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Festival della Cucina Umbra, dei Borghi piรน Belli e dei Maestri Artigiani 4.0.

Nel cuore verde dell’Italia, tra colline che si fondono con il cielo e borghi incantati che raccontano storie millenarie, sorge un’iniziativa che promette di far brillare ancora di piรน la luce dell’Umbria nel firmamento turistico nazionale e internazionale: nasce Umbriamoci.

L’Associazione di promozione sociale Umbriamoci si propone il compito di celebrare e diffondere l’enogastronomia umbra, gioiello culinario spesso sottovalutato al di lร  dei confini regionali. Guidata da un gruppo di appassionati insegnanti e preside dell’Istituto Alberghiero di Assisi, l’associazione mira a coniugare la tradizione gastronomica umbra con l’innovazione e la sostenibilitร , promuovendo i cammini lenti che consentono di scoprire la bellezza e il gusto della regione in modo autentico e rispettoso dell’ambiente.

 

 

Il cuore pulsante dell’azione di Umbriamoci risiede nel suo impegno a favorire l’incontro e il dialogo tra tutti gli attori della ristorazione e dell’offerta turistica ricettiva. Questo ambizioso obiettivo mira a fare emergere l’identitร  culinaria unica dell’Umbria, fin troppo dispersa tra tanti localismi che hanno impedito il diffondersi di una riconosciuta e riconoscibile identitร  culinaria persino dentro gli stessi confini regionali. Lโ€™obiettivo รจ riunire attorno ad un tavolo i principali protagonisti dellโ€™offerta ristorativa umbra affinchรฉ dalla loro competenza, sensibilitร  e cultura possano emergere i piatti identitari capaci di caratterizzare l’intera Regione e non solamente le sue microzone.

La scommessa รจ ardua. Cosa si mangia in Umbria? La risposta dovrร  diventare finalmente univoca. Ciรฒ non vuol dire che le microzone cesseranno di caratterizzarsi con i loro piatti tipici, anzi, gli stessi verranno proposti come ulteriore ricchezza attrattiva e distinguente ma dentro la cornice di una Regione che finalmente ha elevato a piatti regionali quelli che fino a quel momento sono stati considerati prettamente territoriali.

 

prodotti tipici umbri

Umbricelli

 

Grazie alla passione e alla competenza dei suoi fondatori, lโ€™associazione si pone come catalizzatore di idee e iniziative che possono trasformare l‘Umbria in una meta turistica di eccellenza, capace di offrire esperienze autentiche e indimenticabili. Con il suo impegno nel promuovere un turismo esperienziale e sostenibile, Umbriamoci candida la regione ad essere ancor piรน una perla nel panorama italiano e internazionale, dove il viaggiatore diventa parte integrante della cultura e del paesaggio che visita.

A partire dal 2025, nel mese di aprile di ogni anno, Umbriamoci si unisce con la Regione Umbria, il Comune di Assisi, Coldiretti, Federalberghi, Confcommercio, Associazione Borghi piรน Belli Umbria, Unpli e numerosi altri soggetti pubblici e privati per promuovere il Festival della Cucina Umbra, dei Borghi piรน Belli e dei Maestri Artigiani 4.0. Una vetrina meravigliosa in cui raccontare l’Umbria sotto tre aspetti:

 

1)ย ย ย ย ย ย ย  i suoi piatti piรน significativi che, valorizzando l’identitร  territoriale, possano esprimere la variegata, originale e unica ricchezza gastronomica;

2)ย ย ย ย ย ย ย  i suoi borghi piรน belli capaci di offrire, accanto alle perle del turismo conosciute in tutto il mondo, una dimensione piรน intima ed emozionale;

3)ย ย ย ย ย ย ย  i maestri artigiani le cui arti, dalla ceramica al legno, dal ferro alla tessitura e dal ricamo a mano all’oreficeria, affondano le origini in un lontano passato ma che ancora oggi rappresentano un giacimento di ricchezza anche lavorativa da valorizzare e rilanciare. L’idea che i nostri ragazzi terminati i percorsi scolastici possano andare a bottegaย ad apprendere arti e mestieri รจ particolarmente suggestiva.

 

Ceramica di Deruta

 

In un mondo sempre piรน globalizzato, lโ€™Associazione di promozione sociale Umbriamociย vuole rappresentare un faro di autenticitร  e tradizione, un invito a rallentare e assaporare ogni istante, ogni piatto, ogni passo lungo i cammini che solcano l’Umbria, terra di storia, tradizioni, emozioni e sapori da scoprire.

Volgono al termine le celebrazioni dedicate a Benvenuto Crispoldi con tre appuntamenti da non perdere: la Giornata di Studio โ€œCrispoldi Sindacoโ€, presentazione del volume โ€œLa Spello della Benvenuto Crispoldi. Fotografie fra Otto e Novecentoโ€ ed evento di chiusura.

Si parte sabato 13 aprile alle 10.30 presso la Sala Petrucci del Palazzo Comunale di Spello con la giornata di studio dedicata a Crispoldi Sindaco. Coordinato dallโ€™Assessora alla Cultura Irene Falcinelli, il dibattito sarร  animato da Stelvio Catena, Storico e Presidente del Comitato Scientifico del Progetto, Antonio Luna, membro del Comitato Scientifico de I Borghi piuฬ€ Belli dโ€™Italia e Roberto Segatori, Professore ordinario di Sociologia dei fenomeni politici all’Universitร  di Perugia. I lavori saranno introdotti dai saluti del Sindaco di Spello Moreno Landrini.

 

 

Giovedi 18 aprile alle ore 17.00, presso la Sala Petrucci del Palazzo Comunale di Spello, ci sarร  invece la presentazione del volume La Spello della Benvenuto Crispoldi. Fotografie fra Otto e Novecento a cura del Circolo Cine Foto Amatori Hispellum.

Domenica 21 aprile 2024 alle ore 17.00, invece, ci sarร  lโ€™evento di chiusura delle celebrazioni in collaborazione con lโ€™Istituto Comprensivo G. Ferraris presso la Sala dellโ€™Editto (I piano Palazzo Comunale).

ยซVolgiamo al termine delle celebrazioni di Benvenuto Crispoldiยป afferma lโ€™assessora Falcinelli ยซda una parte chiudiamo il ciclo delle conferenze con il Benvenuto Crispoldi sindaco, proprio per mettere in evidenza quelle che sono state delle scelte importanti che lui coraggiosamente ha messo in atto in un momento difficilissimo della storia di Spello, della regione e dell’Italia; dallโ€™altra presentiamo il volume fotografico che mette in evidenza come la cittร  in quel momento storico fosse molto ben conservata anche grazie all’azione del Crispoldi, grazie alle scelte compiute da sindaco, da studioso, da attento ricercatore delle aree sensibili dal punto di vista archeologico. Chiudiamo il 21 con il coinvolgimento dell’Istituto Comprensivo con tutto il percorso che รจ stato fatto con le scuole, attraversoย unโ€™attivitร  di studio e ricerca che ha portato alla realizzazione di un percorso sia cittadino sia intercomunale, lascito importante a tutta la comunitร ยป.

 

 

Falcinelli afferma inoltre che questo progetto ha rappresentato un contributo importante ad un percorso che potremmo definire โ€œcrispoldianoโ€ e che continuerร  anche al termine di questโ€™esperienza che ha portato alla luce documentazioni e foto inedite, lavori e molto altro, a testimonianza che lโ€™azione di Crispoldi รจ stata instancabile nella sua breve vita.

Ricordiamo che รจ ancora possibile visitare la mostra antologica Crispoldi e gli amici futuristi presso le Sale Espositive al II piano del Palazzo Comunale.

Parallelamente sono state allestite presso la Sala dellโ€™Editto (I piano, Palazzo Comunale), la Mostra La Spello di Benvenuto Crispoldi. Fotografie tra Otto e Novecento, a cura del Circolo Cine Foto Animatori Hispellum e le Mostre Benvenuto… dal pensiero alla via dellโ€™espressione dellโ€™anima e Le immagini nascoste – un gioco di osservazione con proiezione video Se volete fare colpo studiate la mia storia a cura di I.C. G. Ferraris (Prof.ssa Manola Trabalza e Prof.ssa Sabina Guiducci classe 3B a.s. 2022-2023).

 


Calendario delle aperture APRILE 2024: 1, 2, 6, 7, 13, 14, 20, 21 dalle 10.00 alle 18.00.

Torna il consueto appuntamento con โ€œEphebia Contestโ€ con le serate di musica live e inedita sul territorio ternano.

Numerose sono state le iscrizioni che lโ€™Associazione Ephebia ha ricevuto, sia a livello territoriale che da fuori regione, per Ephebia contest 2024. I vincitori del contest si esibiranno sul palco di Ephebia Festival 2024 in apertura agli headliner proposti dalla direzione artistica dallโ€™associazione. La prima data รจ lโ€™11 aprile 2024 a partire dalle ore 21.30 allo Smac (Sala Misciano Art Club) di Narni, questo anche per ricordare il legame fondamentale tra lโ€™Associazione e il Comune di Narni che ospita, sin dal 2018, Ephebia Festival.

 

 

Durante la serata di giovedรฌ band/solisti, che proporranno solo brani originali, si alterneranno sul palco davanti a una giuria composta dalla direzione artistica di Ephebia, da sound designers e musicisti esperti che valuteranno i gruppi in base alle capacitร  tecniche di esecuzione, alla presenza scenica e a molto altro. Per questa prima data gli artisti che si esibiranno sul palco saranno Ugolatalp + Nicola Pitassio e la band Sรธlkatt, con la presenza in qualitร  di giudice esterno, di Marco Testa, compositore, sound designer e produttore ternano.

ยซIl ritorno alla musica dal vivo si fa, ogni anno, sentire di piรน. Lโ€™esigenza di tornare a raccontarsi musicalmente dal vivo sta diventando una consuetudine in alcuni ambienti considerati circuiti indipendenti come il nostro e questo vuole dire riappropriarsi di spazi, di momenti e di eventi dopo gli anni terribili della pandemiaยป spiega il direttivo dellโ€™Associazione sotto la guida di Akira Kikuchi, musicista e nuovo presidente.

 


Tutte le informazioni relative ai prossimi appuntamenti potrete trovarle sui canali social.

https://www.instagram.com/ephebiafestival/?hl=it

https://www.facebook.com/ephebia/?locale=it_IT

Il duecento italiano รจ stato un secolo magnifico. Secondo la tradizione storiografica la modernitร  nasce nel Rinascimento. Elisabeth Crouzet-Pavan, docente di storia medievale alla Sorbona, sostiene una tesi differente: nel Duecento italiano โ€“ il secolo di Federico II e di Francesco dโ€™Assisi โ€“ avviene la prima vera rivoluzione che porterร  alla formazione della coscienza moderna. Lโ€™Italia del Duecento รจ unโ€™Italia in cui ogni cosa freme.

 

Anche per lโ€™Umbria il Duecento rappresenta un periodo di grande splendore. Periodo che ha segnato in modo indelebile la fisionomia artistica, culturale e religiosa della regione. Periodo che non ha conosciuto e visto solo guerre, sottomissioni, alleanze, scambi commerciali. Ha anche avuto Francesco dโ€™Assisi e Jacopone da Todi e tante altre sante come Chiara dโ€™Assisi, Angela da Foligno e Chiara da Montefalco. Lโ€™hanno amata papi e imperatori, lโ€™hanno popolata personaggi di eccezionale levatura politica e religiosa. Lโ€™importanza dellโ€™Umbria nellโ€™Italia del Duecento รจ stata di primissimo piano. A conferma di ciรฒ รจ la bellissima mostra presente alla Galleria Nazionale dellโ€™Umbria visibile fino al 9 giugno 2024 dal titolo: Lโ€™enigma del Maestro di Francesco e lo stil nuovo del Duecento umbro.

 

Affreschi della Basilica Inferiore di Assisi

 

La mostra raccoglie 60 opere, alcune provenienti da musei importanti come il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum di New York e da numerose cittร  italiane, umbre e non, come: Perugia, Assisi, Gubbio, Gualdo Tadino, Deruta, Cosenza, Pisa, Cittร  del Vaticano, Torino, Salerno, Orte, Macerata, Bologna, Siena.

 

 

Lโ€™esposizione intende celebrare e far conoscere il Maestro di Francesco, dal nome sconosciuto, considerato uno dei piรน grandi pittori del Duecento italiano, attivo ad Assisi dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue, in quanto incaricato dai frati minori di eseguire le vetrate della Chiesa superiore della Basilica e poi di affrescare lโ€™intera chiesa inferiore. Lโ€™artista, seguendo le indicazioni di Bonaventura di Bagnoregio, eseguรฌ nel 1260 il primo ciclo delle storie di Francesco in parallelo a quelle di Cristo, individuando per la prima volta nel santo di Assisi lโ€™Alter Christus.

Maestro di San Francesco, Croce dipinta, 1272, datato, tempera su tavola

La mostra rientra nellโ€™ambito delle celebrazioni per lโ€™ottavo centenario dellโ€™impressione delle stigmate a San Francesco ed espone 60 capolavori di una bellezza sorprendente. Una delle opere piรน significative รจ la tavola con lโ€™immagine del Santo, tavola che secondo la tradizione Francesco utilizzรฒ come giaciglio nei suoi soggiorni alla Porziuncola e dove fu deposto, come da sua richiesta, al momento della sua morte e proveniente da Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli. Altro capolavoro รจ la Croce datata 1272 proveniente dalla Chiesa di San Francesco al Prato e oggi conservata alla Galleria Nazionale dellโ€™Umbria e che รจ ritenuto il capolavoro del Maestro di San Francesco e fra le opere piรน belle del Duecento.

Veruska Picchiarelli, curatrice della mostra, insieme a Andrea De Marchi ed Emanuele Zappasodi, cosรฌ scrive nel catalogo: ยซIl Maestro di Francesco, chiamato negli anni cinquanta del Duecento a ratificare con la viva testimonianza della narrazione figurata la veritร  delle stimmate, compie ora un passo ulteriore in questo suo ruolo di vero e proprio inventore dellโ€™immagine del santo di Assisi, proiettando il significato del prodigio nellโ€™ottica della visione escatologica di Bonaventura, che nella rilettura in termini profetici e serafici del Poverello lo trasportava lontano abbastanza da escludere possibili forme di emulazione, con lโ€™obiettivo di giungere a una vera normalizzazione nel percorso dellโ€™ordine minoriticoยป.

Il Salone umbro dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione sempre piรน punto di riferimento nazionale. L’edizione numero 55 si svolgerร  a Umbriafiere dal 5 al 7 aprile 2024.

Orientati al futuro. Questo il claim dell’edizione 2024 di Agriumbria, che si aprirร  venerdรฌ 5 aprile con la presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranitร  alimentare e delle foreste.

La fiera numero 55 sarร  la piรน grande di sempre. La novitร  principale รจ la nuova area espositiva a disposizione di Umbriafiere. Si tratta della Nuova Area Nord. โ€œUn ampliamento importante – come ha sottolineato Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere Spa (l’ente che organizza Agriumbria) – che consentirร  di ospitare nuove aziende. La nuova zona, infatti, oltre a ridisegnare il layout della fiera consentirร  di accogliere oltre 50 nuovi espositori. Questo ampliamento significa poter dare riposte a quegli imprenditori che da anni bussano ai nostri cancelli, significa poter accogliere aziende che nelle passate dizioni non riuscivano a partecipare, significa offrire ai visitatori un’offerta piรน ampia e variegata. Un primo passo verso un ampliamento, un ammodernamento e una rifunzionalizzazione del centro fieristico regionaleโ€. Ansideri ha anche ringraziato lo staff di Umbriafiere, che conta, ha ribadito, solo 4 dipendenti e che grazie alla pluriennale esperienza progetta e realizza un Salone che ha pochi eguali a livello nazionale e che mette in moto un giro d’affari impressionante per l’Umbria e il Centro Italia, coinvolgendo, oltre ai comparti direttamente interessati, quello dei trasporti, tecnologico, della logistica, del personale (con oltre 107 assunzioni temporanee dirette), quello ristorativo e alberghiero. โ€œNel programma di workshop e incontri โ€“ conclude Ansideri โ€“ metteremo a fuoco, assieme ai nostri partner, alle associazioni di categoria, tanti dei temi fondamentali per le sfide del futuro in agricoltura. รˆ del resto una delle caratteristiche di Agriumbria, quella cioรจ di creare momenti di confronto tra mondo degli imprenditori e mondo della scienza e della ricercaโ€.

 

Agriumbria 2023

 

L’edizione numero 55 ospiterร  dunque oltre 450 aziende in rappresentanza di oltre 2.800 marchi. Come di consueto grande spazio sarร  dedicato alla parte zootecnica, con la fiera che si conferma Polo italiano delle carni. I nuovi spazi consentiranno ad Agriumbria di valorizzare settori merceologici giร  presenti aumentando lo spazio loro dedicato. Dentro Agriumbria troveranno spazio le diverse agricolture italiane e tutti i comparti produttivi e merceologici a queste legate.

La fiera umbra di fatto รจ la casa dellโ€™agricoltura italiana con oltre 85mila presenze nelle ultime due edizioni. Quello di Agriumbria รจ un fenomeno ampiamente riconosciuto dai principali operatori italiani, che trovano proprio in questa mostra il luogo eletto per accordi, contratti e sinergie, facendone la fiera di settore piรน grande del Centro Sud Italia, con il piรน ampio comparto zootecnico, ufficialmente Polo delle Carni Italianeย e curatrice dellโ€™Osservatorio sui consumi di carne. Al centro, come da tradizione, anche grazie alla partnership tra la fiera e lโ€™Associazione italiana allevatori (A.I.A.), i bovini da carne. Non mancheranno le razze da latte e quelle a doppia attitudine.

Nel programma di Bastia Umbra le due mostre nazionali curate da ANABIC dedicate alla razza Chianina, con la 37a edizione, e alla Romagnola (31a edizione). Mentre le altre tre razze del circuito, Marchigiana, Podolica e Maremmana saranno presenti nell’ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, cuore di Agriumbria. Come spiegano gli organizzatori: โ€œAttraverso convegni, iniziative e confronti tra tutti i portatori di interesse cerchiamo di mettere al centro del dibattito nazionale il tema del rapporto tra carne e alimentazione, la sostenibilitร  ambientale ed economica degli allevamenti e il valore economico e culturale di questo tipo di attivitร โ€.

 

 

Novitร  RISTORANTE 100% CARNE ITALIANA

La nuova gestione del punto ristoro all’interno dell’area di Umbriafiere presenterร , insieme ad A.I.A. (Associazione italiana allevatori), un’offerta di ristorazione completa e garantita con il meglio delle carni italiane. Una naturale evoluzione del percorso intrapreso da anni da Agriumbria insieme al comparto allevatoriale che in questa edizione culmina con un vero punto ristorazione dedicato alle sole carni italiane. Un luogo dove assaporare e conoscere il lavoro degli operatori lungo tutta la filiera che porta la carne dall’allevamento alla tavola. Uno spazio dedicato al gusto e alla conoscenza dove il pubblico potrร  confrontarsi con gli esperti e conoscere le garanzie in termini di sicurezza alimentare, proprietร  nutrizionali e bontร  della carne di qualitร  certificata.

 

Altra novitร  di questa edizione รจ il salone specializzato e l’area demo dedicati alla forestazione.

Nellโ€™attuale panorama fieristico nazionale, il settore forestale rimane spesso relegato nel piรน ampio settore agricolo, soffrendo quindi di una sotto rappresentazione. In genere macchine ed attrezzature per i lavori in bosco e la prima lavorazione del legnoย trovano una vetrina, non specifica, nelle manifestazioni dedicate alla meccanica agricola o al settore del garden.

La novitร  2024 di una area dimostrativa dedicata alla forestazione, va nella direzione di rispondere a questo deficit di visibilitร , e nasce con l’obiettivo di valorizzare le aziende italiane del settore agroforestale e di mostrare agli addetti ai lavori i vantaggi derivanti dalla moderna meccanizzazione.

Il Salone, co-progettato e realizzato in collaborazione con G. PIRRERA EVENTI, mette a frutto la loro esperienza nellโ€™organizzazione di fiere dinamiche forestali nel nord Italia. Non mancheranno, come da tradizione, gli stand e gli spazi dedicati alla vita all’aria aperta, agli hobby e alle passioni legate al mondo della terra. Presenti molti stand dedicati al cibo, con le eccellenze italiane dell’agroalimentare. Diversi i momenti in programma per i cittadini consumatori, in particolare sui temi della sana e corretta alimentazione, la qualitร  dei prodotti made in Italy e sulle filiere e la tracciabilitร , sulle carni di qualitร  e sulla sostenibilitร  degli allevamenti. Tanti anche i momenti tecnici per gli addetti ai lavori, i convegni e le anteprime di progetti e macchine.

La meraviglia e la bellezzaโ€ฏcontemplata nella mostraย โ€˜Lโ€™Enigma del Maestro di San Francescoโ€™,ย si ritrova splendida e luminosa, nel territorioย circostante.ย Lโ€™arte delย Maestro di San Francescoย e degli artisti del suo tempoโ€ฏsono espressione di una terra, di una comunitร , di una cultura diffusa in tutta lโ€™Umbria.ย 

La Diocesi di Perugia-Cittร  della Pieve e lโ€™Isola di San Lorenzo, in collaborazione con la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria, propongono una serie di itinerari guidati per continuare questo viaggio nellโ€™Arte del Duecento attraverso la scoperta di luoghi meravigliosi piรน e meno noti della cittร  di Perugia e di Assisi.ย 

Lโ€™Enigma del maestro di San Francesco, documentato in mostra da numerose croci, tavole e codici miniati non รจ stato ancora pienamente svelato: cโ€™รจ tanto da ammirare e da conoscere nel contesto circostante, poichรฉ la bellezza esposta nella Galleria Nazionale dellโ€™Umbriaโ€ฏnasce da architetture antiche, altari, pareti, che hanno posto nei secoli domande e spinto i pellegrini a ricevere risposte con le mani unite in preghiera.

Tre sono gli itinerari proposti:ย 

Il maestro di San Francesco a Perugia. Itinerario dalla Galleria Nazionale dellโ€™Umbria alla chiesa di San Francesco che si terrร  nei giorni 6-7-27-28 aprile, 11-12-25-26 maggio e 8-9 giugno alle ore 16.00: una visita che si snoda tra la mostra e la chiesa di San Francesco al Prato, spazi legati da un filo sottile e resistente. Da questa chiesa, antico insediamento francescano della cittร , risalente alla metร  del XIII secolo, proviene la grande Croce datata 1272 e il dossale dโ€™altare dipinto su entrambi i lati esposti in mostra.ย 

Immergersi nel Duecento. Itinerario alla scoperta del Borgo dโ€™Oro verso la Chiesa di San Matteo degli Armeni, che si terrร  nei giorni 13-14 aprile e 18-19 maggio alle ore 15.00, permetterร  di conoscere questโ€™antica zona del centro storico di Perugia che conserva le caratteristiche tipiche di una via medievale, in cui si concentrano chiese e monasteri che si sono sviluppati nel corso del Duecento, periodo in cui si diffusero gli ordini mendicanti fondati da San Francesco e San Domenico, per giungere alla chiesa di San Matteo di Armeni che conserva al suo interno uno dei piรน importanti cicli pittorici del Duecento perugino.ย 

 

 

Il maestro di San Francesco ad Assisi. Itinerario tra le Basiliche di San Francesco e Santa Chiara che si terrร  nei giorni 4 maggio e 1 giugno alle ore 15.00 partendo dalla Basilica di Santa Chiara dove sono conservate alcune opere risalenti alla fine del Duecento realizzate da artisti coevi al protagonista della mostra perugina, per giungere alla Basilica di San Francesco dove si potrร  scoprire la Basilica Inferiore, luogo in cui lโ€™artista ha realizzato le sue prime opere giunte fino a noi, come la Passione di Cristo o il ciclo sulla vita di San Francesco e la Basilica Superiore cui si puรฒ ravvisare la mano del Maestro di San Francesco nelle splendide vetrate, per le quali realizzรฒ i disegni preparatori.ย 

Martedรฌ 2 aprile 2024, alle 10.30, presso la Sala Convegni della Fondazione CariPerugia Arte (piano terra, Corso Vannucci 47 โ€“ Perugia), verrร  presentato Trasimeno Slow Days, festival che, per tutto il mese di aprile, vedrร  il Trasimeno protagonista di una serie di eventi dedicati al territorio.

Trasimeno Slow Days รจ una manifestazione culturale organizzata dallโ€™associazione Hyla Nature Experience, una realtร  โ€“ con sede a Tuoro sul Trasimeno โ€“ attiva nel territorio con eventi e proposte che mettono al centro la divulgazione della natura a 360ยฐ, nelle sue infinite declinazioni sia paesaggistiche sia culturali. Lโ€™iniziativa รจ realizzata con il sostegno della Fondazione Perugia (bando Eventi culturali per la promozione del territorio 2023); partner di progetto lโ€™Unione dei Comuni del Trasimeno.

 

Come traspare dal nome, la manifestazione si basa su approccio slow, che permette di immergersi nel ritmo piรน lento del territorio, per apprezzarne la bellezza e lโ€™autenticitร . Alla base di ogni evento a calendario vi รจ quindi un orientamento riflessivo e profondo che, mediante la ricerca delle interconnessioni piรน celate tra natura, storia, arte e tradizioni, punta a trasmettere e valorizzare gli elementi che piรน caratterizzano la cultura locale.

Il festival si svilupperร  nei quattro weekend del mese: otto giornate, ognuna delle quali dedicata a uno degli otto comuni del Trasimeno. Le iniziative andranno avanti dalle 09:00 del mattino fino alle 18:00 e prevedono una ricca successione di eventi: trekking e bike tour al mattino (con il coinvolgimento di alcune realtร  museali), visite in fattoria nel primissimo pomeriggio โ€“ con possibilitร  di degustazione โ€“ attivitร  in natura e visite guidate nei borghi e musei tra le 15:30 e le 18:00. Tutti gli eventi saranno gratuiti, con la sola eccezione delle degustazioni (facoltative).

 

Si inizierร  sabato 6 aprile con Passignano sul Trasimeno, per poi proseguire, domenica 7, con Paciano. Sabato 13 sarร  la volta di Castiglione del Lago, mentre domenica 14 toccherร  a Piegaro. Sabato 20 sarร  protagonista Cittร  della Pieve; domenica 21, Magione. Panicale ospiterร  il festival sabato 27, mentre lโ€™ultima giornata โ€“ domenica 28 aprile โ€“ sarร  dedicata a Tuoro sul Trasimeno. Proprio in occasione dellโ€™ultima tappa รจ previsto un evento/dibattito conclusivo presso gli spazi dellโ€™Hyla Maker Lab, il primo FabLab del Trasimeno: una realtร  poliedrica, inaugurata pochi mesi fa, che coniuga natura e tecnologia.

Gli attori principali del festival, coordinati da Hyla Nature Experience (che vedrร  tra lโ€™altro attivi i suoi educatori e naturalisti), saranno guide locali, fattorie, agriturismi, cantine e altri piccoli produttori tra i piรน rappresentativi del territorio. Le esperienze outdoor toccheranno le principali attrattive paesaggistiche del territorio, mentre i tour culturali coinvolgeranno tutti i luoghi di interesse piรน significativi del lago. Le iniziative vedranno anche il coinvolgimento di altre associazioni locali.

 


Il calendario eventi completo sarร  disponibile a partire dal 1ยฐ aprile nel sito web dedicato alla manifestazione (www.trasimenoslowdays.it), e su tutti i canali social del festival.

Con grande afflusso di pubblico ha inaugurato il 26 marzo a Palazzo Sorbello una mostra interessante e divertente โ€œA tavola nel Settecento. Dai palazzi alle osterieโ€.

La tavola piรน di ogni altro รจ il luogo che racconta la convivialitร  e testimonia gli usi e i costumi di unโ€™epoca e di una classe sociale. Con finezza e cura il percorso espositivo, che rimarrร  visitabile per tutto il prossimo anno, accompagna il visitatore a scoprire la tavola dei Bourbon di Sorbello che, anche se in misura ridotta, come quella dei grandi sovrani, diviene il teatro dove celebrare la propria grandezza e la propria nobiltร .

 

La mostra. Foto by Fondazione Ranieri di Sorbello

 

Il percorso espositivo conduce il visitatore indietro nel tempo e lo fa sedere a tavole imbandite di cibi prelibati da gustare su piatti raffinati ed eleganti e gli fa scoprire i nuovi servizi atti a contenere le gustose ed esotiche bevande introdotte in Europa durante il Secolo dei Lumi. Di grande impatto senzโ€™altro il servizio cinese del periodo Qialong con lo stemma araldico della famiglia, i decoratissimi servizi da tea, ma soprattutto il servizio da tavola Ginori ordinato da Ugolino Bourbon di Sorbello tra il 1793 e il 1795 e che originariamente doveva ammontare a ben 456 pezzi. Questโ€™ultimo, realizzato probabilmente su disegni dello stesso Ugolino, nelle fogge particolari rappresenta un unicum nella produzione della fabbrica di Doccia e racconta il rinnovato amore per gli studi archeologici del periodo neoclassico tanto da essere voluto come piรน esemplificativo di altri nel 2002 nella grande mostra Il Neoclassicismo in Italiaย tenutasi sotto lโ€™alto patronato del Presidente della Repubblica a Palazzo Reale di Milano.

 

Foto by Fondazione Ranieri di Sorbello

 

Il servizio oggi si puรฒ ammirare in una mise en place alla francese che a partire dal Seicento diventa dโ€™obbligo per le sontuose tavole della ricca nobiltร  e dove i commensali si servivano da soli a seconda dei loro gusti, senza necessariamente rispettare un ordine nelle portate. La mostra, corredata di un piacevolissimo catalogo ricco di immagini, verrร  inserita nel percorso di visita del Palazzo, ma potrร  essere visitata anche a parte.

 


Fondazione Ranieri di Sorbello, Piazza Piccinino 9

Orari: tutti i giorni dalle 11.00 alle 13.30 oppure allโ€™interno della visita guidata della Casa Museo alle ore 10.30, 11.30, 12.30, 16.00 e 17.00

Prima edizione de โ€œLe Strade della Ceramica: l’uovo dโ€™Artistaโ€ ย la manifestazione organizzata dal Consorzio โ€œPerugia in centroโ€ dedicata alla promozione delle tradizioni legate alla ceramica e, in particolare, attraverso la realizzazione di esposizioni, mostre, performance dal vivo, laboratori e conferenze sul tema. Dal 28 marzo al 1ยฐ aprile 2024 lungo le vie del centro storico di Perugia.

Il programma, ricco e variegato, vedrร  non solo Corso Vannucci, ma anche i borghi della cittร  e del centro storico protagonisti di questo importante evento. Unโ€™ulteriore testimonianza dellโ€™interesse suscitato dalla manifestazione, รจ quello che Le Strade della Ceramica: Uova Dโ€™Artista (28 marzo al 1ยฐ aprile 2024) รจ stato inserito nella programmazione delle giornate Europee dei Mestieri dโ€™Arte(GEMA 2024), che si terranno dal 2 al 7 aprile in tutta Europa, grazie alla sinergia con lโ€™associazione Articity di Perugia.

 

 

Ilย 30 marzo torna anche lโ€™appuntamento artistico e culturale Lโ€™Uovo dโ€™artista, che offrirร  arte e colore al centro storico di Perugia, rendendo piรน piacevole e interessante vivere il cuore della cittร  nel fine settimana che precede la Pasqua.ย Circa 80 pittori da tutte le regioni dโ€™Italia e anche da Argentina, Inghilterra e Francia, dipingeranno per lโ€™occasione uova di ceramica artistica di Deruta, in postazioni dedicate lungo le vie e nelle piazze del centro. Uno spettacolo visivo che trasformerร  il centro storico in unaย piccola Montmartre, ricordando le atmosfere del periodo bohemien impressionista parigino.

Gli artisti si posizioneranno di fronte ai negozi per decorare, ciascuno secondo il suo stile, uova di ceramica artistica di Deruta alte 30 centimetri. Le stesse aziende del centro esporranno nei loro negozi le uova trasformate in opere dโ€™arte, contribuendo cosรฌ alla realizzazione di unaย mostra dโ€™arte diffusa.

Inoltre, durante l’evento sarร  possibile fare una visita alย Borgo e alla cereria medioevale di Santโ€™Antonio alla scoperta delle vie di uno dei borghi medioevali di Perugia dove ammirare la struttura del modulo gotico delle case degli artigiani che lo popolavano, la Chiesa di Santโ€™Antonio con lโ€™affresco del futurista Gerardo Dottori e lโ€™organo piรน antico di Perugia.

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