Con grande afflusso di pubblico ha inaugurato il 26 marzo a Palazzo Sorbello una mostra interessante e divertente โA tavola nel Settecento. Dai palazzi alle osterieโ.
La tavola piรน di ogni altro รจ il luogo che racconta la convivialitร e testimonia gli usi e i costumi di unโepoca e di una classe sociale. Con finezza e cura il percorso espositivo, che rimarrร visitabile per tutto il prossimo anno, accompagna il visitatore a scoprire la tavola dei Bourbon di Sorbello che, anche se in misura ridotta, come quella dei grandi sovrani, diviene il teatro dove celebrare la propria grandezza e la propria nobiltร .
La mostra. Foto by Fondazione Ranieri di Sorbello
Il percorso espositivo conduce il visitatore indietro nel tempo e lo fa sedere a tavole imbandite di cibi prelibati da gustare su piatti raffinati ed eleganti e gli fa scoprire i nuovi servizi atti a contenere le gustose ed esotiche bevande introdotte in Europa durante il Secolo dei Lumi. Di grande impatto senzโaltro il servizio cinese del periodo Qialong con lo stemma araldico della famiglia, i decoratissimi servizi da tea, ma soprattutto il servizio da tavola Ginori ordinato da Ugolino Bourbon di Sorbello tra il 1793 e il 1795 e che originariamente doveva ammontare a ben 456 pezzi. Questโultimo, realizzato probabilmente su disegni dello stesso Ugolino, nelle fogge particolari rappresenta un unicum nella produzione della fabbrica di Doccia e racconta il rinnovato amore per gli studi archeologici del periodo neoclassico tanto da essere voluto come piรน esemplificativo di altri nel 2002 nella grande mostra Il Neoclassicismo in Italiaย tenutasi sotto lโalto patronato del Presidente della Repubblica a Palazzo Reale di Milano.
Foto by Fondazione Ranieri di Sorbello
Il servizio oggi si puรฒ ammirare in una mise en place alla francese che a partire dal Seicento diventa dโobbligo per le sontuose tavole della ricca nobiltร e dove i commensali si servivano da soli a seconda dei loro gusti, senza necessariamente rispettare un ordine nelle portate. La mostra, corredata di un piacevolissimo catalogo ricco di immagini, verrร inserita nel percorso di visita del Palazzo, ma potrร essere visitata anche a parte.
Fondazione Ranieri di Sorbello, Piazza Piccinino 9
Orari: tutti i giorni dalle 11.00 alle 13.30 oppure allโinterno della visita guidata della Casa Museo alle ore 10.30, 11.30, 12.30, 16.00 e 17.00
Il โconnubioโ perfetto tra cibo e vino andrร in scena al Caio Melisso, il teatro allโitaliana piรน antico della cittร , con produzioni indipendenti e innovative. Al Teatrino delle sei, novitร di questโanno, in scena le 2 produzioni teatrali selezionate tra le 50 arrivate attraverso la call Play EaT.
Grande attesa e grandi novitร per la II edizione di Eat, Enogastronomia a Teatro. Cibo, vino e teatro tornano, quindi, insieme per proporre il format innovativo che lega arte culinaria e spettacolo e che lo scorso anno ha entusiasmato stampa e pubblico. Questโanno la manifestazione รจ cresciuta in termini di numeri: piรน giornate (23, 24, 25 e 26 novembre 2023) e piรน spettacoli sempre con la cittร di Spoleto che farร da cornice agli appuntamenti dedicati allโenogastronomia con spettacoli tutti da bere e da mangiare.
Il tutto condito dalle grandi novitร del 2023. A partire dal Premio Umbre Best Experience promosso dalla rete al femminile con vocazione turistica โUMBREโ (United Marketing for Business and Regional Experience) e destinato alle migliori e piรน innovative esperienze turistiche realizzate sul territorio. Per proseguire con Pasticceri. Io e mio fratello Robertoย di e con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano a cura della Compagnia Orsini. I due fratelli pasticceri, portano in palcoscenico un laboratorio (vero) di pasticceria, frullano ragionamenti e montano albumi di neve, realizzando ben sette torte tra profiteroles, gianduia e charlotte. Immancabili sono anche il nuovo spettacoloย FoodEnsembleย – Il concerto che puoi mangiare, unโesperienza sensoriale da vivere come un concerto, uno spettacolo da gustare come una cena e laย degustazione del Re dei bianchi umbri, con laย Spoleto DOC Trebbiano Spoletino, sapientemente raccontato e gustato dal giornalistaย Francesco Saverio Russo. Torna Daniele De Michele โDonpastaโ, dj, economista e appassionato di gastronomia con uno spettacolo completamente nuovo con 4 ospiti dโeccezione pronti a sfidarsi davanti al pubblico votante: Giorgione, Carlotta Delicato, Le Sorelle Passera e Guido Farinelli che poteranno sulla โtavolaโ di Eat ognuno il suo piatto abbinato ad un disco.
Un incontro sarร , invece, dedicato agli studenti degli istituti alberghieri dellโUmbria per imparare insieme allo chefย Lorenzo Cantoniย che in cucina l’olio non รจ solo un ingrediente, ma una maniera di pensare.
Pasticceri. Io e mio fratello Roberto
Questโannoย EaT, il festival del teatro dedicato allโenogastronomia, raddoppia: oltre al Caio Melisso, splendido esempio di teatro allโitaliana, la rassegna presenta alcuni spettacoli alย Teatrino delle sei in pieno centro storico. Sarร proprio questo luogo suggestivo ad ospitare le produzioni teatrali selezionate attraverso la callย Play EaT, novitร dellโedizione 2023, uno spazio riservato ai migliori spettacoli teatrali legati allโuniverso dellโenogastronomia. Gli spettacoli, scelti con la collaborazione di Alessandro Sesti, direttore di Strabismi Festival, porteranno nel territorio umbro le eccellenze dello spettacolo dal vivo: tra leย 50 compagnie da tutta Italia che hanno risposto al bando sono stati selezionati 2 spettacoli. Conย โDans la cuisineโ siamo in Belgio: Mรฉlanie prova a cucinare le tagliatelle al ragรน secondo la ricetta di sua nonna Anna. Un ribollire culinario, musicale ed emozionale, mentre si prepara, con il pubblico, un pasto in onore dei propri antenati. Questo esempio di โteatro surrealista-documentatoโ avrร sul palco Lisa Tonelli, per la regia di Emeline Marcour. Dalla call Play EaT arriva anche Il talismano della felicitร . Ricettario per due portate: lโArrosto e Arcano Iย di Collettivo lunAzione che vede protagoniste le attrici-cuoche Martina Di Leva e Cecilia Lupoli. Due fulminanti monologhi al femminile in cui il cibo รจ protagonista di vicende spiazzanti e grottesche: ne โL’arrostoโ una donna legata alla sedia instaura un irresistibile dialogo dal sapore beckettiano con il suo aguzzino, mentre in โArcano Iโ a parlare รจ la celeberrima assassina Leonarda Cianculli, che ci conduce negli inquietanti meandri della sua macabra vicenda.
Donpasta @eat spoleto 22
Sempre il Teatrino delle sei sarร la location di due stand-up comedy come le Memorie di un barista di e con Alessandro Sesti: lโautore racconta le confessioni ricevute dietro al bancone di un bar quando cercava di mantenersi prima di iniziare a vivere di solo teatro e il Monologo di donna con pecorinoย di e con Giulia Cerruti, un simpatico affresco di delusioni dโamore raccontate con cinica ironia, ma anche una riflessione su alcune aspettative della societร di tutti i tempi nei confronti delle donne.
Per chi vuole scoprire attraverso le ricette del territorio alcuni momenti decisivi della storia locale cโรจ, infine, Viaggio gastronomico nella storia di Spoleto, in programma al Teatrino delle sei. Guido Farinelli guiderร gli spettatori dal passaggio di Federico Barbarossa ai banchetti rivoluzionari della Repubblica Romana e ai movimenti anticlericali. Lo spettacolo sarร accompagnato dalla degustazione di strangozzi alla spoletina.
EaT sul web www.eatspoleto.itย | #eatspoleto ย | @eatenogastronomiaateatro
Oltre 120 stand: abbigliamento, cosmesi, cibo, arredamento, risparmio energetico, servizi, cultura, infanzia e viaggi. Dal 17 al 19 novembre all’Umbriafiere di Bastia.
Saranno oltre 120 gli standย dove poter conoscere e acquistare soluzioni e servizi per uno stile di vita sostenibile.ย Prodotti e beni che interessano tutti gli aspetti delle nostre vite.ย Dall’abbigliamento alla cosmesi, dall’arredamento delle nostre case al risparmio energetico, dai prodotti e giochi per l’infanzia al cibo buono, certificato, biologico e tipico.ย Sempre 10 le aree espositive di Fa’ la cosa giusta! Umbria, la fiera-eventoย di scena nei padiglioni di Umbriafiere (Bastia Umbra)ย da venerdรฌ 17 a domenica 19 novembre.ย Tante le aziende presenti traย artigianato creativo e start up.ย In fiera si potranno trovare diverse aziendeย cooperative che producono beni all’interno delle carceri italiane. Imprese sociali presenti per vendere i loro prodotti (dai panettoni all’abbigliamento), ma soprattutto perย mostrare percorsi virtuosi, inclusivi e sostenibili.ย Molti gli artigiani, i makers, piccoli brand, che realizzano abbigliamento, accessori e gioielli. E ancora: cosmetici naturali, prodotti erboristici e detersivi creati con ingredienti presenti in natura, dalla materia prima alย prodotto finito. Molte le associazioni e le realtร del tempo libero, della solidarietร e della cultura. Come โQuiโ di Carla Gariazzo,ย uno spazio culturale a disposizione dei visitatori che si occupa di diritti umani, musica, teatro, danza, poesia, editoria, psicologia, arteterapia e cura delle persone, dellโambiente, delle relazioni umane.
Un vero e proprio ecosistema di imprese (ormai sono sempre di piรน) che realizza prodotti e servizi in linea con i principi della sostenibilitร e dell’economia circolare.ย Realtร virtuose che fanno bene all’economia del Paese e sono attente al loro impatto sociale e ambientale.ย
Torna per l’ottava voltaย Fa’ la cosa giusta! Umbria. L’edizione 2023 della fiera del consumo consapevoleย รจ in programmaย dal 17 al 19 novembre all’Umbriafiere di Bastia.
Il programma
Il programmaย รจ disponibile sul sito (falacosagiustaumbira.it/programmi) con l’elenco delle attivitร gratuite da poter fare in fiera. In tre giorni saranno oltre 90 gli eventiย tra laboratori pratici, seminari, workshop dedicati al benessere del corpo e della mente; un ricco calendario di momenti culturali, degustazioni, dibattiti, dimostrazioni, mostre, convegni e unย programma riservato alle famiglie.ย Presenti aree relax e olistiche con Mamaca sound massage, il massaggio in amaca, trattamento che regala una sensazione di assoluto rilassamento, in cui lasciare andare i pensieri e ricaricarsi di energia nuova e positiva. E lo Spazio Synthesia con workshop e conferenze su come vivere meglio e con meno stress.ย Tanti i progetti olistici integrati tra cibo, mente e natura.
Il 17 novembre, giorno di apertura della fiera, รจ in programma la giornata di confronto e formazione tra le scuole dell’Umbria che hanno partecipato alla Challenge Il futuro eฬ di chi lo fa, il contest promosso da Sviluppumbria e Regione Umbria, in collaborazione con Arpa Umbria, GSA e Fa’ la cosa giusta, rivolto alle scuole superiori dell’Umbria, per lo sviluppo di un’idea imprenditoriale sui temi della sostenibilitร ambientale e dell’economia circolare.
Tra i convegni ci sarร , a cura di Cia Umbria, quello dedicato alla rigenerazione urbana,ย buone pratiche di riqualificazione di aree urbane attraverso iniziative di progettazione partecipata. Nel primo pomeriggio:ย Minori e Marginalitaฬ,ย convegno formativo a cura degli Avvocati di strada. Alle ore 16ย camminare nelle terre mutate,ย a cura di NaturAvventura.
Sempre alle 16 l’Associazione Il Mosaico porta in fiera Saghar Setareh e il suoย Melograni e carciofiย (Slow food edizioni). L’evento รจ promosso da Associazione Franca Viola, coordinamento donne Todi ODV.ย Sabato 18 รจ il giorno dedicato alla natura e ai camminiย con tanti momenti specifici. Cittadinanzattiva e Il Parco Culturale Ecclesialeย Terre di Pietra e d’Acquaย presenteranno alle 12, il calendario delle iniziative denominate “Itinerari …di Pietra e d’Acqua“. Si tratta di oltreย 20 appuntamentiย che, a partire da gennaio 2024 e fino a settembre, accompagneranno le persone a conoscere i luoghi nel territorio dell’Archidiocesi di Spoleto Norcia, dove la presenza dellโacqua crea situazioni di particolare incanto e suggestione. Nella stessa giornata, alle 18, nello stand di ARPA Umbria, il Parco Culturale Ecclesiale presenterร laย Carta del viaggiatore. Un piccolo vademecum, predisposto con la consulenza della societร Sisifo, che vuole incoraggiare turisti, pellegrini, escursionisti e camminatori nei luoghi del cosiddetto turismo religioso a fare scelte di viaggio sostenibili.
Domenica 19ย molte le iniziative dedicate al benessere del corpo e della mente. In programma anche Il mare dove il mare non c’รจ: i love fish, ovvero come creare una comunitaฬ – evento intorno al pesce del futuro.ย Il consumo di pesce in Italia continua a registrare un costante aumento nei consumi, ma i mari di Italia e del Mondo vivono una crisi profonda. Con Roberto Morroni, assessore alle Politiche agricole e agroalimentari e alla tutela e valorizzazione ambientale dellโUmbria – Regione Umbria; Marcello Serafini, amministratore unico Parco Tecnologico Agroalimentare dellโUmbria 3A; Antonella Bussotti, amministratore unico Un-Lab.
Durante i tre giorni sono in programma molte iniziative a cura della Regione Umbriaย sui temi del digitale, della rigenerazione urbana, dell’agricoltura e dell’energia. Presente un’area a cura dellโAssessorato allโAgricoltura e lโAutoritร di Gestione del CSR Umbria 2023-2027ย con una presenza istituzionale volta a promuovere il sostegno delle politiche agricole europee sul nostro territorio per la competitivitร del sistema agroalimentare. Durante i tre giorni Arpa Umbria avrร uno spazio informativo dedicato al bando della Regione Umbria perย gli incentivi per sostituire stufe, caminetti e caldaie alimentati a biomasse con impianti ad alta efficienzaย e basse emissioni. Una grande area ludica รจ pronta ad accogliere bimbe, bimbi e famiglie.ย Laboratori su ambiente, ecologia e infanzia a cura di Vus -Valle Umbra Servizi.
Un grande spazio sarร dedicato ai viaggi e ai camminiย con Terre di Mezzo, editore e realtร leader specializzata a livello nazionale sulle guide sui cammini. Noysivision che progetta e realizza viaggi ed esperienze inclusive. Associazioni e tour operator che si occupano di organizzare viaggi etici, naturalistici, rigeneranti ed escursioni come Compagnia dei cammini, Federtrek, Naturavventura, ViandantiSรฌ, Walden viaggi a piedi e Natura da Vivere.
Presente anche Alleanza per il Clima Onlus che, con 2.000 membri in Europa, rappresenta la piรน grande rete di cittร dedicata allโazione globale ed equa per il clima. In fiera Cesvol Umbria e Banca del Tempo Perugia.
ยซIn Umbria ci sono 26.000 persone che ricevono il nostro cibo e rappresentano il 2,5% della popolazione regionale; un numero in aumento – nel 2019 erano 20.000 โ ma in linea con i dati nazionaliยป.
Massimiliano Avogadri, da settembre 2022 รจ il direttore della sezione umbra del Banco Alimentare. In Italia ci sono 22 sedi regionali che sono nate nel corso degli anni a partire dal 1989, anno della costituzione della Fondazione Banco Alimentare nel nostro Paese. In Umbria la filiale รจ stata creata nel 1996.
Massimiliano Avogadri
La mission della Fondazione Banco Alimentare e di tutte le Food Bank in Europa รจ quella di contribuire ad attenuare il problema della fame, dellโemarginazione e della povertร , promuovendo la lotta allo spreco alimentare, in collaborazione con le istituzioni nazionali ed europee. Per raggiungere lโobiettivo coordina le donazioni e contribuisce al recupero delle eccedenze della filiera agroalimentare verso le Organizzazioni Banco Alimentare (OBA), le quali le distribuiscono gratuitamente alle strutture caritative. Sono 1.700.000 persone in Italia (dati 2021) che hanno ricevuto il cibo tramite la rete delle 7.600 strutture convenzionate. Ma qual รจ la situazione in Umbria? Ne abbiamo parlato con il direttore Avogadri.
Direttore, come prima cosa, per chi non lo sapesse: che cosโรจ il Banco Alimentare?
ร unโorganizzazione non profit di secondo livello che supporta lโoperato delle strutture caritative convenzionate a cui spetta il contatto diretto con le persone indigenti e che si rivolgono a loro per chiedere aiuto. Noi in pratica ci occupiamo di recuperate il cibo, portando avanti la lotta contro lo spreco alimentare e contro la povertร alimentare.
Da dove lo recuperate?
Dalla grande distribuzione organizzata, dallโindustria alimentare e dalla ristorazione; cibo che altrimenti andrebbe buttato, ma che รจ ancora buono per essere consumato. Faccio un esempio: i prodotti che la grande distribuzione โ soprattutto quelli con scadenza breve – non riesce a smaltire, vengono recuperati da noi per essere poi distribuiti fra gli enti caritatevoli della regione. In Italia, ogni anno oltre 5.300.000 tonnellate di alimenti vengono sprecati, di cui oltre 3.600.000 gli sprechi di filiera. Il recupero delle eccedenze alimentari dร ai prodotti ancora buoni un nuovo valore.
Quali sono i dati dellโUmbria?
Nel 2022 sono stati recuperati, raccolti e distribuiti oltre 1.500 tonnellate di alimenti, suddivisi per le 206 strutture caritative.
Chi si rivolge a voi?
Forniamo il cibo alla Caritas, alla Croce Rossa, alla comunitร di SantโEgidio, al Volontariato Vincenziano e a tanti altri enti caritatevoli e strutture benefiche minori, come parrocchie e monasteri. La persona singola non si rivolge a noi. Ci potremmo definire come dei grossisti.
Cโรจ un aumento di soggetti che usufruiscono del cibo del Banco Alimentare?
In Umbria ci sono 26.000 persone che ricevono il nostro cibo e rappresentano il 2,5% della popolazione regionale; un numero in aumento – nel 2019 erano 20.000 โ ma in linea con i dati nazionali. Il dato italiano si aggira intorno a 1 milione e 7 mila persone.
Ci sono anche semplici cittadini che vengono a portarvi il cibo?
Dei piccoli donatori ci sono, ma chiaramente sono una minoranza. Perรฒ il singolo puรฒ farlo grazie alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (organizzata per la prima volta nel 1997) comprando al supermercato e donando direttamente al Banco Alimentare. Questo rappresenta il 10% delle nostre entrate. Nel 2021 sono stati quasi 5 milioni gli italiani che hanno partecipato alla Colletta e sono state raccolte 7 mila tonnellate di alimenti.
Che tipo di cibo raccogliete?
Prodotti a lunga conservazione e prodotti in scatola: olio, pasta, zucchero, pelati, legumi, carne in scatola e molto altro. Nella nostra sede in Umbria abbiamo celle frigorifere per alimenti freschi e congelati, siamo un vero e proprio magazzino alimentare ben attrezzato e in media smistiamo dalle 1.500 alle 2 mila tonnellate di cibo allโanno, per un valore di quasi 7 milioni di euro.
Quello che fate ha anche un forte impatto ambientale in positivoโฆ
Assolutamente. Il recupero degli alimenti impedisce che questi diventino rifiuti, permettendo cosรฌ un risparmio in risorse energetiche e un conseguente abbattimento delle emissioni di CO2 nellโatmosfera. Nel 2021 le emissioni salvate ed evitate dal Banco Alimentare sono state di 97.118,7 tonnellate di CO2. Quindi, oltre a una riduzione dei costi di smaltimento, cโรจ anche una riduzione in termini di inquinamento.
I volontari all’opera
Come si diventa volontari? Lei come lo รจ diventato?
Di solito ci si presenta in sede spontaneamente. Cosรฌ ho fatto io. Ad agosto 2021 sono tornato in Italia dopo quasi ventโanni allโestero; quando sono rientrato mi sono offerto volontario. Ho lavorato per vent’anni nel mondo del food in Cina, negli Stati Uniti e in Nord Africa, quindi conosco bene questo settore. Visto il mio curriculum mi hanno proposto di diventare direttore operativo della filiale dellโUmbria, ruolo che ricopro da settembre 2022.
Quanti sono i volontari in Umbria?
Sono circa 80 persone, a questi si aggiungono 4 dipendenti.
Portate avanti altri progetti oltre alla Colletta Alimentare?
Ci sono progetti piรน piccoli come il Siticibo, cioรจ il recupero di prodotti dai punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). In pratica il Banco Alimentare mette in contatto direttamente le strutture caritative e i supermercati piรน vicini, sviluppando la raccolta a chilometro zero: ciรฒ consente di ridurre sensibilmente i costi. Collaboriamo anche con il tribunale per far svolgere lavori socialmente utili a persone che hanno ricevuto condanne leggere: vengono qui e prestano servizio gratuito; e grazie allโufficio del Welfare del Comune di Perugia รจ possibile fare da noi anche tirocini formativi retribuiti per il reintegro lavorativo. Inoltre siamo parte della rete europea dei Banchi Alimentari (Food Banks) e per questo riceviamo prodotti anche dalla Comunitร Europea. LโEuropa produce cibo per essere utilizzato in caso dโemergenza o catastrofi, una parte di questo viene destinata anche ai banchi alimentari; la gestione di questi prodotti spetta a noi, tutto deve essere trasparente e tracciato, vengono verificati gli enti e lโutente finale che riceve la merce. Merce che ovviamente non รจ rivendibile e per questo ha un packaging particolare proprio per evitare il commercio privato.
โI distretti del cibo possono imprimere una svolta positiva al modo di fare impresa nel settore agricoloโ. Cosรฌ il sottosegretario al Mipaaf ed ex ministro, il senatore Gianmarco Centinaio, ha concluso il dibattito in videoconferenza โI distretti del cibo: opportunitร e prospettive per il settore agro-alimentare in Umbriaโ organizzato venerdรฌ scorso dal Gal Trasimeno-Orvietano.
Allโappuntamento hanno partecipato circa 70 persone in rappresentanza delle imprese e delle istituzioni locali che hanno potuto ascoltare dai rappresentanti del Governo, del Parlamento e della Regione le indicazioni sul percorso da seguire e le opportunitร da cogliere.
โUna importante occasione di confronto tra imprese e istituzioniโ, commenta soddisfatto il presidente del Gal Trasimeno-Orvietano, GionniMoscetti. โDai rappresentanti del Governo e del Parlamento – prosegue – sono arrivate preziose parole di sostegno e incoraggiamento che ci stimolano a proseguire con slancio lโattivitร che stiamo portando avanti con lโobiettivo di arrivare al riconoscimento dei Distretti del cibo nei nostri territori. In questo senso riteniamo che sia stata fondamentale la decisione dellโassessore regionale Roberto Morroni di inserire i Gal tra i possibili soggetti proponenti. Ma prima ancora la giunta regionale della presidente Tesei, a differenza del passato, ha creduto nelle opportunitร che possono arrivare dai distretti del cibo, introdotti dal Parlamento nel 2018, strutturando il percorso di competenza regionale che prima non era stato delineatoโ.
โLa nuova Giunta Regionale – ha sottolineato il vicepresidente della Regione Umbria e assessore allโAgricoltura, Morroni – ritiene che i distretti costituiscano un valido strumento per i nostri territori, una nuova opportunitร e un nuovo modello a sostegno dellโeconomia rurale. Sono inoltre indispensabili per stimolare una cultura che รจ quella dellโagire insieme, una strada necessaria per costruire lo sviluppo del futuro, creando collaborazione e non competizione, una strada ormai obbligata per il mondo imprenditoriale che nella nostra regione tende a una dimensione medio/piccola se non microโ.
Il presidente della commissione Agricoltura alla Camera, lโonorevole Filippo Gallinella, nel suo intervento ha voluto evidenziare lโimportante attivitร dei Gal con i quali, tra lโaltro, รจ in procinto di organizzare un forum sulla riforma della PAC. โI distretti sono un progetto da portare avanti – ha detto – molto importanti per i contratti di filiera, per esaltare le eccellenze che il nostro territorio ha da offrire e mettere insieme sostenibilitร e ambienteโ.
โLa sostenibilitร e la tutela dellโambiente sono fondamentali ed รจ questa la filosofia dei Distretti che hanno tra gli obiettivi quelli di ridurre lโimpatto ambientale delle attivitร agricole salvaguardando i territori e il paesaggio ruraleโ, ha detto il senatore Luca Briziarelli, membro della commissione Ambiente al Senato complimentandosi con il lavoro svolto dalla Regione Umbria per aver consentito la realizzazione dei Distretti del cibo e con il Gal per aver colto lโoccasione.
A incoraggiare il lavoro del Gal Trasimeno Orvietano anche le parole del sottosegretario al Mipaaf, Gianmarco Centinaio. โAttraverso i distretti del cibo – รจ possibile mettere insieme lโaspetto agricolo con quello ambientale, le ricchezze storiche e artistiche con la vocazione turistica del territorio. Il pacchetto di progetti deve essere importante non solo sotto lโaspetto economico ma con un respiro di medio lungo periodo, il distretto deve dare la svolta innovativa al modo di fare impresa a favore di una prospettiva seria per il futuroโ.
โLe parole degli ospiti e lโinteresse mostrato dalle imprese – commenta il direttore del Gal Trasimeno-Orvietano, Francesca Caproni – ci forniscono la spinta motivazionale giusta per partire subito con la costituzione del tavolo tecnico che ci impegnerร a costruire la proposta di progetto di distretto. Un percorso di continuo confronto e condivisione con imprese e istituzioni per arrivare presto alla presentazione del riconoscimento alla Regione dellโUmbria. I prossimi appuntamenti saranno infatti i tavoli di concertazione sui progetti e sulle procedure, sui quali abbiamo giร coinvolto in fase di animazione giร circa 100 imprese e 20 comuniโ.
Il Gal Trasimeno-Orvietano si prepara a svolgere un ruolo da protagonista per la promozione dei distretti del cibo del Trasimeno e dellโOrvietano.
ร stato questo lo spirito con il quale lunedรฌ 15 marzo scorso รจ stata organizzata una riunione, in collegamento remoto, con la presenza dellโAssessore Regionale alle Politiche Agricole Roberto Morroni, il consigliere regionale Eugenio Rondini, 28 Aziende Leader del settore Agroalimentare con sede negli otto comuni dellโarea del Trasimeno e il Parco Tecnologico Agroalimentare dellโUmbria. Il prossimo appuntamento sarร invece organizzato per Orvieto tra la fine di marzo e la prima decade di aprile. Infatti il Gruppo di Azione Locale si candida ad essere soggetto proponente, dei distretti del cibo ritenendo questa opportunitร un trampolino di lancio per creare un nuovo modello di sviluppo del settore agroalimentare, in una area nella quale la varietร di prodotti, dal vino allโolio, dai legumi al pesce di lago, dallo zafferano alla fagiolina, alle carni, ai salumi e ai formaggi di qualitร coinvolgono un considerevole numero di aziende che, in genere, uniscono a tutto questo anche lโaccoglienza turistica creando una importante economia locale. Rilevante รจ anche la presenza di Aziende Biologiche, un altro tassello fondamentale per promuovere la qualitร dei prodotti.
Un ringraziamento sincero allโassessore Morroni da parte degli organizzatori, non solo per il prezioso contributo allโevento, ma anche per aver voluto inserire i Gal tra i soggetti proponenti i distretti del Cibo. “Bisogna avere consapevolezza che in Umbria abbiamo luoghi di produzioni di qualitร , veri e propri giacimenti che ci richiedono capacitร di intraprendere per creare un volano di sviluppo in tema di crescita โ ha ricordato lโassessore Morroni โ e i distretti del cibo sono una opportunitร da cogliere consapevoli del fatto che sulla qualitร non scende mai il tramonto neanche in periodi di crisi. Questi progetti possono rappresentare una opportunitร unica, affinchรฉ le piccole aziende possano collaborare, fare rete, in una ottica di innovazione, sperimentando nuovi modelli organizzativi in particolare nella digitalizzazione e nella ricerca”. Ha ricordato inoltre Morroni, che i fondi dei distretti del cibo vengono dal Ministero delle Politiche Agricole sono quindi aggiuntivi rispetto al PSR e ai fondi europei e che, nel bando dellโanno scorso sono rimasti inutilizzati a livello nazionale, 18 milioni di euro. In considerazione di questo fatto e anche della uscita del prossimo bando ha invitato i promotori a mettersi al lavoro per candidarsi celermente allโaccreditamento regionale.
Il compito del Gal sarร impegnativo, ma di fronte alla possibilitร di attrarre quatto milioni di euro per ognuno dei due territori per investimenti, promozione e ricerca, destinati alla rete delle imprese che parteciperanno, occorre passare subito alla fase operativa. Quindi il Gal inizierร a espletare tutti quegli adempimenti che ci dovranno vedere pronti a cogliere le opportunitร del bando del MIPAAF, primo dei quali il coinvolgimento dellโUniversitร per le attivitร di ricerca, ma anche lโanimazione presso gli imprenditori del settore che sono i veri protagonisti del progetto. Soddisfazione peraltro รจ stata dimostrata, giร in questo primo incontro, dalla qualificata presenza delle aziende che hanno partecipato.
Ha chiuso lโincontro il consigliere regionale Eugenio Rondini, referente per lโarea del Trasimeno, che ha portato il suo contributo allโiniziativa garantendo lavoro e vicinanza al territorio alle imprese e al Gal sottolineando che il Trasimeno รจ unโarea ricca di potenzialitร , che vanno messe a sistema, e consapevole del fatto che i distretti del cibo possano essere lโoccasione per lanciare un nuovo modello di sviluppo per il settore agroalimentare umbro.
Negli ultimi 20-30 anni รจ maturato un rinnovato interesse per il cibo sano e di qualitร , e lโUmbria si trova proprio nel bel mezzo di questo Rinascimento, che include sia antiche qualitร di prodotti sia cibo biodinamico e biologico.
Sapori antichi
Gli alimenti antichi o โdi una voltaโ fanno riferimento a colture che sono state riscoperte dopo anni di scarso utilizzo o addirittura di inutilizzo. ร stato ricostruito lโalbero genealogico delle sementi per piantare prodotti vegetali che sembravano ormai perduti, rimpiazzati da nuove varietร o da ibridi. Molto spesso, non รจ possibile trovare questi prodotti nemmeno nei punti vendita. Alcuni di essi possono non essere esteticamente attraenti come i loro alter ego moderni, ma possiedono un gusto unico e delizioso.
Per piรน di trentโanni, alcuni coltivatori nei pressi di Cittร di Castello sono andati alla ricerca di antiche varietร di alberi da frutto, e ora il loro frutteto include meli, peri, ciliegi, susini, alberi di fichi e di mandorle. Tutti gli esemplari sono stati catalogati e i loro semi vengono conservati. Proprio per promuovere i frutti โdi una voltaโ, i coltivatori hanno messo in vendita i loro alberi storici tramite lโAzienda Agricola Archeologia Arborea, rendendoli disponibili anche al grande pubblico.
Osserviamo le stelle
Il metodo biodinamico, dal canto suo, si riferisce ad un tipo di agricoltura basata sullo stretto rapporto con i ritmi della natura. Seguendo i principi elaborati da Rudolf Steiner negli anni Venti del Novecento, ha come obiettivo quello di restaurare, mantenere e potenziare la sinergia con lโambiente. Gli agricoltori piรน importanti cercano altresรฌ di differenziare le colture, di usarne altre complementari – come quella del trifoglio o dellโorzo per reintrodurre azoto nel terreno – e di ruotarle frequentemente, ma anche di tenere in considerazione la posizione della luna e delle stelle nel momento della semina e del raccolto.
In Umbria si possono trovare diversi prodotti di questo tipo, come il vino dellโAzienda Fonteseccadi Cittร della Pieve, quello della Fattoria Mani di LunaTorgiano, o di Raรฌna, il cui quartier generale si trova a Montefalco. Allo stesso modo, tra le offerte di alcune aziende si annoverano olio biodinamico โ come nel caso dellโAzienda Agraria Hispellum di Spello o di Fonte Verginedi Terni โ o cereali, come nel caso dell’Azienda Biodinamica Conca dโOrodi Gubbio o Torre Colombaiadi San Biagio della Valle (una frazione di Marsciano). Alcuni caseifici locali producono formaggi con il latte di ovini allevati secondo i principi della biodinamica, come per esempio la Fattoria Il Secondo Altopianodi Orvieto.
Ci si puรฒ associare a diverse organizzazioni di produttori biodinamici, delle quali Demeterรจ riconosciuta a livello globale, mentre lโAssociazione Nazionale per lโAgricoltura Biodinamica, gruppo diffuso a livello nazionale, ha il suo distaccamento umbro proprio a Spello.
La questione del biologico
โBiologicoโ รจ forse la piรน controllata โsebbene fraintesa- nomenclatura che possiamo trovare oggi sulle nostre tavole. Solo una decina di anni fa, il termine era usato in maniera piuttosto approssimativa e senza alcuna certificazione preventiva; adesso invece, attenersi ai severi prerequisiti richiesti dalle etichette significa avere avuto lโautorizzazione ad usare la parola โbiologicoโ da parte di alcune agenzie governative. Lโaccettazione allโinterno di questa rete implica severi controlli delle quantitร e delle tipologie di fertilizzanti usate, il divieto di usare pesticidi e erbicidi, e dichiarazioni sul trattamento sporadico delle colture โ soltanto quando la pioggia o i cambiamenti climatici ne rendono necessario lโuso.
La famosa Foglia Verde รจ garanzia di biologico e indica che il prodotto รจ stato soggetto ad una serie di controlli europei operati sulle direttive della legge 834/2007. In Umbria ci sono una serie di enti che possono conferire la foglia verde, tra cui ICEA, Ecocert (un ente di origine francese), Suolo e Salute, Bioagricert.
Un processo delicato
Per essere riconosciuto come biologico, un prodotto deve essere raccolto o lavorato attraverso strumenti certificati.
Nel caso dei cereali, il coltivatore deve inviare il proprio raccolto ad un molino certificato, come per esempio il Molino Silvestridi Torgiano, che macina e rivende la farine ottenute sia a privati, sia a ristoranti umbri e toscani.
Allo stesso modo, per produrre ad esempio un olio che sia biologico, la spremitura delle olive deve avvenire in un frantoio che abbia ottenuto una certificazione in tal senso. Il momento migliore per macinare รจ la mattina, quando ancora cโรจ la possibilitร di utilizzare macchinari puliti, senza residui di prodotti non biologici.