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Uno dei protagonisti di Expo 2015 รจ stato il Pane di Strettura, prodotto caratteristico dellโ€™Umbria insieme ai tartufi, allo zafferano di Cascia, al farro di Monteleone di Spoleto e alla patata rossa di Colfiorito. In questa mescolanza di culture, tradizioni e abilitร  artigianali che prende il nome di Expo, lโ€™Umbria ha voluto farsi rappresentare anche da un prodotto inflazionato quanto genuino: il pane.

Ma perchรฉ proprio da quello di Strettura?

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Locus amoenus e i lavori di una volta

Strettura, diversamente da ciรฒ che suggerisce il nome, รจ una bella valle situata a circa 13 km da Spoleto, la cui ampiezza permette la coltivazione di antiche qualitร  di cereali ormai accantonate dalla grande produzione industriale. Le spighe dorate tappezzano i dolci declivi, i quali sembrano suggerire la forma tondeggiante che assumerร  il prodotto finito e, prima ancora, la soave consistenza della pasta unita alla leggerezza della lievitazione.

Sembra unโ€™oasi, Strettura. Le acque sorgive che sgorgano dalle rocce appenniniche la rendono un luogo ameno, in cui passeggiare; Spoleto รจ vicina, ma abbastanza lontana da lasciare questo paesino nella tranquillitร  propria dei luoghi antichi e dalle tradizioni genuine. Sembra di sentire nellโ€™aria il profumo del pane appena cotto, emblema di quanto cโ€™รจ di piรน buono e familiare nelle cose del mondo.

Tempi che cambiano

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Eppure le abitudini degli italiani sono cambiate: il consumo di pane, rispetto al passato, sembra diminuito. Secondo la Coldiretti, nel 2016 ogni persona ha mediamente consumato 85 grammi di pane al giorno, contro i 1100 degli anni dellโ€™Unitร  dโ€™Italia.

Un cambiamento testimoniato anche dagli innumerevoli modi di dire che hanno a che fare con la bontร  del pane e con la sua essenziale presenza sulle tavole โ€“ยซsei buono come il paneยป, ยซvendere come il paneยป, ยซnon cโ€™รจ cibo da re piรน gustoso del paneยป, etc. Detti che un tempo avevano la propria ragion dโ€™essere nella difficoltร  a reperire alimenti altrettanto nutrienti e spendibili, ma che oggi sembrano ormai gusci, svuotati di qualsiasi appiglio alla realtร .

รˆ vero che mangiamo meno pane, ma quando lo facciamo desideriamo provare unโ€™esperienza unica, elevata rispetto alla piattezza delle produzioni industriali. Oggi il consumatore sceglie prodotti a base di cereali alternativi al frumento โ€“kamut e farro, anche per via delle intolleranze alimentari sempre piรน evidenti -, ma sceglie anche di acquistare prodotti a chilometro zero e ad alto valore nutrizionale, che possano in qualche modo innalzare la qualitร  della sua esperienza culinaria.

Piรน qualitร  e meno quantitร , dunque, insieme alla volontร  di consumare anche prodotti che siano il frutto dellโ€™amore e del rispetto per la terra, e delle persone che li perpetrano.

Il pane di Strettura รจ lโ€™emblema di queste mutate abitudini alimentari. Si pone altresรฌ come anello di congiunzione tra passato e presente, unendo una filiera produttiva appartenente al passato con il moderno consumatore, piรน consapevole e attento.

ยซTu proverai sรฌ come sa di sale / lo pane altruiยป D. Alighieri, Paradiso โ€“ canto XVII

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รˆ vero, il pane di questo paesino dellโ€™entroterra umbro รจ merce rara: le colture sono limitate, peculiari di quelle terre che lambiscono quel versante appenninico; lโ€™acqua utilizzata รจ solo quella delle sorgenti, con quelle esatte proprietร  chimico-fisiche.

Il pane stesso non รจ adatto alla grande distribuzione, legato comโ€™รจ ad una lavorazione lenta e artigianale. รˆ infatti composto di farina di grano tenero, sapientemente unita al lievito della panificazione precedente e allโ€™acqua di sorgente appena salata: il pane di Strettura รจ infatti un pane sciapo, come lo sono notoriamente altri suoi parenti umbri, toscani e marchigiani.

Questa pagnotta, segnata con una croce al centro, riposa tutta la notte; il giorno dopo, lโ€™impasto viene rinfrescato con lโ€™aggiunta di altra acqua tiepida e farina. Segue una lavorazione rigorosamente manuale, che ha lo scopo di rendere lโ€™impasto liscio, omogeneo e con una consistenza โ€œgiustaโ€ che solo i fornai di Strettura sanno riconoscere.

Ancora alcune ore di lievitazione e finalmente si puรฒ procedere alla cottura, fatta esclusivamente in un forno di mattoni alimentato da fascine della macchia mediterranea: esse donano al filone acciaccato il caratteristico aroma che, insieme alla crosta non troppo spessa e alla mollica compatta, lo rendono il perfetto accompagnamento a salumi, formaggi, verdure e piatti brodosi.