Lโarco, arma prediletta dal leggendario Robin Hood, tanto che รจ difficile potersi immaginare tale personaggio senza questo arnese, riesce tuttโora ad evocare grande fascino.
Riser, flettenti, corda, bottone e rest, sono i componenti principali dellโarco, ai quali, nelle versioni moderne, possono aggiungersi mirino e stabilizzatore. Attraverso di essi vengono realizzate, con diverse misure e dimensioni, cinque tipologie principali di archi: diritti, ricurvi, a delta, asimmetrici e compound. Questi ultimi, di piรน recente produzione, sono dotati di un sistema di cavi, pulegge e carrucole per ridurre lo sforzo di trazione, tanto che in campo arcieristico vengono associati piรน a delle macchine che ad archi nel senso tradizionale del termine.
Forgiato sull'arciere
Tuttavia lโorigine di questo straordinario arnese ha radici profonde, poichรฉ lโarco fa la sua prima comparsa alla fine del Paleolitico, quale utensile per la caccia. Nel corso del tempo, perรฒ, il suo impiego รจ stato legato alla guerra, specialmente a seguito della nascita di territori definiti da confini precisi e del desiderio dei sovrani di ampliarli, divenendo una presenza costante nelle battaglie tra gli eserciti.
Storicamente, ogni popolo sviluppรฒ un proprio tipo di arco, a seconda delle materie a sua disposizione e delle modalitร dโuso: essi infatti differivano in dimensioni a seconda che lโarciere lo utilizzasse stando in piedi, per cui avrebbe avuto una lunghezza maggiore, o, al contrario, se lo usasse stando seduto sul cavallo – l’arco sarebbe quindi stato piรน corto. Una precisazione: in una prima fase lโarco veniva costruito basandosi sulle caratteristiche proprie dellโarciere, adattandosi cosรฌ alle sue esigenze anche in senso fisico, al fine di garantire la migliore prestazione possibile. A partire dalla Guerra dei Centโanni (1337-1453), perรฒ, lโarco cominciรฒ a essere prodotto in serie, uniformandosi a uno standard. Questo anche a causa di nuove esigenze sorte sui campi di battaglia, tra cui quella di ridurre il numero di avversari negli schieramenti frontali, il che non richiedeva alcun tipo di precisione nella mira.
I giochi olimpici
Progressivamente lโutilizzo di questo strumento andรฒ scemando, anche nelle guerre, dove venne sostituito da armi piรน potenti e distruttive e, per quasi tre secoli, cadde nellโoblio, per essere poi ripreso, a partire dal Novecento, in ambito sportivo. Proprio allโinizio del XX secolo, infatti, il tiro con lโarco entrรฒ a far parte dei Giochi Olimpici, anche se venne escluso per un periodo di tempo che va dal 1920 al 1972. In Italia si affermรฒ in un primo momento come hobby per ragazzi, per divenire, poi, negli anni Trenta, sotto il regime fascista, disciplina riservata alle Giovani Italiane, tanto che a Orvieto venne organizzato, dallโAccademia di Educazione Fisica, il primo campionato femminile. La prima societร arcieristica italiana nacque nel 1956 a Treviso, la quale si occupava anche della realizzazione delle competizioni per ambo i sessi. Oggi nel nostro Paese esistono due federazioni principali, vale a dire la Federazione Italiana Tiro con lโArco (FITARCO) fondata nel 1961, che si divide in venti comitati regionali, e la Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna (FIARC) istituita nel 1983, che rappresenta lโassociazione italiana della International Field Archery Association (IFAA).
La filosofia
Il tiro con lโarco รจ uno sport riconosciuto e praticato a tutti gli effetti, vista lโorganizzazione delle due federazioni sopracitate che prevedono gare e campionati nazionali e internazionali, ma molti sono gli appassionati amatoriali che lo scelgono come attivitร ; su questo si pensa che la cinematografia abbia un ruolo, ma si potrebbero aggiungere le numerose rievocazioni storiche che si svolgono in giro per lโItalia, insieme allโofferta di molte strutture ricettive che lo posizionano tra le pratiche da poter svolgere allโaria aperta a contatto con la natura. Ma tra le altre motivazioni รจ interessante far emergere la filosofia giapponese.
In Giappone infatti la pratica dellโarco รจ considerata uno stile di vita, una similitudine della vita stessa con le proprie sfaccettature e circostanze, a volte favorevoli e a volte meno, che hanno come perno lo sviluppo umano dellโautocontrollo, con cui si puรฒ raggiungere qualsiasi obiettivo. Tra i molteplici autori che ne parlano in maniera esplicita, Paulo Coelho, ne Il cammino dellโarco, descrive come lโarco venga personificato e assuma significato per poter vivere prendendo coscienza di sรฉ: lโarco diventa la vita, la fonte dellโenergia umana, mentre la freccia รจ lโintenzione, ยซciรฒ che collega la forza dellโarco al centro del bersaglioยป (p.55). Il bersaglio รจ invece lโobiettivo che si vuole raggiungere, ma per farlo bisogna essere nella condizione spirituale adeguata, tanto da riuscire a immaginare che esso si avvicini allโarciere. Scoccare la freccia vuol dire che lโuomo ha preso coscienza di tutti i passi fatti fino a quel punto, ognuno dei quali รจ indispensabile. Tutto questo sottintende che, prima di arrivare al tiro, ci vuole molto tempo e impegno. Fa venire voglia a chiunque di iniziare a praticare questa attivitร .
Diventare arcieri in Umbria
E proprio su questo, lโUmbria presenta unโampia scelta di strutture che propongono il tiro con lโarco; molti agriturismi lo prevedono come attivitร per tutti da svolgere immersi nel cuore verde, ma si puรฒ partecipare inoltre a corsi amatoriali con relativo rilascio di attestati. Ad esempio, due associazioni di Terni, lโassociazione sportiva Gaia e lโagenzia Dreavel, si occupano di organizzare giornate di attivitร outdoor e di tiro con lโarco, che si svolgono rispettivamente a Fiastra e a Norcia. E, proprio nella cittร di San Benedetto รจ possibile partecipare al corso di costruzione dellโarco. Sempre a Norcia lโassociazione Sibillini Adventure organizza corsi specifici di tiro con lโarco istintivo (quello antico, cosรฌ come รจ nato), a partire dal corso base di 18 ore, che prevede lezioni teoriche e pratiche e il rilascio di un attestato finale di partecipazione. Esiste infine il parco Activo Park a Scheggino, immerso nella natura selvaggia tipica della Valnerina, in cui si possono svolgere molte attivitร sia per bambini che per adulti, tra cui il tiro con lโarco.
Le rievocazioni storiche
Il tiro con lโarco, come accennato in precedenza, si ritrova in diverse rievocazioni storiche, di cui lโUmbria รจ particolarmente ricca. Queste manifestazioni, solitamente, prevedono la rappresentazione della vita quotidiana di epoche passate, durante le quali i borghi e le cittร umbre erano suddivisi in fazioni, spesso in competizione tra loro. Cortei storici, taverne ed eventi ludici caratterizzano questi momenti, svolti rigorosamente nei costumi tradizionali e in precisi periodi dellโanno. Le sfide tra fazioni, chiamate in modi differenti a seconda della localitร , consistono in alcune gare il cui scopo รจ la conquista di un Palio, ossia un arazzo dipinto da qualche celebre artista. In Umbria le rievocazioni storiche le cui sfide principali consistono in una gara di tiro con lโarco sono tre: due di esse si svolgono a Todi, la terza a Cittร della Pieve.
Nel caso di Todi, entrambe le gare di tiro con lโarco si tengono nellโambito del campionato nazionale della FITAST, la Federazione Italiana Tiro Arco Storico e Tradizionale: la prima viene proposta ad aprile, nota come Todi cittร degli Arcieri, in cui a sfidarsi sono duecento arcieri su venti piazzole; la seconda, in ottobre, si chiama Disfida di San Fortunato e prevede un massimo di centoventi arcieri che gareggiano su un percorso di dieci piazzole, il tutto nello sfondo del meraviglioso centro storico tuderte.
A Cittร della Pieve, invece, si svolge, in agosto, il cosiddetto Palio dei Terzieri. I terzieri sono porzioni di terreno in cui era suddivisa anticamente la cittร , i quali si distinguono nel Castello medievale o Classe dei Cavalieri, che identificava lโaristocrazia; il Borgo dentro, con il quale ci si riferiva, invece, alla borghesia; il Casalino o Classe dei Pedoni, che individuava il ceto dei contadini. La gara principale รจ conosciuta come Caccia del Toro, in cui tre arcieri per ogni terziere devono colpire dei bersagli mobili a forma di toro, tutti situati su di una medesima giostra. La competizione รจ divisa in tre tempi, e dal primo allโultimo la velocitร delle sagome-bersaglio aumenta. Il terziere vincente otterrร il Palio, costituito da un arazzo rappresentante i simboli dei tre terzieri e, in alto, lo stemma della cittร , trofeo che verrร conservato dal vincitore fino alla successiva sfida.
Strumento sportivo e storico, e recentemente dotato anche di una connotazione filosofica, lโarco costituisce, dunque, una sorta di legame tra lโuomo dellโantichitร e lโuomo moderno, che permette a questโultimo di evadere dalle tecnologie che oggi invadono la quotidianitร e riassaporare il senso della realtร .
Fonti:
Enzo Maolucci (2012) Arco per tutti, Hoepli, Milano.
Paulo Coelho (2003) Il cammino dellโarco; nuova edizione 2017 di La nave di Teseo, Milano. http://www.activopark.com
https://www.dreavel.com/ita/4/attivita/214/norcia-corso-di-tiro-con-larco-istintivo/