Immergiamoci nell’affascinante mondo dell’antica cittadina umbra di Trevi in combinazione con l’immaginario di Salvador Dalรญ, nel contesto del progetto Umbria Ecologia Artificiale.
Trevi. Foto di Andrea Martina Tiberi
Attraverso l’intelligenza artificiale esploriamo la rielaborazione di Trevi sotto l’influenza surreale di Salvador Dalรญ, esaminando come il borgo si trasformerebbe se plasmato dalla creativitร del celebre artista. Dalle strade medievali alle rive del fiume Clitunno, sprofondiamo insieme in uno scenario dove storia e arte si fondono, concependo una nuova prospettiva virtuale sulla ricca ereditร culturale umbra.
Fiume Clitunno, foto surrealista di Andrea Martina Tiberi.
Intrigante scoprire che il nome stesso – Trevi – abbia radici profonde nel passato. Dal latino trivium, incrocio di tre strade, la cittadina si presenta forse come il crocevia di tre percorsi? Un punto di convergenza? La sua ricca storia ha ispirato numerosi artisti nel corso dei secoli. Il fiume Clitunno, fonte di ispirazione per poeti come Carducci, si immette nella cittadina e trasforma il borgo secondo ciรฒ che lโintelligenza artificiale ha catturato di Dalรญ. Le sue acque, che da sempre scorrono lente e tranquille, si animano di forme e colori inusuali, piante e fiori dai colori sgargianti e dalle fluide forme.
L’opera senza tempo di Dalรญ, La persistenza della memoria, ci guida attraverso il labirinto di Trevi, dove orologi molli e non, trovano un inaspettato riflesso nel fluire delle acque del fiume. I dipinti di Dalรญ, alcuni dei quali ispirati forse dalle teorie sulla relativitร di Einstein, raffigurano il tempo come una dimensione elastica. Il fluire del tempo diventa flessibile, proprio come le case che si piegano sotto l’influenza di una forza impalpabile. Questa concezione del tempo elastico trova un’eco sorprendente nel fiume Clitunno, dove le acque danzano con leggerezza e fluiditร , tra i tavoli esposti al sole degli edifici bronzei in corten.
Foto di Andrea Martina Tiberi
Le case si sciolgono sotto il calore del sole e la pressione della realtร , un’immagine della mente umana che si dissolve. Le abitazioni perdono la loro soliditร . ร come se le strade medievali di Trevi si piegassero e si torcessero sotto l’incantesimo surreale di Dalรญ, trasformando la cittร in un labirinto a tratti abbandonato. I panorami offerti dall’intelligenza artificiale, arricchiti da dettagli classici e liberty dalle forme sinuose, narrano di un ciclo perpetuo di oggetti in continua trasformazione. Ogni angolo e ogni via sembrano fungere da testimonianza dell’istante precedente a un evento della vita quotidiana dei cittadini.
Trevi. Foto di Andrea Martina Tiberi
In questo contesto, si delineano forse eccentricitร e narcisismo proprie dellโartista, con l’apparizione di una figura maschile di spalle, verosimilmente riconducibile a Dalรญ. Con acume, l’intelligenza artificiale cattura questa sfumatura della sua esistenza, offrendo agli osservatori un’illuminante percezione della personalitร singolare e provocatoria l’artista. La rielaborazione di Trevi secondo l’AI Dalรญ รจ un panorama che sfida la logica dei materiali e delle strutture, e che ci invita a riflettere sulla natura fluida e mutevole del mondo che ci circonda.ย
Stroncone rappresenta lโUmbria nellโedizione 2024 de โIl Borgo dei Borghiโ, il format legato al programma Kilimangiaro in onda su Rai3. ร possibile votare la cittadina umbra fino al 17 marzo 2024. CLICCA QUI PER VOTARE.
Stroncone รจ un borgo medioevale (fa parte dei Borghi piรน Belli dโItalia) arroccato su uno sperone di roccia e domina dallโalto la valle ternana, ai confini tra Lazio e Umbria. ร probabile che lโinsediamento sia sorto nellโAlto Medioevo, tra i secoli VII-VIII, a partire da una torre dโavvistamento posta a guardia dellโasse viario che collegava la via Flaminia e uno dei tracciati secondari della Salaria.
Stroncone
Stroncone conserva, quasi inalterato, lโaspetto di un borgo fortificato medievale. Appena fuori le mura, in Piazza della Libertร (entrata principale della cittadina) si puรฒ ammirare la cinquecentesca fontana delle Tre Tazze. Il Museo di Storia Naturale, sotto la piazza, custodisce al suo interno numerosi reperti che narrano la storia del territorio dal Giurassico fino al Pleistocene. La porta Principale, o Maggiore, immette in Piazza San Giovanni, dove si trovano il pozzo medievale, con relativa cisterna sottostantee, e lโOratorio di San Giovanni Decollato, un autentico gioiello di arte barocca, che conserva affreschi raffiguranti storie della vita del Santo.
Allโinterno del borgo, caratterizzato da stradine strette e tortuose, sorge la chiesa di San Nicolรฒ che si affaccia su un ampio sagrato, un tempo sede delle assemblee popolari: al suo interno si puรฒ ammirare una tavola dellโIncoronazione della Vergine, opera di Rinaldo di Calvi, uno dei migliori allievi dello Spagna.
Palazzo Comunale
Il Palazzo Comunale, formato dallโunione dellโantico Palazzo dei Priori del XIII secolo e del Palazzo Apostolico, costruito intorno al 1500, custodisce al suo interno numerose opere dโarte, tra cui i preziosi Corali di Stroncone, nove codici liturgico-musicali su pergamena databili al XIV secolo, arricchiti da pregevoli miniature. In Piazza della Torre si affaccia lโoratorio della Madonna del Gonfalone, mentre in Via Vici si trovano lโomonimo Palazzo e la cappella di Santa Maria della Neve o della Porta di Sotto, che conserva al suo interno un altare del primo Barocco. Il Sacrario delle Armi, in Via Contessa, espone cimeli storici, armi bianche e materiale dโarmamento donato nel corso dei secoli dagli abitanti del borgo.
Poco fuori dal centro storico, si trova il Convento di San Francesco. Allโinterno della chiesa sono conservati affreschi del primo Quattrocento, tra cui una delle piรน antiche rappresentazioni di San Francesco e lโurna con il corpo del Beato Antonio Vici, patrono di Stroncone. Nelle immediate vicinanze, si trovano il Monastero benedettino di San Simeone e i resti dellโAbbaziadi San Benedetto in Fundis.
Convento di San Francesco
Nei dintorni del borgo sorgono anche le 4 frazioni di epoca medievale: Aguzzo, Coppe, Finocchieto e Vasciano. Alle pendici del monte Macchialunga si trova la localitร turistica de IPrati, unโoasi naturalistica che offre la possibilitร di praticare numerose attivitร outdoor. Stroncone รจ meta di pellegrini: per il borgo passa La via di Francesco, Il cammino dei Protomartiri francescani e il Cammino di SantโAntonio da Padova. Nel borgo si celebrano numerosi eventi legati alla tradizione locale e al territorio, come L’Agosto Stronconese, la Festa della Castagna e Pane e Olio. Prodotto tipico รจ il Pane di Stroncone, privo di sale ma estremamente gustoso e fragrante. Il territorio ha inoltre una plurisecolare tradizione olivicola e i castagni secolari di Cimitelle offrono gustosi marroni.
Nel cuore della Valnerina, lungo la riva sinistra del fiume Nera, sorge Arrone, cittadella su un colle roccioso la cui storia millenaria รจ testimoniata da ritrovamenti quali una lastra marmorea con iscrizione, un cippo in travertino, dei bronzetti e un sigillo provenienti da un santuario sulla cima del monte Arrone, nonchรฉ una testa marmorea femminile risalente addirittura al II sec a.C.
Per le vie di Arrone
Il borgo sembra debba il suo nome alla famiglia degli Arroni, nobili romani scappati alle devastazioni di Saraceni e Ungari che, rifugiatisi in Valnerina, diedero vita al primo nucleo dellโodierno paese, costruendo nel IX secolo un castello dalla struttura difensiva medievale visibile ancora oggi; in seguito alla sottomissione degli Arroni al Ducato di Spoleto, avvenuta nel 1229, gli uomini di Arrone lo riscattarono, trasformandolo da Signoria a Comune nel 1347. Molto piรน tardi invece, nel 1860, Arrone entra far parte del Regno dโItalia e il capitano garibaldino Gaetano Turchetti passa alla storia come il primo sindaco del paese.
La sua struttura abitativa รจ composta da due nuclei antichi – La Terra e Santa Maria – e da uno periferico nella zona pianeggiante, di piรน recente insediamento. La Terra, nucleo primordiale e Castello di Arrone, racchiude tra le mura antiche la chiesa gotica di San Giovanni Battista – patrono del borgo – protagonista di un recente restauro che ha coinvolto lโabside poligonale, la torre campanaria e gli affreschi quattrocenteschi, che risentono dellโinfluenza di Filippo Lippi. Concorre al recupero del patrimonio di questo castello di poggio anche lโinstallazione di sensori Bluetooth per lโapp Visit Arrone.
Lโapp Visit Arrone
Collega i due antichi borghi lโarco dโispirazione gotica della Porta di San Giovanni; tra i vicoli stretti, fuori le mura del castello, si scorgono altre testimonianze del passato, come quelle in via del Vicinato: la chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel XV secolo con portone risalente al 1493, il medievale campanile civico, con sei arcate e quattro campane e la torre degli olivi a base quadrata, costruita durante la dominazione longobarda e ornata da un ulivo cresciutovi spontaneamente.
Chiesa di San Valentino, Casteldilago
Casteldilago, il borgo di San Valentino
Nel borgo della frazione di Casteldilago, nei pressi di un lago scomparso, imperdibile รจ la chiesa di San Valentino, che, addossata sulla parete rocciosa su cui poggia il paese, corona uno sperone posto alla sommitร della cinta muraria; la chiesa parrocchiale, che onora il Santo martire ternano รจ stata edificata come pieve durante la stagione del Ducato longobardo di Spoleto tra il VII e VIII secolo. Allโinterno โ sulla parete sinistra โ รจ collocata la statua di San Valentino che tiene in mano un modellino di Casteldilago. Fuori dalle mura del borgo รจ la chiesa di San Nicola a catturare lโattenzione con i suoi affreschi cinquecenteschi realizzati dalla scuola di Giovanni Di Pietro, noto come Lo Spagna; oltre al Museo della Ceramica, nato in seguito al rinvenimento, allโinterno di unโantica cisterna, di numerosi oggetti di uso comune.
Parco fluviale del Nera
Unโultima imperdibile tappa รจ il Santuario della Madonna dello Scoglio del XVI secolo: eretto su un costone a strapiombo intorno a unโimmagine della Madonna dipinta su roccia, รจ raggiungibile grazie a un percorso panoramico che offre una splendida vista sulla Valnerina. Tra gli eventi piรน sentiti, la Rassegna dโArte Contemporanea, Terra in Fiore, La Terra sotto le stelle, la Fiaccolata in canoasul Nera (6 gennaio), la Processione della Madonna dello Scoglio e la Sagra dellโAcquacotta, in onore della Festa di San Giovanni Battista (24 giugno).
Arrone รจ anche una meraviglia naturale, dove le acque che sgorgano ovunque dalla roccia sedimentaria danno vita a fiumi, a laghi e alla Cascata delle Marmore – la seconda piรน alta in Italia – inserita nel Parco fluviale del Nera, che offre anche numerose attivitร : escursioni in bicicletta, trekking, arrampicata su roccia, discesa del fiume in canoa e divertimento nel Parco Avventura. A conclusione di unโemozionante esperienza nel Parco, perchรฉ non provare i meravigliosi prodotti tipici della zona di Arrone? Lโolio extravergine dโoliva, il tartufo, il formaggio pecorino e la norcineria della Valnerina, ma anche frutti di bosco, miele e le specie ittiche di acqua dolce – come trote e gamberi – prodotti principi di piatti tipici quali il brodetto di gamberi, ciriole con filetti di trota e tartufo nero e tagliolini ai gamberi di fiume.
โLa fiamma dellโarte vinca lโinerte materia, i sogni siano fermati sulle bianche carte e sulle tele illuminate di quello stesso sole che sorrise alla bellezzaโ (Benvenuto Crispoldi).
La figura di Benvenuto Crispoldi, artista eclettico e combattivo politico si lega indissolubilmente alla cittร di Spello, che gli dร i natali il 17 giugno 1886 e ora lo celebra con la mostra Benvenuto Crispoldi. Tra arte e rivoluzione (visibile fino al 20 aprile – Sale Espositive, II piano Palazzo Comunale) e con una serie di manifestazioni, eventi e attivitร che ricordano e valorizzano le opere e il movimentato percorso biografico.
L’esposizione
I movimenti artistici e politici cui Benvenuto Crispoldi aderisce ci accompagnano in un lungo percorso intellettuale che attraversa il periodo tra Ottocento e Novecento. Crispoldi da giovanissimo abbandona le scuole statali per iniziare un percorso di studi da autodidatta che termina con lโiscrizione allโAccademia di Belle Arti di Perugia nel 1904.
Fin da giovane รจ affascinato dagli scavi della Spello romana; un forte amore lo lega alla sua cittร , cosรฌ da spingerlo ad approfondirne la storia attraverso lo studio di documenti conservati presso lโarchivio storico del comune: matura grande interesse per periodo romano, quando la cittร di Spello diventa municipio, fornendo truppe a Scipione nella Seconda Guerra Punica.
In questo periodo Spello occupa una posizione importante nel territorio umbro, acquisendo importanza anche come centro religioso e termale; tale periodo รจ ben descritto in una sala della mostra in cui sono esposti alcuni bozzetti realizzati dallโartista raffiguranti lโevoluzione della cinta muraria della cittร , la planimetria della Spello romana e alcuni reperti architettonici dellโepoca.
Caricatura
Crispoldi si trasferisce poi a Roma, dove conosce Gerardo Dottori, amico che lo accompagnerร per il resto della vita. Nel 1910 si reca a Parigi, culla dellโarte moderna, per confrontarsi con le numerose tendenze artistiche, come le Avanguardie; nella capitale francese trova alloggio in un atelier in Rue Premiere 9, nel quartiere di Montparnasse, frequentato da artisti provenienti da tutto il mondo.
Nella seconda sala della mostra si evince lโaspetto che contribuisce a far comprendere la complessitร del personaggio e il suo status di artista poliedrico e versatile: si racconta che in alcuni pomeriggi assolati lโartista si concedesse alcune pause dal lavoro divertendosi a immortalare, nel suo taccuino, alcune riproduzioni caricaturali di concittadini; in alcune teche sono, infatti, esposti alcuni bozzetti realizzati a matita.
Tornato a Spello, si impegna in politica iscrivendosi al PSI, presiedendo lโAssociazione Anticlericale Ispellese. Non abbandona mai la sua vocazione artistica: nella mostra sono esposti vari disegni dellโartista su carta, tra i quali il progetto della decorazione per la camerada letto di Agostino Salmareggi e un bellissimo bozzetto su carta raffigurante il prospetto per la restaurazione e la decorazione della chiesa di SantโAndrea Apostolo, entrambe situate a Spello. Procede anche nel lavoro di scultore intervenendo nella decorazione di residenze sia pubbliche sia private.
Progetto decorazione camera di Agostino Salmareggi a Spello
Gerardo Dottori lo vuole tra i promotori dellโEsposizione Umbra dโArte Moderna tenutasi a Perugia nel 1920. Lโanno successivo รจ impegnato nella decorazione della Nuova Sala Consiliare del comune di Bastia Umbra, dove riceve lโattestato di Accademico di Merito Residente. La tubercolosi che lo affligge da diversi anni procede inesorabile; muore lโ11 agosto 1923 a soli 37 anni. Crispoldi nel corso degli anni espone le sue teorie sullโarte in modo sempre rinnovato e aperto al cambiamento. Vive nel periodo storico in cui i suoi amici futuristi sperimentano unโarte di avanguardia; la mostra si conclude proprio omaggiando lโeclettico artista con una serie di dipinti dei primi anni del 1900 di Gerardo Dottori, Enrico Cagianelli e Renato Profeta.
Calendario delle aperture 2024 (ingresso gratuito)
Sellano si trova su un colle affacciato sulla valle del fiume Vigi: questa posizione strategica ha fatto sรฌ che lโabitato si sviluppasse giร dal I secolo a.C., anche se รจ nel Medioevo che cominciรฒ gradualmente estendersi verso la sommitร del colle.
Fu poi nel Rinascimento che Sellano assunse lโaspetto attuale, rimasto inalterato nel tempo e con un agglomerato abitativo ricco di edifici di pregio come il Palazzo Comunale del XVI secolo – dove รจ conservato il cosiddetto piatto dei brevicelli in rame sbalzato e dorato (sec. XVI) – la Chiesa di San Francesco detta Madonna della Croce – un tempietto tipicamente montano a pianta ottagonale sorto nel XVI secolo intorno a unโimmagine mariana – e la Chiesa di Santa Maria, edificata nel XIII secolo, che custodisce le spoglie del Beato Jolo, eremita vissuto nel XIII-XIV secolo e co-patrono di Sellano.
Sellano. Foto di Enrico Mezzasoma
Il paesaggio – un tempo caratterizzato da coltivazioni, frutteti e pascoli – oggi vede la natura riprendere il sopravvento regalando al visitatore fitte foreste popolate da una grande varietร di flora e di fauna: molti sono i percorsi che lโattraversano – ideali per trekking ed escursioni a cavallo e in bicicletta – e spesso corrispondono alle antiche vie di comunicazione che sono ora in via di ripristino. Si puรฒ vivere la lussureggiante natura anche con gare di pesca o ammirando le bellezze delle Cascate delle Rote o il lago Vigi.
Nel territorio di Sellano si incontrano piรน di 40 frazioni, molte delle quali arroccate su ripidi pendii e con viste che spaziano sui Monti Sibillini. Tra questi vi รจ Cammoro, sorto nella terra di confine con Foligno e Camerino e posto a guardia della vecchia Via della Spina, che sin dallโepoca romana collegava Spoleto con Plestia, sullโaltopiano di Colfiorito. Costruito nel secolo XIII su uno sperone roccioso, รจ dominato dalla torre della vecchia sede comunale, oggi campanile della Chiesa di Santa Maria Novella, raro esempio di chiesa pensile sovrapposta a unโantica via coperta di cui sono ancora visibili i due accessi.
Chiesa di San Francesco detta Madonna della Croce. Foto Enrico Mezzasoma
E ancora, Postignano, con il suo castello medievale sormontato da una torre esagonale, posto strategicamente al crocevia tra Spoleto, Norcia, Foligno e Assisi e centro nevralgico della lavorazione e del commercio di ferro e canapa in Umbria; Pupaggi, che si รจ sviluppato nel XIV secolo attorno a un preesistente nucleo medievale, composto da una chiesa e da una torre colombara; Montesanto, sorto probabilmente come insediamento abitato nei pressi della cella monastica di San Nicolรฒ di Acqua Premula. Proprio il Convento dellโAcqua Premula si trova fra Sellano e Montesanto e prende il nome da unโantica sorgente,ย Acquaย Premula, utilizzata per secoli nella cura della calcolosi. Lโacqua, dal 1974, viene imbottigliata con il marchio commerciale di ACQUA TVLLIA.
Infine, nella frazione di Sterpare da visitare รจ la Chiesa della Madonna delle Grazie, alla fine del 1700 al centro di un fatto miracoloso che mise in contrasto due famiglie del posto. Un giorno alcuni pastori trovarono nella cavitร di un castagno la statua lignea di una Madonna con Bambino, che fu prontamente recuperata per essere venerata. Le famiglie dei Vitali e dei Patrizi, artefici del ritrovamento, decisero di portarla alla chiesina di Santa Lucia, loro punto di riferimento spirituale, ma a questa decisione si oppose la famiglia dei Germani che invece voleva che la statua venisse collocata nella chiesa dedicata proprio alla Madonna. La statua venne spostata piรน volte, di nascosto, dallโuna e dallโaltra famiglia che non riuscivano a trovare un accordo. Siccome gli spostamenti avvenivano sempre di notte, si sparse la voce che avessero del miracoloso, e si decise di lasciare la statua della Madonna nella chiesa a lei dedicata, posta al centro del paese piuttosto che in campagna. Accanto alla chiesa resiste piantato il famoso travaglio, una sorta di impalcatura che serviva a sollevare i buoi mentre venivano ferrati.
Nella frazione di Case Rampi vi รจ invece un Museo diffuso della civiltร contadina: frequentando le case degli agricoltori del pian dโOrsano e dintorni, Angelo Rampi, constatata la regolare presenza degli utensili degli agricoltori e la diffusa competenza nellโarte della coltivazione di cereali, legumi, viti, ortaggi e nella coltivazione dei campi, ha pensato di raccogliere tali strumenti in un unico contenitore per evitarne la dispersione. Il museo รจ stato inaugurato nel 2013.
Lime e raspe
Altro imperdibile contenitore del saper fare รจ senza dubbio il caratteristico Museo della Produzione delle Lime e delle Raspe, che raccoglie documenti, immagini, manufatti e testimonianze di questa importante tradizione artigianale del sellanese. Un tempo nella zona si svolgeva infatti lโintero ciclo di produzione: lโestrazione del ferro nelle miniere di Monte Birbone, la prima lavorazione nelle ferriere di Monteleone chiuse dopo il terremoto del 1703, la forgiatura e la produzione degli utensili. La tradizione vuole che i frati di Santa Croce di Sterpare e di San Nicolรฒ di Acquapremula, per sollevare gli abitanti delle ville di Sellano dalle condizioni di assoluta povertร in cui vivevano, li istruirono proprio nellโarte della lavorazione del ferro, il cui segreto riguardava la fase di cementazione e tempera, che consentiva di aumentare la durezza del metallo evitando la deformazione dei denti. La stessa tradizione vuole anche che i frati, preoccupati che la ricchezza potesse allontanare dalla fede gli abitanti, per mantenerli devoti e onesti invocassero la maledizione su coloro che avessero guadagnato piรน del necessario per vivere. A completare lโofferta cultura vi sono anche una ludoteca attrezzata e una biblioteca di ben 7000 volumi, che include un laboratorio professionale di produzione digitale audiovisiva e un ricco archivio storico.
Tutto ciรฒ si affianca alle tradizionali ricorrenze come la Sagra della fojata e dellโattorta (due dei piatti tipici locali) che si svolge a Villamagina, la Festa delle erbe dimenticate, sulla tradizione delle erbe selvatiche commestibili e medicinali al lago del Vigi e a Montesanto, Lโoro dei molini, che riporta in vita le tradizioni molitorie dellโarea e riapre al pubblico lโunico rimasto degli antichi mulini a Molini.
Domenica 14 gennaio escursione con partenza da Piazza Fortebraccio.
Un nuovo appuntamento per scoprire la bellezza delle colline montonesi e la storia del suggestivo borgo arietano. Domenica 14 gennaio, con partenza alle ore 8 da Piazza Fortebraccio, รจ in programma lโescursione Le origini di Montone e i suoi Castelli, promossa dallโassociazione StoricaMente e dallโamministrazione comunale. La mattinata prevede un itinerario ad anello di circa 7 km, accessibile a tutti per una durata di circa 4 ore.
Durante il percorso lโingner Giovanni Cangi parlerร delle origini di Montone e dei suoi castelli. ร prevista anche una colazione al Castello di Cardaneto, programmata per le ore 11.30.
Per partecipare al momento conviviale รจ necessaria la prenotazione al numero di telefono 3486014398. Si raccomanda abbigliamento comodo e scarponi.
Si svolgerร sabato 23 dicembre la cerimonia di consegna della Bandiera dell’Associazione I Borghi piรน Belli d’Italia, al Comune di Giano dell’Umbria che sancisce di fatto l’ingresso del comune umbro nel prestigioso club.
A consegnare il vessillo sarร il presidente nazionale Fiorello Primi affiancato dal coordinatore regionale Alessandro Dimiziani. Per il Comune di Giano dell’Umbria si tratta di una grande occasione di sviluppo sia economico che sociale, ma anche di assunzione di una responsabilitร importante per una promozione turistico-culturale di rete, che รจ il fiore all’occhiello per l’associazione presieduta da Fiorello Primi.
Giano dell’Umbria
Giano dell’Umbria รจ entrato quest’anno insieme ad altri sei comuni italiani, (dopo aver superato lโiter di valutazione per lโingresso nell’Associazione, un procedimento di valutazione certificato ISO 9001, che riconosce allโAssociazione la capacitร di ricercare e valorizzare lโeccellenza) e permette alla regione Umbria di detenere ancora il primato italiano come numero di comuni all’interno dell’associazione nazionale.
In questa giornata evento, l’Associazione regionale ha organizzato un incontro di presentazione su alcune iniziative che l’associazione nazionale sta portando avanti. In particolare quella relativa alla modalitร sostenibile nei piccoli centri, dove da oltre un anno รจ stato avviato un progetto, grazie alla partnership della societร On Electric Charge Mobility, per l’installazione in tutti i 360 borghi italiani dell’associazione, di due colonnine di ricarica per veicoli elettrici in ogni comune. E l’Umbria ha risposto alla grande, essendo anche in questo caso, con 19 comuni che hanno aderito e 64 punti di ricarica installati ed altri in fase di ultimazione, la regione con piรน stazioni installate.
L’altro argomento che verrร trattato รจ il progetto Amici dei Borghi, lanciato anch’esso dall’Associazione nazionale, che ha lo scopo di creare una community di appassionati e frequentatori di borghi e aree interne, in modo da favorire ed incrementare il turismo sostenibile e di prossimitร , la transizione ecologica e la diffusione della cultura, in particolar modo presso i Musei dei nostri Borghi.
I sottoscrittori, tramite una app dedicata, disporranno quindi di una tessera elettronica che consentirร di avere una serie di servizi e benefici, quali sconti sui prezzi del biglietto del museo, o agevolazioni di altra natura. Il Museo verrร inoltre dotato, come tutte le strutture affiliate allโAssociazione, di un cartello identificativo con il logo dei Borghi piรน Belli dโItalia, in modo da essere immediatamente identificabili come associati.
Il Presidente nazionale Fiorello Primi nel suo intervento, relazionerร sulle ultime iniziative che vede protagonista l’Associazione Nazionale, in particolare quelle relative al Turismo di Ritorno per il quale il 2024 sarร un anno fondamentale e l’Associazione vuole farsi trovare pronta ed essere protagonista sia nella progettazione che di realizzazione delle iniziative.
Programma
Ore 10,45 sala Fra Giordano
Ricevimento ospiti e Saluti istituzionali
Manuel Petruccioli – Sindaco di Giano dell’Umbria
Alessandro Dimiziani – Presidente Associazione I Borghi piรน Belli d’Italia in Umbria
Fiorello Primi – Presidente Nazionale dell’Associazione I Borghi piรน Belli d’Italia
Ore 11
Convegno: Opportunitร e Sostenibilitร nei progetti dell’Associazione I Borghi piรน Belli d’Italia
1) Le iniziative per la Green Economy e il progetto delle colonnine di ricarica installate nei nostri comuni umbri
2) I musei dellโUmbria nel progetto “Amici dei Borghiโ
a cura di Roberto Giovannini – AD Borghi Servizi e direttore Borghi Magazine
Ore 12,00
Cerimonia ufficiale di Consegna della Bandiera dell’Associazione I Borghi piรน Belli d’Italia al Comune di Giano dell’Umbria con il presidente nazionale Fiorello Primi.
Tra arte e rivoluzione da Spello allโEuropa. Un nostos attraverso i Comuni di Bastia Umbra, Foligno e Magione.
Le iniziative legate a Benvenuto Crispoldi. Tra arte e rivoluzione da Spello allโEuropa. Un nostos attraverso i Comuni di Bastia Umbra, Foligno e Magione, progetto volto alla scoperta della poliedrica figura del pittore, scultore, erudito, politico e sindaco del Comune di Spello a cento anni dalla sua morte, prenderanno avvio a Spello il prossimo 16 dicembre, nella Sala dellโEditto del Palazzo Comunale (Piazza della Repubblica 1, primo piano).
Si parte infatti con il convegno di apertura delle 9.30 moderato dallโassessore alla Cultura del Comune di Spello Irene Falcinelli, durante il quale โ dopo i saluti dei rappresentanti dei Comuni coinvolti nel progetto – interverranno:
Stelvio Catena – Benvenuto Crispoldi: uomo del suo tempo
Massimo Duranti – Crispoldi e i futuristi umbri
Antonio Luna – Genius loci, Spello e Benvenuto Crispoldi
Antonella Pesola โ Modernitร e tradizione in Benvenuto Crispoldi
Andrea Baffoni โ Crispoldi simbolista
Domenico Cialfi โ Modernitร e avanguardia nella Perugia della โBella Epocaโ
A seguire verrร inaugurata la mostra antologica Crispoldi e gli amici futuristi (Sale Espositive, II Piano) curata da Stelvio Catena, Massimo Duranti, Antonella Pesola e Andrea Baffoni, con unโottantina di opere fra dipinti, disegni, progetti e unโampia documentazione dโarchivio e fotografica sulla vita e le opere dellโartista. Si documentano anche le altre numerose attivitร che ne hanno contraddistinto lโazione in ambito sociale: lโimpeto rivoluzionario, lโimpegno amministrativo quale primo cittadino di Spello, gli studi e gli scavi di carattere archeologico compiuti sempre nella sua terra di origine. Accanto ai suoi lavori, una stanza della mostra รจ dedicata a coloro che gli sono stati piรน vicini negli anni della produzione artistica – anchโessi pittori o scultori – e che ne hanno condiviso il percorso creativo. Verrร anche presentato il catalogo Benvenuto Crispoldi tra Arte e Rivoluzione. Da Spello allโEuropa. Un nostos attraverso i Comuni di Bastia Umbra, Foligno e Magione.
Nel corso della mattinata verranno inaugurate anche le mostre, nella Sala dellโEditto (I piano):
La Spello di Benvenuto Crispoldi. Fotografie tra Otto e Novecento, in collaborazione GAL Valle Umbra e Sibillini, a cura del Circolo Cine Foto Amatori Hispellum
Benvenuto … dal pensiero alla via dell’espressione dell’anima e Le immagini nascoste – un gioco di osservazione, con proiezione del video Se volete fare colpo studiate la mia storia, a cura dellโI.C. Ferraris.
Dopo un momento conviviale previsto per le 13.30 e realizzato -al pari del Convegno – grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, dalle 15.30 alle 17.00 sarร possibile visitare le case private aperte appositamente per lโoccasione – Casa Antonio Rossi (casa Salmareggi) e Casa Peter Heilbron (casa Bocci) โ in gruppi di 10/15 persone ogni 30 minuti previa prenotazione allo 0742 301009. La visita ai luoghi di Crispoldi proseguirร presso il Monumento ai Caduti, lโAtrio Palazzo Comunale, la Chiesa di San Lorenzo e la Chiesa di SantโAndrea.
Le mostre di Spello saranno visitabili: DICEMBRE 2023: giorni di apertura: 16, 17, 23, 26ย – orario: 10:00 -17:00 | GENNAIO 2024: giorni di apertura: 6, 7, 13, 14, 20, 21, 27, 28 – orario: 10:00 -17:00 | Febbraio 2024: giorni di apertura: 3, 4, 10, 11, 17, 18, 24, 25 – orario: 10:00 -17:00.
Un’opera dell’artista
MAGIONE
Il secondo appuntamento da segnare in agenda รจ a Magione domenica 17 dicembre alle ore 16.30, con lโinaugurazione โ presso il Museo della Pesca del Lago Trasimeno di San Feliciano – della mostra dedicata agli studi del Monumento ai Caduti della Grande Guerra, con alcuni reperti fotografici dellโinaugurazione di questo tributo che il Comune di Magione offrรฌ alla memoria dei trecento suoi figli caduti nel conflitto.
Allโinterno del percorso espositivo si possono ammirare anche una serie di disegni di altre proposte sul medesimo argomento e alcuni lavori di Gerardo Dottori riguardanti il Lago Trasimeno e uno dei cittadini magionesi piรน noti, quel Giovanni del Pian del Carmine che รจ stato tra i primi occidentali a spingersi fino alle steppe della Mongolia nel lontano 1245.
BASTIA UMBRA
A Bastia Umbra, invece, mercoledรฌ 20 dicembre alle ore 10.30, verrร inaugurata, presso la Sala Consiliare del Comune, la mostra che raccoglie la documentazione relativa allโintervento pittorico lรฌ realizzato da Crispoldi nel 1921. Commissionato per i seicento anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, il ciclo pittorico occupรฒ lโartista e i suoi assistenti per ben undici mesi. Lโesposizione mostra lโevolversi dei rapporti tra committente e esecutore, i significati attribuiti da questโultimo alla sua produzione, quelli legati al vissuto economico e sociale della cittadina umbra, e la commemorazione della vittoria dellโItalia nel primo conflitto mondiale conclusosi poco tempo prima. La Sala della Consulta e la mostra saranno visitabili dal lunedรฌ al venerdรฌ dalle ore 08.00 alle 17.00 e per due fine settimana al mese per tutta la durata dell’evento. Tra i luoghi di Crispoldi a Bastia Umbra vi รจ anche la cappella Angelini, visitabile tutti giorni tranne il lunedรฌ dalle 8.00 alle 17.00 presso il Cimitero Comunale di Bastia Umbra.
FOLIGNO
Ultimo appuntamento dellโanno con Foligno, che vedrร lโinaugurazione della mostra presso Palazzo Trinci (Sala degli Artisti e Santa Messalina) giovedรฌ 28 dicembre alle ore 11.00.
Il percorso espositivo si concentra in alcune sale di Palazzo Trinci per poi snodarsi attraverso le stanze dellโedificio sede della Municipalitร , ristrutturato negli anni 1916-1919, che ha visto lโartista spellano coinvolto nellโopera di ornamento delle sale dโaccesso agli uffici comunali e, soprattutto, nella decorazione della Sala Rossa odei Matrimoni. Tale impegnativo lavoro, che rappresenta uno dei punti piรน alti e piรน ammirati della produzione artistica crispoldiana, รจ andato purtroppo perduto a causa dei bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, che hanno gravemente danneggiato la cittร di Foligno a partire dal giugno del 1944.
Lโesposizione documenta sia la nascita e lo sviluppo del progetto di risistemazione dellโedificio civico – comprese le parti decorative – sia i significati allegorici concordati con i committenti dallโartista degli affreschi andati perduti, riprodotti, per i visitatori, in efficaci fotografie dellโepoca.
Le iniziative proseguiranno anche nel 2024 con convegni, giornate studio, presentazione di libri e visite guidate.
โImmersi in due dei borghi piรน belli dโItalia, lโalbero di Natale in acqua di Castiglione del Lago e quello in ceramica di Deruta, i piรน grandi del mondo con le rispettive specificitร , con lโaccensione congiunta dellโ8 dicembre sono pronti a far vivere le prossime festivitร in modo unico e suggestivo a turisti e appassionati e questa sarร la migliore testimonianza delle sinergie e dellโopera dei tanti volontari delle nostre piccole ma orgogliose comunitร โ.
ร uno spot da trampolino per lโUmbria, in vista del prossimo Natale: il Presidente dellโassociazione I Borghi piรน belli dโItaliaFiorello Primi, il parlamentare umbro e Sindaco di Nocera Umbra Virginio Caparvi e lโAssessore regionale alla Cultura e Turismo Paola Agabiti hanno presentato Natale nei Borghi piรน belli dโItaliaย con particolare riferimento ai due maxi-eventi che renderanno Castiglione del Lago e Deruta autentici e originalissimi โBorghi delle Festeโ. Alla presentazione non sono mancate le delegazioni delle due cittร con in testa il Sindaco Matteo Burico e il presidente dellโAssociazione โEventi Castiglione del Lagoโ Marco Cecchetti da una parte e il Sindaco Michele Toniaccini e la presidente della โPro Derutaโ Norma Lumaca, dallโaltra. Presenti anche il vicepresidente del Consiglio Regionale Michele Bettarelli, il Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano Francesca Caproni, lโassessore comunale di Deruta Piero Montagnoli e i fratelli Ricky e Gianmarco Tognazzi che terranno a battesimo lโaccensione dellโalbero derutese e la collegata mostra โUgo di Noiโ, dedicata al padre, celebre attore che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello spettacolo italiano.
Fiorello Primi, nel sostenere che i borghi sono una eccellenza, ha parlato delle criticitร che li affliggono โa partire dallo spopolamento che รจ un problema grave e dalla ristrettezza di risorse sotto il profilo del recupero e della valorizzazione: aspetti che per fortuna vengono mitigati dalla grande forza di volontร impiegata nel realizzare iniziative cosรฌ importanti come quelle in programma in Umbria. Castiglione del Lago e Deruta con i loro alberi magnifici, sono due esempi incoraggianti del migliore saper fare comunitร โ. Sulla stessa lunghezza dโonda lโonorevole Caparvi che ha favorito la vetrina romana: โEโ importante far conoscere e promuovere i borghi italiani, luoghi dโeccellenza in cui si puรฒ godere di uno stile di vita โslowโ rispetto alle grandi cittร . I borghi non sono solo una โquestione di bellezzaโ, ma sono veri luoghi da vivere e lโassociazionismo gioca un ruolo fondamentaleโ.
Albero di Deruta
Si รจ poi entrati nello specifico delle due manifestazioni. Il sindaco castiglionese Matteo Burico non ha mancato di sottolineare lโopera dei volontari โche dura tutto lโanno e che con un โalbero da miracoloโ per come viene realizzato oltre a rappresentare un orgoglio cittadino da offrire ai visitatori crea i presupposti per porre lโattenzione anche sui problemi che attanagliano il nostro lago. Plaudo con soddisfazione, inoltre, alla collaborazione giร instaurata dallo scorso anno con gli amici di Derutaโ. E il sindaco della cittร della ceramica, MicheleToniaccini ha ricambiato lโunitร di intenti evidenziando come la condivisione fra istituzioni, associazioni e il supporto dei cittadini rendano possibile esaltare i valori e principi dei nostri territori. Del resto, lโalbero di Natale in ceramica ha una sua storia che racconta il lavoro delle sapienti mani di artigiani, maestri ceramisti e tornianti. Proprio per questo contribuisce a rafforzare lโidentitร della nostra cittร . Questโanno, inoltre, ad accendere il nostro Natale sarร la magia del cinema, con la mostra dedicata ad Ugo Tognazzi, alla riscoperta del grande genio qual รจ statoโ.
I dettagli tecnici sono invece stati illustrati dalle due Associazioni che hanno realizzato le maestose opere. Marco Cecchetti, presidente di โEventiโ ha ricordato come lโ8 dicembre si riaccenderร il sogno di una comunitร intera intorno al nostro albero realizzato da oltre cento volontari con 165 pali piantati sullโacqua del Trasimeno, 2.600 lampadine, 7.000 metri di cavi per una lunghezza di 1.080 metri e una larghezza di 50โ. Per la presidente della โPro Derutaโ, Norma Lumaca, invece, โlโAlbero di Natale rappresenta un pezzo della storia di Deruta e dellโassociazione, del legame con il territorio e con gli artigiani ceramisti, rispecchiando le eccellenze di questa cittร e la sua essenza. Si tratta di una vera e propria opera dโarte alta 11 metri che poggia su due basamenti in ceramica con 16 file da quattro rami ciascuna anchโessi in ceramica, cosรฌ come le 250 palle di Natale appeseโ. E proprio sulle quali si rifletteranno i migliori fotogrammi della vita artistica e privata di Ugo Tognazzi, come hanno spiegato, non senza una nutrita serie di gag ironiche, i figli Ricky e Gianmarco: โIl titolo Ugo di Noi rappresenta bene il suo essere popolare e amato e lโinaugurare la mostra lโ8 dicembre, insieme allโaccensione dellโalbero, in un borgo come Deruta rispecchia lโessereย โuomo dei borghiโ che aveva nostro padre, oltretutto grande amante delle ceramicheโ.
A suggellare il lancio del Natale a Castiglione del Lago e Deruta con i loro alberi da record รจ stato lโAssessore regionale alla Cultura e Turismo Paola Agabiti, secondo la quale โpur nelle difficoltร che i piccoli borghi devono affrontare e che conosciamo bene avendoli a cuore, essi rappresentano un parte importantissima della promozione turistica della nostra regione, grazie alla quale far vivere esperienze uniche a quanti vorranno visitarlaโ.
Al centro dell’Umbria, su una propaggine del monte Serano, si erge Trevi, antico borgo dallโetimo incerto, giร noto a Plinio il Vecchio: รจ proprio nei suoi scritti che compare come Trebiae, nome che potrebbe riferirsi alla dea Diana conosciuta come Trivia o piรน semplicemente derivare da treb-, radice umbra di parole come casa o costruzione.
Nata in etร romana dallโunione tra la fortificazione in collina e la civitas in pianura, Trevi dal III secolo a.C. acquista rilevanza grazie al processo di romanizzazione e alla costruzione della Via Flaminia che, implicando la bonifica della valle, permette lo sviluppo delle ville di campagna lungo Clitunno. Ma nel VI secolo la valle torna a impaludarsi, il sistema fluviale Clitunno-Tevere diviene innavigabile e il dominio romano decade; la civitas viene abbandonata, la collina si ripopola e diventa prima gastaldo dei Longobardi, poi comune, conquistato e saccheggiato da Spoleto e in seguito funestato dal vicariato dei Trinci di Foligno. Rifiorisce nel XIV secolo grazie al suo pregiato olio dโoliva, divenendo lโimportante centro commerciale chiamato Il porto secco; acquisito il titolo di cittร grazie a Papa Pio VI, seguirร le sorti del Papato fino allโUnitร dโItalia.
Piazza Mazzini. Foto di Enrico Mezzasoma
Trevi si sviluppa in cerchi concentrici allโinterno di una forma conica che asseconda la conformazione delle colline, incantando lo sguardo di viandanti e scrittori come Leopardi. Cuore del centro storico รจ Piazza Mazzini, che fa angolo col Palazzo comunale, e la sua torre civica del XIII secolo. Proseguendo a fianco di Palazzo Valenti, si arriva allโex convento di San Francesco, un complesso museale che ospita la Pinacoteca, il Museo Civico, il Museo della Civiltร dellโUlivo e la Raccolta dโArte. La chiesa di San Francesco del 1288 ospita invece un crocifisso su tavola dโispirazione giottesca del XIV secolo, realizzato da un artista sconosciuto chiamato Maestro del Crocifisso di Trevi; custodisce anche la stele sepolcrale dellโeremita Beato Ventura, morto nel 1310. Proseguendo in via Fantosati, oltrepassando Porta del Cieco, si giunge in cima al colle dove la cattedrale di SantโEmiliano, rifatta nel XIX secolo, ospita lโaltare del Sacramento, decorato da Rocco di Tommaso. Prima di Porta del Cieco, invece, da Piazza Garibaldi si raggiunge la passeggiata di viale Ciuffelli, ombreggiata da alberi secolari, ponte tra il centro e il convento francescano di San Martino, dove si trova la cappella affrescata dallo Spagna.
Scendendo verso via Flaminia, si incontra il rinascimentale santuario della Madonna delle Lagrime – cosรฌ chiamato per lacrimazione di un dipinto raffigurante la Madonna – che conserva i monumenti sepolcrali della famiglia Valenti e LโAdorazione dei Re Magi con i Santi Pietro e Paolo (1521), lโultima opera del Perugino. Oltre lโArco di Mastaccio, vi sono case dโimpianto medioevale e palazzi rinascimentali come villa Boemi, senza contare il teatro Clitunno, impreziosito da un sipario dipinto da Domenico Bruschi.
La natura di Trevi offre molte opportunitร : passeggiate alla scoperta delle erbe selvatiche, biking, birdwatching, equitazione e visite alle Fonti del Clitunno, alimentate da sorgenti sotterranee, un vero gioiello naturalistico.
Comune delle Terre dellโOlio e del Sagrantino e sede di scuole di alta cucina improntate sullโuso dellโolio, a Trevi รจ dโobbligo una visita esplorativa ai frantoi. Tra gli eventi piรน attesi vi รจ la Processione di Santa Illuminata, Trevi in piazza e Palio dei Terzieri, ma anche la Mostra mercato del Sedano Nero di Trevi e la Festa dellโOlio Nuovo, appuntamenti imperdibili per scoprire i gustosi prodotti che sono i fiori allโocchiello del borgo: il tenero sedano nero, ottimo ripieno o in pinzimonio e lโeccellente olio dโoliva dalle caratteristiche organolettiche uniche al mondo. A coronamento delle specialitร gastronomiche, non puรฒ mancare il Trebbiano, vino di produzione limitata e dallโaroma inconfondibile.