fbpx
Home / Posts Tagged "Carnevale"

Grande successo dellโ€™ingresso trionfale del Bartoccio e della Rosa nel corteo carnevalesco con il carro agricolo, musica, canti, balli, tamburi, e le maschere del territorio.

Si รจ concluso con grande successo il fine settimana delle Giornate del Bartoccio 2024, con la Gara di Bartocciate e il corteo dellโ€™Ingresso trionfale del Bartoccio.

Venerdรฌ 2 febbraio, al Circolo di Ponte dโ€™Oddi, notevole colpo di scena con le votazioni della Gara di Bartocciate, che ogni anno mette in campo i poeti perugini per satireggiare il potere e il malcostume: infatti il pubblico, dopo aver ascoltato le bartocciate presentate dagli autori o lette dal Bartoccio, alias Graziano Vinti, ha espresso le sue preferenze, che hanno dato un risultato davvero sorprendente. Ecco il podio dei classificati:

 

Primo classificato: Luigi Cordidonne

 

 

  • Primo classificato: Luigi Cordidonne, con la bartocciata Lu Sindacu de Terni.
  • Seconda classificata: Nuvoletta Giugliarelli, con la bartocciata โ€˜L re a cavallo sta a guardร ;
  • Terzo classificato: Stefano Vicarelli, con Il Bartoccio tra guerra e pace;

 

Ebbene sรฌ, per la prima volta nella storia, un ternano vince la Gara delle bartocciate perugine! Si tratta davvero di un fatto storico, che amplia il raggio dโ€™azione delle Bartocciate: โ€œSiamo davvero lieti che il pubblico perugino abbia apprezzato e premiato una bartocciata in dialetto ternatoโ€, ha dichiarato il Presidente della Societร  del Bartoccio, Renzo Zuccherini: โ€œรจ un fatto che mostra come la nostra cittร  oggi non sia piรน il borgo chiuso in se stesso, ma รจ ormai formata da cittadini che provengono non solo da tutta la regione, ma da tante regioni italiane e da tanti paesi, con tante presenze culturali che arricchiscono la cittร  e si contaminano nel segno dellโ€™aperturaโ€.

Dopo la Gara, il Circolo di Ponte dโ€™Oddi ha offerto uno stuzzichino, ossia un bocon de damagnร ย a tutti i presenti, e poi alle ore 21,00 รจ iniziato lo spassosissimo Corzo de Perugino tenuto dal docente Diego Mencaroni assistito dal lettore Leandro Corbucci.

Il momento culminante delle Giornate si รจ avuto nel pomeriggio di sabato 3 febbraio, quando musicanti, ballerini, figuranti, maschere varie hanno cominciato a radunarsi ai giardini Caselli Moretti, proprio sotto la chiesa di S. Ercolano, dietro al carro agricolo tirato da due bovini su cui, secondo lโ€™antica tradizione, il Bartoccio e la Rosa fanno il loro ingresso trionfale in cittร . Sul carro, a suonare lโ€™organetto e a recitare bartocciate cโ€™era Graziano Vinti come Bartoccio, accompagnato da Gigliola Giorgetti nei panni della Rosa.

 

Bartoccio e la Rosa

 

La bartocciata รจ stata distribuita in foglio volante, proprio come avveniva nei secoli passati. Ai bambini invece รจ stata distribuita la bandierina del Bartoccio, che hanno sventolato gioiosamente per tutto il corteo. Il corteo, tutto pedonale sia per rispettare la tradizione, ma anche per scelta ecologica verso il futuro, si รจ incamminato per viale Indipendenza, via Baglioni, piazza Matteotti, via Fani, per entrare infine in corso Vannucci fino a piazza ndella Repubblica. Qui il Bartoccio รจ salito sul palco, dove รจ stato proclamato non solo โ€œre del carnevaleโ€, come da tradizione, ma questa volta anche โ€œsindaco di Perugiaโ€, tanto per richiamare lโ€™attuale fermento pre-elettorale.

A questo punto il Bartoccio ha chiamato a presentarsi le due maschere del territorio perugino che hanno partecipato al corteo, cioรจ Carnโ€™valino di Pretola e Toni di Magione, facendole conoscere al pubblico perugino. Un ringraziamento รจ stato rivolto anche ai volontari Auser, che hanno discretamente accompagnato tutto il corteo. Quindi il Bartoccio ha chiamato ad esibirsi davanti al palco la Filarmonica โ€œG. Verdiโ€ di Spina, con le sue fantastiche Bartoccine (cioรจ le majorettes che aprivano il corteo); i figuranti contadini di Civitella dโ€™Arna, e poi via via le scuole di ballo Polvere di Stelle e Hakuna Matata, e il gruppo di percussionisti di Anarchia ritmica.

Cosรฌ la piazza si รจ riempita delle musiche della banda, degli organetti, delle fisarmoniche, dei balli, e dai ritmi frenetici delle percussioni, mentre il Bartoccio ha chiuso la manifestazione recitando la โ€œBartocciata 2024โ€ e cantando la Canzona del Bartoccio, accompagnato dalle buffe movenze della Rosa.

Si prepara il corteo carnevalesco che accompagnerร  il Bartoccio nel suo ingresso in cittร : Perugini e Perugine, preparatevi a partecipare!

Dopo qualche anno di forzata interruzione, dovuta al covid e alle sue conseguenze, finalmente questโ€™anno vedremo di nuovo il Bartoccio e la sua Rosa entrare trionfalmente in cittร  sul carro tirato dai buoi, in mezzo al corteo di canti, balli, musica e maschere.

Si riprende quindi lโ€™antica tradizione dellโ€™ingresso trionfale del Bartoccio, che sul carro suonerร  e canterร  e declamerร  le taglienti bartocciate perugine, che colpiranno inesorabilmente i potenti di turno. La particolaritร  del corteo รจ di essere formato solo da gruppi a piedi o con mezzi trainati da animali, con esclusione di qualsiasi mezzo a motore: in questo modo, mentre da un lato si riprende lโ€™antica tradizione del carnevale perugino, dallโ€™altro si assume anche un atteggiamento ecologico e si guarda al futuro, immaginando una cittร  piena di persone e libera dalle auto e dal traffico. Il corteo รจ previsto per sabato 3 febbraio; in caso di pioggia o neve, sarร  rinviato al 10 febbraio.

 

 

Intanto in questi giorni il Bartoccio e i suoi compari: la Rosa, Mencarone, la Santina, Truffarello, Rubbagalineโ€ฆ, stanno organizzando alcune iniziative per il prossimo Carnevale di Perugia, con le Giornate del Bartoccio giunte ormai alla tredicesima edizione, malgrado le difficoltร  organizzative e lโ€™assenza di sostegno pubblico. Giรน nella stalla, intanto, ruminano i buoi che tireranno il carro su cui il Bartoccio, anche nel 2024, farร  il suo ingresso trionfale in cittร .

Il corteo del Bartoccio vedrร  anche questโ€™anno sfilare i musicisti della Filarmonicadi Spina con leย  graziose e agili โ€Bartoccineโ€ (majorettes), i figuranti contadini di Civitella dโ€™Arna, e poi il gruppo folcloristico Agilla e Trasimeno, alcune pro loco del Territorio, scuole di ballo come Polvere di Spelle e Hacuna Matata, le percussioni di Anarchia Ritmica, e altri gruppi ย danzanti che si vanno iscrivendo in questi giorni, ed infine i volontari dellโ€™Auser. Chiunque puรฒ partecipare al corteo, mascherandosi, cantando o ballando. Si puรฒ venire in bicicletta o su mezzi trainati da animali, ma non sono ammessi mezzi a motore. I gruppi, per ragioni organizzative, devono prenotarsi allโ€™indirizzo societadelbartoccio@gmail.com.

Appuntamento dunque, a tutti i Perugini e le Perugine, ai turisti e visitatori, per il sabato 3 febbraio!

La gara di Bartocciate 2023 se l’aggiudica Giovanni Alunni con “Bartoccio e Mencarone per Perugiaโ€ฆ ncol magone!”

Il Bartoccio

Anche quest’anno si รจ svolta la tradizionale gara carnevalesca di Bartocciate,ย versi dialettali che Bartoccio – maschera tipica perugina che risale al 1600 – enuncia per colpire i personaggi noti, per smascherare i soprusi dei potenti e per evidenziare le lacune e le malefatte della societร , suscitando riso, ma anche riflessione.

L’evento folkloristico ha visto la partecipazione di 15 autori (Stefano Vicarelli, Giampiero Contena, Giovanni Alunni, Italo Landrini, Marco Fusi, Marinella Boco, Gian Paolo Migliarini, Fernanda Mollica, Nuvoletta Giugliarelli, Sergio Tardetti, Anna Martellotti, Fraido, Grifetta Sofy, Angela Lombardi, Giuseppe Pieristรจ e Mario Ficola), che si sono dati battaglia a colpi di rime e dialetto. Un’attenta votazione nelle mani dei presenti ha decretato poi il vincitore, Giovanni Alunni (per il secondo anno consecutivo) con la Bartocciata dal titolo: Bartoccio e Mencarone per Perugiaโ€ฆ ncol magone!
ยซCon il mio stornello metto in evidenza la fine di quel circuito di botteghe e mestieri – ben presente negli anni ’80 e primi anni ’90 specialmente nel Borgo d’Oro (Porta Santโ€™Angelo). Nell’operoso quartiere perugino infetti, erano presenti mestieri che si tramandavano di generazione in generazione e che ora sono spariti, questo ha a che fare anche con lo spopolamento del centro storicoยป ci spiega lโ€™autore.

Il nostro lettore Giovanni Alunni ci ha mandato queste poesie di Carnevale scritte da due poeti dialettali perugini, Umberto Calzoni e Nello Cicuti, per celebrare il Martedรฌ Grasso con un pizzico di goliardia e nostalgia.

La prima poesia in lengua perugina รจ di Umberto Calzoni (1881/1959), ben piรน noto per essere stato ยซun appassionato cultore di Archeologia e Preistoria. Conseguรฌ la libera docenza presso lโ€™Universitร  di Roma nel 1935. Fu direttore dei Musei Civici di Perugia dal 1925 al 1958ยป il quale, nelle sue Le trappele del monno, (tipografia Donini e Tilli) pubblicate fine anni Cinquanta, scrive:

CARNOVELE

Carnovรจle: mโ€™aguardo nsu lo specchio

e stento dโ€™arconosceme chi sรฒe:

mโ€™artrovo trasformรจto โ€˜n gran bel pรฒe,

nun resta piรน da illรนdese: soโ€™ vecchio!

 

รˆ โ€˜n pezzo che a cavรจ lโ€™acqua ncol secchio

dal fonno diโ€™ mรฌ anne โ€˜ncuminciรฒe,

e โ€˜l nummero de quanti ne cavรฒe

ve โ€˜l posso anco svelรจ, ma nto โ€˜n orecchio.

 

Carnovรจle: jโ€™รฒ ditto stamatina

de preparamme i strรนfoli ncol miรฉle

ta la miโ€™ moje e โ€˜l brodo de galina.

 

E si ntlo specchio cโ€™รฉsse visto mรจle

o mโ€™รฉsse aposta lue โ€˜na mascarina?

Lassรจmolo โ€˜n poโ€™ fรจ, โ€˜gni burla vรจle.

 

L’altra poesia รจ di Nello Cicuti e fa parte dalla raccolta De gnโ€™erba โ€˜n fascio del 1983.

โ€˜L CARNVALE

Mโ€™arcordo quanโ€™ chโ€™ cโ€™evo diciottโ€™anni,

a carnvale era โ€˜na gran festa:

partimme io, Giulio, Gino, Nanni

la sera, anchโ€™si cโ€™รจra la tempesta,

 

gimme a cercร  le veje famijari

perchรฉ alora nnโ€™era comโ€™adesso

che tuttโ€™ lโ€™anno ballonโ€™ ti โ€œlocaliโ€

e si nnโ€™รจ carnvalโ€™ ballon listesso;

 

alora cโ€™toccava de sfruttallo

โ€˜l periodo dedicato al carnvale

e โ€˜n sโ€™ faceva piรน mamanco โ€˜mballo,

fnito โ€˜l tempo e forse era normale.

 

Adesso โ€˜nvece โ€˜n guardonโ€™ piรน ta niente

sโ€™ polโ€™ fa tutto, รจ tutto regolare.

Ma saria ora che lโ€™capissโ€™ la gente

che oggigiorno รจ tutto โ€˜n carnvale!

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di polpa di maiale tritata
  • 200 g di polpa di vitello tritata
  • 6 cucchiai di pecorino grattugiato
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • scorza grattugiata di un’arancia non trattata
  • 1 cucchiaio d’uvetta
  • 1/2 cucchiaio di maggiorana fresca tritata
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 l di brodo di carne, possibilmente di gallina
  • 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
  • sale
  • pepe

Preparazione:

Porre le carni in una casseruola assieme all’olio e farle cuocere. Una volta cotte e raffreddate, porle in una terrina con pecorino, pinoli, scorza d i un’arancia, uva secca, maggiorana e aglio tritato. Salare, pepare e legare con l’uovo. Formare delle polpette, immergerle nel brodo di gallina bollente e cuocerle. Servire ben calde.


Queste polpette, in uso nel perugino il martedรฌ di Carnevale in alternativa alle polpette di fegato, a volte venivanoo fritte e ripassate in umido. Durante tutto l’anno e in tutta l’Umbria, di tanto in tanto si facevano le polpette, ma รจ difficile ricostruirne le ricette perchรฉ, in genere, servivano per non buttare gli avanzi. Quando si poteva, perรฒ, per insaporire si metteva la scorza dell’arancia e un po’ di salsiccia.

 

Per gentile concessione di Calzetti & Mariucci Editore

Ingredienti per i penchi:

  • 400 g di farina
  • 4 uova
  • sale

Ingredienti per il condimento:

  • 3 salsicce
  • 60 g di guanciale
  • 2 uova
  • 3 cucchiai di succo di limone
  • 3 cucchiai di panna liquida
  • pepe
  • noce moscata
  • sale

Per accompagnare:

  • pecorino o parmigiano

Preparazione:

Con la farina, le uova e un pizzico di sale, ricavare una sfoglia piรน spessa di quella normale; farne delle tagliatelle larghe. Porre in un tegame il guanciale a pezzetti e, quando il grasso sarร  quasi sciolto, le salsicce sbriciolate. Quando guanciale e salsiccia saranno cotti, scolare il grasso. Sbattere le uova in una terrina, insieme al succo di limone, la panna, la noce moscata, il sale e il pepe.
Versare nel tegame i penchi lessati al dente e ben scolati, farli insaporire per un attimo, poi unire la salsa e amalgamare a fuoco basso. Unire il formaggio grattugiato e servire.


Secondo la leggenda, questa preparazione รจ nata nel castello di Vetranola di Monteleone di Spoleto nel 1494: pare che a inventarli, per rabbonire i capitani di un esercito invasore, sia stata una giovane del luogo. Preparati in tutta la zona tra Monteleone e Cascia, i penchi – che qualcuno chiama anche strascinati – si possono preparare anche senza panna. In mancanza dei penchi, con la stessa salsa si possono usare i rigatoni. Sono tipici del periodo di Carnevale.

ยซPar che ognun di Carnevale a suo modo possa far; par che ora non sia male anche pazzo diventar. Viva dunque il Carnevale, che diletti ci suol dar. Carneval che tanto vale, che fa i cuori giubilarยป. (Carlo Goldoni).

In pieno tempo carnevalesco tutti si travestono, nellโ€™aria cโ€™รจ odore di divertimento e ยซogni scherzo valeยป. Anche lโ€™Umbria – come da tradizione – si prepara a sfoggiare le sue maschere della Commedia dellโ€™Arte: cinque esemplari davvero particolari che richiamano vizi e virtรน della societร  e che sberleffano i poteri forti. Il furbo, lโ€™avaro, il mattacchione o il rozzo saggio: personaggi antichi, ma sempre attuali.

Bartoccio

La maschera umbra piรน famosa รจ senza dubbio il Bartoccio che arriva direttamente da Pian del Tevere โ€“ un territorio contadino tra San Martino in Campo e Torgiano. Con la sua giacca verde, il gilet rosso porpora e i pantaloni di velluto scuro sfila durante il Carnevale su un carro trainato da buoi per il centro di Perugia con la moglie Rosa, sempre piena di brillocchi ed enuncia rigorosamente in dialetto perugino le sue bartocciate: versi diretti a colpire i personaggi noti dellโ€™epoca, a smascherare i soprusi dei potenti e a evidenziare le lacune della societร , suscitando riso ma anche riflessione. Rappresenta, come tutti i personaggi carnevaleschi, vizi e virtรน dellโ€™uomo: รจ rozzo, sveglio, divertente e saggio. La sua figura, forse popolare o forse inventata dagli scrittori e dai poeti cittadini, risale alla Commedia dellโ€™Arte e se ne trovano tracce giร  dal โ€˜600 nella tradizione letteraria locale. Durante il Risorgimento รจ diventato un simbolo della cittร , incarnando alla perfezione lo spirito perugino che si ribellava al papato.

 

L’arrivo del Bartoccio a Perugia

Le maschere di Avigliano Umbro

Ci sono poi Nasotorto, Nasoacciaccato, Chicchirichella e Rosalinda che nascono ad Avigliano grazie a una nenia risalente al XVI-XVII secolo, recitata dai bambini e molto diffusa in varie zone dellโ€™Umbria. ยซChi รจ morto? Nasotorto. E chi lโ€™ha sotterrato? Nasoacciaccato. E chi ha suonato la campanella? Quel birbone di Chicchirichella. E chi รจ la piรน bramata e mai convinta? La figlia della Florinda. E chi รจ, chi รจ? La bella Rosalindaโ€ฆยป. Nel 2015 dopo una solenne cerimonia le quattro maschere sono state iscritte allโ€™anagrafe del Comune di Avigliano Umbro e ora fanno parte a tutti gli effetti della tradizione carnevalesca regionale. Con il loro dialetto, che รจ un insieme di lingue che vanno dallโ€™Alta Valle del Tevere alla Conca Ternana, portano in scena le tipiche caratteristiche dellโ€™uomo: lโ€™avarizia, la furbizia, la creativitร  e la gentilezza. Il primo di cui parlare รจ Nasotorto, avaro, possidente, asociale e pieno di paure, convinto che esistano solo due tipi di persone: gli ingenui che sfrutta e i bugiardi che invece evita. Per non spendere quattrini rinuncia a riscaldarsi, per questo รจ sempre raffreddato e porta con sรฉ un fazzoletto bianco che sventola quasi come un vezzo.

Nasoacciaccato invece รจ uno spirito libero, รจ furbo e imbroglione. Non ama avere vincoli e obblighi di nessun tipo; ha grandi doti di affabulatore e per questo รจ capace di farsi ben volere dagli altri. Gira sempre con il suo bastone a cui รจ appeso un fagotto in cui sono racchiusi i suoi averi ed รจ sempre alla ricerca di qualcuno da imbrogliare. Spesso in compagnia di Chicchirichella, suo amico e rivale in amore, entrambi vogliono conquistare Rosalinda.

Chicchirichella rappresenta lo spirito libero, un eterno Peter Pan: รจ esuberante e creativo, ma anche eccentrico e divertente. Vive di musica, non ha regole ed รจ innamorato di Rosalinda che contende con lโ€™amico Nasoacciaccato che incontra nellโ€™osteria in cui sono soliti ubriacarsi.

Infine, cโ€™รจ la bella e furba Rosalinda che grazie al suo fascino รจ capace di attirare le attenzioni maschili e pilotare a suo favore lโ€™amore anche se รจ sempre indecisa tra i suoi due spasimanti Chicchirichella e Nasoacciaccato. รˆ una lontana parente di Nasotorto e spera nella sua ereditร . รˆ un personaggio positivo e incarna lโ€™archetipo della principessa o della seduttrice sensibile, abile nel costruire relazioni dโ€™amore e perchรฉ capace di ispirare emozioni.

[Per 8 persone]

Ingredienti per la pasta dei ravioli:ย ย 

  • 600 g di farinaย 
  • 6 uovaย 
  • 1 pizzico di saleย 

Ingredienti per il ripieno:ย ย 

  • 1 kg di ricotta di pecoraย 
  • 5 uovaย 
  • 10 cucchiai di zuccheroย 
  • 3 cucchiai di rumย 
  • 3 cucchiai di alchermesย 
  • 1 pizzico di cannellaย 

Per condire: zucchero e cannellaย 

ย 

Preparazione:ย 

Lavorate bene la ricotta con i rebbi di una forchetta, unite le uova, lo zucchero, l’archermes, il rum e la cannella. Preparate, con le uova, la farina e un pizzico di sale, una normale sfoglia; ricavatene dei ravioli. Lessateli e conditeli con cannella e zuccheri.ย 

ย 

I ravioli dolci โ€“ o, come li chiamano in quella cittร , cravioli โ€“ erano in uso a Norcia, dove si servivano in inverno, in particolar modo per Carnevale, a volte come dolce, altre come piatto unico, altre come primo. Si potevano anche friggere; in questo caso si servivano freddi.ย ย 

ย 

Per gentile concessione di Calzetti โ€“ Mariucci Editoreย 

ย