Ciclo di conferenze 2024 all’Auditorium del Conservatorio di musica Morlacchi a Perugia.
Ciclo di conferenze 2024 all’Auditorium del Conservatorio di musica Morlacchi a Perugia.
Lโassociazione e la sua cooperativa, affiancata da Grifo Latte, stanno avviando una produzione propria a Perugia, in un locale che sarร molto di piรน di un laboratorio.
Produrre e vendere yogurt insieme al Gruppo Grifo Agroalimentare รจ il traguardo raggiunto dalla Brigata Indipendente, unโassociazione nata nel settembre 2021 con lo scopo di aiutare lโemancipazione di giovani adulti con disturbi dello spettro dellโautismo e altre fragilitร .
Valentina Iacucci Ostini, presidente dellโassociazione, e Valentina Cimbali, vicepresidente, hanno dato vita a questa associazione di promozione sociale per cercate di garantire un futuro ai loro figli e a tutti i giovani che hanno bisogno di un piccolo aiuto per non restare fuori dal mondo del lavoro. ยซI nostri ragazzi, pur avendo le potenzialitร per ricavarsi uno spazio nella societร , si trovano davanti una realtร che rende loro quasi impossibile inserirsi, perchรฉ non sono considerati mai abbastanza competitivi per il mercato del lavoro. Per questo โ ma non solo – abbiamo deciso di fare qualcosa per cambiare le loro opportunitร di vita e il loro futuro: siamo partiti con lโassociazione, siamo cresciuti, abbiamo imparato tanto e organizzato eventi inclusivi che hanno creato gruppo e ci hanno fatto conoscereยป ci spiegano le due Valentine. Giร in un precedente articolo avevamo raccontato la loro storia e i loro progetti, ma dopo questo recente traguardo non potevamo non incontrarle di nuovo, per farci raccontare lโesperienza che sta prendendo piede con Grifo Latte.
ยซGrazie a Fondazione Perugia e UniCredit ci รจ stata data la possibilitร di partecipare al concorso InvestiAMOsociale che sostiene lo sviluppo dellโimprenditorialitร sociale e promuove progetti ad alto impatto per la comunitร . La nostra startup – riconosciuta come la migliore – รจ stata premiata come startup piรน innovativa; questo ha fatto sรฌ che potessimo aprire la cooperativa sociale Brigata Indipendenteยป raccontano le due mamme.
Il progetto prevede la produzione di yogurt insieme a Grifo Latte: questo darร la possibilitร ai ragazzi di lavorare in un laboratorio e in un punto vendita in cui potranno vendere non solo il loro yogurt, ma anche prodotti in co-branding con il gruppo alimentare umbro. Una vera opportunitร sia per loro sia per lโazienda stessa. Inoltre, Grifo Latte non li lascerร soli: sarร al loro fianco con lโallestimento del negozio, fornendo il macchinario per produrre lo yogurt, li supporterร con corsi di formazione e li seguirร per i primi mesi di produzione. ยซFondamentale รจ il loro aiuto anche per pubblicizzare i nostri prodotti, che si troveranno in alcuni dei loro punti vendita, oltre ovviamente nel nostro negozio. Noi siamo piccoli, il loro supporto รจ fondamentaleยป proseguono.
Il primo passo รจ stato fatto. Il nome dello yogurt giร รจ pronto: si chiamerร Briyรฒ, una crasi tra brigata e yogurt, con quel gusto di brio che non guasta e che rappresenta lโassociazione e chi ne fa parte. Ora manca solo il locale, che piano piano sta prendendo vita in via della Pescara 44, a Perugia. Una presenza che potrร dare un valore aggiunto a un quartiere difficile, che si sta a poco a poco riqualificando. ยซSono tutti in fibrillazione per la nostra apertura, tutti ci vogliono aiutare e sono veramente disponibili, sembra di far parte giร di una grande famiglia. La data di apertura perรฒ non รจ ancora stata stabilita, si potrebbe ipotizzare settembre ma il lavoro รจ notevole perchรฉ il locale non solo ospiterร il laboratorio, il punto vendita e la sede dellโassociazione, ma avrร unโarea โ forse la piรน importante – in cui i ragazzi potranno svagarsi con varie attivitร : uno spazio che vogliamo diventi un luogo dโincontro aperto a tuttiยป.
Gli eventi e le feste sono il punto di forza della Brigata. Dopotutto lo scopo di questa associazione รจ fare gruppo, essere inclusivi e creare una rete per coinvolgere altre associazioni, enti, ma soprattutto arrivare a piรน giovani possibili per spronarli a non restare a casa e coinvolgerli nelle loro attivitร .
ยซIn questi anni i nostri eventi โ organizzati dai ragazzi stessi โ ci hanno fatto conoscere e hanno consentito agli altri di respirare la nostra realtร . Si sono create delle unioni con altri enti del terzo settore come la cooperativa La Bottega Azzurra di Gubbio, Atelier Crescere con Arte sempre di Gubbio, il centro diurno La Semente e ANGSA Umbria Onlus. Inoltre, siamo molto soddisfatte perchรฉ si sono uniti anche altri ragazzi: vengono da noi, si divertono e collaborano. Questo รจ veramente bellissimo, รจ ciรฒ che volevamo. Ci scoprono anche grazie ai social e partecipano, facendo subito gruppo. La sinergia con le altre cooperative ed enti dร anche la possibilitร di far lavorare i ragazzi in altre realtร o di coinvolgerli in altri eventi. Ad esempio la Proloco di Colombella – che ci ha aiutato fin dallโinizio del nostro cammino โ ha richiesto la presenza dei ragazzi durante la sagra estiva: sono stati parte attiva al bar e nel servire a tavolaยป spiegano.
I primi sei mesi del 2024 la Brigata ha in calendario tanti eventi aperti a tutti e gratuiti. Si inizia il 25 febbraio (alle ore 18, ingresso libero), alla sala dei Notari di Perugia con un concerto gospel in cui la Brigata si esibirร insieme al Coro Cantori Umbri.
Il 9 marzo da non perdere il torneo di Burraco a Mantignana, ma soprattutto il 7 aprile (ore 21.30) sarร il giorno del Dance Aut Party, una festa in discoteca in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sullโautismo (che si svolge il 2 aprile), presso il Sonora Club โ che si รจ messo gratuitamente a disposizione dellโassociazione.
Ma la data piรน attesa รจ il 21 aprile per la seconda edizione del PG Comix (presso lโarea verde di Colombella). Un evento comics e cosplay, unโesperienza unica che va oltre il mondo dei fumetti. ยซร un appuntamento molto importante perchรฉ รจ il primo contest cosplayer gratuito che ha lโobiettivo di fare inclusione. ร organizzato interamente da noi. La prima edizione ha registrato un notevole successo, coinvolgendo persone arrivate da Roma, dalla Toscana e dalle Marche. Solo partecipando hanno capito il senso di inclusione che si voleva trasmettere, ma soprattutto che non si trattava di un semplice festival comicsยป concludono le due Valentine.
Da segnare in agenda anche il 21-22-23-24 giugno quando la Brigata sarร parte nellโorganizzazione dell’Inclusion Festival (area verde Pontevalleceppi) insieme allโassociazione Fiadda (Famiglie Italiane Associate per la difesa dei diritti degli audiolesi): un festival – come dice il suo nome โ inclusivo e aperto a tutti; un festival con delle particolari caratteristiche che avrร protagonisti la musica, arte e divertimento.
Per restare in contatto con La Brigata Indipendenteย
ยซIl set de Il Nome della Rosa era come una grande famiglia; ho avuto la fortuna di avere un grande rapporto con John Turturro e con tantissimi attori. Il mio รจ un lavoro che quando lo fai ti ruba la vita, ma che quando finisce ti manca moltissimoยป.
Ciak dopo ciak Luca John Rosati si sta facendo strada nel mondo del cinema. Lavora a Roma da 15 anni e ha affiancato, come aiuto regista, direttori del calibro di Ridley Scott, Gabriele Muccino, Carlo Verdone, Sam Mendesโฆ solo per citarne alcuni. La sua ultima fatica รจ la serie tv internazionale Il Nome della Rosa, in onda in questi giorni su RaiUno, dove Luca ha aiutato il regista Giacomo Battiato. ยซDurante le riprese mi sono occupato di tutto. Ho scelto con il casting ogni singolo monacoยป. Con Perugia โย sua cittร natale โย e lโUmbria ha un rapporto di amore e odio e non si risparmia qualche tirata dโorecchie.
Qual รจ suo legame con lโUmbria?
ร un legame di amore e odio. Mi piacerebbe fare qualcosa di concreto per la mia cittร e la regione, sfruttando anche le mie conoscenze โย spero un giorno di poterlo fare. Perugia รจ la cittร dove sono nato e mi dispiace vedere alcune dinamiche che non cambiano mai: si presentano sempre i soliti screzi โ anche politici โ che non portano nulla nรฉ alla cittร nรฉ alla regione. Tutto questo lo dico e lo ribadisco, perchรฉ ho grande affetto per questi luoghi.
Concretamente cosa vorrebbe fare o cosa dovrebbero fare?
Innanzitutto, occorre parlarsi e trovarsi insieme: Regione e Comune dovrebbero andare nella stessa direzione. La cultura รจ una, รจ apolitica; lavorare divisi in questโambito non serve assolutamente a niente. Si fa un passo in aventi e due indietro. ร unโanalisi che faccio perchรฉ queste dinamiche le noto quando torno a Perugia: percepisco poco entusiasmo in cittร e sembra sempre che non ci interessi nulla. ร un atteggiamento molto provinciale. Tutto questo lo soffro molto, perchรฉ sono una persona che si esalta in tutti i progetti che fa. Ripeto, la mia รจ una critica per cercare di spronare. La gente โ ย non solo in Umbria โ si dovrebbe riabituare alla cultura, interessare e la si dovrebbe vivere maggiormente.
LโUmbria nel suo piccolo ha comunque molti eventi culturaliโฆ
Sรฌ, ma ne servono ancora di piรน. Va bene Umbria Jazz e tutti gli ospiti che attira, ma credo che le parti politiche, anche se opposte, dovrebbero โ almeno sulla cultura โ andare nella stessa direzione, senza pizzicarsi od ostacolarsi.
Come racconterebbe lโUmbria solo con qualche inquadratura?
Lo farei attraverso il lago Trasimeno, il monte Subasio, Assisi e soprattutto immortalando il verde. I panorami che abbiamo noi sono unici. Anche il centro di Perugia รจ bellissimo e bisognerebbe mantenere questa bellezza anche nelle periferie, costruendo con molto piรน criterio e con buon gusto architettonico, come sta avvenendo ultimamente a Milano, per fare un esempio.
Parliamo ora del suo lavoro: quandโรจ che ha messo piede per la prima volta in un set?
La mia prima volta รจ stata nel 2006 con la serie Roma dellโHBO. Avevo appena finito la scuola di regia cinematografica.
Comโรจ andata?
ร stato un impatto molto forte, anche perchรฉ si trattava di una produzione americana. Ho iniziato subito a livelli molto alti. Il set di Roma era grandissimo, la produzione molto importante, cosรฌ come gli attori: devo dire che รจ stato un bel debutto, ma allo stesso tempo molto impegnativo; spesso ci si svegliava alle 4 di mattina per girare e si tornava a casa alle 21.
Cosa fa in concreto un aiuto regista?
Il regista consegna una sceneggiatura e l’aiuto regista crea il piano di lavoro e di programmazione. Nelle produzioni americane siamo anche piรน di uno. Il primo aiuto regista รจ colui che crea la squadra, che prepara il set o che si occupa della chiusura di una strada se si deve girare unโesterna. Io sono abituato a fare tutto, sono un jolly. Ad esempio, per Il Nome della Rosa con lโaddetto ai casting ho scelto ogni monaco, faccia per faccia.
Ha lavorato con grandi registi come Ridley Scott, Gabriele Muccino, Carlo Verdone, Sam Mendes e molti altri: cosa ha imparato da loro, cosa gli ha โrubatoโ artisticamente?
Quello che mi ha colpito di loro รจ stata la grande umanitร e la loro conoscenza della macchina cinema. Hanno un grande rispetto nei confronti di ogni singola maestranza, in un set ci sono tanti lavori, tutti importanti. Tutto deve funzionare perchรฉ i tempi sono sempre ristretti e, per questo, รจ fondamentale il rispetto per ogni lavoratore, dalla punta alla base della piramide. Nel cinema si ha che fare con tante e diverse persone, questo ti apre molto la testa, ti dร una visione del mondo piรน ampia.
Lei ha preso parte come aiuto regista alla serie tv Il Nome della Rosa diretta da Giacomo Battiato: cosa si รจ portato a casa da questa esperienza?
Il set era diventato come una grande famiglia. Ho avuto la fortuna di avere un grande rapporto con John Turturro e con tantissimi attori italiani e stranieri, si era creata una squadra molto unita. Quando poi tutto รจ finito, ho sentito subito la mancanza: un impegno e un lavoro che quando lo fai ti ruba la vita, ma che quando finisce ti manca moltissimo.
ร soddisfatto del lavoro svolto?
Il prodotto รจ di alta qualitร e sarร sicuramente piรน apprezzato allโestero che in Italia: non vedo lโora di vedere come sarร accolto in Inghilterra. Noi siamo abituati a prodotti piรน scadenti e siamo un pubblico piรน tradizionale. Il successo che sta avendo non รจ poi cosรฌ lontano da serie piรน nazionalpopolari, non cโรจ stato โ finora โ un risultato di pubblico sconvolgente.
Perchรฉ secondo lei?
Come dicevo siamo abituati a prodotti piรน scadenti e vedere Il Nome della Rosa crea quasi una sorta di disturbo rispetto alla semplicitร narrativa e costruttiva di altre serie. Altre produzioni ti impongono piรน qualitร e ciรฒ deve essere da stimolo, altrimenti le cose resteranno sempre come sono.
Ci racconti qualche curiositร legata alla serieโฆ
Le riprese realizzate a Perugia, ad esempio, sono state difficili: la mattina sembrava piena estate, poi nel pomeriggio รจ arrivato un acquazzone improvviso e abbiamo dovuto riprendere John Turturro con una luce totalmente diversa rispetto alle immagini giร girate. Ma questo รจ il bello del cinema!
Ha mai pensato di realizzare un film tutto suo?
Ho dei progetti, le idee sono tante, ma vorrei aspettare il momento giusto e capire se quello che ho in mente puรฒ funzionare. Qualcosa, sicuramente, verrร fuoriโฆ Va detto che, per fare un film, ci vuole tantissimo tempo e io in questo momento ne ho avuto veramente poco. Quando deciderรฒ, dovrรฒ fermarmi un attimo e lavorare a tempo pieno al progetto, dovrร essere un prodotto forte al quale crederรฒ molto.
Cโรจ un regista con il quale le piacerebbe lavorare?
Cโรจ e ho giร avuto il piacere di lavorarci: รจ Wes Anderson. Ho lavorato in un cortometraggio che si chiama Castello Cavalcanti, diretto da lui.
E un attore che vorrebbe dirigereโฆ
Emilia Clarke รจ unโattrice che mi piacerebbe dirigere. La conosco, ho giร lavorato con lei in Voice from the Stone, film americano girato tra la Toscana e il Lazio. ร unโattrice e una persona fantastica.
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Pace, libertร , casa.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโฆ
Le amicizie.