamo una volta scesi dallโ€™aereo durante i nostri viaggi? Sicuramente andare in hotel e cercare qualcosa da mangiare! รˆ impressionante poi come dalla cucina locale si riesca a scoprire davvero la cultura e la tradizione di un luogo. Questo รจ quello che mi affascina di piรน.

Sostiene che il cibo โ€œnon รจ solo sostanza nutritiva ma uno stile di vitaโ€: come convincerebbe del contrario qualcuno – tipo me – che โ€œmangia solo per nutrirsiโ€ nella maggior parte dei casiโ€ฆ

Oggi giorno siamo davvero presi da mille situazioni, pensieri, lavori e ci scordiamo facilmente di quanto invece sia fondamentale un pasto sano ed equilibrato. Mangiare in maniera sregolata tutti i giorni, a lungo andare puรฒ effettivamente crearci problematiche piรน o meno seri. Il che non vuol dire doversi mettere ai fornelli tutti i giorni, due volte al giorno anzi, vuol dire potersi organizzare anche dal punto di vista nutrizionale per cui riuscire a programmarsi magari due giorni alla settimana da dedicare alla preparazione dei nostri pasti da consumare durante le pause pranzo in ufficio ad esempio. La frase: ยซNon ho tempo di cucinareยป รจ davvero entrata nei nostri vocabolari troppo frequentemente, dobbiamo invece imparare a riscoprire quelle che sono le nostre tradizioni, la nostra cultura culinaria. Dopotutto, ricordiamoci che siamo sempre la culla della Dieta Mediterranea studiata per anni da Ancel Keys e ancora oggi tema attuale tra i nutrizionisti di tutto il mondo.

Qual รจ il piatto umbro che proferisce?

Abbiamo la fortuna di trovarci su un territorio ricchissimo di cereali e legumi. Dalle lenticchie di Castelluccio alla fagiolina del lago Trasimeno, dalla quasi dimenticata Roveja di Cascia al fagiolo secondo del Piano di Orvieto: una miriade di varietร  autoctone che vengono oggi riscoperte anche dagli chef piรน famosi! Oltre a essere una fonte proteica vegetale, di fibre, vitamine e sali minerali i legumi hanno davvero molte proprietร  benefiche per il nostro organismo. I miei piatti preferiti sono sicuramente le zuppe della cultura contadina fatte con ingredienti semplici e umili.

Il suo cavallo di battaglia in cucina?

Sicuramente le zuppe di legumi e cereali. Amo le lente cotture perchรฉ riescono a tirar fuori tutti i sapori da ogni singolo ingrediente!

 

Alessandro Zaccaro

Lei รจ uno di quelli che pensa che la cucina italiana รจ la migliore del mondo?

Io sono uno di quelli che pensa che si possa mangiar bene davvero ovunque, sono quello che appena atterra in un paese straniero pensa subito a sperimentare e provare la cucina locale, possibilmente anche street-food, dove si nasconde la vera anima di una cittร !

In autunno ha realizzato un programma per LA7D: di cosa si trattava?

Ho avuto il piacere di partecipare insieme ad altri food-blogger provenienti da tutta Italia a un reality girato in montagna, nei pressi di Belluno. Il format Vado a Vivere in Montagna prevedeva una serie di prove da superare per poter accedere alle puntate successive. Le prove si dividevano in singole o a squadra dove bisognava davvero tirar fuori i denti e rimboccarsi le maniche. Per citarne alcune: ranghinare manualmente il fieno, zappare la vigna, spalare letame, costruire pollaiโ€ฆ

Il suo prossimo viaggio dove sarร ?

Mentre mi preparo per un viaggio di famiglia a Malta, sto pianificando proprio uno dei viaggi che sogno da troppo tempo: La Giordania! Sto cercando di includere varie tappe da Amman fino alla scoperta del sito archeologico di Petra per scoprire il territorio nella maniera piรน local possibile.

Qual รจ il suo sogno nel cassetto?

Poter lavorare sempre di piรน per il mio territorio e per la mia regione che, purtroppo, non mi sembra ancora molto aperta a nuove attivitร  o figure professionali lanciate verso il futuro. Come sono solito dire, lโ€™Umbria รจ uno scrigno che contiene un gran tesoro, ma bisogna farlo conoscere anche fuori questo tesoro altrimenti rimane chiudo in quello scrigno per sempre.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Tradizioni, cultura, natura.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Le dolci colline verdi che ospitano incantevoli borghi medievali, questa รจ lโ€™immagine che ho sempre nella mente quando penso alla mia casa e soprattutto quando cerco di spiegare la mia regione alle persone che incontro nei miei viaggi e che provengono da diverse parti del mondo.

Si รจ tenuta a Tuoro sul Trasimeno la Festa dell’Orto e la II edizione delloย Street Food Vegan in Umbria, i cui programmi eย stand presenti hanno rappresentato un’accattivante proposta all’insegna del salutare, del naturale e dell’ecosostenibile. Un’ottima cucina preparata a bordo di caravan e una taverna con il Vegan Master Chef Emanuele Di Biase ai fornelli sono state le proposte culinarie vegane che hanno deliziato i palati degli abitudinari e sorpreso favorevolmente i neofiti del settore.

 

L’orto, nel nostro immaginario collettivo, viene quasi sempre coltivato da un nonno sotto l’insegna della genuinitร , garantita da prodotti vegetali che non sono soggetti a trattamenti di veleni o elementi chimici. Da qui il punto di partenza per un’agricoltura totalmente o parzialmente biologica, che risponde oggi a dettami precisi per la sua classificazione. Alla Festa dell’Orto di Tuoro partecipano degli operatori, come Patrizia e Alessio, che del biologico e della stagionalitร  hanno fatto una ragione di vita, coincidente con la loro attivitร  agricola, la Terra di Jones.
Vegano รจ il termine che identifica una persona che ha deciso di eliminare dalla propria dieta quotidiana tutti gli alimenti di origine animale: carne, pesce, latte e suoi derivati, miele, sono aboliti, cosรฌ come l’uso della lana, della seta e della pelle per l’abbigliamento. Inoltre, la persona vegana cerca di pesare il meno possibile sull’ambiente. Essere vegano รจ una scelta etica, uno stile di vita che, nel mondo di oggi, non รจ assolutamente facile seguire questo itinerario, in quanto รจ necessario fare uno slalom quotidiano tra alimenti, medicine e oggetti composti, totalmente o almeno in parte, da elementi provenienti dal mondo animale.

 

 

La strada vegana รจ stata scelta da una serie di persone, presenti a vario titoloย in questa caratteristica e innovativa manifestazione. Abbiamo incontrato Francesca Ricci, la co-organizzatrice della festa insieme a suo marito Emanuele Di Biase e alla Pro Loco toreggiana, che ci ha detto: ยซDopo il successo dello scorso anno, abbiamo riproposto la Festa dell’Orto, aggiungendo uno street food vegan. Sono una giornalista che fa parte di un comitato scientifico e posso dire, con la mia esperienza, che mangiando vegetale e integrale potremmo evitare tante malattie legate ai cibi che mangiamoยป. Continua Francesca: ยซQui le persone scoprono che il vegano mangia pizza, pasta, pane e molto altro e conoscono il lato etico di questa filosofia di vita. Vorremmo che Tuoro diventasse un punto di riferimento vegano sia per l’Umbria sia per l’Italia intera. Il messaggio รจ anche di mettere i nostri figli a contatto con la natura e la terra; vorremmo essere degli educatori di pace, senza forzare nessuno. Vorrei ringraziare il presidente della Pro Loco Fabrizio Magara e tutto il suo staff, mio marito Emanuele, l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Maria Elena Minciaroni, Luca Panichi lo scalatore in carrozzina, gli abitanti toreggiani e tutti gli operatori vegan intervenutiยป.
Nella piazza principale del paese notiamo una roulotte che porta una scritta laterale in bella vista, Girovegando. All’interno del truck ci sono Silvia, Raffaela e Monicaย tre ragazze di Roma che preparano gustose ricette vegane con panini, tempura, salse, burger di legumi, maionese, pizzette con crema di nocciola e cocco. Anche le bevande sono vegane. Tutto delizioso!

 

Silvia, Raffaela e Monica

 

Nei pressi c’รจ il sindaco, Maria Elena Minciaroni, che ci dice: ยซTutta l’amministrazione comunale crede in questa bellissima manifestazione dedicata al prezioso orto con i suoi prodotti biologici e al mondo vegano. La natura, la vita sana e genuina sono alcune delle ย peculiaritร  del nostro territorio che ci vengono riconosciute dai tanti visitatori. Debbo ringraziare Francesca Ricci, Emanuele Di Biase, Fabrizio Magara e le persone della Pro Loco per l’idea innovativa, la disponibilitร , la collaborazione e l’organizzazione dell’eventoยป.
Lรฌ vicino, c’รจ un’altra roulotte con la scritta Ginger, che viene da Viareggio e propone senza alcun dubbio cibo vegano. All’interno una mamma, Fabiana Giovannotti,ย con i figliย Giulia e Daniele, che preparano cucina vegana mediterranea a base di pasta fresca, primi piatti, panini e tanto altro, con ingredienti a km zero.

 

Fabiana Giovannotti con i suoi due figli, Giulia e Daniele

 

Incontriamo in una strada del paese, Francesco Magara, presidente della locale Pro Loco, co-organizzatrice dell’evento, che ci dice: ยซL’idea di questa manifestazione nasce perย valorizzare i prodotti che abbiamo nell’orto sotto casa e portali sulle tavole della gente. Ne รจ venuta fuori, l’anno scorso, una prima edizione molto riuscita e quest’anno abbiamo replicato inserendo musica, spettacolo, natura, sport, Tai Chi, laboratori, pittura, un corteo di auto storiche e abbiamo un gran riscontro di presenze. La manifestazione ha una notevole ricaduta economica sul territorio, infatti le strutture ricettive e di ristorazione hanno notevoli e maggiori presenze rispetto al consueto andamento stagionale. Anche se io non sono vegano, apprezzo moltissimo la cucina di Emanuele e le proposte culinarie di Francesca, sono molto gustoseยป.
Nel parco del Sodo vediamo che un gruppo di bambini รจ impegnato a disegnare e colorare con grande attenzione e concentrazione; intorno a loro, genitori e nonni parimenti coinvolti. La Casa degli Artisti di Perugia, con i sempre bravi Francesco Minelli e Carla Medici, hanno organizzato per la Festa il laboratorio per bambini e unโ€™estemporanea di pittura.

 

Hyla Group

 

Francesca Montioniย diย Hyla Group, con sede a Tuoro, ci dice: ยซHyla nasce con l’idea di mettere insieme piรน realtร  che forniscono differenti servizi. Siamo naturalisti che si occupano di ricerca, didattica, divulgazione e consulenza e abbiamo anche un’azienda agricola dove cerchiamo di raccontare la possibilitร  di un’agricoltura sostenibile che possa dialogare con i pipistrelli, con gli uccelli, con gli anfibi o le api. La nostra azienda agricola sta creando una piccola linea di prodotti, oltre a un orto con frutta e ortaggi di stagione. Facciamo anche attivitร  con le scuole e quest’anno i temi che abbiamo toccato sono la biodiversitร  e le sue dinamiche. Proponiamo anche laboratori specifici, uniti all’attivitร  esperienziale con gli asini, con le canoe o le visite in apiarioยป.
Notiamo lรฌ accanto uno stand multicolore, con il bancone trabocca di frutta. Uno dei titolari di Fresssco di Perugia ci spiega la filosofia della sua offerta, mettere nel bicchiere i sapori della natura e creare gustosissimi succhi. Ananas con curcuma, una delizia!

 

 

Emanuele Di Biase, Vegan Master Chef e pluricampione internazionale, nonchรฉ titolare dell’azienda Sayve, รจ toscano di nascita ma toreggiano per amore della moglie Francesca. Ci racconta: ยซIl mio percorso รจ un po’ particolare, oltre che uno chef sono anche un tecnologo alimentar. Sono diventato cuoco da giovanissimo, ma vegano solo una ventina di anni fa per scelta etica: a questo si รจ unito il divertimento per la sperimentazione e cosรฌ รจ nato il nostro formaggio vegano. Insieme al mio socio, abbiamo un caseificio vegano in Slovenia dove prepariamo formaggi vegetali con ceci, basici o aromatizzati con pepe, tartufo, peperoncino e altri. Qualcuno lo ha definito il nuovo formaggioยป.

Emanuele Di Biase, Vegan Master Chef

Continua lo chef Emanuele: ยซQui a Tuoro sto benissimo, c’รจ un’aria salubre e gente fantastica. Con questa iniziativa abbiamo voluto dare, io e mia moglie Francesca, un contributo a questa comunitร  per la promozione di questo territorio. I miei progetti sono legati a far conoscere e diffondere una cucina piรน sana, naturale ed etica al fine di ritornare a mangiare come facevano i nostri nonni, come nella cucina vegetale di stagione che riproponiamo nel nostro home restaurant. Inoltre siamo in animo, sempre con Francesca, di aprire entro un anno la Veganok Accademy, una scuola vegana per far apprendere il lavoro della ristorazione in chiave totalmente vegetale. Debbo ringraziare, oltre alla Pro Loco e al Comune, anche i miei amici Marco Cucurnia e Matilde Celi, provenienti dal rinomato quartiere della Garbatella di Roma, dove ciascuno ha una propria attivitร  di bar e pasticceria, e l’altro amico e consulente vegan Mario De Riccardis di Senigallia; loro mi hanno dato una grande mano durante tutta la Festaยป. Subito dopo la nostra conversazione, abbiamo potuto apprezzare una buonissima carbonara vegana, preparata direttamente dalle sapienti mani dello chef Emanuele Di Biase.

Incontriamo Sauro Martella, il fondatore della certificazione Veganok e Renata Balducci, presidente dell’associazione Vegani Italiani Onlus AssoVegan e madrina della Festa. Renata ci racconta che la sua vita da qualche anno ha cambiato direzione e da allora, ha abbracciato uno stile di vita etico ed รจ diventata vegana. Trasmette il suo messaggio con grande forza e passione a tutti quelli che transitano dalle sue parti, attratti dal suo accattivante sorriso. Renata รจ la dimostrazione che la volontร  e la determinazione sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi in cui si crede. Il pacato ma non di meno determinato Sauro ci informa, integrando i racconti di Renata, sulla difesa dell’ambiente, sul rispetto della vita e sulla cultura non violenta e vegana che cerca di diffondere.

 

Sauro Martella, Renata Balducci e Francesca Ricci

 

Presso uno stand troviamo Emanuela De Stefanis, che insieme a Paola Sticchi e ad Antonella Panciarolaย sono le protagoniste dell’Associazione Le Olivastre. Emanuela ci ha raccontato la loro mission: il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione dei terreni incolti e abbandonati mediante le modalitร  dell’agricoltura sociale. Le Olivastre,ย dal 2014, hanno recuperato due ettari di oliveto secolare sulle colline del Trasimeno e un orto familiare, ora convertito a campo di zafferano. Dal 2017 curano l’organizzazione de L’Oro di Agilla, concorso itinerante per il miglior olio extravergine del Trasimeno. Emanuela, mentre ci parla della Dolce Agogia, la pianta di olivo tipica del bacino lacustre, ha gli occhi che brillano e, quando ne descrive il delicato profumo e aroma, tiene affettuosamente un rametto di Dolce Agogia tra le mani, come se fosse un bambino. L’amore di Emanuela per quest’attivitร  traspare nei suoi racconti passionali e competenti che dona gentilmente a tutti i visitatori che si avvicinano alla sua postazione. Lรฌ in bella mostra c’รจ l’olio extravergine d’oliva del Trasimeno, che ovviamente mette d’accordo tutti i palati, vegani e non.

 

Emanuela De Stefanis

Una giornata formativa per scoprire il mondo dellโ€™olio extravergine dโ€™oliva, insieme alle tecniche per degustarlo โˆ’ nonchรฉ abbinarlo โˆ’ al meglio.

Un appuntamento imperdibile, quello del 26 novembre 2018, che vedrร  chef ed esperti mondiali declinare gli usi dellโ€™oro verde italiano, lโ€™olio extravergine dโ€™oliva.

L'evento

La Sala Experience della Cancelloni Food Service Spa accoglierร  infatti, dalle 15.00 alle 18.00, Marcello Scoccia, assaggiatore professionista O.N.A.O.O. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio Di Oliva), lo chef Olitalia Ignazio Brancato e lo chef Paolo Trippini del Ristorante Trippini di Civitella del Lago (localitร  di Baschi, Terni). Al centro della giornata il nuovo progetto di Olitalia: I Dedicati, la prima linea di oli extravergini di oliva pensata per esaltare ogni singolo piatto degli chef: carne, pesce,pasta e verdure. Dopo unโ€™introduzione di carattere teorico sulle modalitร  di degustazione e di pairing โˆ’ a cura di Marcello Scoccia e Ignazio Brancato โˆ’ Paolo Trippini darร  dimostrazione pratica della creazione di ottime ricette. Se infatti la degustazione richiede una tecnica particolare,comprensiva di una doppia analisi โˆ’ sia olfattiva sia gustativa โˆ’ il food pairing, dal canto suo, segue un preciso diktat, basato sulla composizione molecolare e aromatica degli alimenti. Che sia per similitudine o per contrasto, รจ indubbio che si finirร  per scoprire nuove e indimenticabili combinazioni di sapori.

I corsi Academy

Il mondo dellโ€™extravergine dโ€™oliva – assaggio e food pairing รจ uno dei corsi Academy firmati da Cancelloni Experience, innovativo contenitore di eventi e servizi dedicati ai clienti, in grado di accompagnarli nello sviluppo del loro business attraverso approfondimenti di natura eterogenea e di ampia gamma. Con oltre cinquantโ€™anni di attivitร  e 4.000 clienti nella ristorazione commerciale e collettiva, Cancelloni Food Service Spa si pone infatti come un vero e proprio punto di riferimento per i professionisti dellโ€™Ho.Re.Ca. del Centro Italia.

I personaggi principali

Il mondo dellโ€™extravergine dโ€™oliva – assaggio e food pairing รจ uno dei corsi Academy firmati da Cancelloni Experience, innovativo contenitore di eventi e servizi dedicati ai clienti, in grado di accompagnarli nello sviluppo del loro business attraverso approfondimenti di natura eterogenea e di ampia gamma. Con oltre cinquantโ€™anni di attivitร  e 4.000 clienti nella ristorazione commerciale e collettiva, Cancelloni Food Service Spa si pone infatti come un vero e proprio punto di riferimento per i professionisti dellโ€™Ho.Re.Ca. del Centro Italia.

Marcello Scoccia

I protagonisti di questo corso Academy vantano esperienze di caratura mondiale. 

Marcello Scoccia, dal 1986 responsabile di blendinge di analisi sensoriale presso diverse aziende leader nel settore della produzione dellโ€™olio dโ€™oliva, รจ vicepresidente tecnico e capo panel C.C.I.A.A. di Imperia – O.N.A.O.O. รˆ docente in corsi tecnici professionali e in master universitari, ma รจ anche autore di pubblicazioni e libri sullโ€™analisi sensoriale dellโ€™olio e sullโ€™assaggio.

Lo Chef Ignazio Brancato

Ignazio Brancato, consulente e gestore food &beverage, รจ attualmente impegnato come executive chef presso lโ€™HotelWaldorf di Milano Marittima. รˆ anche docente presso la ISCOM di Ferrara.

Paolo Trippini, dopo diverse esperienze in Italia e allโ€™estero, decide di prendere in gestione il ristorante di famiglia a Civitella del Lago, frazione di Baschi, rinomata fin dal tempo dei Romani per la sua produzione agricola e oggi facente parte della zona DOP Umbria dei Colli Orvietani grazie alla produzione di un pregiato olio dโ€™oliva. Vincitore di diversi premi โˆ’ Ristorante dellโ€™anno 2009 di Bibenda, Tavole della Birra 2010 di Guida Espresso, premio Buona Cucina della Guida Touring โˆ’ Paolo Trippini รจ stato docente presso la scuola di Gambero Rosso a Roma, presso la Chef Academy a Terni e presso la scuola di cucina Niko Formazione a Castel di Sangro. 

Lo Chef Paolo Trippini